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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/18/17 in tutte le aree

  1. Concordo con chi mi ha preceduto, calma , che in Italia siamo bravi a buttare merda su persone poi risultate estranee Un velo pietoso sui "percosi accademici"........ Parecchi dilettanti su questo sito potrebbero insegnare a molti accademici.....
    8 punti
  2. Non conosco le persone coinvolte ( conoscevo Attianese ma solo di nome come autore) e quindi non mi sento di esprimere giudizi. Di contro pero' noti che in Italia c'è una grande facilità a 'impallinare' persone e personaggi , coinvolgendoli in inchieste che in buona parte poi si risolvono in un nulla di fatto. Purtroppo il danno reputazionale e mediatico a queste persone ( con conseguenze a volte addirittura drammatiche di carriere stroncate e peggio) non viene mai risarcito. Questo uso disinvolto della spettacolarizzazione e mediatizzazione dei processi è' peculiare soprattutto del sistema italiano, all'estero ci vanno molto piu con i piedi di piombo per evitare a chi è coinvolto queste conseguenze che possono essere davvero gravi a volte ( un ultimo proscioglimento- in ordine di tempo - e stato quello del compagno della ministra Guidi il cui coinvolgimento nell'inchiesta Tempa Rossa e costato il suo posto da ministro - si scopre ora che non vi è stato alcun illecito...) un po' di sana prudenza e misura non guasterebbero.. vedremo se per il caso in questione vi sia della 'carne' o se si tratterà' solo di 'fumus'...
    6 punti
  3. Buon giorno a tutti, Con grande piacere vi posso comunicare che "Rassegna Numismatica" di Furio Lenzi è disponibile integralmente sul sito della SNI a questa pagina LINK Buona lettura Matteo
    4 punti
  4. Per le monete che colleziono io, il piu' grande esperto mondiale fa il dottore. E non c'e'ntra niente col "mondo accademico propriamente detto" Vagli a dire che e' un dilettante!
    4 punti
  5. Io personalmente vado matto per il pattern romboidale che caratterizza il contorno delle 5 copeche per Caterina la Grande, splendida moneta dal modulo "importante". Trovo davvero che ne rappresenti il valore aggiunto. Ecco un mio esemplare datato 1793. Amici, buonanotte
    4 punti
  6. L'unica spiegazione che mi do leggendo certi interventi é quella che qualcuno mantiene (o vorrebbe mantenere) la famiglia, più con il titolo, che con i meriti. In Italia, ci stà tutto.
    3 punti
  7. La mia sensazione di deja vù si fa sempre più forte.... dopo il "sole" del progresso arriva sempre "la notte" dell'oscurantismo...ciao ciao... concordo in pieno...
    3 punti
  8. Ma per favore!..." al di fuori del naturale e riconosciuto percorso accademico", come se l'archeologia dovesse quello che è solo ai "regolarmente e naturalmente licenziati"....un po' di pudore per favore..! questo è un "deja vù"...ancora una volta si esce da una porta e si rientra da una compiacente finestra...
    3 punti
  9. Nerone e il tempio di Giano in asse ?
    3 punti
  10. Fatto un paio di prove. Nulla di paragonabile al vostro livello, ma perfezionandomi con la luce credo che mi avvicinerò al risultato che mi sono fissato. Aureolo, fresco di giornata dalla Francia: E, giusto per vedere un po' con le dimensioni ridotte, un minimo del IV secolo dall'Inghilterra inferiore ai 10mm: Diciamo che devo capire meglio come bilanciare luce e sfondo per non sfalsare molto la patina. In ogni caso posso dire che ora ho un metodo rapido per fotografare quantitativi considerevoli senza perdere leggibilità e con risultati accettabili.
    3 punti
  11. Benissimo, quindi Philippus IX aderisce a Milano Numismatica e soprattutto alla visita all'Ambrosiana. Più di 350 km di strada passeranno in un lampo... Grazie a @dabbene ed a tutti gli organizzatori per quest'opportunità!
    2 punti
  12. Smettiamola di riportare luoghi comuni e di emettere sentenze. In fin dei conti si sa solo quello che i giornali hanno riportato, che sono essenzialmente le tesi dell'accusa. Aspettiamo di conoscere anche la versione della difesa.
    2 punti
  13. le a risultano aperte, più simili a una lambda maiuscola Λ, e le B sono realizzate come d barrate Đ , le S appaiono spesso semplificate ..... Questi sono i dettagli che ho imparato (da poco) a guardare
    2 punti
  14. Sulla questione giudiziaria non possiamo che attendere che la giustizia faccia il proprio corso. Sul fatto che la persona in questione non abbia seguito un percorso di studi in numismatica sarà un dato di fatto, ma non penso sia importante. In fondo neppure Grierson od Ambrosoli erano laureati in materia numismatica. Menger non si è occupato di numismatica in senso stretto, ma se vuoi conoscere la storia della moneta ha la sua importanza. In generale, gli studiosi di storia economica hanno lasciato contributi fondamentali per la numismatica. Persino Erodoto o Galbraith hanno portato contributi importanti.
    2 punti
  15. Non entro nel merito dell'indagine, anche se spero che Attianese possa provare la sua estraneità. Tuttavia a quelli che discutevano sua "accademicità" voglio ricordare alcuni dei testi fondamentali di cui è autore: Calabria greca, 3 vv. 1974 (testo fondamentale e raro a trovarsi completo) Petelia, la collezione Luigi E. Romano, 1990 Kroton, La storia, il mito, il culto di Crotone, 1992 Kroton, le monete di bronzo - Ta ton Krotoniaton Chalchea nomismata, 2005 Ma credo ce ne siano molte altre.
    2 punti
  16. Hai rotto le palle. Sono tre giorni che scocci con le tue stupide richieste e noi ti stiamo dietro. Ti abbiamo spiegato tutto, ora basta. Ho un metro e mezzo di neve fuori casa da due giorni...Le strade sono bloccate dagli alberi. Senza acqua... Senza luce... Oggi tre scosse di terremoto da 5.4 Richter. Riesco a collegarmi due minuti al forum per rilassarmi e devo leggere ogni volta le tue stupide richieste. Ora basta. La pazienza é colma. Regolati. La presente discussione é chiusa. Ti invito a non aprirne altre perché tanto te le chiudo ugualmente. Leggi il regolamento, informati bene su quello che hai, sul suo valore e su cosa e sul valore di quello che vorresti. Poi forse ne riparliamo.
    2 punti
  17. buonasera e un caro saluto all'amico Filippo; Molto interessante l'eccedenza di metallo. Il peso (notevole). Il tema della data secondo me non si pone. È un 8. il 5 ( che probabilmente non esiste su questo modulo) è sempre molto diverso. A mio giudizio il conio era logoro, e ciò potrebbe giustificare il peso elevato nonostante un po di usura ci sia, l'escrescenza sul tondello e la frattura dell'8. Sul tema varianti: su questi ducatoni trovarne 2 uguali è impresa ardua... moduli grandi e necessità di martellate multiple unite all'elevato numero di pezzi coniati rendevano necessari numerosi coni e nella zecca di MILANO ne succedevano di tutti i colori. Il puntino a SX dell'aquila è tipico anche dei ducatoni di Filippo II e non credo si possa ritenere una caratteristica della moneta ma più legato a qualche aspetto tecnico del procedimento. Il tratto sopra la biscia mi sembra un altra escrenza.. ribattitura non credo, la biscia è nitida e ben definita Bell'esemplare. ottimo acquisto.
    2 punti
  18. Via, ora non nobilitiamo i tombaroli...
    2 punti
  19. Cerchiamo di evitare di sparare sentenze.... Grazie Skuby
    2 punti
  20. Ciao @Vigno, ti riassumo sinteticamente la questione del cambio dell'antoniniano. L'opinione tradizionale è quella ottocentesca del Mommsen, che attribuisce all'antoniniano il valore di 2 denari sulla base della corona radiata, che in altri casi (dupondio/asse e binione/aureo) indica un nominale doppio. In realtà Elio Lo Cascio ha dimostrato con il suo celebre studio del 1984 "Dall'antoninianus al 'laureato grande': l'evoluzione monetaria del III secolo alla luce della nuova documentazione di età dioclezianea" che questa supposizione iconografica non può essere sufficiente, né lo sono i parallelismi con il regno del Bosforo (in cui si ha una situazione per certi versi simile). Le due ipotesi alternative sono quella che si basa sul rapporto ponderale (che porterebbe quindi a un rapporto 1,5:1) o quella - piuttosto trascurata ma difficilmente contestabile - di Hultsch (1,25:1) che si basa su un'interpretazione della sigla XXI e sulla testimonianza letteraria della Vita Probi che parla del cambio 1:5 tra antoniniano e sesterzio. Il discorso di fondo è che un cambio 1:2 antoniniano:denario presupporrebbe un valore fiduciario del primo già nel momento della creazione del nominale che è davvero incredibile in un mondo in cui le riforme monetarie (vedi quella di Nerone) ruotavano intorno ad alterazioni ben meno percepibili del contenuto di fino. Se bastavano ritocchi minimi per far scattare legge di Gresham e tesaurizzazione dei pezzi più pregiati, un sistema in cui una moneta di valore di poco superiore all'altra veniva tariffata al doppio avrebbe annientato istantaneamente la circolazione del denario e fatto implodere tutto il sistema monetario. Ovviamente la situazione resta aperta - né temo potrà mai chiudersi definitivamente - e proprio per questo motivo ti invitavo a maggiore cautela nell'indicazione antoniniano = 2 denari. L'argomento peraltro è davvero affascinante, e il saggio di Lo Cascio lo consiglio a tutti. Stimola la riflessione, e ognuno si può fare un'idea propria.
    2 punti
  21. Certo Tiziano indubbiamente è così, d'altronde l'Argelati è quello e la pagina 223 è quella, ne consegue che il 1605 ipotizzato non esiste. Quello a cui io mi riferivo io su quanto detto dal Crippa è riportato però a pag. 226 e a questa pagina mi ero riferito in particolare quando dice " D'altra parte, dalla trascrizione che l'Argelati fece dei Registri della zecca di Milano, sappiamo che i ducatoni per Filippo III vennero battiti in tutti gli anni dal 1602 sino al 1621...." e poi quando " e' probabile che la data impressa sulle monete indicasse l'anno di inizio dell'emissione di un certo tipo di moneta..." Erano questi i riscontri che riportavo del Crippa, indubbiamente l'Argelati dice ducatoni, denari da soldi100 e poi ancora ducatoni ma era giusto riportarlo per far capire un po' a tutti di cosa stessi parlando ...
    2 punti
  22. Nella foto si vede il Palazzo cosiddetto degli Omenoni, al civico n. 3, costruito da Leone Leoni e abitato assieme al figlio Pompeo Leoni nella seconda mera' del '500. Il nome del palazzo deriva dagli otto telamoni (od Omoni), che caratterizzano la facciata, realizzati dallo scultore Antonio Abondio. Oggi il palazzo e' sede del Clubino, uno dei circoli milanesi piu esclusivi. La sede di Crippa Numismatica era al civico 2 , esattamente di fronte. I Leoni erano, tra l'altro, dei famosi antiquari e avevano raccolto nientemeno che buona parte dei disegni di Leonardo da Vinci lasciati al discepolo Franxesco Melzi, ( acquistati - purtroppo - da facoltosi e lungimiranti inglesi ed oggi in gran parte a Windsor nelle collezioni Reali) oltre al celeberrimo Codice Atlantico, conservato oggi all'Ambrosiana di cui e' uno dei principali tesori.
    2 punti
  23. Ed eccolo arrivato finalmente! vi presento il mio Aureolo:
    2 punti
  24. Mario, il finale della pagina 223 l' ho letta e riletta più volte. Le informazioni ci sono tutte, solo che il Crippa essendo in primis un Signore e grande Numismatico, vedendo che chi l' ha preceduto aveva catalogato questa moneta con quel millessimo..........ha utilizzato i condizionali. Riporto il testo completo Quindi da quello scritto dall' Argelati e quello scritto dal Crippa (con l' uso del condizionale), si può dire senza troppi indugi, scusatemi non voglio sembrare presuntoso mi attengo da quanto riportato nei documenti dell' epoca, che non sono stati coniati ducatoni con data 1605 (tanto meno con 1604, 1606 e 1607).
    2 punti
  25. Non proprio dalla Slovenia, ma dalla Contea di Gorizia, quindi a pochi chilometri dal confine italo-sloveno. Tuttavia tutta questa strada sarà ben ripagata... Saluti!
    1 punto
  26. Vi devo confessare che i quiz mi piacciono molto. Vediamo di questa piccolina cosa sapete raccontarmi.
    1 punto
  27. Grazie per la rapidissima risposta, 417Sonia. Qualche chiarimento posso darlo in fretta perché almeno in fatto di libri antichi ho qualche conoscenza. La coperta non ha alcuna attinenza con il libro e lo stampatore: è piuttosto da mettere in relazione al proprietario. Fino a gran parte dell'800 era normale che l'editore vendesse i libri slegati o con brossura d'attesa; la legatura vera e propria e ra normalmente a cura dell'acquirente finale, talvolta del libraio. Il volume comunque è un'edizione delle 'Storie' di Velleio Patercolo: Velleii Paterculi quae supersunt ex Historiae Romanae voluminibus duobus cum integris scholiis, notis, variis lectionibus, et animadversionibus doctorum. Curante Petro Burmanno, editio secunda auctior & emendatior. Lugduni Batavorum, apud Samuelem Luchtmans, MDCCXLIV. Metto anche una foto del frontespizio ed una ingrandita della marca tipografica. Non ho il volume fisicamente sottomano e non ricordo se ci sono firme alla sguardia anteriore, che non ho neppure fotografato (ed è stato un errore); provvederò quanto prima. Mi chiedevo soprattutto se è normale (o almeno ammissibile) in uno stemma quella losanga (se dico bene) con la croce all'interno posta in vece di una corona o di un copricapo
    1 punto
  28. il puntino è il punto di compasso; le escrescenze sono mancanze di metallo sul conio.
    1 punto
  29. Buona serata Caspita, di leoni araldici rampanti ce n'è a profusione ..... forse potresti agevolare la ricerca degli esperti di araldica del forum, se dai qualche informazione sul libro; qual'è l'argomento, se c'è il nome di chi lo ha scritto e stampato, se c'è qualche indizio relativamente ad un eventuale patrocinio o permesso per stamparlo .... ogni informazione di questo tipo può aiutare a contestualizzare il tuo leone. saluti luciano
    1 punto
  30. Ok, sono d'accordo. Ma se guardiamo le variantine non finiamo più... ad esempio, le due monete del post #6 terminano al diritto rispettivamente con IVS R e con IVS. Però i conii di rovescio della tua e della prima del post citato sono differenti (guarda la posizione delle lettere I T).
    1 punto
  31. ciao, probabilmente la medaglia in questione è stata forata per essere portata come gioiello... potrebbe anche darsi che,per incastonarla in qualche monile,abbiano limato il rovescio. BOH?
    1 punto
  32. Vedo che la foto che tu hai scattato, proviene da una divisionale ufficiale; per cui la mia risposta è sì, puoi considerarla una divisionale FDC. Non è colpa tua se alla zecca di Roma si divertono a giocare al rimpiattello con le monete! Giusto per la cronaca, di quella che possiedo io, le monete da 50, 20 e 10 centesimi, stanno invece iniziando ad assumere un colore più scuro.
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  33. Mi pare che più di qualcuno lo abbia già fatto. Intanto gli scambi dovrebbero essere il più equi possibili, mentre tu pretenderesti di avere pezzi molto più di valore di quelli che offri tu. Il risultato, come vedi, è che nessuno si fa avanti. Poi sinceramente non si capisce più cosa cerchi per scambio, continui a cambiare le monete che cerchi e che offri e quindi ormai nessuno capisce più nulla. Non lo dico per cattiveria, si intende, solo che se cambi idea continuamente, poi la gente si stufa. metti caso che uno legge solo ora la discussione e magari sia interessato a uno dei tanti scambi che hai proposto, legge fino in fondo e poi si rende conto che quello scambio è stato superato da molti altri. tutto qua. Cerca di ascoltare bene quello che ti dicono gli utenti, e segui per quanto riesci le regole del forum. Un caro saluto Luigi
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  34. Quindi (se non sbagliano Simon COUPLAND – Luca GIANAZZA) +ĐERENGΛR)IVS R // +XPIIT(IΛNΛ RELIG) varietà con tempio. Si tratta del sesto esemplare noto di una tipologia monetale di Berengario re (dal 888 fino al 915) per la zecca di Pavia. [THE CONTEXT OF THE SZEGED-ÖTHALOM FIND: CAROLINGIAN COINS IN HUNGARIAN GRAVES AND COMPARABLE COINS IN OTHER CONTEMPORARY HOARDS di Simon COUPLAND – Luca GIANAZZA 2015] Ecco l'elenco delle altre 5 censite: Ladánybene (‘Benepuszta’) 1834 (Bács-Kiskun, HU) Rétözberencs 1957 (Szabolcs-Szatmár-Bereg, HU) (la 282) Szeged-Öthalom 1859 (Csongrád, HU) Kecel 1912 (Bács-Kiskun, HU)? Kecel 1912 (Bács-Kiskun, HU)? (la 1050) immagini pubblicate da Kovacs (nella foto) Perdonate la mia insistenza ma vorrei capire/imparare!
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  35. a prima vista può sembrare una comune ( seppur in alta conservazione ) sovrana del 1820 ma, in realtà si tratta di una delle sovrane più rare in assoluto .. vediamo chi sa a cosa sia dovuta questa rarità ?
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  36. Definire Attianese un semplice "appassionato" mi pare veramente riduttivo. È riconosciuto come uno dei più grandi studiosi della monetazione dei Brettii e della Calabria greca, con una importante produziobe scientifica.
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  37. Ciao a tutti, pensando di far cosa gradita vi allego il prospetto che mi sono fatto per riordinarmi le idee riguardo le riforme monetarie dell'impero (d'occidente). Dichiaro da subito che per arrivare a questa conclusione ho copiato a destra e a manca, online, libri e anche da post di questo forum, quindi spero che gli autori originari non me ne vogliano. Sono arrivato a questo riassunto poichè ogni volta che leggevo di questo argomento ... come dire... sentivo sempre che mancava qualcosa ... ovviamente la questione più difficile da Costantino in poi (ma che difficile...sembra proprio impossibile da decifrare). Gradirei sapere il vostro parere, ed eventuali correzioni (magari sostenute da prove, cosi mi convinco meglio), ad esempio il follis di Costantino quanto valeva in relazione alla siliqua? i pesi ? ho fatti errori macroscopici ? saluti Vigno Riforme monetarie.pdf
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  38. ahahah Beh allora tornando alla sovrana 1820 abbiamo parlato di questa rarissima variante ma, ce ne sono, a mio avviso, altre 3 principali - relativamente comuni- tutte riguardanti la data: 1) 2 aperto 2) 2 aperto e data più ampia 3) 2 chiuso.
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  39. Nella monetazione austriaca di inizio '900 il motto in incuso sul contorno è "viribus unitis" 100 corone 1915 Buona giornata
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  40. Salve @Rocco68, bellissime monete: solo accostate in questo modo ci si può soffermare nel notare questi particolari, perché viste singolarmente magari non ci si fa tanto caso alla grandezza o allo stile diverso dei caratteri. Concordo con chi mi ha preceduto e ha considerato questi fattori come curiosità, non mi sembra si possa parlare di varianti. La grandezza o lo stile di una legenda o di una data dipendeva dall'esecutore dell'incisione del conio, è normale che le legende non fossero proprio tutte uguali al millimetro: d'altronde, l'importante era che fossero leggibili e che assolvessero al proprio scopo.
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  41. Salve. Come ti ha già detto @morellino, credo anch'io che si tratti della zecca de L'Aquila, perché anche a me, dalle foto, sembra di scorgere un'aquiletta davanti al cavallo. L'unica cosa è che secondo me è Ferdinando I d'Aragona e non Federico I. Ti lascio una breve descrizione della moneta in oggetto: Regno di Napoli. Ferdinando I d'Aragona (1458-1494). Cavallo in rame della zecca de L'Aquila coniato prima della ribellione della città, ovvero tra il 1472 ed il 1485 (lo si evince dalla legenda di D/ che è FERDINANDVS e non FERRANDVS). D/ FERDINANDVS (due stelline) REX Busto radiato a destra. R/ EQVITAS (tre stelline) REGNI Cavallo andante a destra con zampa sinistra alzata. Davanti, aquiletta. Rif.: D'Andrea-Andreani, n° 90-100; Perfetto, n° 492-603. Rarità: Comune.
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  42. India Vijayanagar c.a 1860 Rama Varma IV - 1/4 di Tara - Argento Diametro mm. 4,00 - peso 0,05 gr. Per confrontarne le dimensioni 1 Cent di €uro Diametro mm. 16,25 - gr. 2,30
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  43. Gianfranco sicuramente Areta (da solo) , ci sono diverse tipologie di rovescio rispetto alle lettere che compaiono e alcune molto rare, alcune con H tra la cornucopia, alcune X, alcune con Ayn ("O") simbolo di Petra che indicava la città - simbolo di zecca -, altre con la lettera aramaica shin iniziale di Phasael forse primogenito di Areta - ma non è certo - . Bisognerebbe avere il Meshorer (Qedem 3 pubblicato dalla società numismatica israeliana ) che purtroppo non ho - anche perché ha costi "follli"....
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  44. Difficile non concordare...difficile! ??
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  45. Personalmente penso che avere un'azienda in Italia al giorno d'oggi sia un'impresa epica.... Ho letto tutta la discussione ognuno difende la propria posizione con giuste motivazioni, anche sentimentali... Si guardano attorno i collezionisti, si guardano attorno i commercianti, ognuno fa il proprio interesse. Se dovessi consigliare la strada giusta ad un neofita gli consiglierei sicuramente di rivolgersi ad un numismatico professionista, il collezionista esperto, esperienza frutto di qualche "fregatura" ma anche data dall'amore, dall'interessamento a questa "arte" non ne ha bisogno proprio perché esperto... Personalmente acquisto dai commercianti, dalle casa d'aste, da un amico, perché se incontro la moneta giusta, in vendita, l'acquisto in quel momento e da quella persona, poi chi me la vende se ci guadagna tanto, poco, troppo, per me non è un problema, perchè io cercavo quella moneta li ed ero disposto a spendere una determinata cifra e sono bello che contento... non devo rivenderla, ma me la devo godere a casa assieme alle altre. Certo chi invece ricerca sempre il massimo profitto, non essendo un commerciante che lo fa di mestiere, entra in conflitto con se stesso "rovinandosi" l'emozione di possedere una determinata moneta... non lo auguro a nessuno...
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  46. A quanto pare è solo una questione estetica (link). Personalmente penso anche ad una questione di immagine ed una opportunità di guadagno, un paio di anni prima nominali molto più piccoli erano d'argento, successivamente monete da 10.000 Lei in metallo povero avevano un piccolissimo valore d'acquisto. La riforma del 1947 (20.000 vecchi Lei = 1 nuovo Lei) sistemò un po le cose, anche se la moneta da 1 Lei fu comunque relegata per sempre ad essere una monetina in metallo povero nonostante la rivalutazione. Si pensa che siano state "valorizzate" per fini numismatici sin d'allora, una volta che dovevano essere demonetizzate/ritirate l'anno seguente "privatamente" le hanno abbellite/impreziosite Nostalgici del regno di Michele I di Romania? difficile, ce ne sono troppe in giro. L'argentatura è piuttosto tenace e non va via facilmente, quindi l'ipotesi di poterle farle passare per argento potrebbe reggere, ma non per essere realmente spese/spacciate per tali, ma sempre per il mercato collezionistico degli anni '50/'60 sino ad arrivare a noi. Non ho altre informazioni, ho preso qualcosa in giro qui e là Coinquest si limita ad una semplice spiegazione: http://coinquest.com/cgi-bin/cq/coins?main_coin=16462 _______________________________________________________ Tempo fa le avevo trovate in ciotola entrambe, ciotola a 4 pezzi un euro se non ricordo male:
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  47. Qui i colpevoli sono probabilmente la disoccupazione altissima giovanile e i redditi da fame.
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  48. MEDAGLIE PAPALI IN ASTE NUMISMATICHE DICEMBRE 2016 Nelle aste numismatiche esperite in Italia nel dicembre 2016 vi è stata una ampia offerta di medaglie papali: la proposta non ha riguardato collezioni importanti con pezzi rari,ma compendi significativi per quantità, con molti riconi del Mazio, larga prevalenza delle emissioni in bronzo, abbondanza anche di medaglie moderne. INASTA - Ha proposto circa 600 lotti, che spaziavano dai pontefici antichi a Giovanni Paolo II. Mi è parso di vedere diversi esemplari presenti nell'anno trascorso nei listini della Ditta Barbero. Le aggiudicazioni si sono avvicinate al 50%. Le basi di asta erano contenute e, mancando la contesa tra collezionisti, gli stessi hanno potuto acquistare a mio giudizio a buon prezzo. La competizione ha riguardato solo pochissimi esemplari: cito le lavande di Pio IX anno III - Gaeta (Argento SPL+ - € 450+diritti) e anno IV - Caserta ( argento q.SPL e 200+diritti e bronzo SPL € 150+diritti). Erano presenti molte medaglie di Giovanni Paolo II che anno avuto un buon assorbimento, anche se a prezzi leggermente cedenti per le annuali in argento (circa € 35+diritti). ASTA BERTOLAMI - Ha proposto circa 120 lotti. Le aggiudicazioni sono state limitate al 25% circa. Diversi lotti non sono stati assegnati perchè le offerte, per quanto adeguate in rapporto alla stima minima della casa di aste, non hanno raggiunto la riserva fissata dal venditore (su questa metodologia di esperimento dell'asta vi è stata una ampia discussione nel forum). Anche per questo incanto la proposta ha riguardato medaglie abbastanza ricorrenti. ASTA AURORA VARESI - Ha esperito una asta on line per la collezione E.G., che comprendeva - fra l'altro - circa 20 medaglie papali. Vi è stata una richiesta molto buona e le aggiudicazioni risultano intorno al 90%. I prezzi sono stati abbastanza contenuti per alcuni esemplari antichi (in particolare qualche medaglia in argento dorato), mentre si sono attestati a livello consueto o superiore per diversi esemplari di annuali in argento, come - Gregorio XVI - anno II - € 250+diritti; Leone XIII - anno II - € 110+diritti; Pio X anni 1-3 - € 150/120+diritti; Benedetto XV - anno I - € 100+diritti; Pio XI - anno III - € 100+diritti; Pio XII - anni 4-20 - € 60/100+diritti. Prezzi di aggiudicazione sostenuti anche per alcune medaglie straordinarie come - Sede vacante 1922 - argento - Camerlengo Gasparri - € 420+diritti; Pio XI - Concordato - argento - con data nel rovescio € 200+diritti. ASTA ARTEMIDE - Nella asta del dicembre 2016 erano in vendita circa 10 lotti e le aggiudicazioni risultano del 60% con quotazioni abbastanza elevate, come: - SISTO V - Per la sicurezza - postuma - bronzo dorato - € 390+diritti; Clemente XI - Accademia San Luca in bronzo dorato con cerchiatura bronzea - € 550+diritti; Innocenzo XI - Chiesa S. Maria delle Fornaci - € 270+diritti. ASTA CANUSINA on line - Sono state agiudicate a prezzi consueti alcune medaglie annuali in argento come - Leone XIII- anno XIV - € 85+diritti;Pio XI - anno VIII - € 110+diritti. ASTA TITANUS - Ha proposto circa 75 lotti con bassa percentuale di aggiudicazioni. Noto una buona richiesta per una medaglia annuale in argento di Sede vacante 1691 in bella conservazione, ma con bordo con evidente traccia di inchiodatura su quadro - € 550+ diritti. Per alcune medaglie di Paolo VI e Giovanni Paolo II i prezzi sono stati superiori a quelli ricorrenti. Quanto alle aste estere sono apparsi pochi esemplari di medaglie papali; la percentuale di aggiudicazione è elevata e anche i prezzi risultano abbastanza sostenuti. Ho scitto un post a parte per due medaglie in argento di Giulio II e Paolo III, aggiudicati nelle aste MDC e HESS DIVO. Segnalo inoltre in asta SONNTAG la medaglia di restituzione di papa Sergio II - Serie Vestner - in argento - q. SPL aggiudicata per e 750 + diritti (base e 279). In asta ELSEN meritano una evidenza : - Clemente XI - Straordinaria bronzo anno II - opus S. Urbain - € 250+diritti: Pio VII - Medaglia di grande modulo - "Tempietto Bramante" - Bronzo - opus Mercandetti - € 300+diritti; In asta LANZ ho notato: - Clemente XI - medaglia con cronogramma in argento - € 1050+diritti - Pio XII - Straordinaria per la Immacolata Concezione - mm.44 - opus Mistruzzi - argento - con aggiudicazione, assolutamente impensabile, al prezzo di € 340+diritti. Complessivamente, a conclusione dell'anno 2016, deve essere rilevata, in base all'esito delle aste, la presenza nel mercato italiano di una eccedenza di offerta, con invenduti che dovranno essere assorbiti dal collezionismo nel 2017. Finora la difesa dei prezzi è stata abbastanza tenace, ma non si può escludere che per il materiale più ricorrente, senza un incremento della richiesta collezionistica, un cedimento di prezzi, finora solo marginale ed episodico, possa generalizzarsi.
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  49. Mi sento in qualche modo interessato da questa discussione. In primo luogo dal fatto che tali argomenti riguardano il commercio numismatico italiano si perché, anche se non citato mi sembra di ravvisare nella discussione in corso proprio due monete in vendita presso la Moruzzi Numismatica e riportate nel sito e-commerce della stessa azienda. Vorrei precisare che l’IVA come indicato nel post di apertura della discussione, è sempre dovuta. Nel nostro caso è assolta all’interno del regime del margine. Le indicazioni delle case d’aste europee si riferiscono a transazioni con aziende fuori della Comunità Europea dove andrà poi ricaricata in toto secondo le leggi locali. Sempre è dovuta dai privati anche extra UE. Tornando alle monete credo si tratti di queste: Un tetradramma di Atene: Attica, ATENE, TETRADRAMMA, Emissione: 449-429 a.C., D/ testa di Atena con elmo laureato a destra, R/ Civetta stante di fronte volta a destra, Zecca di Atene, Rif. bibl. SNG Dan., 36; Metallo: AR, gr. 17,24, (MG125829), Diam.: mm. 22,64, mBB Ex Lanz 163 n. 66. € 990,00 https://shop.moruzzi.it/it/attica-atene-tetradramma-449-429-a-c.html Una didramma di Tiro: Fenicia, TIRO, DIDRAMMA, Emissione: 335 a.C., D/ Melkart cavalca un ippocampo, R/ Civetta stante a destra, Zecca di Tiro, Rif. bibl. SNG Dan., 308var.; Metallo: AR, gr. 8,59, (MG125888), Diam.: mm. 19,08, SPL Ex Alde ottobre 2016 n. 132. € 2900,00 https://shop.moruzzi.it/it/fenicia-tiro-didramma-335-a-c.html Premesso che nelle vendite della Moruzzi Numismatica, per scelta della massima trasparenza, cosa non certamente dovuta, viene sempre citata la provenienza del bene quando questo proviene da asta pubblica (anche quando trattasi di una vendita recente facilmente verificabile) ed anche da collezione privata se la proprietà concede la giusta autorizzazione, volevo portare un ulteriore contributo di chiarezza circa i prezzi che vengono effettuati dall’azienda. La valutazione è avulsa dal prezzo di acquisto ma deve seriamente rispondere ai requisisti del mercato ed alle caratteristiche dell’oggetto: originalità, conservazione, bellezza in senso lato, domanda ed offerta. Credo che vada inoltre segnalato che tale risultato nasce da 37 anni di esperienza che tutte le monete proposte dalla MN sono garantite a tempo indeterminato, cosa che non sempre avviene in tutte le case d’asta dove la vendita, se non è “vista e piaciuta”, è garantita a tempo determinato. Cosa diversa e più problematica è l’operazione dell’acquisto che nasce dalla selezione degli esemplari migliori delle varie vendite all’asta che si svolgono quotidianamente nel mondo e che tutti oggi possono seguire grazie ad internet. Non ci si limita a guardare una foto ma si va in loco per poter analizzare le monete in tutti i loro aspetti e solo allora si decide di acquistarle o meno. Dopo averle selezionate si fissa un prezzo limite di massima (che a volte si può anche superare a seconda di come cade la battuta) e si partecipa. Chiaramente solo alcune entreranno nel paniere, normalmente intorno al limite fissato, ma capita anche che qualche volta si riesca a comprare meglio. Spesso nelle vendite all’asta intervengono vari aspetti, quali la notorietà della casa d’aste, la qualità media del materiale presentato, la presenza tra i partecipanti di incompetenti o poco competenti che acquistano direttamente senza l’ausilio di un esperto spesso per posta o online nelle varie piattaforme, che li tuteli, e soprattutto le situazioni contingenti. Basti pensare alla crisi economica che da qualche tempo condiziona il mercato delle monete in particolare quelle di fascia B. Intervengono anche aspetti più banali quali il costo del volo, il tempo necessario per l’intera operazione con i relativi pernottamenti, la piazza dove si svolge la vendita. Non secondari, nella logica aziendale che deve nonostante quanto già detto creare utile nonostante i prezzi fissati perfettamente in linea con il mercato internazionale, sono la tassazione che in Italia risulta nettamente più alta ad esempio rispetto a Monaco, Gran Bretagna, Austria, San Marino e gli aspetti del costo finanziario (anche questo più alto in Italia) dello stock (magazzino). Altro aspetto che grava sia sulla dinamicità di una azienda numismatica sia sul carico finanziario sono gli adempimenti burocratici, non ultimo la documentazione necessaria per la libera circolazione dei beni. Nello specifico, premesso che in molti casi gli utili previsti sono nettamente minori, verifichiamo le due monete oggetto della discussione. La prima proviene, come indicato dalla vendita 163 della Numismatik Lanz di Monaco di Baviera al lotto 66 ed era stimata 800 euro ed ha realizzato 480. GRIECHISCHE MÜNZEN, ATTIKA, ATHEN, Tetradrachme, 449 - 429. Kopf der Athena im attischen Helm mit Lorbeerkranz nach rechts. Rs: ΑΘΕ. Eule nach rechts, dahinter Olivenzweig mit Frucht und Halbmond, das Ganze im quadratum incusum. Svoronos Taf. 11/5 und 6; Starr Gruppe V/Taf. XXII 7; vgl. SNG Copenhagen 36. 17,18g. Sehr schön. https://www.sixbid.com/browse.html?auction=3153&category=64722&lot=2641414 Il prezzo pagato dalla nostra ditta è stato quindi di euro 480+diritti pari al 23% (the special margin scheme according §25a UstG in which case the surcharge will be 25% including shipping and insurance. If customers pick up the lots and pay on the spot this surcharge will be reduced to 23%) pari ad un totale di euro 590,40. La conservazione indicata era BB, ma abbiamo potuto notare dall’analisi che in realtà si trattasse di un “migliore di BB”. Il prezzo di 990 credo sia perfettamente in linea con il mercato e tra l’altro anche con la valutazione della casa d’asta, tenendo conto dello stile, del tondello, della presenza di difetti deturpanti (come spesso accade) e di un colpo satrapico. La seconda proviene da un asta Alde di Parigi, lotto 132: era stimata 1500 euro ed ha realizzato 1700 euro più i diritti d’asta del 22% (En sus du prix de l’adjudication, l’adjudicataire devra acquitter par lot et par tranche dégressive les commissions et taxes suivantes: 1) Lots en provenance de l’Union : Frais de vente : 22 % TTC.) per un totale di 2074,00 euro e non 1700 come indicato nella discussione. TYR (400-333). Didrachme, (vers 335). A/. Melkart chevauchant un hippocampe ailé à droite. Dauphin sous les lignes de vaques. R/. Chouette debout à droite, portant sceptre et fléau égyptien. - Références : SNG, Copenhague, n° 308 sq. var. - BMC, n° 40 - Pozzi, n° 3067 var. - Argent. 8,59 g. (0h). Superbe. https://www.sixbid.com/browse.html?auction=3008&category=61985&lot=2509674 In questo caso l’acquisto si è determinato in base al fatto che trattasi di uno degli esemplari più belli sul mercato ed anche perché è molto più bello dal vivo; esemplari simili nel passato avevano realizzato molto di più. Come ad esempio quello venduto dalla Dr. Busso Peus Nachfolger che seppur di una coniazione precedente, aveva realizzato nell’asta 403, al lotto 149 del 27 aprile 2011 euro 16'000 con una stima di 3.500 euro. Allego immagine Mi sembrava giusto dare a tutti un’informazione su come un serio professionista arrivi alla determinazione del prezzo e che i collezionisti si possano affidare (prendere in braccio” dalla Moruzzi Numismatica. Grazie dell’attenzione
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  50. MEDAGLIE PAPALI IN ASTE NUMISMATICHE NOVEMBRE 2016 In Italia nel mese decorso si sono svolte tre aste abbastanza interessanti. ASTA AURORA VARESI (battuta e corrispondenza). Sono stati proposti in totale circa 20 esemplari, con aggiudicazioni superiori al 60%. Ho messo al primo posto questa asta perchè è stata battuta una rarissima medaglia di grande modulo, relativa al pontificato di Pio XII, emessa il 28.12.1939 per commemorare la visita del pontefice al Quirinale per trattare con il re l'aggiornamento del trattato lateranense e di temi di politica internazionale. La medaglia è stata aggiudicata per € 8.000+diritti. Altre aggiudicazioni: Benedetto XV - Massimo modulo in argento € 950+diritti; Pio VIII - Annuale anno II - AG - € 300+diritti; Clemente XII - Annuale anno VI - Fontana Trevi - AE dorato - € 220+diritti. ASTA RANIERI Come di consueto, Ranieri ha proposto un gruppo interessante di medaglie papali, che ha riscosso il favore del mercato.Sono stati battuti 75 lotti e le aggiudicazioni sono state superiori al 70%, con buona competizione e prezzi sostenuti. Il gruppo, abbastanza consistente, di medaglie di restituzione in bronzo degli antichi pontefici ha trovato acquirenti per un prezzo medio superiore a € 100+diritti; Aggiungo nella lista delle evidenze: Pio V - Argento - Lepanto - Riconio bella conaservazione - € 780+diritti; Alessandro VII - annuale anno XI - AG - q. SPL. € 825+diritti; Clemente XI - annuale anno II - AG - SPL - € 1.350+diritti; Leone XIII - Massimo modulo per il cinquantennio di sacerdozio - AG - € 1.200+diritti; PIO VII - Medaglie di grande modulo Colosseo e Tempietto - AE - opus Mercandetti - rispettivamente € 625/400+diritti. ASTA THESAURUS Proposti 40 lotti con aggiudicazioni 70% circa. In massima parte si trattava di annuali in argento da Leone XIII in ottima conservazione. Prezzi medi unitari, esclusi diritti: Leone XIII € 120,00; Pio X € 105,00; Benedetto XV € 125,00; Pio XI € 120,00; Pio XII € 100,00. Segnalo anche due belle medaglie in bronzo (Gregorio XVI - Museo Civico) e Pio IX (De Goyon) aggiudicate per € 230,00+diritti ciascuna. Nelle aste estere ho visto solo proposte limitate e aggiudicazioni nella norma. Meritano a mio giudizio citazione: ASTA HEIDELBERG - Gregorio XVI - Rara medaglia Porto Ripa Grande in argento -€ 1.600+diritti; ASTA MUENZEN MEDAILLEN - Pio XII - Guardia svizzzera argento - € 230,00+diritti; Asta DOROTHEUM- Alessandro VIII - Medaglia 1700 per il monumento funebre - grande modulo - AE - € 300+diritti; Clemente XI - Premio Accademia San Luca con cerchiatura - AE - conservazione media - € 260,00+diritti; Pio VI e Giuseppe II - Met. bianco - € 360+diritti. ASTA HAROLD MOLLER - Riproponeva alcune antiche medaglie in argento, rare. Per le modesta conservazione e prezzi base sostenuti l'invenduto ha avuto prevalenza.
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