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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/10/16 in tutte le aree
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Il cataclisma distruttivo e di morti causato dall’ eruzione del Vesuvio dell’ anno 79 con la conseguente distruzione di tre citta’ : Pompei , Ercolano e Oplontis dove oggi sorge l’ odierna Torre Annunziata , fece si che oggi possiamo ammirarne i bellissimi resti e parte di quegli oggetti di uso quotidiano che gli antichi cittadini avevano in casa o portavano con se come ornamento personale tra cui i gioielli . In particolare ci occupiamo di Ercolano e Oplontis ; secondo la leggenda narrata da Dionigi di Alicarnasso nella sua opera Antichita’ Romane , Ercolano venne fondata da Ercole nel 1243 a.C. di ritorno dall' Iberia , antico nome della penisola iberica , mentre storicamente fu fondata dagli Osci nel XII secolo a.C. come sostenuto da Strabone , oppure dagli Etruschi tra il X ed l' VIII secolo a.C. Venne poi conquistata dai Greci nel 479 a.C. per passare successivamente prima sotto il dominio dei Sanniti e poi sotto quello dei Romani nell' 89 a.C. a seguito della guerra sociale , diventando in seguito un Municipio . La città con il passare del tempo divenne un luogo residenziale per l' aristocrazia romana e visse il suo periodo di massimo splendore grazie al Tribuno Marco Nonio Balbo , il quale l' abbellì facendo costruire nuovi edifici come la Basilica e restaurandone altri ; nello stesso periodo furono costruite anche due Terme e il Teatro . Fu poi gravemente danneggiata dal terremoto di Pompei dell’ anno 62 , premonitore dell’ eruzione del Vesuvio e poi completamente sepolta a seguito dell' eruzione del vulcano del 79 , rimanendo cosi’ nascosta nei secoli avvenire sotto una coltre di fango e materiali piroclastici alta dai dieci ai venticinque metri ; tale strato col passare degli anni si consolido’ formando uno strato di roccia simile al tufo che protesse nei secoli successivi i resti della città . Nella villa di Lucius Crassius ad Oplontis , nel 1984 , è stata trovata una cassa in legno , una antenata delle casseforti , contenente 170 monete , alcuni gioielli in oro ed argento , una serie di unguentari , stecche in osso e piastrine di vetro per la cosmesi . In un altro ambiente indosso a cadaveri morti durante l' eruzione , sono stati trovati monili in oro , consistenti in varie tipologie di orecchini , collane , braccialetti e anelli . Tra le collane ne vennero trovate del tipo a giro collo e altre di maggiore lunghezza , sono di particolare interesse quelle lunghe ornate con globetti e anellini in oro , alternati a pietre preziose di smeraldi . I bracciali sono più frequentemente di tipo tubolare ad interno cavo e pieno , quest' ultimo tipo a forma di serpente simbolo della salute . Spesso erano decorati da gemme , il più delle volte con smeraldi . Negli anelli erano incastonate gemme o paste vitree lisce o piu’ spesso incise con figure di divinità o animali . Si tratta di una tipologia abbastanza ampia che non si discosta dalle produzioni attestate ad Ercolano e Pompei , comprendente tipi di gioielli di grande diffusione nel mondo romano nella prima età imperiale . Insomma furono trovate quasi tutte le tipologie di gioielli in voga in quel tempo lontano ed imitati poi nel Rinascimento fino circa alla meta’ circa del XX secolo . Nelle foto un breve estratto di vari gioielli trovati in queste localita’ ; come curiosita’ anche una culla per bimbo , una cassaforte per conservare monete , gioielli ed altre preziosita’ , seguono uno scriniere e un elmo da gladiatore , un blocco di monete cementate insieme nel tufo , monete varie , un magnifico vaso in calcedonio agata , una coppa in argento , due specchi da toilette in argento e un vaso a cratere in argento .7 punti
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@Alex0901 , Nel periodo di cui stiamo parlando sono le autorità locali ad esercitare la regalia della moneta (liberi comuni o feudatari), i quali la esercitano (almeno in linea teorica) su concessione imperiale. Molte città, sopratutto quelle ghibelline, mettono sulla moneta il nome dell'Imperatore, anche se non è lui direttamente a ordinare quella coniazione. Alcune città adottano il nome dell'imperatore che ha concesso loro il diritto di battere moneta (vedi Federico per Pisa), altre adottano il nome dell'Imperatore in carica al momento della coniazione... fatto sta che il nome dell'imperatore si esprime sulla moneta attraverso i monogrammi, che finiscono talvolta per diventare la cifra rappresentativa di quell'emissione, per questo capita che nel tempo un tipo si immobilizzi e venga ripetuto anche per secoli dopo la morte dell'Imperatore... quando ormai il denaro lucchese è conosciuto grazie al monogramma di Enrico, nessuno se la sente evidentemente di cambiarlo rischiando che nessuno riconosca e spenda più la moneta lucchese...3 punti
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Siamo a Milano ora, conservazione secondo me vicina allo splendido, e' un ottimo pezzo che anche se ha un bordo vissuto rappresenta ancor di più quello che erano, dei veri pezzi di storia, siamo nel 1849 e quindi superiamo, anche il mezzo punto in più o in meno, ma pensiamo a cosa rappresentano oggi nelle mani questi pezzi che fanno pensare alle 5 giornate, al ritorno degli austriaci, al fatto che alcuni erano delle scatolette per portare messaggi, dispacci, immagini..3 punti
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Questo forte di Filberto II si presenta come quello del III Tipo Mir 316 ma evidenzia tre differenze : 1) il numerale VIII 2) sigla NM 3) H maiuscola e latina nel nominativo Cosa ne pensate ? Grazie2 punti
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Buonasera a tutti, vi mostro il mio ultumo acquisto. Treboniano gallo sesterzio, retro roma aeterna. 16.98g ric120. Primo acquisto effettuato da @Tinia Numismatica molto soddisfatto. E la mia piccola collezione si allarga rarità r1. Grazie a chi commenterà2 punti
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Buonasera a tutti, da un po' di tempo volevo postare questa curiosità, poi fra una cosa e l'altra ho rimandato e mio malgrado, ho pure perso il peso che mi ero annotato... ciononostante ho voluto proporre la visione di queste immagini perché penso possano avere un minimo di interesse; la domanda di rito è dunque se per voi è coevo alla moneta originale e se ne avete visti di simili... ringrazio chi interverrà e chi vorrà prodursi in qualche ragionamento inerente il tondello in questione....2 punti
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Ben venga un notiziario/bollettino che ospiti i contributi dei Soci ( e non) di tipo più divulgativo accanto alla 'revue' dedicata ai contributi scientifici. Il nuovo bollettino segue in qualche modo le tracce di quanto si fa presso ad es. la società numismatique francaise. Se la rivista scientifica rimane il cardine principale intorno cui ruota l'attivita' culturale principale delle grandi associazioni ( Royal Numismatic Society, quella Brlga, la francese e quella svizzera possono vantare periodici con quasi 200 anni di vita ! La RIN è' l'ultima nata con l'inizio delle attività nel 1888) alcune società si sono dotate di 'bollettini' dove raccolgono in modo più agile contributo maggiormente divulgativi che hanno il pregio di allargare L'audience delle associazioni e al contempo interagire in modo più interattivo con i propri Soci. ilBollettino e visite culturali sono due novità' accolte dalla SNI che si è' come abbiamo visto aperta a considerare strumenti e programmi che possano soddisfare le esigenze dei suoi affiliati. In realtà' la SNI organizzava già' eventi culturali assai interessanti negli anni Sessanta e Settanta anche se poi take consuetudine era caduta un po' nell'oblio. Più' recentemente l'esempio di associazioni consorelle e L'entusiastico responso di diversi soci nonche' le richieste giunte anche attraverso il forum ha perorato il caso di reintrodurre tale consuetudine e va dato merito al Consiglio della SNI di aver sostenuto tale iniziativa. Dopo la bella esperienza di Pisa la prossima tappa è' Finale Ligure con la collaborazione degli attivissimi ed espertissimi soci della Liguria che gestiranno assieme a noi L'evento. Successivamente già' un altro paio di appuntamenti, assai promettenti sono in gestazione ma per ora c'è' tempo gustiamoci cosa c'è' nel piatto.... la scelta di privilegiare per il momento appuntamenti e visite 'fuori porta' vuole essere un invito s coinvolgere quante più' realtà possibili. Non dimentichiamo che la società' è' un sodalizio nazionale ed è' naturale che cerchi di raggiungere quanti più appassionati sparsi sul territorio estendendo anche regionalmente - ove possibile - le sue attività . ben vengano quindi attivita' anche di altri gruppi e associazioni che possano complementarne le finalita' dato che le risorse sono per forza di cose limitate e la società non può essere presente dappertutto. A questo riguardo la visita all'Ambrodiana , recentemente proposta è organizzata dall'attivissimo Danbene ne è' un esempio particolarmente calzante. La collaborazione diretta o indiretta tra SNI e il Forum - o meglio i suoi partecipanti - ha già' alcuni anni, risalendo a quanto fatto insieme con il concorso per giovani numismatici Nino Rapetti - il primo del suo genere - cui, sono seguite, mi compiaccio, molte iniziative similari che hanno esteso, indipendentemente dalla SNI, le iniziative verso i giovani. Ma oltre le iniziative comuni l'importante a mio avviso è' questa osmosi, questo interscambio che si è' creato tra le varie istituzioni e organizzazioni. Dopo la crisi dei Circoli e dell'associazionismo che ha caratterizzato gli ultimi decenni e che aveva portato alla scomparsa di numerose realta' ( con innumerevoli lamentele e deprofundis - ma scarse iniziative operative) si può' dire che oggi assistiamo ad una rinascita di iniziative a favore della numismatica spinte da un rinnovato interesse e soprattutto che si avvalgono di strumenti di aggregazione nuovi e innovativi ( il Forum e i vari siti culturali ma anche commerciali) che ha saputo coinvolgere ed aggregare molti, moltissimi appassionati, tra cui anche giovani validissimi la cui passione ed impegno sono encomiabili. Tutto questo è' accaduto senza stravolgere o seppellire il vecchio - la tradizione - ma prendendone spunto, e anzi espandendo e rafforzando, estendendolo, quanto c'era già' costruendo su di esso. Non c'è' stato bisogno di alcuna rottamazione, nuove realtà e quelle più tradizionali procedono fianco a fianco , collaborando, a volte confondendosi, altre restando ben separate , ma procedendo insieme per far conoscere e apprezzare sempre meglio la bellissima storia di questa disciplina.2 punti
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non ho trovato altri esemplari di Jakob Von Liebenstein per verificare se sopra lo scudo figura la T - mentre esiste la stessa tipologia emessa per Lothar Von Metternich ma la croce nel quarto in alto non è esattamente uguale , posto il link per comparazione https://www.acsearch.info/search.html?id=2290722 punti
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Ricordatevi inoltre che la moneta da lire 1000 fa parte della serie zecca ufficiale del 1970. Queste che sono contenute nella serie possono essere considerate FDC (anche se io le considero solo non circolate, anche se appare la scritta di scelta speciale per collezionisti). le altre, se mai circolate, sono appunto allo stato di zecca o NON CIRCOLATA. FCD a mio parere è una moneta battuta a colpo singolo, utilizzando un tondello appositamente curato, che coniata cade su un bel contenitore di velluto anti caduta o, meglio ancora, battuta e poi estratta manualmente dalla pressa...2 punti
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Concordo con la scelta delle poste private ma anche con i corrieri che con 5 euro ti spediscono una raccomandata anche un po più pesante (che con la posta paghi tipo 8-9 euro) in 24/48 ore <----- ed eviti la fila alla posta... Le scelte alternative ci sono, le Poste Italiane sono sempre state improponibili e ora sono assolutamente ridicole.2 punti
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S. Bartolomeo, martire, venne scorticato vivo... Non sono "falsi"; come sai in alcune zecche non importava se l'imperatore fosse deceduto e si continuava a coniare a suo nome! Ad esempio Genova tiene per secoli vivo in moneta CVNRADI. Buona giornata, Antonio2 punti
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Beh dopo la consueta prima alla Scala in quel di Milan, potrebbe esserci la prima all'Ambrosiana... Si caro Mario i presupposti ci sono tutti, ho sentito fra l'altro molti amici della penisola che avrebbero fatto carte false per esserci.. Un Gran Galà della Numismatica, una di quelle giornate che scriverà la storia della città e di quello dell'ambiente stesso.. A dimenticavo..io le voglio vedere tutte...le zecche... Eros2 punti
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Questa moneta. pfennig. 1599-1622 Treviri-https://it.wikipedia.org/wiki/Treviri Lothar von Metternich - https://en.wikipedia.org/wiki/Lothar_von_Metternich http://herbison.com/someoldcoins.org/saur/1/1397.htm2 punti
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Allora proverò io, almeno per avere la conferma che esiste effettivamente un secondo esemplare noto (anche se ci vorranno diversi giorni per avere la risposta). Poi vedrò di avere la relativa immagine....2 punti
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Ciao a tutti, vi presento la nuova entrata in collezione.....vi piace?1 punto
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Bella, è in alluminio o metallo bianco? Ne esistono numerose varianti, tutte prodotte ad inizio novecento con scopi propagandistici per la diffusione degli ideali socialisti. Eccone un paio, la prima è uguale alla tua ma in bronzo.1 punto
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Scusami se rispondi solo ora. Bruto e Cassio avevano a disposizione grande quantità di metallo prezioso, reperita dapprima in Macedonia e poi anche attraverso i tributi pagati dalle ricche provincie asiatiche, che i due condottieri repubblicani si erano bene guardati dall'inoltrare al Senaro romano, salvo poche briciole... Quindi avevano abbastanza argento per fare denari e anche oro per fare gli aurei. Dal momento che la serie con EID MAR è con ogni probabilità l'ultima ad essere stata coniata da Bruto, probabilmente con l'esercito ormai in marcia verso Philippi (soprattutto i tondelli appaiono diversi nell'emissione 508/2, più sottili e con diametro maggiore e coniati con maggiore cura e precisione, costantemente con orientamento alle ore 12, e quindi questa emissione deve essere di un poco anteriore, quando l'esercito era in ancora in Asia), non si può escludere a priori che siano iniziati anche i "suberati ufficiali" (mentre in 508/2 sono rarissimi i suberati), anche se è una ipotesi molto difficile da verificare e anche dubbiosa. Di solito i suberati con Bruto provengono da conii non ufficiali.1 punto
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Veramente sul Montenegro (almeno quello del 2015) è riportata la valutazione della moneta in questione...1 punto
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Medaglia devozionale lauretana, ottagonale, bronzo/ottone, seconda metà del XVII sec.- D/ La Madonna di Loreto, tra due lampade votive e due angioletti ceroferari. - R/ Ostensorio con l'Eucarestia (SS. Sacramento), raggiato, con teste alate di cherubino, anepigrafe. Ciao Borgho.1 punto
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Salve a tutti. Al D/ la legenda è SARAN verso l'alto, quindi è Crawford 214/1c e non 1b. Inoltre, al R/ non è M. ATILI, come sarebbe apparso nel caso del Cr. 214/1b, ma si legge chiaramente M. ATIL come nel caso di Cr. 214/1c. Procedo quindi con la classificazione corretta: Roma Repubblicana. M. Atilius Saranus. Zecca di Roma, anno 148 a.C. D/ Testa di Roma a destra con elmo attico alato. Davati, l'indicazione del valore X e, dietro, SARAN andante verso l'alto con le lettere A ed N in nesso. R/ I Dioscuri a cavallo galoppano verso destra. Sotto, M. ATIL e, in esergo, ROMA. Rif.: Crawford n° 214/1c; Babelon, gens Atilia, n° 8; Sydenham, n° 398. Rarità: Comune. PS: Ciao @legionario, perdona se ci siamo sovrapposti, abbiamo scritto nello stesso momento.1 punto
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Ciao @uzifox, la moneta è molto bella, per il tipo: le nuove foto la fanno apprezzare ancora meglio, secondo me. Il fatto che in passato è stata spatinata forse a seguito di una pulizia mi sembra ora un dato acclarato: concordo con te anche quando dici che non si tratta di una cosa molto recente. La variante RE, anche se non censita nei cataloghi da me consultati, è stata comunque messa in conto dai nostri cataloghi perché è abbastanza frequente, soprattutto per le monete di questo periodo, assistere a queste interruzioni di legenda piuttosto variabili. Quindi, secondo me, la rarità non cambia, ma rimane sempre R. Sicuramente, però, questa è una particolarità che fa apprezzare maggiormente il tuo pezzo. Per la frequenza con cui compare non saprei aiutarti, magari attendiamo qualche altro utente che ne ha visti più esemplari. Per gli assi di conio, vedo che già ti ha risposto Eracle62, quindi non mi resta che confermare. Salve A. Cronauer. Le sigle al D/ sono tutte nella norma per la tipologia. La G ad inizio legenda è la sigla del coniatore ed era molto variabile (a volte poteva essere costituita anche da simboli oltre che da lettere). La sigla del Maestro di Zecca è MC dietro la testa. Per altre informazioni al riguardo, rimando al mio primo messaggio. Se il tuo interesse è generato dal fatto che compare solo la sigla del Maestro di Zecca mentre è assente quella del Maestro di Prova, la spiegazione è semplice: mentre quella del Maestro di Zecca era la più importante e non veniva quasi mai omessa, l'apposizione di quella del Maestro di Prova era opzionale e non era sempre obbligatoria inserirla. In questo caso, credo l'abbiano omessa per ovvi motivi di spazio.1 punto
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sicuramente vale poche decine di euro, il bordo presenta corrosioni e mancanze di metallo, nelle aste puoi trovare assi simili in bella conservazione sulle 50 euro1 punto
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si il conio di retro è molto simile ma non c'è identità, mi pare con nessuno dei retri citati nell'articolo1 punto
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@numa numa Sinceramente non ti so dire perché la mia esperienza è circoscritta alle analisi con il SEM-EDS del Dipartimento di chimica fisica dell’Università di Pavia e, indicativamente, alle potenzialità di questa strumentazione. Nelle esercitazioni al microscopio elettronico degli studenti di chimica, qualche mia moneta, medaglia o gettone viene utilizzato come provino dalla collega che usa lo strumento per le sue ricerche scientifiche. C’è da dire che gli studenti sono molto interessati a queste analisi di monete: un modo per richiamare l’attenzione sulla Numismatica. Puoi farti un’idea più precisa delle prestazioni di questa strumentazione andando qui dove al post # 391 ho appena postato i risultati di un’analisi sul particolare di un tappo sigillo della teriaca http://www.lamoneta.it/topic/66189-tessera-per-la-teriaca/?page=16#comment-17598941 punto
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Riporto i risultati dell’analisi al microscopio elettronico SEM-EDS su un particolare del mio tappo sigillo della spezieria Al Redentore al post # 321, precisamente il volto e il braccio destro benedicente di Gesù. Le fotografie del particolare da elettroni secondari e da elettroni retrodiffusi sono riportate rispettivamente a sinistra e a destra dell’osservatore. La composizione qualitativa e quantitativa alla superficie del particolare è riportata nell’istogramma e nella tabella sottostanti. I metalli preponderanti sono la stagno (ca 30% in peso) e il piombo (ca 20% in peso). Il rame è presente in percentuale di un ordine di grandezza inferiore (2,61% in peso), mentre il ferro, il silicio e l’alluminio, come pure il cloro, sono presenti in percentuali < 1% in peso. L’ossigeno è combinato con lo stagno sotto forma di ossido (SnO2, cassiterite) e con il piombo unitamente al carbonio sotto forma di carbonato (PbCO3, cerussite). I due composti sono i prodotti di trasformazione dei rispettivi metalli nelle condizioni atmosferiche.1 punto
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Salve Legio II Italica, grazie per le bellissime immagini, questi oggetti sono dei piccoli capolavori artistici e storici! Mi fa sempre una certa impressione pensare al periodo in cui venivano utilizzati, e provo ad immaginare a chi potessero appartenere! Sarà una considerazione banale ma lo penso davvero! Un saluto e buon week end!1 punto
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È vero, ci sono alcune lievi differenze. Nel complesso però le due monete mi sembrano molto simili: va considerato anche che sono monete riconiate e che quindi alcune piccole differenze potrebbero starci.1 punto
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Quando leggo il pensiero notturno di Eros al mattino la giornata parte poi sempre col sorriso Prossimamente, tanto il tempo c'è, vi dirò cosa dice la fonte del Medagliere dell'Ambrosiana su quanto hanno, parliamo di circa 20.000 pezzi tra monete e medaglie e non trascuriamo le classiche che sono molto presenti e la medaglistica in genere. Dici giustamente è una Prima per Milano città, è così.... e teniamocela ben stretta questa " Milano Numismatica ", Prima ed unicum numismatico perché poi non so quando si ripeterà un altro evento di questo tipo a Milano, con la NIP che non dovrebbe esserci nel 2017 e la SNI che è ormai itinerante per i medaglieri Italiani ( cosa che apprezzo e che ritengo molto giusta tra l'altro, ma però poi ricordiamoci anche che Milano è comunque Italia o sbaglio ? ) Sull'Ambrosiana avremo modo di ritornarci onde essere più informati su cosa è e cosa ha questo Medagliere....1 punto
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Un esemplare degno di nota, per gli assi consuetudine. Eros1 punto
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Stavo pensando... ma a una certa ore è meglio di no. Mi autocensuro da solo... scusate. Arka1 punto
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Piastra magnifica ed in alta conservazione. Verosimilmente SPL+ e anche superiore, visti i capelli ed i fondi (mi trattiene un po' l'aspetto del sopramanica dell'abito talare del Pontefice). Non proviene da alcuna asta recente (o almeno così credo). Presenta la stessa tonalità di patina di altre belle monete presentate da latino, e gli stessi difetti fotografici (foto non ortogonale e luce non idonea, che forse contribuisce all'aspetto ambrato della resa). La più bella esitata negli ultimi 10 anni è apparsa in asta Tkalek nell'ottobre 2007, FDC, venduta a 48.000 CHF.1 punto
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Ciao Direi viennese II tipo di Carlo II La legenda al diritto e' (CARO)LUS DVX SA II al retro M IN ITALIA T e penso BB da quello che mi sembra di intravedere, al massimo T CX ma mi sembra meno probabile.. Quindi un simonetti 100 mir 4461 punto
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Aggiungiamo un altro "africano" alla lista dei partecipanti ascamanaut Ciccio 86 Cinna74 conrad59 El Chupacabra Erdrückt luke_idk miza nando12 nikita_ papalcoins ray-ban Saturno1 punto
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ciao a tutti, 1 Dinar della Tunisia anno 1969 Dritto uguale per tutte: Rovesci:1 punto
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Buona anche per me, peccato sia stata pulita con il delicatissimo metodo c.d. "S. Bartolomeo". Continua a postare i tuoi denari, più se ne vedono e meglio è! Un caro saluto, Antonio1 punto
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Risultati spareggi , tenendo conto che il 1° posto è sempre del Tollero del Porto di Livorno : 2° posto : Mirandola, Alessandro I Pico, ducatone 3° posto : Milano, Gian Galeazzo Maria Sforza con Reggente Bona di Savoia, testone 4° posto come ex aequo : Venezia, Osella del lido e testone papale di Innocenzo XI Forse termina qui in fondo avevamo detto i primi tre e tre ci sono....1 punto
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La moneta non è nella scala del FDC ma secondo me neanche del BB, lustro se ne vede e anche parecchio e i rilievi con usura sono solo i più alti tipo la base del collo e il sopracciglio al Dritto e guancia, seno, festoni e pieghe della veste al Verso, insomma per me almeno SPL pieno e probabilmente in mano gli darei anche un + essendo questa tipologia infotografabile.....si può sapere quanto l'hai pagata?1 punto
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Comunicazione di servizio... E' MIO!!! :-) Spero arrivi presto, non vedo l'ora di smanazzarmelo tutto! :-P Nel mentre mi sono "regalato" anche qualche altro pezzo di storia, l'ultimo ve lo presento in un altro thread. Grazie per le risposte. TWF1 punto
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1899-1969 Medaglia per il 70° Anniversario del famoso RISTORANTE GIANNINO di Milano - IL GENIO DELLA CUCINA - Da una composizione di ARCIMBOLDO Argento e bronzo, mm. 431 punto
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Ecco un esempio per averle tutte nello stesso album con le bustine, non sono marenghi di Umberto I, ma un'idea ce la si può fare e prendendo bustine tutte della stessa grandezza anche visivamente migliora. certo non è come su vassoi di velluto... ma è sicuramente pratico: alzi la singola bustina e vedi il rovescio della moneta senza rischi1 punto
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Condivido con voi questa grossa medaglia, omaggio della MONNAIE DE PARIS al pittore Milanese Giuseppe Arcimboldo (1527-1593). Iniziò la sua carriera artistica preparando i cartoni per le vetrate del Duomo di Milano, lavorò anche nel Duomo di Monza, per maggiori informazioni vedi: https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Arcimboldo Bronzo, mm. 81 - Sul bordo inciso: CUIVRE 1978 N. 10/100 - Questa è la decima coniata su la tiratura di 100.1 punto
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Bando ai sofismi. E' giusto sempre porsi la domanda se un esemplare dell'emissione EID MAR (non la stessa emissione !!) sia un falso o un esemplare autentico. Come dimostrato nella simpatica e parallela discussione su un enigma posto da King John, può capitare un esemplare con vecchio pedigree e risultare essere un vecchio falso, in questo caso riconosciuto dallo stesso venditore Gorny & Mosch, evidentemente con occhi più attenti e dopo la restituzione della moneta. Come ben si sa, anche nelle vecchie collezioni pubbliche museali ci sono diversi vecchi falsi. E lo stesso denario di Bruto con EID MAR, come più volte ribadito in questa chilometrica discussione, è stato spesso falsificato e sembra che la prima notizia su un aureo con EID MAR risalga nientemeno che al 1738, che è la data della pubblicazione di un libro, del danese Christianus (al suo n. 10): A giudizio di Buttrey, tutti questi aurei repubblicani elencato da Christianus (una dozzina) erano falsi, prodotti non molto prima di questa pubblicazione. Come già mostrato in alcuni posts di questa discussione, lo stesso famoso collezionista Bartolomeo Borghesi (1781-1860) aveva tre denari di EID MAR: peccato che erano identici fra loro. Nell'asta Dura & Sambon del 1881, che mise all'incanto questa collezione, oltre venti anni dopo la morte, i tre denari erano in tre distinti lotti (711, 712, 713). Questa asta non ebbe seguito, in quanto l'intera collezione fu acquistata in blocco e poi rimessa di nuovo in asta da Sangiorgi nel 1893, solo che questa volta il curatore dell'asta, Sambon, si accorse della falsità e riunì i tre denari in unico lotto, con la specifica che sono falsi: Con questa vendita l'intera collezione Borghesi delle monete repubblicane fu dispersa e non si ebbe più notizia delle varie destinazioni. Ho la quasi certezza che uno di questi tre falsi fu acquistato dal collezionista inglese Bunbury, che cedette la sua collezione in asta Sotheby nel 1896, e molti dei suoi pezzi furono acquistati dal British Museum nello stesso anno. Il denario del British Museum in oggetto è il seguente (con numero di inventario 1896,1203.27): All'esame diretti è risultato essere un tipico falso ottocentesco, fuso (con tipico aspetto della superficie ed è possibile riconoscere almeno una bolla di fusione dietro la nuca di Bruto). E' da notare che questo esemplare non fu registrato dal Grueber nel suo catalogo delle monete romane repubblicane del British Museum e soprattutto fu riconosciuto subito come falso dal curatore del BM, Sir Hill, come dimostra la copia tratta dal suo registro (a due pagine) di entrata delle monete nella collezione del BM, al suo n. 27: Prima pagina Seconda pagina E' da notare che Hill sospettava l'origine italiana di questi falsi (vi lascio il piacere di identificare l'altro falso, al n. 26, sempre proveniente dalla vendita Bunbury).... La cosa interessante è che di questo falso con EID MAR, che godette una certa fortuna nel XIX secolo, esistono alcune copie, anche di qualità ancora più cedente, come questo, che sta nella collezione ex Pelagio Palagi (1775-1860, quindi esattamente contemporaneo di Borghesi), ora nel medagliere di Bologna (che ha solo questo per EID MAR): Anche questo è un fuso e si capisce che è opera dello stesso falsario, purtroppo non identificato, il quale chiaramente aveva effettuato una ulteriore derivazione fusa, da rifilare al povero Palagi... Questo semplice esempio per confermare che comunque esistono vecchi falsi con EID MAR, che però sono facilmente riconoscibili, in genere anche dalla sola foto, ma ancora a maggiore ragione dal vivo.... Un pò più pericolosi certi falsi moderni...1 punto
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Sono d'accordo sul fatto che il mero esibizionismo non porta lontano. Io stesso aprii parecchi anni fa una discussione con la fotografia di una mia moneta in media conservazione (che ritengo comunque degna, come tutte le altre monete, di stare in una collezione) e un utente postò come risposta la foto della propria, se non ricordo male, in conservazione evidentemente migliore, senza motivare perché, dicendo solamente che quella era la sua. Oltre a rimanerci un po' male (erano i miei primi mesi di attività sul Forum) ci fu il rischio di non comprendere bene a quale moneta fossero riferiti i commenti successivi degli altri utenti. Comunque, io non mostrai questo mio disappunto e la discussione proseguì. Certo, fa sempre piacere vedere belle monete ben fotografate e magari corredate da una suggestiva ed appassionata descrizione, a patto che lo si faccia coerentemente e nella giusta misura. In un noto social network, dove imperano i "mi piace" e quindi molti utenti sono più portati a desiderare approvazione, è addirittura peggio: vedo spesso i post di qualche noto commerciante o affermato collezionista su monete irraggiungibili ai più, con tanto di numerose fotografie e descrizioni "barocche". Lì si rischia di scadere nel "trash" e tali posts secondo me non differiscono molto da quelli di chi mostra continuamente le sue automobili e i suoi orologi di lusso ecc.1 punto
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