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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/03/17 in tutte le aree
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Visto che ci siamo facciamo anche facile divulgazione per far capire ed essere semplici e schematici... Davanti a un denaro ottoniano pavese si può entrare in grande confusione, in realtà incominciamo a stringere le possibilità e sono nel 95% dei casi solo 3 . Due al diritto riportano IMPERATOR, uno al diritto riporta HTERCIVS e solo IMPERATOR al rovescio. Quindi rimangono essenzialmente solo due da riconoscere e sono : 1) OTTONE II Imperatore e Ottone II Re ( 962 - 967 ) - tipo Imperator/ Otto pivs rex 2) Ottone II Imperatore ( 973 - 983 ) - tipo Imperator/ Avgvstvs Poi c'è il più facilmente distinguibile : 3) Ottone III Imperatore ( ? - 1002 ) - tipo HTercivs/ Imperator E allora se non c'è HTercivs al diritto due sono le possibilità al rovescio o intravedete Otto pivs rex o Avgvstvs che poi ,essendo molto differenti tra loro, di solito si riesce a riconoscerle. Questo sempre che non troviate le rare serie di Inclita civitas o Civitas glorio che comunque vi auguro di trovare prima o poi .... Spero di essere stato chiaro, schematico e utile, credo che poi al collezionista di ottoniani di Pavia questo poi serva, non molto di più, e in fondo non è impossibile anche per un non medievalista...4 punti
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La battaglia del Metauro si puo’ definire come uno di quegli eventi che decisero il corso della storia ; con la conseguente vittoria romana salvo’ l’ Italia dalla conquista cartaginese e fu dovuta principalmente al risultato di una marcia prodigiosa , la marcia “nascosta” al nemico Annibale da parte del Console romano Claudio Nerone . In breve i fatti dell’ anno 207 a.C. poiche’ il tema principale riguarda i preliminari e la marcia , anzi la corsa , di 6000 uomini e 1000 cavalieri da Canosa in Puglia al fiume Metauro nell’ alto Marche . Mentre i Romani tengono sotto controllo Annibale , Asdrubale intanto giunge in Italia dopo aver attraversato i Pirenei e le Alpi ripercorrendo il percorso gia’ collaudato da Annibale . Giunse cosi’ in Gallia cisalpina agli inizi del 207 a.C. con circa 20.000 armati , qui’ rafforzo’ il suo esercito con mercenari Galli arrivando a 30.000 soldati , altri parlano di 40.000 ; dopo aver assediato inutilmente la colonia romana di Piacenza , Asdrubale prosegui’ la marcia di avvicinamento ad Annibale ; la situazione di Roma appariva gravissima , se i due eserciti cartaginesi si fossero uniti forse per Roma sarebbe stata la fine , quindi il Senato invio’ il console Marco Livio Salinatore verso Nord per fermare la marcia di Asdrubale , fratello minore di Annibale che era giunto in Italia per portare soccorso al fratello , mentre l' altro console Gaio Claudio Nerone cercava di bloccare Annibale nel Bruzio poiche’ il pensiero estremo dei Romani era quello di impedire il congiungimento dei due fratelli e dei loro eserciti . Annibale intanto riuscì a svincolarsi dal blocco operato da Claudio Nerone dirigendosi verso l' Apulia e respingendo i Romani nella battaglia di Grumento che rimase pero’ senza vincitori , quindi Annibale con una marcia laterale tipica del suo tatticismo raggiunse prima Venosa e poi Canosa , dove si fermò attendendo notizie sulle mosse del fratello Asdrubale ; in pratica Annibale fermandosi a Canosa si trovo’ qui immobilizzato avendo di fronte , verso Nord , Claudio Nerone e a Sud due Legioni stanziate a Taranto . Asdrubale intanto tento’ di mettersi in contatto con Annibale inviandogli alcuni messaggeri , ma i Romani riuscirono ad intercettare i messaggeri di Asdrubale inviati per informare il fratello sulle sue intenzioni di scendere lunga la costa adriatica in direzione sud verso la Puglia e quindi appresero che il secondo esercito nemico di Asdrubale era in marcia verso la costa marittima in direzione di Fano ; di conseguenza Annibale rimase all' oscuro di questi progetti del fratello e rimase a Canosa senza tentare di rompere il blocco verso Nord operato da Claudio Nerone posizionato con le sue Legioni sulle alture di Canosa . A questo punto Claudio Nerone non sopportando l’ inettitudine , decise con una mossa azzardata che avrebbe potuto avere risvolti drammatici per Roma , ma che si rivelo’ decisiva e senza attendere il consenso del Senato per la sua azione , di lasciare il blocco ad Annibale d’ innanzi a Canosa e con una audace marcia forzata raggiunse Livio Salinatore a Sena Gallica l’ attuale Senigallia , insieme ad piccola parte delle sue forze , 6.000 fanti e 1.000 cavalieri in pratica poco piu’ di una Legione , ma costituita dei migliori Legionari e Cavalieri . La marcia di Claudio Nerone rimase prodigiosa ed ineguagliata nella storia delle marce militari ; lo scopo di Nerone era quello di portare un contingente di truppe scelte ed effettuare una marcia forzata che lo portasse a congiungersi con Livio Salinatore e con questa armata rinforzata affrontare insieme e sconfiggere Asdrubale , dopo di che a vittoria ottenuta ritornare celermente al proprio campo a Canosa prima che Annibale possa accorgersi di quanto è accaduto a sua insaputa ; parte da Canosa prima di avere il consenso del Senato , decisione azzardata e carica di conseguenze nel caso Annibale si fosse accorto della sua partenza che tra viaggio di andata , battaglia ed eventuale ritorno nel caso di vittoria romana , lo avrebbe tenuto lontano da Canosa per 15/16 giorni , Annibale avrebbe potuto approfittare della partenza di Claudio Nerone e rompere facilmente il blocco verso Nord . Dopo 22 secoli sembra un romanzo epico cio’ che fece Claudio Nerone , in realtà si tratto’ di una delle più geniali operazioni militari di tutti i tempi e certamente ancora oggi rimane una “marcia prodigiosa” rimasta unica nella storia militare , sia per il prestigio militare indiscutibile degli avversari cartaginesi sia per le conseguenze della posta in palio : vittoria romana o fine di Roma . Il piano di Nerone fu quello di partire da Canosa di notte senza farsi accorgere da Annibale , lasciando nel campo tende e fuochi accesi anche le notti successive alla partenza in modo di non far notare ad Annibale la mancanza di 7000 uomini ; la marcia verso nord è spedita ed esaltante , praticamente di corsa ; Tito Livio racconta che due ali di folla accoglievano trionfalmente la colonna romana in marcia lungo la costa adriatica e le fornivano tutto ciò di cui aveva bisogno : cibo , mezzi di trasporto per aiutare quelli sfiniti e conforto morale nell’ impresa , pareva che tutta l’ Italia li spingesse aiutandoli nella corsa verso il Nord . La marcia durò ben sette giorni e otto notti , durante i quali , si fa fatica a crederlo , Nerone e i suoi uomini coprirono circa 472 Km. , dedicando al riposo solo il minimo necessario a non morire di fatica prima della battaglia decisiva per le sorti di Roma . Per la cronaca , questa marcia prodigiosa , si tratto’ di un vero e proprio record rimasto ineguagliato per un esercito a piedi : una media di 67/ 68 chilometri al giorno ! Giunti sfiniti presso l’ accampamento di Livio Salinatore che era posizionato davanti ad quello di Asdrubale , i 7000 uomini piu’ i mille cavalli si riposarono , ma senza aumentare il numero delle tende per non far sospettare ad Asdrubale l’ aumento dei Legionari presenti davanti a lui . Senza scendere nei dettagli della battaglia del Metauro che non rientra nei piani del post , questa si concluse con la completa vittoria di Roma ; l' esercito cartaginese fu completamente distrutto e Asdrubale cadde combattendo sul campo , del resto quest' ultimo come dice Tito Livio : “non aveva né il genio né la tempra del fratello” , fu pero’ un uomo d’ onore e non volle sopravvivere alla sconfitta che in seguito si rivelo’ fatale anche per Annibale , ormai confinato in un angolo d’ Italia , senza piu’ speranze di vittoria finale . Non appena termino’ la battaglia del Metauro Claudio Nerone torno’ felicemente ed immediatamente a Canosa ripercorrendo con la stessa celerita’ il percorso tenuto carico di speranza all’ andata e qui giunto , seppe che Annibale era rimasto tranquillo al suo accampamento senza sospettare della mancanza del Console . Claudio Nerone informo’ Annibale della fine del fratello e delle sue speranze di vittoria , facendogli recapitare la testa mozza di Asdrubale presso il suo campo . La cartina della marcia di Claudio Nerone3 punti
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Buongiorno Massimo, apprezzo molto il tuo modo educato e pacato di chiedere informazioni. Ti dico il mio punto di vista, sempre spassionato e disinteressato, visto che assolutamente mai farò il commerciante, e che collezionista rimango, se non di fatto, almeno nell'animo, fino alla morte. attenzione: con la scusa della bava, non si guardano dettagli ancora più importanti, tipo rilievi ma soprattutto se la brillantezza del metallo sia omogenea o meno anche sopra i rilievi più esposti, o la pulizia dei campi. dalle foto, sono proprio queste caratteristiche che non si colgono (o almeno io non le vedo). La "bava di conio" è un'altra cosa, e se non la si sa distinguere bene, si prende un bel granchio, perché alla base della "bava" c'è un esubero di metallo, che rimane "in rialzo" anche su di una moneta poco circolata... ma la bavetta FINISSIMA, è già partita al solo guardarla... personalmente eviterei il confronto diretto con il commerciante che ti ha venduto le monete. Cosa primaria, come tu ammetti molto correttamente ed educatamente, non sei molto preparato in materia, quindi altrettanto onestamente dobbiamo mettere in preventivo che potrebbero benissimo essere le tue foto in difetto. inoltre, mi domando: se vai dall'oste per chiedere lumi sulla prelibatezza del suo vino, ma al tempo stesso tu non ne sei un vero intenditore, potrebbe mai l'oste "ravvedersi" (nel caso veramente poi il suo vino non fosse di quella qualità per come era stato venduto), ammettendolo? mi pare un po difficile...3 punti
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Visto il bel sesterzio di Tito postato da @romanus mi sono deciso di farvi conoscere il mio "regalino di Natale". Spero arrivi presto, non come gli ultimi acquisti di inizi dicembre che sono ancora misteriosamente dispersi nel limbo tra le poste francesi, tedesche ed inglesi con quella italiana. Non rarissimo ma credo alquanto godibile. Sperando che il colore sia verosimile mi piace da impazzire la patina 8sarà originale?). Filippo I l'Arabo, 244-249 AD AE Sestertius Zecca di Roma 17,39 gr 31 mm Obv.: IMP M IVL PHILIPPVS AVG - Laureate, draped and cuirassed bust right. Rev: PAX AETERNA / S - C - Pax advancing left with branch and sceptre. RIC 185a. Some deposits, otherwise gVF. Domanda tecnica, i "depositi" si possono rimuovere in qualche modo? Esiste qualche laboratorio di portarlo a far toelette? :-) Grazie. TWF2 punti
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Molto Probabile da un grosso del Tiepolo: ho cercato di evidenziare i punti guida che ho potuto vedere. Questi punti (alle volte semi nascosti) seguono perfettamente il disegno e i dettagli del Cristo in trono. Ve ne sono altri come ad esempio tra i piedi alla fine della veste, quasi all'altezza dell'occhio sx in prossimità dlla capigliatura e come nel caso del grosso dello Ziani lungo il mantello.2 punti
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Gent.mo @Il*Numismatico, innanzi tutto grazie per l'apprezzamento al mio modo di pormi. Io sono qui a "rubarvi del tempo" e a cercare di "carpirvi il sapere", mi sembra quantomeno doveroso essere con tutti voi educato e gentile proprio come tutti voi lo siete con me. la metafora del "vino e l'oste" non fa una grinza e condivido che forse ne uscirò "ubriaco"... ma siccome avevo in trattativa un altro paio di monete, non appena mi decido mi porto dietro anche queste e me le faccio raccontare ancora un po' tanto per sentire e risentire commenti ed impressioni... Tutto fa cultura e magari imparerò qualcosa di nuovo! Grazie ancora, a presto, Massimo.2 punti
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Si intravedono i cartellini ma non riesco a collocarli a chi appartengono...le monete sono Periziate o Sigillate (da non periti)??? Puoi aver fatto male le foto quanto vuoi ma io di Eccezionale non vedo nulla...ne tantomeno di FDC...2 punti
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S O C = Sant'Omobono Cremona, il punzone di verifica è del bilanciaio Giacomo Sala a Milano (editto del 16/7/1755) notizie tratte dal libro I pesi monetari di monete milanesi comune di Milano 1982 scritto da Fernando Mazza2 punti
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Per la storia di Estore Visconti, il cui cadavere mummificato si trova ancora nel chiostro del Duomo di Monza, c’è questo articolo di Sarah Valtolina su ‘il Cittadino’ del 16 giugno 2011 http://www.ilcittadinomb.it/stories/Homepage/212862_la_vera_storia_della_mummia_di_monza_estore_visconti_e_la_sfida_a_milano/2 punti
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@@francesco77 @@Rex Neap Nel corso di una ricerca ho recuperato in rete un interessante testo: Elenco di saggi de' prodotti della industria napolitana presentati nella solenne mostra del dì 30 maggio 1840... curato dal Reale Istituto d'Incoraggiamento di Napoli. A pagina 7 è presente una tabella riepilogativa di tutti i premi accordati nelle diverse esposizioni delle manifatture dal 1818 al 1834 (cioè il numero di medaglie premio in oro e in argento assegnate). Inoltre nella casella delle Osservazioni, è spiegato in dettaglio perché - a partire dal 1832 - le medaglie in oro furono di due tipi, differenti per il diametro. Prima di allegare le immagini del frontespizio e della pagina in questione trascrivo tali Osservazioni: I premi concessi nelle esposizioni che sono avvenute sino all'anno 1830 sono stati di due medaglie, una di oro, e l'altra di argento. Quella di oro era destinata a premiare le invenzioni, o le nuove scoverte, e quella di argento per gli oggetti d'introduzione o di miglioramento. Ma il Reale Istituto d'Incoraggiamento, cui è affidato l'esame di tali oggetti, e per Sovrana clemenza vi aggiudica i premi corrispondenti, avendo esposto la necessità di doversi creare un premio intermedio, per classificare con maggiore equità il merito de' fabbricanti, Sua Eccellenza il Segretario di Stato Ministro degli affari interni, avendo preso gli ordini da S.M. (D.G.), con Sovrano Rescritto de' 4 del mese di Giugno 1832 ne manifestò la Reale approvazione, in forza della quale fu autorizzata una medaglia di oro di più piccola dimensione di quelle date per lo passato, onde destinarsi per gli oggetti di perfetta esecuzione. Per questa circostanza i saggi delle manifatture esposte nell'anno 1832 furono distinti in tre rubriche, a fin di potersi premiare con la grande medaglia di oro gli oggetti di scoverta, o d'invenzione, con la piccola medaglia di oro quelli di perfetta esecuzione, e con la medaglia di argento gli altri d'introduzione e di semplice progressivo miglioramento; e su queste basi i premi si assegnarono tanto nella esposizione dell'anno 1832, quanto in quelle degli anni 1834, 1836 e 1838. Credo che tali note e il numero dei pezzi assegnati possano interessare chi segue l'argomento "medaglie premio" senza data coniata per almeno due applicazioni: - datare con maggiore precisione quelle "piccole" in oro (sono sicuramente successive al 1830) - definire meglio la rarità (sapere quante ne furono assegnate non vuol dire sapere con certezza quante ne furono coniate, ma è comunque un dato in più). Nel post successivo aggiungerò alri dati1 punto
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buonasera a tutti, posto un gettone rinvenuto durante il restauro di una vecchia macchina fotografica in legno a lastre,era usato come ranella sotto a pomello. mi piacerebbe sapere se era bucato in origine o forato per l'uso (la bava sui bordi interni potrebbe essere dovuta all' uso) e il suo uso originale. Ø 20 mm ottone grazie e saluti riepo1 punto
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Buonasera ragazzi, eccovi il primo 5 Tornesi 1831 del giovane Ferdinando II....appena divenuto Re del grande regno delle due Sicilie... Come vi sembra...la monetina? ..il bordo è liscio.1 punto
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Ciao a tutti, oggi sono nostalgico e voglio mostrarvi questa magnifica lira (chiusa in FDC) che per me ha un valore speciale in quanto è stato il mio primo acquisto! ? Vi faccio una domanda magari banale e dalla risposta forse scontata ma devo togliermi questa curiosità, essendo una moneta molto presente sulla baia (e questo ci può stare vista la sua non rarità), la classificazione attribuita di NC è riferita all'esemplare in stato FDC? Grazie a tutti.1 punto
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Russia, U.R.S.S. (1917-1991): 1 rublo 1970 "Lenin" ( la moneta intera, la dovresti postare tu , non chi te la identifica!..... comunque vale un paio di euro1 punto
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Ciao @miza gioca molto la luce. Non c'è usura, ma quello delle zampe è un punto in cui ho notato debolezza di conio in diversi esemplari esaminati. @anthon1984 anche per i segnetti sulla guancia gioca molto la luce, in mano sono molto meno evidenti. Domani cerco di postare qualche foto diversa e un breve video.1 punto
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bel ingrandimento lo uso quasi sempre anch'io anche se sarebbe sempre meglio fare delle foto i rilievi risaltano meglio1 punto
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Propenderei anch'io per un falso antico che imita una tetradracma alessandrina; io ne ho una di Domiziano e finora non mi era capitato di vederne altre, per cui suppongo siano molto più rare dei denari suberati. Le dimensioni corrisponono, la mia moneta pesa poco più di 7 grammi. Al rovescio vedo una Z che dovrebbe indicare il settimo anno di regno; non saprei identificare l'imperatore.1 punto
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moneta autentica, rovescio migliore del dritto... come conservazione direi mb/bb o qbb1 punto
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Sono curioso di vedere le tirature dei 2 euro commemorativi: spero si torni a salire invece di scendere! I temi mi piacciono entrambi, anche se il mio sogno sarebbe una serie di monete dedicata ai monumenti italiani, non dissimile da quelle tedesche e soprattutto spagnole. Non avremmo davvero nulla da invidiare loro, specie se la qualità restasse molto alta come negli ultimi due anni!1 punto
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Dall’asta Ranieri n. 7 un denaro di Ottone I e II di Sassonia del periodo 962-967, tipologia Imperator / Otto pius rex. Ottone I e II di Sassonia, 962-967. Denaro. Ar gr. 1,59 INPERATOR Nel campo Otto. Rv. Rv. OTTO PIVS REX Nel campo PA PIA. CNI /12; MIR 828. Raro. Bel BB.1 punto
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Rinnovo gli auguri e vi posto il sesterzio di Tito che mi sono regalato per Natale! Fa parte di quattro che Vi avevo proposto tempo addietro chiedendo il Vs parere su di un possibile acquisto. In effetti era quello che mi piaceva di più ed è anche risultato il meno caro! 149 euro. Voi cosa ne dite? D'accordo il rovescio è un po' evanescente ma il diritto mi pare abbastanza significativo. Ciao1 punto
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Namibia, 10 cents 2002, km 2, acciaio placcato nickel. Al rovescio : sole stilizzato e acacia erioloba, nota come "acacia delle giraffe", poichè è il principale elemento della loro dieta; inoltre, le giraffe gli unici erbivori abbastanza alti per cibarsene. Diffusa in tutta la Namibia, compreso il deserto del Namib (che dà il nome allo Stato).1 punto
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Sempre dall’asta Ranieri n. 7 una trillina che molto raramente si trova in questa conservazione BB+. Estore Visconti, Signore di Monza, 1407-1413. Trillina. Mi gr. 0,70 HESTOR VICECOMES Nel campo monogramma HE (in caratteri gotici). Rv. Rv. DOMINVS MODOETIE Croce gigliata con quattro punti nei quarti. CNI 77; MIR 782 Credevo che nel campo del diritto ci fosse la emme di Monza, ma vedo qui che si tratta invece del monogramma di Estore Visconti in caratteri gotici.1 punto
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Grazie per l'intervento che effettivamente è in linea con molti altri, cercherò di fare un po' di chiarezza in più e poi vi aggiornerò. Buona giornata, Massimo.1 punto
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@Legio II Italica Anche a me, sul PC, pare azzurro... ma non vorrei che avessero "leggermente" modificato il colore per trasformare il verdolino in azzurrino, aspettiamo di averlo in mano per giudicare. Per i depositi, se con lo stuzzicadenti non faccio danni ci posso anche provare, se c'è il rischio di rovinarlo allora preferisco tenerlo com'è, con tutto il suo "carattere"! :-) Io volevo sapere se esiste qualche laboratorio dove tentare di farlo eventualmente pulire senza però rischiare (se lo facessi io il rischio diventerebbe una certezza) di rovinarlo. Ho letto da qualche parte che negli USA cè qualcuno che ripulisce le monete, magari c'è anche qui in Italia qualcosa del genere. Comunque mi hanno scritto che è partita ieri dalla Germania, sperando che i problemi natalizi si siano risolti conto di averla tra 7/10 giorni e poi vi faccio sapere. Credo comunque, avendola pagata meno di 42€, di aver fatto un discreto colpaccio. :-) Ciao. TWF1 punto
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Buongiorno, io non mi definirei un "cacciatore d'affari", al limite posso essere un profano che si è fidato del cartellino... alla prima occasione riguarderò le monete con il perito che le ha sigillate e vi farò sapere i suoi commenti a sostegno delle perizie redatte. A me le monete in questione piacciono e credo che non me le abbiamo regalate pertanto cercherò di fare più chiarezza possibile. Ancora grazie ed a presto, Massimo.1 punto
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Potrebbe essere un gettone ? Intendo da distribuzione automatica, magari di 50 anni fa. Roberto1 punto
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Bel saggio Magdi sulla monetazione enea Volterrana. La trattazione mi sembra ben organizzata e strutturata, il testo scorrevole. Qualche considerazione: per la parte di commento sull'area signatum le ipotesi sono tuttora molto aperte. Non sappiamo se tali produzioni avessero valore effettivo di moneta circolata, sicuramente lo avevano di moneta di tesaurizzazione. I simboli sopra riportati, parlo dei cosiddetti 'quadrilateri' avevano comunque il simbolo dell'autorità. in bibliografia mancano alcuni testi che sarebbero utili: Garrucci, Marchi e Tessieri, anche se in parte superati sono comunque un buon riferimento. Milani ha scritto diverse cose utili sull'area grave italico ( non ricordo se ha menzionato specificamente anche Velhatri), idem per Panvini Rosati. Complimenti per il bell'articolo.1 punto
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Ciao. Sì. Dopo un po' di peripezie che mi hanno tenuto lontano dal forum e, ahimè, dalla numismatica, finalmente credo di poter tornare ad occuparmi delle amate monete! Ho iniziato rimettendo online l'intero lavoro fatto.. spero a breve di riuscire a continuare la mia ricerca e ad ampliarla. M1 punto
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non leggo UGO e LOTARIO, io penso che sia LOTARIO II 945/7- 950 d/ HLOHTARIVR - Monogramma di Lotario r/ PHTIANARE - nel campo su due righje - PA/PIA CNI IV PAG 475-476 -- mir 8251 punto
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Ho però un sospetto .... riguardando una vecchia discussione riguardante il grosso dello Ziani, mi ha colpito quello postato da @appah post nr. 68. Qui ce n'è più d'uno. Non è che questi punti siano solo da considerarsi dei riferimenti che poi l'intagliatore dei conii congiungeva per creare le pieghe della tunica? Può essere che talvolta non gli riuscisse di "nasconderli" coll'incisione del segmento?1 punto
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La parte del Redentore seduto in trono è sicuramente figlia dell'Histamenon di Romano III (1028-1034) postato da @Eolo. La figura del Cristo è identica così come il trono. Anche le due figure stanti con il vessillo sono di chiara derivazione dalla monetazione bizantina (come lo è l'iconografia delle bolle), anche se a Costantinopoli le due figure (due imperatori o un santo con l'imperatore) reggono una lunga croce. Arka1 punto
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Se a voi piace, e se il prezzo è accettabile...... Il mondo delle medaglie è sterminato : talmente vasto che i collezionisti in genere si orientano verso una particolare tipologia, come ad esempio le Medaglie Religiose, quelle Militari, quelle coniate per Mostre e Convegni, ecc. Questa, oltre a ricordare un avvenimento allora esaltato dal regime e che ebbe notevole risonanza, testimonia anche il pesante stile dell'epoca : è una medaglia interessante. Ma il prezzo non è una variabile iondipendente......Ricordo di averla vista anche in un listino d'asta, se ricordo bene ne chiedevano 70 euro, ma dalla foto sembrava in condizioni migliori. Saluti cordiali.1 punto
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Non soffro di vertigini e il vuoto non mi fa paura, nei miei tanti lavori anche come apprendista muratore passavo sulle tavole da un piano ad un altro con disinvoltura.Ma adesso con famiglia e qualche kilo e anni in piu mi sono calmato(pero continuo ad arrampicarmi sugli alberi,tra le grida di mia moglie),ciao.1 punto
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Sì, anche questa notizia è assolutamente certa. E' anche uno dei motivi per cui si sono rinvenuti diversi pezzi di 50 cent 2016 soprattutto al Nord, mentre in Vaticano non hanno ancora iniziato a distribuirli. Questa distribuzione alla ditta rifornitrice di supermercati non è una cosa recente (credo almeno 2 o 3 anni, se non di più).1 punto
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Il dato non esiste, ma i set per i dipendenti sì. Ne ho conosciuto uno, il set è sempre stato disponibile. Siccome è una cosa interna, nessuno te la comunica. Ma è sbagliato dire che quei 6000 pezzi ci sono solo per quegli anni. Io stesso tramite un dipendente ho preso i set 2010, 2011, 2012, 2015 e 2016, quindi per questi metto entrambe le mani sul fuoco che esistono. E prima di conoscere questo dipendente (nel 2009) mi ha detto che per anni è sempre stato disponibile. PS: Stesso discorso anche per i 2 euro commemorativi: anche quelli vengono distribuiti ai dipendenti al facciale, in numero pari ai set (es: se ci sono 6000 set, ci sono anche 6000 pezzi da 2 euro commemorativi)1 punto
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La differenza tra l'MB sul gigante e l'MB che intendi tu sta nel fatto che i colpi al bordo del tuo 10 tornesi sono molto più pesanti rispetto a ciò che intende il gigante, a mio parere è un bordo massacrato più che deturpato, poi anche quel solco al dritto sul volto di Re Francesco I non è da meno, se proprio dovessi dargli una conservazione direi M che sta per mediocre...1 punto
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Fino all'Ottocento era scritto come Sylla, con la Y (〈u〉 greca), che in italiano corrente ha dato come esito 〈i〉, quindi Silla, nei Paesi di lingua inglese o tedesca è stato restituito alla grafia classica, quindi Sulla. Un fenomeno analogo è accaduto in italiano per molte parole introdotte nel latino attraverso il greco: il nome dell Egitto, ad esempio, è traslitterato nel latino repubblicano come AEGVPTOS http://www.coinarchives.com/3fdafd694f588c36ebca6287a5c31448/img/nac/094/image00045.jpg (sulla moneta è AEGVPTO perché in ablativo), già nel latino medioimperiale è scritto come AEGYPTOS http://www.coinarchives.com/41bad389d5702eda7290c80e5a0ab08b/img/cng/104/image00734.jpg, poi ulteriormente uniformato in AEGYPTVS, in italiano corrente è diventato Egitto.1 punto
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Ciao e buongiorno a tutti! Appena ho visto questa monetina che ti hanno proposto ne son stato piacevolmente colpito, ma poi, vedendo come è stata giudicata, mi son detto che qua la febbre aveva bruciato quel poco di sanità mentale che ancora risiede nelle mia vecchia zucca! per ammazzare il tempo ho fatto un po di ricerche che, sempre secondo me, confermano la mia iniziale impressione: qSpl pieno, (forse anche meglio in mano) in parole povere, vista la tipologia, tanto di cappello a questa signora moneta! Ringraziando l'influenza, ho modo di motivare ampiamente il mio parere, sempre tenendo presente che lo stiamo facendo su di una foto, per di più con una risoluzione media e attraverso la spessa plastica dello slab) Partiamo considerando tipologia ed epoca di conio (premesse queste, fondamentali per formulare un grading "il più possibile corretto" per qualsiasi moneta) - E' una monetina con dimensioni di 15 mm (in pratica, il nostro centesimo di euro, o, per contestualizzare con un'altra tipologia monetale, è un millimetro ancora più piccola del 20 centesimi di VEII, coniato ben trenta anni più tardi!) In pratica, il tondello piccolo, era già un buon punto di partenza per farsi carico di tanti problemucci tecnici... - Tipologicamente, è una monetazione afflitta da alcuni problemi di conio (nonostante il gigante riporti il contrario) Osservando bene gli esemplari qui proposti, o allargando la visione alle foto inserite nel catalogo del forum, qualora vorrete approfondire la cosa per vostro conto possiamo constatare proprio ciò. Per completezza considero brevemente quello che vedo dalle foto in merito alla moneta oggetto della discussione. Presenta una minima decentratura del tondello al D/ con una minima incertezza nell'impressione della perlinatura lungo il giro del bordo tra le h. 9 e 12 ma ha un ritratto davvero niente male! Al R/ sembrerebbe notarsi una debolezza un po generalizzata nella zona centrale della moneta, tra il rilievo della scena dell'annunciazione, la parte in basso a Sx del collare dell'annunziata e nella corona (non escluderei anche esserci lo stesso problema sul fogliame che circonda lo scudo, ma dalla foto è impossibile affermarlo con certezza). Se così fosse, la poca definizione che si nota nel ciuffo dei capelli al verso del D/ non sarebbe solo imputabile ad usura, ma anche a questo problema di tecnico. Per rendere il tutto più chiaro ho realizzato un confronto fotografico tra questo esemplare oggetto della discussione, e l'esemplare passato nella Nomisma 40, (@ciprios qualora dovessi rimuovere la tua foto che ho manipolato fammelo sapere in privato, e nel caso, ti anticipo già le mie scuse) Fu giudicata eccezionale (anche qui però sono riscontrabili difetti di conio, come una evidente decentratura del tondello ed una parziale debolezza nello stemma del R/). Tra le due monete è sicuramente riscontrabile un certo divario qualitativo, ma considerando le dimensioni ridotte delle due foto (e tutta la pappardella che vi siete letti sopra) affermerei che quella di ciprios si difende veramente molto bene nella sua tipologia (tra l'altro ha anche una gradevolissima patina, mentre al R/ sembrerebbero esserci delle piccole macchiette di sporco tra il fogliame). Discorso prezzo: se dici che confronti le aste, avrai visto come questa della Vitalini sia stata aggiudicata alla considerevole cifra di 950€ escluso diritti (il gigante 2014 che uso riporta un dato errato, non so se sia stato corretto), partendo da una base di 500€... Secondo me, intorno 500€ (magari di meno ) sarebbe prezzo proponibile per la tua moneta Scusate la prolissità, ma almeno passo il tempo e poi, mi dispiaceva proprio vedere che questa monetina (per me una "chicca") non fosse stata valutata con più attenzione... un saluto a tutti, Fab1 punto
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Nel libro: "E' falso il mio denario" il capitolo 19 parla di "grado di certezza sull'autenticità". Si dice: "Relativamente alla sua autenticità, una moneta presenta solo due possibili opzioni: o è autentica o è falsa. Non esistono gradi intermedi. Sebbene sembri un paradosso, non è la stessa cosa al momento dell’autenticazione. Mentre possiamo avere la certezza assoluta che una moneta sia falsa (per esempio essendo presenti durante la sua fabbricazione), non potremmo mai avere la totale sicurezza che un determinato esemplare sia autentico. In fin dei conti, per quanto attenti possiamo essere, può sempre succedere di essere ingannati da qualcuno più furbo di noi. Se vogliamo occuparci della numismatica antica mi pare giusto accettare quanto detto come una delle regole del gioco ed iniziare a parlare di probabilità al momento dell’autenticazione di una moneta." Personalmente ritengo non solo condivisibili, ma fondamentali queste parole. Inutile dire che a questo mondo c'è un'unica certezza ...1 punto
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Ho chiesto a un mio conoscente che ci è stato pochi mesi fa. Riporto direttamente i suoi dati: 30% Tedesche 30% Italiane 15% Francesi 10% Austriache 10% Spagnole 5% resto (con predominanza Belgio e Olanda)1 punto
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Sinceramente guardandola bene un pò di usura generale cè, comunque per quella cifra per me hai fatto un bellissimo acquisto.1 punto
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@@joker67, ottimo esemplare, un pò decentrato ma tutto sommato moolto ma moolto buono, per me qFDC.1 punto
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