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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/21/16 in tutte le aree

  1. Buona serata .... e via che la giostra la gira ... venghino siori. antonio R dabbene sixtus78 prtgzn (da confermare) gpittini flepre + 2 gigetto13 ak72 Tuscia35 vwgolf + 3 fabry61 417sonia ciosky68 mfalier Philippus IX Ross14 Cinna74 Tm_NPZ + 1 ottone mazzarello silvio + 1 oldgold + 1 davide1978 Arka + 2 Doge82 maurizio7751 + 1 Manuel88 roth37 blaise fabio margheludo cembruno5500 chievolan apollonia +1 eracle62 rongom MASSIMALE angelonidaniele cippal dizeta @aleale @rickkk @Dave95 @Parpajola + 2 Corretto! Direi che siamo a 56 + 1 da confermare !!!! Questo si che è un record .... che impone per il sottoscritto la necessità di un "aiuto furiere". Volontari? Altrimenti scelgo io Allora ANTICIPIAMO L'APPUNTAMENTO : Ritrovo - come d'abitudine - davanti al banco di R-R (Riccardo Rossi) "IL REALE" - Stand 247 per le ore 12.00 .... Così io prenoto per le 12.30 saluti luciano
    5 punti
  2. Buona sera,questa discussione mi ha spinto a riguardare i miei denari (mai del tutto classificati) uno ad uno alla ricerca di uno di questi segni distintivi ed ho trovato questo, è un denaro del gruppo F.IV.3c. Metà del '200 quindi niente di inedito ma ugualmente interessante,ho voluto mostrarvelo giusto per curiosità e per arricchire la galleria fotografica su questi denari e su questa zecca sempre poco trattata,buona notte a tutti.
    4 punti
  3. Voglio entrare di diritto anch'io nella storia... Partecipo con molto piacere a questo che si preannuncia un grandissimo evento. Se non ci sono piu' posti pranzero' in piedi... L'importante sarà poter dire: C'ero anch'io! Grazie. Rocco
    3 punti
  4. Portate la bandiera, io ci metto i miei 184 cm di statura
    3 punti
  5. Finora, ne abbiamo viste tante di legende, scritte un po' in tutte le lingue e, anche, in caratteri diversi...ma questa ancora mancava E' una moneta da 5 dollari, coniata nel 1860 dai Mormoni dello Utah, con l'oro che i cercatori di ritorno dalla California lasciavano generosamente nelle loro tasche, in cambio di ogni genere di merce potesse essere utile per affrontare il viaggio fino a casa. La sua particolarità è nel dritto, dove è raffigurato il Leone di Giuda, contornato dall'iscrizione HOLINESS TO THE LORD, SANTITA' AL SIGNORE, scritta in ALFABETO FONETICO, cosa che rende questa moneta unica nel panorama delle coniazioni americane, e non solo. L'alfabeto fonetico, è un sistema di scrittura alfabetico, basato principalmente sull'alfabeto latino, utilizzato per rappresentare i suoni delle lingue nelle trascrizioni fonetiche. Nacque con l'intenzione di creare uno standard per trascrivere in maniera univoca i suoni (tecnicamente, i foni) di tutte le lingue conosciute: questo è possibile poiché ad ogni segno corrisponde un solo suono e viceversa, senza possibilità di confusione tra lingue diverse. Il rovescio riporta, stavolta in inglese, la legenda DESERET ASSAY OFFICE PURE GOLD, e il valore, mentre il disegno è un'aquila americana che protegge un alveare di paglia. La parola DESERET, era preferibilmente usata dai Mormoni al posto di Utah, e viene dal Libro di Mormon, dove significa ape, da qui l'alveare. Circa 800 di queste monete furono coniate tra il luglio 1859 e il marzo 1861. L'emissione cessò poi per ordine del gentile (non-mormone) Alfred Cummings, Governatore del Territorio dello Utah. petronius
    3 punti
  6. Ho visto che, oltre alle monete, sono state presentate alcune medaglie, ne aggiungo dunque una anch'io. Anche di questa avevo già parlato, un paio di mesi fa, nella sezione apposita, ma poiché forse è sfuggita ai frequentatori di questa sezione, provo a riproporla. Si tratta di una medaglia di Luigi XIV, il Re Sole, la cui produzione medaglistica fu sterminata durante i lunghi anni del suo regno (1643-1715), e tesa a celebrare innanzitutto se stesso e il suo potere assoluto. Quella illustrata risale al 1672, ed è opera di Jean Varin (o Warin), scultore e medaglista francese, noto per le importanti innovazioni introdotte nel processo di coniazione delle monete. Varin fu il primo a utilizzare in forma sistematica la monetazione meccanica, con la pressa a vite, nella produzione delle monete francesi. Questa tecnica sostituì la monetazione al martello e permise di produrre pezzi di qualità più regolare. La medaglia, conservata nel gabinetto numismatico del British Museum, porta al dritto il busto del re volto a destra, e la legenda LVDOVICVS MAGNVS FRAN ET NAV REX P.P. Ludovico (per Luigi) il Grande, Re di Francia e Navarra e al rovescio il sole che illumina il mondo e il motto NEC PLURIBUS IMPAR La locuzione latina Nec pluribus impar, tradotta letteralmente, significa non inferiore ai più. In realtà il significato è spiegato molto esplicitamente dallo stesso Re Sole nelle sue "Memoires pour l'instruction du Dauphin" dove si rivela che il senso autentico del motto è "Non inadatto a molteplici compiti contemporaneamente" con questo volendo lusingare le possibilità imperiali del giovane Re (ossia governava tutta la Francia, ma il suo dominio era in grado di estendersi oltre). petronius
    3 punti
  7. @margheludo Complimenti, veramente una bella moneta con tutte le cosette al punto giusto La forma del cerchio e della F sembrano più di un Baldassarri tipo F.IV.4. mentre il segno distintivo, come hai già anticipato, porta senza ombra di dubbio verso il F.IV.3c. Forse una emissione di transizione fra un tipo e l'altro? Così, giusto per ravvivare un poco la discussione Cari saluti
    3 punti
  8. Che abbia un debole per Pavia si sa...come farla entrare qui nelle monete moderne è più difficile però...però... L'occasione è invece buona per entrare nel fantastico e affascinante mondo delle monete ossidionali .... 1524 CES PP OB che sciolto diventa CAESARIANI PAPIAE OBSESSI GLI IMPERIALI ASSEDIATI A PAVIA Siamo a Pavia durante l'assedio del 1524 - 1525, Antonio de Leyva comandante del presidio spagnolo a difesa di Pavia, assediata dai francesi, aveva una grande preoccupazione, quella di riuscire a pagare le truppe tedesche ausiliarie composte da 5.000 mercenari pronti a cambiare bandiera. Doveva fare di tutto per evitare questo ; decise così di fondere tutto quello che poteva servire per l'uopo, arredi sacri, monili, suppellettili. Abbiamo così questi rozzi testoni in argento con data 1524 che testimoniano l'accaduto e i fatti. Da Asta Varesi 68, estremamente raro. Pensate all'emozione di avere un pezzo così in mano se mai dovesse capitare .....
    3 punti
  9. Buon pomeriggio a tutti! Volevo condividere con Voi questa moneta comunissima e di modesta conservazione trovata in ciotola. Come conservazione penso non vada oltre al BB. La presento perché la trovo molto piacevole da guardare tenuto conto che è del 1954. Nel suo insieme mi sembra molto ben conservata, anche i rilievi mi sembrano ancora molto belli. Cosa ne pensate? Un caro saluto
    2 punti
  10. un gran buongiorno a tutti...ecco da vedere una bella moneta di bronzo,di diametro 25x20mm.sempre curioso analisare queste li!
    2 punti
  11. Periodo di approvvigionamenti britannici questo Dopo qualche antoniniano di Carausio, ho acquistato un esemplare di Alletto. Provenienza rigorosamente inglese da commerciante professionista di comprovata serietà e fama. Ve lo propongo per vari motivi: è meno frequente del suo predecessore Carausio, si tratta di un tipo meno consueto (generalmente compaiono i tipi con la galera o le varie versioni della PAX) e offre qualche piccolo dubbio. Vi ho volutamente riportato la descrizione del venditore che mi ha ceduto il pezzo perché, a mio avviso, la moneta potrebbe riservare qualche altra possibile interpretazione. E' indubbio che si tratti di Alletto: "IMP ALLECVS PF [...]V[...]" Come è altrettanto fuor di discussione che la figura presente al rovescio sia una Letizia con tutti gli attributi del caso: corona (non molto visibile e non resa benissimo) e ancora. Veniamo alle varie mintmarks: all'esergo "ML" identifica la zecca di Londra (esiste anche una versione riferibile alla "C - mint"). Nel campo a sinistra si vede perfettamente una "S" mentre a destra non scorgo nulla a meno che non si voglia intravedere una "A" tra il gomito e la parte alta dell'ancora, ma la foto non rende giustizia e potrebbe trattarsi di usura o difetti di conio... la resa delle "A" - stilisticamente parlando - presenti nelle legende di dritto e rovescio mi sembra comunque piuttosto evidente e (se quella nel campo fosse una "A") di stile alquanto differente (al contrario della "S" in campo a sinistra che è perfettamente coerente con l'altra "S" presente in legenda al dritto). A ogni modo, ponendo anche il caso che questa fantomatica "A" effettivamente manchi, fino a questo momento la classificazione RIC Vb n. 22 regge in quanto esiste anche la versione con la sola "S": Per ultima ho lasciato l'analisi della legenda al rovescio. Perché a mio avviso due sono le possibili piste interpretative che possiamo seguire: 1) "LAETITIA AVG", pista classica: tutto confermato. Conio un po' usurato, battuta stanca, cattiva lettura, usura ecc ecc e in effetti una simile legenda è più che compatibile con lo stato di fatto della moneta. 2) Cosa riusciamo a leggere realmente? Io ci provo e deduco un qualcosa del genere: "I A X(?) I I A AVG" che potrebbe essere anche "L(L stanca) A [E ] T (la X altro non sarebbe che una T mal fatta) I (forse un'ombra di I si intravede) T I A AVG" e quindi riconfermare nuovamente la classificazione. Tutto questo per arrivare a dove? Al quesito finale, al tarlo che mi un po' mi rode e che, personalmente, generalmente mi spinge a fare acquisti per poi studiarli "de visu": si tratta di un pezzo ufficiale oppure di una emissione locale imitativa? Peso e diametro son coerenti con le produzioni ufficiali, ma la resa stilistica è un po' bruttarella per Alletto che, generalmente, presenta uno stile medio superiore alla massa dei Carausio presenti in circolazione. Giusto per inserire un po' di esempi (di cui nessuno con solo la "S"... del resto non ne ho trovati): Voi che ne pensate? Come al solito, opinioni, pareri e confronti sono sempre i benvenuti!
    2 punti
  12. Zurigo. 40-Batzen 1813-B, KM-191. Diritto: stemma del Canton Ticino. Rovescio corona intorno al motto: DOMINE CONSERVA NOS IN PACE = SIGNORE, FACCI DONO DELLA PACE.
    2 punti
  13. MEXICO. Fernando VI, 1746-1759.8 Escudos, 1747 Mo MF. Mexico City. Diritto: Busto a destra. Rovescio: scudo coronato; legenda: INITIUM SAPIENTIAE TIMOR DOMINI = IL TIMORE DI DIO E' IL PRINCIPIO DELLA SAPIENZA.
    2 punti
  14. Grazie a tutti,il pezzo è sicuramente interessante anche se poco appetibile,come ha sottolineato Mario, al livello collezionistico, è il classico denaro "da studio",lo dimostra il fatto che non risponde completamente ai canoni previsti, è giusta quindi la lettura di Adolfo e dimostra a mio avviso che si tratta proprio di una emissione intermedia,a meno che il "cuneo non abbia un altro significato.Nella classificazione di Monica si cita un unico pezzo peraltro appartenente ad una collezione importante e,a differenza di altri non è corredato da foto oltre ad avere solo il CNI come unico riferimento con l'aggiunta della dicitura "variante inedita".Ovviamente sono passati un po di anni e le cose sono sicuramente cambiate ma ha più che mai le caratteristiche del pezzo da studio e il fascino misterioso delle monete medievali,chissà se una attenta analisi de"l'ultima cena" di Leonardo potrà mai rivelarcene i segreti?
    2 punti
  15. Siamo sempre più nel fantastico della monetazione, un MUST, un simbolo, un vorrei... ASSEDIO AUSTRO RUSSO A ZARA Siamo ancora nella moneta ossidionale, Zara nel 1813 subisce l'assedio austriaco, divennero necessarie delle monete ottenute per fusione. Data l'urgenza della situazione non si ritenne opportuno dividere l'argento dall'oro presente negli arredi liturgici sequestrati per questo scopo. I francesi si accorsero poi di questo e disposero il ritiro delle monete in circolazione e l'interruzione delle emissioni. Dopo l'assedio scattò l'incetta di queste monete per ricavarne l'oro contenuto. Di certo le monete sono decisamente rare e importanti. Qui non c'è la legenda, non c'è il motto, la moneta sembra scarna, anonima, senza indicazioni, in realtà non è così, in modo semplice e conciso racconta poi tutto .... : al diritto l'aquila imperiale coronata ha ai lati a sinistra ZARA e a destra 1813, al rovescio nel campo in quadrato cordonato abbiamo 4.0. e sotto 18 F. 40 C. C'è tutto il necessario per spiegare cosa è successo, il luogo, la data, il valore esatto, un'altra moneta che racconta la sua storia, i suoi accadimenti diventando di fatto un esempio storico monetario tra i più affascinanti in assoluto... Da NAC 30
    2 punti
  16. il prossimo anno credo che il convegno si terrà direttamente al ristorante !!
    2 punti
  17. Questo mio esemplare è del 1779 e di conio uguale al 1777 originale. Anche a me la moneta del 1777, in discussione, sembra manomessa ma per un giudizio definitivo necessita una perizia dal vivo.
    2 punti
  18. Ciao Mario, per favore aggiungi tre posti a tavola!!! Grazie.
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  19. Altra osella significativa, siamo a Francesco Morosini Doge ( 1688 - 1695 ), osella anno III, da NAC 36 Il Morosini tornava a Venezia nel 1689 dove ebbe una accoglienza trionfale dopo la campagna di Morea ed ottenne da Papa Alessandro VIII il dono della spada avvolta da una cintura e sormontata da una berretta riccamente decorata. Doni che il Papa elargiva abitualmente a chi si era particolarmente distinto per la Chiesa, in questo caso nella guerra agli infedeli. NON ALIA FRVITVR VICTORIA LAVDE La Vittoria non gode di altra lode Anche in questa caso l'osella racconta un momento storico ben preciso e lo racconta con dovizia di particolari.....
    2 punti
  20. I am happy to see that someone purchased that example. I came across it on ACSearch while researching the example I recently posted(image attached) and was surprised no one picked it up at such a low price. In my case the coin was misidentified by the seller as Crawford 53/1 as well and the old collector's tag it came with also had it misidentified. I don't think there is any reason to be doubtful of either coin though, both I think are in line with the "CROT" issue as much as can be expected and in-hand I see absolutely no reason to doubt it. Their minting must have been separated by some time as the unsigned examples always have a trophy with a skirt and the signed examples always exhibit a trophy with greaves so I think some stylistic variance is to be expected. For the record my example is 3.12g. -Jordan Montgomery
    2 punti
  21. Questa citazione dell'Arca di Noè, mi ha fatto venire in mente un vecchissimo topic sulle monete del diluvio, nel quale ricordavo di aver proposto qualche pezzo che poteva interessare anche questa discussione. Sono andato a ricercarlo, ed ecco cosa ne è uscito Gettone in rame, opera di J. Roettiers, coniato nella città di Namur (Belgio) per festeggiare il trattato di pace di Hubertsburg, firmato il 15 febbraio 1763 e che pose fine alla guerra dei Sette Anni tra Austria e Prussia: l'Austria rinunciò alla Slesia, che passò definitivamente alla Prussia. Al dritto busto di Maria Teresa imperatrice d'Austria (Namur e gran parte dell'attuale Belgio erano allora sotto dominio austriaco), al rovescio l'Arca di Noè, arenata sulla cima del monte Ararat, verso cui vola la colomba della pace. L'iscrizione al rovescio AT ILLA VENIT AD EUM PORT RAMUM OLIVAE, riprende parzialmente un versetto del Genesi, 8:11 At illa venit ad eum ad vesperam portans ramum olivae virentibus foliis in ore suo. Intellexit ergo Noe quod cessassent aquae super terram. E la colomba tornò a lui sul far della sera; ecco, essa aveva nel becco un ramoscello di ulivo. Noè comprese che le acque si erano ritirate dalla terra. petronius
    2 punti
  22. Recupero un mio vecchio intervento che feci anni fa riguardo alla famigerata e sedicente "Osella del lido", Venezia 1797: 20 ottobre, 1797 (la Serenissima era appena morta): "Questa mattina nell'Elaboratorio al Lido, prese fuoco della polvere che con uno scoppio estremo, mandò in aria ed attaccò fuoco alla fabbrica con morte di alcune persone; cosa però che non ebbe conseguenze peggiori, ma il terrore compreso da tutta la città fu estremo." Questo scriveva l'ultimo doge, da poco ritornato a vita privata, Ludovico Manin, nelle sue Memorie, 1802. Il fatto è rappresentato su una rarissima osella veneziana del 1797, in genere considerata l'ultima della serie. Il termine "osella" per questo pezzo ha suscitato numerosi dubbi e interpretazioni, in quanto, sine duce, decadeva anche l'onere del dono ai nobili. La legenda riporta: URBIS SERVATORIB(us) BENEMAERENS - PATRIA - AD LITUS EXPLOSIONE REPARATA. Ovvero "La patria ringrazia i salvatori della città - conservata in seguito all'esplosione del (deposito di munizioni) del Lido". Il Lido di Venezia, dove oggi si allineano ville liberty e hotels di lusso, e dove si tengono manifestazioni internazionali come il Festival del Cinema, alla fine della Repubblica era quasi disabitato ed erano presenti poche costruzioni, un paio di chiese e una serie di casematte dove venivano accumulate munizioni e polvere da sparo per eventuali necessità di difesa della città. Era in effetti il confine tra la laguna ed il mare aperto, da dove potevano arrivare - ed in effetti arrivarono - i Francesi di Napoleone. Questo pezzo, non propriamente un'osella, è stato ribattuto su una precedente moneta, di cui si vedono alcune parti della legenda.
    2 punti
  23. Lavinio , l’ antica Lavinium , fu una antica città del "Latium Vetus" , situata a circa 28 chilometri a sud di Roma , che oggi corrisponde al sito dell’ attuale Pratica di Mare ; secondo la mitologia arcaica romana , Lavinio fu la città fondata dagli esuli Troiani con a capo Enea , poco dopo il loro sbarco nel Lazio . La prima localizzazione storica e archeologica del sito dell' antica Lavinio si deve a Pirro Ligorio , famoso studioso e antiquario italiano , scoperta poi confermata quattro secoli dopo , dagli scavi archeologici eseguiti a partire dal 1957 dall’ Università di Roma . Gli scavi condotti dall’ Universita’ di Roma dal lontano 1957 nella zona di Pratica di Mare hanno permesso di identificare tutta una serie di strutture dell' antica Lavinio. Tra queste la piu’ emblematica , il Santuario delle XIII Are , dove venivano eseguiti riti sacrificali , poi il cosi’ detto Heroon di Enea , cioe’ un tumulo sepolcrale datato al VII secolo a.C. che si vorrebbe identificare come la tomba di Enea , le mura della Citta’ , una porta della Città , le Terme , ed un deposito votivo dedicato a Minerva . In tempi piu’ recenti è stata ritrovata una XIV Ara , poco distante dal sito dove si trovano allineate le prime XIII Are . Ma la scoperta forse piu’ importante e storica potrebbe essere l' Heroon di Enea , un tumulo sepolcrale datato al VII secolo a.C. che si trova a Lavinio e che si vorrebbe identificare come la tomba di Enea , ipotesi avallata da Dionigi di Alicarnasso nella sua opera “Antichita’ romane” , Dionigi era uno storico greco vissuto nell’ epoca di Augusto , che cosi’ scrive , purtroppo molto brevemente , a proposito della tomba di Enea esistente ancora ai suoi tempi a Lavinio : «Si tratta di un piccolo tumulo , intorno al quale sono stati posti file regolari di alberi , che vale la pena di vedere» . Si tratta evidentemente di un monumento non comune che da un punto di vista strettamente archeologico può essere classificato tra le finte tombe , o cenotafio , erette in onore di un eroe che spesso poteva essere anche un "fondatore" o ecista di una Citta’. Sempre Dionigi di Alicarnasso in Antichita’ romane , Libro I , Tomo 64 , 4-5 ,scrive che dopo la battaglia tra Latini e Rutuli presso il fiume Numico che scorreva a fianco di Lavinio , non essendo visibile in alcun luogo il corpo di Enea , alcuni ne dedussero che fosse stato trasportato tra gli dei , altri che fosse perito nel fiume , presso il quale avvenne la battaglia e i Latini gli costruiscono un Heroon fregiato di questa iscrizione : “del dio padre Indigete (era il nome del dio tutelare del fiume Numico) che guida la corrente del fiume Numico”. Sempre Dionigi : “C'è però chi afferma che fu costruito da Enea in onore del padre Anchise , deceduto l' anno prima di questa guerra . Consiste in un tumulo non grande ed intorno ad esso alberi allineati degni di essere visti” . La concordanza di questi dati con quanto e’ visibile oggi , è impressionante . L' ipotesi che il tumulo sia il monumento descritto da Dionigi , che anche la critica moderna ammette possibile , il quale Dionigi ebbe conoscenza diretta del territorio di Lavinio , appare molto probabile . Sotto il territorio di Lavinio , un Medaglione di Antonino Pio con al dritto Enea che sbarca sulla costa laziale con sulla destra una nave offrendo un sacrificio , al rovescio qualche immagine di Lavinio , una scrofa e forse Enea con il padre Anchise , cartina della zona di Lavinio , seguono le tredici Are oggi e l' Heroon di Enea con probabile ricostruzione .
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  24. Vedrai che uno dei 5 savoiardi ritirerà la tua copia. Blaise
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  25. Ciao! A me sinceramente piace, molto bella la patina così scura!
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  26. Proporrei magari un giovane, possibilmente alto, come nei gruppi delle guide turistiche con una lunga asta in mano e in alto la bandiera di Lamoneta onde portarci a sicura destinazione
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  27. Grazie mille per la risposta, sempre disponibile, a volte tiro fuori questi quesiti... Un saluto!
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  28. E' corretto porsi dei limiti, per quello ti chiedevo di che cifre si stava parlando per i sesterzi sopra. Per come la vedo io 2/300 euro rappresentano già un range per cui ci si deve dar un po' conto di quello che si è acquistato. Mi spiego meglio. Sono cifre che pian piano immobilizzano già un buon ammontare se ripetute nel tempo per cui secondo me è importante che si cerchi di comprare bene, non per investire certo, ma per riprendere piu' o meno i soldi spesi un domani ove ve ne fosse la necessità o la volontà. Io se devo pensare a cifre completamente "a perdere" per soddisfare un mio diletto o capriccio numismatico momentaneo non andrei troppo oltre i 50/70 euro, ma ognuno si pone i limiti che vuole, ci mancherebbe. Tornando alle monete presentate sopra, sono monete che secondo me con il mercato attuale vanno prese ponendosi come limite 100 euro, tutto compreso, ove possibile. Come tetto massimo 150, sempre tutto compreso, diritti e spedizione. Tra le 4 io preferisco la prima globalmente se devo guardare all'integrità della moneta. Scelgo la quarta invece se devo guardare solamente al profilo dell'imperatore, ma è quella messa peggio a livello di superfici.
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  29. Il prossimo anno faranno un ampliamento al ristorante..
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  30. Grazie rorey per le misure, ho provato a sovrapporre con programma di grafica le due immagini, e nonostante la foto della mia moneta non sia ottimale, mi sento di poter affermare che le due monete sono uscite dallo stesso conio. In tal caso, l'ipotesi della frattura si avvalora... potrebbe trattarsi proprio di due denari battuti a breve distanza l'uno dall'altro, che dopo circa 800 anni si rincontrano!
    1 punto
  31. Leggo solo ora questa interessante discussione, peccato che si sia arenata quasi subito... Le due monete proposte da @alainrib sono molto interessanti e testimoniano il grande caos monetario che regnava nel Ducato di Milano e dintorni nella prima metà del XVII secolo. Alla bibliografia impiegata aggiungo la monografia di Gianazza, La zecca di Maccagno Inferiore e le sue monete. Il testo descrive una sola tipologia di quattrino con aquila con testa a sinistra, tutti gli altri quattrini recano impressa l'aquila bicipite. Il quattrino che ci interessa viene dubitativamente attribuito a Giacomo III Mendelli sulla base dello studio del Kunz (Jacopo III Medelli conte di Maccagno e le sue monete, in RIN I 1864) che disegna un quattrino attribuito a Giacomo III con nel I e IV quarto della croce un'aquila ad ali spiegate con esta rivolta a sinistra e nel II e III quarto un leone rampante a sinistra. Nè nella moneta illustrata dal Kunz né tantomeno in quella fotografata nella monografia del Gianazza l'aquila è però coronata, particolare che mi sembra sia ben evidente nelle monete postate. Tale particolare non trova riscontro nei quattrini contraffatti di Maccagno, già l'aquila con una sola testa rappresenta un caso eccezionale e l'attribuzione della moneta su cui è impressa - lo ribadisco - viene formulata in maniera suscettibile di future revisioni. Detto ciò; mentre la prima moneta presenta al diritto IOS che ci porta correttamente verso Carlo Giuseppe Tizzone e la zecca di Desana, sulla seconda moneta non saprei che dire data la mancanza di lettere visibili. Forse un'altra contraffazione di Desana? Gli elementi nei quarti sono quelli e con la medesima disposizione... Un caro saluto, Antonio
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  32. Tiberio e Livia rpc 1570 Thessalonica
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  33. Ho visto solo ora questa discussione. Per quanto riguarda l'obolo oggetto di questa discussione, mi sembra genuino, anche se bisogna tener presente che giudichiamo una foto. Oltre al dritto, già ottimamente descritto da altegiovanni, quello che mi convince è il rovescio con la tipica forma e profondi tagli verticali. Per quanto riguarda l'iconografia della zecca di Focea è quanto mai varia, pur essendoci spesso una piccola foca a margine. Arka
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  34. Il cuneo di solito rappresenta un segno identificativo delle emissioni, a volte può anche essere un segno di rappresentazione di una serie intermedia tra altre due, secondo me non era casuale ma rappresentativo...
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  35. potrebbe essere un vittoriato? http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G19/1 http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G20/2
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  36. Buona sera a tutti!!! Dopo una lunga assenza, torno a scrivere ed a condividere su questo bellissimo forum.. Mi do il "bentornato" condividendo con voi una moneta piccolina di Ferdinando ii, un bel carlino, del 1838, una delle date di più rara reperibilità. Sono ben accetti pareri, Nel frattempo un saluto ed una buona serata a tutti. Filippo
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  37. osservando la tua moneta.. noto delle similitudini con la mia... problemi non so se conio stanco al rovescio sulla legenda parte sinistra.. sulla mia si concentrano vicino segno di zecca.. io la pagai 320 un po di anni fa.. e' un mezzo grado superiore.. ma penso che questa tipo di moneta si sia rivalutata un po in questi anni
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  38. Carissimo come va ? Un pezzo di storia anche questo...e che passava di mano in mano sicuramente....e dall'usura si presume proprio di si....
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  39. ciao oltre quello che si riesce ad intravedere della data anche la forma del tondello porta al 1677.. si trovano spesso larghi e spiattellati quelli con quel millesimo, quindi quoto dux-sab che non possa essere di altro anno.. .... continua a giocare con le monete, anche per me è un divertimento!
    1 punto
  40. @El Chupacabra, potevi dire al professionista da cui ti sei servito, di fartele almeno a fuoco le foto... Son tutte sfocate: il trucco é fotografare da un poco più lontano, e poi ritagliare l'eccesso. Comunque sia, netto miglioramento rispetto alla leggibilità delle tue scansioni precedenti, quindi plaudo! (la moneta mi appare splendida)
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  41. ritratto con ottimi rilievi !
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  42. wow, solo complimenti @.Pino., solo tu puoi trovare rarità del genere
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  43. Ciao Legio II Italica,sempre post interessanti che creano curiosita,leggevo su Wikipedia che nel 2005 è nato un museo civico archeologico che espone i reperti archeologici trovati.Una curiosita dalle foto il sito mi sembra che sia in aperta campagna e accessibile a tutti,ma gli scavi continuano o come al solito è tutto in abbandono?.
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  44. Medaglia devozionale Mariana, bronzo/ottone, dovrebbe essere del XVIII o inizio del XIX sec. ( la mancanza di appiccagnolo non mi permette una più esatta identificazione temporale), produzione sud Italia.- D/ La scritta mi porta ad identificare che si tratta della B.V. di Chiaramonte Gulfi, Comune di Ragusa, che si trova nell'omonimo Santuario.- R/ S. Vito con la croce e la palma da martire, compatrono di Chiaramonte Gulfi. E' la prima che vedo spero di aver visto giusto! Ciao Borgho.
    1 punto
  45. Concordo con te Luciano. Lavoretto non coevo. Fatto da chi però è tutto da verificare.
    1 punto
  46. curiosissima.. nemmeno io ne avevo mai viste. però mi sorge il dubbio che sia stata fatta a coniazione avvenuta, magari per "abbellimento". vedi soprattutto sul lato del leone in corrispondenza della O di DEO, su PT e su MA di MAX, sembra l'effetto di una lima, i residui di metallo vanno a sovrapporsi alle lettere.
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  47. Vedo con piacere che il pranzo di Verona sta prendendo quota e forse diventerà un appuntamento anche questa volta importante, lo speriamo da quel che si vede... Verona è monete non ci sono dubbi, ma ormai sta diventando per Lamoneta sempre più nevralgico e funzionale a quello che Lamoneta vorrebbe diventasse per lei Verona, il meeting point, l'incontro reale, ma anche l'incontro conviviale, ma anche il contenitore di News Lamonetiane durante il pranzo con quello che ci aspetterà per noi nel 2017 e la distribuzione di locandine di Eventi lamonetiani. Lamoneta cresce, cresce molto sul reale, come attore nella numismatica per spunti sul Network, ma anche come comunicazione, ma anche come protagonista di Eventi importanti. Per un soggetto virtuale non c'è male, molto più reale di altri e con prospettive ulteriori di essere sempre più presente con importanti novità nella stessa Verona. Perché è poi importante in fondo il pranzo ? Certo i ravioli panna e prosciutto sono buoni ma l'importanza dell'incontro è poter vedere e scambiare opinioni con diversi nick che vedo prenotati e che ritrovo in molte discussioni e questo mi fa enormemente piacere. Chiamiamolo il piacere di poter rapportarsi direttamente, essere presenti, non essere dei soli nick, il poter far diventare sempre più grande e importante questo circolo che abbina ormai le due componenti con facilità e flessibilità estreme in più sedi...
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  48. @@robindan77 Di queste ne stanno circolando un mare, aspetta magari ne trovi una migliore.
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  49. @@vulcano67 Codice corto 5 euro - Eoo9 - F0003.. Da tenere. Codice corto 5 euro - E004 - P1327.. Da tenere. Codice corto 5 euro - M013 - V1730.. Da spendere. Codice corto 5 euro - E009 -G0004.. Da tenere. Codice corto 5 euro - E010 -E0032.. Da tenere. Fossi io seguirei questo iter. ;) saluti nando12
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  50. Fossi io la terrei ...prima la metterei in un librone per 5/6 mesi e poi dritta dritta in un raccoglitore.
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