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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/14/16 in tutte le aree

  1. Buonasera, nella recente Inasta nr.66 al lotto 4824 e' stato esitato un esemplare del Baiocco di Roma emesso durante la Sede Vacante del 1740 classificato al Muntoni 22 e stimato in conservazione qBB/BB : La moneta non e' Munt. 22 ma Munt. 23 in quanto il Dritto e' quello del Munt.19 (stemma piccolo e legenda bassa), e non quello con lo stemma grande del Munt.22, quindi: Dritto Munt.19 + Rovescio Munt. 22 = MUNTONI 23 Fatta questa precisazione, devo dire che nella mia modesta "carriera" di ricercatore delle monete con l'ombrellino, ho visto e censito soltanto un esemplare (tra l'altro meglio conservato) che passo' in un asta tedesca MM del 2008 (completamente sfuggita...) di cui posto l'immagine: Ho sempre ritenuto il Baiocco con la "ghirlanda destrorsa" di rarissima apparizione, indipendentemente che sia Munt. 22 o 23, tra l'altro e' anche l'unico esemplare presente in acsearch. E' anche vero che le monete chiamiamole "minori" come i Baiocchi, Mezzi Baiocchi e Quattrini sono state molto meno "curate" dai grandi collezionisti del passato, quasi snobbate, probabilmente per il loro basso valore e perche' quasi sempre di bassa conservazione, quindi poco e mal rappresentate nelle grandi raccolte rispetto alle "spettacolari" Piastre, Mezze Piastre e Testoni..... Tuttavia ho trovato ben poco circa questa moneta, quindi anche per questo "cupronominale" chiedo notizie in merito dagli amici Papalisti. Buona serata Daniele
    3 punti
  2. Ciao amici, è tanto che non scrivo sul forum, purtroppo la perdita di un amico (anche lui un lamonetiano doc) qualche anno fa mi ha allontanato dalla mia passione. In questi giorni però ho messo mano alla mia disordinata raccolta, costituita per lo più da monete tardo romane e tardo antiche, riscoprendo alcuni pezzi "alieni", che incredibilmente hanno stimolato maggiormente la mia curiosità, forse proprio perchè erano i più ignorati. Ho riscoperto anche alcune veneziane che vi volevo mostrare, sono tre scodellati (ziani, malipiero, dandolo), un Enrico (chissà quale numero) e un Ludovico il Pio. Gli scodellati sono stati fotografati da me, le altre due sono foto fatte dai venditori all'atto dell'acquisto (se vi interessano mi riservo di fotografarle meglio) Un caro saluto agli amici della Serenissima
    3 punti
  3. Buon giorno a tutti, mi associo anch'io a quanto detto precedentemente da @santone e mi sono permesso di cercare di dare un verso al retro, di quanto rimasto dalla abbondante tosatura. Si riesce infatti ad intravedere la parte bassa del busto dell'arcangelo, mentre per quanto riguarda il dritto della moneta, ho provato ad intravedere qualcosa.... ma davvero non sono riuscito a vederci nulla!!!
    3 punti
  4. Ieri sera mi sono chiesto quale fosse la prima rappresentazione del mare sulle monete di Venezia. Avevo un'idea, ma ho preferito aspettare di poter controllare sui libri. Ebbene la prima volta che compare il mare è sul ducato d'argento di Gerolamo Priuli (1559-1567) dove il leone di S.Marco tiene due zampe sulla terraferma e due sul mare. Successivamente furono coniate molte monete e oselle (la prima fu quella di Sebastiano Venier con la veduta aerea su Venezia) che avevano il mare tra i protagonisti. Arka
    3 punti
  5. Buonasera, come anticipato nell'ultima discussione questa settimana inizierò spero per la gioia di molti una carrellata di Morgan. Comincio con questa annata comune ed in bassa conservazione.
    2 punti
  6. Buonasera, mi sto appassionando sempre piu agli antoniniani oltre che agli amati sesterzi, ed è entrato in collezione anche il primo postumo, ric 318 una normalissima pax aug. Ha un ritratto al dritto molto bello, tenendola mano si vedono anche il peli del naso che escono. Anche il retro è a mio modesto parere ben conservato. L'unica pecca se cosi vogliamo dire è la piccola crepettina che parte da sotto il collo e arriva alla barba. Grazie a chi commenterà e mi darà delle dritte se necessario Ecco il retro
    2 punti
  7. ciao purtroppo la foto non rende, in mano fa comunque la sua figura
    2 punti
  8. Ti consiglierei, per esperienza, di metterli in ordine per anno. Mettiamo il caso che li vuoi tenere su vassoi o in un album e lasci gli spazi liberi per le monete che ti mancano, sicuramente lasceresti solo gli spazi giusti per mettere le mancanti di quell'annata. Se le fai per paese, ti tocca spostare le monete ogni volta ti finisce lo spazio con conseguente seccatura e perdite di tempo. Poi pensa pure che per alcuni Stati ne avresti solo tre o quattro emissioni come Andorra o l'Irlanda e per altri come l'Italia o il Lussemburgo ne avresti quindici e passa monete a testa... Fidati che messe per anno in serie sui vassoi fanno la loro magnifica figura e risparmi una marea di spazio (e sai quali monete ti mancano per quell'anno).
    2 punti
  9. a me sembra medievale , la prima immagine è sicuramente quella di S. Michele presente sui coronati di Napoli e Aquila,di Ferdinando I,1458-1494, penso si tratti proprio di un coronato tosatissimo
    2 punti
  10. Zecca di Napoli, cinquina, battuta sotto Carlo V D'Asburgo Imperatore (1516-1556), Pannuti- Riccio, 39b. Ciao borgho.
    2 punti
  11. Il patrimonio artistico di Banca Carige. Monete pesi e bilance monetali. Bellissima pubblicazione sulla collezione della Banca, veramente una pregevole opera sulla monetazione Genovese.
    2 punti
  12. Ciao Amedeo, le rigature che vedi non sono altro che striature di conio. Da ciò si evince che la moneta ha circolato quasi per nulla. per me è prossima al fdc.
    2 punti
  13. Piccole varianti nel disegno presenti in alcuni denari del patriarca Raimondo della Torre (1273-1298) presenti sul denaro classificato da Giulio Bernardi al n° 31 la prima immagine tratta dall'asta Roma Numismatics Ltd XI presenta dei globetti a Sx/Dx, sotto e sopra la croce la seconda immagine tratta dal noto sito Pareri?
    1 punto
  14. Salve Comincio col riunire quelli che ho in collezione. Ottobolo di Callati (Ag: 5,312 g, 17-18 mm). E’ una coniazione autonoma per il commercio locale, dai tipi notevolmente influenzati da quelli delle monete di Alessandro Magno. Infatti il diritto è quello dei bronzi e delle dramme e tetradrammi d’argento (testa di Eracle a destra con copricapo in pelle di leone), mentre il rovescio è quello dei bronzi (clava e gorytos), oltre a una spiga di grano e al nome in greco di Callati, antica città dorica e colonia di Eraclea Pontica situata sul litorale occidentale del Mar Nero. La città era grande e fiorente, soprattutto nel IV sec. a. C., e grazie alla sua posizione geografica estendeva il suo dominio su tutto il territorio circostante ricco in cereali e popolato da numerosi agricoltori traci e sciti. Per il suo eccellente porto, Callati divenne, col commercio di esportazione, soprattutto di cereali e di ceramica, e d’importazione di vino, una delle città più importanti del Mar Nero.
    1 punto
  15. È un quattrino di Paolo V per Ferrara con S Giorgio e il drago
    1 punto
  16. Sembra "quasi"questa... Severus Alexander AE 22mm of Phoenicia, Akko-Ptolemais. IMP CAE MAR SEV ALEXANDER, laureate, draped and cuirassed bust right / COLO PTOLE, emperor on horseback prancing left, caduceus before. Kadman 192; Rosenberger 74 var.; BMC Phoenicia pg. 136, 44. Peccato per il MAR SEV in vece di M AVR SEV. Vedo di trovare altro... Ciao. TWF
    1 punto
  17. Buona sera forum! torno da voi per mostrarvi un altro mezzo ducato che ho acquistato qui, nel Regno Unito. Moneta da che ritengo interessante dato che la corrosione sembra proprio di natura marina, il che mi porta a pensare si tratti di una moneta da relitto o trovata nelle coste Inglesi. Stesso discorso per la patina molto scura tendente al nero (in foto risulta leggermente piú chiara per l'illuminazione naturale) e il calo di peso di circa 2 grammi. Qualcuno di voi sa darmi qualche ulteriore delucidazione in merito? Le coste inglesi sono note per i numerosi naufragi avvenuti durante il periodo della conquista del nuovo mondo, soprattutto per ritrovamenti di reales e escudos sgraffignati alle navi spagnole...conoscete documenti o informazioni in merito a naufragi nel periodo del regnato di Filippo II e Mary I di Inghilterra? E per finire, (chiedo scusa se ho sempre mille domande) sapreste dirmi il valore in tali condizioni? che grado dareste, qMB? (Nella foto ho accostato a destra il Mezzo Ducato giá mostratovi qualche settimana fa.) 34mm - 13g Non vedo l'ora di sentire la vostra! intanto auguro a tutti una buona giornata e ringrazio come sempre per i vostri preziosi consigli e info Gasp
    1 punto
  18. di nulla !!!! segnalo all'amico @Teus I la discussione, guarda come riducevano i poveri coronati !!!!
    1 punto
  19. Buonasera La crepetta è una piccola frattura di conio che non compromette la bellezza e la genuinità della moneta. Come molte monete di questo periodo il rovescio presenta rilievi più deboli rispetto al diritto poiché i coni di incudine imprimevano sul tondello di metallo un'immagine meno nitida e chiara rispetto a quello di incudine, anche se in questo antoniniano la qualità è molto alta sia al D (direi uno SPL+) che al rovescio (qSPL). anche se si tratta di una moneta comune la qualità ripaga e ripagherà sempre .
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  20. Concordo con Savaiordo,moneta comune facile da trovare in alta conservaione,per quello che vedo nelle aste stà sui 10 euro poco meno o poco più in questa conservaione...... Se fosse stata Genova è leggermente meno comune oppure con la P in Ovale più rara. Il peo più raro dei 3 tipi di centesimo Carlo Felice è il 3 Centesimi zecca di Genova 1826 che anche Gigante ha creduto bene di passarlo da un CC ad un NC.
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  21. Giusto, direi. Lasciatemi aggiungere a proposito dei frutti che sui bronzi con la raffigurazione di una pianta di palma anche in bello stile come questo della Triton VII, uno deduce che si tratta di datteri perché vede che pendono dalla pianta. Se però li vedesse 'pendere' dalle mani di Cartagine, secondo voi li riconoscerebbe?
    1 punto
  22. sembra che sia un'abbreviazione della frase: Salvis duorum augustorum et duorum caesarum, felix Karthago = Con i due Augusti in buona salute e i due giovani Cesari sani Cartagine è felice. FONTE: https://www.forumancientcoins.com/numiswiki/view.asp?key=SALVIS AVGG ET CAESS FEL KART
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  23. penso che la moneta ridotta in quelle condizioni sia proprio questa.... Bookmark | Search similar lots Auction Lot Date Estimate Hammer Auction 90 134 (« | ») 14. May 2016 * (please log in) * (please log in) Description MONETE E MEDAGLIE DI ZECCHE ITALIANE Napoli Alfonso II d’Aragona, 1494-1495. Coronato, AR 3,93 g. ALFONSVS°II°D°GR°SICI°IER VN L’Arcangelo Michele, con lancia e scudo, in atto di trafiggere il drago; nel campo a s., T (Gian Carlo Tramontano, zecchiere 1488-1514). Rv. CORONAVIT Z°VNXIT°MANVS°TVA D Scena dell’incoronazione. Pannuti-Riccio 3a. MEC 14, 1032. MIR 89/1. Raro. Esemplare perfettamente coniato e di conservazione eccezionale. Bellissima patina di medagliere, migliore di Spl
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  24. e se la scena al D/ fosse quella dell'incoronazione?
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  25. in base al peso, dovrebbe essere questa Bookmark | Search similar lots Auction Lot Date Estimate Hammer Auction 114 795 (« | ») 15. Sept. 2012 * (please log in) * (please log in) Description TOURNAI, Seigneurie, Philippe II (1555-1598), AR dixième d'écu Philippe, 1589, Droit : B. cuirassé à droite. Revers : Ecu couronné sur une croix de Bourgogne, entre deux briquets, portant le bijou de la Toison d'or. Ref.: G.H., 213-14; Hoc, 293. 3,36g. Rare. Belle patine.
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  26. per me al BB non ci arriva.. sono monete con bordi alti che ne conservano i rilievi, ma questa ha già perso parecchi particolari sia nel diritto che nel rovescio, poi i colpi al bordo ... comunque collezionabile...
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  27. la prima immagine va ruotata verso destra, in origine doveva essere cosi :
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  28. proprio dalla conservazione : altezza dei rilievi ( lettere o disegni), colore del metallo, patina, usura da circolazione, graffi, colpi sui bordi, etc. etc.
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  29. Buonasera, Ho visto su E-Bay questa moneta: Mezzo Carlino o zanetta Napoli Filippo II (1556-1598) argento grammi 1,36 Mi sembra strana. Ho l'impressione che sia stata pulita male. Per il resto ritengo che sia ben dettagliata; mi lasciano perplesso le rigature verticali. Cosa ne pensate. Grazie. Amedeo
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  30. Già... solo che avendo tre spedizioni pendenti... caspita... speriamo bene! Mai successo prima e la cosa "raccapricciante" è che nel mentre sempre dall'Inghilterra due spedizioni non tracciate e quindi inviate via posta ordinaria sono partite successivamente e già arrivate regolarmente! @fabietto83 direi proprio che ti conviene!
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  31. Le Monete Antiche del Museo Pinacoteca Eliseo. Libro autopubblicato che fa conoscere le monete del Museo Eliseo di Terralba, in provincia di Oristano.
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  32. Per me è stato un piacere, contraccambio il saluto......................ciao Borgho.
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  35. Salve, Ti ringrazio per la fiducia , però con i solo timbri ormai è molto difficile stabilirne l'autenticità (infatti non tutte hanno la stellina perforata ) Considerando che vengono falsificate per aumentarne il valore se l'hai pagata solo 10 euro ha buone possibilità di essere autentica Saluti Adriano
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  36. Alla fine ho optato per questa soluzione, ha il vantaggio di essere un vero e proprio cofanetto e secondo me è anche particolarmente elegante. Certo ha il suo prezzo, però sono molto soddisfatto dell'acquisto!
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  37. illuminami, mi sembra precedente ai Savoia ( anche se al rov. potrebbe esserci la famosa lira della riforma di Emanuele Filiberto )
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  38. Credo che sia una riproduzione, di una moneta da (3 crazie o tre kreuzer?) coniata per il Granducato di Toscana (periodo Asburgo- Lorenese) da Francesco II di Lorena (1737-1765), Granduca di Toscana dal 1737, eletto successivamente Imperatore d'Austria nel 1745. Sul C.N.I. è citato un esemplare simile ma datato 1755, rif. XXVIII,9. 56.- ma sentiamo anche altri pareri. Ciao Borgho.
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  39. Di quale suberato parlate? Questa non lo è di sicuro, a mio parere. Moneta di qualità media, che si può trovare abbastanza facilmente meglio, spendendo un po' di più. Il prezzo è adeguato alla conservazione.
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  40. Mario Limido, Milano raccontata dalle sue monete e medaglie, "I Quaderni di laMoneta", 2016/3, pp. 160, con numerose illustrazioni nel testo.
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  41. Che dire di più: GRANDE. Complimenti. Graziano
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  42. Bravo Nikita! Anche Elton John è contento:
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  43. Bravissimo. Un punto di riferimento costante della nostra sezione preferita. Complimenti. Inoltre se non sbaglio il Nostro è l'unico utente pluripremiato.
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  44. Complimenti, meritatissimo riconoscimento ! Mario
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  45. mah.. a me ste cose unicamente virtuali piacciono poco....
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  46. Complimenti, bella e rarissima moneta di cui non ho motivi per dubitare sulla sua autenticità, il CNI ne descrive 6 varianti e questa dovrebbe essere la terza della lista. Pesce scrive che questa particolarissima serie di Reali fu battuta dal Banco di San Giorgio, incaricato dalla Repubblica, allo scopo di facilitare gli scambi con la Spagna, ma forse ci sono anche altre ragioni. Agostino Durazzo dal 1666 al 1667, a nome della Repubblica, se ne va in quel di Costantinopoli (con un seguito e una pompa da nababbo: con 30 carrozze, 20 cavalli da sella e ben 86 carri per il bagaglio complessivo … e cosa c’è di meglio che portarsi dietro delle nuove e belle monete d’argento, fresche di conio e scintillanti, per omaggiare e far colpo sui turchi...) per cercare di stabilire accordi per i traffici con l’Oriente naturalmente fornito di ricchi doni per il sultano e il suo gran visir riuscendo a stabilire un contatto nonché a svilupparlo e definirlo e tornare a Genova acclamato come un trionfatore. E poi perché mai il Banco di San Giorgio ebbe questa prerogativa di battere moneta? 1657: La situazione in città è spaventosa, da poco terminata una terribile epidemia di peste (1655-1657) e la città è spopolata. In tanta desolazione un elemento positivo per i sopravvissuti è l’aiuto indirettamente fornito dalla moria al riequilibrio delle disastrate finanze genovesi. Ci informa il Giacchero di un insolito accordo fra i Collegi e i Protettori del Banco di San Giorgio a sistemazione dei rapporti finanziari tra la Repubblica e le Compere. La clausula in cui si abbuona alla Repubblica un arretrato di 800.000 lire si basa, infatti, su “argomenti scarsamente persuasivi sul piano di una realistica contabilità”: perché mai, dunque, tanta liberalità da parte dei banchieri che, di natura, liberali certo non sono? Ma proprio per via della peste e dei favolosi guadagni – sui quali in quegli anni peraltro si fantastica molto – ricavati dall’estinzione di non poche famiglie ingentemente creditrici: si parla di somme enormi, incamerate dal Banco per mancanza di eredi!
    1 punto
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