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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/21/16 in tutte le aree
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Buona sera Cito il Papadopoli: JACOPO TIEPOLO. Doge di Venezia. 1229-1249. .....Comune è il grosso, in alcuno dei quali si cominciano a vedere i punti segreti o segni posti dagli zecchieri..... In questo caso, sono entrato in possesso di un grosso del suo predecessore Pietro Ziani. D/ S. Marco che porge il vessillo al doge, +·P·ZIANI, lungo l'asta DVX, a destra ·S·M·VENETI. R/ Il Redentore in trono IC XC. Conservazione: non delle migliori, ma si nota chiaramente un punto posto sotto il gomito sinistro del Redentore , comincio ad essere in là con l'età e la testa può far brutti scherzi, ma proprio non mi torna (!!!???), pareri?4 punti
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DE GREGE EPICURI A fine febbraio, al CCNM (Milano, via Terraggio 1, ore 20.45) abbiamo scelto un tema, che più classico non si potrebbe: LA PROPAGANDA NERONIANA ATTRAVERSO LE MONETE. Ce ne parlerà Mario Ventrella, appassionato romano (ma milanesizzato!) di bronzi romani da molti anni. E' vero che già Augusto seppe utilizzare molto bene le monete per la sua politica, ma Nerone lo fece in modo più "concreto", con immagini bellissime che tutti ricordiamo; e che probabilmente, alla loro comparsa, colpirono molto anche i cittadini dell'Impero. Si inizierà con un panorama della politica neroniana e della sua monetazione, con lo scontro crescente con la classe senatoriale ed il tentativo di avere il sostegno del popolo; fino alla conclusione tragica del suo regno e della sua vita. In particolare verranno illustrate e discusse le seguenti immagini: Porto di Ostia, Annona, Congiarium, Tempio di Giano, Macellum e Securitas. Questo tanto per introdurre, poi (mancano due mesi!) altri dettagli.4 punti
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In occasione delle prossime festività, desidero fare gli auguri a tutti gli utenti . Quelli che mi Apprezzano e a quelli che gli sono "antipatico". Ad ogni albero , un desiderio .......appendere una gran bella moneta. AUGURI DA GIONNYSICILY3 punti
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auguri a tutti, sul mio albero metterei volentieri al posto della stella l'ormai famoso "decadramma di ebay"! ciao njk3 punti
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Buongiorno, vorrei condividere con voi l'ultimo mio acquisto riguardo il Vaticano, a completamento della serie delle 500 lire d'argento. 500 lire 1958, Pio XII. Moneta con data unica, poichè il Pontefice morì in quello stesso anno. Era l'ultima che mancava....3 punti
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non è un riconio... mi pare una fusione... ricreare una patina così, da quello che mi dicono gli esperti , è l'ultimo dei problemi ... terribile3 punti
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Buona notte, dalla mia personale galleria degli orrorieccone un'altro, anche questo falso come i soldi del monopoli 0,74g. 16-17mm. Direi rame. Mi chiedo se sia il caso di cavarsi gli occhi per decifrare una legenda apparentemente farneticante, Sbaglio o potrebbe essere un falso dell epoca di Corrado II 1026-1039 ? Tra i vari dubbi che ho non vedo traccia di argentatura , che si tratti di una bassissima mistura originariamente bianchita ? forse si, anche a giudicare dalla presenza dei crateri provocati dal disgregamento del rame non ben amalgamato e quindi concentrato in quei punti. Pareri? Saluti a tutti.3 punti
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Ciao. Volevo segnalare la ridicola (non mi viene altro aggettivo) situazione relativa ad un acquisto di monete effettuato presso l'IPZS. - Il 24.9.2016 acquisto online sul loro sito alcune monete che la Zecca ha coniato proprio a settembre; nel modulo d'ordine è riportato che la consegna è prevista tra le 6 e le 8 settimane; - Il 26.9.2016 pago l'ordine con c.c.p. e trasmetto la ricevuta di pagamento all'IPZS; - il 10.10.2016 mi arriva la fattura (datata 6.10.2016); - non ricevendo nulla, lunedì 12.12.2016 chiamo il call center il cui operatore, controllati i dati dell'ordine, mi comunica che la spedizione mi verrà consegnata "in settimana" (sic!), essendo stata consegnata allo spedizioniere di Arezzo (mi pare abbia detto che fosse la Securpol) proprio qualche giorno prima. Chiedo se è possibile avere un numero di traking, per poter seguire online la spedizione e per non dover rompere le scatole al call center per un'informazione che reputo monitorabile da casa , ma la risposta è che non c'è numero di traking ma solo il riferimento (interno) del momento in cui l'IPZS affida la spedizione a Corriere; - chiaramente la settimana è trascorsa senza che la merce sia arrivata e poco fa ho riprovato a sentire il call center; mi risponde un'operarice la quale mi conferma l'affidamento allo spedizioniere del mio ordine, ma aggiunge subito che per non ben precisati motivi (mi parla di possibili problemi di personale) il corriere di Arezzo ha bloccato le spedizioni, che riprenderanno non prima di metà gennaio 2017. Sulle mie lamentele circa il tempo trascorso dall'ordine, l'inaffidabilità delle tempistiche di consegna da loro stessi indicate e, in ultimo, del loro Corriere, mi risponde che ho ragione ma che "purtroppo" (tipico avverbio italiano da usare in questi frangenti) questa è la situazione. In chiusura di telefonata, forse per rabbonirmi, aggiunge che però, "se è fortunato, magari il suo pacco potrebbe essere anche partito da Arezzo e quindi potrebbe anche riceverlo prima della fine dell'anno". Rassicurato da tanta chiarezza e competenza, saluto e chiudo la telefonata. Ora, mi chiedo: è pur vero che stiamo parlando di beni voluttuari come le monete e non di farmaci salvavita; ma è mai possibile che nel 2016, dove in tre giorni ti arriva dagli Stati Uniti una spedizione; dove anche l'ultimo dei seller di eBay, quando gli compri foss'anche un paio di ciabatte, ti manda via mail il codice della spedizione per poterla monitorare; quando gli acquisti online di monete sui siti di zecche come quella inglese, francese e persino finlandese ti arrivano a casa in un paio di settimane, il nostro beneamato IPZS, dopo tre mesi dal perfezionamento dell'acquisto (e dal pagamento) non solo non ti ha ancora fatto recapitare il pacco ma non ti sa neppure dire quando te lo recapiterà? Ma come fa 'sta gente a stare sul mercato? Beati loro. Saluti. Michele2 punti
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Le "polish lines" riguardano la spazzolatura del conio e si trovano anche sulle nostre monete. A differenza degli hair lines guardandole sotto ingrandimento e con luce radente si vedono in rilievo poiché sono prodotte da graffi sui coni, quindi in negativo. Essendo segni prodotti durante la coniazione non vanno valutati nel grading. Gli hair lines nelle stesse condizioni di osservazione, appaiono incuse sulla moneta, poiché prodotte da un'abrasione diretta non appartenete al processo di coniazione e quindi incidono sul grading.2 punti
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@Cinna74 @Loruca credo che ci sia un po' di confusione nell'adottare il grading USA. I bag-marks rientrano nel grading, eccome, e vengono valutati in base al numero e alla loro visibilità come gli hair-lines. In un MS65 i segni di contatto possono essere leggeri e scarsi senza maggiori segni in aree primarie e gli hai lines possono esserci pochi e sparsi. Ovviamente a questi parametri vanno aggiunti il luster e l'appeal. In un altra discussione mi sembra che avevo già pubblicato una tabella ricavata dal testo "A guide book of Morgan silver dollars" la riallego per comodità. Dettagli da MS60 a MS70.docx2 punti
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Diciamo che è normale che una stessa tipologia di moneta possa avere oscillazioni nei realizzi (dando per scontato che siano confrontabili per conservazione i vari esemplari), dato che in asta si devono incontrare domanda ed offerta e se non c'è bagarre chi acquista è fortunato... Inoltre, nel caso specifico, non stiamo parlando di cifre tipo 1000/550 dove il "quasi la metà" è una bella differenza... Ciao, RCAMIL2 punti
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Molto, molto interessante! Certamente falso, concordo anche sulla legenda senza senso alcuno (come ha ben evidenziato Mario alla fine contava quello che c'era nel campo). Per quanto riguarda il metallo mi piacerebbe poterlo osservare al microscopio, già visto così però mi sembra la classica mistura svilitissima con le tipiche "micro-corrosioni" che lasciano intravedere un metallo maggiormente rameico sottostante.2 punti
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Che bello quando si legge di un nuovo utente interessato alla Numismatica! Naturale sentirsi un attimo "smarriti", soprattutto con i vari gradi di conservazione. Ogni cosa viene con il tempo e vedendo tantissime monete. Innanzi tutto, leggere e comprendere bene le diciture FDC, SPL ecc., poi magari leggersi bene discussioni sul Forum dove si analizza la conservazione di alcune monete postate dagli utenti (e si vedrà anche che i pareri possono essere differenti soggettivamente! ) . Queste sono le prime cose da fare. A volte bisogna anche essere "severi" con la conservazione delle proprie monete, che inizialmente si tende a considerare sempre maggiore del reale. Infine, non perdersi troppo nelle conservazioni con analisi assurde... le monete vanno anche vissute per quello che sono, testimonianza del loro tempo... secondo me, anche molto vissute il loro fascino è indiscutibile! Amiamo le monete per quello che sono!2 punti
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Probabilmente le tracce si saranno perse nel tempo anche se non sembra di vedere residui ancora, mistura molto bassa credo anch'io, di certo è da vedere ancora una volta come anche in una moneta così, con legende poco comprensibili, l'H e il LVCA, i due loghi siano estremamente chiari ed evidenti invece, il messaggio che doveva poi passare era questo ed evidentemente passava....2 punti
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Mentre l'amico Adolfo è in vacanza ne approfitto per fare qualche ragionamento sul grosso emesso nel 1363 dal senatore unico forestiero Guelfo de' Pugliesi da Prato (quando il gatto non c'è... ). Per una contestualizzazione storico/numismatica dell'emissione vi consiglio https://www.academia.edu/21980736/Il_grosso_d_argento_di_Guelfo_de_Pugliesi_da_Prato_senatore_di_Roma_1363_._Una_moneta_emessa_da_un_governo_di_popolo Però adesso vorrei fare un passettino oltre, cioé capire perchè oltre a cambiare (in meglio) il peso e la qualità "tecnica" ci sia anche una vera e propria rivoluzione nell'iter di incisione dei conii. Dato che per capire di cosa stiamo parlando servono immagini decenti, vi rimando a consultare il sito del BAV (Biblioteca Apostolica Vaticana) nella sezione del Medagliere http://opac.vatlib.it/iguana/www.main.cls?sUrl=homeMED e a cercare "Guelfo dei Pugliesi" nell'apposito campo di ricerca. Il grosso su cui vi consiglio di "farvi l'occhio" è quello del secondo risultato, catalogazione Serafini v.4, p. 20, n. 534/197a. Concentriamoci sul rovescio. Balzano subito all'occhio il globo crucigero con croce potenziata, che ricorda davvero moltissimo quello dei gigliati/carlini/robertini napoletani (mentre nei romanini araldici subito precedenti la croce sul globo non era potenziata). Abbiamo poi i capelli di Roma resi "a ciocche" e non con i soliti puntini che rendono quasi impressionisti molti romanini con stemmi. Per non parlare dei braccioli leonini del trono - con i leoni rampanti dopo svariate emissioni dove i felini poggiavano entrambe le zampe anteriori a terra - e delle braccia decisamente ben realizzate di Roma. Passiamo al diritto, dove le differenze con le monete precedenti sono sempre presenti anche se meno evidenti. A parte la stella sotto il leone, già citata nell'articolo di Adolfo, possiamo facilmente individuare come "nuovo" il muso del leone. Sempre rivolto verso l'osservatore, grande e quasi in verticale (come nelle ultime emissioni con armi baronali) però la resa è completamente differente! Il muso è ben separato dalle ciocche di pelo della criniera; la zona bocca-baffi perde la dimensione quasi caricaturale delle emissioni precedenti. Da un punto di vista "tecnico" possiamo notare come le braccia di Roma siano molto rifinite (punzone + bulino?) mentre nelle emissioni precedenti il braccio era un semplice punzone di forma vagamente rettangolare impresso nella giusta posizione. La croce sopra al globo è bulinata, non riesco a concepire l'uso di un punzone per una raffigurazione così filiforme, mentre nei romanini delle emissioni precedenti è chiaramente punzonata sulla sommità del globo. Ho citato giusto le differenze più evidenti, ma ne troverete altre se guardate con attenzione e fate il confronto con qualche romanino "baronale". Semmai poi posterò qualche immagine dove si evidenziano i alcuni particolari e la loro probabile tecnica di realizzazione, in modo che tutti possano avere materiale su cui ragionare... Si arriva quindi alla domanda che mi ha spinto ad iniziare questa (spero non noiosa) discussione: il nuovo regime del comune romano, oltre che rivedere la compagine politico/amministrativa, cambiò le maestranze della zecca? Ed in caso di risposta affermativa, perché? Un caro saluto, Antonio1 punto
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Il luogo dove nella Roma pagana si onoravano gli Dei Consenti (che vanno o sono d’ accordo) è situato nel Foro Romano vicino al Tempio di Saturno , esattamente nell’ angolo sud – est , sotto il Tabuliarum ; qui si vedono una fila di celle in parte appoggiate alla roccia del Campidoglio e in parte alle fondamenta del Clivus , d’ innanzi alle celle si trova un lungo colonnato . Varrone ricorda come nel Foro erano erette dodici statue di Dei Consentes , sei Dei e sei Dee e ne testimonia l’ esistenza nel Foro sin da data molto remota . Probabilmente a Roma gli accoppiamenti di questi Dei erano : Giove-Giunone , Nettuno-Minerva , Apollo-Diana , Marte-Venere , Vulcano-Vesta e Mercurio-Cerere , elencati in ordine come riporta Tito Livio . Nel 1834 venne trovato l’ architrave del Portico con la seguente iscrizione che attesta la restituzione del luogo ad opera di Vettio Pretestato : « Deorum c]onsentium sacrosancta simulacra cum omni lo[ci totius adornatio]ne cultu in [formam antiquam restituto] [V]ettius Praetextatus, v(ir) c(larissimus), pra[efectus u]rbi [reposuit] curante Longeio [— v(ir) (clarissimus, c]onsul[ari] » insieme alle colonne che oggi si ammirano davanti le celle ; il colonnato caduto nei secoli a terra , venne rialzato e restaurato nel 1858 , sostituendo le colonne mancanti con fusti di travertino , lavoro che fu curato all’ epoca dall’ archeologo Luigi Canina . Ma chi era Vettio Agorio Pretestato ? Vettio Agorio Pretestato , 320/4 – 384 , fu Prefetto di Roma , Senatore , Proconsole , Console , Politico e Filosofo ; la moglie era Fabia Aconia Paolina e fu sposato con lei per 40 anni come riporta la sottostante iscrizione , forse ebbe un figlio ; restauro’ il Portico’ degli Dei Consenti per l’ ultima volta nell’ anno 367 , e’ fu noto come uno degli ultimi strenui difensori dell’ antica religione di Roma ormai morente ; nel corso della sua Prefettura restauro’ molti altri Templi pagani ormai abbandonati e quando Papa Damaso gli rinfaccio’ il suo crudele e illegale comportamento contro i Cristiani , nonche’ il suo paganesimo intransigente , si dice che Pretestato abbia replicato : “Fammi Vescovo di Roma e diventero’ finalmente un buon Cristiano” Nel 1873/4 sono stati scoperti sull’ Esquilino parte dei giardini (horti) di Pretestato che iniziavano nei paraggi della Porta Esquilina fino a Piazza Fanti , per chi non e’di Roma questa proprieta' copriva tutta ed anche oltre l’ attuale zona compresa Piazza Vittorio , mentre il suo Palazzo residenziale era stato gia’ scoperto nel 1591 tra la Porta Esquilina e Piazza Vittorio , Palazzo che sorgeva accanto all’ Arco di Gallieno , dove vennero trovate iscrizioni e condutture di acqua con incisi i nomi di Vettio Pretestato e della moglie Paolina ; da cio’ si capisce quanto grande era la sua proprieta’ sull’ Esquilino , ma ne aveva anche un’ altra sull’ Aventino ; una delle opere trovate in questa proprieta’ fu una statua della Vestale Coelia Concordia che era talmente ben conservata che intorno al suo collo si potevano vedere ancora le “insigna” della sua dignita’ di Vestale Maxima , in bronzo dorato ; oltre a resti di pavimento del Palazzo in lastre di agata e altre pietre dure . Insomma si comprende bene come Roma antica , vicina ormai a quello che oggi si puo’ definire “il canto del cigno” fosse diventata uno scrigno di infinite meraviglie indescrivibili in tutte le sue manifestazioni artistiche e di preziosita’ di tutti i generi ; pensare che tutto cio’ pochi decenni dopo inizio’ a diventare costante preda dei popoli barbari del nord Europa , con l’ intervallo ancor piu’ tremendo dei Vandali e Mauri di Genserico , fa veramente stringere il cuore . In foto : Celle e colonne del Portico degli Dei Consenti . Base della statua di Pretestato con l’ iscrizione funebre dedicatoria elencante tutte le cariche religiose e politiche di Vettio Agorio Pretestato . Per chi avesse la volonta’ di tradurre tutta l’ iscrizione completa in Latino di Vettio Agorio Pretestato e di sua moglie Paolina , incisa su tutti e quattro i lati della base , ecco il teso completo . Lapide moderna che riporta un passo di Tito Livio a proposito degli Dei Consenti . Con l’ occasione , come Curatore , porgo carissimi Auguri di Buon Natale in particolare a tutti i frequentatori della nostra Sezione , estesi naturalmente a tutti gli iscritti al Forum .1 punto
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Salve a tutti. Posto un asse di Tito con il Genio al rovescio. La moneta (gr.10,5 - mm.25) mi sembra spatinata, conservazione sul MB+, cat. RIC 225, emissione 80 d.C. Gradirei vostre autorevoli considerazioni su questi dati nonché sul valore attuale di mercato (stava in un lotto di assi). Ringrazio per le risposte. Auguri di Buon Natale e Anno Nuovo. Michele1 punto
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Forse è la letteratura (Stahl, Il Montenegro, il Papadopoli....), che bisogna aggiornare.1 punto
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No, in fatti, conio stanco certamente non e il termine giusto, postero un paio di immagini in più per provare a dare una miglior comprensione della moneta, intanto pero, grazie mille della tua opinione molto gradita! Loruca1 punto
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@Loruca (Conio stanco? )Tutto può essere, ma penso che si tratta di usura. Oltre alle perline, se hai notato il bordo rialzato non esiste più, con l'usura siamo arrivati alle perline, inoltre le foglie specialmente quelle di quercia in alto a destra sono appiattine, le venature non si vedono più. Puoi notare la differenza con la moneta che ti ho postato. E' comunque una piacevolissima moneta che farà la sua figura in collezione!1 punto
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Salve @Rocco68, ti indico di seguito un esemplare che viene ritenuto un 5 tornesi 1857 testa piccola (variante estremamente rara) per effettuare un confronto: https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=553&lot=795 NAPOLI Ferdinando II (1830-1859) 5 Tornesi 1857 Testa piccola - P.R. 229; MIR 524/8 (indicato R/5 senza valutazione) CU (g 15,55) RRRR Colpo al bordo e graffietti al R/. Tipo estremamente raro che si differenzia da quello comune per le dimensioni della testa del re. qBB (Ex Nomisma 48, lotto 795). Voi che dite? Potrebbe trattarsi della stessa tipologia? Secondo me, qualche cosa in comune questi due esemplari potrebbero averla.1 punto
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Grazie di aver chiarificato il mio poco comprensibile commento! Loruca1 punto
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La risposta a questa domanda sono i famigerati "bag marks" segni di contatto dovuti a una lunga permanenza in buste con molte altre monete, e segni causati durante la produzione. (quasi) Non sono considerati nell grading. Non credo sia possibile che questa moneta sia chiusa come "UNC details" perché il graffietto non basterebbe a declassarla. metto un link a la brochure ufficiale di ngc sull' details grading.https://www.ngccoin.com/pdf/details_grading_brochure.pdf lorenzo1 punto
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Buonasera @Cioso oltre a quanto è stato già detto da rcamil vorreiaggiungere che questa situazione (apparente svalutazione, incostanza dei realizzi o come vogliamo definirla) è riscontrabile soprattutto con quelle monete che per svariati motivi non sono ambite da molti collezionisti. Ad esempio i piccoli moduli (e, dato il periodo di coniazione, un giulio di Urbano VIII lo è), le monete da studio (restando nel campo delle papali, molte monete del Senato Romano se non la loro totalità), in generale tutti quei pezzi che richiedono una conoscenza molto specialistica per essere apprezzati. Monete appartenenti a queste categorie saturano, o se preferiamo saziano, facilmente con un'offerta di pochi esemplari la richiesta del mercato. Chissà quanto avrebbe fatto la "tua" moneta se il collezionista che la prese da Ranieri invece non se la fosse aggiudicata... Antonio1 punto
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Comunque il succo del discorso era incentrato piu' sulla patina che sul Britannico,nel senso che se applicata a monete piu comuni e ben fatte possono diventare un problema,piu' che altro anche per chi acquista in aste non potendole ovviamente toccare con mano.1 punto
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Non è la mia monetazione ma trovo una notevole corrispondenza nel dritto del pfennig di Norimberga per Enrico VIII di Baviera che allego qui sotto; il verso non corrisponde ma penso che questa possa essere la strada giusta.1 punto
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Credo anch'io non c'entri nulla ? Guarderei all'area germanica1 punto
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Ecco le altre foto Ad occhio nudo non riuscivo a distinguere se era sullo slab o sulla moneta. Ma dalle foto sembra evidente che sia sulla moneta anche se non si tratta di graffi a mio avviso. Nella terza foto fatta con un microscpio digitale credo di aver messo a fuoco lo slab dove si intravede ununico graffio curvo... Spero di esserti stato utile1 punto
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Non serve trovare un Sesterzio originale per ricavarne un falso , basta una immagine fotografica , inoltre se uno avesse un Sesterzio di Britannico originale sarebbe gia' un quasi ricco . Bruttezza della fusione , peso e patina , bastano per dirti .......metti le ali e fuggi via .1 punto
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Buonasera sono un ragazzo di 25 anni mi sto avvicinando a questo fantastico mondo della numismatica vorrei dei consigli , ho deciso di collezionare i 2€ commemorativi vorrei dei consigli dove comprarle (sono di milano) sapere quando escono e qualche consiglio su dei libri che potrebbero servire. Come mai i 2 € di monaco e del vaticano costano così tanto ? Per ora ho solo queste monete che mi sono state regalate1 punto
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L'iconografia e la postura del Santo ignudo, aureolato, legato ad un tronco d'albero, sono quelle di S.Sebastiano martire, purtroppo le frecce che trafiggono il corpo non sono visibili per l'usura della medaglia. Prima metà del XVII sec., rara. -Ciao Borgho.1 punto
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Vorrei fare i miei complimenti a Riccardo Martina @Reale Presidio per aver portato a conoscenza una moneta da quattro quattrini ribattuta su un grano di Carlo VI. Avrei una domanda all'autore: hai mai visto, anche solo in fotografia, i quattro quattrini del 1782 e del 1798 ribattuti rispettivamente su una prova in rame del 6 ducati di Carlo di Borbone e su un grano coniato dallo stesso Ferdinando? Grazie.1 punto
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Ciao, di recente ho acquistato i 2 seguenti penny britannici attribuiti a Enrico II ( a sinistra ) e Riccardo I. È corretto ? Mi scuso per la qualità delle foto, di meglio non riesco a fare... Opinioni e considerazioni di qualsiasi genere sono ben gradite, grazie e saluti.1 punto
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Anche secondo la mia modesta esperienza, il millesimo 1797...non fu mai coniato.1 punto
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allora veniamo ora al difficile !! gli short cross mi stanno particolarmente antipatici ahah allora sulla prima si legge bene il rovescio RAVL ON LVND e viste le caratteristiche direi che si tratta di un penny classe 1c ( ultima tipologia tradizionalmente assegnata ad Henry II ) Spink 1345 per indenterci ... veniamo ora seconda ... si legge distintamente il nome di zecchiere RICARD ma, non quello della zecca che rimane fuori dal tondello ... potrebbe essere un classe IV ( 1194-1204 circa ) ma, non ne sono certo Matte1 punto
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Gran bella moneta,non c'è che dire....moneta circolata dalla bella patina color cuoio,si apprezza praticamente ogni dettaglio del volto e del genio....e pure un asse certamente non comune...bell'acchiappo...io la valuterei sui 100/120 euro1 punto
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@Rocco68...ti corrego il lotto..è il nr.2571...e per me non d'epoca.1 punto
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Kenia 5 Shilling 1997 Bimetallica € 0,30 note: E' in assoluto la più piccola moneta bimetallica circolante esistente. In foto a confronto con un 10 eurocent.1 punto
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Arrivato oggi il n. 90 di Monete Antiche e questa volta mi sono soffermato sull'editoriale.... Io credo che su un forum come questo debbano essere stigmatizzati sempre gli esempi virtuosi della nostra numismatica che man mano vediamo e poi raccontarli anche doverosamente... Recentemente in questa sezione abbiamo accolto favorevolmente diverse novità che sembrano andare in una direzione di una divulgazione della cultura numismatica, abbiamo parlato dei NIP, dei cambiamenti in Accademia, delle novità in casa SNI, credo che oggi sia doveroso parlare anche di questo gruppo editoriale che pubblica anche la rivista " Monete Antiche " e di un grande protagonista della nostra numismatica, Antonio Morello, con il quale personalmente mi sono sempre trovato in grande sintonia per valori e ideali. Sembra una sviolinata, ma non lo è, è sempre stato così, dal sostegno di iniziative come Juvenilia, a tante altre anche di Lamoneta, all'appoggio e al crederci su iniziative come Parma e tante altre... E quindi sosteniamo testate come queste che resistendo continuano a diffondere cultura.... Mi piace trascrivere qualche passo dell'editoriale di questo mese : " In un periodo di rapidi cambiamenti sociali e tecnologici, cerchiamo di resistere nel rispetto della tradizione degli studi numismatici e insegnare alle nuove generazioni che lo studio per questa materia è passione ed è necessario che le generazioni che passano non smettano di credere nei giovani e insegnar loro quanto sia importante il contatto umano e la serietà nello studio. Per quanto ci riguarda, siamo sempre disponibili a sostenere ogni iniziativa tesa alla diffusione della cultura numismatica, fornendo consigli utili all'approfondimento delle ricerche, mettendo a disposizione la nostra esperienza editoriale e di studi. " E' un passaggio molto bello, significativo, non solo una dichiarazione d'intenti, ma è così poi veramente nei fatti, quindi grande sostegno e decisamente tanti, tanti complimenti ancora....1 punto
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Cari amici, Desidero condividere con una nuova moneta che è entrata nella mia collezione. Si tratta di un Tallero per l'Eritrea del 1918. Si tratta anche della prima moneta periziata che ho acquistato (intendo periziata secondo criteri e modalità italiane, avendo invece già qualche moneta in slab americani). Volevo condividere con voi anche le motivazioni ed i criteri di scelta, dato che da qui mi piacerebbe anche sviluppare una tematica. 1) Ovviamente l'ho acquistata perchè mi piace, mi piacciono soprattutto monete di queste dimensioni, e mi interesserebbe sviluppare la tematica delle monete coloniali. 2) Volevo fare un acquisto di qualità, e per cui ho valutato anche la qualità della perizia, che credo provenire da una delle figure più autorevoli della numismatica italiana. 3) Per il valore della moneta (o almeno per le mie capacità di spesa), non mi sarei mai arrischiato di comprare questa tipologia di moneta non periziata. 4) Il passo successivo sarebbe quello di trovare qualche sua moneta "gemella" quale il tallero di convenzione o il tallero di Menelik. Ci sarebbe anche il 5 lire tallero, che però in discreta conservazione comporta un esborso abbastanza rilevante, almeno per le mie risorse. E di questa monteta mi ha colpito, in negativo, l'enorme numero di falsi che leggo essere in circolazione. Inoltre ci sono almeno altre tre sottotematiche (le tre monete sottomultipli del tallero di Umberto I, le Rupie della Somalia, la monetazione dell'Albania fine anni trenta. 5) Considerazioni sulla conservazione. Se siete d'accordo, non vi metto per il momento il grado di valutazione (ho visto che molti amano dare la propria valutazione e poi confrontarsi con quella del perito. Vi dico che io ho scelto questa moneta con questo grado di conservazione perchè era in linea con il mio budget. In seconda battuta, tenendola in mano, ho pensato che pur piancendomi l'idea di averne una più bella, questa moneta probabilmente ha circolato (anche se poco, in quell'epoca lontana ed in quei paesi lontani, che tra l'altro conosco molto bene). Per cui ha assolto alla sua funzione precipua, è passata di mano nei mercati dell'epoca, quindi ha un valore aggiunto, secondo me importante. Probabilmente superiore ad un FDC che magari in Eritrea non ci è mai arrivata: sappiamo infatti che è stata presto ritirata perchè non accettata, e mi pare di aver letto da qualche parte che alcuni lotti sono stati fusi. 6) Tgliare o non tagliare la perizia. Ho letto discussioni lunghissime in merito, e valide ragioni da ambo i lati. Vi confesso che per il momento, pur non ipotizzando di dovermi separare in futuro da questa moneta, l'ultima cosa che mi verrebbe in mente è tagliare la perizia, soprattutto questa perizia. Lo so forse sbaglio, perchè dovremmo essere concentrati sulla moneta e non sulla perizia, però sicneramente non mi sentirei di farlo, ne di biasimare che come me (e penso siamo più di qualcuno) non si sente (ancora) di farlo. Vi ringrazio fin d'ora delle varie riflessioni che potremo fare insieme.1 punto
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