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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/12/17 in tutte le aree
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Vi segnalo l'imminentissima uscita del volume Le Piastre da 120 Grana di Ferdinando II di Borbone - Studio sulle varianti e sugli errori di punzonatura di Mario PIN per la D'Amico Editore di Salerno. E' opera di un collezionista preparato e appassionato, per questo motivo il prezzo è puramente simbolico e molto basso vista la mole di studio. 22 euro prenotabile da subito presso l'autore all'indirizzo email [email protected]5 punti
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Il S.Gennaro di Numa non mi è mai capitato. È una delle monete che mi piacerebbe avere. Appena ho il tempo di fare qualche foto, rispondo a Numa con un'altra mia preferita. Per adesso accontentatevi di questa.4 punti
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Grazie Matteo dell'intervento, chi vorrà raccontarci qualche abstract del suo intervento sarà ovviamente il benvenuto... Il tempo passa e ci stiamo avvicinando a Parma 2, o meglio a il ritorno dei giovani numismatici, il mio intervento a Parma prevederà più presentazioni e notizie ma verterà essenzialmente sul tema : " Dove eravamo rimasti ? " Cosa è successo in quest' anno nel dopo Parma...è cambiato qualcosa ? Non vorrei anticipare ma certamente molti fatti significativi a favore dei giovani sono avvenuti, alcuni stanno avvenendo, altri sono sicuro arriveranno... E' cambiato e sta cambiando l'approccio in diverse realtà numismatiche, questione di sensibilità al problema, d'altronde prima o poi bisognava arrivarci e meglio tardi che mai si usava dire... Avremo modo di parlarne a Parma e ricordare quello che di virtuoso è stato fatto e di chi ci ha creduto e ci è stato vicino, io credo che questo sia uno dei grandi temi sia sociali che anche in fondo della nostra numismatica, è bello vedere giovani partire da qui, migliorare, scrivere, partecipare, essere protagonisti a vario titolo e poi rappresentare la numismatica in vari ambiti e realtà. Se Parma e Lamoneta avevano la funzione di lanciare il sasso nello stagno e stimolare un po' tutti, credo che questo obiettivo sia stato raggiunto ; i messaggi, i consensi sono stati e sono tanti, molti ci sono vicini e tifano per noi, poi ovviamente c'è anche sempre qualcuno che non entra ma vedremo di chiudere il cerchio su questa tematica, sarebbe miope continuare a non vedere... Poi magari affronteremo un giorno qualche altra tematica della nostra numismatica, qualcuna la stiamo vedendo anche in questi giorni tipo il vedere monete delle istituzioni, i giovani, la divulgazione e di questo tema ne parleremo anche qui nei prossimi giorni, ma altre tematiche importanti dovranno essere affrontate seriamente e realmente, arriverà nel tempo anche il loro momento....e vorrei che come molte volte tutto partisse da qui...d'altronde quale miglior mezzo di comunicazione se non Lamoneta...( @bizerba62ho provato a mandarti un MP per Parma ma credo che ci sia la tua casella piena , magari mandami un messaggio tu ...quando puoi )4 punti
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Sono tornato oggi dopo una lunga assenza a riguardare alcune monete del vecchio, ma pur sempre interessante, sito del Museo della Zecca, e sono rimasto basito. Completamente aggiornato! E' stata messa online l'intera collezione del Museo con ottime foto e corredata di schede tecniche. Sapevo del rimaneggiamento e della temporanea traslazione del museo stesso in una località fuori Roma non molto accessibile, sapevo della nuova sistemazione del museo e della recente inaugurazione con l'intervento delle autorità, ma non mi aspettavo questa graditissima sorpresa. E non solo le monete (ben 498 monete, alcune preunitarie, in gran parte Savoia e per lo più di V.E. III, ma anche moltissime della Repubblica con Prove e Progetti finora solo conosciuti per "sentito dire) ma anche conii, modelli, cere, medaglie ... Ben consapevole dei problemi che vi sono stati (dal passaggio della Finanza, ai sigilli apposti alle bacheche da cui risultavano mancanti alcune ben note monete ... sul forum se n'è discusso a lungo) mi è parsa una bella notizia che fa da contraltare ad altre meno felici. Purtroppo le monete mancanti non sono ritornate (5 Lire del 1901, varie prove, progetti, monete campione, le 100 lire del 1937, le 20 lire granchio, ...), e vi sono alcuni vuoti inquietanti tappati con un circolo nero centrato da un punto di domanda: ma essenziale è che la catalogazione sia avvenuta e che le foto delle monete (e le loro schede) siano a disposizione di tutti gli appassionati (per quanto coperte da copyright). Se ne potrà parlare, a lungo spero. http://www.museozecca.ipzs.it/collezione/monete/home.html3 punti
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Bene, anche se penso di dover saltare la bellissima giornata di Parma, penso si sia fatto molto dopo la prima edizione per i giovani, altre giornate sono state create e proprio i giovani sono accorsi nel promulgare e divulgare questa nostra passione. Dalla fine dello scorso anno ed all' inizio di questo nuovo ho avuto modo di vedere ed ascoltare molto, è difficile ideare e promuovere certe giornate e credo che alcuni di noi, @dabbene in primis, stanno dando molto. Abbiamo alcuni giovanotti, che stanno veramente bruciando le tappe, lasciamoli fare e aiutiamoli a crescere....beh alcuni mi hanno già doppiato, se è per questo. @anto R, @magdi, @Caio Ottavio, sono solo alcuni nomi di questi baldi numismatici che portano avanti con orgoglio questo mondo. Ce ne sono molti altri con cui mi scuso per non aver menzionato, ma li stimo per quello che sono e che fanno. Buon lavoro ragazzi. Roberto3 punti
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Esistono monete di valore storico e numismatico ben più elevato del 5 lire 1901 giusto per rimanere in ambito Regno d'Italia. Mi riferisco agli straordinari nummi greci dell'epoca classica, capolavori irripetibili dell'arte incisoria, antichi di oltre 25 secoli, uno solo dei quali basterebbe a rendere qualsiasi collezione unica. Anzi sono veri "one coin collection". Ovvio che collezionare rappresenta un piacere sottile e insostituibile dato dalla soddisfazione della ricerca e dal mettere insieme tanti pezzi, ma il possesso di un decadramma di Agrigento del V secolo in perfette condizioni, secondo me, darebbe emozioni ineguagliabili. E ben maggiori rispetto al doppia aquila 1933 o financo al mitico dollaro 1794 Capelli Lunghi e ai suoi insulsi 10 milioni di dollari di valore! ???3 punti
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s'ode a "sinistra" uno squillo di tromba, a "destra" risponde uno squillo ... d'ambo i lati calpesto rimbomba da cavalli e da fanti il terren.....2 punti
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posto la foto di questo medaglione, non bimetallico, in asta da Kunker che solo al diritto, mi sembra dello stesso conio di questo bimetallico in discussione. quello Kunker (ex Lanz 1984) pesa 56,46 contro i 69 del bimetallico.2 punti
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.. non ci si puoi esimere dal rispondere a richieste di aiuto. come non è mio compito discriminare chi utilizza le informazioni per scopi propri commerciali. e chi per opportunità soggettive. Non si puo' rispondere solo a "eventuali" addetti ai lavori o studiosi...altrimenti dovrei ignorare il 70 % degli utenti che trovano le monete del nonno..2 punti
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l'utente è straniero e probabilmente trova serie difficoltà a comunicare. Non vedo perché infierire .Sono sicuro che col tempo si esprimerà in maniera piu' accettabile.2 punti
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a distanza di un po di tempo riprendo questa discussione sulla scia delle altre in cui si parla di rame rosso, dall'analisi che ne e' scaturita ne e' risultato che non sembra un rosso naturale... ora ponendola a confronto con altra fotografata insieme con stessa luce faccio notare che tutta questa differenza di colore non la noto.. eppure questa e' periziata "ottimo fdc rosso", mi piacerebbe sapere la vostra opinione... se il 10 cent e' una moneta da rivalutare? oppure entrambe lavate e percio' da svalutare?2 punti
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Ciao a tutti, Il baffo essendo il rilievo più alto è proprio quello maggiormente esposto ad usura. Si nota un'usura anche su orecchio, zona della capigliatura e meno accentuata ma percepibile anche sui rilievi del viso (zigomo, fronte, arco sopraccigliare e parte del collo). Il rovescio, come giustamente osservato tende ad essere meno soggetto all'usura per via del modellato dai rilievi meno esposti che nel ritratto. Dalla foto il rame tende ad avere sempre uno scarto qualitativo per il colore, fattore comunque importante ma difficilmente valutabile dalla foto. Da queste foto mi terrei uno scarto qualitativo di un quarto di grado per il rovescio, che secondo me oscilla tra il BB/spl ed il qspl. il dritto, sempre da queste foto, è sempre imho, tra il BB ed il BB+. un salutone, fab2 punti
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Di esso quel tempo ancora... le nuove monete di quest'anno! Spero di vedere degli altri reperti dal 2017 qui. Qui è la prima moneta datata 2017 che ho visto in circolazione, da ieri sera, un cent di 2017d (nessuna sorpresa!). Come funziona il suo arrivo confrontare con gli anni precedenti? 2017 (11 febbraio); 2016 (10 febbraio); 2015 (24 febbraio); 2014 (15 marzo). v. ------------------------------------------------------------------------ It’s that time again…this year’s new coins! I hope to see others’ finds from 2017 here. Here’s the first 2017-dated coin I’ve seen in circulation, from last night, a 2017d cent (no surprise!). How does its arrival compare with previous years? 2017 (11 February); 2016 (10 February); 2015 (24 February); 2014 (15 March). v.1 punto
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Cari amici, Desidero condividere con voi una nuova moneta che ho aggiunto alla mia collezione. Trattandosi della prima moneta di questa tipologia, chiedo ai piu esperti di me, a cosa è dovuta quella escrescenza - altro non saprei come definirla) al dritto (sotto la S di Respubblica). Ringrazio fin d'ora per i contributi, e vi saluto.1 punto
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Buon giorno. Non è la prima volta (e, ritengo, non sarà l'ultima) che su questo sito si affronta la tematica della dismissione della propria collezione. I canali tradizionalmente più gettonati, da quello che riportano gli Utenti che ci sono già passati, sono il conferimento della collezione ad una Casa d'aste, la vendita (o la cessione in conto vendita) del materiale ad un commerciante numismatico e, molto più residualmente, la cessione delle monete ad altri collezionisti interessati a rilevare la raccolta. Da una decina d'anni a questa parte, la diffusione sempre più capillare di siti di vendita on line (il più importante dei quali è senza dubbio eBay) ha indotto più di qualche collezionista a fare uso anche di questo canale, sebbene dal punto di vista fiscale l'Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza abbiano sovente inquadrato l'attività del seller di eBay come un'attività di impresa, con tutti gli annessi e connessi che una siffatta qualificazione comporta ai fini del trattamento fiscale e previdenziale del "reddito" così prodotto. E ciò ha dunque scoraggiato il collezionista intenzionato a dismettere le proprie monete attraverso i siti di vendita on line, proprio per evitare "rogne" di natura fiscale. Desidero subito precisare, onde evitare che quanto sto per scrivere possa generare equivoci, che intendo riferirmi solo ed esclusivamente a quei collezionisti che intendono realmente disfarsi delle loro monete e non invece a coloro che, "cavalcando" questa finalità in modo puramente strumentale, fingono di dismettere la collezione ma in realtà comprano e vendono monete con abitualità, dando vita in questo caso ad una vera e propria "attività di impresa", il cui reddito non sfugge (giustamente) alla tassazione cui è sottoposto un qualunque reddito d'impresa. Precisato quanto sopra, verrei subito al dunque, esponendo il caso di un anziano collezionista di francobolli, che un bel giorno decide di dismettere la propria collezione su eBay, messa insieme dal 1943 per oltre 40 anni e forte di circa 20.000 pezzi. Lo scopo dichiarato del collezionista è quello di integrare la non sufficiente pensione con il "reintegro" di quanto speso nel tempo per l'acquisto dei francobolli mediante la loro cessione "spezzettata" in una moltitudine di aste (ne farà oltre 2.000) sul noto portale di vendita. La Guardia di Finanza, nell'ambito di un'attività di controllo denominata "Operazione e-Commerce" (davvero poca fantasia nel denominare queste operazioni!), effettua una verifica al seller "francobollaro" per il periodo 2004-2009, avendone riscontrato l'alto numero di aste, ancorchè solo "in uscita". Per la verità, è la stessa G.d.F. a ritenere che il collezionista non possa essere assimilato ad un imprenditore commerciale "occulto", ma una volta che gli esiti dell'attività ispettiva finisco all'Agenzia dell'Entrate, quest'ultima è di diverso avviso e contesta al nostro ex-collezionista di non aver dichiarato i redditi conseguiti (omessa dichiarazione) e di non averci pagato le imposte (IRPEF, Add. Reg., Add. Com.,IVA, IRAP.) dal 2006 al 2009 (per gli anni precedenti, l'Agenzia era decaduta dall'esercizio dell'azione impositiva). Non mi dilungo oltre e lascio la parola alle sentenze (primo grado: Commissione Tributaria Prov.le di Novara; appello: Commissione Tributaria Regionale del Piemonte) che trovate in allegato e che accolgono (conformemente) le ragioni dell'ex collezionista, stabilendo un principio assai interessante che, citando la sentenza d'appello, è il seguente: "....la scelta del Contribuente di porre in vendita la propria collezione filatelica (circa 20.000 pezzi) con una serie di singole operazioni a pochi pezzi cadauna, trova ampia giustificazione nella difficoltà di vendere tale collezione in un solo blocco, attività questa che non avrebbe avuto sicuramente i connotati di un'operazione commerciale. La vendita frazionata tuttavia non fa venir meno la natura di collezione all'insieme dei francobolli che sono stati acquisiti al patrimonio del Contribuente in anni remoti e non frutto di una serie di acquisti e rivendite almeno in tempi recenti, tali da poter evidenziare un nesso di causalità tra acquisto e vendita, che costituisce l'essenza di un'attività commerciale." Attenzione! Naturalmente qui parliamo di francobolli e non di monete; per queste ultime sappiamo che vi sono problematiche di esportazione che consiglierebbero di escludere i buyers esteri per monete che sono soggette all'attestato di libera circolazione o al certificato di esportazione. Peraltro, il principio fiscale enunciato dalle sentenze per le collezioni di francobolli è applicabile anche alle collezioni di monete, essendo la ratio identica. Non mi sono note altre pronunce sull'argomento (eventualmente anche di segno contrario) e se ne siete a conoscenza sarebbe interessante metterle a confronto. Saluti. Michele COMM_TRIB_REG_TORINO_N_14_34_15_DEP_14_01_2015.pdf CTP_NO_110_01_12_REDDITI.pdf1 punto
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Oggi nella splendida cornice della Sala Nobile del Palazzo Comunale di Nepi è stato presentato il Quaderno di Numismatica 2017 "Appunti di Numismatica" del Circolo Numismatico Romano Laziale. questi i contributi presenti nel volume di 240 pp. DI MONTE PATRIZIA – Presentazione pag. 7 MIRRA BERNARDINO - "Numismatica al…femminile" pag. 11 FABRIZI DAVIDE E VAGLIVIELLO ELIODORO -“Abbondandis in adbondandum” - Uno sconosciuto “minimo” argenteo di Filippo II battuto nella zecca di Napoli. pag. 15 D'ARCANGELI ALBERTO E STEFANO - "Il Governo di Vichy" pag. 29 CAPITINI CLAUDIO – "Analisi monetale al microscopio" pag. 39 GIOVINALE ANTONIO - “Firmata Securitas” - Piastra da 120 grana del II tipo pag. 53 DI PAOLO MICHELE – "Il sampietrino di Civitavecchia" - (Che sarebbe dovuto esser ridotto ma ridotto non è) pag. 67 SIDERI RICCARDO - “Problematiche sul possesso di monete” - La normativa italiana di riferimento pag. 75 LOTETA ANTONIO - "Destini incrociati di due monete siciliane da un tarì" - Una del 1636 (anno inedito) e l’altra del 1678, entrambe contromarcate pag. 87 MARTINA RICCARDO – "La monetazione italiana coloniale" - Dal 1890 al 1925 fallirono i tentativi del governo di imporre la valuta italiana nelle colonie pag. 95 ANGIOLILLO VALERIO - "Il porto di Anzio" su una piastra di Innocenzo XII pag. 129 ARPAIA FABRIZIO - "L'enigmatica figura del divus Sebeto" pag. 141 MORETTI DOMENICO L. - "Manfredi" - le sue monete e la Zecca di Manfredonia pag. 153 CAPITELLI SARA - "Il fascino delle monete" - consigli per neofiti pag. 2191 punto
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SOLI DEO VIRTVS HONOR ET GLORIA " SOLO A DIO LA POTENZA, L'ONORE E LA GLORIA" è il motto di questo 1/12 di tollero "Luigino" dal titolo di once 11 e lavorato a torcolo. Piccola e affascinante moneta dalle mille varianti. Posto tre dei miei esemplari con millesimo 1660 con varianti nel D/ e R/ Provenienza asta Negrini n.19 lotto 1262 A.Pucci 94b ma mancano i punti ai lati della V "5° Granduca" Provenienza asta Negrini n.20 lotto 1007 Spl+/Fdc A.Pucci 94 Provenienza O.Rinaldi, A.Pucci 93e Buona visione1 punto
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Ciao, volevo mostrarvi il nuovo marengo che entrerà a far parte della collezione; attualmente mi sto dedicando alla ricerca dei colli lunghi ma questo mi è piaciuto troppo e, visto anche l'anno NC, non me lo sono fatto scappare. Vi chiedo gentilmente un parere di conservazione. Grazie a tutti. ?1 punto
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Mi sembra sempre più falso, quegli affioramenti lucidi, quell'orecchio e le legende sono imho terribili. E quella supposta divisione bimetallica, poi...! (mi farei poi anche alcune domande sull'esemplare Kuenker, lotto 646 dell'asta del 13/3 p.v.-Grazie Dux-sab)1 punto
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Buona sera, guardiamo il lato positivo: il danno è stato solo di un paio di Euro, poteva andare moooooooolto peggio! saluti a.1 punto
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Salve ecco ancora un ritrovamento di sepolture nella mia zona la speranza è che non faccia la fine di altri ritrovamenti simili o anche più importanti ritrovamento nella zona della abbazia altomedievale di san Gervasio di Bulgaria una delle più antiche della Val Cesano1 punto
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Per me è così. Il Faroaldo ha tutti gli elementi comuni alle monete longobarde del periodo come la forma del naso, una L capovolta, l'orecchio ecc. Le altre silique non hanno nulla di longobardo, a cominciare dalla epigrafia (la forma delle lettere e quella M a guisa di omega capovolta che non ricordo di aver visto su pezzi longobardi)1 punto
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Prof. non era certo mirata a te questa mia esternazione, anzi, so' benissimo quanta passione e quanto lavoro e impegno ci metti.... Roberto1 punto
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Ciao legio,la tua teoria e talmente circostanziata e supportata da prove che il naturale senso di contraddizione insito in ogni essere umano viene ad essere frustrato in partenza,quindi per non combattere contro i mulini a vento si preferisce tacere. Sicuramente anche in questo caso siamo di fronte alla pigrizia mentale degli addetti ai lavori che continuano a riportare definizioni gia dette da altri in precedenza,senza verificare, senza matterci del proprio,senza vedere palesi errori di definizione ,appunto. Da parte mia posso dire soltanto:o hai ragione tu o era una enorme torta nuziale. Saluti. ADELCHI.1 punto
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2.0 perché ho fatto un upgrade mi sono iscritto ad un circolo numismatico. Il circolo Corrado Astengo1 punto
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autentica ma non in eccelsa conservazione, i rilievi più alti del rovescio non ci sono più. perciò, occhio al prezzo richiesto.1 punto
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Moneta da 2 dracme Manto Mavrogenous (1796-1848) è stata un’eroina della guerra greca che ha giocato un ruolo significativo nella guerra d’indipendenza greca (1821-1832) in cui i rivoluzionari greci combatterono contro l’Impero Ottomano.1 punto
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Ciao. "La moneta che cambia la collezione". Ma perché...una moneta può cambiare la collezione? M.1 punto
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bellissima moneta ed era ora che veniva postata un vero rame rosso, complimenti. Mai visto tante monete lavate come in questi ultimi 6/7 anni, un consiglio però!..............toglila dalla bustina e mettila in ua bustina di acetato come l' altra.1 punto
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Buona Domenica Non direi falsa, è proprio brutta di suo; comunque basta vedere in rete, ce n'è qualcuna e sono tutte messe male e con gli stessi difetti che hai precisato. In alcuni casi non ci hanno nemmeno provato a mettere la S di DOMINVS, nemmeno sovrapponendola alla V, l'hanno proprio eliminata. Della fattezza dell'aureola ne avevamo già scritto ... è stato un periodo limitato nel quale è stata usata questa foggia anche su altri tipi; una "moda" del periodo. saluti luciano1 punto
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e vedendo i lineamenti del viso a sinistra, non può che essere un asse (Crawford 215/2a) http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G83/111 punto
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.Ieri ho ricevuto "Comunicazione" della S.N.I. n.68 e 69. I miei complimenti a tutti per gli articoli molto interessanti. Se trovo una persona che mi aiuta a rispettare le norme editoriali scriverò anch'io un articolo. Blaise1 punto
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Il mare davanti Gela continua a fornire testimonianze del suo importante ruolo nelle rotto dell'antichità. Trovati altri lingotti e due elmi. http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/catania/arte_e_cultura/17_febbraio_10/dal-mare-gela-spuntano-lingotti-oricalco-metallo-atlantide-00f86bec-ef9f-11e6-939f-115a5b4eb723_preview.shtml?reason=unauthenticated&cat=1&cid=8fTX6VjT&pids=FR&origin=http%3A%2F%2Fcorrieredelmezzogiorno.corriere.it%2Fcatania%2Farte_e_cultura%2F17_febbraio_10%2Fdal-mare-gela-spuntano-lingotti-oricalco-metallo-atlantide-00f86bec-ef9f-11e6-939f-115a5b4eb723.shtml1 punto
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Sì, oramai so' bene come girano i convegni, speravo di trovare pane per i miei denti ma non sarà presente. Amen. A domani per il caffè di rito. Roberto1 punto
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Oggi sono passato dal convegno, un pò sottotono, pochi commercianti e poco pubblico, ma era preapertura, Percui fa poco testo. Domani replico con gli amici de ' Quelli del Cordusio'...mi aspettavo più classiche ma ho rivisto con piacere amici/ commercianti. R.1 punto
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Dopo la seconda chiamata di @cliff credo che sia doveroso esprimere il proprio giudizio personale e quindi cerco di dare il mio. Personalmente mi associo a quanto detto da Giovanni e propendo anche io per il falso,ho evidenziato con il quadrato un deposito di metallo che non è a livello dei piani delle figure anzi addirittura sembra convesso rispetto a questi , si nota soprattutto nel braccio destro della fortuna, questo deposito convesso non si concilia con una coniatura di conseguenza penso che ci troviamo di fronte ad una fusione, oltre a questo anche altri punti portano verso la fusione Per quanto riguarda l' invecchiamento credo che sia artificiale, con le freccette ho evidenziato tracce di polvere di zolfo che tende a far diventare giallo ed invecchiato il bronzo, le tracce di finta cuprite possono essere dei colori acrilici che mescolati ad ossidi ed indurendosi tendono a formare delle croste come di depositi di patina ma di patina antica onestamente non ne vedo. Queste tecniche erano in voga tra i secoli XVI - XVII e di conseguenza,personalmente, colloco la moneta come una produzione a cavallo tra questi due secoli.1 punto
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Neofiti investitori o neofiti collezionisti? Nel primo caso la tua considerazione potrebbe essere condivisibile perchè a livello di marketing il mercato dominato dalle scatolette sembrerebbe più ordinato, oggettivo e professionale invogliando il neofita a diversificare i propri investimenti anche al settore numismatico con "cuore più leggero". (Tot da investire... non capisco niente di monete ma il consulente, il gioielliere o chi ti pare ti propone la scatoletta con dentro la moneta che pare che negli ultimi anni nelle aste ha fatto sempre buoni realizzi e avanti così di scatoletta in scatoletta) Nel secondo caso invece dipende dal tipo di casa d'asta, dal tipo di materiale che tratta e dal tipo di collezionista. Il neofita collezionista "esteta" attentissimo alla conservazione e piuttosto esigente potrebbe anche non potersi più avvicinare a certe tipologie perchè i prezzi potrebbero diventare troppo alti essendo dopati dal fattore investimento, quindi frustrandolo nelle sue aspettative e nel suo percorso collezionistico. Dall'altra pure il collezionista "smanaccione" potrebbe essere irritato da non poter toccare e maneggiare le proprie monete. (Con l'aggravante che ora le bustine delle perizie le tagli e via mentre da quello che leggo rompere uno slab è una bella scocciatura.) Quindi per accontentare un neofita investitore alla fine la casa d'aste potrebbe perdere due neofiti collezionisti A parte gli scherzi credo che col tempo si creeranno due piani: le monete veramente top per conservazione/rarità in slab con giri internazionali e quotazioni stellari e il resto (Seppure di elevata qualità e conservazione con relativi prezzi comunque importanti) per il "popolino". Saluti Simone1 punto
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@loris1980, dal tuo logo suppongo tu non ti occupi di monete ma di banconote. In numismatica la tua affermazione non è sostenibile, in quanto si può parlare di precisione SOLO quando ci troviamo di fronte a qualcosa di scientificamente misurabile. Così non è per la conservazione di una moneta, soprattutto se parliamo di monete non contemporanee, in cui lo status dipende da molteplici fattori - dall'usura ai graffi ai colpi e molto altro. Già con la nostra scala "approssimativa" è impossibile avere un'oggettività - ci sono migliaia di thread in cui si nota come ciò che per qualcuno è BB+ per qualcun altro può essere BB o qSPL, amatore o perito che sia. Aumentare il numero dei gradi non è che aumenti la precisione, aumenta solo l'aleatorierà del giudizio. Se con la nostra scala si oscilla nell'arco di un grado di valutazione, con la loro si oscillerà tra 10 o 15 livelli. La valutazione della conservazione di una moneta a mio parere può essere affidabile solo quando è descrittiva, non certo quando si esaurisce con un improbabile numeretto, che sia in scala 5, 70 o 1000, e che serve solo a darci l'illusione di un'oggettività irrealizzabile.1 punto
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Molto interessante, grazie veramente, speriamo che ci sia la possibilità di vedere anche qualche tremisse longobardo1 punto
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Ciao. Volevo segnalare uno studio interessante, pubblicato in tempi "non sospetti" (novembre 2015), sulle problematiche dell'Eurexit. http://www.federalismi.it/document/26112015093410.pdf Mi sembra uno studio chiaro e documentato. Per quanto attiene a risparmi o ad aggravi di costi, i conti bisognerà farli alla fine. Se è vero che la Brexit provocherà dei costi è anche vero che bisognerà pure considerare i risparmi conseguenti allo smantellamento del "carrozzone" che la G.B. deve mantenere come membro U.E. Fra l'altro non mi è chiaro perchè la Brexit dovrebbe dare luogo a contenziosi tali da richiedere un esercito di avvocati iperspecializzati e strapagati. I negoziati di uscita saranno, alla fine dei conti, dei normali negoziati diplomatici, con il solito supporto di politici e giuristi che acompagnano le missioni diplomatiche. M.1 punto
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