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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/02/17 in tutte le aree

  1. Posto un immagine da confronto di Treviso per Ludovico il Pio. Si nota una sostanziale diversità al dritto anche se abbiamo delle O di similare grandezza. La V e la croce hanno terminazioni differenti avendo Venezia un cuneo mentre Treviso appare più una barretta.
    4 punti
  2. Dalle immagini che vedo mi sembra di vedere un medagliere rappresentativo per un piccolo centro come Finale Ligure, onestamente e con tutta franchezza vorrei avere un qualcosa del genere in città come Milano dove esposizioni fisse non ci sono e abbiamo supplito sabato con una visita di gruppo al nascente Medagliere dell'Ambrosiana. Era impossibile che non fosse un successo per Milano che non può divulgare a tutti, pagando un biglietto ed entrando con un giovane, un curioso, uno straniero, Milano Numismatica dimostra " la grande fame di vedere monete " delle nostre Istituzioni, che poi sono le nostre monete...e certe città sentono questa esigenza ovviamente più di altre... E il trend deve essere questo, la Società Numismatica Italiana, ha accolto due desideri importanti che avevano gli appassionati, vedere monete in vari ambiti delle nostre istituzioni e una rivista più divulgativa, leggibile, alla portata di tanti. Sono due passi importanti verso la divulgazione e verso una apertura verso tutti gli appassionati, tra l'altro andando a trovare realtà svariate della nostra penisola. E tutto questo ha un doppio vantaggio, valorizzare quello che di buono c'è ed è stato fatto per la fruibilità numismatica e quello di toccare varie realtà coinvolgendole a partecipare e collaborare, Circoli, Associazioni, appassionati. Ovviamente la strada, giustamente intrapresa, deve essere poi continuata e seguita ...e comunicata al maggior numero possibile di potenziali appassionati con ogni mezzo. Che poi spesso le piccole realtà italiane hanno delle importanti realtà espositive, virtuose e meritano una gratifica, giusto farle diventare protagoniste e divulgarle a tutti. Io credo che tutto questo debba essere ben stigmatizzato, Milano Numismatica ci lascia più insegnamenti che bisognerà sempre più seguire, essere sempre vicini ai desideri e alle istanze degli appassionati, avere idee, organizzazione, lavoro, passione e crederci soprattutto, quanti sogni che sembrano difficili, impraticabili poi in fondo si realizzano, anche Milano sembrava impraticabile eppure...però e qui concludo dove c'è un gruppo, una squadra che lavora in sincronia, sinergia, col solo obiettivo di realizzare il progetto e farlo diventare realtà, anche con un po' di risolutezza, se c'è tutto questo, in ogni ambito, poi i risultati arrivano e arriveranno con giuste gratifiche e soddisfazioni per tutti..
    4 punti
  3. Mario concordo pienamente con quanto hai scritto. Milano ha bisogno di mostrare le ricchezze che per ora nasconde, speriamo che qualcosa cambi. Voglia di fare ce ne è tanta, le Giornate di Studio della SNI e Milano Numismatica ne sono la dimostrazione.
    3 punti
  4. Mi dispiace molto che la discussione, dopo un breve ma intenso momento di grande partecipazione, si sia spenta. Provo un ultima volta a vedere se magari qualcuno vuole ancora scambiare qualche opinione... Notavo come i denari con XPE SALVA VENECIA (direi che l'attribuzione di questa emissione non è in discussione ) abbiano nella grandissima maggioranza dei casi il tempietto del tipo "basso" o comunque con colonne di lunghezza ridotta. Quindi nel vasto gruppo dei denari con XPISTIANA RELIGIO i denari con tempio basso sono quelli più simili alle emissioni di attribuzione certa. Che quelli con tempio "alto" siano di un altra zecca, magari geograficamente vicina data l'evidenza nei ritrovamenti? Sono solo ipotesi, spero che vi portino a favellare Un caro saluto, Antonio
    3 punti
  5. Uscito il numero di febbraio di Panorama Numismatico questo l'indice: Curiosità numismatiche – Pag. 3 Federico De Luca, Il numero 50 del comandante Pompida – Pag. 7 Roberto Diegi, La Riforma monetaria di Diocleziano. Dopo quelle di Nerone e Caracalla una grande innovazione – Pag. 11 Franco Comoglio, Curiosità sulla monetazione della Langobardia Maior – Pag. 17 Mario Veronesi, Modena: sesini, bolognini, muraiole e giorgini di Francesco I d’Este. Proposta per una collocazione cronologica, comprese alcune varianti inedite – Prima parte – Pag. 19 Lorenzo Bellesia, Un bianco inedito di Reggio Emilia – Pag. 25 Paolo Cattivelli, Uno strano sesino dell’epoca di Maria Teresa per Piacenza – Pag. 27 Matteo De Ascentiis, Un introvabile bolognino per Sulmona di Alfonso il Magnanimo – Pag. 35 Lorenzo Bellesia, Appunti di storia della moneta in un documento bolognese di fine Seicento – Pag. 37 Giuseppe Carucci, Monete di prova del 1895 – Pag. 41 Giampiero Bettinetti e Chiara Milanese, Storia, poesia, chimica e mitologia in una medaglia di beneficenza di Firenze ai Pisani – Pag. 43 Gaetano Russo, I progetti gra ci dell’Istituto Poligra co e Zecca dello Stato – Pag. 49 Recensioni – Pag. 52 Notizie dal mondo numismatico – Pag. 55 Numismatica 2017 – Pag. 61 Mostre e Convegni – Pag. 62 Aste in agenda – Pag. 63
    2 punti
  6. Buongiorno a tutti! Vorrei in un certo senso ricollegarmi alla mia precedente discussione, grazie ad un'immagine inseritavi da @volituripsetibiphoebus che ringrazio nuovamente per il contributo, spero non gli dispiaccia se ne prendo spunto! Ho pensato di parlare brevemente di entrambi questi Archi dato che, in qualche modo, essi mi sono sembrati collegati l'uno all'altro... Eccomi quindi di nuovo con Augusto, e l'anno è sempre il 29 a.C.: in occasione del trionfo di Ottaviano dopo la battaglia di Azio, infatti, venne eretto nel Foro un Arco in suo onore. Questo sarebbe l'Arco Aziaco, e l'unica testimonianza del suo aspetto ci è fornita da un denario, che mostra un Arco singolo sormontato da una quadriga e recante l'iscrizione IMP CAESAR sull'architrave. L'Arco Partico fu invece eretto nel 19 a.C. per commemorare il ritorno di Ottaviano, ormai Augusto, dall'Oriente e il recupero delle insegne romane perdute nella battaglia di Carre del 53 a.C. contro i Parti. Probabilmente fu innalzato vicino al Tempio del Divo Giulio, come confermerebbero alcuni resti trovati in questo punto. Il denario mostra un Arco a tre fornici della stessa altezza; quello centrale è sormontato anch'esso da una quadriga guidata da Augusto, mentre in corrispondenza di quelli laterali troviamo per ognuno una statua dei Parti: alla sinistra di Augusto un Parto è raffigurato con un'aquila in una mano e un arco nell'altra, mentre quello alla sua destra tiene in mano un'insegna militare. La legenda sul rovescio potrebbe essere parte dell'iscrizione dedicatoria presente sulla trabeazione: CIVIB(us) ET SIGN(is) MILIT(aris) A PART(hicis) RECVPER(atis). A proposito delle insegne perdute, vorrei segnalare questa discussione dell'estate scorsa Vorrei inoltre precisare che, sulla posizione e l'identificazione dei due Archi, non ho trovato ipotesi unanimi: si pensa ad esempio che nel punto dove sono stati trovati i resti dell'Arco Partico vi fosse stato precedentemente costruito quello Aziaco, in seguito demolito per fargli posto. Secondo altre ipotesi, l'Arco Aziaco sarebbe crollato e fu quindi sostituito da quello Partico (entrambe queste ipotesi si basano su successivi ritrovamenti di resti di un Arco singolo, in corrispondenza di dove si pensa potesse sorgere l'Arco Partico). Oppure ancora, i resti oggi visibili potrebbero appartenere all'Arco Aziaco, mentre quello Partico sarebbe stato costruito dal lato opposto rispetto al Tempio del Divo Giulio. Tuttavia, anche se l'Arco Aziaco rappresentava in qualche modo una testimonianza della guerra civile, risulta strano che Augusto abbia fatto demolire un monumento a lui dedicato, e ancor più strano che un Arco romano in marmo sia crollato dopo solo una decina d'anni. Si è arrivati quindi ad ipotizzare che nel Foro esistessero due Archi distinti dedicati ad Augusto, seppur collocati a breve distanza l'uno dall'altro. ...E per ora è tutto: purtroppo, per mancanza di conoscenze più approfondite, le informazioni che riesco a fornire sono solo queste e mi farebbe quindi molto piacere se voleste aggiungere qualche vostro commento o considerazione Buona giornata!
    2 punti
  7. Questo summa di quanto emerso non mi pare sia poco. Abbiamo sondato varie ipotesi (io nel mio intimo resto per quella ricollegata ad un simbolismo solare ormai misconosciuto [emoji4] ) nessuna delle quali assolutamente comprovabile. C'abbiamo provato, abbiamo cercato, svolto ricerche e dibattuto in maniera civile. Imparando magari qualcosa di nuovo: personalmente lo trovo giá un buon risultato. Per completezza vi segnalo che il Costantino di cui all'inizio discussione è ricomparso offerto a base d'asta 250£. Ciao Illyricum [emoji6]
    2 punti
  8. Ultima entrata in collezione, un 1/2 tari di Carlo V, busto barbuto, zecca di Messina, anno 1541, ex collezione Spahr (a quanto pare) Al dritto: Busto barbuto volto a destra entro circolo di perline. + x CAROLVS x IMPERTO x Al rovescio: Aquila coronata ad ali aperte volta sinistra , circolo lineare. + x REX SICILIE x Spahr 392 , MIR 305 Materiale: Ag Diametro: 16 mm Peso: 1,44g
    2 punti
  9. Buongiorno @Legio II Italica e grazie per la spiegazione! E' molto interessante questo intento di voler mettere in risalto una certa parte dell'Arco o il monumento nella sua interezza! Sono un po' come due modi diversi per dire la stessa cosa Anche in questo caso ho provato a cercare qualche possibile ricostruzione dell'Arco e della sua posizione accanto al Tempio del Divo Giulio Buona giornata!
    2 punti
  10. Complimenti in particolare a Matteo De Ascentiis @Teus I, giovanissimo numismatico che pubblica il suo primo articolo, spero che sia il primo di una lunga serie
    2 punti
  11. Grazie @clairdelune e @Legio II Italica anche per questo approfondimento archeologico e storico. Mi piace pensare che, oltre ad i motivi di propaganda politica legati alla propria persona, Augusto avesse voluto abbracciare idealmente il proprio padre adottivo con due segni di continuità : l'arco che celebrava la fine delle guerre civili esplose dopo il Cesaricidio (ed insieme la vittoria su illiria ed Egitto, come detto da @Legio II Italica, giacchè all'epoca un trionfo solo per vittoria su cittadini romani sarebbe stato visto molto negativamente) e l'arco che celebrava la tregua con i Parti (si pensa che Cesare stesse organizzando, nelle settimane precedenti il suo assassinio, una grande spedizione in Oriente)
    2 punti
  12. Libero di pensare quello che vuoi ed esprimerti come credi (nessuno ti ha tacciato appunto perché siamo in democrazia), ma visto che ritieni l'euro al di sotto di cacca di mosche e ci sono persone che le collezionano, tutto questo garbo nelle tue di parole non ce lo vedo. Il rispetto verso monete che magari altri apprezzano andrebbe pesato prima di uscirsene con epiteti, senza sapere di che si parla. Anche il mio rimane un pensiero, che a quanto pare non hai colto nel verso giusto. Buona notte anche a te.
    2 punti
  13. complimenti a tutti,bella discussione e alcuni contorni veramente pregevoli. Contribuisco anch'io nonostante le foto diciamo non proprio ottimali... Birr Etiope 1895
    2 punti
  14. Nulla di speciale,come taglio ma nell'insieme un tondello pieno di "sentimento". 5 Franchi 1805 Sorella e Cognato di Napoleone I >FOGLIE IN RILIEVO<
    2 punti
  15. @dux-sab posso risponderti io che ci sarà la visita alla collezione numismatica perchè è anche nel programma: la mattina ci sono gli interventi e dopo pranzo c'è la visita.
    2 punti
  16. Certo, pagata forse troppo ma mi mancava una gazzetta decente per Isole et Armata da inserire tra le mie levantine. Difficile da trovare in buona conservazione, ho fatto la pazzia Certo rispetto alle altre Dalmatia, Corfù, Armata et Morea è un po' più difficile da trovare. Perdonatemi
    1 punto
  17. ciao,ho questa votiva un po' malmessa,riuscite ad identificarla? Mi pare s.antonio con bambino,nel retro? Grazie
    1 punto
  18. Isole et Armata non si pagano mai troppo. Visto l'esiguità dei pezzi in circolazione quando le vuoi rivendere sono moneta contante. Un pò come Corfù e Candia. Vedasi anche i bisanti. C'è una fame di queste monete incredibile.
    1 punto
  19. non ha il tempietto ma croce tricupidata (tipo IMP) BERENGARIO
    1 punto
  20. Bronzo corrispondente allo Svoronos 1141 28mm - 16g SV 1141 - PI-Y-E control below neck. Silphium plant behind head. Double cornucopiae at chin.
    1 punto
  21. Tra un bronzo e l'altro, dalla 'Baia'
    1 punto
  22. Io tempo fa, ( per capirci circa 10 anni fa) acquistavo spesso da Bolaffi. Ricevevo periodicamente il catalogo del club, e attratto dalle belle immagini e dalle belle presentazioni delle stesse ho acquistato diverse monete. Prezzi che oggi considero folli. Purtroppo all'epoca non usavo internet, non lo avevo proprio, e non avevo metri di confronto se non quelli di un piccolo negozio del posto ugualmente caro quasi quanto Bolaffi. Alcune cose all'epoca le trovavo convenienti con questi parametri. Cose che non ho mai acquistato le banconote: avevano dei prezzi spaventosi, non so ora, inavvicinabili, anche le più comuni. Non oso immaginare ora in quale conservazione sarebbero arrivate, si diceva buona conservazione, mah!! Si, perché si compra tutto a scatola chiusa. Meno male che io quelle banconote le avevo già tutte: avevo " un tesoro " credevo!! Poi acquistai "le monete dei 3 re", 495 euro se non ricordo male. 48 monete del Regno (o 24, ora non ricordo), contenute in splendidi oblò che si inserivano in 3 stupendi album a 22 anelli per la raccolta tipologica del Regno con fogli in cartoncino con su riprodotte le monete. Be, posso dirvi che sono magnifici.....però attenzione, gli album, non le monete, le monete alcune erano in buona conservazione le più comuni, tutte le altre, forse non arrivavano al BB. Poco mi importava, perché la quasi totalità già le avevo, forse oggi con 50 euro le potrei acquistare in lotto. Quello a cui miravo erano gli album. Quel giorno mi portò il pacchetto a casa un rappresentante Bolaffi che mi mostrò un 50 lire cinquantenario, 50 e 100 littore ed altre, invitandomi a proseguire la raccolta con le restanti monete. Io però rifiutai perché non avevo intenzione e capacità per farlo, infatti ancora oggi queste monete non le ho. La mia intenzione era quella di entrare in possesso dell'album per proseguire autonomamente di mio la raccolta. Ora io colleziono per millesimi ma questo album contiene ancora la mia prima collezione tipologica e ne vado fiero perché l'album è bellissimo e sembra fatto da un artigiano. Non so se in commercio esiste qualcosa di simile. Se esiste vi prego di mostrarmelo. Per inserire le monete in questi album ho usato i normali oblò di cartoncino inseriti negli appositi spazi. Insomma, per concludere, ma forse è stato già detto, Bolaffi è un approccio al collezionismo, niente più!! Bolaffi ti invoglia, ti stimola e ti fa crescere la passione con i suoi cataloghi e le belle parole, le belle immagini, ma poi stà ad ognuno di noi prendere la strada giusta anche con sbagli ed errori. A me è successo questo! Io devo ringraziare Bolaffi perché una parte di merito di questa mia passione la devo anche a lui, ma se dovessi acquistare altre monete, no!! Preferisco ORA rivolgermi altrove.
    1 punto
  23. Veramente portarmi su Treviso e' arduo comunque cerchiamo di fare mente locale se riesco, a Treviso coniarono con Ludovico il Pio e vengono riportate due tipologie di solito non quella col tempietto, anche se presumo che se coniavano gli altri due tipi e la zecca era aperta avranno coniato presumo anche il terzo col tempietto. Magari coniazioni limitate come per le altre tipologie ma presumo ci saranno state, il problema del riconoscimento e' arduo perché questa e' la moneta della centralizzazione dell'Impero e non dell'identità come per le altre, quindi doveva avere la medesima iconografia per tutte le zecche imperiali. Quindi penso che il ragionamento a livello di ipotesi potrebbe starci comparando le caratteristiche di quelle veneziane certe e vedere dove ci sono delle sostanziali differenze iconografiche, potrebbe essere verosimile...magari le differenze potrebbero essere più di una, qualche segno lo avranno lasciato anche per loro...
    1 punto
  24. Esatto, tra l'altro se la moneta vale 5000 euro mentre sul noto sito ne ha fatti 650 vuol dire che non siamo gli unici ad avere dei dubbi... Venditore compreso...
    1 punto
  25. Io ho avuto la tentazione di fare una puntata, poi i segni di fusione hanno avuto il sopravvento. La moneta è in ogni caso strana, ho avuto la sensazione che i segni di fusione potessero dovuti alla pulizia della moneta (uso di acidi o materiale non consono). In ogni caso nel dubbio 700 euro non li ho spesi.
    1 punto
  26. @pedro_88 L’antimonite è il trisolfuro d’antimonio e non c’è pericolo lasciando i cristalli all’aria e nemmeno maneggiandoli. Anzi, grazie alle proprietà terapeutiche (per es., aiuta la guarigione dei disturbi gastrointestinali come nausea, vomito e gastriti), secondo la metalloterapia è bene portarla sempre con sé in un sacchetto di fibra naturale dato che la sua fragilità non permette la montatura su un ciondolo o su qualunque altro supporto.
    1 punto
  27. Ancora troppo presto per dirlo, comunque sia ...per il momento nulla.
    1 punto
  28. Medaglia devozionale Gesuita, bronzo/ottone, del XVIII sec. (prima metà), probabile produzione romana. - D/ Busto di S. Ignazio di Loyola volto a sx, con libro della regola, in alto sole raggiato con il monogramma IHS ( non visibile) simbolo dei Gesuiti.- R/ Busto di S. Francesco Saverio, volto a sx aureolato, con giglio. Furono canonizzati nel 1622, da papa Gregorio XV, tipologia comune. Ciao borgho.
    1 punto
  29. Scusate, volevo mostrarvi questa carrellata di Filippo II, buona giornata!
    1 punto
  30. si dovrebbe essere il RIC 33 - CHI-RO on Banner che ha in legenda AQP - AQS - AQT
    1 punto
  31. fermo restando tutto il resto, ..... con la spezzatura CONSTANT - IVS PF AVG - è da attribuire alla zecca di Aquileia..
    1 punto
  32. Ciao ci sono più Costantiniane in not in RIC che nello stesso RIC. Guardando su acsearch il bronzetto con TARL è portato in 4 esempi solo nei musei. Silvio
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  33. Sì. Se riesco in giornata la posto.
    1 punto
  34. in realtà @vickydog io così vedo SARL
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  35. aggiornato il file dei ritrovamenti al 31/01/2017 lo potete trovare nell'apposita discussione in evidenza
    1 punto
  36. San Marino 5 lire 1898 "LIBERTAS" Brasile 960 reis 1810
    1 punto
  37. Ecco il comunicato stampa delle nuove monete, le descrizioni e le immagini in HD. http://collezionieuro.altervista.org/blog/san-marino-temi-caratteristiche-delle-nuove-facce-delle-monete-ordinarie-2017/
    1 punto
  38. Salve a tutti. Concordo in toto con chi finora mi ha preceduto, in particolare con @dareios it e con @appah: le spiegazioni a tale ribattitura sono state già correttamente fornite. Ipotesi più che condivisibile: io aggiungerei anche che la reimpressione potrebbe essere riuscita male sotto questo punto di vista anche a causa della pessima operazione di battitura stessa, cioè: 1) il tondello bizantino potrebbe non essere stato scaldato a sufficienza e quindi il metallo non si presentò così malleabile da permettere la cancellazione totale del sottotipo, opponendo una resistenza maggiore che ha permesso di salvare i rilievi del sottotipo (i tondelli bizantini erano molto più resistenti di quelli coniati in loco, infatti erano più spessi e più pesanti, il che li rendeva ottimi come monete da ribattere); 2) chi ha battuto questa moneta può aver anche impresso una forza minore che, forse insieme alle cause sopra esposte, ha permesso una cattiva reimpressione della moneta salernitana a tutto vantaggio della bizantina. In conclusione, quindi, come ben accennavi @dareios it, la causa di tale "stranezza" (in realtà si tratta di una ribattitura, potremo dire, mal riuscita) risiede sicuramente in ragioni tecniche.
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  39. 1 punto
  40. Anche questa è una delle mie preferite.
    1 punto
  41. Guardando il BDN ,che mi sembra visto il numero di esemplari e per il fatto che è anche on line, lo strumento che consiglierei di valutare, vedo che ci sono ,se non erro ,quattro esemplari che presentano fratture più o meno evidenti, segno che la moneta era forse come detto prima incline per struttura o per tecnica di coniazione a questo processo. Mi sembra che la moneta come tipologia, d'altronde stiamo parlando di Carlo Magno, susciti un buon interesse e allora perché non estendere la discussione ad altre particolarità, tipo i vari globetti presenti in legenda in MEDIOL in posizioni differenti, i segni segreti, per identificare probabilmente le varie emissioni che dovrebbero essere state ingenti visto le combinazioni numerose ? Vedo anche altri tipo di segni in altre parti diversi dal globetto anch'essi segni identificativi secondo voi ?
    1 punto
  42. Per rispondere alla domanda che è stata fatta, la visita è alla collezione numismatica e anche archeologica, la moneta in locandina è diciamo un po' la chicca....
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  43. eccolo scusate ma ho problemi foto con telefono
    1 punto
  44. Eccoli: http://numistoria.altervista.org/blog/?p=21285
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  45. Commentare queste monete basandosi esclusivamente su una foto è abbastanza inconcludente. Non si possono valutare alcuni aspetti di fondamentale importanza come la struttura del metallo, le depressioni nella zona adiacente ai rilievi, fessurazioni ecc... Lo stile mi pare congruo a quello delle emissioni "buone" dell'epoca, gli unici elementi che potrebbero far pensare ad una "messa fuori corso" della moneta sono a mio parere il foro rettangolare e la possibile piegatura poi raddrizzata. Dobbiamo però ricordare che le monete non venivano forate solo se false, pensiamo alle monete forate impiegate come decorazione delle briglie del cavallo nei contesti funerari ungheresi. Allo stesso modo la piegatura non è sempre sinonimo di falsità. Credo che da una foto così sia difficile dire di più e pertanto non resta che basarsi sulla dichiarazione del venditore, che è l'unico ad avere la moneta in mano e che quindi ha sicuramente una visione più completa della nostra. Ciao Roby, ci vediamo in quel di Bergamo Antonio
    1 punto
  46. E' pur sempre un inizio, per il nominale diciamo che la sua conservazione è più o meno nella media fra l'mb e il bb. E' la zecca di Torino quella più comune con L in losanga e testina d'aquila. L'importante è cominciare, la tua scelta comunque è lodevole, iniziare con Carlo Felice è sempre interessante.. Tienici aggiornati sui tuoi prossimi acquisti, saremo lieti di darti qualche parere. p.s. Quando iniziai, tanto ma tanto tempo fa, i miei tondelli erano inguardabili..ma la passione me li faceva vedere come se fossero dei gioielli.. Eros
    1 punto
  47. Troppo stanco onestamente per fare una disamina critica e analitica ora, direi che ne riparliamo domani sera un po' più freschi.. Posso solo dire che il sogno e ' ora diventata realtà e a volte la realtà supera le aspettative come direi e' stato oggi. Una sommatoria di eventi, input, emozioni, direi un evento in cui sono trapelati oltre agli aspetti scientifici, divulgativi, innovativi, anche quelli dettati dal cuore, dalla passione e in questi casi e' impossibile non raggiungere lo scopo. Credo senza forzature che si possa annoverare tra le giornate storiche da incorniciare e indimenticabili della numismatica milanese e italiana, oggi finisce l' Ambrosiana ma lunedì paradossalmente incomincerà di nuovo, la fine, in questo caso di un evento, e' poi in fondo l'inizio, le emozioni numismatiche continueranno ancora per la nostra gioia e passione..e per la divulgazione numismatica. Grazie a tutti i partecipanti per il momento per la grande e calorosa partecipazione....
    1 punto
  48. In attesa di una risposta da @Reficul circa l’ attivazione di un pulsante colorato nella nostra Sezione che racchiuda una sorta di sotto Sezione , di argomento “Monete : Storia e Archeologia” , continuo , dopo le vostre cortesi adesioni e risposte , sia alla Proposta e sia al precedente post “Alimenta Italiae” , con un' altra Moneta storica che ci tramanda un fatto tragico accaduto al tempo di Marco Aurelio , quando popoli germanici iniziarono l’ attraversamento del limes renano danubiano in maniera massiccia arrivando fino ad invadere il nord est d’ Italia ; fu l’ inizio di una grande invasione che tra alti e bassi in pratica non si arresto’ mai piu’ fino alla caduta dell’ Impero , tanto che alcuni storici fanno iniziare il declino dell’ Impero Romano da questi tragici eventi della seconda parte del II secolo , anche se per ironia della sorte Marco Aurelio fu ad un passo dal creare le due nuove Provincie germaniche di Sarmatia e Marcomannia , cosa che gli fu impedita dalla rivolta di Avidio Cassio . Tornando al tema del post , la moneta di Marco Aurelio , un Sesterzio , con la legenda al retro “Restitutori Italiae Imp VI Cos III ” ed avendo citata la sesta acclamazione imperatoria : IMP VI , cio’ la data con certezza tra il 171 e il 173 , con piu’ probabilita’ al 171/2 , quando l’ Italia fu liberata dal pericolo germanico . Come allegoria notiamo Marco Aurelio che porge la mano all’ Italia turrita inginocchiata , nell’ atto simbolico di risollevarla dalle distruzioni e umiliazioni causate dall’ inattesa invasione germanica ; anche se invasione limitata all’ area del nord est , la simbologia della moneta rende bene l’ idea del concetto , gia’ duemila anni fa , della inviolabilita’ dei confini naturali d’ Italia , centro del mondo antico . Una breve visione del quadro storico precedente all’ emissione della moneta . Dopo la morte improvvisa di Lucio Vero che , appena tornato dalla campagna partica ed a causa delle peste che imperversava nel mondo , aveva accompagnato Marco Aurelio contro gli invasori germanici , Marco si trovò ad affrontare da solo i barbari in difficolta’ di uomini e di mezzi economici ed invece che imporre nuove tasse ai cittadini , come racconta la Storia Augusta , preferi’ raccogliere denaro per la nuova impegnativa campagna militare , prevista lunga e tremenda vista la bellicosita’ dei barbari , organizzando una vendita all' asta nel Foro di Traiano di una parte degli oggetti preziosi appartenenti al patrimonio imperiale , tra cui coppe d' oro e di cristallo , vasellame in metalli preziosi , vesti di seta , trapunte d' oro appartenuti anche alla moglie Faustina , figlia di Antonino Pio , oltre ad una raccolta di gemme preziose trovata in un forziere di Adriano . Mentre si organizzava la spedizione arruolando nuove Legioni , nel frattempo , lungo il fronte settentrionale i Romani subirono un paio di pesanti sconfitte contro le popolazioni dei Quadi e Marcomanni , le quali, una volta penetrate lungo la sguarnita via dell' Ambra e attraversate le Alpi carniche o giulie , entrarono in Italia , devastarono Oderzo , l’ antica Opitergium e assediarono Aquileia la principale città del nord est dell' Italia . Questo evento straordinario ed inatteso provocò un' enorme impressione e terrore negli Italici , infatti gli Italici avevano goduto un lunghissimo periodo di sicurezza dai pericoli esterni ed il suolo italico era rimasto inviolato dai tempi di Caio Mario ed ora che una popolazione barbara oltrepassava i confini d’ Italia , rendeva palese che l’ Italia , il centro del potere imperiale , si era rivelato violabile , tanto che furono consultati i Libri Sibillini , interrogati indovini ed Aruspici etruschi e purificata Roma con sacrifici di ogni genere , anche di origine straniera . Dopo una non facile lotta , Marco Aurelio riuscì a respingere gli invasori e numerosi barbari germanici catturati vennero inviati nelle regioni di frontiera come la Dacia , la Pannonia , la Germania romana ed anche in Italia , tentando forse per la prima volta nella storia una sorta di integrazione etnica . Finita questa prima fase , Marco Aurelio fu così costretto a combattere una lunga e faticosa guerra contro le popolazioni barbariche del Nord est europeo , prima respingendole dal territorio romano invaso e successivamente , a seguito di rivolte di germani prigionieri scoppiate in territorio italico in particolare a Ravenna , spostando territorialmente i Germani catturati ed espellendo questi dai territori della Gallia Cisalpina , poi rivolgendo questa pratica anche al Norico e alla Rezia ; tutto questo accadde negli anni 170-171 ; successivamente Marco Aurelio contrattacco’ con una massiccia offensiva prima in territorio germanico (172-173) , poi sarmatico (174-175) , in faticosi scontri vittoriosi che si protrassero per diversi anni , fino a quando la rivolta in oriente di Avidio Cassio non permise a Marco di portare a termine la campagna germanica . Se l’ argomento “Monete : Storia e Archeologia” interessa , con tipologia varia : dalle romane di tutte le epoche , italiche , Magna Grecia , barbariche , bizantine di sole zecche italiane , medievali comprese le papali , ognuno secondo le proprie competenze e conoscenze , contribuisca con vostri post .
    1 punto
  49. E' una risposta positiva, pranzo compreso, non e' stato semplicissimo e banale ma mi puoi aggiungere alla lista per Finale...poi passo al 1 aprile Parma ...
    1 punto
  50. L’analisi a raggi X ha dimostrato che la medaglia è composta praticamente di stagno (ca 99%) in lega con piccole percentuali di tantalio e di piombo. Quei punti simili a residui di argentatura sono costituiti da ossido stannico, un solido cristallino bianco. Quindi di antimonio nemmeno l’ombra, nonostante ne fosse dichiarata la presenza. apollonia
    1 punto
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