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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/26/16 in tutte le aree
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Secondo me di norma si tratta di segni di emissione, come scritto e ripetuto varie volte. Il fatto che mi pare interessante è che si facciano in qualche modo più evidenti e più frequenti a partire più o meno dal periodo a cavallo tra terzo e quarto secolo del XII secolo con regolarizzazione nel XIII secolo .... e non solo in Toscana . Un caro saluto MB5 punti
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Un classico per questa sublime zecca, ma ogni volta che lo rivedo mi viene voglia di salire su quel monte.. Un'opera incisoria rinascimentale, quando si improntavano i conii con grande maestria... MANTOVA Federico II marchese di Mantova V, poi duca di Mantova I e marchese del Monferrato I, 1519-1540. Primo periodo: Marchese V, 1519-1530. Testone, AR 9,60 g. FEDERICVS·II·M·MANTVAE·IIIII· Testa nuda a s. Rv. FIDES Il monte Olimpo le cui pendici sono solcate da una strada a spirale; ai lati del monte, alberi e cespugli e, sulla sommità, un’ara. CNI 22. ENH 163. Ravegnani Morosini 9. MIR 450 Secondo il Magnaguti, il conio di questo testone, al pari di quello del doppio ducato con simile rovescio, fu opera di Gian Battista Cavalli, incisore alla zecca di Mantova dal 1523. Federico assunse l’impresa del monte Olimpo appena salito al potere. Federico crebbe tra la corte di Francia e quella papale, dove era stato inviato come ostaggio; alla morte del padre, avvenuta nel 1519, gli successe come marchese di Mantova, sotto la reggenza della madre e la tutela degli zii, Sigismondo e Giovanni. Il 7 aprile 1521 ricevette l'investitura imperiale da Carlo V. Nonostante la poca esperienza militare, venne nominato capitano della Chiesa da Papa Leone X. Questo incarico però lo allontanava dall'orbita imperiale dalla quale Federico si sentì presto attratto. Per evitare un'accusa di tradimento, nei patti militari venne specificato che in caso di ostilità verso l'imperatore il marchese di Mantova sarebbe rimasto neutrale. Questo però era solo un escamotage, in quanto venne stipulata un accordo segreto con il quale Federico si impegnava a combattere anche contro l'impero. In seguito però l’attegiamenTo del marchese divenne chiaramente filo-imperiale e la madre Isabella, decise di far sparire il compromettente documento pagando Pietro Ardinghello, segretario della Curia e già uomo di fiducia di Leone X, affinché lo distruggesse. Gli anni successivi lo videro coinvolto nelle guerre d’Italia tra Francesco I di Francia e Carlo V imperatore. Morì di sifilide nel 1540 e fu tumulato nella Basilica di Santa Barbara. Eros4 punti
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Sempre sperando che qualche altro utente si aggreghi... proviamo a inserire un altro contributo: QVEM GENVIT ADORAVIT - Ha adorato quello che ha generato Compare su bellissime monete di Gian Giacomo Trivulzio per Mesocco intorno all'impronta di Maria che adora il Bambino. Nella figura qui sotto il Testone passato in asta NAC 81 al lotto 334. Il motto fu poi ripreso a Modena da Francesco I d'Este su monete nelle quali si vede un'immagine diversa di Maria seduta in adorazione del Bimbo. Ecco il 2 Lire 1657 presente nel catalogo inAsta 59, lotto 960: Una contraffazione di tale moneta, appunto un Testone tipo Modena, è stata battuta a Desana da Carlo Giuseppe Tizzone. L'impronta, come si può vedere dall'immagine qui sotto (ex Nomisma 53, lotto 301) è assai simile, ma la legenda che cerca di imitare l'originale è diversa: QVAE SOLA VIRGO PARTVRIT - La sola Vergine che partorisce La particolarità è che, da questa operazione, sono nate due monete che - nelle legende - celebrano l'una la maternità divina di Maria (tanto che adora il Figlio da lei generato) e l'altra la straordinaria unicità del suo parto (la sola Vergine che partorisce)4 punti
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Ricordo che il nostro catalogo online è a disposizione di tutti http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-LU Per adesso posto le tabelle dei denari lucchesi del periodo ottoniano. Sono state redatte da @dabbene @Paleologo e Adolfos e pubblicate in G.d.N. n. 13 / 20133 punti
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Facciamo un salto al di là dell' oceano Atlantico. Repubblica del Centro America o Federazione Centroamericana, 1824 - 1851, era composta dagli stati di Guatemala, El Salvador, Honduras, Nicaragua e Costa Rica. Al R/ delle monete era presente nel campo la Ceiba (pianta del Centro America) con il motto LIBRE CREZCA FECUNDO che tradotto è LIBERA ( la Repubblica identificata dalla Ceiba) CRESCA FECONDA. Nota: nella moneta sotto la parola CRESCA è una variante, corretto è CREZCA Sopra 8 Reales del 1847 coniato nella zecca del Guatemala, NG Nueva Guatemala. Con lo scioglimento della Federazione, ogni stato coniò moneta propria, ad oggi il Guatemala utilizza lo stesso conio nelle monete da 5 Centavos de Quetzal.3 punti
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In collezione Chiarenza ROBERTO D'ANGIO' 1343-1354 (?) [Genova possedimenti d'oltremare] [In un suo lavoro, Lambros ritenne di poter attribuire a Chiarenza una serie di grossi che sono contraffazioni (RADANDVIO) di quelli di Andrea Dandolo doge dal 1343 al 1354.] contraffazione del grosso a nome di Andrea Dandolo RADANDVIO//SMVENETI//DVX gr. 2,10 Mont. 104 Lunardi CS72 punti
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A un mese dal convegno di Verona chi pensa di essere presente il sabato. I savoiardi presenti: Piergi Daniele Angeloni cembruno Fabio blaise2 punti
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vi segnalo questo libro non proprio nuovissimo (1993), ma che sto proprio ora rileggendo dopo tanto tempo, perché mi risulta assente da lamoneta. Zecchini Giuseppe - Ricerche di storiografia tardoantica è un testo davvero interessante e ben scritto che potrebbe interessare a moltissimi utenti. la "storiografia" di Zecchini è raccontata in modo eccellente e soprattutto stimolante. ci sono alcuni accenni alle monete romane, ai contorniati, e soprattutto a moltissimi imperatori da Augusto in poi, con "l'iter della fama" nei secoli. C'è ad esempio un capitolo interessantissimo sulle alterne vicende della "fama" di Traiano, e dei motivi storici che portarono ad apprezzarlo o a denigrarlo in vari e diversi momenti della storia di Roma. ci sono accenni alla storia romana e agli imperatori, così come venivano raccontati nei secoli IV-V... un piccolo esempio... ma ce ne sarebbero a decine.... - Perché Nerone appare così di frequente sui contorniati di un impero ormai cristiano? - Perché la scelta degli imperatori da celebrare fatta sotto Decio nella serie di restituzione "DIVO..."? alcuni si altri no? perché ad esempio godette di grande fama Alessandro Severo...? leggete e capirete un libro che può davvero stimolare gli interessi di moltissimi. saluti Alain2 punti
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Salve a tutti, dalla zecca di Messina ancora niente... Ho visto che si parla parecchio di tondelli d'argento e d'oro, ma poco dei metalli più vili, ad esempio il rame. VT COMMODIVS (per comodità), più che un motto è secondo me un'indicazione o, addirittura, una giustificazione. Questo motto venne utilizzato dalla zecca di Messina durante i regni di Filippo II, III e IV e Carlo II sui tondelli in rame da un grano. Per il preciso significato vorrei indicare questa discussione, ossia il post #5 di @carlino: Infine, vorrei postare anche un grano di Filippo IV del 1630, zecca di Messina (Spahr 160 b). Saluti2 punti
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A questo punto, visto il bel post di @Fratelupo, inserisco anche io una coniazione in tema con la pace. FACTVS EST IN PACE LOCVS EIVS - La sua abitazione è stata costruita sulla pace Innocenzo XII, Mezza Piastra Anno VII, Ex Genevensis 6, lotto 702. Il versetto, tratto dal Libro dei Salmi, si riferisce al tempio di Gerusalemme ma sulla moneta è abbinato all'Arca di Noè che compare sull'impronta. Il perché ce lo dice Mario Traina a p. 143 del suo Il Linguaggio delle monete: Ricorda la pace di Ryswjick del 1697 ossia i 4 trattati che posero fine alla guerra della Grande Alleanza. L'Arca nella tradizione biblica e cristiana è uno dei simboli più ricchi: è simbolo della dimora protetta da Dio e quindi di salvezza; è la Chiesa, la nuova Arca aperta a tutti per la salvezza del mondo.2 punti
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@anto R, grazie per avermi citato, ma di solito mi butto soprattutto su cose che ho studiato, oppure di cui ho almeno sentito o letto qualcosa. Sulla monetazione medievale pisana e, in particolare, su queste tipologie di denaro (XII-XIV sec.) le mie conoscenze scarseggiano parecchio. Vorrei solo aggiungere che una volta, molto tempo fa, ho avuto modo di esaminare un denaro pisano molto simile a quello postato dall'Asta Bertolami 36, il quale però aveva nel verso AVGUSTUS invece di FREDERICVUS. Confermate l'esistenza di tale variante, poiché la memoria potrebbe anche ingannarmi... Saluti!2 punti
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AEQUA TEMPERAT ARTE MODERA CON GIUSTO EQUILIBRO Siamo ancora a una osella, che sono sempre un gran bel vedere, da NAC 53, con Doge Nicolò Sagredo ( 1675 - 1676 ), osella anno I, con raffigurazione di un globo sormontato da 5 stelle , dai tre segni dello Zodiaco, Vergine, Bilancia, Scorpione e da altre 4 stelle. Il senso del tutto è legato al particolare momento politico, il Doge nel presiedere il Consiglio cerca di bilanciare le opinioni delle opposizioni dopo la pace raggiunta con la cessione di Candia, decisione che portò polemiche accese.2 punti
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In una carrellata di motti coniati sulle monete credo non possa mancare uno dei più celebri in assoluto: Liberté, Égalité, Fraternité Risalente al 1700 è associato alla rivoluzione francese. Divenuto in seguito il motto nazionale della Repubblica Francese. Testo esposto su un cartello che annunciava la vendita dei "biens nationaux", ovvero di quei possedimenti e domini della Chiesa (edifici, oggetti, terreni e foreste) che furono confiscati dopo la Rivoluzione francese (1793). All'epoca, il motto fu talvolta mutato in Libertà, Uguaglianza, Fraternità, o Morte: ma quest'ultima parte fu poi abbandonata perché troppo fortemente associata con il regime del Terrore. Da notare nel contorno della moneta una seconda iscrizione: DIEU PROTEGE LA FRANCE Non proprio coerentemente con quanto sopra esposto. Buona giornata E.2 punti
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Una osella, ma anche più ci stanno benone, siamo con Alvise Mocenigo II ( 1700 - 1709 ), osella dogale e per Murano in oro da 4 zecchini del 1708 da NAC 43. SOLVM PROVOCATA FERIT FERISCE SOLO SE PROVOCATA Si allude alla determinazione di Venezia nel controllare il suo territorio da qualsiasi attacco straniero, pronta a reagire anche con la forza ove necessario. La rosa in fiore fa parte dello stemma del Doge, le spine invece parlano da sole ....2 punti
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La cosa singolare è che prima affermi che è rarissima e poi dici che non te ne intendi per niente. C'è una palese contraddizione tra le due affermazioni.2 punti
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L'Isola del Principe Edoardo ricoprì un ruolo importante nella storia canadese, nel 1864, nella capitale Charlottetown, si riunirono i Padri della Confederazione per discutere dell' unione delle colonie inglesi nel nord America, nello stesso anno, dopo la conferenza di Quebec, nacque ufficialmente il Canada, Prince Edward Island ne entra a far parte nel 1873. Su di un'isola tre alberelli di rovere rappresentano le contee di Prince, Queen e King sotto la protezione di un grande albero di quercia che rappresenta la Gran Bretagna. Questo simbolismo si riflette anche nel motto della Provincia (visibile alla base dell'isolotto). PARVA SUR INGENTI Il piccolo sotto la protezione del grande2 punti
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Post molto interessante,a parte il discorso della datazione che meriterebbe un approfondimento( spero tu possa farlo quanto prima), mi colpisce il fatto che la lastra sia stata esposta a palazzo reale,non ne ero a conoscenza,mi spiego:a suo tempo mi tenni a debita distanza dall'expo ,l'unica cosa che mi avrebbe convinto a farci un giro sarebbe stata la messa in mostra dei bronzi di Riace. Quindi mi chiedo: forse che la lastra del tuffatore di Paestum,famosissima,importantissima,bellissima,ha meno dignità dei bronzi tanto da poter essere trasportata a Milano e senza essere particolarmente pubblicizzata? Perché il tuffatore si e i bronzi no?2 punti
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Ringrazio e scriverò al museo di Bologna (purtroppo nel suo sito a nome di Brutus non c'è una foto digitale di questo esemplare). Ho notato che vari medaglieri tengono da parte i falsi di Bruto. Ad esempio Copenhagen deve avere diverse copie, ma quando avevo chiesto di questa emissione, mi avevano mandato foto di un solo denario. Chiederò esplicitamente che mi interessano anche eventuali copie false.... Riguardo il pezzo di Atene, il curatore di quel museo mi ha mandato tutti i dati e ha confermato che la moneta è stata ritenuta autentica da esperti (non so quali) e che non esistono altri denari di EID MAR ad Atene. Circa la provenienza, l'unica certezza è che era una moneta sequestrata nel 2005 dalla sede londinese di CNG, la quale l'aveva acquistata da due tizi, uno dei quali di cittadinanza greca, noto per essere un trafficante di monete e reperti archeologici provenienti dalla Grecia. Forse indizi sufficienti alla Corte inglese per disporre un sequestro definitivo a favore del Governo greco, ma sicuramente pochi per "contestualizzare" tale moneta (a quanto mi risulta non si sa nemmeno dove esattamente sarebbe stata trovata). Lo stesso curatore di Atene mi ha gentilmente fornito il recapito del museo di Pella, dove sarebbe custodito il famoso Florina hoard. Spero proprio di riuscire a risolvere quest'ultimo particolare e cioè un esemplare di sicuro contesto archeologico....2 punti
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Ciao la settimana scorsa ho rivisto quel rappresentante di metalli che usa la spettrofotometria per controllare i quantitativi dei singoli metalli nei residui di lavorazione per valutare i costi, e come avevo accennato tempo fa era entusiasta dell'argomento monetale, con un po' di tempo abbiamo controllato un centinaio di monete di vari tipi che avevo portato in laboratorio, e dopo aver fatto coincidere le monete con le singole scansioni, ho trascritto i dati che ho finito ieri sera, ora vi posto lo schema su foglio ecxel, poi con calma farò una scheda per ogni singola moneta, non ho ancora valutato i dati approfonditamente ma da una prima vista sembrano coincidere bene con le analisi fatte dai vari esperti, con metodi più invasivi, tenete conto che per mancanza di tempo abbiamo scansionato ogni singola moneta una volta sola, e un paio da entrambi i lati, fate pure domande che più occhi e più teste è sempre meglio, foto ne ho poche ma se avete bisogno faccio qualche scansione. Silvio Dimenticavo 1 sesterzio per ogni visualizzazione DATI SPETTROMETRO.xls1 punto
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Buona serata sappiamo .... sappiamo ....... ancora per poco più di 9 giorni forza, entra anche tu nel gruppo degli amanti dei grossi veneziani saluti luciano1 punto
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Buona sera, premesso che a me manca sia il 75, che il 76.. quindi sarei contento ugualmente. ma era giusto per fare un cartellino esatto... per non prendere parole in futuro da mio nipote.1 punto
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E' completamente bulinato e anche il profilo ne ha risentito nella morfologia, per me son soldi buttati. Se devo spenderli per qualcosa di alterato artificiosamente che neanche assomiglia piu' a Nerva, preferisco stamparmi una foto di un bel sesterzio e tenermi i soldi, oppure spendere 50 euro per una riproduzione ben fatta e dichiarata come tale. Oppure meglio spenderli per qualcosa in conservazione inferiore ma almeno con un profilo piu' integro, io la penso così per lo meno.1 punto
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1770 MARIA TERESA LIBERTA' DI SCAMBI FRA LA LOMBARDIA E GLI STATI DELL'IMPERO D/ MARIA THERESIA AUGUSTA - Busto rivolto a destra con velo vedovile e diadema R/ MVTVIS COMMODIS - Due donne sedute su balle di merci si danno la mano, simboleggiando gli scambi degli Stati Germanici e la Lomardia, sopra un putto con caduceo, sullo sfondo a sinistra un porto di mare e sulla destra alcue montagne. in esergo: PROVINC. GERMAN. ET ITAL. COMMERCIIS IVNCTAE / MDCCLXX Bronzo, mm. 48,70 - Autore KRAFFT1 punto
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Medaglia devozionale lauretana quadrangolore o romboidale con estremità ornate, bronzo/ottone, della seconda metà del XVI sec.- D/ La Madonna di Loreto tra due lampade votive appese ad un arco.- R/ S. Antonio di Padova con giglio nella mano dx e Gesù Bambino raggiato sorretto dalla mano sx, medaglietta rara. - Ciao Borgho1 punto
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PACIS ET RELIGIONIS AMOR Al post 138 ho citato la guerra per la Valtellina, spin-off, se si può dire, della Guerra dei Trent'anni: allora mostro anche questa medaglia di papa Gregorio XV, del 1623, coniata in occasione della mediazione papale tra Francia e Asburgo, che si contendevano la Valtellina, strategico punto di passaggio tra i domini asburgici spagnoli e quelli imperiali. Le figure allegoriche sono quelle della Religione e della Pace; tra le due, il piccolo stemma del bolognese Alessandro Ludovisi, papa Gregorio XV.1 punto
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Oltre ai ringraziamenti di rito,vorrei sottolineare che rimango piacevolmente sbalordito dalle precise ed accurate risposte,grazie Karnescim,posterò altri Talleri a breve,1 punto
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@gufetto, questo tipo di libri si trovano al di fuori dei miei interessi. Ma ecco quello che so: Polonia. Cecoslovacchia. Jugoslavia. Romania (Sito Web. I prezzi non).1 punto
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@gennydbmoney forse É un po' oltre il periodo di mio interesse (forse sono medioevali, o più tarde, di qualche area soggetta all'influenza islamica?) ma in serata provo a vedere cosa riesco a trovare per entrambe le monete.1 punto
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Salve, non so se avete notato ma la sezione Exonumia è stata per così dire "promossa" tra le sezioni speciali, questo grazie ai notevoli contributi inviati e a @uzifox che mi ha sollecitato più volte questa richiesta. Ora quello che vi chiedo è un'immagine adeguata che rappresenti la sezione e l'autorizzazione ad utilizzarla in home page. Mentre decidete ne prenderò una a mio gusto...1 punto
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Sarebbe anche interessante, se qualcuno ricorda anche la posizione differente di questi cunei, onde rendere partecipi più utenti e magari far appassionare qualcuno in più ....il cuneo come segno identificativo potrebbe rappresentare una emissione, posizioni diverse potrebbero dire altro, a volte il cuneo è stato anche un segno di transizione tra tipologie differenti....1 punto
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Regno Di Napoli Filippo lll Tornese Con Ara 1617 VIGILA ET CUSTODIT Non ne conosco traduzione e nemmeno a chi si fa riferimento. Purtroppo non ne ho trovata storia nemmeno sul web. Spero qualcuno possa dare significato a questo motto! :-)1 punto
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Tana :o) 37,50 euro per una Colombo tre caravelle in queste condizioni secondo me ci possono anche stare (in spl si vendono sui 20 e in fds sui 50).1 punto
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Sapevo che lo stile della Tomba del Tuffature , che ho avuto la possibilita' di vedere dal vivo a Paestum , era etrusco , forse lucano , infatti se si nota , dal vivo , il profilo del volto del Tuffatore si riscontra chiaramente lo stile etrusco o lucano . L' artista , forse un Etrusco o un Lucano residente a Paestum , potrebbe essere stato incaricato di dipingere la scena per conto del committente .1 punto
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Il "pressata" da adito a varie interpretazioni, per me significa mettere una banconota in mezzo ad un libro per un po' di tempo e nient'altro, è l'unico intervento che concepisco e che reputo per nulla invasivo, e per di più non comporta una miglioria significativa. Per qualcun altro potrebbe significare l'utilizzo di un ferro da stiro per "pressare" la banconota su di un piano, dopo quest'ultimo intervento il biglietto cambia le proprie caratteristiche, lo possiamo definire un appiattimento forzato, un "abbellimento" piuttosto dannoso sulla banconota, potrebbe andar bene che chi è alle prime armi od al massimo alle seconde armi - non è difficile accorgersene. Personalmente vorrei quantomeno uno sconto del 50% sul suo valore di mercato (non di catalogo), diversamente non la prenderei, con questa percentuale rispondo anche alla tua domanda di quanto si potrebbe discostare il prezzo rispetto ad una banconota genuina. Naturalmente chi effettua queste pratiche lo fa per ottenere qualche gradino di conservazione in più ed aumentarne il valore, non certo per far sconti1 punto
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Almeno un luigino ci deve stare nella sezione monete moderne, ne prendo uno interessante di LIVORNO, coniato però a Firenze, siamo con Stack's 2010, con Ferdinando II dè Medici ( 1621 - 1670 ), luigino del 1660 moneta che ha una leggenda che tra l'altro è una variante anche per il Cammarano esattamente : SOLIDEO VIRT HON ET GLO SOLO A DIO LA POTENZA, L'ONORE, LA GLORIA Ci si affida a Dio totalmente in questa moneta di esportazione, per i commerci, i traffici per il Levante, Dio li aiuterà... moneta in grandissima conservazione tra l'altro....1 punto
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Il tipo di F, come anticipato da @margheludo, potrebbe fare parte del Gruppo Baldassarri F.II Il simbolo del "cuneo" allungato a sinistra della F, forse l'unico spazio libero a disposizione dell'incisore, potrebbe essere segno di transizione tra i gruppi F.II e F.IV Con un poco di fantasia1 punto
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Veramente splendido intervento quello di @tornese71, speriamo effettivamente che arrivi ancora qualche amico per rendere questa discussione ancora più significativa e divulgativa, già ora la considero comunque un contributo importante per il nostro forum.... DE FORTI DVLCEDO DAL FORTE IL DOLCE Siamo a Ferrara con Alfonso I d'Este ( 1505 - 1534 ) con un testone della CNG 12, con questo motto interessante che fu la divisa dei Grattarolo di Alessandria e dei d'Este si rimprovera e ricorda che la loro bontà non era frutto di debolezza morale. Bisogna essere prima forti per dare poi anche dolcezza....questo è l'insegnamento e la visione dei d'Este verso il mondo.....e la moneta ancora una volta riesce a trasmettere questo pensiero, il messaggio, il monito....1 punto
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Le mie sono in vassoi a cassetto impilati. So di essere un criminale ma ognuna è in una bustina di pvc apposito con il mio cartellino e, se c'è, con quello dei precedenti proprietari. Per ognuna ho una scheda con foto, classificazioni, cenni storici, dati sulla provenienza, dati fiscali, eventuali annotazioni e raffronti con altri esemplari. Se devo vederle le prendo in mano, me le studio e a volte mi diverto a fotografarle in contesti particolari1 punto
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Grazie Eros per le bellissime parole; grazie a chi come te è per la divulgazione e segue tanti figliocci numismatici; grazie per aver condiviso questa "poesia" con noi. Un caro saluto, Antonio1 punto
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Ciao Se guardi la scheda a catalogo il primo è come il tuo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE3/1 avevo scritto un articolo al riguardo in una pubblicazione in ricordo del buon Domenico Rossi SCRITTI NUMISMATICI IN RICORDO DI DOMENICO ROSSI. Ed. 2008, f.to 17x24cm., pp. 102, ill. b/n Guglielmo Audino, La metallurcia nel mondo antico. Jacopo Corsi, La monetazione incusa della Magna Grecia. Stefano Campana, Alcune monete inedite dei Savoia Vaud. Guido Ornato, Considerazioni sui pesi monetari. Attilio Bonci, Un inedito grosso di Filippo Tornielli per Desana. Valentino Bogliano, Alcuni errori sui grossi di Savoia del III Tipo coniati nella Zecca di Aosta per Carlo II. Giovanni Lingenie, La lira della riforma monetaria di Emanuele Filiberto per la zecca ‘P’. Fabio Astolfi, Due inediti quarti di grosso. Giovanni Bianchetti, Una medaglia poco conosciuta di casa Savoia. Sergio Cudazzo, 10 scudi d’oro di Carlo Emanuele II una leggenda diversa.... Gabriele Mario Ambroso, Le medaglie della battaglia di Torino del 1706. Silvio Anglesio, Variante inedita di un due denari di Carlo Emanuele III. Fiore Bertoglio, I cinque beati di Casa Savoia. Biagio Ingrao, Errori sulle monete sabaude. Magda Peltramo, Monete di Casa Savoia Donate al Gabinetto Numismatico di Dresda. Gilberto Caufin, Storiografia dei principali ordini cavallereschi sabaudi. a memoria oltre il mio ne avevo visto uno ed il tuo mi sembra sia il terzo...1 punto
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E PLURIBUS UNUM Stati Uniti, ancora oggi "Da molti, uno solo" La piccolina proviene da una ciotola a 20 eurocent, il dollaro è un regalo/portafortuna di mio suocero. Come si nota la differenza di purezza dell'argento!1 punto
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Domenico siamo in democrazia tu sei del Partito del Fare, ed allora fa le opinioni cambiano il lavoro rimane . io sono positivo1 punto
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Grazie al Cielo ognuno è libero di fare le proprie scelte e valutazioni...accetto le critiche, ma proseguo per la mia strada, ben lieto di confrontarmi con chiunque voglia fare altrettanto. In fin dei conti il costo del libro non viene addebitato in bolletta dell'energia elettrica. Si acquista liberamente o non si acquista proprio! Le mie scelte possono essere criticabili e non condivisibili...non lo metto in dubbio...ma io..scusatemi..faccio come reputo opportuno. Il mio editore ha sposato la mia tesi...poi...de gustibus Buona giornata1 punto
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Salve a tutti, scusate se sarò sintetica, ma in questo periodo non riesco a fare di meglio perché nonostante la "pausa" per me rappresentata dalla giornata di sabato, i miei problemi familiari purtroppo rimangono... Il denaro in questione mi è già stato sottoposto dall'attuale proprietario - che ringrazio molto per la cortesia. Come già detto anche a lui, visto in fotografia il triangolo sembrerebbe un segno intenzionale, ma per esserne certi, la moneta andrebbe vista direttamente, cosa che, sempre grazie alla disponibilità del proprietario, spero di poter fare appena sarà possibile. Comunque il segno del triangolino nei denari di Pisa in se per se è noto ed è edito: è in quella posizione che - se confermato - sarebbe cosa nuova. Negli aggiornamenti al primo volume sulla zecca di Pisa contenuti in appendice al secondo (se mai riuscirò a fargli vedere le stampe...), i denari epigrafici sono quelli più rappresentati, perché grazie al volume stesso e grazie anche al forum e alla discussione sui denari di Lucca (dove ogni tanto Pisa è saltata fuori) la conoscenza di queste monete si è molto accresciuta e la vista dei collezionisti, studiosi e appassionati ....si è davvero aguzzata;)! Un caro saluto e complimenti a @margheludo per la capacità di cacciare e di osservare MB1 punto
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Si parla di monetazione italiana, non di Repubblica Italiana. A livello numismatico, qualcuno può forse storcere il naso, ma a livello storico non è affatto una forzatura, date che nasce in area italiana, come uno dei vari stati pre-unitari ed è stato a più riprese sotto la dominazione genovese, milanese, sabauda, italiana. Poi, allargare un po' il discorso non è mai male. Ci potrebbe stare anche Malta, in futuro?1 punto
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Caro marley69 la sezione dedicata ai bottoni è in ALTRE SEZIONI / Altre forme di collezionismo, andrebbe spostata saluti1 punto
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Ti credo! Facendo una statistica tutta mia personale, il 35% delle monete denotano inaccettabili segni e colpi da contatto ( secondo me ) ... Ho esposto le mie lamentele all'ufficio preposto, e mi hanno risposto che purtroppo le monete arrivano così dalla zecca di Roma, e che in ogni caso non si può pretendere l'alta qualità, perchè sono monete per la circolazione... Io ho risposto che pur essendo monete per la circolazione, in realtà vengono coniate al fine di essere inserite in specifici blister per il collezionismo numismatico, e che quindi dovrebbero doverosamente essere selezionate dal controllo qualità... Ho inoltre sottolineando che una confezione BU costa più di 10 volte in più il valore nominale della moneta...! Non mi hanno più risposto ...!1 punto
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Scusate l'intrusione ma volevo rinfrancare joker67 dicendo che si puo' assolutamente escludere che siano anelli da dito,ne ho visti di grandi e anche appiattiti,per quanto riguarda la datazione siamo tra il lv e il ll sec. Ac .sono stati ritrovati anche in siti etruschi che hanno cessato di esistere drasticamente per mano dei romani e mai piu frequentati intorno al 250 ac.come e' noto gli etruschi commerciavano con i celti stanziati in nord italia.per il resto ogniuno puo'pensare cio'che vuole ma la realta' e' che di certo venivano usati come monete.se siano una sorta di aes formatum provenienti da oggetti di uso quotidiano questo non si sa.1 punto
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