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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/10/17 in tutte le aree
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?un gran saluto a tutti!!!...mi campu di queste discuzione litigose !!? che sia gatto di qui,o gatto di la.....e sempre gatto!!!?... ottima identificazione ,come sempre, del mio vecchio amico prof!! uno de i pilastri di quel forum....uno dei maggiori pilastri!!! e da tanti anni che fréquento questo forum...e mai non ho domandato valutazione de le migliaille de monete che o postato,per passionnati come me e altri,importa il piu,l'origine,la storia,l'époqua di questi tondini....io,chi attaco soltanto,una valutazione affetiva e storica.che sia bella,o frusta,avra sempre una piazza nel catalogo!!...? adesso.....per valutazione pecuniara???!!!...non potrei prununciarmi.....ma povera moneta frusta,diventera come al origine de la sua monetazione....il suo peso!...☺️5 punti
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Ciao Gallienus.. Vivo in "mare nostrum"..no tanto straniero..sono 100 %..... no Italiano per forze istoriche.. ! .ma Italico.. eh ne so fieru..[emoji3]5 punti
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Ciao! Sarà il "lato oscuro" della Serenissima? .... una volta che ti ha acchiappato, non ti molla più. Una monetazione imponente (forse poco appariscente rispetto ad altre), ma che coniugata ad una storia sontuosa e ad una cultura formidabile, crea un magico mix al quale è difficile sottrarsi. saluti luciano4 punti
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Premetto che sto aprendo un Post gia’ in precedenza parzialmente trattato ma non in modo particolarmente approfondito , non ricordo se in questa sezione o in altra . Vorrei in questa discussione discutere con voi i pro e i contro a favore di una ipotesi o di un’ altra , insomma sentire i vostri pareri per tentare di giungere o almeno di avvicinarsi al possibile significato allegorico di questa particolare iconografia presente in alcune monete chiamate di Consacrazione , che vado ad illustrare . Il titolo del Post si riferisce a quelle particolari monete chiamate di Consacrazione post mortem di un Imperatore che recano al rovescio quella iconografia che sembra raffigurare un famoso Monumento , in seguito vedremo quale , oppure , secondo le piu’ accreditate ipotesi , semplicemente una ben arricchita Pira funebre . Questo non vuol dire mettere in discussione chi e’ ben piu’ preparato di me e professionista in campo numismatico , ma soltanto esprimere un parere e da questo ricevere un convincimento su quanto questa iconografia a livello ufficiale rappresenta . Credo infatti che tutti i libri e cataloghi di numismatica siano orientati a identificare quella costruzione come una meravigliosamente addobbata Pira funebre , sopra la quale gli Imperatori defunti , idealizzati in quadriga trionfale , venivano cremati ; se realmente questo e’ cio’ che rappresenta , tutto sembrerebbe un enorme spreco di materiali ; costruzione , festoni , statue disposte nei piani e per ultimo la quadriga in cima , il tutto in legno ? perche’ se tutto questo rappresentasse una Pira sarebbe stato composto di materiale infiammabile ; difficilissimo infine riconoscere in questa costruzione incenerita dopo la combustione , le ceneri di un uomo . Inoltre si andrebbe palesemente contro i testi ed i ritrovamenti archeologici , i quali confermano il fatto che gli Imperatori romani dopo la morte e almeno fino al II secolo venivano cremati in costruzioni in marmo a loro riservate e recintati intorno , chiamati Ustrini , dei quali sono ben noti quelli di Augusto , di Antonino Pio e di Marco Aurelio , tutti nel Campo Marzio . Se non sbaglio , questa particolare iconografia monetale della Consacrazione , inizia con Antonino Pio per terminare nel medio tardo Impero . Ma allora se questa particolare iconografia , in teoria ed escludendo a priori una fantomatica allegoria , non rappresentasse una Pira , che altro potrebbe rappresentare se non un Monumento ? Personalmente ho sempre ritenuto , ma la mia ipotesi conta poco o nulla per questo vorrei sentire i vostri pareri , che queste monete con la Pira in realta’ rappresentino il Mausoleo di Adriano ; ma oltre alle ipotesi servono naturalmente le prove per dimostrare una teoria e queste sono purtroppo piuttosto labili ma con una base minima di partenza che permette questa discussione . Come prima “prova” potrebbe essere quella che spiegherebbe il perche’ queste monete iniziano a presentare questa iconografia solo ad iniziare da Antonino Pio (?) il secondo Imperatore dopo Adriano ad essere sepolto in questo Mausoleo ; una seconda “prova” potrebbe essere quella della forma geometrica a “castello” ornato di festoni alla base e di statue nei diversi piani per finire con la quadriga nell’ attico , come risulterebbe da diverse ricostruzioni del Mausoleo di Adriano ; terza “prova” , forse quella piu’ valida , anche se monca di alcuni particolari importanti della costruzione , e’ la testimonianza di chi lo vide personalmente ancora nella interezza della costruzione , cioe’ Procopio di Cesarea , che nella sua opera : La Guerra Gotica ce lo descrive nella sua maestosita’ come si presentava ancora nella prima meta’ del VI secolo . Leggiamo le sue righe a proposito del Mausoleo di Adriano tratte dalla preziosa testimonianza diretta di Procopio che lo vide di persona , righe tratte da : La guerra gotica , Libro I , Tomo XXII : “ Intanto un altro attacco dei Goti contro la Porta Aurelia ebbe luogo nel modo seguente . A un tiro di pietra dalle mura (di Aureliano) trovasi fuori della Porta Aurelia la Tomba di Adriano , imperatore dei Romani ; opera cospicua poiche’ e’ costruita di marmo Pario (marmo bianco a grana finissima) e le pietre sono tra loro connesse senza altro di mezzo . Ha quattro lati eguali , larghi ciascuno circa un tiro di pietra (circa 75 metri , forse piu’) e alti piu’ che le mura della Citta’ (tra i 12 / 15 metri) . In cima (qui purtroppo Procopio non spiega cosa intendesse per “cima” , se sopra la base oppure in cima al tamburo centrale ornato ai lati di statue ?) ai lati vi stanno mirabili statue di marmo di uomini a cavallo . Questo sepolcro gli antichi (poiche’ pareva come una fortezza attigua alla citta’) congiunsero con le mura cingendolo di due muraglie che vanno ad esso partendosi dalla cinta , talche’ ha l’ apparenza di un alta torre (testimonianza importante per la nostra ricerca) posta a difesa di quella Porta . Era dunque questa una assai adatta fortezza a custodia della quale Belisario aveva posto Costantino “ A seguito dell’ assedio dei Goti al Mausoleo , presidiato dai Romani , che tentavano la scalata delle mura tramite lunghe scale , Procopio cosi’ prosegue : “Per un poco i Romani furono sgomenti non avendo speranza di trovar difesa che li salvasse ; ma poscia di comune avviso spezzarono la massima parte delle statue che erano assai grandi e sollevate con ambo le mani quelle grandissime pietre , scagliandole sul capo dei nemici e quelli cosi’ colpiti ritiraronsi……..e cosi’ la Porta Aurelia fu messa al sicuro” . Da questa testimonianza diretta di Procopio purtroppo salta subito all’occhio la mancanza di qualsiasi cenno su cosa fosse presente in cima al Mausoleo e cosa ci fosse sopra il grande basamento a pianta quadrata , probabilmente la “Torre” di cui parla Procopio , cioe’ il Cilindro centrale che osserviamo ancora oggi pur senza la completezza antica che lo circondava oltre alle statue ma non ci dice se fossero presenti dei piani sopra la base del Mausoleo o solo il cilindro centrale con in cima la Quadriga di Adriano oppure la Pigna con i Pavoni , o altra scultura ; conoscendo l’ accuratezza e l’ onesta’ descrittiva di Procopio , si puo’ supporre che alla sua epoca di testimone oculare dei fatti narrati , la scultura in bronzo che in alto ornava il Mausoleo fosse gia’ stata rimossa per ricavarne metallo , fusa e riutilizzata per altri usi , improbabile invece che la Pigna appartenesse all’ attico del Mausoleo , probabilmente questa ornava qualche fontana di Roma . Concludendo , queste tre ipotesi sembrerebbero avallare la teoria che l’ iconografia che e’ rappresentata in queste monete non sia una semplice Pira , ma qualcosa d’ altro . A sfavore pero’ di queste “prove” descritte , si potrebbe obiettare che l’ ultimo Imperatore ad essere sicuramente sepolto nel Mausoleo di Adriano fu Caracalla e con cio’ non si spiegherebbe il perche’ questa iconografia continui ad essere rappresentata anche in monete successive a questo Imperatore , come ad esempio nel caso di Julia Maesa o Claudio II , dove in uno splendido Sesterzio a nome Maesa , al rovescio e’ rappresentato quello che in effetti sembra una “Pira” con al centro della costruzione il letto funebre di Maesa e sull’ attico a fianco della quadriga due bracieri ardenti , pero’ questa moneta potrebbe anche dimostrare che il Mausoleo continuo’ ad essere utilizzato per deposizioni di Imperatori posteriori a Caracalla . Questa iconografia monetale , pero' non fu utilizzata per tutti gli Imperatori successivi a Caracalla ma solo per alcuni , che si volesse “premiare idealmente” qualche Imperatore degno , teoricamente , di essere sepolto nel Mausoleo degli Antonini ? come ad esempio Claudio II , la cui moneta e' rappresentata in foto ? non lo sappiamo . Se volessimo fare un paragone tra i due disegni in foto che rappresentano una possibile ricostruzione del Mausoleo di Adriano realizzati in base alla descrizione di Procopio e con i pochi resti attuali di epoca romana , confrontandoli con una moneta in foto ad esempio di Antonino Pio , risulterebbe piuttosto difficile pensare ad una Pira piuttosto che ad una rappresentazione seppur schematica del Mausoleo di Adriano . Dimenticavo una quarta "Prova" . Un' altra ipotesi a favore del Mausoleo di Adriano e' quella che riguarda la costanza e la ripetitivita' sempre uguale attraverso i secoli , con la quale questa supposta "Pira" viene raffigurata nella iconografia di alcune monete di Consacrazione ; tranne alcune semplificazioni della "Pira" del basso Impero dovute forse alla scarsezza tecnica degli incisori dell' epoca o al poco spazio disponibile nei ridotti tondelli del periodo che permettesse di inserire i particolari piu' minuti della costruzione . Nel raro Sesterzio di Faustina in foto , moglie di Antonino Pio , una diversa rappresentazione della Pira o del Mausoleo di Adriano , forse in una prima bozza di conio , poi abbandonato , nel quale Faustina fu sepolta prima del marito . Il Sesterzio di Julia Maesa con la magnifica “Pira” Sesterzio di Antonino Pio con la "Pira" Antoniniano di Claudio II con la “Pira” Un Sesterzio di Valeriano II con la "Pira" Un Sesterzio di Lucio Vero con la "Pira" Due ricostruzioni del Mausoleo di Adriano Seguono in basso in foto gli scavi dell’ Ustrino di Augusto eseguiti negli anni 1928/41 , nella stessa foto in alto i ruderi del Mausoleo di Augusto prossimi all’ Ustrino . Attendo , se vorrete , qualche vostro parere in merito alla questione , supportato possibilmente da qualche “prova”3 punti
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Mi accontento anche di questa (che poi è il periodo che preferisco )3 punti
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Quella del numismatico è veramente bella. Anche la mia però non è malaccia.3 punti
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Mario vai nel sud della Francia e guarda bene le tavole di Money and coinage under Louis the Pious, lo troverai senza fatica...3 punti
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Il sesterzio è un Crawford 44/7 (che raccoglie però diversi sesterzi anonimi con stili differenti) http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-A3/1 Studiando ed analizzando queste differenze stilistiche (che riguardano anche il denario ed il quinario anonimo), Pierluigi Debernardi ha proposto una suddivisioni in gruppi in un articolo pubblicato su Panorama Numismatico n. 264 di luglio-agosto 2011 "Cr. 44 e le origini del denario" (la stessa scheda del link sopra è suddivisa in base a questo studio). Quindi la tua moneta è un Crawford 44/7 (Debernardi gruppo 3). Allego un sesterzio del British Museum similare (anzi il D/ mi pare che sia dello stesso conio): la foto di questa moneta è presente nell'articolo sopra citato.3 punti
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Confermiamo Dax allora , sud Francia verso la Spagna, beh sto imparando qualcosa ? forse....2 punti
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Individuata questa zecca voglio provare a postare io un moneta... vediamo se qualcunaltro vorrà intervenire. ?2 punti
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Ci sono riuscito, su per giù lo stesso periodo delle due cinquemila Marinare, con uno che aveva un piccolo negozietto per fare chiavi, aveva tanti quadrettini a giorno (quelli nudi e semplici con i clip) alle pareti, banconote estere, banconote ritagliate dalle riviste, fac.simile e fotocopie a colori, degni di nota solo un 20 dollari USA anni '70, un diecimila lenzuolo ed un 100 lire Barbetti, tutti allincirca bb. Non ne voleva sapere di venderli, più che altro perchè restava con quegli spazi vuoti. Gli portai un giorno due quadretti però con piccola cornicetta in legno (mi erano costati cinquemilalire ciascuno) con le stese banconote fotocopiate a colori (Marinare e Barbetti), facevano più figura delle originali e con altre diecimilalire + duemilalire per l'acquisto di un portachiavi me li cede.2 punti
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Due stranieri che cercano di litigare in italiano? Da linguista trovo la cosa affascinante, meno lo è dal punto di vista numismatico. Io dico che a 10 euro sul noto sito ci arriva, o poco meno. Non parlerei di peso dell'argento, è pur sempre un denario di Faustina II ancora leggibile.2 punti
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Concordo.sulla macchia/escrescenza (?) giallastra al centro del leone al R/ chiederei al venditore ........2 punti
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Salve quello del 25 febbraio 2017 a Bologna niente ha a che fare con la NIP, come niente ha avuto a che fare quello dello scorso anno. Per il poco che so è organizzato da alcuni commercianti che non frequentavano più quello organizzato dal circolo filatelico e numismatico di Bologna e se ne sono creato uno loro solo numismatico all'interno di un alberto. Purtroppo è vero è assai poco pubblicizzato non so perchè, forse per mancanza di fondi.... comunque non è un convegno segreto come i congressi del gruppo Bilderberg e l'ingresso e gratuito. In merito al convegni di Aprile del circolo Bolognese mi dispiace che siano tornati ad organizzarlo in quel posto squallido. Avevo assai apprezzato la nuova location al mercato ortofrutta.....2 punti
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Molto belli i ritratti di Ferdinando II , buffa la corona sopra a quei lunghi capelli lisci, "thè sembra proprio un livornese" . Non l' ho mai collezionati per la sensazione che non mi appava troppo in mano la loro grandezza e pesantezza, mi sono fermato ai testoni come monete minori. Allego foto... Da apprezzare le varie tipologie e varianti proposte da foti della solita data. Saluti2 punti
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Buonasera, stasera vi posto un'altra "monetina", spero vi faccia piacere.....come lo fa a me ogni volta che la prendo in mano.2 punti
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Buongiorno, volevo condividere con voi gli ultimi ingressi in collezione. che ne pensate di questi 1/2 denari per Federico II, zecca Messina?1 punto
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Pensavo di non vederne mai uno in asta ed invece eccone uno. Bello direi sullo SPL anche perchè sappiamo che i grossi del secondo tipo sono spesso malmessi. A voi amici il signor Michele Morosini: ITALY. Venice. Michele Morosini (1382). Grosso. Obv: IC - XC. Christ Pantokrator seated facing on throne; sigla: ✷ | F.Rev: MICҺL' MAVROC' / DVX / S M VЄNЄTI. Doge kneeling right; to right, St. Mark standing facing; staff with banner held between them.1 punto
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Buon giorno a tutto il gruppo, vorrei farvi vedere uno dei miei ultimi acquisti, un meraviglioso (a mio parere) 10 Centesimi Cinquantenario 1911, era da tempo che cercavo questa moneta in questa conservazione. Come ben sapete è classificata comune ma credo che a trovarla in queste condizioni non si trovi tutti i giorni...voi che mi dite? come la vedono i vostri occhi? L'unico neo negativo è la macchia al dritto dietro la nuca del Re, ma comunque, vista la conservazione ho deciso di prenderla lo stesso e ne sono pienamente soddisfatto. Provo ad inserire anche il video che ho fatto ma purtroppo le fa vedere girato...però rende l'idea lo stesso VID_20170208_160401.3gp1 punto
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..credo che siano dello stesso conio...ma due monete diverse, ho controllato punti di usura ecc.ecc.....quindi 2 monete...e questo è un bene.1 punto
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Come puoi constatare anche da questo collegamento https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=443&lot=1156 la moneta risulta porosa e con superfice poco omogenea sintomo di una lega argentea abbastanza povera. La tua moneta è molto usurata e compromessa dalla corrosione ma nel complesso penso sia abbastanza coerente con l'apparente composizione degli esemplari indicati come esempi. un saluto Mario1 punto
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Benissimo, a questo punto escluderei la tosatura. Il peso sta perfettamente nel range indicato nel MIR, ossia 25,58-27,85 g, ossia abbonda leggermente. Saluti!1 punto
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Salve, non so se ti sei fatto un giro per il forum, ma in genere qui si parla di Numismatica, il mero investimento non è certo l'interesse principale della platea...... Detto questo mi piacerebbe sapere, su quali basi ( legislative decreti e/o leggi italiane e/o comunitarie) poggia le tua affermazione: per noi europei le monete confiscabili sono tutte quelle coniate dopo il 1800 . Poi dici: Io cerco di investire in quelle monete auree post 1800 ed ante 1933 perchè le monete d'oro dal 1933 ai giorni nostri hanno qualche caratteristica che ne precludono il collezionismo e/o l'investimento? saluti TIBERIVS1 punto
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Il mio è sin troppo esagerato... metà anni '90, al panificio una signora davanti a me disse che voleva andare a cambiare due vecchi biglietti da 5.000 lire alla Banca d'Italia, gli avevano detto che era ancora possibile e quindi ne voleva approfittare, diecimilalire erano pur sempre soldini. Il fornaio aveva il registratore di cassa sopra un bancone con un vetro spesso che copriva tantissime banconote del regno e della prima repubblica, le uniche interessanti ricordo che erano un diecimila lenzuolo ridotto proprio male, cinquemila colombo primo tipo pieno di scritte ed un paio di mille lire verdi primo tipo logore, le altre erano un mare di piccoli tagli del regno anni '30/ '40 e tante 50 e 100 lire tipo 1951 in condizioni di semi-straccetti che tappezzavano letteralmente il piano del bancone (un metro per sessanta cm. su per giù). La signora aveva offerto i due pezzi da 5.000 lire al fornaio per il controvalore di diecimila lire invitandolo ad aggiungerli alla sua "raccolta", il fornaio gli risponde che quei due biglietti prendevano troppo spazio e che comunque non c'era più posto nella sua "vetrinetta". Mi sono proposto e li ho presi io per diecimilalire quei due pezzi (quasiBB), erano grandi perchè erano due cinquemila lire lenzuolo, è stato pur sempre un acquisto Il forno fu ristrutturato con nuovi arredi verso il 2004/05 da un nuovo gestore, che fine abbiano fatto tutte quelle banconote non ne ho idea.1 punto
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Secondo me giusto per partecipare e muovere la discussione andiamo all'estero e forse potrebbe avere un po' le caratteristiche del gruppo Saxony...dimmi almeno se sono vicino o meno...?, almeno il tempietto e altro mi portano da quelle parti ...forse...1 punto
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https://www.acsearch.info/search.html?id=1940762 Frankreich-Provence Raymond VII. 1222-1249 Billon-Denier Kreuz Typus Toulouse, +R:COnES:PALACI / Stern im Halbmond, +DVX:MARCh:PV P.d.A. 3730 Legendenvariante 0.88 g.1 punto
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Complimenti vivissimi per l'esemplare entrato in collezione. Saluti Marfir1 punto
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Concordo pienamente con il tuo pensiero. Bisogna avere pazienza, saper aspettare. Le belle monete, come questa, ogni tanto saltano fuori.1 punto
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Ciao @Massenzio, in effetti la legenda parla di REST , ma la radice latina RESTITUO , oltre che significare : restituire , riporre , ricollocare , rifare , rifabbricare , ecc. , ha anche significato di : ricondurre , ricollocare e rinnovare , da questi ultimi tre significati la moneta potrebbe essere anche intesa come : ricondurre o rinnovare la guerra contro Armenia e Parti , in particolare riferita alla nominata Legione VI (Ferrata) , gia' in precedenza agli ordini di Marco Antonio . Naturalmente siamo nel campo delle ipotesi , quindi nulla di certo .1 punto
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Purtroppo, anche queste essendo conservate assieme a tutte le altre già postate, dalla medesima persona che me ne ha omaggiato anni fa, sono in bassa conservazione. Grazie tante per averle catalogate... Prendo nota!1 punto
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Come confronto del rovescio , vale anche l'esemplare in Franke-Hirmer (1972 ) tav. 57 n. 161R , 17,18 g. , lì classificato Jenkins 473 = BMC S. 70 , 481 punto
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Concordo con @davide1978, credo che il filippo di Carlo III sia un falso per fusione, inoltre nel taglio al rovescio è possibile intravedere uno strato di metallo con un'altra colorazione. Mentre il filippo di Carlo II del 1676, ritratto giovanile, si aggira sul BB/BB+. Si potrebbe sapere il peso, solo per escludere un'eventuale tosatura? Saluti!1 punto
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Credo che si definisca di restituzione proprio per la legenda ANTONINVS ET VERVS AVG REST1 punto
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DE GREGE EPICURI Una cosa è dire che si possono falsificare le patine, un'altra che si possono "creare" alcune aree di malachite e di cuprite (per di più numerose e sparse) come nella moneta postata. Davanti alla faccia di Filippo forse è stato anche bloccato e curato un inizio di cancro del bronzo, dove si osserva una zona spianata. Ricordiamoci poi che i tondelli-base erano prodotti per fusione, e che le anomalie da fusione vengono corrette solo dove c'è la battitura del conio, quindi ad esempio non sul bordo.1 punto
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Algeria 10 Dinars 1979 € 0,50 note: Questa moneta pesa undici grammi e mezzo ed è ancora utilizzata per la spendita nonostante sia stata coniata una nuova moneta bimetallica che pesa meno della metà. A suo tempo andò a sostituire la banconota di pari valore: In circolazione in Algeria troviamo monete da 5, 10, 20, 50, 100 Dinar ed a partire dal 2012 si sono diffuse le monete da 200 Dinar a causa della forte inflazione, i centesimi sono stati tolti dalla circolazione come anche le monete da 1 e 2 Dinar. Ne esistono due tipi, le differenze sono minime ma sono facilmente riconoscibili dalla data. il 1979 (A) è stata coniata nel Regno Unito, il 1981 (B) in Francia. immagine1 punto
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Dettagli di perlinatura ed etnico del Gorny&Mosch e del Gorini 4 , quest'ultimo sicuramente originale , passato in asta NAC 13 lotto 190 nel 08-10-19981 punto
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Moneta da 100 dracme Il volto di Alessandro deificato con il corno di Ammone è tratto dai tetradrammi di Lisimaco. Β.Σ. sono le iniziali dell’incisore. Il Sole (o Stella) di Verghina (o Vergina) è un stella simbolica a 16 raggi simbolo della nobiltà argeade. Il disegno floreale stilizzato accanto alla data di emissione rappresenta l’Anthemion, simbolo della Zecca di Atene. BERGINA (Bergina) significa Vergina in greco moderno.1 punto
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Reposati " Della Zecca di Gubbio" , 1772 Bologna, due volumi. un testo particolarmente difficile da reperire della numismatica medioevale italiana...1 punto
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beh i veneziani soprattutto in passato avevano una simpatica abitudine a inventare o storpiare i nomi. Solo per citare uno che conosco bene (eheh), Alvise, che è uno dei pochi sopravvissuti fino ai giorni nostri ed è usato esclusivamente (o quasi) in Veneto. Altro non è che la forma finale di Ludovico (che deriva dal ceppo Hlodwig comune a tutti i seguenti allotropi : Ludovico --> "Ludovisio " --> Aloisio --> Alvise. Il secondo passaggio è davvero un volo pindarico se ci si pensa, un misto di latino e veneziano, mentre la forma finale è totalmente dialettale. Per questo sulle monete c'è sempre la forma latina Aloy.. di più, si potrebbe dire che un Alvise Mocenigo aveva in pratica lo stesso nome di Ludovico Manin (e di Ludovico il Pio pure ) In Friuli la storia è simile ma parallela: Ludovico --> "Ludovigi " --> Luvigi --> Vigj (che è ancora la forma utilizzata per chiamare me in Friulano) Per arrivare infine a Luigi (la versione italiana anche se comunque derivante dalla veneziana) il percorso è: Aloisio --> Aluisi --> Aluigi --> Luigi1 punto
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Per fare quello che dici bisogna avere foto molto grandi,peso e diametro e possibilmente la foto del contorno. I talleri di Teresa sono rari quelli di Venezia e Milano e quelli Austriaci dela fine '800. Anche se riporta la data 1780 sono stati coniati quasi tutti alla fine dell'800 primi del '900 e in quantità enorme dal 1935 al 1960 (più o meno) nelle zecca di Roma e Vienna dal volore dell'argento o poco più. Ci sono monete che hanno duemila anni e valgono pochi euro........ Qui trovi qualcosa per passare il tempo,imparare e capire quanto può valere la tua moneta, sicuramente il valore affettivo non sarà mai come quello intrinseco. http://numismaticamente.it/collezionismo-numismatico/i-talleri-1780-coniati-in-italia http://www.theresia.name/cgi-bin/Token.cgi?Catalog=1&Language=en&Style=0&Page=0 http://manuali.lamoneta.it/ManualeTallero/Tallero.htm1 punto
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Buona giornata Molto interessante; è il primo che, anch'io, vedo con una ribattitura così evidente. Deve essere proprio come dice @gigetto13, non vedo altra spiegazione per giustificare questo modo di operare della zecca; le cronache ci dicono che il Da Ponte, eletto peraltro doge quando già aveva 87 anni, venne colpito da ictus il 15 aprile 1585 per spirare il 30 luglio successivo. Tre mesi abbondanti nei quali non credo si potesse sperare in un "miracolo"; periodo comunque troppo lungo per sospendere il lavoro in zecca, in attesa di sapere chi sarebbe stato eletto quale successore del Da Ponte. Il lavoro in zecca è andato avanti .... e all'ultimo si sono trovati con una quantità di scudi non ancora immessi nella circolazione; sarebbe interessante sapere se altri nominali hanno subito la medesima ribattitura. Un comportamento della zecca di questo tipo, denota comunque una estrema correttezza. In questo caso l'aspetto formale ha prevalso sulla nota pragmaticità della Serenissima. saluti luciano1 punto
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Ciao se non vedo male dal primo post cambiano solo le proporzioni del retro ma la moneta è la stessa, ric 28 e 29 cambia solo nel la disposizione degli strumenti, catalogate C e S , la 46 varia per la descrizione del diritto e del rovescio e un coltello in più catalogata S, io ho il ric 39 catalogato S, la moneta catalogata very rare è una ric 28 hanno semplicemente dimenticato HADR come si vede bene sulla moneta, e altri particolari che dalla descrizione fatta non corrispondono alla moneta in foto. Poi ci sono anche ric 30 e 31 con un coltello in più e la solita disposizione posta diversamente. Silvio PS guardando bene la foto del primo denario sembra un ric 30 con coltello come primo strumento e poi un aspergillum1 punto
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Complimenti @Gasp notevole per tondello, battitura e patina! Buongustaio! Lo stimolo di @Rocco68 è sicuramente invitante... e sulla scia di @Gasp posto il mezzo ducato di filippo II per le nozze, sicuramente tra le mie preferite1 punto
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Beh, il fatto che la patina non sfarini, credo sia già un dato positivo; però non ho competenze così approfondite in chimica e metallurgia. Per questo ho coinvolto centurioneamico! Spero che ci sappia dare qualche informazione più competente, perché immagino che la cosa interessi a molti. ciao luciano1 punto
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