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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/22/17 in tutte le aree
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Salve a tutt* scusate ma vado ancora di corsa e riesco a frequentare il forum davvero saltuariamente a causa della mia situazione familiare purtroppo ancora in assestamento. Sono d'accordo con @chievolan che si possa trattare piuttosto di un aquilino minuto tosato e anche abbastanza consunto. perché oltre che ad essere sottopeso, non si vede una buona parte del capitello e della legenda a destra, mentre si vedono figura completa, legenda e cerchio in alto a sinistra. E' vero che il fenomeno della tosatura in generale si osserva piuttosto sui grossi, ma ho notato che in contesti particolari come quelli isolani (vedi Sardegna e Corsica) dove non si coniava moneta e c'erano quindi meno ritiri o rientri sistematici in zecca, le monete minute tendono a rimanere ancora più a lungo in circolazione rispetto al continente e sono adattate per tosatura ai pesi (rispetto ad intrinseco) delle monete più tarde insieme alle quali si trovano a circolare (il ripostiglio di Padru che ho studiato di recente è esemplare per questo). Altra ipotesi è che abbiano voluto tosare il minuto per farlo del peso di una mezzaglia genovese, che che con il denaro di Genova era il principale circolante nelle isole maggiori dell'area alto-tirrenica nella seconda metà del XIII secolo, ma il valore mi pare un poco altino rispetto alle mezzaglie genovesi di quel periodo. Quindi niente emissione di mezzaglia pisana, ovvero nessun nuovo nominale, almeno secondo me, e lo si vede bene anche dal fatto che la grandezza dei punzoni usati è la stessa di tutti gli aquilini minuti, come si evince dallo stesso confronto postato da @margheludo, oltre che dall'immagine che vi invio qui io. Tutte le mezzaglie che conosco meglio (Pisa, Lucca e soprattutto Genova che ne conia per parecchie serie parallele ai denari) sono realizzate con punzoni appositi e presentano quindi tutto il conio di dimensioni più piccole. Per quanto riguarda l'uso dei punzoni mobili in queste serie della zecca di Pisa confermo quanto già scritto nel volume del 2010 e già riportato da qualcuno di voi, se non erro: a mio parere le figure sulle monete pisane della seconda metà del Duecento (sia la Vergine in trono, che l'aquila su capitello) erano comunque composte con vari punzoni mobili e non con un unico punzone, come si evince dallo studio delle monete stesse del periodo. Nel caso della prima tipologia di aquilini minuti la testa dell'aquila, viste le dimensioni e l'accostamento a corpi leggermente diversi per forma e dimensioni, potrebbe essere stata realizzata senza problemi con un punzone distinto, come mi pare abbia ventilato @margheludo Non penso invece che ci sia una doppia battitura per scivolo di conio tra un colpo e l'altro e i segni delle piume che ha evidenziato @anto R sono quelli della coda che si trovano sempre in quella posizione. Infine: guardando la forma dell'aquila e le proporzioni del suo corpo rispetto alla testa non bisogna meravigliarsi, sia perché per questa tipologia di minuti esistono esemplari meglio leggibili con l'aquila ancora più tozza, sia perché in effetti questo esemplare è piuttosto vissuto e consente di distinguere alcuni particolari fino ad un certo punto. Per @adolfos: non ho ancora avuto dati discordanti da quanto scritto nel 2010 circa l'area monetaria di utilizzo di questi minuti visto che le aree di ritrovamento sono rimaste sempre le stesse ovvero essenzialmente Corsica e Sardegna, e secondariamente Liguria (sop. Ponente), altre isole liguri e toscane dell'alto-tirreno e raramente costa toscana nord-occidentale (area lunigianese per intenderci). Vi ho postato due immagini di confronto circa le proporzioni dell'aquila elaborate sulla base dei due aquilini minuti già postati da margheludo e aggiungendo un terzo ben leggibile che ho già usato per la pubblicazione del 2010. Concludendo, sono d'accordo con @chievolan: si tratta di un aquilino bruttino, ma molto vissuto e quindi per me "simpatico" (come talvolta si dice anche di certe persone ;)). Sono d'accordo d'altronde anche con margheludo sulla possibile costruzione dell'aquila con diversi punzoni e su possibile punzone per la testa staccata dal resto del corpo. Spero di essere stata chiara: fatemi sapere le vostre considerazioni. Buona domenica MB5 punti
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Altra moneta che di piace rigirare fra le mani.....è questa piastra di Ferdinando IV anno 1816. Comprata ben sedici anni fa e cosi' catalogata: Piastra da 120 Grana, anno .1816. Punto prima e dopo la data. Bordo "dritto" Riferimenti: Pagani 69/c _D'Incerti 24/f Peso 27,52 grammi Conservazione: SPL3 punti
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Monetazione che non conosco. le mie considerazioni sono relative alle foto che vedo. Credo che la moneta più piccola sia semplicemente fortemente tosata, e che l'aquila appaia diversa e più piccola solo perché le zampe sono in posizione più alta rispetto ad un conio normale, e ciò si vede considerando la coda, della quale non si vedono le penne timoniere (che erano nella parte tosata) ma solo le piume del groppone (i globetti che anto R evidenzia in basso). L'ala sinistra non è più bassa. Chi la vede così è ingannato dalla frattura che sembra interromperla, mentre si nota che in alto prosegue col carpo (disegnato ricurvo come di consueto nelle immagini delle aquile araldiche). Il collo è un po' più corto del consueto. In conclusione a me pare si tratti di un aquilino normale, ridotto di diametro e peso per tosatura, in cui la figura dell'aquila appare più "tozza" e piccola per avere un collo leggermente più corto del consueto e per avere le zampe spostate in alto (per rottura del conio o per errata proporzione nell'incisione dello stesso). Credo che se misurassimo l'aquila dall'estremità del capo a quella della coda (considerando le penne timoniere escluse qui dalla tosatura) non avremmo differenze dalla normalità. La condizione di conservazione della moneta ovviamente non aiuta ed inganna l'occhio. In conclusione penso che la moneta "piccola" sia semplicemente un aquilino "brutto".3 punti
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non so..tutto quello che sapevo ve l'ho comunicato,sono anch'io a caccia di particolari più precisi,man mano che ne entrerò in possesso non manchero di farveli avere.3 punti
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In una rassegna come questa non può mancare la regina Vittoria. Questa fantastica moneta rappresenta il desiderio irraggiungibile della quasi totalità dei collezionisti di monete contemporanee inglesi. L'esemplare che aggiungo, uno dei migliori per conservazione che si trovano in rete, proveniente dalla collezione Scarlato, è recentemente passato in asta Varesi 69 realizzando 115.000 euro più diritti. 5 pounds 1839; famosa come "Una & the lion" E' riconosciuta come la più bella moneta inglese mai coniata. Ha una pagina wikipedia tutta sua. https://en.m.wikipedia.org/wiki/Una_and_the_Lion?wprov=sfla1 Buona serata.3 punti
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Dopo le prime due monete con rovescio che rappresentavano allegoricamente due fatti storici , in questo nuovo Post tratto per la prima volta di un rovescio di moneta romana con iconografia archeologica ; per l’ esattezza un Sesterzio emesso da Antonino Pio con la rappresentazione del Tempio di Augusto , Tempio che esisteva nel Foro Romano nel tratto della valle che separa il Palatino dal Campidoglio chiamata Velabro , probabilmente appena dietro il Tempio dei Dioscuri del quale ancora oggi esistono i ruderi . Questa localizzazione del Tempio di Augusto e’ praticamente certa poiche’ ne parla Svetonio in un passo della Vita di Caligola quando scrive che Caligola aveva intenzione di costruire un ponte che partendo dal Palatino e passando al di sopra del Tempio di Augusto , fosse collegato al Campidoglio , questo per assecondare il desiderio dell' Imperatore di essere unito direttamente con Giove Capitolino . Il Tempio venne iniziato su ordinazione di Tiberio e probabilmente anche di sua madre Livia Drusilla , vedova di Augusto , ma completato e dedicato da Caligola poco dopo il 37 ; annessa al Tempio vi era anche una biblioteca . Il tempio fu distrutto per la prima volta da un incendio , non è certo se all' epoca di Domiziano o subito prima , fu comunque restaurato da Domiziano stesso . Il Tempio rimase intatto fino al tempo di Antonino Pio che lo restaurò , forse dopo essere stato nuovamente danneggiato forse da un terremoto , terminato il restauro Antonino Pio emise due Sesterzi con l’ immagine del Tempio di Augusto , in una lo chiama Aed Divi Aug Rest , nella seconda Templum Div Aug Rest , con la chiara intenzione di far risaltare ai contemporanei un restauro avvenuto dopo qualche evento che l’ aveva danneggiato , purtroppo la data esatta del restauro non e’ nota poiche’ la legenda COS IIII e’ vaga , in quanto racchiude un arco di tempo troppo lungo , dal 145 al 161 , data della morte di Antonino Pio ; si puo’ supporre con una ragionevole probabilita’ che il Tempio venne danneggiato o distrutto a seguito del tremendo incendio avvenuto al tempo di Antonino Pio che avvolse Roma , quando arsero 340 caseggiati e abitazioni signorili come racconta la Storia Augusta , incendio che e’ riportato anche da Aulo Gellio nella sua opera : Notti Attiche ; oppure che il Tempio crollasse a seguito del terremoto del 151 che fece crollare parte del Circo Massimo nel quale morirono 1112 persone , in questo caso la data del restauro sarebbe di poco posteriore al 151 . L' ultima testimonianza dell' esistenza del tempio risale al 248 al tempo di Filippo I . Nella prima fase del monumento , forse piu’ che di un Tempio dovette trattarsi di un Aedes come riporta la legenda della prima moneta , cioe’ di un Tempietto o Santuario , trasformato poi in vero Tempio da Antonino Pio quando lo restauro’ , forse dopo il 151 . Sempre secondo Svetonio , nella Vita di Tiberio , nella Cella del Tempietto , Livia aveva conservato le lettere di Augusto e secondo Plinio , Storia Naturale , nella Cella vi era deposta anche una patera d’ oro contenente le radici di un albero prodigioso di Cinnamomo , dal quale si ricavava la spezia chiamata cannella , radici di Cinnamomo che all’ epoca di Augusto proveniva dall’ isola di Ceylon ( India ) , gli scambi commerciali erano in quell’ epoca gia’ di vasta portata . All’ interno del Tempio vi erano collocate la statue di Augusto e Livia o forse di Roma . Una moneta , Sesterzio , di Caligola raffigura probabilmente il primitivo aspetto del Tempio di Augusto appena terminato : si tratta di un Tempietto a sei colonne sul fronte in stile ionico e con sculture sul tetto , sul basamento e sul frontone , decorato con ghirlande . Il restauro di Antonino Pio viene celebrato in alcune monete della sua epoca , che raffigurano un Tempio trasformato in otto colonne sul fronte in stile corinzio , con ricco frontone e acroteri , contenente due statue , di Augusto e Livia o forse di Roma . In foto la moneta , un Sesterzio , emessa da Caligola con il primitivo aspetto del probabile Tempio di Augusto , il Sesterzio emesso da Antonino Pio con la scritta AED ed il successivo con le legenda TEMPLUM . Con questo post per il momento termino l' esposizione delle monete storiche archeologiche , in attesa di leggere vostri post riguardanti questi due argomenti specifici ; ricordo che potete trattare monete antiche di varie epoche , anche non romane , fino al medioevo compreso , secondo le conoscenze e competenze di ciascuno , grazie .2 punti
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E' un pensiero che poco c'entra con la numismatica e molto con la carità umana, ma lo scrivo qui perché sia visibile a tutti. Impossibile, a mio parere, non rivolgere un pensiero affettuoso a una terra martoriata da eventi atmosferici e naturali che sembra, perun malvagio disegno del destino, si accaniscano senza pietà. Vada un abbraccio forte agli amici del Forum impegnati in questi giorni a far fronte a questi disastri, intenzione che ovviamente credo tutti noi siamo d'accordo si estenda a tutti gli abitanti del Centro Italia così colpiti da questa sventura.2 punti
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Ciao antonio...carlino che sembra fuso ed argentato... A proposito dei carlni di Alfonso I , non dimentichiamo la storia del "malo carlino" coniato nei periodo in cui Senier era maestro di zecca e fu, per questo, inquisito.. Saluti Eliodoro2 punti
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Siete troppo buoni ;), vi allego anche il rovescio, le foto sono quello che sono ahimè. ci siamo allontanati dal forum perché andava alla deriva, sterile e senza monete, ogni tanto torno a rileggere qualcosa in sezione, perché mi ha insegnato molto, ho notato che questo, che è il subforum che più ci sta a cuore, è vispo, e c è gente nuova, e preparata, e con tanta voglia, mi complimento con @Rocco68 in particolare, per la mole di contenuti, per i modi...ti ringrazio, mi sono rifatto più volte gli occhi con le tue monete, e ho voluto condividere questa, che al tempo avevamo tenuto per noi, perché è giusto che qualcuno ti ricambi il favore ;). Continuerò a seguirvi2 punti
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Volevo portarvi come primo esempio un mezzo grosso attribuibile a Cola di Rienzo, sul sito BAV un esemplare viene descritto come avente la "testa [del leone] rivolta a sinistra", in realtà il punzone impiegato per realizzare la testa del felino è troppo arretrato e quindi si tratta solo di un effetto ottico. Peccato che oggi non so per quale motivo sul BAV non riesco a cercare le monete senatoriali ma solo le pontificie "vere e proprie"...mah... Rimedio con il rovecio di un quattrino chiavarino bolognese, la figura di S. Petronio è composta da un punzone per testa/corpo e da un punzone per ciascuna mano (nel caso della mano sinistra è un tutt'uno con la figura in miniatura della città, sorretta nel palmo); ne parla anche Chimienti nella sua monografia sulla zecca bolognese.2 punti
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Un "Aquilino brutto", quindi un nuovo nominale?Grazie @chievolan per l'intervento, assolutamente giusta la tua osservazione sulle penne della coda ed ho avuto la tua stessa impressione su quelle timoniere che non si vedono, ero interessato alla tecnica produttiva di questi conii perché volevo dare un senzo alla figura dell'aquila così compressa da sembrare più piccola. Se il punzone fosse uno per l'intera figura (e viste le dimenzioni ridotte del soggetto può starci) si tratterebbe senza dubbio di una ribattitura seppur bizzarra, l'alternativa alla ribattitura credo sia un conio più piccolo impresso con i punzoni preesistenti che dovevano in qualche modo entrare a forza nello spazio ridotto del nuovo modulo. Nell' osservazione delle aquile anche quelle dei grossi, sembra che il corpo senza zampe e senza ali sia frutto di un punzone unico, ragion per cui le penne timoniere sono le uniche fuori campo, sembra poi che un punzone costituisca il gruppo capitello-zampe ed altri due le ali. Per quanto riguarda la tosatura Baldassarri lascia intendere che a seguito di svalutazioni ripetute sul finire del 200' questo fenomeno riguardasse soprattutto la "moneta grossa " di intrinseco più elevato dei 200 millesimi circa dei minuti in questione, ma tutto può essere del resto si sa che la miseria è brutta. Parliamoci chiaro, vediamo cosa esce fuori da questa discussione, ma ho la sensazione che si tratti del risultato bizzarro di una ribattitura, in ogni caso non vedo cosa ci sia di sbagliato nel fare un po di "fantanumismatica"credo che sia anche un modo per studiare ed imparare cose nuove, visto che sono certo che anche voi scriviate questi post con almeno un paio di testi aperti sul tavolino (io sono stato relegato sul bancone di cucina)? e poi non chiudere le porte ad una nuova scoperta, medaglia o denaro minuto per la terraferma (pisana) che sia.Vi ringrazio per la pazienza e per i vostri preziosi interventi che spero continuino numerosi. @anto R credo che anche se di altra epoca un contributo sia comunque utile, grazie.2 punti
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Hephaestus at Work LYDIA, Thyateira. Septimius Severus. AD 193-211. Æ Medallion (43mm, 42.92 g, 6h). Asiaticus Hermogenes, strategus. Laureate, draped, and cuirassed bust right / Hephaestus seated left on wreathed cippus, putting finishing touches with hammer on a Corinthian helmet set on low column, while Athena, standing left and holding spear and shield, touches top of column. SNG München -; SNG von Aulock -; BMC -; Waddington 7067; CNG 69, 1010 (same dies). VF, attractive dark brown patina. Extremely rare. From Group CEM. As related by Homer (Iliad 18), Achilles’ armor was lost when, still sulking in his tent, he allowed his companion Patroclus to wear it while he spurred the Greeks into a battle on the plains below Troy. Overconfident, Patroclus met Hector in single combat. Mistaking Patroclus for Achilles, the Trojan hero Hector brutally killed him and dragged off Patroclus’ still-armored corpse as a war prize. Achilles’ mother, the sea nymph Thetis, persuaded the god Hephaestus to construct a new set of armor, among which a highly decorated shield was included.1 punto
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IL CENTRO CULTURALE NUMISMATICO MILANESE E IL GRUPPO QUELLI DEL CORDUSIO con la collaborazione del NETWORK LAMONETA PRESENTANO : MILANO NUMISMATICA che si effettuerà il giorno sabato 28 GENNAIO 2017. L'idea parte da lontano, Milano, ma non solo Milano, ha tanti appassionati, studiosi, collezionisti che amerebbero vedere monete , le loro monete e farlo magari in gruppo, insieme. Due sono le fonti principali il Medagliere delle Civiche del Castello, ma qui puoi accedere solo con appuntamento e singolarmente e recentemente anche all'Ambrosiana dove hanno un Medagliere recentemente aperto di circa 20.000 monete. L'idea era di praticare questa seconda strada e cercare un evento dove potessero avere accesso un numero selezionato di appassionati. Non è stato facile, né semplice ma il 28 gennaio questo sarà possibile per alcuni di noi, con un limite massimo di 35 che estenderò a 38 ; dopo le spiegazioni nell'aula di Monsignor Navoni sulla fondazione e singolarità della Biblioteca Ambrosiana e la spiegazione del Prof. Alteri sul Medagliere Ambrosiano saremo accompagnati a gruppetti di 5 a vedere pezzi straordinari che svarieranno dalle monete classiche, alle milanesi, Pontificie, a medaglie.... Dopo il pranzo comunitario e di condivisione al Ristorante / Pizzeria Farinella vicino al Castello ci dirigeremo al pomeriggio nella sede del Circolo Centro Culturale Numismatico Milanese dove il programma sarà altrettanto ricco . Alessandro Toffanin ci intratterrà sulla tematica affascinante dei " I falsi di Milano dal 1000 al 1800 " con una successiva esposizione importante di questi da parte del collezionismo privato per tutti che potranno vederli e prendere in mano. A seguire ci saranno delle mini Conferenze di altri relatori da definire ma sempre sulla tematica della giornata " Milano Numismatica ". E per finire sempre un momento giovani con offerte di opuscoli, cataloghi, Quaderni ai ragazzi. Ci sarà poi una sorpresa, un premio, ma questo lo saprete solo venendoci e al momento.... Insomma monete e tante grazie al Medagliere dell'Ambrosiana e all'apporto del collezionismo privato. Per il momento posto il Programma Provvisorio redatto dal bravo Antonio.1 punto
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Sto scrivendo una sequenza in cui questo half-dollar 1935 ha una piccola parte e avuto modo di guardarla. Ha deciso di non aspettare —mi sembrava così bella—e così qui è, solo per divertimento. v. --------------------------------------------------------------- I’m writing a sequence in which this 1935 half-dollar has a bit part, and got to looking at it. Decided not to wait—it just seemed so pretty—and so here it is, just for fun. v.1 punto
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Ciao @luca1997, la tua moneta dovrebbe essere una parpagliola di Alessandro Farnese (1586-1591). È in mistura. Ma di piu' non so dirti, riguardo a rarita' e valore, lascio a chi è piu' esperto di me. Saluti, Rocco.1 punto
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Grazie @Il*Numismatico, posto anche l'altra Piastra 1816. (Con punto dopo la data).1 punto
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Grazie mille @UmbertoI....penso che condividere le proprie monete....farle vedere a chi ha il tuo stesso interesse e le tue stesse passioni è molto bello. Per anni ho collezionato in "solitudine" da autodidatta/principiante...ora ho il PIACERE di condividere tutto quello che so con chi ama queste monete. Di nuovo grazie per le tue belle parole. Un caro saluto, Rocco.1 punto
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Complimenti Stupenda la moneta ed altrettanto la patina che si sta formando.. Condivido la scelta di non chiuderla adesso. Leonardo1 punto
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Io andai alla manifestazione dello scorso anno, e ne fui positivamente impressionato. Tempo piacendo, se non nevica e non calano nebbie impenetrabili, farò un salto.1 punto
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Altra moneta a cui sono molto affezionato, il mezzo scudo da 5 tari di Filippo II, zecca di Messina.1 punto
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Ciao Per essere un soldo di Vittorio Amedeo I è una bella moneta, questi soldi sono tutti coniati con poca cura e questo si presenta ancora gradevole La ribattitura "particolare" come la definisci tu ha avuto la fortuna di lasciare leggibile il millesimo della data, anzi, proprio le ultime due cifre che permettono di classificare perfettamente la moneta.. una fortuna! Specialmente su queste tipologie che non facilmente la lasciano vedere... A me piace.. a trovarne così! !!1 punto
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Sì, certo. Porterò con piacere il vecchio ducatone nel luogo in cui è nato, ossia nel luogo in cui ha preso le due belle martellate. Chissà da quanti decenni o addirittura secoli non ha più rimesso piede a Milano. Interessante sensazione questa, sarà una bella gita insieme all'amico ducatone... Saluti, a presto!1 punto
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è una bellezza. Penso che avevo dimenticato quanto mi piaceva il look di queste monete... Gran parte della mia dimenticanza, mi aspetto, è l'uso del dritto di Walking Liberty per le "aquile d'argento" dal 1986. Trentuno anni, ora, il dritto di Walking Liberty è stato il "aquile d'argento"—a lungo—esattamente come lungo, infatti, come sugli originali del 1916-47. (Naturalmente non è abbastanza dritto stesso—sulle "aquile d'argento" il disegno è troppo loquace...troppo perfetto...come se esso è stato omogeneizzato o qualcosa del genere. Per me, comunque, la maggior parte della magia e magnetismo dell'originale 1916-47 è stato perso.) Troppo, per alcuni ora sono stato particolarmente interessato in monete da una prospettiva utilitaristica, e in effetti, l'altra sera avevo semplicemente fotografato una moneta decente di nazionalità desiderata, denominazione e intervallo di date. Ma poi, come ho detto, ho iniziato davvero a guardarla e appena non poteva superare la sua bellezza. E poi la mia conoscenza di fanciullezza con queste monete è venuto inondazioni indietro—erano ancora comuni in circolazione e speso sia li ha ricevuti in cambio. (Sempre come un grosso problema, però!) Un'ultima cosa, però, che mi ha colpito con una certa forza—la altra moneta in questo disegno saltò su di me: v. ---------------------------------------------------------------- It is a beauty. I think I’d forgotten how much I liked the look of these coins…. A large part of my forgetfulness, I expect, is the use of the Walking Liberty obverse for the “silver eagles” beginning in 1986. Thirty-one years, now, the Walking Liberty obverse has been on “silver eagles”—a long time—exactly as long, in fact, as on the originals of 1916-47. (Of course it isn’t quite the same obverse—on the “silver eagles” the design is too glib…too perfect…as if it’s been homogenized or something. For me, anyway, most of the magic and magnetism of the 1916-47 original has been lost.) Too, for some now I’ve been especially interested in coins from a utilitarian perspective, and indeed, the other night I had simply photographed a decent coin of the desired nationality, denomination and date-range. But then, as I said, I started really looking at it and just couldn’t get past its beauty. And then my boyhood acquaintance with these coins came flooding back—they were still common in circulation and I both spent and received them in change. (Always as a big deal, though!) One last thing, though, that struck me with some force—the other coin in this design jumped out at me: v.1 punto
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bah c'è poca scelta ... può essere solo il mezzo denaro o mezzaglia in quel periodo.. moneta in mistura che ricalca nello stile quello del denaro ed avente un peso compreso fra i 0.20 e 0.40g circa.... in attesa di leggere l'ultimo lavor di Monica ( ma non penso in tanto che i siano grosse modifiche a riguardo ) in quel periodo dovremmo già rientrare abbondantemente nella serie con due interpunzioni al rovescio http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEIAN/81 punto
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Anche perchè gli elmetti, a differenza degli altri argenti di VE3, non patinano e basta: arrugginiscono (o meglio, rimangono i buchi dell'ossidazione del rame).1 punto
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Ciao @Garbo92 e grazie per il tuo intervento nella discussione . L' epidemia di peste che afflisse il mondo antico al tempo di Marco Aurelio sembra che iniziasse in Europa nel 166/7 quando le Legioni di Lucio Vero tornarono dalla campagna partica diffondendola nel mondo romano ; da cio' si puo' ipotizzare che in Persia l' epidemia fosse gia' in atto forse fin dal 161. Duro' per moltissimi anni tanto che Marco Aurelio ne mori' nel 180 a Vindobona (Vienna) o forse a Sirmio vicino al fronte sarmatico ( senza tirare in ballo Commodo , rendendolo falsamente ancora piu' odioso , come nel noto Film : Il Gladiatore ) , la Storia Augusta a proposito della morte di Marco parla chiaro ed e' molto esplicita negli ultimi istanti di vita di Marco Aurelio . Un ottimo lavoro specifico di questo particolare argomento lo trovi in Academia : http://www.academia.edu/4666506/1999_La_grande_epidemia_al_tempo_di_Marco_Aurelio_fin1 punto
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Syria, Antioch, Augustus, minted year 27 Actian Era = 5/4 BC, AE 23KAIΣAP ΣEBAΣTΩ APXIEPEI,laureate bust of Augustus/APXIE PATIKON ANTIOXEIΣ ZK,in 5 lines in wreath of an archierusRPC 4251, BMC 135-136/1411 punto
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No ho aggiunto alcuni fogli all'album master Phil di pio dodicesimo che sono senza plastificante ,comunque ti diro' che quelle della repubblica e San Marino ,dello stesso periodo tenute nello stesso posto ,che sono nella vecchia plastica sono tutte intatte.1 punto
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Buongiorno @darmi, non ho titolo per esprimermi in merito alla moneta da te postata se non dire che le foto non consentono di capire molto... o meglio forse nulla. Ti voglio però raccontare la mia "prima" esperienza qui sul forum: Postai un 20 lire Aratrice 1912, di fidatissima provenienza poiché acquistato da un amico da una anziana signora che lo custodiva gelosamente da tempo immemore, ebbene, gli amici del forum mi dissero che era sicuramente falso e non si sbagliavano... Quello che io credevo essere un tesoretto era invece una patacca. Andando a fondo della cosa ho scoperto che i falsi non sono soltanto fatti in questi ultimi anni ma bensì sono SEMPRE ESISTITI. Bada bene, non sto dicendo nulla della tua moneta, non ho idea se in epoche remote avesse senso falsificare un 5 centesimi per spacciarlo come buono al valore nominale (non credo...) ma forse visto il potenziale numismatico sì... Quindi, se sei convinto dell'autenticità della moneta, mi sento di consigliarti di contattare un numismatico della tua zona e di portargli la moneta per una perizia/stima, se autentica ti dirà anche il grado di conservazione e un ipotetico valore commerciale che sicuramente ti ripagherà della spesa della perizia. Se risulterà falsa avrai buttato qualche eurino e non ti resterà che entrare nel "club dei tesoretti svaniti" proprio come ho fatto io con la mia Aratrice... Un caro saluto, Massimo.1 punto
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Questo è il conio con la testa diversa dalla tua, per la conservazione.....dite la vostra.1 punto
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Ciao! Credo sia una delle tante varianti di legenda. Nel Papadopoli si è censito il tipo con i 3 puntini alla fine di TEVPL, non quello che li ha all'inizio ..... ma lo stesso Papadopoli accenna alla quantità di interpunzioni differenti; impossibile per lui censirle tutte, quindi ha optato per trascriverne solo talune. Personalmente non ne ho tenuto memoria. Certo è che con i grossi veneziani, non si finisce mai di trovare delle varianti! saluti luciano1 punto
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Buona serata In effetti la foto rende tutto più difficile .... anche a me pare del Mocenigo II° e mi pare di leggere MOCENI. Prima di MOCENI dovrebbe esserci una stellina (altro segno indicativo), perché nel Mocenigo III° dovrebbe esserci un punto. Attenzione, però, ci sono interpretazioni differenti. Per lo più sono state codificate queste variazioni (Gamberini di Scarfea, Traina .....) ALVISE MOCENIGO I° (1570 – 1577) In cima all’asta è presente la sola bandiera, ovvero la lettera “D” di DVX è fatta a banderuola ALVISE MOCENIGO II° (1700 – 1709) In cima all’asta è presente la croce; l’asta è impugnata sia da San Marco, sia dal Doge ed il nome di quest’ultimo è fra due stellette ALVISE MOCENIGO III° (1722 – 1732) In cima all’asta è presente la croce; l’asta è impugnata solamente dal Doge, mentre San Marco ha la mano destra alzata in atto di benedirlo; il nome del Doge è fra due punti ALVISE MOCENIGO IV° (1763 – 1788) Sono riconoscibili per l’incisione grossolana e artisticamente alquanto scadente. Però ... c'è un però e qualche dettaglio non quadra. San Marco è spessissimo benedicente anche nello zecchino del Mocenigo II°; la stellina che dovrebbe trovarsi alla fine di MOCENIGO e che indicherebbe il II°, è spesso sostituita da un punto, che dovrebbe invece essere prerogativa del Mocenigo III°. Da quello che posso aver osservato, il MOCENI - come dice @rorey36 - è forse il dettaglio più indicativo, ma c'è tanta confusione in proposito (ancora). Ti allego un link di un'asta di qualche anno fa; ci sono alcuni zecchini dei Mocenigo II° e III° ; onestamente quelli censiti come III°, sono invece del II° con la variante del punto alla fine di MOCENI, invece di avere la stellina ..... https://www.sixbid.com/browse.html?auction=1060&category=21555 Se può consolare, altre volte si è dibattuto in proposito, ed anche allora ha vinto il dubbio. saluti luciano1 punto
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Buongiorno, oltre che a questa bellissima moneta, per me, volevo condividere, con chi non lo conoscesse un sito per la catalogazione delle contromarche su monete Iberiche...in questa pagina Augusto. La mia è al numero 50. Roberto https://www.tesorillo.com/altoimperio/augusto/2augusto.htm1 punto
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vedendo i vari risultati d'asta del 2016, un spl/fdc si attesta intorno a 12000 (diritti esclusi)1 punto
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La prima tappa della giornata sarà l'Ambrosiana....l'Ambrosiana è tanto per Milano, Pinacoteca coi suoi tesori, Raffaello, Caravaggio, Tiziano e Leonardo, ma è anche studio con l' Accademia, ma anche Biblioteca, fondata nel 1609 dal Cardinale Federico Borromeo, a oggi una delle prime Biblioteche al mondo. Credo che Monsignor Navoni ne parlerà a lungo, ma fu la prima Biblioteca Pubblica, cioè per tutti, Federico voleva a differenza di tutte le altre che questo luogo fosse aperto e per tutti, un luogo pubblico di lettura e conoscenza. Opera e messaggio rivoluzionario quello di Federico Borromeo a quei tempi poi decisamente... Ma da circa un anno l'Ambrosiana è diventata anche Medagliere, inaugurato nel novembre del 2015 e che ospita una collezione di quasi 20.000 pezzi che spaziano in ogni campo, dalle monete greche a quelle della Magna Grecia, dalle romane alle medievali e moderne di ogni zecca. Milano è indubbiamente molto rappresentata come le Papali e anche la Medaglistica, medaglie che corrono nel tempo fino ad arrivare ai più recenti e famosi incisori. Credo che tutto sia in divenire, resta certo l'aspetto divulgativo e di conoscenza di quel giorno di vedere alcuni esempi di monete importanti e anche rarissime e tutto questo per un gruppo, un buon gruppo di 38 appassionati e personalmente è questo che mi interessa, che non sia solo il singolo studioso a varcare il portone ma il gruppo, un gruppo rappresentativo dal giovane, al collezionista, al commerciante, allo studioso... Credo sia molto, ma molto importante questa bella apertura del Medagliere Ambrosiano, mi auguro che sia l'inizio di un percorso che possa diventare nel tempo sempre più significativo per la nostra numismatica e per la città di Milano e magari creare un polo per appassionati, studiosi, collezionisti. La ritengo una prima tappa questa ma che possa diventare in un futuro un riferimento per i milanesi e tutti gli appassionati di numismatica e medaglie.1 punto
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Non dimentichiamo e spero che intervenga quanto prima Gianfranco Pittini, presidente del CCNM, fondamentale in tutto ciò, l'unione di queste due sinergie che ha creato un gran bel mix, una amalgama per il caso specifico ma per tutta la Milano numismatica, che c'è, c'è, bisogna intercettarla, proporgli buone opportunità e cercare di coinvolgerla, renderla partecipe, essere presenti realmente sul territorio, essere disposti ad ascoltare, interpretare i desideri , le esigenze...,ma poi ci sara' da parlare dell' Ambrosiana, una delle due istituzioni milanesi che hanno importanti Medaglieri...1 punto
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Ne esce un quadro di una Milano Numismatica presente, attiva, dinamica, rappresentativa e che ha fame di vedere monete, di ascoltare, fare e unirsi insieme, è notevole veramente la risposta arrivata velocemente da semplici passa parola, al punto che mi dispiace per i pochi posti rimasti per l'Ambrosiana, quindi Milanesi e non Milanesi,visto che all'Ambrosiana ci sarà poi di tutto da vedere fatevi avanti, i posti, a meno di rinunce sono solo 4....1 punto
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L'evento in particolare per la parte Ambrosiana è stato frutto di una organizzazione complessa, dire unico è eccessivo, ma non semplicemente ripetibile, l'ingresso per l'elenco che presenterò, sarà per questa specifica occasione gratuito, come sarà gratuito l'ingresso al pomeriggio al CCNM. Mentre per il pomeriggio e pranzo possiamo prendere tutte le adesioni possibili qui sul forum,per la parte Ambrosiana l'ingresso è limitato a 35 persone che porto a 38 . In realtà le adesioni delCCNM e del Cordusiosono tante già molte che ora recapitolerò, e se ci sarà qualche disdetta comunicatelo perché diamo ad altri la possibilità di venire. Quindi per l'Ambrosiana accettiamo 4 utenti del forum motivati e sicuri di esserci.... L'elenco a oggi : dabbene + 1 M. Cig. Pittini + 10 ( compreso Ottolini e Sanavia ) P. Cr. flepre Toffanin, Parpajola, Testone68 417sonia rongom Simone antoR eracle62 giancarlone + Monassi davide1978 snam giamba54 Lafayette ciosky68 Dave95 Pozzi aleale neroclaudius nerolupo quattrino DARECTASAPERE tot. 381 punto
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