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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/18/16 in tutte le aree
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Carissimi trascorrerò le Festività all'estero e non avrò modo di collegarmi con il forum per qualche tempo. Approfitto per fare gli Auguri a tutti i medievisti della sezione e ai lamonetiani in generale. Sperando di fare cosa gradita invio l'immagine di un denaro paparino (zecca di Viterbo) molto particolare (forse unico) andato in vendita su Hatria Numismatica tempo fa. Cari saluti a tutti7 punti
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Molti uomini vissuti nell’ antica Roma sono ricordati dai contemporanei , tramite i loro scritti giunti fino a noi , per svariati motivi ; uno di loro in particolare ci e’ giunto per un motivo culinario , parlo di Lucio Licinio Lucullo , del quale ancora oggi , quando si vuol gratificare un eccellente pranzo o cena , si e’ indotti a definirlo un “pranzo luculliano” , intendendo un convivio di pietanze rare , varie e abbondanti . Naturalmente Lucullo e’ ricordato anche come eccellente generale che combatte’ e vinse in Oriente contro Mitridate VI , Re del Ponto e contro Tigrane II , d’ Armenia , pero’ e’ forse piu’ ricordato e noto come un “buongustaio” , attivita’ che intraprese con passione dopo il suo ritiro dalla politica e che pote’ sviluppare a causa degli immensi patrimoni acquisiti a seguito delle campagne militari . Plutarco ci tramanda le pietanze tipiche di un pranzo “luculliano” : “Vi erano d’ obbligo come antipasti : frutti di mare , uccellini di nido con asparagi , pasticcio d’ ostrica , scampi . Seguiva poi il pranzo : petti di porchetta , pesce , anatra , lepre , pavoni di Samo , pernici di Frigia , morene di Gabes , storione di Rodi , seguivano : formaggi , frutta , dolci e vini” Lucullo fu noto per essere stato anche tra i primi Romani a farsi costruire un Mausoleo all' interno della sua Villa o nel suo Horto , infatti quando Lucullo mori’ nel 56 a.C. , Plutarco racconta che il popolo avrebbe voluto farlo seppellire in Campo Marzio a spese pubbliche , ma il fratello Marco e il figlio rifiutarono l’ offerta poiche’ la sua tomba era gia’ stata costruita , forse da Lucullo stesso , nella sua tenuta (Villa od Horto) che si trovava presso Tuscolo , vicino l' odierna Frascati , occorreva pero’ l’ autorizzazione alla sepoltura , che avvenne , all’ interno della tenuta privata . Questo Mausoleo esiste tutt’ ora sulla Via Tuscolana ed e’ noto come Torre di Micara , questo Mausoleo e’ stato identificato come la tomba di Licinio Lucullo in base a testimonianze epigrafiche trovate nella zona che attestano appartenente ai Licinii Luculli ; il Mausoleo e’ del tipo classico a tamburo il cui diametro e’ di 29 metri , nel medioevo fu trasformato in Torre di difesa dalla Famiglia Micara , da cui il nome attuale Torre di Micara . In foto il rudere del Mausoleo di Lucullo .5 punti
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Eccomi con una corona di Giorgio IV, credo sia il tipo più comune, mi piaceva ( e piace ) per la conservazione davvero alta e la patina leggera violacea e iridescente che si sta formando qua e là. Non credo siano affatto monete difficili da trovare, anche lo Spl o Fdc con la dovuta spesa si trovano. Pareri e opinioni di qualsiasi genere sono ben accette, saluti e grazie.4 punti
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É normale che li presenti solo da un lato perché se poggi il tondello su una superficie piatta e lo percuoti dall'altra col martello i segni saranno solo su un lato... Evidentemente il fatto che quel lato sia quasi sempre quello di LVCA deve avere una qualche relazione con l'ordine dei coni: forse può significare che il monogramma fosse la pila mentre LVCA il torsello...3 punti
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Complimenti @rcamil per questo post interessante. Ho trovato questa discussione mentre stavo cercando di capire se mi sono imbattuto (a me sembrerebbe proprio di sì) in un falso d'epoca del 2 Carlini 1796 da te citato, allego una foto. peso 4.26g diametro 26.06 mm grazie ciao Valerio3 punti
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No, è Atalarico. Adesso non ho sottomano il Metlich ma a memoria dovrebbe sempre essere della zecca di Roma...2 punti
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Le doppie battiture e i salti di conio, comunissime su monete di questo periodo, fanno spesso distorcere la visione e la lettura di questi esemplari, causando a volte effetti visivi che fanno sembrare lettere più grandi o più piccole, in qualche caso ho visto pure banali salti di conio spacciati furbescamente per inesistenti varianti. Nel tuo esemplare l'apparente mancanza del numerale IIII mi pare sia appunto causa del salto di conio, in realtà guardando bene qualche traccia delle stanghette si vede sotto la ON di MONF. Tondelli irregolari e squadrati sono pure la norma non solo per questa tipologia, ma per larga parte della produzione casalese in questa epoca. Non conosco il fino di questa tipologia, ma in effetti appare spesso di un bel colore argenteo vivace; probabilmente la mistura non era pessima, tanto più che recentemente è persino apparsa sul mercato una imitazione (del tutto inedita) di questo tipo, emessa dalla zecca di Mirandola sotto Alessandro I Pico, a dimostrazione che c'era aggio per contraffarla:2 punti
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Secondo me tutto giusto ma probabilmente ci furono anche motivazioni di opportunità, direi quasi politiche e di comunicazione, la moneta doveva sacrificare con questa tecnica un lato e una legenda tra le due, e tra IMPERATOR, H, Enricvs e LVCA venne sacrificato Enricvs. H era il logo, impossibile toccarlo, LVCA era l'identità, questi due erano i due totem, Imperator richiamava il potere imperiale, Enricus in fondo era un ripetitivo generico, enriciani furono più di uno, il sacrificio ci stava sul messaggio meno forte che era Enrico, quello che poi il popolo avrebbe considerato di meno...2 punti
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Ciao, imitativa lo è sicuramente. Provenienza? Io provo ad azzardare "area iberica". Mi pare tale sia per lo stile (se di stile possiamo parlare per un imitativa) sia per la presenza di quei sedimenti terrigeni che ricordano vagamente la patina da deserto per la tenacità. Il prototipo è chiaramente il RIC 111 CONSTANTIAE AVGVSTI. http://www.coinarchives.com/a/results.php?results=100&search=Claudius+AND+As+AND+CLAVDIVS+AND+CONSTANTIAE+AND+111 Ciao Illyricum2 punti
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E qui il brindisi per la nuova avventura del nascente " Gazzettino di Quelli del Cordusio ", ci stiamo domandando chi farà l'editoriale, chi il resoconto bibliografico o di un'asta, chi racconterà l'evento di Milano Numismatica e chi farà contributi tecnici ? Auguri a tutti noi, certo la squadra c'è e quando c'è la squadra nulla è impossibile, poi come sempre dipenderà da noi, dalle motivazioni....auguri veramente e mi raccomando sempre anche con il cuore....anche quello conta....2 punti
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Ciao Gianfranco, da un testo antico ho trovato questa descrizione: … Crede il Valiant che Apollo sia stato detto monetae … per aver parlato ai romani dal suo tempio in una circostanza pericolosa. Così crede il sopracitato che nella circostanza della somma pestilenza che travagliò Roma sotto Commodo Apollo avesse ammonito che si facessero i Giochi Apollinari. Io sono di opinione che venisser così detto da qualche simulacro di Apollo nel tempio di Giunone Moneta. Nelle monete si legge Apollini Palatino dalla situazione della statia nel Palatino. https://books.google.it/books?id=3Gw-AQAAMAAJ&pg=PA164&lpg=PA164&dq=apollo+commodo&source=bl&ots=tRuSAkRYNz&sig=QZo1yGVE3RP0CuDnIQbhZG1oyeY&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjM2N2env7QAhXDtRQKHbpNBLEQ6AEILTAD#v=onepage&q=apollo commodo&f=false quindi il riferimento sarebbe da ricercare nel Tempio di Giunone Moneta e non verso la zecca. Ciao Illyricum2 punti
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Una curiosità Merovingia... diciamo pure una vera rarità nel panorama dei regni Romano Barbarici.... Un medaglione da 6,14 g, oggi alla BN di Parigi D: + LEMMOVIX AGVSTOREDO ANSOINDO MO R: + DOMNVS DAGOBERTHVS REX FRANCORVM - IN CIVI FIT Per dettagli e curiosità maggiori: MEC I pg 131 Oppure, un po’ datati ma interessanti http://www.persee.fr/doc/crai_0065-0536_1878_num_22_3_68495 e http://www.persee.fr/doc/minf_0398-3609_1879_num_29_2_978 saluti Alain2 punti
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Secondo me la motivazione potrebbe essere ricercata in un ambito d'indagine di carattere "pratico": il lucchese era riconoscibilissimo per la lettera H nel campo su una faccia, dall'altro lato invece...solo lettere senza senso (per il popolo di allora, ma anche per qualche nostro contemporaneo eheh)! Quindi dovendo martellare e, di conseguenza, rendere meno leggibile un lato della moneta era meglio effettuare l'azione sulla faccia meno importante da un punto di vista pratico... avete mai fatto caso a come la H sia quasi sempre centrata mentre le lettere L V C A nei tipi più tardi possano sembrare parte della legenda?2 punti
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Grazie Buone Feste anche a te! Info: come posso apprezzare al meglio questa moneta? Quale la sua particolarità? Grazie2 punti
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Ciao a tutti! Vi mostro il mio ultimo acquisto e vi pongo un paio di domande.. La forma del tondello così squadrata è tipica di questo taglio o no? Quelle (poche) che ho visto io erano molto tondeggianti.. La parola CASALE risulta ribattuta (notate la C e la A) ma la dimensione dei caratteri è diversa tra la prima e la seconda battitura..o è solo una mia impressione? Il colore della moneta è di un argento piuttosto vivo e "canta", la mistura era particolarmente ricca di Ag? In ultimo, non vedo l'ultima riga di legenda nel cartiglio con la sigla IIII: esiste una variante senza tale legenda? Pensavo ad uno scivolamento di conio ma la struttura del cartiglio e del 6 mi sembrano proprio non prevedere la presenza di quella riga.. Grazie in anticipo a chi vorrà darmi un parere!1 punto
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Ultima passata in asta lotto 1577 della collezione ANPB (Varesi 69). Anch'essa in alta conservazione (SPL+) e con traccia di appiccagnolo (è inevitabile per queste piastre dalla rappresentazione "cerimoniale") risultò invenduta con una base di € 1.800, ma è verosimile che a € 2.000 (diritti compresi) sia andata venduta nel dopo-asta. Cinquecento euro per una piastra quale quella presentata in questa discussione, mi sembrano pochi davvero. Riporto la descrizione e la fotodel catalogo. Innocenzo XII (Antonio Pignatelli di Spinazzola) 1691-1700 Piastra anno IX 1700 (Anno Santo)‚ argento gr. 32‚08‚ Ø 44‚2 mm. D/ INNOCEN• XII•PONT•MAX• •IX‚ busto a destra‚ con camauro‚ mozzetta e stola con fiorami; sotto‚ S V• (Saint Urbain‚ incisore). Rv: ANNO•IVBI LEI•M•DCC‚ la Porta Santa aperta‚ al centro aureola di raggi con nubi‚ ai lati‚ due angeli suonano la tromba; esergo‚ (armetta Anguissola)‚ a sinistra •S•V• (Saint Urbain‚ incisore). . Muntoni 14‚ CNI 138‚ Berman 2223‚ Spaziani T. 127‚ Davenport 4110. Molto rara‚ traccia di appiccagnolo.1 punto
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Ciao e benvenuto, ti consiglio di leggere queste f.a.q. Su dove prenderle visto che sei di Milano ti consiglio di fare un giro al Cordusio dove le domeniche mattina trovi il mercatino, oppure ci sono i siti compravendita tradizionali come Ebay o delcampe e tanti altri. In questa stessa sezione dove hai scritto noterai se la leggi che ci sono i nomi delle nazioni con l'anno, ad esempio Vaticano 2016, in quelle discussioni trovi tutte le informazioni che gli utenti reperiscono sulle emissioni di quell'anno, poi ci sono le discussioni dedicate alle sole monete da 2 euro commemorative, come questa del 2016 o quest'altra che è già partita del 2017 . Per i libri puoi procurarti un catalogo come l'Unificato Euro 2016/2017 che è l'ultimo stampato, qui ci tutte le monete in euro emesse finora, sono 430 pagine! Per tutto il resto segui il forum e troverai notizie sempre aggiornate, in ultimo ti consiglio prima di scrivere di usare il tasto "cerca" in alto a destra, probabilmente già c'è la risposta alla tua domanda. Ah dimenticavo, Monaco e Vaticano costano per via del metodo di distribuzione delle monete, la richiesta di esse, e la tiratura, che poi sono i fattori che determinano il prezzo di tutte le monete. Questi sono 2 discussioni che ti consiglio di leggere inerenti queste 2 nazioni, vedrai che avrai risposta alle tue domande , . Con tutti i link che ti ho messo hai da leggere per una settimana, buona lettura.1 punto
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Approfitto della discussione per postare questo nummo, che mi dite sul monogramma, specialmente @anto Re@Poemenius? Teodorico?1 punto
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Questi i miei due assi imitativi di Claudio (Antonia) di provenienza britannica. Il primo, già discusso sul forum tempo fa, 24mm per 8,60gr mentre il secondo, preso da poco per far paio, 25mm per 8,90. Curiosamente entrambi hanno delle incrostazioni piuttosto evidenti in zone simili (tra ore VI e VII)... Come mai? @Poemenius Confermo quanto detto : imitativa di possibile area iberica.1 punto
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DE GREGE EPICURI @Illyricum: caro Andrea, a che punto sono i tuoi studi su questo tema? Perchè, se è vero che ci sono tantissime monete di Claudio che si discostano dai canoni stilistici ufficiali (e sono state rinvenute soprattutto in Gallia e in Spagna...o anche in Britannia?), non so se queste emissioni sono "imitative" nel senso in cui noi parliamo di imitative del III o del IV secolo. Per queste ultime, si pensa trattarsi quasi sempre di "zecche clandestine", anche se la loro produzione veniva a quanto pare tollerata. E questo avveniva soprattutto per la grave carenza di piccolo circolante in certe zone. Ma nel 1° secolo? Tenendo conto che in Spagna le emissioni provinciali erano cessate con Caligola, si potrebbe pensare che queste "imitative" ne siano la continuazione. Sarebbe interessante paragonare lo stile delle provinciali spagnole fino a Caligola con queste "imitative" di Claudio: a mio parere, si assomigliano molto. Non so se qualcuno in Spagna abbia già studiato la questione, ad es. il Villaronga.1 punto
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Bene, quindi si tratta proprio di quel denario... Nella discussione relativa, Alessandro/Tinia, sembrava che tu avessi avuto modo di osservarlo dal vivo e che, pur ammettendo potesse essere una fusione, per una questione di costi / benefici ventilavi una sua possibile autenticità... Quella fenditura sottile e allungata, è passante sul bordo e sul retro ? E' possibile avere una foto del bordo in quel punto? Certo che ad averla sotto il microscopio un piccolo assaggio ti direbbe subito se il metallo è coerente con l'antichità... ma questo è chieder troppo ! P.S. la crepa grande a V sembra più una rottura/sfaldatura del metallo che una crepa1 punto
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Ciao Italo; è una medaglia devozionale, ne ho viste altre con il volto di S. Anastasio e la medesima legenda ma avevano un rovescio differente, sicuramente qualcuno più preparato saprà identificarla meglio. Un caro saluto, Antonio1 punto
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Il tempietto di Giove Feretrio in una moneta con l'effige di Lentulo Marcellino (sul recto), epoca cesariana (I sec. a.C.). Si può osservare nel verso del denario un personaggio in toga velato capite (Marco Claudio Marcello) che reca nel tempio le spoliae opimae (WIKIPEDIA)1 punto
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Falso in rame realizzato per fusione, testimone di un periodo molto travagliato non solo per lo Stato Pontificio...1 punto
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I tondelli da due tarì del 1665, 1666 e 1674 di Carlo II dovrebbero essere tutti R2, tuttavia li considero ancora più rari, poiché si vedono davvero poco ed in pessime condizioni, sia in aste numismatiche sia in convegni. Grazie, @odjob1 punto
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@magdi Grazie Magdi. Quindi per te è una questione tecnica. Ragionevole. Ti metto fra le mie notazioni.... Vediamo se ci sono altre considerazioni.1 punto
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Anche io sono una frana con le foto... Credo che tuttavia da determinati indizi, quali le piume intonse che si intravedono nel petto dell'aquila nonchè i particolari della capigliatura di Lady Liberty, siamo comunque in presenza di un esemplare in MS60...sulla mancanza di lustro è impossibile dare un giudizio definitivo con queste immagini...certo rimane un bell'esemplare in alta conservazione..1 punto
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ricordo un approfondimento, contenuto nel libro di Mario Traina che raccoglie le sue pubblicazioni su CN, che tratta l'argomento. Appena posso provo a postarlo1 punto
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"craterini" = bolle dovute a fusione, giusto? Dove li trovo i "falsi noti"? :-) Mi definisci "pastosità del metallo"? Idem per quanto riguarda la "coniatura", com'è fatta la "traccia di coniatura" che manca? Si, devo dire che quello è stato il "campanello d'allarme"... ho guardato in giro gli aurei "ufficiali" di Vittorino e sono tutto parecchio diversi. Anche qui, riusciresti a mostrarmi una "sbavatura da coniazione"? Invece ora riesco a capire cosa intendi con "tracce di fusione", sono quelle irregolarità che vedo sotto la testa... vero? Tra l'altro mi pareva anche che intorno ci fossero degli "strani segni" come una striscia dove si raccordano le 2 metà dello stampo. Ci sono o me le immagino io? :-) Quando dici che manca "l'immagine del taglio" è perchè mostrerebbe chiaramente quello che dicevo (la linea di collegamento dei 2 mezzi stampi e, magari, il punto d'ingresso del metallo nello stampo? Bella domanda, in giro non ho trovato nulla a parte questo che riposto sotto. Ma puzza di falso pure lui. Secondo me è parto di un incubo notturno! :-) Grazie a tutti per le risposte date e per quelle che spero mi darete. So di far domande tra lo sciocco ed il banale ma sto imparando. Vi prego di portar pazienza. TWF1 punto
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Lo stile, basterebbe quello a far stare lontano da questo pezzo, di qualunque materiale esso sia.1 punto
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Salve a tutti, vorrei un aiuto a catalogare questo denaro di Ladislao di Durazzo. Sul PR viene riportato al n. 4, mentre sul Giuliani-Fabrizi ai n. 107 e 108 vengono riportate varietà, rispettivamente, con croce patente (CNI 15-27) e croce unghiata (CNI 10-14). Nell'iscrizione di questa monete leggo: D/: [☩ LADISL]AVS DЄI [G]RAC (forse C retrograda, che appare D?) R/: ☩ hV[GAIЄ ] IЄRL Є SICI che mi fa pensare al CNI 14, che riporta GRA D, quindi corrispondente al Giuliani-Fabrizi 108. Come alternativa, sul CNI c'è al n. 22 GRACI, ma al R/ c'è SIC R. In realtà, anche guardando le illustrazioni del Giuliani-Fabrizi, la differenza tra croce patente e croce unghiata non mi sembrano evidenti, ma forse osservo io male. Cosa ne pensate? Un saluto, Luca1 punto
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a mio parere la moneta è stata ampiamente lavorata per far apparire il volto del soggetto che pertanto sono in parte modificate. ( es. il naso sembra quello di Cyrano...) Anche il R/ ha subito la stessa sorte, potrebbe essere Annona o . Moneta , Clementia,.... ma altre si prestano all'interpretazione Ovviamente è una mia ipotesi, ma mi pare di scorgere alcuni caratteri di Hadriano forse un quadrante tipo questo1 punto
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Un altro bozzetto di banconota di Walter Molino pubblicato sulla copertina della "Domenica del Corriere" del dicembre del 1961. Luigi Einaudi (Presidente della Repubblica italiana dal 1948 al 1955) era scomparso poco più di un mese prima all'età di 87 anni. Molino lo raffigura con alle spalle l'edificio della Banca d'Italia di Milano e con in mano un ipotetico biglietto da 100 Scudi con il suo profilo al centro, tipo i dollari degli Stati Uniti d'America, come recita la didascalia sulla rivista, uno Scudo doveva equivalere a 1.000 lire, già da tempo si pensava ad una sorta di "lira pesante". Era noto che Einaudi, da grande economista e statista, nonchè Governatore della Banca d'Italia dal gennaio 1945 al maggio 1948, auspicava monete e banconote di grosso taglio (vedi anche la nota sul 50.000 lire del primo post) per i vantaggi pratici che avrebbero dovuto offrire. Ma Einaudi nei suoi scritti diceva pure: "L'esigenza per una moneta non è che sia grande o piccola, è che sia stabile, che acquisti da un anno all'altro una quantità costante di roba"1 punto
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le leggi se ci sono vanno fatte rispettare. ma si possono anche commentare. E limitare la possibilità di convertire le vecchie lire è una mascalzonata. A chi reputa 10 anni un tempo congruo vorrei riproporre la situazione dell aprire una vecchia cassapanca magari ereditata dalla classica prozia et voilà...(anzi per dirla con un politico del momento. "cucù!") 20-30 milioni in cari Caravaggio. Ovviamente risparmi di una vita, ovviamente soldi legittimi e leciti. Non vi girerebbero le cosiddette? Perché limitare nel tempo la possibilità di convertirle? (in alcuni stati civili è ancora possibile convertire la vecchia valuta in euro, e non ci sono scadenze di sorta. Ma in Italia no, lo stato si comporta come il primo dei mariuoli, sempre pronto a fregare il prossimo) .Non si parla mica di monete o banconote del monopoli. Valgono esattamente come gli euro (cioè niente, al di la del valore nominale stampato sopra). Non sono oro, o argento. Valgono solo grazie ad una convenzione. Perché lo stato li accetta nel 2008 e non nel 2010, o 2012? Io stesso nel corso degli anni ho ripescato, o trovato casualmente, accumulando da cassetti, credenze, tasche dimenticate etc etc etc 4-500.000 lire. Non mi sembra stro grande patrimonio. Ma sarebbero comunque 250 euro scarsi. E son soldi sudati, esattamente come tutti gli altri. E non capisco perché lo stato oggi me li considera alla stregua di un giornale vecchio. 5 anni fa invece eran buoni...Questo si chiama fregare due volte i cittadini (dopo averli fregati ben bene con il tasso di conversione lire-euro)1 punto
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Mi piace qui condividere un pensiero per un uomo che, al di là di ogni considerazione politica, a me sembrava degno della figura istituzionale che ha ricoperto. Io perlomeno mi sentivo ben rappresentato. Non faccio alcun confronto con altri; semplicemente mi sembrava giusto ricordarlo oggi che se ne va, nei suoi errori e nei suoi meriti; mi pare abbia vissuto una lunga vita dedita al nostro povero paese. RIP1 punto
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Salve a tutti, scrivo questo post dopo averne letti decine, per comprendere meglio le vostre opinioni, quindi quelle di una discreta fetta del mondo numismatico, riguardo le patine. Spesso ho letto che monete di 100 o 200 anni senza patine, perdono un pezzo della loro storia del loro vissuto. In pratica, considerazioni estetiche personali a parte, molti post sottolineano la carica storica della patina, storia molto apprezzata nella maggior parte dei commenti. Ora detto ciò, il mio dubbio risiede in questo: come può un cultore delle patine, del "vissuto" della moneta, apprezzare i fior di conio? Ovvero una moneta cui la strada tra la zecca e il deposito in una collezione è stata, praticamente, il suo unico percorso?? Tecnicamente chi apprezza la vita della moneta, i suoi usi, dovrebbe collezionare al massimo monete in bb mentre spesso queste ultime dal mercato, per le tipologie comuni, vengono praticamente snobbate. Inoltre, secondo me, avere una moneta in fdc e riporla nelle condizioni adatte affinché si crei una patina è una sorta di "mistificazione". La mia personale idea è che una moneta a prescindere dalla patina e dalla consunzione ha sempre una storia. Piccoli capolavori, anche umili. E' per questo che se avessi un fdc lo sigillerei affinché nulla possa modificare lo stato iniziale di "zecca" e mai vorrei si patinasse, a prescindere da essa, di storia ne ha eccome! Per finire, a volte credo che una patina graziosa possa aumentare notevolmente il prezzo della monete e spesso facendo patinare un bb lo si possa vendere addirittura come spl, questa di fatto è una mistificazione. Si trasforma un bb sottovalutato in un spl con ottima patina, che va a coprire le imperfezioni della monete. Dico ciò perché il mercato risponde a questa "adulterazione" fittizia, dove di storia ce n'è davvero poca...1 punto
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Altro che noiosissima, è molto interessante :) Se permetti, aggiungo due parole sulle cedole cartacee che hai citato. Prodotte in più di 2000 varianti, finirono per generare un'inflazione senza precedenti a cui la Repubblica Romana cercò di porre rimedio con la demonetizzazione dei tagli superiori a 35 scudi (il taglio massimo era di 3000 scudi) e con la riduzione di valore degli altri, prima a un terzo e poi a un quindicesimo. Il grave danno economico subito dai detentori delle cedole fece sì che per una quarantina d'anni nello Stato Pontificio nessuno volle più sentir parlare di cartamoneta; per avere altre emissioni cartacee bisognerà aspettare il 1834 e la creazione della Banca Romana. petronius B)1 punto
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