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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/11/16 in tutte le aree

  1. Ringrazio @matteo95 e @piergi00 per la disponibilità... avevo già iniziato ieri a fare un lavoro di confronto con l'immagine sfocata, ma ora è molto meglio! Vorrei fare alcune considerazioni su questo esemplare ribattuto e sui denari astigiani "in stile genovese", sperando di non prendere troppe lucciole per lanterne e confidando nelle considerazioni ed eventuali correzioni di @monbalda, piergi00 e molti altri esperti. Occorre prima di tutto fare una premessa: di denari astigiani con questo stile (con la croce patente al centro del R/ grande, tangente i bordi) ne esistono parecchie versioni. Da quello che ho potuto raccogliere in questi anni esiste una prima versione con la crocetta in legenda staccata dal bordo (n.1). Poi inizia la serie con la crocetta in legenda unita al bordo, e qui si può notare come la maggior parte delle monete presenta la gambetta della R di tipo "ellettico" (n.2), mentre c'è una rara versione con la gambetta della R allungata e appuntita che finisce sotto la A successiva (in CVNRADVS) esattamente come nel denaro ribattuto (n.3). Infine si trova un'ulteriore versione con la gambetta della R più affusolata e con un globetto al centro di REX (n.4). Per ciascuna di queste quattro tipologie esistono poi diverse varianti di conio, con differenze minime e le lettere leggermente spostate da una variante all'altra. Vi posto di seguito le immagini per illustrarvi meglio ciò che intendo... La variante n.3 è quella più simile ai denari genovesi con la scritta .I.A.NV.A. ovvero con il globetto anche tra la I e la A. In realtà quello ribattuto sembra essere una ulteriore variante, differente da quelli proposti in Baldassarri 2009 (di cui ripropongo i due esemplari nell'immagine seguente in alto), in quanto non presenta il globetto sotto il castello, ne la spina tra la crocetta e la I. La variante n.3, potenziale denaro astense ribattuto e la moneta ribattuta presentata nel CNI III presentano entrambe, come dicevo, la gambetta della R allungata e appuntita che termina sotto la lettera successiva, inoltre la crocetta in leggenda rispetto alle altre tre versioni di denari astigiani in "stile genovese", non si presenta quadrata, ma più larga che alta, e anche questo trova corrispettivo nei denari genovesi. Analizzando in dettaglio la moneta ribattuta, ho poi avuto la netta sensazione che tale ribattitura non venne fatta a caso, ma valutando molto bene come disporre la moneta a disposizione prima di ribatterla (particolare che avevo già notato anche con il denaro di Melgueil ribattuto da Asti), in modo da sfruttare al meglio le leggende già presenti. Mi spiego meglio, sotto la N di IANUA già ieri avevo avuto la netta impressione che si celasse una D, per via di quella semiluna sotto la prima I della N. Nella moneta astigiana l'unica lettera che presenta tale punzone è proprio la D. Da lì, con un programma per immagini, ho ruotato la moneta n.3 e mi sono accorto di come la I di IANUA possa celare la R di CVNRADVS. La prima A di IANUA andrebbe così a combaciare perfettamente con la A di CVNRADVS II, della D ho già detto, poi le due V, e infine, seppur nell'esemplare astigiano preso come esempio non si vede, tra II e la C dovrebbe essere presente un globetto che combacerebbe anch'esso con quello tra l'ultima A di IANUA e la crocetta. Per l'altra faccia, invece, a parte la croce patente al centro che sembra esattamente la stessa, non riesco ad individuare elementi utili da ricondurre al denaro astigiano... è presente qualcosa tra la D e la I di CVNRADI, e sulla X di REX, ma per ora non mi è molto chiaro. La mia ipotesi è dunque che sul D/ della moneta astigiana sia stato ribattuto il R/ di quella genovese e viceversa, andando a ribattere completamente CVNRADI . REX anziché sfruttare il CVNRADVS già presente sulla moneta astigiana, forse proprio per coprire e far sparire il più possibile la scritta ASTENSIS...
    5 punti
  2. Buona sera, questa è un po più difficile ma vale la pena provare.
    4 punti
  3. Buonasera a tutti, vi mostro il mio ultumo acquisto. Treboniano gallo sesterzio, retro roma aeterna. 16.98g ric120. Primo acquisto effettuato da @Tinia Numismatica molto soddisfatto. E la mia piccola collezione si allarga rarità r1. Grazie a chi commenterà
    4 punti
  4. Mi sono fatto tentare... Naturalmente con il suo bel certificato di provenienza e pedigree.
    3 punti
  5. L'uscire sempre più allo scoperto di Erdoğan con le sue vere intenzioni (accentramento del potere per arrivare alla dittatura de facto, imbavagliamento ed epurazione di tutti gli oppositori, politica da potenza regionale per la Turchia, islamizzazione graduale in opposizione al kemalismo) rende ormai del tutto assurda ogni pretesa di continuare a negoziare con la Turchia, pur nell'ambito di un processo che nei fatti era già morto da un pezzo. Non a caso il Parlamento europeo ha votato una risoluzione che invita alla sospensione ufficiale dei negoziati di adesione - con 479 voti a favore, 37 contrari e 107 astensioni - atto che pesa anche se non è formalmente vincolante, in quanto nei settori fondamentali le decisioni si prendono in Consiglio (assemblea dei capi di governo degli stati) con votazioni all'unanimità o a maggioranza qualificata: quest'ultimo è anche il caso dei processi di allargamento, ferma restando la possibilità di ogni singolo stato di bloccare tutto con i veti. Com'era fin troppo facile da prevedere Erdoğan ha cominciato a ricattare minacciando la sospensione degli accordi sull'immigrazione per sfruttare i profughi della guerra in Siria come arma contro di noi, quindi, visto che è necessario guadagare tempo, almeno per ora vedo difficile che si decida d'interrompere anche ufficialmente il processo. A mio avviso sarebbe ora di cominciare a far capire al "sultano" che comportarsi così con noi non va bene, fargli abbassare la cresta e tutelare la nostra sicurezza... ma per farlo serve un livello di unità che l'Europa per ora non ha. Non è possibile non avere problemi, ma siamo stati e siamo ancora troppo convinti che "tutto va ben così, madama la marchesa" , mentre gli eventi di questi ultimi anni mettono fin troppo chiaramente in evidenza che per affrontare i periodici casini ai nostri confini e oltre è necessaria una forma seria di unità politica e militare. Prima ne prenderemo definitivamente atto meglio sarà per tutti noi.
    3 punti
  6. Chiarissimo, grazie mille per l'esauriente spiegazione, perdonate la banalità delle mie domande ma essendo giovanissimo e totalmente inesperto di questa monetazione da qualche parte devo pur incominciare... Se non c'è altro da aggiungere e se non vi dispiace, mi piacerebbe mostrarvene un altro. Grazie di tutto, qualsiasi cosa direte sarà fonamentale.
    3 punti
  7. Buona Domenica Venezia è una città sul mare, o meglio tra mare e laguna; il suo potere è sempre stato correlato alla sua marineria ed all'intraprendenza dei suoi marinai che, con le loro navi, sotto la protezione della bandiera marciana, hanno fondato un impero durato secoli. Eppure, escludendo le oselle, le loro navi sono quasi sempre state avulse dalla monetazione. Unica eccezione è una moneta coniata per il Levante; il "Leone per le Provincie Marittime" ed i suoi sottomultipli, subito chiamata, appunto, Galeazza. Monete peraltro R3/R4........ Poche volte sono state inserite come sfondo in alcuni ducati con S. Giustina, ma comunque sempre eccezioni. Perché secondo voi? Di seguito un quarto di Galeazza saluti luciano
    2 punti
  8. Come sempre splendida Per i trattati di Roma non credo, ma si parla da molto di una commemorativa per Maastricht...anche se io queste emissioni comuni inizio a non vederle molto di buon occhio. Però ti ribadisco, come già dissi, che se alcune zecche affidassero a te i propri bozzetti vedremmo monete molto migliori di alcuni sgorbi che circolano!
    2 punti
  9. In parte quanto dici potrebbe essere condivisibile ma primo nessuno ha la palla di cristallo per sapere come evolverà la situazione in futuro e secondo troppe sono le variabili da considerare tra cui ad esempio l'arco temporale che prendiamo in considerazione e come è impostata la collezione. Partendo da anni recenti: chi collezionava le lire negli anni '90 comprava una divisionale prendendola direttamente in Zecca e spendendo 60.000/64.000 Lire. Cifra di tutto rispetto per quegli anni. Ora quanto valgono queste divisionali? Una trentina di euro mediamente? Invece per andarci almeno a pari queste divisionali dovevano essere quotate sui 60/65€ e ciò non è. C'è stata una perdita veramente notevole quindi per il collezionista di allora. Lo stesso collezionista invece aveva impostato la sua collezione solo sul circolato e si prendeva la moneta da rotolino e faceva la serietta. Quanto spendeva ogni anno? 1000/2000 Lire per la serie 5,10,20,50,100,200,500 lire... più le 1000 lire quando sono uscite. Oggi quanto valgono? Poco o niente ma 1€ penso che ce le faccia per una serie FDC. E' andato a pari quindi. Prendiamo un neocollezionista oggi invece. Anche qui. Meglio divisionali o pezzi singoli? Dipende. Vuoi solo il circolato? Comprando lotti al kilo e alcune precise monete singole mettere su la collezione costa veramente poco. Le vuoi FDC? Diventa più costoso soprattutto per gli anni pre1968 quando non esistevano le divisionali. Per alcune annate post 1968 infatti conviene decisamente o comprare la divisionale e tagliarla o comprare direttamente monete tagliate da divisionale piuttosto che perdere tempo a cercare i vari tipi in FDC. (1969 e 1970 sono le prime annate che mi vengono in mente). Io al momento attuale se fossi neocollezionista e dovessi partire da zero procederei acquistando le divisionali del periodo dal 1968 al 2001. E il periodo precedente lo coprirei cercando le monete nei lotti o con acquisti mirati. Ma poi chi me lo dice che tra dieci/venti anni io possa riprendere la trentina di euro che ho speso oggi per quelle famose divisionali anni'90 da cui siamo partiti? Non possiamo saperlo. Idem per le monete singole. Personalmente ritengo che mediamente (escludendo le grosse rarità in alta conservazione che fanno storia a se) la collezione la collezione Repubblica non abbia un gran futuro a livello economico. Si poteva essere più ottimisti per il futuro solo se il cambio delle lire fosse stato sempre valido e quindi c'era la possibilità che tantissimi esemplari negli anni venissero continuamente ritirati rendendoli di fatto indisponibili per il mercato collezionistico ma ciò non è stato: accumuli vari vengono fuori continuamente ogni ogni giorno e tra questi ci sono tantissimi rotolini FDC e addirittura sacchetti della Zecca ancora sigillati... E comunque non credo che in fondo in fondo al collezionista "puro" questo discorso sulla tenuta o meno del valore interessi più di tanto perchè certe scelte sono state e saranno dettate solo dalla passione e dal piacere di ricercare e possedere certi pezzi. Saluti Simone
    2 punti
  10. 2 punti
  11. Vista la nutrita presenza di esemplari lombardi, a me piacerebbe vedere qualche cosa di Como e Mantova.... lo dico così, poi chiaramente mi assocerei alla visione delle monete milanesi data la rilevanza del luogo per Milano..... Per il resto, lo dico qui, sarò presente anche al pranzo.... In somma, si preannuncia una grande occasione, un grande privilegio potere partecipare a questa giornata di numismatica.....
    2 punti
  12. Esatto, gettone da conto con il leone marciano. Tra l'altro la foggia è differente tra i vari tipi......quello che ho io è piu' stilizzato ........piu' simile a quello inserito nel link di @fabry61 motivo anche della mia risposta cautelativa e dubbiosa .......
    2 punti
  13. Me la tirate per i capelli. Il problema è il doge. Inginocchiato nel I tipo, in piedi nel secondo. Solo quello in piedi ha la lettera del massaro a fianco. Tra l'altro quello in piedi è accompagnato dal leone in soldo. E le due monete fin qua sono corrette, giusto? Allora, ipotizzando che siano due falsi, il primo è perfetto il secondo no, manca la lettera del massaro. Dimenticanza..? Sicuramente. ma questo mi bastava come spiegazione di una moneta genuina: infatti l'incisore poteva dimenticarsi la lettera del massaro, soprattutto nei primi tempi in cui la lettera è comparsa. Nel caso del falso la cosa mi risultava più complessa: perchè tale dimenticanza faceva sì che la moneta potesse immediatamente passare per falsa. Quindi mi chiedevo come avesse fatto il falsario a fare un errore simile... E ho pensato: dimenticanza sì, ma dovuta all'abitudine. Era infatti da una ventina d'anni che incideva il doge senza la lettera a fianco e, in questo caso, ha continuato a farlo. Questo avrei voluto scrivere. In realtà lo scritto era molto più banale e non mi piaceva, così l'ho cancellato, Arka P.S Non è che ora mi sembri un capolavoro comunque...
    2 punti
  14. Buon giorno è una tessera mercantile dell'area tedesca probabilmente di Norimberga..
    2 punti
  15. I tre cavalli "ANTE FERIT" con le sigle del coniatore....inizio legenda, sono rarissimi, nel CNI non c'è esemplare catalogato; ne vidi tempo fa uno (per la prima volta) in un asta spagnola (non scrivo il nome) e lo consigliai ad un amico che lo fece suo...aveva una X prima di PHILIPP .... questo è solo il secondo che vedo. Ottima moneta da catalogare.
    2 punti
  16. Il Medagliere dell'Ambrosiana viene inaugurato esattamente il 3 novembre 2015, parlano quel giorno il Prefetto dell'Ambrosiana Buzzi, per l'editoria Ganganelli, per il nuovo Medagliere il Prof. Alteri. Consta di più di 20.000 pezzi tra monete e medaglie, per fare un confronto il Gabinetto Numismatico del Castello ne possiede, se ben ricordo, circa 186.000. La collezione copre un vasto arco cronologico dal periodo greco e romano, a quello medievale e rinascimentale, a quello sette - ottocentesco per giungere fino alle medaglie d'artista contemporanee. Così viene descritta sulla brochure dell'Ambrosiana : " La collezione delle monete supera abbondantemente le 15.000 unità e comprende un discreto numero, di estrema rarità, di esemplari greci, provenienti dalla Magna Grecia e dalla Sicilia preromana, e romani, sia del periodo repubblicano che di quello imperiale. Particolarmente preziose sono le monete medievali e rinascimentali di molte città italiane ; tra esse spiccano quelle battute nelle città lombarde e, soprattutto, nel Ducato di Milano ; queste ultime risultano più importanti, perché non sempre reperibili in medaglieri più famosi " Per le medaglie al prossimo post....
    2 punti
  17. Una storia sorprendente, mai conosciuta, e forse nemmeno ipotizzata prima, è stata rivelata da The Guardian in un articolo del 19 agosto scorso. Al tempo della guerra fredda, i paesi del Patto di Varsavia (leggi Unione Sovietica) avevano predisposto e fatto stampare banconote da usare come moneta d'occupazione in un'ipotetica invasione dei paesi della NATO, in particolare Germania (Ovest), Danimarca e Olanda. Le banconote hanno il nome in codice E-17, e il valore espresso in zloty, la valuta polacca. Il valore nominale va da 1 a 2.000 zlotych (in allegato un foglio di biglietti da 1 zloty) e sarebbero state stampate negli anni '70 (quelle in foto hanno la data del 2 gennaio 1971), per essere poi conservate in casse "nel profondo delle viscere" della banca centrale polacca. La loro esistenza era rimasta segreta fino a oggi, ed è stata proprio la Narodowy Bank Polski, la Banca Nazionale di Polonia, a rivelarla nell'agosto scorso. Piotr Woyciechowski, direttore della zecca della Polonia, ha detto che "questa è probabilmente l'unica serie del suo genere in Europa, e ora viene mostrata al mondo per la prima volta." Ha poi aggiunto che le banconote saranno in mostra presso la Polish Mint a Varsavia il prossimo anno. A questo punto, una domanda sorge spontanea...non è che anche la NATO, aveva predisposto qualcosa di simile? petronius
    1 punto
  18. (anche se non so se questo è lo spazio adatto alla mia richiesta, vorrei inoltrare questa richiesta) Ciao a tutti amici collezionisti Da quando colleziono monete, tranne solo in qualche occasione ho sempre fatto scambi di monete per via postale, perché i collezionisti che conoscevo si trovavano sempre molto lontano per vederci di persona. Quindi vorrei usare questa occasione per ricercare collezionisti numismatici in zona di Como e provincia. Fatemi sapere, saluti a tutti Salvatore
    1 punto
  19. Un saluto a tutti i miei amici collezionisti, apro questa discussione perché vi voglio mostrare questa bella banconota che ho acquistato di recente. Si tratta dei 5 Marchi del 1882. Questa biglietto fa parte della seconda serie di banconote datate 1882 ( la prima serie è del 1874 e sono estremamente rare ) emesse dalla banca centrale di Berlino per l'intero Reich tedesco, formatosi da pochi anni, precisamente nel 1871, per sostituire le varie banconote regionali che allora circolavano, in diversi nominali quali Gulden, Talleri e cosi via, cosi da portare ordine anche per quanto riguardava la cartamoneta, visto che anche per le monete si era intrapresa la stessa strada di unificazione circa un anno prima, nel 1873. Di questa seconda serie fanno parte i tagli da 5, 20 e 50 Marchi , per poi arrivare al 1883 con il taglio da 100, e il taglio da 1000 Marchi nel 1884. ( i tagli da 100 e 1000 Marchi proseguono negli anni successivi, 1891, 1895, 1896, 1898 mantenendo sempre quotazioni alte anche in bassa conservazione, e nel 1899 il taglio da 50, estremamente raro). La prima serie è composta invece dai tagli da 5, 20 e 50 Marchi nel 1874 e 100, 500 e 1000 Marchi nel 1876. Di questa serie abbiamo il taglio da 500 Marchi che non è presente nella emissione successiva. Tutte queste banconote sono di estrema rarità, e la grafica si differisce tra le 2 serie. Tornando al nostro 5 Marchi del 1882, si tratta del taglio più "comune", di facile ed accessibile reperibilità. I più rari e costosi sono in ordine i tagli da 50, 20 e 1000 Marchi, mentre quello da 100 è più comune e meno caro rispetto alle precedenti 3 banconote. Si parla comunque di prezzi d'acquisto di migliaia di Euro anche nelle più basse conservazioni. Tant'è che in FDS cataloghi non riportano nemmeno un valore, essendo praticamente introvabili. La mia banconota si presenta in buona conservazione, superiore alla media, la carta è ancora rigida e gli angoli appuntiti, non è ingiallita e i colori sono vivaci. Presenta una piega a croce, più accentuata nel verso. Molto bello il disegno del cavaliere germanico in armatura che poggia una spada a due mani sulla spala destra e tiene lo scudo con l'aquila imperiale nella mano sinistra. Le dimensioni sono 125x80 mm. Cosa ne pensate, vi piace? Che conservazione le attribuireste? Nel margine inferiore vi è una scritta a matita che non voglio cancellare, perché si tratta di una nota del precedente proprietario, da quel che leggo credo del 1932. A voi la scansione.
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  20. Più didattica la prima , poi dipende anche dagli occhi che uno ha...
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  21. CNG 45 del 18 marzo 1998 - lotto 1663: base asta 100 dollari - aggiudicato a 75 dollari + d.a. Tieni conto che generalmente i bronzi coniati non spuntano grandi cifre nonostante le rarità: i collezionisti sono pochi (è quasi una collezione per specialisti). Inoltre sono monete che mediamente stentano ad arrivare al BB di conservazione.
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  22. a me sembra una copia e il metallo neanche oro
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  23. Salve. Non posso far altro che concordare e confermare con tutto quello che ti ha detto già @gennydbmoney.
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  24. Guai se non fosse così ....... come dico sempre, il forum non è un consesso di cattedrattici! Lasciamo le pandette ad altri luoghi.
    1 punto
  25. A me sembra possa essere un picciolo di Papa Nicolo' V per la zecca di Foligno. Moneta molto rara, anche se la tua è in condizioni non ottimali. https://www.deamoneta.com/auctions/view/148/404
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  26. Buon Sant'Ambrogio a tutti! Chi mi conosce sa della mia passione per il re eletto e in particolar modo per la zecca di Bologna. Che conservazione attribuite e che valore economico a questo 50 centesimi? Ringrazio gli appassionati che risponderanno Grazie
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  27. C'è un aspetto di cui raramente si tiene conto ma che è importante e lo sarà sempre più in futuro: virtualizzare del tutto i pagamenti aumenta fortemente il rischio di paralisi in caso di attacchi cibernetici, non solo da gruppi interni ma anche da nazioni ostili. Non parliamo di fantascienza ma di un campo che è in grande sviluppo già da anni anche da parte di molti governi e delle maggiori forze armate, che hanno intere sezioni dedicate apposta alla cyberwarfare. E' un aspetto che conviene non sottovalutare, e la Svezia non dovrebbe scordarsi di quanto successo nella non troppo lontana Estonia nel 2007: un evento denominato "Web War One", che ha raffreddato molti sogni di tutto-elettronico.
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  28. Esatto, gettone da conto ovverosia Rechenpfennig di Norimberga. Leggasi: http://sri.lamoneta.it/Numismatica/rechenpfennig.php
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  29. si è una moneta estremamente rara, mancante nelle collezioni di monete repubblicane esitate negli ultimi anni, tra cui la RBW. Di esemplari conosciuti ce ne sono anche tre alla Bibliotheque Nationale de France di Parigi (1 quadrante 342/9a e 2 quadranti 342/9b) e un 342/9b al Museo di Berlino.
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  30. Bravo @Latino ,bella moneta. Spiegaci come mai,a distanza di anni,non ti sei disaffezionato nel collezionare monete. Grazie odjob
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  31. Non sono mai stato a Pompei ma ricordo quello che diceva mio padre che dopo essere passato da li in viaggio di nozze ha sempre ricordato e raccontato della bellezza di quei reperti e del favoloso livello raggiunto dagli artigiani romani. Ricordava anche una teca con dei bellissimi aurei romani che non gli sembravano proprio protetti a dovere....era il 1974.
    1 punto
  32. Moneta straordinaria, sentiti complimenti @Latino ! Si tratta tra l'altro dell'ultima piastra papale "di peso pieno", da lì in poi ci sarebbe stata solamente la piastra di Sede Vacante 1740, con l'intermezzo della riforma del 1734 che ne riduceva il peso da 32 a 29 grammi, ed in seguito alcune rarissime mezze piastre di Benedetto XIV, anch'esse di peso ridotto. Ciao, RCAMIL.
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  33. E' Visigoto come io sono un Alano . ..
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  34. La tua, a quanto vedo, ha un timbro P.L. (Per Lire) ed è una variante conosciuta di quella del link, che riporta semplicemente L (Lire). Il foro a stella potrebbe essere in effetti un annullamento. Sono biglietti sovrastampati dal Comitato di Liberazione Ligure (C.L.L.) a un valore centuplicato, e utilizzati dai partigiani per l'acquisto di tutto ciò di cui necessitavano. Va da sé che se i fascisti ti beccavano con uno di questi ti fucilavano, quindi molti, pur accettandoli in pagamento (diciamo che era difficile rifiutarli ) preferivano poi distruggerli, il che rende i pezzi sopravvissuti (in generale, tutti i vari tipi di buoni partigiani), di buona, a volte grande, rarità. Se ne trovano sovrastampati così in tutti i tagli, da 1 a 500 lire. Per l'autenticità (non del biglietto, sicuramente autentico, ma dei timbri) andrebbe visto di persona (magari la stessa di cui ti ho dato il recapito ieri ), il valore è nell'ordine delle decine di euro (più di 50, a mio parere, in questa conservazione). Ciao. petronius
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  35. Le prime immagini rendevano maggior giustizia al tuo esemplare. E sono quelle che mi hanno subito trasmesso emozione, per la sua patina, per il nominale, per la zecca, per RE ELETTO... Eros
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  36. @mfalier Sì, lo so... Ma ultimamente, vista l'ora tarda, mi passano per la mente derive numismatiche improponibili. Meglio tenerle sotto controllo. Arka
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  37. 1 punto
  38. Ciao sono anch'io della provincia di Varese, zona Lago Maggiore!!!
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  39. Quando leggo il pensiero notturno di Eros al mattino la giornata parte poi sempre col sorriso Prossimamente, tanto il tempo c'è, vi dirò cosa dice la fonte del Medagliere dell'Ambrosiana su quanto hanno, parliamo di circa 20.000 pezzi tra monete e medaglie e non trascuriamo le classiche che sono molto presenti e la medaglistica in genere. Dici giustamente è una Prima per Milano città, è così.... e teniamocela ben stretta questa " Milano Numismatica ", Prima ed unicum numismatico perché poi non so quando si ripeterà un altro evento di questo tipo a Milano, con la NIP che non dovrebbe esserci nel 2017 e la SNI che è ormai itinerante per i medaglieri Italiani ( cosa che apprezzo e che ritengo molto giusta tra l'altro, ma però poi ricordiamoci anche che Milano è comunque Italia o sbaglio ? ) Sull'Ambrosiana avremo modo di ritornarci onde essere più informati su cosa è e cosa ha questo Medagliere....
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  40. si chiama serendipity.. ti prendi per una decina di euro un 1000 lire del 1970 (in conservazione bassina) credendolo figo, e poi ti regalano un 8 tornesi che magari nemmeno consideravi come collezionabile ma che paragonando il suo valore "storico" va a diecimila km all'ora in più... le meraviglie della numismatica
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  41. @viganò, un amico che ha ceduto un pezzo della sua collezione. Saluti e grazie anche a te. Marfir
    1 punto
  42. Le sezioni sono ben distinte. Questa sezione raccoglie tutte le monete sabaude prima del 1861. La sezione delle Monete degli Stati Preunitari è dedicata alle monete dell'Ottocento sempre prima dell'Unità d'Italia ma escluse le coniazioni di Casa Savoia. Infine io ho provveduto a spostare qui una discussione postata nella sezione Regno, riservata alle monete dal 1861 in avanti Ciao
    1 punto
  43. @Arka sono in disaccordo con te Arthur. Per me falso. La leggenda al R è indicativa: S VIIV S (S coricate). I massari non l'avrebbero fatto passare. Se leggiamo Il castello di Toppo, Saccocci riporta che la qualità era molto elevata (tra l'altro hanno ritrovato 6 denari di Enrico Dandolo) con grosse difficoltà a distinguere gli esemplari buoni da quelli falsi.
    1 punto
  44. caro @ Luca_AT vedo che ti sei già sentito con Matzke che sicuramente ha la visione più completa su questi denari di Asti. Io ti posso confermare che anche per Genova, che conosco meglio, è così: diversi dei denari delle prime emissioni genovesi sono ribattuti e quando possibile riconoscervi i conii sottostanti sembrano essere ribattuti su vecchi denari di Melgueil o di Lucca. Tuttavia almeno per i denari genovesi che ho visionato è molto difficile riconoscere bene quale tipo di esatto melgoriense o lucchese sia sottostante (senza contare i problemi di datazione assoluta che comunque anche queste altre emissioni possono presentare). Ne avevo già parlato nella discussione sui denari di Genova e in questo mese uscirà un mio nuovo contributo sulla monetazione genovese sui Quaderni NAC che accenna anche questo tema. Inoltre lo scorso anno al Convegno Internazionale di Numismatica a Taormina ho presentato un poster e poi scritto un paper proprio sulle ribattiture di monete medievali italiane, per le quali ho cominciato a fare un censimento sistematico da alcuni anni. Ti anticipo già che mentre per i denari e più in generale le monete piccole il fenomeno si ritrova più comunemente e in certi particolari periodi (ad esempio per Genova ed Asti, non a caso, in occasione delle prime emissioni per le quali con ogni evidenza si procede utilizzando tondelli di altre zecche già in possesso/ uso /circolazione, ed è per questo che possono curiosamente presentare anche dei pesi più variabili...), per i vari grossi il fenomeno è assai più raro. Tuttavia non bisogna mai smettere di cercare e di guardare: anche le ribattiture sulle monete piccole medievali che fino a quache anno or sono sembravano poche, ad una attenta osservazione dei pezzi si sono moltiplicate. Un caro saluto e a presto MB P.S. Posso includere il pezzo che hai postato tra le mie schedature di monete ribattute e in caso citarlo, ovviamente ri-contattandoti specificamente e previamente ?
    1 punto
  45. Ciao quadriga, la tua moneta non se la "mangerà " il cancro per così poco. Dalla foto osservo che è solo il rovescio ad avere due micro puntini. Usare il Benzotriazolo è superfluo e si un buon procedimento, ma quando il cancro e vasto e c'è il rischio di perdere la patina se non si usa una bassa % Il punto sulla coscia, lo puoi risolvere tu , ovvero puoi tamponarlo per un po' di tempo "anche lungo". Il principio è quello dei dentisti, quando c'è una carie. Con un lentino svuota tutta la polvere verde fino in fondo con uno spillo, quando l'avrai svuotata con la stessa punta dello spillo, fai in modo di riempirlo di candeggina " meno di una goccia" , qualche minuto e ripeti un paio di volte, asciuga e ripeti un paio di volte con acqua ossigenata ad alta %" sempre meno di una goccia" quando sarà bene asciutta , ti basterà "tappare " il buchino con della cera da matite che i ragazzi a scuola usano per colorare. Usa quella che si avvicina alla colorazione della moneta. Importante che la micro cavità si riempia. Passa uno straccetto e conservala in luoghi asciutti e non in bustine di polietilene. L'altro puntino "mi sembra tra le ali dietro la nuca della Nike , puoi usare lo stesso metodo. Se hai difficoltà , contattami alla mia i-mail "[email protected]" Saluti.
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  46. Credo che sarebbe veramente un grosso servizio ( oltre ad essere un 'grosso' lavoro 'pubblicare una disamina approfondita dell'emissione con la sua storia e riconoscendo quanti piu falsi possibile. Non ne sarebbero molto felici alcunj commercianti ma certamente andrebbe a ruba ...
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  47. Quoto i 2 messaggi per confermare che è la variante stelle grandi! Adesso la inserisco anche nella discussione dedicata a queste monete così ritorna nelle prime posizioni, visto che ho scoperto l'esistenza solo oggi.
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  48. Ringrazio di cuore Cliff per l'interessante segnalazione. Sicuramente è un falso, anche se resta una ipotesi che possa essere un "falso d'epoca".... Non dimostra nulla che provenga da una collezione canadese del 1947 e mancano ulteriori precisazioni che possano dimostrare l'effettiva antichità del metallo. Non ricordo un falso d'epoca con queste caratteristiche e che possa essere attribuito a una coniazione "privata" di un simpatizzante repubblicano. Tutto può essere, ma quanto scritto nel catalogo di Noble (non nuovo a falsi) resta una semplice congettura. Nel frattempo ho finalmente avuto la risposta dalla Soprintendenza (Eforato in greco) di Florina, creata nel 2014, staccandosi dall'Eforato di Pella... Mi ha confermato di avere in deposito l'intero ripostiglio di Petres-Florina, trovato nel 1996 sull'acropoli di Petres durante un accurato scavo archeologico. Sono 125 denari in argento che vanno da RRC 331/1B (del 106 a.C.) fino proprio a RRC 508/2-3 del 42 a.C. Ci sono almeno 21 denari di Bruto e Cassio (specialmente RRC 500/3 e 506/2). Si presume un interramento poco dopo la battaglia di Filippi, quando l'intera area della Tessaglia fu pesantemente investita dalla guerra civile. Mi ha cortesemente inviato la foto del denario 508/2 e denario 508/3 (i conii sono gli stessi di Cahn 10, presenti in BM 1860.0328, 124 = BMC II, p. 480, 68 (ex coll. de Salis), che sono in ottimo stato di conservazione, come gli altri delle ultime emissioni e quindi assai vicini alla data dell'interramento e che userò nel mio studio in corso. Qui posso solo allegare i rovesci, che danno l'idea della bellezza e autenticità dei due denari (si sono scusati per la non eccelsa professionalità delle immagini, non avendo grande dimestichezza col materiale numismatico). La foto del gruppo di insieme del ripostiglio, presente in un vecchio post di diverse pagine precedenti, non è stata curata dalla Soprintendenza, ma probabilmente dall'editore e quindi ci sono discordanze, mentre rivelano essere le stesse monete modestamente illustrate nell'articolo dell'archeologa Adam-Veleni. Poi la settimana scorsa ho potuto vedere al medagliere del Vaticano i suoi ben 4 denari di Bruto con EID MAR (508/3), tre veramente splendidi e uno in buon BB, che a un attento esame dal vivo sono risultati essere tutti originali. Poi c'erano 3 denari di Bruto 508/2..... Ho esaminato anche il denario di Labieno (RRC 524/2, molto bello e autentico) e di Ventidio (RRC 531/1, uno scarso BB e che è risultato essere l'esemplare acquistato dall'asta Niggeler del 1966, anche questo originale). Si chiude definitivamente la teoria dell'emissione di Bruto con EID MAR inventata nel Rinascimento.....
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