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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/30/16 in tutte le aree
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Comunico che è disponibile sul sito della Società Numismatica Italiana il link della nuova Rivista con caratteristiche divulgative e finalità differenti dalla RIN dal titolo "Comunicazione. Bollettino della Società Numismatica Italiana " La Rivista è in formato digitale e sarà distribuita per i soli soci della SNI in formato cartaceo prossimamente. Rimando al Sito dove oltre al link troverete anche le motivazioni e le finalità della stessa. Grazie dell'attenzione per il momento, in attesa di commenti su questa nuova iniziativa editoriale, http://www.socnumit.org/14 punti
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Ringrazio di cuore Cliff per l'interessante segnalazione. Sicuramente è un falso, anche se resta una ipotesi che possa essere un "falso d'epoca".... Non dimostra nulla che provenga da una collezione canadese del 1947 e mancano ulteriori precisazioni che possano dimostrare l'effettiva antichità del metallo. Non ricordo un falso d'epoca con queste caratteristiche e che possa essere attribuito a una coniazione "privata" di un simpatizzante repubblicano. Tutto può essere, ma quanto scritto nel catalogo di Noble (non nuovo a falsi) resta una semplice congettura. Nel frattempo ho finalmente avuto la risposta dalla Soprintendenza (Eforato in greco) di Florina, creata nel 2014, staccandosi dall'Eforato di Pella... Mi ha confermato di avere in deposito l'intero ripostiglio di Petres-Florina, trovato nel 1996 sull'acropoli di Petres durante un accurato scavo archeologico. Sono 125 denari in argento che vanno da RRC 331/1B (del 106 a.C.) fino proprio a RRC 508/2-3 del 42 a.C. Ci sono almeno 21 denari di Bruto e Cassio (specialmente RRC 500/3 e 506/2). Si presume un interramento poco dopo la battaglia di Filippi, quando l'intera area della Tessaglia fu pesantemente investita dalla guerra civile. Mi ha cortesemente inviato la foto del denario 508/2 e denario 508/3 (i conii sono gli stessi di Cahn 10, presenti in BM 1860.0328, 124 = BMC II, p. 480, 68 (ex coll. de Salis), che sono in ottimo stato di conservazione, come gli altri delle ultime emissioni e quindi assai vicini alla data dell'interramento e che userò nel mio studio in corso. Qui posso solo allegare i rovesci, che danno l'idea della bellezza e autenticità dei due denari (si sono scusati per la non eccelsa professionalità delle immagini, non avendo grande dimestichezza col materiale numismatico). La foto del gruppo di insieme del ripostiglio, presente in un vecchio post di diverse pagine precedenti, non è stata curata dalla Soprintendenza, ma probabilmente dall'editore e quindi ci sono discordanze, mentre rivelano essere le stesse monete modestamente illustrate nell'articolo dell'archeologa Adam-Veleni. Poi la settimana scorsa ho potuto vedere al medagliere del Vaticano i suoi ben 4 denari di Bruto con EID MAR (508/3), tre veramente splendidi e uno in buon BB, che a un attento esame dal vivo sono risultati essere tutti originali. Poi c'erano 3 denari di Bruto 508/2..... Ho esaminato anche il denario di Labieno (RRC 524/2, molto bello e autentico) e di Ventidio (RRC 531/1, uno scarso BB e che è risultato essere l'esemplare acquistato dall'asta Niggeler del 1966, anche questo originale). Si chiude definitivamente la teoria dell'emissione di Bruto con EID MAR inventata nel Rinascimento.....13 punti
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Ottimo...... Onore alla Gorny&Mosch. È una piccola soddisfazione per me.3 punti
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Buona sera @anto R,come ti ho anticipato domenica al pranzo,dove ho avuto il piacere di conoscere te e gli altri che mi erano "sfuggiti" l'anno scorso, ecco il secondo esemplare,sicuramente stesso tipo del precedente senza troppe sorprese,quindi come da catalogo Baldassarri F.IV.3c. (O giù di li) 0,46gr. 14-16 mm. Che ne pensate?3 punti
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Buon pomeriggio, Monetina secondo me, sempre molto apprezzata specialmente se la si trova in discreta conservazione. Cosa pensate di questa? Secondo voi al qSPL ci arriva? Grazie, miza2 punti
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Il Pomerio presso i Romani era uno spazio di terreno consacrato dove non era ammesso costruire nessun edificio sacro o profano , o svolgere attivita’ militari o civili , era una fascia di terreno che correva lungo le mura della Città sia all’interno che all’esterno delle stesse . Lo scopo di questa fascia intorno alle mura , dentro e fuori , doveva avere originariamente un carattere principalmente religioso e non poteva essere attraversato in armi ; il Pomerio era anche considerato il limite degli auspici dove i Sacerdoti officiavano alle loro attivita’ religiose relative al benessere della Città e questo spazio , appunto per il suo carattere sacro , era proibito all’ attraversamento dell' esercito tranne che in prossimita' delle porte delle mura della Citta' . Il Pomerio nel corso dei secoli si allargò in rapporto alla cinta delle mura di Servio Tullio e fu ampliato prima da Silla , poi da Claudio , da Vespasiano e da Aureliano ; di Claudio e di Vespasiano ci rimangono le epigrafi che attestano di questi ampliamenti del Pomerio . Il diritto di allargare il Pomerio era concesso solo a chi avesse esteso con conquiste lo Stato romano , quindi nel corso della Storia in teoria il Pomerio dovrebbe essere stato ampliato piu’ volte , ma poche sono le notizie in tal merito . Rimane il fatto che Il Pomerio rimase il recinto sacro di Roma fino all’ epoca medio bassa imperiale , naturalmente il Pomerio iniziale dovette essere ampliato anche in funzione della normale crescita di Roma che per conseguente ampliamento edilizio ando’ ad occupare spazi in precedenza vuoti , che prima erano dedicati al Pomerio ; infatti una targa trovata nell’ anno 1900 nei pressi di Piazza Santa Cecilia a Roma ricorda uno di questi ampliamenti effettuato dall' Imperatore Vespasiano e da suo figlio Tito nell’ anno 75 , come riporta la seguente epigrafe . Epigrafe di Vespasiano e Tito in Piazza Santa Cecilia : IMP.CAESAR VESPASIANUS AUG. PONT. MAX. TRIB. POT. VI IMP. XIV PP. CENSOR COS. VI DESIG. VII T. CAESAR. AUG. F. VESPASIANUS. IMP. VI PONT. TRIB. POT. IV CENSOR COS. IV DESIG. V AUGTIS P.R. FINIBUS (POMERIUM AMPLIAVERUNT TERMINAVERUNTQUE) Mentre Claudio nell’ anno 47 in occasione della celebrazione dei Ludi Saeculares dell' ottavo centenario dalla fondazione di Roma e nel 49 ampliò , sempre nel corso di un' altra cerimonia , l' antico recinto sacro di Roma includendovi da questa ultima data l' Aventino e parte del Campo Marzio come attesta la sottostante lapide ; questa lapide venne infatti rinvenuta in Campo Marzio nell’ anno 1509 , in uno scarico sotto il palazzo della Cancelleria che si trova poco distante dal luogo dove fu infissa nello stesso anno in un muro in Via del Pellegrino , dove da quella data si trova attualmente anche oggi . Epigrafe di Claudio in Via del Pellegrino : TI. CLAUDIUS DRUSI F. CAISAR AUG. GERMANICUS PONT. MAX. TRIB. POT. VIIII IMP. XVI. COS. IIII CENSOR P. P. AUCTIS POPULI ROMANI FINIBUS POMERIUM AMPLIAVIT TERMINAVITQ.(ue)2 punti
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Rendiamo merito anche a chi ha dubitato,è grazie a chi dubita che si fanno passi avanti in ogni campo scientifico. Anche questa appassionante discussione , senza di loro,non avrebbe avuto luogo. Quindi....grazie.2 punti
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RISULTATI CONCORSO ( rilevamento ore 12 ) : 1° post 1 - Tollero del Porto, 1685, Livorno, Cosimo III dè Medici -11 mi piace 2° ex aequo : post 277 -Testone, Milano, Gian Galeazzo Maria Sforza con reggente la madre Bona di Savoia - 9 mi piace post 317 - Testone ANNO IV - Innocenzo XI - 9 mi piace - utente @King John post 361 - Osella del lido, 1797, Venezia - 9 mi piace - utente @gigetto13 post 373 - Ducatone 1617, Alessandro I Pico, Mirandola - 9 mi piace - utente @eracle62 procederei ora con le immagini di queste monete e poi stasera a mettere due mi piace ai tre utenti citati2 punti
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Che bella moneta! Una esplosione di lustro. Bisognerebbe capire se l'appiattimento all'orecchio e la mancanza di dettaglio sul petto dell'aquila siano dovuti al conio. In questo caso la freschezza del metallo dovrebbe essere la medesima del resto della moneta. A me sembrerebbe di si ma, avendola in mano, tu riesci a giudicarla meglio. In questo caso secondo me si potrebbe pensare anche ad un MS62/63 perchè i segni di conio (soprattutto al rovescio) non mi sembrano assai diffusi. Al contrario, se nei punti sopracitati il lustro risultasse interrotto, non si potrebbe parlare di "stato di zecca". In ogni caso io non ho esperienza su questa monetazione quindi attendo come te pareri più autorevoli. Detto questo ribadisco che mi piace molto e che, anche se risultasse non conservata in maniera accurata, l'avrei aggiunta volentieri in raccolta. Complimenti e buona giornata.2 punti
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In effetti, si deve tener conto che augure e augusto hanno la stessa radice, quella di augere, un termine che significa a un tempo "aumentare", "completare", "fecondare", "dare pienezza", "rendere effettivo". Oggigiorno usiamo con una simile moltitudine di significati il bruttissimo neologismo "implementare" (che io personalmente aborro, perché nasce da una traslitterazione, pure errata, di un termine straniero). Indica un potere meta-giuridico, religioso e quasi magico (non per niente, oggi formuliamo gli "auguri" per far mostra di voler procurare la buona sorte al nostro interlocutore). A un certo punto, dopo molti auguri, arriva sulla Terra un "Augustus": il suffisso indica colui che ha ricevuto la pienezza dell'azione (come in ustus, "bruciato", da uro). Insomma: un mero augure poteva mettere, nelle cose della vita, quel qualcosa di più che avrebbe permesso di ottenere il buon fine auspicato (notate: anche "auspicato" viene dalla stessa radice ...), ma non poteva garantire il risultato. Questa idea nasce dall'osservazione della fecondazione animale: il seme è quel qualcosa che permette alla nuova vita di manifestarsi da un ventre altrimenti sterile, ma la deposizione del seme è condizione necessaria, non sufficiente, per la gravidanza; non sempre alla deposizione del seme consegue una nuova vita. Analogamente, non sempre agli auspici consegue la vittoria in battaglia. Augusto, invece, aveva ricevuto dagli dei la pienezza di questa potere, era in grado di far andare a buon fine qualunque cosa che egli decidesse di benedire. Non lui personalmente, ma Marcantonio e Agrippa avevano vinto, con il potere magico conferito loro dall' "Augusto", battaglie memorabili. Così sarebbe stato nella vita pubblica: egli non avrebbe assunto un potere politico proprio, ma avrebbe garantito il suo potere magico ai consoli, per permettere loro di salvare la Repubblica2 punti
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Circa la possibile interpretazione del motivo che potrebbe stare alla base della scelta tipologica dei delfini su alcune emissioni di Cirene e Barce, ho trovato interessante una nota del catalogo dell'asta NAC 84 (dai lotti 742 al 760 presenti esemplari stupendi della cirenaica da Cirene, Barce ed Euesperide): secondo i compilatori del catalogo la scelta, almeno per la zecca di Cirene, potrebbe essere da ascrivere alle origini semidivine di un certo re di quella città, di nome Euripilo, figlio di Celeno (una delle pleiadi) e di Poseidone, a cui sarebbe ipoteticamente legata la presenza dei due delfini. Il link all'asta NAC 84 https://www.sixbid.com/browse.html?auction=1933&category=40015&page=32 punti
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Salve a tutti, i Lamonetiani mi hanno portato un po' di sfortuna, poiché è la prima volta da quando frequento Veronafil che non porto a casa nessun acquisto! A parte gli scherzi, devo constatare che il pranzo lamonetiano è sicuramente un evento che da parecchia linfa al nostro desiderio di collezionare ed approfondire ciò che collezioniamo. Oltretutto questo è stato il mio primo pranzo tra Lamonetiani, ossia spero il primo di una lunga serie, poiché vorrei che ogni pranzo fosse l'occasione per conoscere qualche Lamonetiano in più... Parecchi plausi a @dabbene e @417sonia, per l'entusiasmo con cui hanno organizzato tale raduno numismatico. Saluti!2 punti
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Friedrich Wilhelm I DI Prussia., 1713 - 1740. Reichstaler 1713 . Diritto ritratto a destra di Federico Guglielmo I; titolo: REX BORUSSIAE. Rovescio: aquila in volo verso il sole; legenda: NEC SOLI CEDIT = NON CEDE NEMMENO AL SOLE, motto della cavalleria prussiana.2 punti
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Germania Ernst August, Vescovo di Osnabrück, Calenberg, 1679 - 1698. 2/3 Taler 1690. . Diritto: stemma. Rovescio: selvaggio; motto: SOLA BONA QUAE HONESTA = L'ONESTA' PRIMA DI TUTTO.2 punti
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Mi piacerebbe capirne di più su questo taglio monetario particolare che ha segnato profondamente la storia numismatica inglese, in particolare tra la fine del medioevo e il primo 500'. Sbaglio ? Considerazioni e opinioni di qualsiasi genere son ben graditi, inoltre sarebbe bene confermare zecca e attribuzione a ciascuna moneta, grazie.1 punto
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Buono da 2 lire 1924 Contromarcato Falce & Martello Italia Numismatica Le prime due lire fasciste marcate con falce e martello R.S. 1952 n.10 IN-1952-10_Le prime due lire fasciste marcate con falce e martello.pdf1 punto
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Buona sera, Mi devo scusare, ma nel primo PDF, scannerizzando, ho saltato la pagina 90; senza di essa manca una parte importante. Provvedo ad allegare il nuovo file. La distrazione e ... la vecchiaia fa veramente brutti scherzi. Scusatemi ancora. Amedeo Roberto_II_di_Capua_–_Un_Principe_dimenticato.pdf1 punto
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Altro peso monetale venduto dalla Nomos nella stessa asta menzionata nel post precedente. Questa volta si tratta di Onorio. Nomos AG > Auction 13 Auction date: 7 October 2016 Lot number: 310 Price realized: 1,200 CHF (Approx. 1,225 USD / 1,096 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: The Eparch Collection of Roman, Byzantine and Islamic Weights LATIN COIN WEIGHTS Honorius, 393-423. Solidus weight or Exagium (Bronze, 16x15x2mm, 4.24 g 12), a square coin-weight, uncertain Western mint, perhaps Ravenna. DN HONORI / VS AVG Diademed, draped and cuirassed bust of Honorius to right; all within square dotted border. Rev. EXAGIVM / SOLIDI Moneta standing left, holding balance in her right hand and cornucopiae in her left; all within square dotted border. Bendall 5. CW 410. Very rare. A very interesting piece, with uncleaned surface deposits. Very fine. From the Eparch Collection.1 punto
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Ancora Cizico, molte grazie! No, però tra poco avrò bisogno di una "Sphinx virtual Bank"!1 punto
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@Archestrato Eh, ma allora dillo che mi vuoi sbancare!!!!!! Eccoti una"Sphinx virtual coin" "doppia".1 punto
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@King JohnLa città è Napoli sicuramente ma senza il il "ciuccio" imbandierato non ci arrivavo..!1 punto
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Buona serata Ottima iniziativa, certamente. L'augurio è che diventi un prodotto, senza dubbio più "leggero" e divulgativo, ma non per questo meno atteso ed ambito dai collezionisti. La SNI se lo merita .... ed anche gli appassionati! saluti luciano1 punto
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Quoto i 2 messaggi per confermare che è la variante stelle grandi! Adesso la inserisco anche nella discussione dedicata a queste monete così ritorna nelle prime posizioni, visto che ho scoperto l'esistenza solo oggi.1 punto
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Gent.mo @profausto , mille grazie per gli ulteriori chiarimenti, sicuramente è andata come dici tu... e a ripensarci magari con quelle monetine ci abbiamo giocato io e mio fratello da bambini immaginandole dei tesori e adesso ritrovandole dopo quarant'anni, pur essendo cambiato tutto, l'immaginazione è stata ancora quella di un tempo... Grazie per il vostro tempo e la dedizione che spendete per il forum. Massimo.1 punto
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Non è esattamente così, gli auguri NON prendevano gli auspici all'interno del Pomerio, bensì avevano la funzione di delimitarlo ritualmente al limite dell'ager effatus della città, cioè il territorio urbano, e in relazione alle loro attività, gli auspici appunto, il pomerio indicava semplicemente il limite entro cui aveva senso operare gli auspici urbani, mentre oltre erano necessari altri riti. Va anche detto che la ricostruzione che ne facciamo noi come di una striscia di terreno che correva poco prima e poco dopo le mura, è assolutamente arbitraria e incerta: le fonti antiche sono poco chiare, danno molto per scontato e in più casi si contraddicono. Già gli antichi erano incerti riguardo alla natura del pomerio. Cos’è ? Una linea o uno spazio? Dove si trova? Al di qua o aldi là del muro? Oppure da entrambe le parti? E quale è ilsuo rapporto con il sulcus primigenius? A parlarne ad esempio è Varrone, che lo indica come una istituzione di importazione etrusca (come pure Livio e Plutarco), ma i suoi accenni sono abbastanza oscuri e non permettono di capire se il famoso solco dell'aratro di fondazione coincida effettivamente con il perimetro delle mura urbane, e se quindi pomerium e confine fisico della città coincidano. E in più: se il solco tracciato dall’aratro - da cui scaturiscono fossa e muro - costituisce il limite esterno della "linea" (parola arbitraria perchè Varrone parla di "orbis", ma alcuni studiosi lo interpretano come linea), fin dove arriva il limite interno? Arriverebbe, di presume, fino ai famosi cippi pomeriali, che segnavano quindi - partendo dall'interno - l'inizio della fascia pomeriale e il limite per gli auspici urbani cui accennavo più sopra. Plutarco, che a sua volta descrive il rito etrusco di fondazione, non parla però dei cippi pomeriali, almeno non in questi termini: lascia invece intendere che il solco tracciato da Romolo seguisse un percorso delimitato da cippi. Ma ecco quindi che essi perderebbero la funzione di "limite interno" e avrebbero tutt'altro significato. Livio parla del pomerio come fascia di terreno prima e dopo il muro (senza specificare come e perchè il muro nasca dal solco dell'aratro, cioè dalla terra accumulata da una parte, verso l'interno) e cita anch'egli i cippi, ma è il caso di notare, ad esempio, come non tutto quello che si trovava all'interno della cinta urbana era necessariamente all'interno del pomerio: si veda il caso dell'Aventino, che fino all'ampliamento voluto da Claudio rimase escluso. Anche Ovidio e Tacito parlano della questione, e anche se l'ho descritta sommariamente, si può intuire che i problemi sono tanti, sia di interpretazione delle fonti che di analisi dei reperti archeologici. In questo senso, vale la pena ricordare che nelle cosidette "fosse di fondazione" rituali di Roma sul Palatino, sono state trovate delle pietre terminali, ma che in esse non è stato possibile riconoscere possibili cippi pomeriali. È verosimile, per quanto ipotetico, che durante l’aratura il solco fosse stato reso stabile da pietre terminali, parallele a quelle del pomerio precedentemente poste, ad indicare il percorso lungo il quale scavare la fossa di fondazione delle mura. Successivamente quelle pietre vennero gettate all’interno della fossa di fondazione del muro come sembrerebbe documentato archeologicamente. E' questo che spiegherebbe la cosidetta "sanctitas" delle mura: non perchè coincidano automaticamente con la linea sacra del pomerio, ma perchè alla loro base vi sarebbe pietre rituali. Altra questione di non minore importanza che indica come non sovrapponibili mura e pomerio, è il fatto che le mura, che nascono dal solco di fondazione e si ergono nello spazio immediatamente interno, hanno necessariamente delle interruzioni, le "porte", create dai punti in cui l'aratro veniva sollevato. Il Pomerium non ha di queste entrate, e il suo "confine" è continuo. In quest'ottica si può quindi supporre ragionevolmente che ,la fondazione della città prevedesse la creazione di due confini di natura e funzioni differenti : 1) il pomerio, il limite augurale che distingue nettamente ciò che è urbs da ciò che è ager; 2) il muro, il limite difensivo vero e proprio, che forma insieme al pomerio uno spazio intercalare compreso tra l’urbs e l’ager che si estende fuori dalle mura. Le funzioni dei due perimetri erano però profondamente integrate. Lo scavo del solco che seguiva la terminatio del pomerio finiva di fatto percreare uno spazio interposto tra l’urbs vera e propria, cioè la zona intrapomeriale, e l’ager al di là delle mura. La linea tracciata dall’aratro, infatti, creava in relazione ai lapides, ai cippi retrostanti, una sorta di corridoio circolare, l’orbis di Varrone, a tutela del suolo urbano inaugurato.1 punto
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Mario, ti sei dimenticato di mettere tra i vincitori la divulgazione numismatica con e per Lamoneta (e la comunità reale che essa rappresenta). Grazie per il tuo attivismo, Antonio1 punto
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Io sono un negoziante e, vendendo un prodotto il cui costo unitario è molto basso, me ne portano valanghe. Per depositarle in banca dovrei chiuderle negli appositi blister. La banca me ne fornisce di qualità veramente scadente non si fa in tempo a chiuderne cento che si rovesciano e devi ricominciare. Se vogliamo blister di qualità dobbiamo pagarli di tasca nostra. Siccome di darli di resto mi vergogno (vergogno è il termine appropriato) è successo che si sono accumulate per una decina d'anni. Lo scorso anno abbiamo richiesto un servizio di conteggio/deposito ad una società che si occupa di metronotte più che altro per fare spazio. Abbiamo consegnato tre scatole di ramini con il risultato di un deposito da 180 euro ed un costo del servizio di 22 euro. Ora si stanno nuovamente accumulando e quando un cliente inizia a contarmeli sul bancone gli dico che può tenerseli e regalo loro l'acquisto pur avendo già battuto lo scontrino. Siamo seri sono tondelli odiati sia dai negozianti che dai clienti. A chi giova la loro circolazione?1 punto
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Di primo acchito, poi lascio a voi eventuali commenti, tutte monete e messaggi decisamente rappresentativi e importanti. Certamente c'è un bel mix di zecca e geografia, si passa dalla Toscana, a Milano, alle Papali, a Venezia, all'Emilia. Non escludo però che il primo posto del tollero di Livorno, e ci starebbe, sia stato influenzato, dal post di apertura della discussione...comunque tutte valide scelte e grandi messaggi soprattutto....1 punto
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Io ho comprato su internet il benzotriazolo e mi sono fatto fare la soluzione da un mio amico che lavora in un laboratorio chimico. Non ho speso molto e sembra che al momento abbia arrestato il cancro su due bronzi che avevo acquistato. Ti metto un link dove spiega i passi da compiere http://www.ctseurope.com/dettaglio-news.php?id=961 punto
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Ciao Legio II Italica, questo Pomerio era in uso anche in altre popolazioni o è nato l'uso solo presso i romani? .Questa definizione di terra di nessuno puo essere nei secoli stata usata come quello spazio dove ci si incontrava in tempo di guerra per discutere o anche come quel lembo di terra tra le due trincee nemiche?1 punto
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Per Erpini BB+. Così per caso navigando in internet ho trovato la provenienza, asta Ranieri N°9 - lotto 989 del 21/07/2016, conservazione BB realizzo 800+diritti. La moneta vista in mano presenta tracce di lustro specialmente al rovescio.1 punto
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Io certi soggetti da un certo punto di vista li invidio... devi avere proprio zero problemi nella tua vita per avere il tempo di pensare a certe c....e! Tra l'altro è stampata in Italia, lo sapevate? Dal gruppo Officine Meccaniche Cerruti di Casale Monferrato1 punto
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http://www.repubblica.it/economia/2016/10/18/news/brexit_la_fuga_di_banchieri_e_avvocati_da_londra-150029149/ Si cominciano a fare la valige per Dublino, ma naturalmente chi parla di effetti engativi della brexit è un piciu che avrà preso la mazzetta. Bisogna sfaciare tutto e tornare ai bei tempi in cui le questioni in Europa si risolvevano a guerre commerciali e corse agli armamenti e poi a cannonate in vece che in litigi a parlamenti, vertici e consigli. Ma poi perchè avranno fondato questa Europa con con questo l'Euraccio cattivo fonte di ogni male italiano (mafia, corrizione malaffare politico e burocrazia da incubo, come noto, non esistono o sono sciocchezzuole secondare) che gli stati sono tutti diversi fra loro... mica sono noti campioni di omogeneità economica e sociale come l'Italia nord-sudo al Germania est-ovest ad esempio. E questo Parlamentaccio europeo cattivo che decide tutto lui (con buona pace del Consiglio, quello non esiste) e solo idiozie, al contrario di quelli nazionali che sono campioni di coerenza e affidabilità.1 punto
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Foto migliori, diciamo che per me sta sul ms60, il rovescio meglio del dritto, e come hai detto quell'orecchio perde in dettagli,. Comunque gran bella conservazione.1 punto
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Ora, amici, sottopongo alla vostra attenzione delle monete particolari che ho reperito durante un viaggio lungo la Via della Seta, più precisamente a Bukhara, odierno Uzbekistan. Da quello che ho potuto capire dal mercante da cui ho acquistato questi bei moduli, dovrebbe trattarsi di monete risalenti al secolo XIX. Tuttavia ad un mio modesto giudizio mi sembra di avere tra le mani monete ben più antiche. il peso di questa moneta: 5.2 gr diametro 2.4 cm Seguiranno altre moneta del Kahnato di Bukhara1 punto
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Beh questa non poteva mancare la compagna di quella che la preceduta ma con più fascino perchè l'argento a mio modesto parere trasmette più calore ed espressione...per non parlare del messaggio simbolico. Callisto III (Alonso de Borja), 1455-1458 Grosso. Ar gr. 3,08 Stemma semiovale. Rv. S. Pietro in una navicella, con una lunga croce. M. 6-9; B. 350. Sano di Pietro, (Siena, 1405 – 1481) è stato un pittore e miniatore italiano del primoRinascimento a Siena. la Vergine raccomanda Siena a Callisto III (1455),Pinacoteca Nazionale di Siena La piccola urna dei due papi Borgia, Alessandro VI e Callisto III: sospesa in alto, in un punto poco visibile di una cappella laterale nella chiesa degli spagnoli di Roma, nei pressi di Campo de' Fiori. E' sempre un piacere .. Eros1 punto
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La Chiesa è la Basilica di S.Giovanni Battista dei Fiorentini. Fu completata, dopo più di due secoli dall'inizio dei lavori, proprio sotto Clemente XII con la facciata che si vede sulla mezza piastra. Era la chiesa nazionale dei fiorentini a Roma. E fiorentino era pure Papa Corsini... ecco perché quel "PATRIAE". Un Papa, tra l'altro, che si dette da fare anche con riforme economiche e monetarie per restituire impulso all'economia e ai commerci. Per questo fece battere dei Giulii con A.A.A.F.F. RESTITVTVM COMMERC. che richiamavano il titolo dei tresviri monetales dell'antica Roma (IIIVIR monetales Aere Argento Auro Flando Feriundo... cioè triumviri monetari per fondere (flando) e battere (feriundo) bronzo, argento e oro). Solo che non aveva fatto i conti con... Pasquino ? Infatti, poiché Papa Corsini aveva affidato molte cariche importanti ai suoi concittadini, familiari compresi, quel A.A.A.F.F. diventò acronimo di... Avete Avuto Abbastanza Fiorentini Fot..uti ??1 punto
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Trovo quasi più sensata la commemorativa sulla natura finlandese piuttosto che una replica di un tema già commemorato 10 anni fa, per quanto lo stile e la cura finlandesi sia sicuramente garanzie di belle monete.1 punto
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Si penso che tu abbia fatto un buon acquisto, un buon compromesso per un a tipologia sempre affascinante nella sua semplicità.. Eros1 punto
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Più o meno si equivalgono. Io il secondo o il quarto. Giusti compromessi tra dritto e rovescio1 punto
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Questa è bellissima: è rappresentata l'intera scena del sacrificio del toro davanti alla statua dell'imperatore. Jean Elsen & ses Fils S.A., Auction 114, lot 365, 15/09/2012 IONIE, EPHESE, Macrin (217-218), AE bronze, Droit : B. l., drapé, cuirassé à droite. Revers : Dans un temple tétrastyle, la statue de l'empereur. Devant, autour d'un autel, un groupe de citoyens, sept à gauche et six à droite, levant la main droite et un prêtre menant un taureau pour le sacrifice. A l'exergue, BΩTA (Vota). Ref.: SNG von Aulock -; BMC 294; Price & Trell, 438 var. 21,17g. Rare. Patine brun foncé.1 punto
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salve avendo ottenuto il permesso di pubblicare le immagini mi chiedevo se fosse il caso di inserire la scheda per chiusi e mettere la foto di questa moneta nel nostro catalogo @@giollo2 e @@incuso1 punto
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