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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/09/16 in tutte le aree

  1. Il vero stato lo si può definire solo avendo la moneta in mano però le ultime foto sono abbastanza chiare, ripeto che a me personalmente sembra nel range dello SPL e in mano son convinto probabilmente ci sarebbe da aggiungere un + ma il qFDC è davvero un'altra cosa soprattutto in questa tipologia dove il FDC Vero è praticamente un miraggio. Ultima cosa sul prezzo, sinceramente 240 € sono un esagerazione e dispiace che il venditore abbia approfittato della tua poca esperienza, però posso dirlo senza offenderti? Anche tu prima di spendere tali cifre prova a guardarne il più possibile e prova a capire i punti che determinano la conservazione tipologia per tipologia; poi sia chiaro che qualche acquisto sbagliato l'abbiamo fatto tutti [emoji6].
    3 punti
  2. Caro Fabrizio, ecco un'altra conferma del tuo fantastico occhio! La mia opinione è che si tratti di un falso insidioso. Mi fanno dubitare della bontà: 1) Il leone non tiene fra le mani un libro ma una "palla": in pratica il gatto che gioca col gomitolo 2) le tre A in legenda sono tutte diverse e approssimative, difficile pensare a tre punzoni diversi per la stessa incisione 3) diversi punzoni panche per la T e la R, soprattutto quest'ultima mal fatta 4) le e in legenda non sono chiuse: il circolo interno è stato fatto prima delle lettere (come dimostra la sovrapposizione della I finale) e non può aver obliterato la parte finale delle lettere e Poi ci sarebbe quel piccolo particolare invisibile: MANCA LA SIGLA DEL MASSARO! Bravo, complimenti!
    3 punti
  3. Cari i miei amici non è quello che c'è che mi ha interessato, ma quello che non c'è che mi stà facendo tribolare. E' 2 giorni che smanetto per vedere se è una novità oppure se sono già conosciuti esemplari simili @gigetto13 , @417sonia , @ak72 , @mfalier E' la mancanza del segno del massaro. non ve ne siete accorti eh?ragazzacci tutti presi a pensare al falso avete tralasciato un piccolo particolare. Adesso che mi avete fatto tornare il sorriso, mi domando se siete a conoscenza di soldini 2° tipo senza segni del massaro? e inoltre se a parer vostro potrebbe esserci il segno ma essere sparito a causa usura? Concludo informandovi che la moneta non è mia (ovviamente in vendita) pertanto stiamo giudicando da una foto ed i pesi ponderali sono nella norma. Spero abbiate o stiate passando un buon ponte dell'Immacolata. Un abbraccio a tutti. Fabry
    3 punti
  4. Ciao a tutti, pur non essendo assolutamente il mio ramo ho preso questa moneta che ho identificato come "3 cavalli con acciarino" a nome di Filippo IV - Zecca di Napoli. Purtroppo l'ultima cifra è abrasa, si legge chiaramente solo 162 ma io vedendo le tracce propendo per 1626. Il peso è 3,06 grammi. Dal nostro catalogo vedo che già così è classificata R ma chiedo a voi esperti primo se è autentica, secondo se la mia classificazione è corretta, terzo se è possibile distinguere la 1626 dalle R4 1627 e 1629 per caratteristiche ulteriori oltre alla data. Infine che conservazione è possibile assegnarle? E' buona o scarsa per la tipologia? http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIV/7 Un grazie anticipato a tutti quelli che mi vorranno aiutare. Saluti Simone
    2 punti
  5. Questa moneta. pfennig. 1599-1622 Treviri-https://it.wikipedia.org/wiki/Treviri Lothar von Metternich - https://en.wikipedia.org/wiki/Lothar_von_Metternich http://herbison.com/someoldcoins.org/saur/1/1397.htm
    2 punti
  6. Per Alex i tuoi denari lucchesi sono successivi a Enrico V ma emessi a suo nome. Fai i miei complimenti a quel pazzo che pulisce le monete in quel modo! Cari saluti
    2 punti
  7. Ovviamente è una mia impressione che non vuole avere l 'intento di corrispondere a verità, ma credo sia buona (nel senso di lucchese) anche perché le macchie scure che credo siano semplici incrostazioni riguardano solo il campo al di sotto dei rilievi del conio dove sono potute sfuggite alla pulitura o allo sfregamento manuale, a differenza dei suberati che tendono a "sbucciarsi" in qua e in là a casaccio.
    2 punti
  8. ciao, per me è assolutamente sbagliato tenerla. Non è un semplice ripensamento questo,è evidente che la moneta non corrisponde a quanto asserito nella vendita... Ma scherziamo?
    2 punti
  9. Ok , giusto chiedere ed avere degli input per me, Milano sarà un dogma per forza, poi Papali, e poi vediamo...non so che raggio d'azione avrò, per me e' tutto un esperimento e una novità ma certamente qualche indicazione dovrò darla... Attendo altre proposte o consigli ...poi come sempre dipenderà dagli interlocutori... Più avanti vedremo di pensare di più anche al pomeriggio, libero per tutti, qualche sorpresa ci sarà e mi sto muovendo per tempo, Premio Speciale e poi Giovani , sempre attenzione ai giovani, faremo qualcosa sicuramente... Ultima annotazione, leggendo l'elenco dei partecipanti che ho io ,di cui diversi non sono sul forum, mi accorgo di quanto qualificata, rappresentativa e varia sia la partecipazione a questa giornata che vorremmo, almeno nei propositi, diventasse una di quelle da ricordare...
    2 punti
  10. Ciao @eliodoro, ho letto ora il tuo commento: mi hai preceduto mentre stavo ancora scrivendo il mio. Io al D/, però, non leggo RR, ma RE (abbreviatura per REX: cfr. il mio intervento sopra). Resta comunque una variante che non mi risulta censita nel CNI XX, ma variazioni di legenda simili erano già state messe in conto per questa moneta nella scheda del nostro catalogo linkata inizialmente da Uzifox. Per il resto, come potrai leggere tu stesso, concordo in pieno con te (ci siamo trovati anche sulla conservazione! ).
    2 punti
  11. Risultati spareggi , tenendo conto che il 1° posto è sempre del Tollero del Porto di Livorno : 2° posto : Mirandola, Alessandro I Pico, ducatone 3° posto : Milano, Gian Galeazzo Maria Sforza con Reggente Bona di Savoia, testone 4° posto come ex aequo : Venezia, Osella del lido e testone papale di Innocenzo XI Forse termina qui in fondo avevamo detto i primi tre e tre ci sono....
    2 punti
  12. Dopo queste info, però importanti, faccio qualche riflessione sul valore di questo Evento che si snoda su due parti, una all'Ambrosiana al mattino e una al pomeriggio al Centro Culturale Numismatico Milanese. Milano Numismatica parte in fondo da lontano dalla necessità di poter vedere insieme, in gruppo in una città come Milano monete della nostra città, era uno dei sogni nel cassetto, mio sicuramente ma vedo e sapevo anche di altri. E non è una questione di poco conto, direi che è una questione di principio, centrale , se da quando sono sul forum ne parlo a corrente alternata. Finalmente si realizza non dove volevo inizialmente andare io ma in un'altra Istituzione milanese appena nata col suo Medagliere e di prestigio per la sua storia e il suo essere anche oggi come è l'Ambrosiana. Io credo che sia bello sognare sempre , parliamo del campo numismatico sempre, ma poi i sogni se si traducono in realtà è meglio ovviamente e in fondo poi qualche volta si realizzano.... In fondo sto parlando in questi giorni di piccoli grandi sogni che si stanno poi realizzando, ognuno ricorda una tematica essenziale della nostra numismatica, se penso alla divulgazione, penso subito alla monografia appena fatta per tutti, facile, divulgativa su questa città che è Milano, un atto per me dovuto, se penso alla complessa tematica di poter vedere monete in gruppo, le nostre monete, nei Medaglieri, penso a Milano Numismatica con la visita nel suo medagliere, se penso ai giovani, penso a Parma al 1 aprile 2017 e quindi il grande cerchio tematico si compie nello spazio di poco tempo. E' un fil rouge tematico definito, con significati importanti, farlo è importante e virtuoso, nel segno che poi i sogni a volte si avverano veramente... Manca un'altra grande tematica in tutto questo, il ruolo civico e sociale del collezionismo ma anche il cambio generazionale nella numismatica, per queste tematiche rimando alla parte Conclusioni del libro " Milano raccontata dalle sue monete e medaglie ", per me poi in fondo è tutto lì, quello che conta sono quelle due/tre pagine finali.... Un'altra riflessione, questo evento parte dal forum, se leggerete sul forum specifico del Cordusio qui vedrete come nasce e come è nato un evento, è un Evento che non cade dall'alto, ma un evento condiviso, fatto insieme a tanti, ecco perché io auspico sempre lo stile forum parlate, chiedete, date pareri, fate riflessioni, condividiamo, in fondo la stessa NIP ha fatto tesoro della discussione/sondaggio con 175 voti qualificati su come vorreste un Convegno fatta sul forum e allora condividiamo, dove possibile, ci sentiremo tutti parti integranti dei progetti, eventi, siamo nell'era della tecnologia, usiamola per fini virtuosi...mai stare fermi... Milano Numismatica ora possiamo dirlo, fa il closing, prima di essere pubblicizzata, 38 posti all'Ambrosiana, al pomeriggio al Circolo però per tutti quelli che vorranno, si esauriscono in 3/4 giorni col solo passaparola tra Cordusio e CCNM, quando arriviamo su Lamoneta ci sono solo tre, quattro posti. Se lo avessimo pubblicizzato meglio sul forum, sui periodici di settore, in Associazioni, Società, Circoli, società civile cosa sarebbe successo ? Ne parlo con persone della società civile, non numismatici, e mi dicono mi sarebbe piaciuto venire, e allora mi chiedo e mi domando non c'era fame di tutto questo a Milano ? Dispiace anche dare molti no, ma io spero che questo possa essere un primo step, il secondo potrebbe essere un altro sogno, se no che gusto c'è se non sogni ancora, magari tutti insieme e con la condivisione di tanti ?
    2 punti
  13. Egitto 50 piastres 2008 23 mm. € 0,50
    2 punti
  14. Salve a tutti. Quest'oggi volevo parlare di una moneta piuttosto particolare e anche abbastanza rara. Eccone la descrizione che ho ricavato anche grazie ai testi che indico in bibliografia: D/ LAN//PRI a tutto campo, su due righe, sormontate da trattini di abbreviazione. Contorno perlinato. R/ PAL//PRI a tutto campo, su due righe, sormontate da trattini di abbreviazione. Contorno perlinato. Riferimenti bibliografici essenziali: CNI XVIII, p. 241, n° 1; Spinelli, p. 140, n° x – xiii con figure a p. 3, n° 5 – 7; MEC 14, p. 592, n° 8 (tav. 1); Sambon, Recueil, p. 67, n° 152; Sambon, Repertorio, pp. 76 – 77, n° 483 (tav. VII); D’Andrea – Contreras, vol. II, p. 50, n° 5. (Esemplare proveniente da collezione privata. Fotografie a cura di chi scrive). Con un peso di 0,5 g. ed un diametro di 13 mm., stando a quanto ho appena riportato, dovrebbe trattarsi di un mezzo denaro coniato a Capua per il Principe longobardo Landolfo II in unione con suo figlio Pandolfo I detto Capodiferro. La data di emissione dovrebbe coincidere con il 943-958. Landolfo II fu Principe sia di Benevento che di Capua, poiché i due dominii erano stati uniti sotto una sola corona da suo nonno, Atenolfo I il Grande (887-910), Principe di Capua e conquistatore di Benevento. La tradizione dinastica capuana voleva che il figlio designato erede fosse affiancato nel governo dello Stato dal padre regnante già in giovane età. Potevano essere associati al trono anche più figli maschi, come vedremo tra poco. Da Atenolfo I si era stabilito che i due Principati di Capua e Benevento, una volta uniti, non si potessero più separare: naturalmente, la dinastia capuana badava bene a tenere uniti i suoi territori, soprattutto quelli di recente conquista, poiché potevano dimostrare ancora velleitarie spinte indipendentiste - in particolare se pensiamo a Benevento che, fino a poco tempo prima, era il più potente Stato longobardo dell'Italia Meridionale. Landolfo II fu così associato al trono da suo padre, Landolfo I (910-943), nel 933, anno in cui fu elevato allo stesso rango anche il fratello maggiore Atenolfo III. Alla morte del padre, il 10 aprile 943, Landolfo II assunse il potere assoluto sia su Capua che su Benevento: egli infatti spodestò dal trono della prima città il cugino omonimo, figlio di suo zio Atenolfo II, e dalla seconda suo fratello maggiore Atenolfo III. I due Principi si rifugiarono a Salerno da Guaimario II (901-946) che gli diede ospitalità e protezione. Il suo primo atto, in quello stesso anno 943, fu quello di associare al trono suo figlio Pandolfo I. Fu forse per commemorare questo avvenimento che a Capua (tra poco mi soffermerò anche sulla zecca emittente) si batté questo mezzo denaro in argento recante su ogni lato il nome ed il titolo principesco dei due regnanti longobardi. La politica di Landolfo II fu in linea con quella dei suoi predecessori: mentre da un lato promosse un avvicinamento diplomatico verso il Principato di Salerno, su cui iniziò a nutrire delle mire espansionistiche, prese le distanze da Costantinopoli, favorendo azioni di disturbo nelle province bizantine d'Italia. Nel 946, alla morte di Guaimario II, con l'ascesa di Gisulfo I (946-977), giovane ed inesperto, Landolfo II volle avviare l'invasione del salernitano per la sua annessione al Principato. Per questo motivo intrattenne rapporti amichevoli con il Duca di Napoli Giovanni III (928-968), il quale fornì un appoggio concreto per incentivare la spedizione di Landolfo. Il suo piano però fallì miseramente: l'esercito capuano, unito ai contingenti napoletani, fu sconfitto presso l'odierna Cava dei Tirreni dagli Amalfitani di Mastalo II (953-958), alleato dei Salernitani. Dopo la cocente sconfitta, Landolfo II ruppe l'alleanza con Giovanni III per passare con gli Amalfitani ed i Salernitani e mosse guerra al suo vecchio alleato napoletano: l'azione, però, si concluse con un nulla di fatto anche questa volta, dato che l'unico avvenimento eclatante della guerra fu l'assedio e la distruzione di Nola. A partire dal 955, la politica anti-bizantina del Nostro si fece ancora più aggressiva, ma i Greci si dimostrarono più preparati del previsto e Landolfo fu costretto ad ammetterne la superiorità. Alla fine del suo regno, Landolfo II, che intanto, nel 959 aveva affiancato a lui stesso ed al primogenito Pandolfo l'altro figlio omonimo, aveva fallito tutti gli obiettivi politici e militari che si era imposto. Anche per l'associazione al trono del secondo figlio Landolfo fu coniato a Capua un mezzo denaro recante, sul modello di questo oggetto della nostra discussione, i nomi abbreviati dei tre personaggi (cfr. Sambon, Recueil, p. 67, n° 153, con figura nel testo). Morì con questa delusione nel maggio del 961. Gli successe suo figlio Pandolfo I Capodiferro, in assoluto il più illustre esponente della dinastia capuana che riuscì, dopo più di un secolo, a riunire in una sola compagine territoriale l'antica Langobardia Minor beneventana, prima che si dividesse in più Principati indipendenti. Il potere effettivo fu esercitato da Pandolfo, nonostante il fratello Landolfo III fosse ancora co-reggente. La morte prematura di quest'ultimo, nel 968, lasciò Pandolfo unico padrone dell'Italia Meridionale longobarda. Le prime attestazioni di questi mezzi denari le ho riscontrate nel libro del Principe di San Giorgio, Domenico Spinelli, pubblicato a Napoli nel 1844 per cura di Michele Tafuri dal titolo Monete cufiche battute da Principi longobardi, normanni e svevi nel Regno delle Due Sicilie (cfr. tra i suddetti riferimenti bibliografici). In questo contesto vengono segnalati ben tre esemplari appartenenti alla ricchissima Collezione del Principe, illustrati mediante disegno nel trafiletto a pag. 3 del suo volume (fig. 1). Purtroppo, le monete furono male interpretate all'epoca e bisogna attendere gli studi dei più celebri Giulio ed Arturo Sambon agli inizi del secolo scorso per avere una panoramica più chiara intorno a queste particolari monete. Mentre per Giulio Sambon l'attribuzione a Capua è incerta (in quanto l'Autore era indeciso tra Capua e Benevento: cfr. quanto da lui detto in nota nel suo Repertorio sopra citato), per Arturo Sambon, nel Recueil, queste monetine vennero attribuite con certezza a Capua e datate alla metà del secolo X. L'esistenza di un atelier monetario a Capua in epoca longobarda è ben attestato - dice Sambon - grazie alla cronaca lasciataci dal rabbino Achimaaz: costui, narrando la storia della sua famiglia dall'850 al 1054 circa, racconta che un certo Samuele figlio di Chananel una volta sposatosi si trasferì nel 940 da Benevento, dove aveva vissuto fino ad allora, a Capua in qualità di "maitre de la Monnaie". Come datazione, tra l'altro, coincide pure con quella assegnata per questo mezzo denaro (943-958). Samuele, infatti, sembra abbia esercitato il suo incarico nella zecca capuana anche sotto Pandolfo I, successore di Landolfo II. L'attività monetaria di Capua in questo periodo, che non fu molto prolifica come dimostrato anche dalla rarità di questi pezzi, sarebbe servita, sempre secondo la ricostruzione del Sambon, ad alimentare con nuovo numerario il commercio affievolito del Principato di Benevento, ormai in decadenza rispetto agli antichi fasti. Un esemplare di questo mezzo denaro per Landolfo II e Pandolfo I era segnalato anche nella prima Collezione Sambon esitata a Milano nel 1897: nel catalogo di detta vendita se ne ritrova la descrizione a pag. 22, n° 267. Il celeberrimo studioso francese non trascura di osservare che, in molti casi, le lettere componenti le legende di questi nominali sono mal coniate e difficilmente si leggono nella loro interezza. Comunissime, infatti, sono le schiacciature di conio e i difetti di coniazione, come si osserva anche dai disegni pubblicati dallo Spinelli (fig. 1). Inoltre, la dicitura di mezzo denaro, di cui oggi qualcuno dubita, è dovuta essenzialmente al peso ridotto di questi pezzi. Fig. 1: Trafiletto illustrato con i mezzi denari capuani tratto dall'opera numismatica dello Spinelli. Mi scuso per la qualità delle foto, ma ho dovuto apportarvi qualche modifica per adattarle all'interno del presente post. Continua...
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  15. si chiama serendipity.. ti prendi per una decina di euro un 1000 lire del 1970 (in conservazione bassina) credendolo figo, e poi ti regalano un 8 tornesi che magari nemmeno consideravi come collezionabile ma che paragonando il suo valore "storico" va a diecimila km all'ora in più... le meraviglie della numismatica
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  16. Non è minimamente un FDC , preferisco il tornese che con la sua conservazione è carico di storia
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  17. ciao a tutti, 1 Dinar della Tunisia anno 1969 Dritto uguale per tutte: Rovesci:
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  18. Ci sarebbe poi questo statere tebano datato 379-368 a.C. , che riporta la legenda "Klees-" che rappresenterebbe il nome del magistrato. Esemplare ex CNG vendita per corrispondenza 75/254 del 2007.
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  19. DE GREGE EPICURI O questa di Cizico (Augusto)? Anche se pare più una torcia che un incensiere. Però assomiglia al tuo macina-pepe!
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  20. Ho trovato un "incensiere" (con sopra un aquila) sul dritto di una splendida moneta ex Leu 86/426 del 2003, si tratta di uno statere della regione della Cilicia (Myriandros) datato al 362-334 a.C. (Mazaios satrapo).
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  21. Complimenti bella moneta sopratutto per il colore. Per quanto riguarda il grado di conservazione, secondo me, intorno a AU58, ma probabilmente non passerebbe le case di certificazione americane in quanto sembrerebbe essere stata pulita. E come saprai sono molto pignoli su questo, basta poco che la moneta passa come cleaned...
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  22. Ciao Arthur, era una domanda che dovevo fare. Tra l'altro non sono più un giovincello e la vista è quella che è. A parte questo, questo è un bel soldino. Lasciando da parte per il momento le considerazioni di Federico. E' possibile che sia stata una dimenticanza? Ipotizzando che la moneta venga fuori dalla zecca, con il milione di monete fatte è possibile che nel cambio del rovescio abbiano utilizzato il conio del dritto del primo soldino dimenticandosi di apporre la sigla del Massaro? Perchè in questo caso sarebbe uno dei prima 15mila soldini del secondo tipo coniati. Poi il massimo è invece un falso prodotto da ex lavoranti della zecca di Venezia in zecca clandestina. E qui fonti ce ne sono a go' go'
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  23. Concordo, 240 euro sono una esagerazione.
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  24. fortuna mia che è proof (non le colleziono)... chissà quando aggiusteranno di nuovo il tiro e ne faranno un quantitativo accettabile fdc tipo le 2011/12/13
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  25. Se vuoi toglierti la soddisfazione di avere un parere indipendente dal commercio, di un perito che fa solo quello (tipo pcgs per capirci) , contatta @claudioc47 240€ è una somma IMPORTANTE...
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  26. Mi associo rafforzando la richiesta di Antonio, se poi tra le Papali ci fosse anche qualche Sede Vacante piuttosto rara...
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  27. Ciao Mario, personalmente ci terrei a vedere qualche bella papale, la collezione di monete pontificie se non sbaglio è la seconda per importanza dopo quella di monete milanesi...
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  28. anche per me intorno allo SPL
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  29. purtroppo la qualita' delle tavole fotografiche e' scarsa come quella dei tomi precedenti , anche se sono trascorsi molti anni . come gia' anticipato manca la monetazione dei Savoia e di alcune regioni del Nord , e' presente per quanto riguarda il Piemonte il ramo collaterale dei Savoia-Acaja I Savoia saranno trattati nel MEC 17 , sfortunata scelta nella numerazione ; ne riparliamo come minimo fra 7-8 anni
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  30. Gettone della serie “Storia e gloria della dinastia” con Caius Iulius Pippus Augustus Imperator sul diritto. Da dove è stato tratto il rovescio?
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  31. Discussione molto interessante per lo studio delle medaglie di questa particolare tipologia! Alcune di queste medaglie sono già censite in catalogo, poiché possono essere considerate Papali con data nota; quelle senza data, se attinenti (tipo l'apertura della Porta Santa) si potrebbero comprendere tra i pontefici vari, settore compreso per comodità alla fine nel primo periodo storico: anni 33-1417. Attendo un Vs. parere a riguardo. Chiedo a Giancarlone se mi può dare il modulo della medaglia: 1875 Epoca di PIO IX GIUBILEO UNIVERSALE per la quale ho ho già predisposto la scheda http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AE929/27
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  32. Ciao Daniele, per ora nulla da segnalarti oltre a quanto è già stato detto Certo che postare solo quella foto, senza mettere anche i rovesci....è da sadico! Complimenti; un caro saluto e buona giornata, Antonio
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  33. Del doppio zecchino nel catalogo KM XXI non è citato il pedigree precedente (mentre lo è per lo zecchino ed il mezzo). Era il lotto 729, realizò 4300 CHF, al cambio dell'epoca 2.094.100 lire... decisamente tanto ! Ciao, RCAMIL.
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  34. @Archestratoadesso sono tornato a casa e ho visto meglio la moneta che hai allegato: diciamo che ci sei moooolto vicino ma gli incensieri che dico io, comuni a tutta la grecità, sono di forma più allungata..
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  35. Posto quest'articolo di interesse numismatico (solo in parte) e socio-economico che ha dei risvolti tragici. 500 e 1000 rupie
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  36. Ha ha grande Albertone...mi fa venire in mente un altro suo bel film L'Avaro dove il protagonista Don Arpagone le inventa tutte per non pagare il fisco e aggiungere monete nel suo forziere. Don Arpagone amava le monete come pochi....tanto da adorarne il tintinnio...
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  37. Salve. Dovrebbe essere una mezza lira del doge Nicolò Marcello (1473-1474), come questo nella scheda del catalogo: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-NMA/2 (tra l'altro, manca anche la foto ).
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  38. Egitto 10 Qirsh 1293-11 (1885) Argento .833 €. 12,00 note: Cerchiato azzurro: Toughra (frma/sigillo) del Sultano ottomano in carica Abdul Hamid II° Cerchiato giallo: valore 10 Qirsh ١٠ Cerchiato rosso; data 1293 ١٢٩٣ Cerchiato verde: anno regno ١١ Cerchiato bianco: (traduzione) Coniata in Egitto
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  39. Il primo Peace Dollar del 1921 aveva dei rilievi molto ben definiti, infatti in mano è una moneta fantastica, tuttavia ci si accorse che il conio in questo modo si consumava molto presto, pertanto dall'anno seguente si decise di rivedere il conio abbassando fortemente i rilievi...e quanto osservato da @sixtus78 è il risultato...anche io ho sempre riscontrato una maggiore evanescenza del rovescio rispetto al diritto..
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  40. Troppi buoni secondo me tutti, @Dave95, è uno dei fantastici ragazzi del nostro caro Cordusio, un gruppo che ormai è secondo me più reale che virtuale, se voi andate la domenica mattina li trovate, un bel gruppo o gruppone che a rotazione si trova lì per vedere monete ma soprattutto per parlare di numismatica e di tutto quello che gira intorno a questo mondo. Persone che trovate, che se volete chiedere, sentire pareri sono lì per divulgare la numismatica, una postazione fissa, costante, reale, che è a disposizione per tutti nei loro limiti ovviamente... E il libro, facile, divulgativo, per tutti, va in questa direzione, per una volta non parliamo di inediti, varianti, cronologie, ma di storia, simboli, imprese sulle nostre monete. Ripeto l'intenzione è che vada oltre il nostro ambito, per quanto di nicchia, e si rivolga potenzialmente verso tutti, per catturare la loro attenzione e perché no per incuriosirli ... In un certo qual senso vedo analogie, diverse ovviamente, ma effettive con il libro per i giovani della NIP, portare l'idea e il seme che la numismatica possa raccontare ed essere parte della nostra storia e della nostra identità....qualche volta è giusta la ricerca scientifica, a volte la divulgazione che potenzialmente può raggiungere molti...
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  41. 1 punto
  42. A giudicare da questo esemplare intervento se ci fossero tanti ventenni così il mondo sarebbe migliore ??
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  43. Buongiorno a tutti, vi posto uno degli acquisti effettuati a Verona la settimana scorsa.. Mi sto appassionando a tutte le zecche preunitarie dopo aver seguito solo Napoli per alcuni anni.. Ringrazio tutti quelli che vorranno rispondere.. Buona domenica
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  44. ANNO SANTO 1933 EPOCA DI PIO XI
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  45. Scusate al post precedente ho sbagliato l'apertura della Porta Santa, la data va corretta in 24 DICEMBRE 1899 Altre devozionali del 1900
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  46. 1875 Epoca di PIO IX GIUBILEO UNIVERSALE R/ II° CENTENARIO DEL SACRO CUORE DI GESU' - L'immagine si riferisce alla visione di Margherita Alacoque, che ha avuto un'apparizione di Gesù e le domandava una particolare devozione al Sacro Cuore. Margherita avrebbe avuto tali apparizioni per 17 anni sino alla morte.
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  47. Le Basiliche Patriarcali e l'Immacolata con diametro 100 mm
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  48. Complimenti KOMODO, bellissime Senza data, chissà per quale Giubileo
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