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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/12/17 in tutte le aree
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Salve a tutti, vorrei condividere con tutti voi l'ultimo tondello entrato nella mia collezione di tre Filippi (II, III e IV) del Ducato di Milano, quindi sotto il dominio spagnolo. Si tratta di un ducatone di Filippo III del 1608 coniato nella zecca di Milano (peso: 31,9 g; diametro: 4,3 cm). Il ducatone in questione (MIR 340/8) si presenta con un'affascinante e leggera patina con qualche sporadica incrostazione. Il tonello è molto largo ed il conio perfettamente centrato. Notevole è soprattutto il ritratto del sovrano con tutti i rilievi ancora perfettamente conservati. D/ PHILIPPVS III REX HISPA .; Busto corazzato a destra con spallaccio ornato da maschera leonina e collare del Toson d'Oro, colletto alla spagnola e testa radiata; Sotto il busto: . 1608 . R/ MEDIOLANI DVX ET . C .; Stemma inquartato con aquile e bisce, sormontato da corona aperta Tale acquisto è il risultato di una molto lunga attesa e di paziente ricerca quasi quotidiana, ossia l'attesa di trovare, a prezzo accettabile, l'esemplare con un grado di conservazione ottimale. Attendo anche i vostri commenti... Saluti!3 punti
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Anch'io concordo, e poiché le risposte sono state date, e questa discussione è iniziata col piede sbagliato, credo non resti altro che chiuderla. petronius3 punti
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Tenuto conto l'argomento non poco interessante, e dietro richiesta di alcuni utenti, si apre una discussione che concerne prettamente gli errori sulle monete di Ferdinando IV di Borbone....magari ne apriremo più avanti un'altra riferita a Ferdinando II ove si riscontano analogamente e persistono. L'analisi andrebbe effettuata cercando di capire, soprattutto con ipotesi (perchè documentazione non c'è e non potrebbe essercene), se queste monete sono frutto di una fabbricazione involontaria determinata dal puro caso...oppure, al contrario di un'incisione voluta. Cortesemente chiederei, se analizziamo dapprima un determinato Nominale, di continuare sempre con lo stesso finchè non si riesce, più o meno, ad ottenere un fatto compiuto...e poi si prosegue con gli altri, altrimenti ci accavalliamo e non si riesce a proseguire in modo ordinato. Per ovviare a questo metto giù una prima lista di quelle che sono le monete, riportate e non ancora riportate e catalogate che presentano queste caratteristiche; logicamente questa lista può essere sempre e in qualsiasi momento modificata e/o aggiornata. Mi sento anche in dovere, visto l'argomento che andremo a trattare, di citare un mio carissimo amico (che da tempo che non leggo .... e che spero tanto che si faccia vivo in questa discussione), molto preparato sull'argomento e soprattutto detentore di un ricco archivio, che potrebbe essere molto utile per un prosieguo, slanciato e armonioso di questa discussione @Giuseppe Un attimo che preparo la lista delle monete.2 punti
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Prologo : Come promesso illustro con questo post come si potrebbe dedicare una parte della Sezione : Storia ed Archeologia , alle sole monete che rivestono un particolare motivo , iconografia o allegoria storica o archeologica , come spiegato in precedenza nel post “Proposta per la Sezione” ; spero che abbia successo con articoli scritti dai frequentatori della Sezione . Ho anche chiesto a @Reficul se sia possibile creare un “evidenziatore” colorato nella nostra Sezione , come avviene per le Regioni , dentro il quale scrivere Monete : Storia e Archeologia , affinche’ ognuno possa scrivere un articolo dedicato a questo genere di argomento . Articolo di prova : Gli “Alimenta Italiae” Le guerre costano , e come per altre cose , a pagarne il conto e’ principalmente il popolo . Gia al tempo di Domiziano , quando inizio’ la guerra contro i Daci , con le conseguenti sconfitte iniziali seguite da parziali rivincite contro Decebalo , fino alla stipula di un iniquo trattato di pace , nel quale Domiziano nominava Decebalo : Re cliente e alleato dei Romani , ma di contro pagava ai Daci un contributo in denaro per mantenere la pace fornendo loro manovalanza romana , tutto cio’ aveva messo in grave difficolta’ l’ economia italica . A questa gravosa situazione interna dell’ Italia , Domiziano aveva gia’ tentato di porvi rimedio nell’ anno 92 con il divieto alle Provincie di coltivare la vite e l’ ulivo ; l’ Italia , nazione dominante fino ad allora , a causa delle costose guerre esterne , della massiccia presenza dei provinciali nell’ esercito e nel Senato iniziava a perdere questa prerogativa , tanto che il successore Traiano fu il primo Imperatore romano non nato in Italia , seppur oriundo di una antica famiglia italica , forse di Todi in Umbria , trapiantata ad Italica , antica colonia romana fondata da Publio Cornelio Scipione in Spagna , vicino Siviglia , al tempo della seconda guerra punica . Traiano arrivato al potere per scelta oculata di Nerva , per prima cosa sospese ai Daci il pagamento in denaro per il mantenimento della pace , riservandolo in parte per il popolo romano e per arruolare una nuova Legione , la XXX Ulpia Traiana , appellata poi Victrix , che si aggiunse alle altre per la prossima campagne in Dacia ; questo atto di sospensione del tributo insieme ad altri iniziati dai Daci in risposta al gesto di Traiano , scateno’ la seconda guerra dacica che si concluse con l’ annessione della nuova Provincia . Rientrando nel tema del post , Traiano cerco’ di trovare una soluzione al gravoso problema economico interno dell’ Italia con la creazione di una struttura assistenziale che chiamo’ : "Alimenta Italiae" , cioe’ lo Stato anticipava capitali ai piccoli proprietari , utilizzando poi i bassi interessi ricevuti dal prestito , pagati da questi piccoli proprietari , per allevare , a spese dello Stato , i figli della ormai decaduta classe media e del proletariato italico ; questo con la prospettiva di rialzare il tenore di vita delle classi piu’ basse dei municipi italici . In pratica Traiano rinforzo’ e rese migliore la monovra gia’ iniziata al tempo di Augusto e ripresa poi da Nerva . Questi figli di povera gente italica , erano fanciulli e fanciulle , che venivano completamente allevati ed istruiti dallo Stato , fino al raggiungimento del XVIII anno di eta’ ; gli “Alimenta Italiae” vennero mantenuti fino al tempo di Alessandro Severo , dopo di che declinarono , fino a scomparire definitivamente al tempo di Costantino . Oltre che nelle emissioni monetali come quella nel Sesterzio in foto , dove si vede una raffigurazione femminile con cornucopia , forse rappresentante l’ Abbondanza o anche la ricca Italia che tiene per mano un fanciullio/a , con in esergo AlimItal, l’ allegoria degli “Alimenta” fu rappresentata anche su monumenti , come ad esempio nell’ Arco di Traiano a Benevento e in varie iscrizioni rinvenute a Ferentino , Terracina , Osimo , in Gallia Cisalpina e nel Beneventano .2 punti
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nikita_, ti posso fare una domanda? Cosa potrebbe essere più desiderabile e interessante di questa moneta?2 punti
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Caro @matteo95 quel grosso poco dopo l'articolo del 2013 (scritto quindi nel 2012) lo avevamo schedato anche io e Ricci: è conosciuto solo in quell'esemplare a quanto ne so, e noi in modo preliminare lo abbiamo considerato di passaggio, appunto, tra i primi grossi da 6 (una interpunzione, peso 1,7 etc..) e quelli delle serie successive (due interpunzioni, peso 1,4 poi 1,3 etcc,). O meglio: eventuale testimonianza della possibile prima serie di grossi da 6 leggeri, per noi successiva a quella dei grossi da 6 pesanti. Ovviamente noi lo abbiamo visto solo in fotografia e non lo abbiamo neppure potuto analizzare: prima di pubblicarlo, francamente, mi sarebbe piaciuto fare entrambe le cose, anche per conferma di questa sua eventuale "posizione" nella successione dei tipi (la tipologia morfologica dell'immagine di città e della croce sono simili ai grossi da 6 più leggeri: varia appunto solo l'interpunzione e quindi diventa interessante la verifica sul fino; il peso è un poco sotto la media di periodo, però...). Anche secondo me, come per @appah , visto dalla foto postata quella seconda interpunzione sul pezzo in oggetto è un globetto e non un anelletto. Pure sui denari, se guardi bene con il lentino, gli anelletti hanno chiaramente un circoletto vuoto in proporzione più largo ed evidente al centro, anche se comprendo la sensazione data anche dalle dimensioni un poco più grandi della circonferenza esterna rispetto al secondo globetto (ma anche questi può avvenire tra globetti dello stesso conio, a seconda di come sono stati impressi sul conio dal punzone mobile). Un caro saluto MB2 punti
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Ciao. Veramente simpatica questa notiziola tutta italiota della "Banda della lira", che da 10 anni avrebbe tenuto "parcheggiate" in Svizzera 5.000.000.000.000 (mi sembra si scriva così?) di lire frutto di evasione fiscale e di altri reati e che, solo a causa della prescrizione anticipata del Governo Monti, avrebbe mancato l'appuntamento in Banca d'Italia per il cambio con l'euro. Curioso come "menti" capaci di produrre una tale massa di danaro, seppure in maniera a quanto pare illegale, non siano state altrettanto brillanti nel cambiare tutti quei soldi (o quanto meno una parte consistente di essi), non dico in franchi svizzeri o dollari u.s.a. (ci sarebbe voluto per questo un intermediario con almeno il diploma di terza media inferiore) ma foss'anche in zloty polacchi o in bond argentini, avendo a disposizione poco meno di dieci anni di tempo per realizzare un'operazione del genere. Chissà, costoro forse avevano in animo di partire dalla Svizzera, di buon ora, il 28 febbraio 2012 (ultimo giorno utile per il cambio, prima che arrivasse Monti), con un furgone cassonato di quarta mano, così, tanto per non dare nell'occhio al passaggio della frontiera, nel quale stoccare l'ingombrante valuta. Destinazione: la più vicina Filiale della Banca d'Italia ... Giunti sul posto, l'operazione allo sportello della B.I. sarebbe stata una pura formalità di noiosa routine: scaricato il "cassone", con l'uso di carriole in dotazione al furgone (che la nostra "Banda", certamente più abituata agli yachts, non chiamerebbe mai carriole - sostantivo troppo proletario - ma, più snobisticamente.... "tenders", si sarebbero rovesciati i 5 mila miliardi di lire davanti allo sportello dell'impiegato e, con disinvoltura, gli si sarebbe chiesto: "cortesemente, ci cambierebbe queste lire con euro?" Sa, se può accelerare...avremo un pò di fretta, perchè abbiamo parcheggiato il furgone in doppia fila qui davanti....". Però poi è arrivato Monti, dal pianeta Marte e, senza neppure saperlo, ha rovinato i piani della "Banda". Scherzi a parte (e Monti a parte), ho qualche difficoltà a mettere in relazione la prescrizione anticipata della lira con l'intento della "Banda" di riciclare tutte quelle banconote in lire con gli euro. Mi pare che in questo caso la prescrizione anticipata della lira c'entri come i cavoli a merenda. Saluti. Michele2 punti
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Che ci sarebbero state tante novità il 28 gennaio, questo lo avevo già detto, alcune le abbiamo dette come quella di entrare in gruppo in una Istituzione Milanese per la prima volta quale è l'Ambrosiana, che io, e non solo, definisco storica, ma tante altre come avrete letto. Tra le tante del pomeriggio che sarà più informale al CCNM alcune sono delle sorprese e quindi le vedrete lì, un'altra novità anch'essa storica la possiamo già però dire a grandi linee qui ma sarà annunciata ufficialmente quel giorno. E' la nascita di un nuovo prodotto editoriale che ha come nome " Il Gazzettino di Quelli del Cordusio ", una rivista di news, approfondimenti, riflessioni numismatiche. Sarà un contenitore a cui stanno già partecipando diversi del nostro gruppo, ma anche non, con diversi giovani protagonisti come nel nostro credo, col baricentro su Milano Numismatica ma anche sulla Numismatica in genere. Ci sono nuovi grandi entusiasmi, passioni, sogni e ideali comuni, la numismatica è bella se condivisa, in gruppo, con persone che credono e decidono insieme...e quindi ridiamo linfa e motivazioni. Sarà un progetto che avrà come il gruppo la duplice modalità, quella della distribuzione digitale ma anche quella cartacea in Convegni importanti dove ci saremo tipo Verona e Parma e poi ovviamente ai banchi domenicali del mercato del Cordusio che ne sarà il primo beneficiario. Dico sempre è bello sognare, pensare in grande, ma è più bello se vedi poi tutto questo realizzato, anche questo obiettivo tra poco sarà realtà nel segno della divulgazione numismatica, dei giovani, di una numismatica a cui tutti possono accedere e contribuire a seconda delle loro possibilità, la numismatica che ci piace, auguri a tutti noi !2 punti
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Ciao Prof, io mi riferivo al primo post. Ma giusto per una precisazione. Ci sono molte persone che fanno confusione, pensando che la Croce potenziata sia quella di Gerusalemme. Quella di Gerusalemme, è detta anche Croce ricrociata, e si distingue dalla prima per la presenza delle crocette presenti nei quattro angoli della Croce. Diciamo che la mia, voleva essere un modo per far capire questa cosa a chi cade in questo errore. ☺2 punti
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buongiorno Albatros 79 La tua è una moneta di ERICE La conservazione e piacevole, ben collezionabile ERICE Moneta di bronzo. Grammi 3,64. diam. mm. 13,0 D/Testa femminile (Afrodite ?) a sx. con ciocca a coda di cavallo; sotto lettera punica. R/Cavallo stante a dx. con zampa anteriore sinistra sollevata e con una zampa posteriore sinistra sollevata. C. N. S. vol. 1. pag. 286/21. Anno 330-260 a.C. III periodo, erice.doc 111 kb non so' se ti è arrivata anche la scansione della monete pari alla tua hanno cambiato il come fare e non mi trovo più. saluti Pietro2 punti
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Esiste davvero questa cosa? Non la conoscevo... il riferimento al RIC è piuttosto vago - si riferisce al tipo da 1.5 solidi abbastanza diverso... Questa è mozzafiato!!!2 punti
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Inizio con le immagini della piastra 1794 SICILAR. Peso 27,49 grammi.2 punti
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ragazzi sembra una domanda facile, ma ci ho dovuto pensare per ben... 6 pagine di post alla fine ho deciso per il primo pensiero... la potremmo definire la prima moneta "non romana" coniata in Italia da un'autorità quindi completamente indipendente. FL ODOVAC si legge al dritto - RV . Ravenna al retro notare il baffo....e ovviamente l'assenza del diadema Odoacre, dopo aver coniato per circa un decennio a nome degli imperatori romani (il termine vale anche per l'oriente...) fa sparire dalle sue monete qualunque riferimento all'impero "esistente".. conia a SUO nome anche al dritto!!! (oltre al monogramma al retro) ...esistono anche dei "nummi" AE4 con le medesime caratteristiche, ma questa "mezza siliqua" è da urlo.... la foto di un momento nella storia.... prezzo? boh... a mia memoria non ricordo di averne mai vista una in vendita, questa è al British...2 punti
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Vediamo di fare un po' di chiarezza: l'Arslan nel suo intervento,Gli oboli celtici padani di Garlasco in "Multas per gentes et multa per aequora,Culture antiche in provincia di Pavia:Lomellina,Pavese,Oltrepò."dice:"Un semplice calcolo delle probabilità...indica come fortemente probabile che ci si trovi nell'area di circolazione preponderante(se non esclusiva)dei tipi XVI eXVII, con il cosiddetto"leone lupo",in passato visti come "insubri".Oggi le emissioni "insubri"sono state riconosciute con sicurezza,grazie agli scavi nella città di Milano,che ha restituito un quadro preponderante di moneta con legenda "leponzia"e mai con monete con il "leone lupo",se non in un ripostiglio." E ancora: "...siamo infine nell'area di emissione con i ritrovamenti di Garlasco,trattati in questa sede,e con quello di Scaldasole(PV). Questi ultimi ritrovamenti ci permettono di individuare ... un'area nella quale i tipi XVI e XVII appaiono "locali".Il dato viene ulteriormente confermato dalla definizione ormai sicura dell'area di circolazione della moneta insubre ( attuale Lombardia centrale ) e di quella cenomane ( attuali province di Brescia,Verona,forse Mantova ). Anche se l'area di circolazione di una specie monetaria può non coincidere con l'area di produzione,la concordanza delle prove,positive ed ex silentio,permette di considerare altamente probabile una emissione dei tipi XVI e XVII, con il "leone lupo",presso uno dei gruppi celtici che occupavano la pianura del Piemonte orientale e la Lombardia occidental attuali,cioe Libici o Libui (attuale vercellese ).Vertamocori (attuale novarese),Laevi e Marici (attuale Lomellina e Pavese ). Tra tutti i più visibili nelle fonti scritte,appaiono i Libici. A loro possiamo quindi ,probabilmente,attribuire l'emissione dei tipi XVI e XVII e dei divisionali a loro collegati." Direi che alla luce di questi dati possiamo definire con sufficiente precisione sia l'etnico che l'areale della moneta postata da @paolobs Saluti. ADELCHI.2 punti
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Il tema principale della mia collezione è quello del mito della gorgone. Il mio sogno, assoluto, è la gorgone alata di (forse?) Populonia. Irraggiungibile ovviamente M :P2 punti
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Come dimenticare Vittoria? Regina e imperatrice per oltre 63 anni (20 giugno 1837-22 gennaio 1901). Chiaramente i ritratti sulle monete testimoniano gli effetti del tempo sulle virtù giovanili. Buona giornata.2 punti
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Salve a tutti vorrei proporvi l'immagine di questo gettone commerciale inglese del 19° sec. fatto a imitazione dello zecchino veneziano del doge Alvise III Mocenigo utilizzato per il commercio africano. Questi gettoni furono probabilmente coniati da un commerciante londinese di nome John Cook, che gestiva una società di commercio con suo figlio, come recita la legenda “ JOANNES.ILLE. COQVVS. SUI FILIIQUE. (John medesimo Cook e suo figlio). Simili gettoni furono ampiamente utilizzati nel 19° sec. da molti commercianti inglesi, che li usavani sia nei loro commerci africani che orientali; i pezzi richiamavano e sfruttavano la fama e il prestigio di una moneta, quella veneziana, a lungo utilizzata in quelle terre. Sarebbe interessante, tuttavia, sapere quale fosse il valore attribuito loro sia dai commercianti inglesi ma soprattutto dagli africani, se cioè li considerassero dei semplici pezzi di conto (quindi avessero coscienza che fossero delle patacche) oppure li considerassero vere monete. Tuttavia non sempre queste imitazioni erano fatte in ottone: imitazione di zecchini di Venezia, con una rappresentazione astratta di Cristo, del Doge e di San Lorenzo, ma in oro, sono noti in India. Mi piacerebbe saperne di più su tali pezzi ma non riesco a trovare fonti documentali. Diam. 24,12 mm, 2,5 gr. Una buona serata1 punto
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Infatti era solo una suggestione ma grazie al prezioso suggerimento di @dex76 forso l'ho rintracciata: PICTONES (Area of Poitiers) Drachme au cavalier ailé c. 80-60 AC. R1 silver (15mm, 2,37g, 1h)Obverse : Anépigraphe Tête à droite, les cheveux épars avec de grosses mèchesReverse : Anépigraphe Cavalier ailé galopant à droite ; sous le cheval, un fleuron orné d'un globuleRef : LT.4461 DT.3678 ABT.27 Z.183 Sch/L.685 Grade : VF/EFComents on the condition : Drachme légèrement décentrée au droit, avec cependant un beau visage. Le revers est complet et particulièrement bien frappé. Patine grise et homogèneStarting Price : 180.00 EuroEstimate : 280.00 Euro1 punto
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A convalida di quanto detto , la prima moneta è quella indicata nel link al terzo posto , quindi una riproduzione della Perugina, https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/falsi/CarrarmatoPerugina/dettaglio.html dell'altra, qualunque "cosa" sia è una cosa "orrenda" quindi non ci pensare due volte a liquidare questo tuo conoscente1 punto
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tipologia alquanto inquinata,concordo con chi ha detto questa cosa.purtroppo ho poco tempo per indagare,ma esemplari simili a quello di ebay ne sono passati almeno un paio anche nei falsi da studio inasta. visto gli ultimi successi dei falsi,proprio da inasta io consiglierei agli amanti di queste indagini di partire da li....spesso si possono trovare tristi sorprese,,,,1 punto
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Buona sera a tutti, Mi unisco alla discussione in quanto cerco sempre di migliorare la qualità delle mie foto. Recentemente ho acquistato una reflex insieme ad un obiettivo macro da 100mm. E devo dire che i risultati si vedono, e subito. Poi la fotocamera che ho acquistato mi permette di collegarla al portatile, quindi vi immaginate la facilita che si ha a vedere quello che scatti sul monitor del pc e non su un mirino. Devo ancora lavorare sulla luce, penso di acquistare un faro a led potenza 30w e 5500k come colore della luce. Vi lascio 2 foto di una moneta che prima mi era difficile fotografarla in quanto molto piccola, ha solo 15mm. Io sono moto soddisfatto del risultato. Voi cosa dite? Grazie e buona serata!1 punto
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Ciao...lascia stare..la prima è una brutta riproduzione senza valore..la seconda sembra una medaglia....risparmia i soldi per acquisti migliori..saluti Eliodoro1 punto
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Ciao! Bel "pataccone" non c'è che dire .... Più che godibile e decisamente in condizioni migliori di quanto generalmente si trova in commercio. Non seguo questa monetazione, ma ho visto in rete, in vendita a fior di bigliettoni (€. 500/600), esemplari molto scadenti rispetto al tuo. Complimenti. Secondo te le due "nuvolette" davanti al naso, cosa sono? Fessurazioni o mancanze nel conio? saluti luciano1 punto
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a me sembra buono - zecca di Cyzicus RIC 306a (V), C 33 Antoninianus Obv: IMPCCVALDIOCLETIANVSAVG - Radiate, draped bust right. Rev: CONCORDIAMILITVM Exe: Γ/XXI - Diocletian standing right on left, holding spear, receiving Victory on globe from Jupiter to right, holding scepter. 286-293 (Cyzicus). $9 9/29/02.1 punto
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Delle due una. O questi "esempi" non sono stati considerati rilevanti nel merito della decisione della consulta oppure bisognerebbe pensarne i membri disinformati o peggio ancora complici. Credo e spero che la finanza possa indagare chi creda e quando creda. Il nocciolo della questione non è quanti di questi soldi siano di illecita provenienza. Il nocciolo è: "il fine giustifica i mezzi? ". Ammesso che si abbia indubitabile bisogno, è concesso ad un governo agire in che modo?. Per la banda bassotti dell'articolo è chiaro che nessuno di noi abbia simpatia. Buona serata. E.1 punto
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In base alla grandezza dei polpastrelli potrebbe essere anche un centavo, anche se in effetti si intravede la S finale di "centavos" Controlla magari il diametro, 30 mm. per il dos (10 grammi) e 25 mm per l'uno (5 grammi).1 punto
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All'MB arriva tranquillamente, sono affezionato alla liretta dell'8....conservala con cura e non svenderla... Un saluto1 punto
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Viganò per cortesia..... abbiamo affrontato un discorso complesso sulle scelte del governo Monti. Abbiamo visto che il comportamento dell'esecutivo, per carità spalleggiato da tutte le forze politiche e rispettando la forma, nottetempo ha cambiato le regole del gioco. Constatato come queste scelte siano successivamente risultate anticostituzionali ergo illegali. Ora mi portate un esempio di malaffare e pensate di risolvere la questione? Dovrei cambiare idea perchè qualche malavitoso vuol ripulire il bottino? Nessuno ha mai pensato che innanzi a capitali di provenienza dubbia, siano essi in lire o in euro, la finanza debba indagare. Vuole farmi credere che a fronte di comportamenti illeciti sia giusto che lo stato reagisca con comportamenti altrettanto anche se diversamente illeciti? Personalmente penso che non si debba agire in tale maniera nemmeno qualora il momento economico sia gravissimo. La pensa diversamente? In taluni casi la forma passa in secondo piano? Buona giornata1 punto
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se vuoi un personalissimo parere (non consiglio, parere) aspetta a venderle. Non stiamo parlando di cifre che spostano l universo (600-650 euro al momento). L argento ha avuto un momento di picco alto verso ottobre (fino a 575 euro/kg di quotazione), per poi precipitare fino a 480. (al momento è poco più alto, siamo sui 510 ma il trend può far pensare ad una costante, anche se lenta, risalita). tradotto, se non hai urgenza, magari entro un paio di mesi recupererà quanto perso nell ultimo trimestre del 2016. Ovviamente si parla di pochi euro/cent per moneta, ma avendone tu un buon lotto (200 pezzi), anche solo tu riuscissi a spuntare 4 euro al pezzo realizzeresti 150-200 euro in più di adesso.1 punto
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Ciao @uzifox dovrebbe essere un tondello pizzicato al margine, pizzicata dritta, più rara di quella curva, il processo di coniazione poi ha creato questo effetto con mancanza di bordo zigrinato e tondello meno spesso in quella zona. Essendo il tondello mancante in una parte non ha avuto il contrasto della virola e si è espanso in quella maniera. Vedi Tecniche ed errori di coniazione di Andrea Del Pup pag. 123-125. Saluti Marfir1 punto
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Salve, non è una medaglia garibaldina ma una medaglia sportiva militare di fine '800 forse francese. I due uomini oltre al fucile per il tiro a segno, sport molto in voga in quel periodo, sono contornati da attrezzi da ginnastica dell'epoca1 punto
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Benvenuto @Domi13 tutti ottimi consigli ti sono stati dati intanto ti segnalo il link del Circolo Giovani Numismatici di cui sono il segretario http://cgnnumismatica.weebly.com/ basta una mail con i tuoi dati per diventare socio Ti consiglierei poi di cercarti un circolo "fisico" vicino alla tua zona così da poter conoscere più appassionati possibili con anni di esperienza alle spalle che ti potranno dare moltissimi consigli oltre a far vedere gli esemplari in loro possesso ... l'importanza dei circoli spesso passa in secondo piano specie con l'avvento di internet ma, ti posso assicurare che sono fondamentali per potersi addentrare in pieno nel mondo numismatico assieme alle conferenze che spesso vengono organizzate in giro per l'Italia. Se vuoi e puoi per esempio fa poco ci sarà la giornata a Finale Ligure il 4 Febbraio e a Parma il 1 Aprile per qualunque dubbio non esitare a scrivermi anche in privato1 punto
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io penso che una serie di informazioni non necessariei, non fanno altro che confondere l'utente il quale aveva solamente chiesto di identificare la moneta. Per es. scrivere che è una imitazione del ducato veneziano, senza ampliare il discorso, non serve a nulla.1 punto
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Continuo con la (penso sia ancora...inedita) la piastra 1793 "gigli invertiti". Peso 27,11 grammi.1 punto
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Salve a tutti. Secondo me, le somiglianze che ci sono con un tarì amalfitano non ci sono con la monetazione aurea dei crociati. E questo dato mi sembra sia emerso anche in questa discussione come nella precedente che ha coinvolto questa moneta. Come ho già detto più volte, a mio parere i crociati non c'entrano. Poi, ripeto, se si vuole esplorare questa pista allora intervenga qualcuno esperto di questa monetazione con testi alla mano e dica la sua. Continuare a tirare in ballo i crociati e poi fermarsi lì senza dare altre spiegazioni non serve a nulla perché non si sviluppa un discorso che porta ad alcunché, neanche alla formulazione di una qualche ipotesi scientificamente valida che poggi su basi comprovate da studi di settore. Il peso di sei grammi per un tarì di questo periodo non è mai stato registrato da nessuna parte: in mancanza del peso corretto la vedo dura asserire che un tarì di ben 6 grammi sia autentico. Inoltre, le nuove foto mi danno un aspetto generale della moneta ancor meno rassicurante delle prime immagini. E vi sono nuovi motivi che si sommano a quelli da me già espressi, cioè: Potrebbe esserlo, forse considerando che quella mancanza di metallo quadrangolare al bordo potrebbe essere il risultato della rimozione di un appiccagnolo? Dai tagli che si vedono in quella zona, sembra che la rottura non sia avvenuta in antico, anzi, sembra proprio che sia avvenuta in tempi più recenti. Così come in quella zona sono visibili lungo il bordo dei segni paralleli che dal bordo medesimo si muovono verso l'interno, come se quella zona della moneta fosse stata manomessa intenzionalmente con un oggetto abrasivo, forse metallico (appiccagnolo, o simile, troppo esteso ed invasivo che ha interessato una vasta zona? ). Grazie @magdi per il tuo intervento, che contiene una giusta osservazione che mi preme sottolineare: i tarì amalfitani di Ruggero II con R e croce (che secondo me questo pezzo vorrebbe imitare) hanno una legenda che non è in arabo corretto, ma che nei cataloghi e testi di settore (ad esempio MEC 14 e Travaini MIN, per citare i primi due che mi vengono in mente) viene riportata come pseudo-cufica, cioè non è traducibile in arabo, ma vorrebbe semplicemente imitare una scritta cufica. Come ho già detto, però, tutti i tarì amalfitani di Ruggero II da me censiti (più di 20) portano dei caratteri cufici con variazioni minime, in questo pezzo, invece, le lettere cufiche, sebbene stilisticamente simili ai tarì amalfitani di Ruggero II, hanno una disposizione del tutto diversa, come diverse sembrano le stesse lettere che si discostano dai tipi originali, e sembrano rispettare un criterio sequenziale ben preciso che non è sempre presente negli esemplari genuini dello stesso tipo.1 punto
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ciao fede-80 le sterline d oro abbracciano un arco temporale notevole (quest anno siamo arrivati a 200 anni tondi tondi, 1817-2017). devo premettere che è un "brutto momento" questo per addentrarsi in questo tipo di acquisto, o collezione perché, dopo anni o forse anche decenni di sostanziale disinteresse, il mercato (parlo di mercato mondiale eh, non certo italiano) è tornato ad occuparsi delle sovrane d oro. Questo ha portato da una parte ad un moltiplicarsi di offerte, di pezzi presenti in asta, di annunci su e bay etc etc ma anche, inevitabilmente, ad un aumento generalizzato dei prezzi. Quest'ultimo aspetto mi porta alla seconda parte dell analisi e cioè al prezzo e al tipo di sovrane presenti. Prendi le seguenti valutazioni con le molle, si parla di centinaia di monete (e poi ci sono le proof, ci sono zecche differenti, disegni differenti, rarità differenti...) Dal 1817 al 1838 le sovrane son praticamente tutte rare. Costano centinaia se non migliaia di euro. Se non decine di migliaia di euro. Per queste sovrane comportati come per qualunque moneta. Controlla bene conservazione, rarità, tiratura etc etc. L'oro contenuto è veramente un dettaglio. (ovviamente si parte dalla base del fino contenuto...) Dalle sovrane Vittoria (1838-1901) in poi il discorso cambia. Soprattutto dal 1871 aumenta in modo esponenziale la tiratura, la varietà (Stemma, San Giorgio, velate, giubileo..), le zecche (a Londra si aggiungono Sidney, dal 1855, Melbourne, dal 1872, Perth, dal 1899 e poi in seguito anche Ottawa, 1908, Pretoria, 1923, e Bombay (!, nel 1918) coinvolte etc etc. Diciamo che è (a mio avviso) il periodo che da più soddisfazione perché, a prezzi ancora abbordabili, si portano a casa dei piccolo gioielli (tutte le stemmate ad esempio, coniate dal 1838 al 1887). Certo anche qui ci sono grandi rarità, ma sono le eccezioni, non la norma. Ad oggi una bella stemmata, anno comune, la trovi tranquillamente a 350-380 euro. Ovviamente si tratta di monete costose, ma considera che "sotto" c è sempre una base di 260-280 euro di fino contenuto. Considera inoltre che erano tutte monete nate per circolare (sarà cosi fino al 1932), quindi il FDC si paga notevolmente, ammesso di trovarlo. Stessa cosa vale per i regnanti dal 1901 al 1932, periodo nel quale son state coniate anche 18-20 milioni (!!) di sterline per anno. Tralasciando la sovrana proof del 1937 (che oggi viaggia sui 2500-3000 euro) entriamo poi nell'era Elisabettiana (1953-). Qui cambia completamente il discorso. Le sterline non sono più monete nate per circolare e Londra torna ad essere l unica zecca che le produce. Il periodo 1957-1978 vede inoltre una produzione "a singhiozzo" (solo dal 1978 infatti riprende la cadenza regolare di una o più emissioni per anno). Sono sterline che si trovano a peso (anche se, ultimamente, con la moda degli slab, si trovano sterline Elisabetta a prezzi esorbitanti) e generalmente sempre da SPL in su (son le classiche sterline che si regalavano un tempo per battesimi comunioni etc etc). Dal 1985 al 1999 sono state coniate SOLO proof (le "gotiche"), mentre dal 2000 in poi è entrata in uso la doppia coniazione (sterlina proof e BU). La tendenza, ahinoi, degli ultimi anni, è quella di offrire sempre più disegni "tipici", che spingono i drogati delle sterline d oro ad acquisti multipli per tenere il passo alle differenti tipologie coniate (solo negli ultimi 20 anni ti segnalo la 1989, la 2002, 2005, 2012 e le doppie o triple emissioni del 2015-2016-2017). Spero di averti chiarito qualche aspetto, più che avertelo incasinato)1 punto
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A pensarci bene, mi accontenterei di questa: Ex Triton XVIII, lotto 630. The Beginings of Coinage in the West Triton XVIII, Lot: 630. Estimate $1000. Sold for $4000. This amount does not include the buyer’s fee. IONIA, Uncertain. Circa 650-600 BC. EL Trite – Third Stater (12.5mm, 4.75 g). Lydo-Milesian standard. Plain globular surface / Two incuse squares. Cf. Weidauer Group II (unlisted denomination); Karwiese, Artemision, Type I.1; Elektron I 3; Rosen –; Traité I 11; SNG Kayhan 673; SNG von Aulock 7762. As made.1 punto
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Buongiorno a tutti! Ringrazio all'amico @Cinna74 che mi ha suggerito questa interessantissima discussione! Sto vedendo monete bellissime, alcune mai viste prima..... Per me, le monete dei sogni sono: Corona vittoriana fine ottocento in conservazione FDC e un 5 Lire 1861 Firenze, conservazione BB+ oppure SPL. Sogni realizzabili...☺️ spero.....1 punto
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Eeeeh.... Ce ne sarebbero di cose da dire... Di getto, il primo consiglio che ti do, è di non avere fretta. Fai con calma. Non fiondarti subito a comprare monete, anche se la tentazione è forte. Anzitutto, ti stai per addentrare in un mondo meraviglioso ma tremendamente vasto. Un periodo che abbraccia secoli di storia, quasi un millennio!, e che vede attive centinaia di Zecche. Capisci già solo da questo quante cose ci siano da studiare e conoscere. Perché, quindi, ti dico di fare con calma? Perché a meno che tu non voglia collezionare di tutto un po', avrai bisogno di tempo per trovare la tua strada numismatica. Se ti lasci prendere dalla foga, potresti ritrovarti un giorno con tanto materiale, magari scadente, che non ti interessa più, e per il quale avrai speso soldi a vuoto. Per di più, per la monetazione antica (greca, in particolare) quello dei falsi è un problema sempre più grande con cui fare i conti.. Quindi è meglio farsi le ossa il più possibile. Ovviamente non ti dico di evitare gli acquisti, che in fondo sono imprescindibili (sono un po' come la legna che tiene acceso un fuoco), però ti sconsiglio di lasciarti trasportare dall'iniziale desiderio di accumulare monete su monete. Ci siamo passati tutti Detto questo, da dove iniziare? Oggi abbiamo internet, che se ben usato è una fonte incredibile (francamente non riesco ad immaginare come andassero le cose 20 anni fa!). Qui su lamoneta, nelle sezioni dedicate alle monetazioni antiche, troverai centinaia di discussioni e decine di utenti preparatissimi. Approfittane, leggi leggi leggi e chiedi! Assorbi il più possibile. Mano a mano che leggerai e vedrai monete, inizierai anche a capire cosa ti piace di più (greche continentali? Magno greche? Romane repubblicane? Imperiali? Provinciali? Tardo antiche? Chissà!). Oltre a questo, cerca di leggere anche libri, partendo da testi generali fino ad approfondire piano piano. Leggi anche alcune riviste (ad es: il Giornale della Numismatica, che trovi online, o Monete Antiche, che però necessita di un abbonamento). Tieni poi presente che, in Italia, la legge che regolamenta il collezionismo di oggetti antichi è piuttosto severa, quindi quando inizierai a comprare evita di farlo presso i "bagarini", anche se magari ti faranno prezzi allettanti. Devi assicurarti di comprare SEMPRE pezzi che siano provvisti di un CERTIFICATO DI LECITA PROVENIENZA, ma queste sono questioni lunghe per cui esiste una sezione specifica del forum, quella legale. Ti invito a leggerla. Volendo riassumere, in attesa degli interventi degli utenti più esperti: leggi, scopri, STUDIA, compra (consapevolmente e con giudizio!) e divertiti stai per entrare in un mondo meraviglioso benvenuto, Afranio1 punto
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Già che siamo in argomento, continuo con con l'esposizione delle qualità e della personalità di Cleopatra secondo fonti affidabili. Essere donna di potere al pari degli uomini, nell’antico Egitto era usuale: le regine, da abili consigliere, vivevano al fianco dei faraoni condividendo diritti e privilegi, gestendo con essi il potere e partecipando attivamente alla vita politica del regno. La libertà e l’autonomia della quale godevano le regine non erano esclusiva dei palazzi reali. In generale tutte le donne dell’antico Egitto vivevano una condizione emancipata, sapevano leggere e scrivere, giuridicamente avevano gli stessi diritti degli uomini, disponevano dei propri beni liberamente, potevano addirittura scegliersi il marito. Privilegi impensabili per le altre civiltà dell’epoca. Essere “Nebet Per” ossia signora della casa non impediva però alle donne di lavorare nei campi accanto al marito o come tessitrici oppure intraprendere professioni come quella di danzatrice, musicista o addirittura scriba. Cleopatra, nata e cresciuta in Egitto, eredita questo stile di vita improntato alla libertà e all’indipendenza sconosciuto alle donne appartenenti ad altre culture del suo tempo e non solo. Una donna affascinante, sensuale e seducente, ma in realtà non sono queste qualità la sua arma migliore. Probabilmente non è mai stata una donna di straordinaria bellezza, ma sicuramente di straordinaria vitalità e intelligenza certa. La sua vera forza è la sua personalità. E’ infatti una donna molto colta, intelligente, raffinata, che sa parlare su temi diversissimi, che conosce tante lingue e con la quale è piacevole conversare e passare il tempo. Forte e abile politicamente, è una donna, appunto, libera e indipendente molto diversa dalla maggior parte delle donne romane che sono relegate ad un ruolo di secondo piano nella vita sociale. E questo sicuramente colpisce molto uomini tipici romani come lo sono Cesare e Marco Antonio.1 punto
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ri-cito parte quanto scritto qualche tempo fa: Pautasso tipo 7a, Arslaan tipo XVII (al rovescio simboli << --> MA<<A degradato) Così come è stato detto imitazione cisalpina della dracma massaliota. E' evidente la latenizzazione del dritto oltre che del rovescio dove l'animale non ha nulla a che vedere con il leone originale. Arslaan attribusce il tipo ai Libui Salluvi , Pautasso la attribuisce a Insubri, mentre in uno studio Gorini, che riduce sensibilmente le attribuzioni di Pautasso e Arslaan , la attribuisce in area cenomane. Tipologia del dritto mi sembrerebbe ad "occhi pesti" (come definisce Arslaan) doppia coda del lupo e quindi considerata di conio più antico rispetto alla raffigurazione con coda semplice. Nel ripostiglio di Manerbio la tipologia ad "occhi pesti" è meno frequente della tipologia cosiddetta ad "occhi aperti" tipo Arslaan XVI. Caratteristica di questo tipologia è il taglio grezzo del tondello (cesoie?) PS a quale articolo di Pautasso su Manerbio ti riferisci?1 punto
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Ciao cabanes, e complimenti per l'impegno che metti!! A me, sinceramente, non sembra proprio tutto questo disastro, come invece immaginavo leggendo il tuo messaggio introduttivo piuttosto sconsolato. Utilizzi un'illuminazione proveniente dal punto che corrisponde ad ore 12 della moneta? Te lo chiedo perché mi sembra di notare un aspetto che accomuna tutte e tre le foto: la moneta fotografata rimane sempre un po sottoesposta nella zona intorno alle ore 6, o comunque nella parte inferiore de tondello. Se così fosse, devi trovare il modo di "giocare" con la luce, per poterla sfruttare in modo da renderla il più possibile adatta alla moneta, al metallo (ed all'eventuale patinah che potrebbe avere la moneta di turno. Come si fa? Domanda da 100 milioni... Tutto dipende ANCHE dall'attrezzatura di cui disponi. In ogni caso, ribadisco, per me tutte e tre le foto sono comunque gradevoli: la messa a fuoco è molto buona, cosa già importantissima visto che è la prima cosa che facilita la lettura dei dettagli. Il rame mi piace molto, la tonalità sembra molto veritiera, cosa questa molto importante. Sull'argento (specie quando è lavato con il liquido apposito), le cose si complicano, perché aumenta i riflessi del metallo rendendo il tutto più difficile (non dimenticare però che molto dipende anche dalla capacità della tua fotocamera... io ho trovato grandi cambiamenti nel passaggio alla reflex ed ottica apposita, ma anche con la reflex non è tutto rosa e fiori). Come vedi, il "problema" presente nella foto del rame, te lo ritrovi qui in maniera però più accentuata, data appunto, la brillantezza maggiore della moneta se paragonata con quella più spenta del rame. Il punto centrale, che ha forte brillantezza, riflette la luce che arriva dalla sorgente luminosa... analizzando questa situazione, potresti cercare di rendere la luce più morbida PRIMA che arrivi sulla moneta (potrebbe essere una prova da fare...) Comunque i dettagli non risultano bruciati, cosa questa molto importante. Ti tranquillizzo sul fatto che la foto potrebbe dare adito ad equivoci di patinatura. A "saper leggere la foto" (qua si apre un altro mondo...) ciò è chiaro. Forse ci vedo un pizzico di giallo che desaturerei... Come vedi, anche qua, la parte inferiore della moneta è sottoesposta, e lo squilibrio di luce tra parte centrale ed i bordi conferisce quella sensazione di patinatura cui ti riferisci. stessa cosa per l'oro (questonancora più problematico da fotografare). Se fai caso, dal collo in giù, e verso la dx in basso, si presenta lo stesso problema: sottoesposizione. Mi sembra di capire che con tutte le prove che hai fatto, hai anche provato tante posizioni per la luce. Quindi, più che cambiare tipologia luminosa o posizione, forse potresti lavorare sulla maniera da rendere la luce "addolcita" e/o "incanalata" in modo da "aiutare" anche la tua fotocamera a dare il meglio che può. Piu la luce è impetuosa, maggiore difficoltà avrà la tua digitale a dare il meglio di se nello scatto. Lo scanner, francamente, lo lascerei stare, secondo me, quelle foto nùn se ponno proprio guardà Secondo me sei sulla buona strada! Se ti piace la fotografia, direi che dovresti corroborare le prove fotografiche anche ad un po di teoria, così da sapere meglio come gestire la luce, i colori nella post-produzione, ed eventuali impostazioni tecniche della tua fotocamera se questa te lo permette. in bocca al lupo, fab1 punto
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la Corte Costituzionale valuta con molta più cogenza e autorità giuridica di quanto normi un governo. Questo è lapalissiano cosi come il sorgere del sole domattina. Capisco che la sentenza della stessa non vada nella direzione da lei auspicata, dato che sostanzialmente sconfessa quanto fatto nottetempo dal simpatico professor monti. Ma non è questo il punto. Il punto allarmante è che un sostenitore del diritto, come lei si definisce, asserisce con nonchalance che una norma votata nel cuore della notte con valenza retroattiva che cancella diritti acquisiti sia perfettamente legittima. E per difendere tale mostruosità si arrampichi ora addirittura sulla differente "forza" che intercorre tra le norme di rango costituzionale e quelle ordinarie. Forse finge di non capire che qui non è tanto il "grado" della norma modificata che interessa (se fosse solo questo allora si possono cambiare anche le norme costituzionali, alle 03.00, con la dovuta maggioranza..) ma la forma e le modalità con cui questo è stato fatto. Per fortuna lei non siede (né mai siederà) in Corte Costituzionale, mi viene da affermare. Si sarebbe trovato meglio con lo Statuto Albertino, ottimo esempio di costituzione flessibile, modificabile agilmente ad ogni cambio di umore. Ma grazie a Dio, per quanto la nostra sia una Repubblica disastrata, esistono anche (o ancora) organismi di controllo che cancellano (seppur con notevole ritardo) le aberrazioni di governi famelici di diritti ormai consolidati nello stato moderno (tipo la certezza del diritto...sarebbe carino se lei una volta, si addormentasse la notte, sicuro di una norma che la protegge, e si svegliasse la mattina dopo scoprendo che tale norma è stata abolita mentre lei dormiva tranquillo e beato..)...1 punto
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la solita itaglia.. la discussione è molto interessante, e mi era sfuggita, grazie dunque Acqvavitus per averla riportata in alto.. ho riletto quasi tutti gli interventi postati dagli utenti nei mesi/anni passati, e rimango perplesso in particolare dai commenti di viganò. ma come, qui tu dici, al post 158 "Per tornare poi all'oggetto principale della presente discussione, infine, se qualcuno non riesce a capire che in quelle circostanze bisognava recuperare ogni risorsa possibile (idem compreso il fondo per la conversione delle lire) è inutile sprecare parole. Continuiamo a fare discussioni "in punta di diritto" e proseguiamo a non voler vedere la realtà di questa Nazione fatta di e rappresentata da professionisti del pianto ed egoisti, altro che popolino..." e in tanti altri post precedenti sostanzialmente dici la stessa cosa e cioè che il governo ha fatto bene a cambiare la norma nottetempo, con anticipazione immediata (anzi retrodatata) della possibilità di conversione delle lire in euro. Difatto annullando un diritto dato per legge ai cittadini che invece sapevano di avere ancora un paio di mesi (mi pare). Ora, al di la del fatto che la Corte Costituz. ha chiarito (all italiana ovviamente, cioè dopo anni e di fatto aprendo una finestra temporale già chiusa per pochi, pochissimi che avevano comunque fatto richiesta in quei due mesi che improvvisamente erano stati cancellati...ma tant è) l illiceità di tale decreto, mi viene da sorridere nel constatare come in questa discussione sostanzialmente sei insofferente al diritto, che puo essere a tuo avviso tranquillamente calpestato dallo stato quando lo ritenga più opportuno (di fatto aprendo a qualunque abuso da parte dello stato nei confronti dei cittadini, cosa che mi risulta essere possibile, forse, solo in tempo di guerra o di cataclisma, in base a leggi marziali che sono comunque ampiamente codificate e assolutamente limitate nel tempo), cosa che, se non correttamente combattuta, ci paragonerebbe alle peggiori forme di governi dispotici e totalitari, dove il boss di turno si sveglia la mattina e decide a piacimento. Ma la cosa esilarante (si fa per dire) è che in un thread della STESSA SEZIONE, dove si discute di un tema molto simile ti ergi invece a paladino feroce e intransigente delle norme giuridico istituzionali (costituzionali e di legge) che reggono l impalcatura della forma di stato e di governo italiana, negando nella maniera più assoluta ogni qualsivoglia forma di elasticità... Ma come...di là sei armato di codici e manuali, e qui sei insofferente alle discussioni "in punta di diritto?"... mmmm1 punto
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