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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/22/16 in tutte le aree

  1. L'arte dell'incisione continua a mostrar... Ostentazione e sublime simbolismo per un Ducatone coi fiocchi... Mirandola: Alessandro I Pico, 1602-1637. Ducatone 1617, AR 31,85 g. ALEXAND PICVS MIRANDVLAE DVX I Busto corazzato a s., con mascherone nello spallaccio; sotto, nel giro, 1617 AR (Giovan Agostino Rivarola, zecchiere). Rv. NVNC PEDE – CERTO Figura muliebre, stante di fronte, con mano ramo d’alloro nella mano d. e con la s. leggermente protesa in avanti; il piede d. su di un dado e il s. su di un globo. Lo sguardo è rivolto verso l’alto a d. donde scendono raggi. CNI 3. Ravegnani-Morosini 5. MIR 522. Bellesia 1b.Questo scudo fu coniato dopo che Alessandro I fu insignito del titolo di Duca dall'Imperatore Mattia. La sigla A R sotto il busto potrebbe riferirsi allo zecchiere mantovano Agostino Rivarolo. Per Bellesia (1995, “La Zecca dei Pico”, p. 169) la moneta sarebbe invece stata ispirata dalla legittimazione di Galeotto a succedere al padre naturale Alessandro, legittimazione concessa dall’imperatore all’inizio del 1617: “Per questo la Fortuna della Mirandola avanza ora con passo sicuro, guardando spavaldamente a tutte le avversità, rappresentate dalle folate di vento che le scompigliano i capelli”. Secondo una diversa interpretazione, invece, Mirandola, abbandonata l’immobilità cui l’aveva costretta l’assenza di un erede di Alessandro, può ora affrontare con sicurezza il mondo, rappresentato dal globo.La sfera indica universalità ed eternità e il cubo, cioè la pietra angolare, la religione, mentre il ramo di alloro dovrebbe simboleggiare la facoltà della Fortuna di premiare chi vuole. Il ducatone (o scudo), probabilmente realizzato su conii incisi dallo zecchiere Antonio Rivarolo (come attesterebbero le iniziali A R sotto il busto al dritto) misura la bellezza di 48 millimetri di diametro per un peso prossimo ai 32 grammi. Si tratta di una delle più belle monete del Seicento italiano, nonché di una delle maggiori rarità della numismatica preunitaria. Eros Continuo a divertirmi...
    8 punti
  2. Aspettavo che arrivasse qualcuno, ma giunti forse verso la fine mi sembra impossibile non metterla.... Dopo il terremoto feci una discussione qui sul forum che chiamai " Amatrice e le sue monete, un Omaggio...", mi sembrava il minimo questo ricordo, questo pensiero... E Amatrice ha anche un fantastico motto, breve, sintetico ma che dice velocemente tutto : FIDELIS AMATRIX Qui parliamo di fedeltà, e la fedeltà ha sempre contato e conta, in questo caso parla del rapporto tra la città e Ferdinando I d'Aragona, città che ebbe dei privilegi e donazioni per la gratitudine mostrata durante la rivolta dei baroni del 1486 - 86. Questo motto è quindi un riconoscimento di fedeltà alla città, un giusto riconoscimento.... Le monete sono i cavalli ,e per saperne di più vi rimanderei alla discussione o al catalogo del forum , qui per non sbagliare posto quello messo in discussione da @santonecol motto e lo scudetto della città. In questo specifico caso, oltre al motto, il messaggio, la storia c'è anche tanta emozione nel postarlo.....
    5 punti
  3. Anche se c'è da dire che nel Corps Nummorum Italicorum c'è poco da leggere ed anche poco da vedere dal momento che le foto pubblicate(giudicando anche i tempi in cui lo furono ,andrebbero anche bene)non sono molto nitide. Ti consiglio di effettuare una ricerca tramite un motore di ricerca digitando le parole chiavi :Numismatica e regione o città di cui ti vuoi documentare ,e potrai trovare qualcosa d'importante. Mentre scrivo mi viene in mente questa fonte Numismatica mooolto importante curata dal nostro vice amministratore ed il link è il seguente http://incuso.altervista.org/ --Salutoni -odjob
    3 punti
  4. Io direi che sarebbe bello immortalare il record con una bella foto di gruppo stile squadra di calcio, con le prime file accosciate.
    3 punti
  5. Congratulazioni a @nikita_, nuovo utente del mese Clicca per scegliere i file petronius
    2 punti
  6. Ciao, volevo segnalarvi una nuova scoperta archeologica legata al celebre Castillo di Chichen Itza. Era nota da tempo la presenza di una preesistente piramide maya all'interno di quella attualmente visibile (chiaramente appartenente ad una più tarda). Io quando la visitai non ebbi la possibilità di visitare qualla interna cui si accede mediante uno stratto cunicolo che porta se ben ricordo ad una stanza contenente una statua di un giaguaro. Ma recentemente analisi non invasive hanno portato alla scoperta di due cose: esiste una terza piramide più antica alta circa 10 metri databile al principio della Cultura Maya che al di sotto di questa struttura è presente un cenote (specie di voragine carsica contenente acqua) che per i Maya avevavo spesso connotazioni legate al mondo sovrannaturale. Per chi fosse interessato segnalo questo link che descrive la scoperta: http://www.focus.it/cultura/storia/la-piramide-matrioska-di-chichen-itza Ciao Illyricum
    2 punti
  7. Grazie a tutti per gli apprezzamenti, sono semplicemente appassionato alle monetine estere destinate alla comune circolazione, e qualcosina della mia terra in scarsa conservazione, nulla di importante... ma osservandole riescono ugualmente a farmi viaggiare, sia indietro nel tempo sia a migliaia di chilometri di distanza pur rimanendo seduto comodamente a casa, in loro c'è sempre qualcosa di nuovo da cogliere, da interpretare.... Anche se virtualmente, tento nella mia sezione di suscitare un interesse verso quelle monetine mondiali "da ciotola" tanto bistrattate e di trasmettere quello che significano per me, solitamente, a questo tipo di monete, ci si dedica veramente poco spazio.... magari in questi cinque anni di forum in qualcuno è nato un nuovo interesse o quantomeno si è ravvivato E poi ci sarebbero anche le banconote, che reputo dei documenti storici pieni di raffigurazioni, ma non solo da ammirare, ma da leggere. Sono contento di far parte di questa comunità, grazie veramente.
    2 punti
  8. Salve. Mi associo alla richiesta di @profausto riguardo ai dati ponderali: sono necessari in questi casi. Detto ciò, Nuceria ha coniato in argento solo didrammi, mentre le frazioni sono in bronzo. Quindi, siamo quasi sicuri che siamo in presenza di un didrammo. I tipi monetali più comuni, come ben dici, recano al diritto la testa rivolta a sinistra e non a destra. Comunque, sono conosciuti esemplari con la testa rivolta a destra, ma sono molto più rari. Ad esempio, mancano nell'opera del Sambon sulle monete dell'Italia antica, mente alcuni esemplari vengono solo citati nel libro di R. Garrucci, p. 97, tav. XC, n° 1-3. Alcuni tipi di didrammi (2 esemplari in totale) con testa rivolta a destra sono descritti in R. Cantilena, La monetazione di Nuceria Alfaterna, p. 15. Per la classificazione mi ha preceduto Profausto (complimenti per la velocità, io mi sono perso tra le mie ricerche bibliografiche al fine di scrivere queste poche righe di considerazioni ), ma riguardo ai pesi il punto di addensamento medio conosciuto per questi didrammi è tra i 7,20 ed i 7,30 grammi (stando alla pubblicazione della Cantilena). Quindi, con buone probabilità dovremmo esserci. Ad ogni modo, la tua moneta sembra piuttosto rara, ma, secondo me, tra collezioni museali e private dovremmo riuscire a raggiungere un numero di esemplari totali che supera nel computo le unità.
    2 punti
  9. A Selection of Coins of Magna Graecia and Sicily from the A.D.M. Collection Campania. Nuceria. No.: 1035 Estimate: CHF 3000 d=20 mm Didrachm c. 250-225, AR 7.00 g. Head of Carneius r. with horns. Rev. Dioscurus standing l. at side of horse which he holds by the bridle, spear in l. hand. Sambon sale June 1927, 96 (=). Garrucci pl. 90, 3 var. Sambon 1006 var. Of the highest rarity, only the second specimen known of this very interesting issue. Light scratches on neck and a test cut at four o'clock on rev., otherwise good VF https://www.acsearch.info/search.html?id=171058
    2 punti
  10. le monete Veneziane richiedono anche una maggiore esperienza secondo me sia per i falsi che per capire la conservazione. oltre ad avere un costo al grammo almeno doppio rispetto al marengo. quindi se un domani tu dovessi cambiare idea, visto che mi sembra non hai ancora le idee chiare, con i marenghi pagati praticamente a peso o 20/30 euro in più, fai in fretta a rivendere e recuperare il capitale ( salvo crollo dell'oro che però può anche aumentare). non so tu che tipo di esperienza hai ?
    2 punti
  11. allego il mio cavallo di Carlo VIII , zecca di Ortona , 1495, RRR, troviamo la legenda ORTONA FIDELIS, Ortona fedele al re di Francia Carlo VIII
    2 punti
  12. Romana no di sicuro. si tratta di un denaro gheradino battuto a Napoli sotto Carlo II o Roberto d'Angiò. Va letta bene la legenda per comprendere chi dei due. in entrambi i casi moneta comune.
    2 punti
  13. Pensare di combattere l'evasione togliendo il contante è molto ingenuo. Cosi vai solo a colpire le persone anziane, i più poveri ecc ecc. Google, Amazon, Instagram, sono questi i colossi che evadono, ... ma loro si fanno fare le leggi apposta.... siamo ad un altro livello. Stanno cercando di convincerci che tolgliere il contante sia una cosa buona, etica addirittura (ebbè, serve a combattere l'evasione!) ma in realtà è solo un enorme regalo alle banche, un modo per diventare tutti degli schiavi ordinati ed obbedienti.
    2 punti
  14. Di nulla, anzi, di seguito riporto una classificazione della moneta in questione con i dati di riferimento fondamentali (le particolarità elencate sopra, naturalmente, sono escluse per non ripetere le stesse cose già dette): Regno di Napoli, Ferdinando IV di Borbone, 1° periodo (1759-1799). AR piastra da 120 grani, anno 1795. Al D/ FERDINAN • IV D • G • SICILIAR • ET HIE • REX Testa nuda del Re volta a destra. Sotto, P • Al R/ HISPANIAR - INFANS 1795 Stemma coronato. Ai lati, A • - P •, nel campo a sinistra, M • e, in basso, tra un ramo d'alloro e uno di palma intrecciati vi è l'indicazione del valore G • 120. T/ Treccia in rilievo. Rif. bibliografici: Pannuti-Riccio, p. 236, n° 61 var.; CNI XX, p. 598, n° 238 var. (specifico variante perché in nessuno di questi due cataloghi che ho potuto consultare è presente l'errore di legenda al D/ della G rovesciata al posto della C). Il millesimo 1795, senza errori, è ritenuto comune (intanto ho visto che @santone ti ha consigliato bene riguardo la rarità usufruendo del Gigante, di cui al momento io non dispongo). La P sotto la testa al D/ è dell'Incisore dei conii Domenico Perger attivo dal 1786 al 1804. Le lettere A P al R/ sono le iniziali del Maestro di Zecca Antonio Planelli attivo dal 1790 al 1803. La lettera M è l'iniziale del Maestro di Prova Raffaele Mannara attivo dal 1790 al 1802. Come conservazione, a giudicare dalle foto, possiamo essere sul BB. E, secondo me, hai fatto bene a prenderla con questa particolarità.
    2 punti
  15. Perfetto. In questa moneta c'è un particolare che si ritrova pressoché identico nel falso di ebay( e che non è presente sulle monete autentiche per ragioni tecniche) che chiude una volta per tutte la questione. La moneta di ebay , ad onta dei giudizi di alcuni esperti, è un falso realizzato per fusione. Gli esperti suddetti credo che non faticheranno a trovarlo, casomai ad ammettere che l'hanno trovato.
    2 punti
  16. Salve Amedeo, cerco di rispondere ai tuoi quesiti. 1) Effettivamente la parola SICILIAR presenta la particolarità di avere al posto della C una G rovesciata. Si tratta di un errore di conio piuttosto particolare, ma non è unico e introvabile. In rete, ho trovato un altro esemplare con il medesimo errore, per altro dello stesso anno 1795. Te lo allego di seguito. Se lo osservi meglio, noterai che sia la moneta che ho postato qui sotto che la tua provengono dalla stessa coppia di conii (vedi anche la sbavatura di metallo al rovescio nello 0 di 120, proprio come nel tuo pezzo). Se la osservi nel complesso, noterai altri diversi particolari che conducono verso questa conclusione (tipo l'escrescenza di metallo sulla seconda N della parola INFANS, oppure quella globulare sotto il punto di unione dei due rami in cui p racchiuso il valore, oppure ancora la prima A di HISPANIAR al rovescio ha l'"occhiello" otturato da un'escrescenza di metallo etc.). 2) Io non vedo nessun simbolo all'interno della corona da te indicata: quelle che vedi sono le perle che stanno anche sugli altri archi della corona. Semplicemente, sono rappresentate frontalmente. 3) Secondo me, il numero 1 di 120 non è ribattuto su altra cifra e non ha nessuna particolarità: se ti riferisci alla leggera "riga" sul lato destro del numero stesso, può essere dovuta ad un leggero salto di conio, oppure, come credo, ad una semplice sbavatura di metallo. D'altronde, un eccesso di metallo si trova anche nella cifra 0 del valore, come già specificato sopra. Ma sinceramente non riesco a vedere nessuna cifra ribattuta. Comunque, è una moneta molto bella e particolare soprattutto per l'errore al D/: poi, se noti che lo stesso errore lo troviamo su un altro esemplare, ma con lo stesso accoppiamento di conii del tuo, si capisce che non è una particolarità così comune. Ottima acquisizione!
    2 punti
  17. Prego di aggiungere al pranzo anche Adamaney. Proporrei di rendere simbolo ufficiale del pranzo prossimo e futuro (magari cambiando la valuta) il bellissimo ed elegante esposto di Apollonia !
    2 punti
  18. Con questi numeri ci possiamo dividere nella fila a seconda delle Zecche, portando i relativi stendardi .
    2 punti
  19. beh per 10 € hai sicuramente fatto bene a prenderla , niente male , anche piuttosto ben conservato per il tipo .... a mio avviso si tratta di un Ic del nostro catalogo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEIAN/1
    2 punti
  20. Gran Bretagna. Crown, ND. S.2761. Charles I, 1625-1649. Diritto: il re Carlo I a cavallo. Rovescio: Scudo ovale; legenda: CHRISTO AVSPICE REGNO = IO REGNO SOTTO GLI AUSPICI DI CRISTO.
    2 punti
  21. Recupero un mio vecchio intervento che feci anni fa riguardo alla famigerata e sedicente "Osella del lido", Venezia 1797: 20 ottobre, 1797 (la Serenissima era appena morta): "Questa mattina nell'Elaboratorio al Lido, prese fuoco della polvere che con uno scoppio estremo, mandò in aria ed attaccò fuoco alla fabbrica con morte di alcune persone; cosa però che non ebbe conseguenze peggiori, ma il terrore compreso da tutta la città fu estremo." Questo scriveva l'ultimo doge, da poco ritornato a vita privata, Ludovico Manin, nelle sue Memorie, 1802. Il fatto è rappresentato su una rarissima osella veneziana del 1797, in genere considerata l'ultima della serie. Il termine "osella" per questo pezzo ha suscitato numerosi dubbi e interpretazioni, in quanto, sine duce, decadeva anche l'onere del dono ai nobili. La legenda riporta: URBIS SERVATORIB(us) BENEMAERENS - PATRIA - AD LITUS EXPLOSIONE REPARATA. Ovvero "La patria ringrazia i salvatori della città - conservata in seguito all'esplosione del (deposito di munizioni) del Lido". Il Lido di Venezia, dove oggi si allineano ville liberty e hotels di lusso, e dove si tengono manifestazioni internazionali come il Festival del Cinema, alla fine della Repubblica era quasi disabitato ed erano presenti poche costruzioni, un paio di chiese e una serie di casematte dove venivano accumulate munizioni e polvere da sparo per eventuali necessità di difesa della città. Era in effetti il confine tra la laguna ed il mare aperto, da dove potevano arrivare - ed in effetti arrivarono - i Francesi di Napoleone. Questo pezzo, non propriamente un'osella, è stato ribattuto su una precedente moneta, di cui si vedono alcune parti della legenda.
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  22. beh che dire Jack, ottimo lavoro. mi sembri uno di quelli che nelle riprese cinematografiche posizionano quei grandi pannelli bianchi circolari per direzionare meglio la luce dei riflettori... chapeau!
    1 punto
  23. Buona sera!! Dopo tanta tanta pratica e tante ore passate a capire come utilizzare al meglio la luce vi mostro le ultime foto fatte a questo tondello. L'attrezzatura è la medesima ed è la stessa anche la lampadina ma ho cambiato completamente il layout (dicasi disposizione di macchina e lampada), inoltre con un pannello riflettente ho potuto regolare maggiormente la fonte luminosa dopo aver notato che mi vengono meglio con luce riflessa piuttosto che diretta.. Ancora si crea una zona d'ombra dovuta all'obbiettivo della compatta, che non avendo un obiettivo macro deve stare per forza a due centimetri dalla moneta per dare dei buoni risultati. Che ne dite? Continuerò a provare per cercare di eliminare la zona d'ombra però dalle foto precedenti a queste secondo me c'è un abisso.. @miza ti avevo detto che le precedenti erano passabili ma non appaganti.. Si può sempre migliorare.. (Ci sei a Verona?)
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  24. Non riesco a leggere nene ( sul telefonino) il mumerale inciso riportato sul follis. Questi mumerali ( quelli autentici) sono tutti caratterizzati da uno stile molto specifico che li fa riconoscere immediatamente di contro lo stile del ritratto e dell'epigrafia del follis di Giustiniano appare molto 'unlike' gli esemplari certamente autentici. Volendo essere buoni si potrebbe parlare di imitazione barbarica ( ma di quali barbari a quest'epoca ? E poi chi ha documentato finora queste presunte imitazioni?) anche la mancanza di patina impone riflessioni. ad essere schietti potremmo optare per l'altra ipotesi ...
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  25. Il divertissement di qualcuno, fatto con lima o punta calda. Il motivo? Divertissement.
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  26. mi e vi chiedo anche.... questo può davvero essere il risultato di una "coniazione sopra incisione di valore"? cioè in linea di principio prima c'era il bronzo antico contromarcato XLII .... poi sopra la moneta è stata riconiata... quindi il conio del follis può aver lasciato la contromarca in questo modo? forse mi aspettavo uno schiacciamento diverso...voi no?
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  27. Ciao! Ma a Venezia non puoi cercare il "Ponte del lupo" ..... devi cercare il "Ponte del lovo". https://www.google.it/maps/@45.4365421,12.3358322,3a,75y,217.94h,70.4t/data=!3m6!1e1!3m4!1s1O8JcWx18Rie46-5Aya8aA!2e0!7i13312!8i6656
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  28. Si, è un denaro di Roberto d'Angio' perchè dalla legenda dove c'e' il labello si legge alla fine DEI * GRA http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ROBAN/1 Mentre se fosse stato di Carlo II sarebbe terminato con REX http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CAIIAN/3 Ciao
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  29. Bravo King, speriamo accettino la restituzione (anche se poi immagino dove finisca..) ciao skuby
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  30. ho riscontrato questo tipo di lavorazione in soldi da 12 bagattini, non so quale sia il motivo, se votivo, scaramantico (tipo i "gobbini"). Mi sembra però che qualcuno abbia scritto qualcosa a riguardo
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  31. Trovo il tempo per scrivere altre due righe in questa bella discussione. Abbiamo visto come le importanti riforme monetarie di Carlo abbiano trasformato in maniera significativa la moneta dei Regni (Sicilia prima, Napoli poi) da un punto di vista iconografico, di quantità di emissione di particolari nominali o con la creazione di un nuovo sistema. A Roma invece i cambiamenti sono meno radicali, addirittura durante il suo primo senatorato l'Angiò appone il suo nome solamente sulla moneta grossa, lasciando un generico SENATVS P Q R sul diritto dei provisini. Abbiamo però innovazioni da un punto di vista di stile epigrafico, le lettere iniziano in alcuni casi ad assumere forme per così dire protogotiche . Successivamente, durante il secondo senatorato, avremo la chiara comparsa del nome di Carlo sulla faccia con la croce impressa nel campo mentre il SENATVS sarà relegato al lato col pettine. Le vere innovazioni arrivano a Roma sulla moneta argentea, con la creazione sempre durante il secondo senatorato del già citato infortiatus, e soprattutto (già a partire dalle emissioni "leggere" del primo senatorato) dall'apposizione dello stemma degli Angiò sulla moneta. Carlo introduce quindi l'uso dell'apposizione dell'elemento araldico sulla moneta della Roma comunale; tra l'altro lo stemma è sempre posto sopra al leone comunicando tutta l'aggressività espansionistica angioina: non dimentichiamo che il leone era simbolo del popolo romano, avere sopra lo scudetto coi gigli prima e un solo giglio poi era un messaggio non di poco conto. Dopo queste brevi riflessioni lascio la parola ad altri, un caro saluto a tutti, Antonio
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  32. Girando sempre per CASALE troviamo un tema come quello della GIUSTIZIA che è spesso centrale nella monetazione.... CVIQE SVVM A CIASCUNO IL SUO Motto caro a tanti nel passato che ritiene la Giustizia una delle virtù essenziali . Siamo a Casale con questa lira del 1577 estremamente rara della NAC 85 di Guglielmo Gonzaga, duca di Mantova e del Monferrato. Qui viene rappresentata l'allegoria della Giustizia raffigurata con spada e bilancia.
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  33. Salve Orate, intanto è datata 1750, l'appiccagnolo è successivo in quel tempo non usavano punzonare, a mio giudizio è una copia fusa e porosa, fai il confronto con la stessa uguale al post 19. Anche la mia al post 22 è una rifusione e successivamente argentata. Saluti
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  34. Forse è un po' OT rispetto a questa discussione, ma questo articolo che ho appena pubblicato aiuta a capire meglio la mentalità cinese: http://numistoria.altervista.org/blog/?p=21993
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  35. Grazie a tutti quelli che sono intervenuti. Non ho piu' scritto perchè su queste monete non sono molto ferrato, non possiedo la bibliografia e non le ho studiate, benchè mi affascinino molto. Ho letto pero' con interesse tutti i vostri interventi. Questa vendita ebay mi era stata segnalata da un amico collezionista tedesco che aveva partecipato senza riuscire ad aggiudicarsela. Posso aggiungere che conoscevo già il venditore, un francese davvero poco comunicativo, dal quale quest'estate ho acquistato un dupondio di Cesare della gens Clovia, e posso dire che questa si è rivelata davvero un'ottima moneta. Per cui posso dire che almeno con me il venditore si è rivelato una persona seria. A sensazione credo che questo Deka sia una moneta da zona grigia, io propendo comunque per l'autenticità se dovessi sbilanciarmi. Credo peraltro che non avrebbe nessuna difficoltà ad essere accettata in buona parte delle vendite di case d'asta di livello medio, nonostante la provenienza non "nobile".
    1 punto
  36. Mille grazie per la vostra interessante contribuzione a questa discussione. Se ho tutto capito, è molto probabile che la seconda moneta sia anche una contraffazione da Desana. Cordiali saluti. Alain. Ecco altre fotos della seconda moneta, che, lo spero, siano più chiare.
    1 punto
  37. Anche questo come per il Pio VII è un bello scudo, a me personalmente piace di più perché presenta il ritratto del pontefice. Si intravvedono delle iridescenze piacevoli. Riguardo alla nostra estinzione non credo proprio.... saluti.
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  38. Ciao, il dritto è molto meglio del rovescio come usuale in queste emissioni. È comunque uno scudo che da una bella sensazione in mano, grande e pesante. Senza dubbio un buon inizio, obbligato o quasi partire da questi nominali.
    1 punto
  39. Buona serata a tutti, vorrei farvi vedere l'effetto del tempo su questa moneta da 5 lire 1865 N, acquistata nel marzo 2011 (prime foto) e adesso novembre 2016 (seconde foto). Tenuta dentro la valigetta "Lidl"....
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  40. King, Non pensare che in passato fossero immuni dai falsi, ci sono sempre stati, già nei testi antichi se ne parlava ed addirittura se le inventavano!!, e persino i più illustri commercianti, e che commercianti, del calibro ad esempio di jacob hirsch, presero "cantonate", ci sta, è parte della materia.. Skuby
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  41. Veramente molto bella, per me BB+ tranquillamente.
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  42. Portate la bandiera, io ci metto i miei 184 cm di statura
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  43. Ciao Purtroppo non riesco a mettere la foto del peso monetale che ho.. posso contattarti via e mail? così riesco a mandare la foto?
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  44. BAHAMAS. George III, 1760-1820.Penny, 1806. Diritto: Piccolo busto a destra. Rovescio: Nave in mare; in esergo legenda: EXPULSIS PIRATIS, RESTITUTA COMMERCIA: "Dopo aver scacciato i pirati, i commerci sono stati restaurati".
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  45. Riguardo la riforma monetaria, riprendendo Giuliani e Fabrizi, venne fatta al fine di favorire il commercio estero.. Il Saluto d'oro, nel Regno di Sicilia, era scambiato alla pari con l'augustale svevo, il reale, il doppio dinar e, dopo la guerra dei Vespri, con il pierreale. Era di 4:5 il rapporto con il fiorino, il ducato veneziano ed il genovino. La scelta della scena dell'Annunciazione viene spiegata con la profonda devozione che Carlo aveva per la MAdonna, fino a configurare un possibile ex voto. Ciò si innesta in un discorso anche politico, Se Federico II e gli Svevi appoggiavano la frazione ghibellina; Carlo I era un sostenitore dei guelfi. Aggiungiamo un pò di foto: Grosso senatoriale, g. 4,06 Saluto d'argento, g. 3,16. g.
    1 punto
  46. Dopo tante monete papali con proclami di fede e di carità manca la moneta che testimonia ciò che la controriforma rappresentò per le terre riformate sottoposte alla “rieducazione” imperiale. Manca e la voglio riproporre (venne presentata da @fratelupo in una discussione di qualche anno fa) perché emblematica e storicamente significativa, oltre che molto ricercata dai collezionisti. A coniarla fu il duca Cristiano di Braunschweig e Luneburg, che, durante la guerra dei trent’anni, tra atrocità di ogni genere, cercò di sostenere la resistenza protestante contro la “normalizzazione” imperiale, che aveva già eliminato ogni traccia di riforma nella Stiria e nella Boemia. Cristiano di Braunschweig nel 1622, fece battere questo tallero fondendo il tesoro del duomo di Paderborn e in particolare lo scrigno di epoca medievale che custodiva le reliquie di San Liborio. La moneta mostra al diritto la scritta che l’ha resa famosa: “GOTTES FREVNDT DER PFAFFEN FEINDT”, ovvero “È amico di Dio chi è nemico dei preti”; sul giro si trovano i titoli di Christian, duca di Braunschweig e di Luneburg. Al rovescio, nel campo, si vede un braccio corazzato armato di una spada che esce da una nuvola: si tratta del braccio armato di Dio, pronto a colpire i nemici della Riforma e, nel giro, oltre alla data 1622, si legge la scritta in francese “TOVT AVEC DIEV”, “Tutto con Dio”.
    1 punto
  47. dovrebbe essere un quartaro 1° tipo per Genova ( qui c'è castello al contrario) http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GENQ/1
    1 punto
  48. Sono scettico sulla reale rigatura della moneta. Righe se ne vedono, ma non credo siano righe dovute ad una moneta precedente come per il 18 e il 19. Ovviamente il mio è un giudizio dato vedendo delle foto, per cui può essere totalmente errato; ma da quello che vedo mi sembrano più segni della tranciatura che non della rigatura di una moneta.
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  49. Buonasera, aggiornamento foto scattate questa volta con la reflex. Saluti a tutti Silver
    1 punto
  50. Ho trovato. Quale parola principale? La più bella della sez. monete moderne 2015 il più bello Per me Gonzaga-fenomeno delle dinastie rinascimentali che nelle arte numismatica e medaglistica incarnarono quel GENIUS LOCI. Il Rinascimento, al contrario, una meravigliosa infermita, una divina mostruosita che vezzeggiamo malgrado ci divori. Anatole France
    1 punto
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