Vai al contenuto

Classifica

  1. profausto

    profausto

    Guru


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      22190


  2. Cinna74

    Cinna74

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      2192


  3. uzifox

    uzifox

    Utente Storico


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      5526


  4. Caio Ottavio

    Caio Ottavio

    Utente Storico


    • Punti

      4

    • Numero contenuti

      2266


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/12/16 in tutte le aree

  1. Grazie @Petronius arbiter ... a malincuore chiudo in quanto alla discussione manca il soggetto principale e pertanto sarebbe senza logica, spiace comunque per chi ha speso inutilmente il proprio tempo... in primis @Caio Ottavio...e gli altri utenti che hanno partecipato..
    3 punti
  2. Buonasera....bella la considerazione formulata. Personalmente ritengo che il "messaggio monetale" intrinseco ad ogni iconografia numismatica non sia mai casuale. Ogni comunità che sia riuscita a dotarsi di un sistema monetario ha via via stilizzato un messaggio che comunicava ben più del semplice valore economico intrinseco nelle sue monete, dove queste fungevano da strumento di scambio commerciale o di pagamento per le truppe. E in questo, credo che ogni comunità abbia volutamente espresso una serie di criteri/valori ben precisi. Ecco quindi che troviamo comunità rette da forme di potere assoluto che tendono ad esprimere iconografie con l'effigie del sovrano (imperatore, Re, Principe, ecc....) dove il fine propagandistico e/o l'ostentazione di potere affianca il valore economico della moneta, diventando a sua volta veicolo di potere ed affermazione sociale (sia interna che esterna - verso quei paesi con i quali i mercanti intrattengono scambi commerciali). Ma Venezia è una Repubblica, una sintesi quasi perfetta di un raffinato equilibrio di poteri (durerà quasi un millennio).......con un Santo che la protegge, ed a cui deve rendere omaggio e riconoscenza.....ma che deve contemperarsi anche con gli uomini che quella Repubblica la "costituiscono, formano e alimentano" (e quel simbolico "Doge" che la rappresenta nel mondo non può che esserne la miglior iconografia)......e c'è poi un messaggio di forza, potere e valore che ogni "moneta" deve contenere ben chiaro, oltre a quello intrinseco......e qui il Leone ottempera al meglio nel suo ruolo. Queste sono a mio modesto avviso le 3 principali "immagini" delle monete di Venezia, quelle che meglio devono esprimere e comunicare i "Valori" della Repubblica............poi, in via sussidiaria, si fanno comunque spazio altre iconografie a tutti ben note........ma credo siano, come dire, iconografie di contorno, perchè credo che in questo, Venezia non fosse seconda a nessuno...... Buonanotte a tutti i Veneziani, sperando che queste semplici considerazioni non abbiano sconfinato oltre il normale buon senso..... Paolo
    3 punti
  3. Ciao a tutti, purtroppo la moneta che posto è parecchio rovinata, sopratutto il rovescio è molto consunto, ma si tratta di un pezzo piuttosto raro, l'8 tornesi del 1816, Ferdinando IV con contorno rigato, che il Gigante riporta come R4 ed in effetti non è di così facile reperimento.
    2 punti
  4. Recentemente ho acquisito questa medaglia in bronzo di Pio VII Anno XX , Lavanda dei piedi, incisore Passamonti (R). In ottimo stato di conservazione, eccetto un piccolo colpetto a ore 10 del D/, sul R/ presenta evidentissimi segni di rottura del conio. Tale evento ha provocato un discreto rigonfiamento del metallo del campo di destra, per una diversa pressione sul tondello e si sono create eccedenze di metallo sia sul campo che sulla gamba del Cristo, come si può notare dalle foto eseguite al microscopio.
    2 punti
  5. Salve a tutti , sto facendo uno studio sui soldini IQDP genovesi , comunemente attribuiti a Valerando di Lucemburgo, e volevo sapere se vi sono noti ripostigli o ritrovamenti databili contenenti questi esemplari . Ho controllato anche fra tutti i ripostigli elencati nel nuovo MEC 12 ma, nulla . Grazie a tutti in anticipo per l'eventuale aiuto ! Matteo
    2 punti
  6. Buona serata. Le considerazioni che hai espresso sono piu' che condivisibili; credo anche che Venezia avesse un problema in piu', che era un "imperativo"; comunicare i "Valori" della Repubblica -come hai scritto- era essenziale per il fatto che le monete veneziane erano conosciute dall'India alla Spagna, dall'Africa al Baltico. Ovvio che l'iconografia non poteva essere "piaciona"........non potevano cambiarla ad libitum; anzi l'iconografia doveva essere ripetitiva, "ingessata" ai simboli conosciuti e conoscibili da un numero impressionante di persone, di razza, cultura, consuetudini, condizioni e lingua diversissime..... spessissimo analfabete; pensa a monete che ogni anno cambiavano iconografia. Che impatto avrebbero avuto queste monete nel mondo mercantile? Considerato che le informazioni viaggiavano al "rallentatore" su lunghe distanze, con quale fiducia quelle persone avrebbero accettato una moneta diversa dallo standard? Tante monete con iconografie belle e varie, che avrebbero appagato noi collezionisti, ma che avrebbero messo in difficoltà i fruitori dellepoca. Coniare monete ben accette dal mercato, significava coniarne molte e di conseguenza trarne un guadagno cospicuo. Saluti luciano
    2 punti
  7. Caro @Luca_AT per quanto riguarda la cronologia in dettaglio dei denari di Asti vediamo intanto se ci saranno novità dal nuovo MEC, che è appena uscito, e soprattutto come sarà motivata per le varie serie. Io non ho ancora visto il volume, ma da quanto ho intuito dalla relazione preliminare di Matzke al convegno di Taormina la successione dei denari di Genova, ad esempio, è simile alla mia del 2009 (ora rivista e ampliata*), ma la cronologia assoluta un poco tutta più arretrata, in quanto diversamente da me - sempre se ho ben compreso - Matzke non ritiene del tutto affidabili i singoli rinvenimenti in scavo in strati ben databili (penso perchè non essendo archeologo non sabbia bene valutare i contesti nei quali sono immobilizzati, ma è una mia opinione, da prendere come tale) e si basi soprattutto su ripostigli (che però, a causa di vari motivi sui quali non mi dilungo, difficilmente danno notizie utili a chiudere la cronologia dei denari di XII e buona parte del XIII secolo...) e su analogie formali e contatti stilistici, oltre che su eventuali documenti, ovviamente. Però aspetto di leggere il tutto, prima di farmi idee precise sugli argomenti: verba volant (e rischiano anche di essere mal comprese se ristrette nella comunicazione di sintesi in un convegno), scripta manent :). Un caro saluto MB * La mia nuova proposta per la seriazione dei denari di Genova, oltre che nuove indicazioni su mezzaglie, grossi e monetazione aurea della medesima zecca fino agli inizi del XIV secolo (ante Enrico VII), si possono leggere ora in M. Baldassarri, Coniazioni ed economia monetaria del Comune di Genova: dalle origini agli inizi del Trecento, in Quaderni Ticinesi - "Numismatica e Antichità Classiche” 45 (2016), pp.283-305.
    2 punti
  8. Oggi vi presento una testone di Paolo V che si inserisce con quello di Gregorio XIII con busto/presepe nel gruppo dei "brutti ma rari". La tipologia è quella con al rovescio la Beta Vergine in trono con il Bambino in braccio, il tutto su di una base quadrata con la scritta RO MA, affiancata dai Santi Pietro e Paolo. Tipo considerato solitamente almeno R2 nella variante più comune avente lo stemma al diritto sormontato da tiara e chiavi decussate con cordoni e fiocchi, legenda PAVLVS V PONT MA. La moneta che vi propongo è la macro-variante muntoni 82, caratterizzata da uno stemma diverso e soprattutto dalla presenza della data espressa in anno di pontificato (XI). Credo che questa variante possa considerarsi almeno R3 dato che personalmente ne ho censito un solo passaggio in asta, "tanto per cambiare" nella magnifica Kunst und Munzen XXI, lotto 397 (lotto multiplo dove erano presenti altri due testoni del Borghese che non si vedono spesso, per usare un eufemismo). Va però considerato che molti, collezionando per tipologia, potrebbero aver snobbato una variante come questa in favore di una conservazione migliore. Attendo vostre segnalazioni e commenti, un caro saluto, Antonio
    2 punti
  9. Ciao, sono d'accordo che si tratti di un tipo rarissimo, non ne ricordo passaggi nè ho foto in archivio, se capita a prezzo onesto di deve acquistare in ogni condizione ! Ho archiviato invece diverse immagini del tipo "non datato" più comune (Muntoni 81), ed una del tipo con anno XII, probabilmente altrettanto rara rispetto alla tua (Muntoni 82 a). Passò in asta Goldberg qualche anno fa: All'appello manca anche il tipo Muntoni 80, con al diritto lo stemma anepigrafe sostenuto da due angeli, il più suggestivo a mio parere; tipo questo ex-NAC (a meno dell'armetta in RO-MA, non presente sul M.80) : Ciao, RCAMIL.
    2 punti
  10. Approvo il metodo che si cerca di introdurre anche nelle valutazioni numismatiche, però poi ci darai la soluzione del problema? Ho letto pagine e pagine della discussione sul decagramma con la speranza di imparare qualcosa ma le evidenze di fusione (come anche quelle di coniatura) non sono state messe in evidenza. Il fine di queste discussioni è oppure no far crescere coloro che vogliono imparare? Parrebbe di no, potrebbero crescere i falsari insieme ai neofiti! Allora non mi è ben chiaro il fine. Tutti hanno il diritto di proteggere la propria professionalità, ne convengo, ma allora che senso ha stare a discutere se, anche quando si hanno in mano elementi risolutivi, questi non possano essere esplicitati? Non credo che screditare le capacità di giudizio o anche il metodo di analisi della parte contrapposta renda falsa una moneta genuina oppure il contrario. Il messaggio che rimane a coloro che cercano di avvicinarsi alle antiche è: "nemmeno chi le maneggia da anni è in grado di capire se una moneta è buona, nessuno è in grado di insegnarti nulla e comunque il falsario si aggiorna in continuazione, lascia perdere o mettiti in mano ad un guru per ogni acquisto". In tutte le altre sezioni il consiglio è di studiare prima dell'acquisto in questa è "lascia perdere nemmeno l'esperienza ti aiuterà". Un ultima domanda: perchè si deve presumere una moneta fusa finchè non si hanno evidenze di coniazione e non al contrario si debba presumerla coniata finchè non si hanno evidenze di fusione? Mi scuso se queste domande dovessero risultare banali ma, come anticipato, leggo per imparare. Buona giornata
    2 punti
  11. Sovereign "proof" Zecca: Royal Mint Llantrisant Metallo: Oro .917 Peso: 7,98 grammi Diametro: 22,05 mm Dritto : nuovo ritratto coronato della regina Elisabetta II rivolto a destra dell'incisore James Butler. Rovescio: San Giorgio che uccide il Drago di Pistrucci Contorno: Rigato Tiratura: 9.675 pz
    2 punti
  12. Ben venga un notiziario/bollettino che ospiti i contributi dei Soci ( e non) di tipo più divulgativo accanto alla 'revue' dedicata ai contributi scientifici. Il nuovo bollettino segue in qualche modo le tracce di quanto si fa presso ad es. la società numismatique francaise. Se la rivista scientifica rimane il cardine principale intorno cui ruota l'attivita' culturale principale delle grandi associazioni ( Royal Numismatic Society, quella Brlga, la francese e quella svizzera possono vantare periodici con quasi 200 anni di vita ! La RIN è' l'ultima nata con l'inizio delle attività nel 1888) alcune società si sono dotate di 'bollettini' dove raccolgono in modo più agile contributo maggiormente divulgativi che hanno il pregio di allargare L'audience delle associazioni e al contempo interagire in modo più interattivo con i propri Soci. ilBollettino e visite culturali sono due novità' accolte dalla SNI che si è' come abbiamo visto aperta a considerare strumenti e programmi che possano soddisfare le esigenze dei suoi affiliati. In realtà' la SNI organizzava già' eventi culturali assai interessanti negli anni Sessanta e Settanta anche se poi take consuetudine era caduta un po' nell'oblio. Più' recentemente l'esempio di associazioni consorelle e L'entusiastico responso di diversi soci nonche' le richieste giunte anche attraverso il forum ha perorato il caso di reintrodurre tale consuetudine e va dato merito al Consiglio della SNI di aver sostenuto tale iniziativa. Dopo la bella esperienza di Pisa la prossima tappa è' Finale Ligure con la collaborazione degli attivissimi ed espertissimi soci della Liguria che gestiranno assieme a noi L'evento. Successivamente già' un altro paio di appuntamenti, assai promettenti sono in gestazione ma per ora c'è' tempo gustiamoci cosa c'è' nel piatto.... la scelta di privilegiare per il momento appuntamenti e visite 'fuori porta' vuole essere un invito s coinvolgere quante più' realtà possibili. Non dimentichiamo che la società' è' un sodalizio nazionale ed è' naturale che cerchi di raggiungere quanti più appassionati sparsi sul territorio estendendo anche regionalmente - ove possibile - le sue attività . ben vengano quindi attivita' anche di altri gruppi e associazioni che possano complementarne le finalita' dato che le risorse sono per forza di cose limitate e la società non può essere presente dappertutto. A questo riguardo la visita all'Ambrodiana , recentemente proposta è organizzata dall'attivissimo Danbene ne è' un esempio particolarmente calzante. La collaborazione diretta o indiretta tra SNI e il Forum - o meglio i suoi partecipanti - ha già' alcuni anni, risalendo a quanto fatto insieme con il concorso per giovani numismatici Nino Rapetti - il primo del suo genere - cui, sono seguite, mi compiaccio, molte iniziative similari che hanno esteso, indipendentemente dalla SNI, le iniziative verso i giovani. Ma oltre le iniziative comuni l'importante a mio avviso è' questa osmosi, questo interscambio che si è' creato tra le varie istituzioni e organizzazioni. Dopo la crisi dei Circoli e dell'associazionismo che ha caratterizzato gli ultimi decenni e che aveva portato alla scomparsa di numerose realta' ( con innumerevoli lamentele e deprofundis - ma scarse iniziative operative) si può' dire che oggi assistiamo ad una rinascita di iniziative a favore della numismatica spinte da un rinnovato interesse e soprattutto che si avvalgono di strumenti di aggregazione nuovi e innovativi ( il Forum e i vari siti culturali ma anche commerciali) che ha saputo coinvolgere ed aggregare molti, moltissimi appassionati, tra cui anche giovani validissimi la cui passione ed impegno sono encomiabili. Tutto questo è' accaduto senza stravolgere o seppellire il vecchio - la tradizione - ma prendendone spunto, e anzi espandendo e rafforzando, estendendolo, quanto c'era già' costruendo su di esso. Non c'è' stato bisogno di alcuna rottamazione, nuove realtà e quelle più tradizionali procedono fianco a fianco , collaborando, a volte confondendosi, altre restando ben separate , ma procedendo insieme per far conoscere e apprezzare sempre meglio la bellissima storia di questa disciplina.
    2 punti
  13. Buonasera, chiedo agli esperti riferimenti ed eventuali passaggi in asta di questa moneta
    1 punto
  14. ......ciao Matteo..spergo tutto béne per te.... ô sempre un'occhio su la moneta.it....
    1 punto
  15. ciao a tutti, allego il mio "San Giorgio e il drago", 15 soldi Veneziani per la scuola di san Giorgio degli Schiavoni. con relativa discussione, per chi volesse approfondire. L.
    1 punto
  16. Per me, in questo caso, si può dare una valutazione differente per le due facce. Il D/, più "consumato" (capelli e bordo, tanto per citarne un paio) si ferma al BB+, mentre il R/, meglio conservato sale a SPL e, forse, anche qualcosina di più. Sempre secondo il sottoscritto (mi ricollego a quello che dice l'esimio @miza), il D/ risulta spesso più consumato poiché il volto del sovrano risulta molto in rilievo circondato da un campo vuoto e, pertanto, quando la moneta veniva lasciata poggiata su di una superficie, tendeva ad oscillare, facendo perno sul volto del sovrano, sui bordi. Il R/, essendo più ricco di rilievi, poteva distribuire meglio il peso su più punti di contatto. E' comunque una bella moneta... P.S.: il titolo andrebbe ancora un pochino modificato da "Albertio" ad Alberto (sì, sono pignolo...)
    1 punto
  17. ciao ripartiamo dall'argento cosa di cui si dovrebbe parlare lasciando perdere le varie diatribe e pensieri, per il mio parere ho definito questa moneta falsa senza vederla per intero ma solo per ingrandimenti che in fondo era quello che serviva a questa discussione per un paio di motivi, l'argento cristallizzato da quel che ho visto dal vivo presenta una superficie omogeneamente rugosa e secca non con isole lucide. Sembra che le zone corrose siano state sottoposte all’azione di acido ripetute più volte per aumentarne la profondità come nella foto 006 e 008, ma la cosa che mi ha lasciato più perplesso e la frattura di conia nella foto 009 che da stretta si allarga e si restringe nuovamente per poi riallargarsi con le parti mancanti dallo stesso lato mentre l’altro è praticamente intatto e lucido, sembra anche vuota nelle sue pareti interne . Corrosioni così marcate non ne avevo mai viste nemmeno sui tetra di Alessandria o quelle tarde di Antiochia dove il rame la faceva da padrone. Le mie sono solo riflessioni per cui se verrò smentito non me la prenderò di certo anzi un vecchi detto dice “ sbagliando si impara e solo chi non fa niente non sbaglia mai”. Silvio
    1 punto
  18. Etiopia 5 Matonas 1923 (1931) Rame € 15,00 (10+9) x 100 + (20+3) = 1923 - ፲፱፻፳፫ Sulla moneta è raffigurato il sovrano Hailè Selassiè (significato: "Potenza della Trinità"), è il nome attribuito, secondo la tradizione, dopo l'incoronazione ad Imperatore, il suo vero nome è Tafarì Maconnèn (1892-1975). La moneta esiste con bordo liscio (questa postata) KM# 28.1 e con bordo rigato KM# 28.2
    1 punto
  19. @miza Ciao, no la moneta l'ho presa ad un convegno. I segnetti ci sono ma non mi danno così tanto fastidio. Altrimenti non l'avrei presa cmq ho rifatto le foto al dritto
    1 punto
  20. Esatto, concordo con quanto detto da chi mi ha preceduto. La classificazione corretta ti è stata fornita da @profausto. Un solo appunto: la foto del rovescio è un po' sfocata per consentire una buona lettura, anche se la moneta è quella che ti è stata indicata.
    1 punto
  21. Ritorno solo ora a visualizzare questa discussione e noto con mia grande sorpresa che @Alessio91 ha tolto tutte le foto che aveva messo e ha cancellato il testo del suo secondo messaggio dove diceva di essere sicuro che si trattava di una moneta in argento. Sinceramente non capisco il motivo di un tale comportamento. Come si può continuare una discussione alterata in un simile modo? Io non avevo null'altro da aggiungere, ma per chi legge o partecipa adesso, cosa si trova a vagliare? Un bel niente? Boh, onestamente sono perplesso...
    1 punto
  22. Come per tutte le monete il prezzo dipende dalla conservazione. E poi non vanno confuse le stime d'asta dalle aggiudicazioni
    1 punto
  23. anche se scarso di peso, dovrebbe essere un sesterzio https://www.acsearch.info/search.html?id=608686 GORDIEN III(02-03/238-03/244)Marcus Antonius GordianusAuguste(05/238-03/244) Sesterce, (GB, ئ 30) N° v38_0791 Date : 244 Nom de l'atelier : Rome Métal : cuivre Diamètre : 30mm Axe des coins : 12h. Poids : 21,01g. Degré de rareté : R1 Etat de conservation : TTB+ Prix de départ : 150 € Estimation : 250 € lot invendu Commentaires sur l'état de conservation : Exemplaire sur un flan large, légèrement échancré. Très beau portrait. Revers de style fin. A été légèrement nettoyé anciennement. N° dans les ouvrages de référence : C.329 - RIC.335 a - ROME 7/165 - HCC.152 - RCV.8740 (350$) Titulature avers : IMP GORDIANVS PIVS FEL AVG. Description avers : Buste lauré, drapé et cuirassé de Gordien III à droite, vu de trois quarts en arrière (A*2). Traduction avers : “Imperator Gordianus Pius Felix Augustus”, (L’empereur Gordien pieux heureux auguste). Titulature revers : SECVRIT PERPET/ S|C. Description revers : Securitas (la Sécurité) debout de face tournée à gauche, les jambes croisées, tenant de la main droite un long sceptre vertical, le bras gauche appuyé sur une colonne. Traduction revers : “Securitas Perpetua”, (La Sécurité perpétuelle). Commentaire à propos de cet exemplaire : Poids lourd. Rubans de type 3. Ptéryges à peine visibles sous le paludamentum. Commentaires : Le type Securitas présente une évolution typographique très régulière : d'abord, SECVRIT PERPETVA, la légende devient ensuite SECVRIT PERPET, puis SECVRIT PERP lors de la dernière émission. Historique : Gordien III est le petit-fils de Gordien Ier et le neveu de Gordien II, empereurs éphémères de l'année 238. A la demande du peuple de Rome, il est choisi comme césar par Balbin et Pupien et leur succède après leurs assassinats. Empereur à 13 ans, marié à 16, tué à 19, voilà comment pourrait se résumer la vie de ce jeune homme qui fut victime des appétits de Philippe l'Arabe, nouveau préfet du prétoire.
    1 punto
  24. Il carrubo fu indubbiamente uno degli alberi più apprezzati dai Fenici e dai Cartaginesi e quindi potrebbe benissimo trattarsi dei suoi frutti, le carrube. La carruba è ricca di fibre insolubili e aiuta ad abbassare il livello del colesterolo e dei trigliceridi. Inoltre le carrube sono molto ricche di proteine e anche una fonte di antiossidanti, con particolare riferimento ai flavonoidi. Gli effetti benefici della carruba sono legati soprattutto al suo contenuto di vitamine (E, K) e di Sali minerali (Ca, Zn, K e P). Forse la dea era un soggetto ipercolesterolemico!
    1 punto
  25. queste discussioni vengono bloccate in quanto non conformi ai regolamenti e perchè potrebbero causare danni legali al forum chiedo scusa ai mod se ho scritto io al loro posto
    1 punto
  26. Il fatto che abbiano tutte gli stessi conii non indica necessariamente che sono false. Bisogna dimostrare la falsità di una, allora sì anche le altre lo sono. Arka
    1 punto
  27. gli esperti di metallurgia sul forum sono centurioneamico e mariov60 (quelli che mi ricordo, gli altri non si offendano). Perche' invece di continuare la polemica innescata su un'altra discussione (quella del deca di ebay), non aspettiamo il loro intervento ? Chi vi legge non capisce!!!!! Poi perche' non si puo' chiedere un parere su una foto fatta al microscopio ? Per me e' una cosa lecita e un ottimo spunto per una discussione. Chiaro che c'e' sempre chi vuole la pappa pronta per poi sputarci sopra o chi si prende troppo sul serio e non vuole rischiare di sbagliare neanche su un dato parziale..... ma non temete: vi perdoneremo se sbaglierete Io, da bestia, mi sbilancio: le crepe sono poco credibili, sembrano quasi rifuse. Ache le corrosioni non mi piacciono: troppo stacco tra il piano integro (intatto e lucidissimo) e i crateri profondi.
    1 punto
  28. 1 punto
  29. Si, per il 2016 quella del 200 euro è l'ultima emissione numismatica prevista, per fortuna !!! Il portafoglio è vuoto !!! http://www.vaticanstate.va/content/vaticanstate/it/servizi/ufficio-filatelico-e-numismatico/emissioni-numismatiche/ultime-emissioni/moneta-200-euro-oro.html
    1 punto
  30. Possiamo intanto dire che nei cinque gruppi enriciani cronologicamente avviene un fenomeno di svilimento del denaro nel tempo. Si abbassano progressivamente il peso e il titolo, la stessa fattura diviene sempre più grossolana e la moneta subisce una degenerazione nel tipo che si evidenzia dal quarto tipo in avanti . Il tondello diventa squadrato anche a seguito delle esigenze produttive che portavano a essere ritagliati con le forbici dalle lastre di metallo in una forma quadrata rifinita poi agli angoli col martello. E mentre la produzione aumentava, aumentano anche le imitazioni e le contraffazioni su una moneta che però rimaneva immobilizzata nel tipo perché politicamente e commercialmente non era opportuno toccare una moneta affermata, conosciuta, che circolava e che era meglio non toccare nell'iconografia perché ormai l'utilizzatore era abituato a questa tipologia. In tutto questo per i riconoscimenti, oltre all'epigrafia, al peso, al diametro, al titolo, alla forma del tondello si inseriscono altre caratteristiche che potranno essere utili per stabilire una catalogazione e la cronologia. Magari si possono vedere meglio quelle del denaro che ho postato prima del terzo tipo e che comunque sono anche riassunte nelle tabelle citate.
    1 punto
  31. grazie mille per le risposte!!
    1 punto
  32. Da quel che mi risulta dai cataloghi consultati, come ho già scritto nel mio messaggio precedente, non esiste per Amalfi un tarì con S: non corrisponde a nessun sovrano che vi abbia emesso moneta. Quindi escludo che ci troviamo di fronte ad una tipologia mai censita per i motivi che ho già esposto nel mio precedente messaggio e che non sto qui a ripetere. L'altro lato è stato già postato da Alessio91 al post #6 (forse ti sarà sfuggito) e non corrisponde al R/ di un tarì amalfitano di epoca normanna di Ruggero II (portano la croce e non il globetto), mentre il D/ con lettera è proprio del periodo normanno. Qualcosa quindi non va ed è palese.
    1 punto
  33. Il timbro postale sembrerebbe di fine '800 inizi '900, forse la banconota è stata ritagliata da uno di quei manifesti che annunciavano la fine del corso legale di alcune banconote (tipo questo che rimetto di seguito). I manifesti più datati, al momento non li ho trovati nel web ma li ho visti nel corso del tempo, riportavano sui biglietti proprio la dicitura "Annullato" in rosso.
    1 punto
  34. Oltre alla Sambon (1897) e alla Sambon - Giliberti (Canessa 1921) ho trovato un terzo esemplare, molto bello, nella celebre collezione Catemario esitata da SPINK-TAISEI asta 52 , part 2, 27 ottobre 1994 a Zurigo. Il lotto è il 927 descritto come : Landolfo II e Pandolfo principi 938-943 mezzo denaro LAN=PRI nel campo PAL=PRI nel campo CNI 1 Rep. 483 Rarissimo. Molto bello stima 1000 la moneta è fotografata, purtroppo non è riportato il peso. Inoltre ti suggerirei di dare un'occhiata alla vendita della coll. Cappelli, esitata da NAC se non ricordo male. Per un'i^ndagine piu' esaustiva ti consiglio di contattare la SNI che ha una grande apparato di cataloghi di vendita di riferimento e fanno un davvero un ottimo servizio di ricerca (puoi rivolgerti al Bibliotecario Giuseppe Girola a mio nome se ti fosse utile) . Buona ricerca!
    1 punto
  35. Caro @Luca_AT il gruppo (o meglio dovrei dire: i gruppi) di denari di Genova ribattuto su Asti è di tutt'altra cronologia rispetto alle prime serie delle quali stavamo parlando, cronologia che si può definire meglio tra il 1253 e il 1260. I motivi della ribattitura in questo caso sono noti e comprensibili: nel 1253 i Genovesi bandirono i denari astesi dal loro territorio (tema già accennato nell'articolo mio e di Ricci dedicato ai grossi e apparso sui NAC 2013 e ripreso nel saggio in uscita; la notizia dalle fonti comunque era già nota e usata per ragionamenti diversi da Lopez e da Matzke). Quello che hai notato circa le facce della ribattitura ritorna su tutti i denari di Genova ribattuti su Asti leggibili rispetto a quelli che ho visto (nel ripostiglio di Padru che sto terminando di studiare ce ne sono diversi, altri due o tre sono nella collezione di Banca Carige). I motivi possono essere diversi e concomitanti: secondo me tra questi il prevalente era la volontà di ribattere il dritto (immagine della città/castello - IANVA) sul dritto (CVNRADVSII -REX), in modo da essere sicuri che la faccia più importante fosse meglio impressa, visto che era dal lato del conio di martello. Per tale motivo ho sempre pensato che questo fosse anche un indicatore utile per capire quale fosse il conio di martello per i denari genovesi ;), ovvero quello che io ritengo anche il dritto, cosa sulla quale so che non tutti sono d'accordo ...forse anche tu da quanto hai scritto (ma non so se ho capito bene). Un caro saluto e complimenti per l'analisi MB
    1 punto
  36. direi più un MB+ che un qBB ,ma poi cambia poco,quello che vedi sul numerale del sovrano è un esubero di metallo che non ha niente a che fare con un appiccagnolo....
    1 punto
  37. buonasera @Garbo92 sesterzio sicuramente molto piacevole con un rovescio che presenta un soggetto che mi interessa particolarmente. ti posto un paio di antoniniano (Gordiano I e Gordiano III) per un confronto. Lo stile raffigurativo di Roma, la preferenza stilistica e l'impostazione generale sono forse i più immutati nell'intero periodo imperiale proprio per la loro efficacia e potenza comunicativa straordinaria che affascinano ancora oggi.
    1 punto
  38. Questa è la prima dramma entrata nella mia collezione, con la scheda che ho adottato per la catalogazione in PowerPoint.
    1 punto
  39. Ecco le nuove foto fatte con luce naturale, meglio? Il colore ora è realistico. Saluti Simone
    1 punto
  40. fortuna mia che è proof (non le colleziono)... chissà quando aggiusteranno di nuovo il tiro e ne faranno un quantitativo accettabile fdc tipo le 2011/12/13
    1 punto
  41. Eeeeh ....ecco la prova di come potevano circolare queste monete. Abbiamo guardato con attenzione questa moneta, ... nella parte concava (quasi sempre leggibile) abbiamo visto le due S coricate e ci siamo accorti che ... non c'era sicuramente il resto (MARCV) . Ergo: falsa. Anche senza cercare di interpretare il resto. @Arka però l'ha guardata con la veloce superficialità con cui potrebbe averla guardata ed intascata un oste, un mercante, una puttana, un artigiano, un operaio, pagati con denari piccoli tra cui questo. L'ha vista bella, con "lettere" ben marcate, di aspetto "normale". Ed Arthur è indiscutibilmente un esperto. Ha sbagliato solo per superficialità, per fretta. Guardandola con più attenzione, rigirandola fra le dita, non ha ora dubbi che non sia uscita da zecca ufficiale. Ciò spiega bene come questi falsi circolassero, perché convenisse realizzarli. Bella moneta. Bella testimonianza.
    1 punto
  42. Salve a tutti, dopo la presentazione comincio subito con alcune domande, e ovviamente i doverosi complimenti per tutti i partecipanti a questo forum che gia da un po di tempo seguo come "esterno". Dunque io parto da una discreta collezione di monete moderne regalatami da mio nonno, con alcuni libri a riguardo. Dopo una leggera visione delle monete dei vari periodi, devo dire mi sono accorto che apprezzo molto quelle bizantine e quelle rinascimentali. Ho acquistato alcuni manuali a riguardo, la mia domanda ora è sono uno studente quindi ho un budget discreto e non molto ampio, mi conviene cominciare una collezione di questi periodi o uno dei due, e se si quale sarebbe la zecca meno costosa? In poche parole da dove cominciare una collezione di questo tipo e se mi è conveniente per il budget da me a disposizione. Grazie a tutti in anticipo per l attenzione
    1 punto
  43. Ciao Edoardo, vedo che hai già messo le mani avanti dicendo di avere già dei testi e di aver già letto Secondo me dovresti andare a vederle le monete, in negozi, mercatini, fiere anche senza comprarle; fatti e rifatti gli occhi, dormici sopra e poi rivaluta. Segui magari le varie aste per farti un'idea di che prezzi raggiungono le monete, guarda i prezzi di cataloghi e negozi, poi quando ti senti sicuro ed hai i soldi in tasca... ACCATTATILLA!!!
    1 punto
  44. Questo è il numero 1 ....ma ci sarà anche un numero 2... E credo visto che questo è ormai fatto, cartaceo e spedizioni a parte, che si debba dare anche un messaggio comunicativo per l'imminente futuro... I contributi in formato elettronico devono essere inviati all'indirizzo mail [email protected] e devono pervenire entro il 31 agosto 2017. Le norme redazionali sono indicate nella terza di copertina e a queste gli autori dovranno attenersi. Vediamo se qualche Socio o non Socio della SNI vuole commentare ora o gli articoli del numero 1 o l'iniziativa in generale....visto poi che la Rivista si chiama Comunicazione, comunichiamo a questo punto....
    1 punto
  45. Vedo un grande consenso a questa nuova iniziativa editoriale e me ne rallegro, certamente si può dire qualcosa di più almeno a livello personale. Dice giustamente Simone nel precedente post sui lamonetiani, c'è molta Lamoneta in tutto questo, nella redazione ma soprattutto negli autori possiamo ben dire che almeno 8 su 10 lo sono e alcuni coinvolti decisamente anche con incarichi e responsabilità. E scrivendo ora su Lamoneta questo non può che far piacere... Quando c'è un nuovo prodotto editoriale in numismatica non si può che esserne contenti, Roberto Ganganelli parla di rivoluzione nella comunicazione, di passo verso il futuro, di divulgazione ad ampio raggio. Certamente è un passaggio importante per la SNI che raccoglie le richieste di tanti appassionati e iscritti, in primis con gli Eventi organizzati in giro per i Medaglieri italiani con incontri con tutti, soci e non soci e ora con una nuova rivista che ha caratteristiche diverse dalla RIN, con contributi importanti divulgativi o presentazioni anche brevi di carattere scientifico, monete inedite, varianti, documenti non conosciuti .... Credo sia un buon prodotto, leggibile, vario, per tutti, che può spaziare dalle monete italiane a quelle estere di ogni epoca, alle medaglie, tessere, gettoni ( non a caso mi sono cimentato proprio sui gettoni ). Siamo nella divulgazione che credo porti alla crescita di conoscenze e di nuove future passioni, siamo nel fornire il prodotto a tutti in formato digitale, ma siamo anche nel fornire ai soci che devono avere un giusto riconoscimento oltre a quelli che ci sono già di averlo in formato cartaceo a casa. E personalmente credo che ad un autore attuale e futuro, a un socio non possa che far piacere avere a casa una rivista da sfogliare e mettere in biblioteca.... Ma poi giustamente bisogna anche leggerli ....in fondo è poi un numero 1....
    1 punto
  46. Alcuni anni fa ho avuto la possibilità di scegliere tra l'Europa "in piedi" e il "Europa seduti" e ha preso quest'ultimo, il 1979 "Standing Europa" 1-ecu. Un interessante in lega... nella mano è una sorta di bronzo rosato. Purtroppo molti dei dettagli di questo pezzo sono oscurate dalla sua confezione, ma ho tenuto nella sua pliofilm originale. v. ------------------------------------------------- Some years ago I had a chance to choose between the “Standing Europa” and the "Seated Europa,” and took this one, the 1979 “Standing Europa” 1-ecu. An interesting alloy…in the hand it’s a sort of pinkish bronze. Unfortunately many of the details of this piece are obscured by its packaging, but I’ve kept it in its original pliofilm. v.
    1 punto
  47. Riprendo la discussione per aggiungere la nuova sovrana "proof" prossimamente in vendita. Riprende il primo "San Giorgio" di Benedetto Pistrucci per celebrarne i duecento anni. Secondo me è magnifica (ma io sono di parte). Buona serata. E.
    1 punto
  48. Ritieniti fortunato...., almeno hai avuto la soddisfazione di procurarteli personalmente.... Io ne ho abbastanza, ma non sono frutto del mio sacco... Con riferimento al tuo consiglio, l'ho chiesto oggi pomeriggio a Beppe il fruttarolo, il quale mi ha risposto che i rotoli di carta igienica li vendeva Giovanni il salumiere, ma non era sicuro se erano di Dante....
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.