Vai al contenuto

Classifica

  1. King John

    King John

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      9222


  2. vv64

    vv64

    Utente Senior


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      376


  3. Legio II Italica

    Legio II Italica

    Utente Storico


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      5275


  4. dabbene

    dabbene

    Guru


    • Punti

      5

    • Numero contenuti

      20027


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/25/16 in tutte le aree

  1. SI DEVS P(RO) NOB(IS), Q(UI) CONT(RA) NOS (?) (Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?) Invado il campo delle moderne italiane, con questa osella del doge Antonio Priuli (1618-1623), che ci riporta ad un episodio minore della guerra dei Trent'anni, la famigerata "congiura di Bedmar". L'osella è dell'anno V, cioè il 1622. All'indomani della elezione di Priuli, la situazione si presentava assai grave, con voci insistenti di una invasione spagnola condotta dall'ambasciatore, il marchese di Bedmar, che era sbarcato a Venezia con mercenari, corrompendo e allestendo una flotta d'invasione. Priuli reagì con una durezza estrema, arrestando e giustiziando marinai e soldati stranieri, anche per semplici sospetti. La caccia portò all'arresto di molte persone, anche innocenti, come il patrizio Antonio Foscarini, la cui colpa era quella di frequentare l'ambasciata spagnola e che venne giustiziato il 21 aprile 1622. Il fatto fece comprendere gli eccessi perpetrati, tanto da portare ad un decreto di scuse il 16 gennaio 1623, ammettendo l'errore compiuto. Peraltro, nel febbraio 1623 Venezia si intromise nella guerra dei Trent'anni tramite operazioni nella cosiddetta guerra per la Valtellina.
    4 punti
  2. Carissimi, era mia intenzione condividere con voi le immagini di questo denaro di Pisa, ma @margheludo mi ha anticipato. Il peso della moneta è 0.79 g, il diametro 15 mm, lo sfasamento tra gli assi circa 170°. Nelle immagini già postate il “triangolo” risalta più di quanto non accada ad occhio nudo, tuttavia, a mio parere, non si tratta di un eccesso di metallo casuale. Allego un’immagine del particolare preso lateralmente. Un caro saluto, Valerio
    4 punti
  3. La mancanza potrebbe essere sempre colpa della bella fanciulla che passava vicino alla zecca distraendo tutti i dipendenti... Arka
    3 punti
  4. Proprio stasera ho riletto questo stupendo viaggio, e nel rileggerlo ho provato tante emozioni per i vari periodi storici le loro monetazioni e l'interessante narrazione. Poi per incanto sono tornato bambino, e ho incontrato per la prima volta la passione, l'ho guardata negli occhi, e ho rivisto tutti quei giovani che con me hanno provato emozioni per le vie del Cordusio, e che insieme mi hanno accompagnato sino ad oggi, con ancor più entusiasmo e tanta voglia di leggere avventure come questa... Penso solo ad un testo del genere qualche decennio fa, che trionfo... Eros
    3 punti
  5. Dai la possiamo accettare Serviva per controllare il peso delle sterline e mezze sterline , poichè essendo d'oro era molto importante che fossero del peso esatto . Allego due nuove foto di cui una col particolare della spiagazione del museo ( ovviamente in inglese ) ... Già che ci siamo secondo voi cosa è quell'attrezzo che si intravede sulla destra ?
    3 punti
  6. E’ noto che il periodo storico nel quale visse Antonino Pio concluse il lungo arco di tempo di relativa pace iniziato dopo la guerra partica di Traiano , proseguito poi da Adriano e Antonino Pio , epoca conosciuta da noi moderni come il “periodo d’ oro” dell’ Impero Romano ; in verita’ questa era di pace termino’ poco prima della fine dell’ Impero di Antonino Pio , quando si manifestarono i primi segni di insofferenza delle popolazioni di stirpe germanica dei Quadi e Marcomanni , e dei piu’ orientali Sarmati , insofferenza che ebbe poi una manifestazione drammatica per Roma al tempo di Marco Aurelio , quando si ebbe infine la reale possibilita’ di annettere tutta la Germania creando , nei propositi di Marco Aurelio , le nuove province di Germania e Sarmatia , ma questo non avvenne a causa della rivolta di Avidio Cassio che interruppe la conquista definitiva con la conseguente guerra civile , aggravata poi alla fine della guerra , dalla successiva morte di Marco Aurelio . Quasi tutta l’ era di Antonio Pio fu quindi di calma militare , tanto e’ che la Storia Augusta non ci tramanda nessuna guerra avvenuta nel periodo , anzi la statura morale di Antonino Pio era talmente apprezzata e conosciuta presso tutti i popoli dell’ immenso Impero che spesso fu eletto a giudice di vertenze militari di Re governanti popoli situati ai confini orientali dell’ Impero Romano ; anche la Storia Romana di Cassio Dione e’ quasi tutta lacunosa per il periodo di Antonino Pio , come purtroppo di tanti altri periodi storici . A fronte di tutto cio’ all’ inizio dell’ epoca di Antonino Pio qualche evento militare non indifferente , con vittoria romana , dovette avvenire al Nord della Britannia perche’ tramite Lollio Urbico , all’ epoca Governatore della Britannia , fu avanzato il confine romano di 160 chilometri a Nord del precedente Vallo di Adriano , in direzione della Caledonia che corrisponde all’ attuale Scozia . Questa nuova conquista territoriale romana comporto’ la costruzione di un secondo Vallo di protezione chiamato Antonino molto piu’ a nord del precedente . Fu una conquista territoriale stabile in previsione della conquista di tutta l’ isola o piu’ un avanzamento strategico a protezione della provincia della Britannia ? fu piu’ probabilmente un avanzamento strategico perche’ il nuovo territorio conquistato , compreso tra i due Valli , non duro‘ a lungo , continuativamente solo dal 142 al 164 , quando i Romani si ritirarono entro i confini del piu’ sicuro Vallo adrianeo . In verita’ al tempo di Settimio Severo circa quaranta anni dopo , nel 208 , con Caracalla come collega , l' Imperatore Settimio Severo giunse nel nord dell' Isola per rendere sicuro il Nord della frontiera , riconquisto’ il territorio perduto e fece restaurare il Vallo Antonino , ripristinando il controllo territoriale tra i due Valli , pero’ questa rioccupazione duro’ solo pochi anni , tre , fino al 211 quando in questi tre anni fu tentata per l’ ultima volta la conquista della Caledonia , ma fallito il tentativo , i Romani si ritirarono definitivamente all’ interno del Vallo di Adriano fino allo sgombro militare di tutta la Britannia , circa due secoli dopo , avvenuto al tempo di Onorio ; il Vallo Antonino è spesso chiamato anche Vallo Severiano a causa delle ristrutturazioni eseguite da questo Augusto nel 208 . Il Vallo Antonino fu costruito dal Clyde al Forth e fu una forma di fortificazione minore e piu’ semplice rispetto a quello di Adriano , costituito principalmente da un terrapieno , parti in pietra ed palizzate di legno ; il Vallo si estende per circa 39 miglia , cioe’ circa 63 chilometri , da Old Kirkpatrick nel West Dunbartonshire sul Firth of Clyde a Bo'ness sul Firth of Forth . Il Vallo Antonino era strutturalmente inferiore a quello di Adriano per dimensioni ed efficacia difensiva , ma la sua costruzione fu in ogni caso un notevole risultato visto che fu completato nell' arco di soli due anni in una terra di confine fredda , ostile e sterile , nella quale terra forse i Romani non erano seriamente interessati alla conquista . La struttura del Vallo era costituita da un banco di terra alto circa quattro metri con un ampio fossato sul lato nord verso l’ esterno e un percorso militare interno sul lato sud . Inizialmente fu programmato di costruire un forte ogni sei miglia ma il progetto fu rivisto e ne furono costruiti 19 , cioè uno ogni due miglia circa , data la pericolisita’ dei nemici . La maggior parte del Vallo Antonino è oggi distrutta , ma alcune sue parti in pietra sono ancora visibili a Bearsden , Kirkintilloch , Twechar , Croy , Falkirk e Polmont . Lungo il percorso del Vallo furono trovate anche delle iscrizioni tra cui quella della Legione II Augusta rinvenuta a Bridgeness , era questa una delle tre Legioni , oltre alla VI Victrix e XX Valeria , che presidiavano il Vallo , erano dei distaccamenti delle tre Legioni presenti nel Nord della Britannia ; immaginiamo le sensazioni di questi uomini preposti alla guardia verso l' ultimo confine , che trovandosi di ronda presso l’ estremo avamposto nordico dell’ Impero , sull’ alto della palizzata e dei fortini controllavano l’ orizzonte oltre il Vallo , l’ ultimo territorio di Roma prima del nulla . Comunque , quale fosse l’ effettivo scopo del precario Vallo Antonino non e’ ben chiaro , forse sarebbe dovuto servire come base di partenza per la conquista della Caledonia completando cosi’ l’ occupazione di tutta la grande isola britannica , ma i Romani erano veramente interessati ad annettere questa terra nordica fredda , selvaggia e ostile ? oppure con il Vallo Antonino volevano solo creare un territorio cuscinetto di protezione tra i Pitti Caledoni e la Britannia romana all’ interno del Vallo di Adriano ? comunque sia il territorio occupato tra i due Valli costitui’ l’ ultima conquista territoriale dell’ Impero Romano , occupazione militare che rimase stabile per complessivi 22 anni , piu’ i tre anni dell’ epoca di Settimio Severo .
    2 punti
  7. L'Isola del Principe Edoardo ricoprì un ruolo importante nella storia canadese, nel 1864, nella capitale Charlottetown, si riunirono i Padri della Confederazione per discutere dell' unione delle colonie inglesi nel nord America, nello stesso anno, dopo la conferenza di Quebec, nacque ufficialmente il Canada, Prince Edward Island ne entra a far parte nel 1873. Su di un'isola tre alberelli di rovere rappresentano le contee di Prince, Queen e King sotto la protezione di un grande albero di quercia che rappresenta la Gran Bretagna. Questo simbolismo si riflette anche nel motto della Provincia (visibile alla base dell'isolotto). PARVA SUR INGENTI Il piccolo sotto la protezione del grande
    2 punti
  8. Visto che io non demordo mai, e che su questa emissione - a differenza del Vittorino con rovescio IOVI VICTORI - non ho ancora le idee del tutto chiare, dopo aver recuperato l'esemplare presente nel Cunetio Hoard e un secondo pezzo nell'archivio del PAS, sono riuscito a recuperare le immagini anche di un terzo esemplare venduto nel 2012 da Dionysos Numismatik su ebay: Di questo esemplare non ho alcun dato fisico (peso, diametro). Sembra avere una doppia battitura al rovescio e ha uno stile globale abbastanza buono. Le legende mi paiono coerenti e ben realizzate. Il busto mi sento di azzardare che sembra essere dell'ultimo tipo (vedi l'esemplare mio proposto in apertura). Nel complesso meno rifinito, ma coerente con una possibile emissione ufficiale (anche se non riesco a pronunciarmi in tal senso con la stessa sicurezza del pezzo pezzo in mio possesso). ...la ricerca (e lo studio) continua!
    2 punti
  9. Carissimi, sono io a ringraziare la Società Numismatica Italiana per aver pensato di inaugurare questa nuova serie di iniziative a Pisa e in modo particolare il Presidente, i membri del consiglio, i soci che, nonostante i numerosi impegni e spesso anche il lungo viaggio da affrontare, sono riusciti ad essere presenti lo scorso sabato. Altro sentito ringraziamento va a LaMoneta.it - e ai suoi "pilastri" - che come sempre ha funzionato come mezzo di comunicazione e "collante" perfetto tra utenti provenienti da diverse parti d'Italia. Spero - come mi pare di capire da questi post - che chi è intervenuto sia stato soddisfatto e che sia stato ripagato del viaggio - più o meno lungo - intrapreso per venire. A me ha fatto molto piacere rivedere vecchi amici e colleghi e conoscere altri colleghi, appassionati ed utenti che in precedenza mi erano noti solo per nome o per letteratura. @cesare augusto (per me sempre Nonno Cesare...) poi ha portato doni per tutti, me compresa , che sono stati molto graditi: davvero un bel pensiero. Spero che ci sia una prossima occasione nella quale anche gli altri membri del consiglio, soci SNI e utenti LaMoneta.it, che in questa occasione sono stati impossibilitati, possano venire a visitare e ad approfondire la conoscenza delle nostre collezioni numismatiche pubbliche, per la valorizzazione delle quali c'è ancora molto da fare, nella massima disponibilità ed apertura delle istituzioni che le conservano (Fondazione Pisa - Fondazione Palazzo Blu; Polo Museale Toscano - Museo Nazionale di San Matteo), alle quali senz'altro oltre a me deve andare il ringraziamento di tutti coloro che hanno goduto della giornata di sabato. Un caro saluto a tutti ed un sincero augurio per la riuscita del prossimo appuntamento MB
    2 punti
  10. Oltre alla legenda, questa piastra ha un altro dettaglio degno di approfondimento. Questa volta mi riferisco all'iconografia, in particolare al ritratto del Re Ferdinando IV al diritto. Avete mai notato lo sfarzo e i decori che ne caratterizzano il manto? Si notano l'orlo riccamente decorato con volute e palmette e una croce che spunta sul petto, al di sotto del Collare del Toson d'Oro, sempre ricamata direttamente sul manto che ricopre le spalle del sovrano. Ebbene, vi siete mai interrogati intorno al perché di tanta attenzione verso questi dettagli? Potrebbe essere che il Re indossi una veste particolare? D'altronde, la piastra ha uno scopo celebrativo. Io mi sono fatto un'idea in merito e la vorrei esporre (quale sede più adatta se non questa!) per sottoporla ai vostri giudizi. Dalla particolarità dei ricami e per la croce che caratterizza il manto, credo che il nostro Ferdinando sia stato ritratto mentre indossa il mantello da Gran Maestro dell'Insigne Real Ordine di San Gennaro (fig. 1). Fig. 1: Mantello da Gran Maestro dell'Ordine di San Gennaro appartenuto a Carlo di Borbone, poi passato a Ferdinando suo figlio (Museo della Certosa di San Martino, Napoli). Quest'Ordine cavalleresco fu fondato da Carlo di Borbone il 3 luglio 1738, in occasione del suo matrimonio con la Principessa Maria Amalia di Sassonia. Il numero dei cavalieri fu fissato a sessanta, secondo lo Statuto, e i loro compiti si dividevano tra la fedeltà al sovrano, ma soprattutto all'incremento, con ogni mezzo, e alla difesa della fede cattolica, oltre che alla venerazione del Santo di cui portavano il nome e le insegne. Il titolo di Gran Maestro era naturalmente riservato al Re: esso divenne ereditario e, nel 1759, allorché Carlo lasciò Napoli per Madrid, fu Ferdinando a ricevere tale onore, in qualità di secondo Gran Maestro dell'Ordine (fig. 2). Fig. 2: V. Camuccini, Ferdinando I Re delle Due Sicilie ritratto mentre indossa la veste (con mantello) da Gran Maestro dell'Ordine di San Gennaro. Ben presto l'appartenenza al cavalierato di San Gennaro divenne motivo di prestigio ed orgoglio, ed in breve tempo l'Ordine divenne tra i più importanti (se non addirittura il più significativo ed identificativo) del Regno di Napoli sotto il dominio borbonico. A mio parere è proprio per quest'ultimo motivo che Ferdinando IV, su questa piastra, è ritratto nelle vesti ufficiali di Gran Maestro: l'Ordine di San Gennaro, fondato da suo padre, era, già solo per questo, l'esternazione dell'importanza politica della nuova dinastia reale napoletana. Molti Ordini di questo genere, nati a seguito dell'insediamento di nuove dinastie, avevano anche un secondo fine: attraverso il giuramento di fedeltà al sovrano (sacro ed inviolabile anche nel nostro caso), i cavalieri, spesso nobili dalla dubbia fiducia, erano legati moralmente al Re e alla sua famiglia e non potevano far altro che sottomettersi a lui, pena l'infamante accusa di spergiuro. La creazione di un simile Ordine era quindi anche motivo di stabilità politica per i Borbone di Napoli, con Carlo per via dell'insediamento a Napoli della nuova dinastia, e per Ferdinando con lo scopo di rinsaldare i legami coll'operato del padre e consolidare la propria posizione su di un trono solo recentemente acquisito. Altro motivo che indusse Ferdinando a farsi ritrarre con quest'abito cerimoniale sulla piastra a legenda Fecunditas è da riconoscersi, secondo me, nell'importanza che rivestiva questa istituzione cavalleresca all'epoca: essendo San Gennaro il Santo più conosciuto e venerato a Napoli, la Monarchia ne sfruttò la connotazione locale per legare la propria storia a quella della città capitale del suo Regno. In poche parole, l'Ordine divenne un nesso logico fondamentale per legare (e quindi governare) la dinastia borbonica alla Napoli settecentesca (e a tutto il Regno per esteso). Non dimentichiamo, inoltre, che l'Ordine ricevette importanti riconoscimenti anche dallo Stato Pontificio e fu protetto diverse volte dal Papa (particolare attenzione fu data ai cavalieri di San Gennaro da Benedetto XIV): fu per questo motivo che esso è sopravvissuto all'Unità d'Italia e continua ancora oggi ad essere prerogativa dei discendenti dei Borbone di Napoli. Fig. 3: Un dipinto ad olio che raffigura il Ministro Bernardo Tanucci in veste di cavaliere dell'Ordine di San Gennaro.
    2 punti
  11. Mi farebbe piacere avere pareri e altro su questo Cavallo, Napoli Ferdinando I D'Aragona 1458/1494, che ho trovato molto piacevole di conio (spesso hanno parecchi difetti) e credo non comune da trovare. Grazie F. Peso gr.1,00 Diametro mm.18,0
    1 punto
  12. Salve, non so se avete notato ma la sezione Exonumia è stata per così dire "promossa" tra le sezioni speciali, questo grazie ai notevoli contributi inviati e a @uzifox che mi ha sollecitato più volte questa richiesta. Ora quello che vi chiedo è un'immagine adeguata che rappresenti la sezione e l'autorizzazione ad utilizzarla in home page. Mentre decidete ne prenderò una a mio gusto...
    1 punto
  13. Ciao Luciano, altro mio illustre ‘segnalatore teriacale’. L’autore d’oltreoceano della didascalia del tappo CNG ha osservato che l’aquila coronata è simile a quella raffigurata sulle monete siciliane del periodo. Io credo che si riferisse a una moneta come questa ITALY, Kingdom of Sicily. Ferdinand II "the Catholic", as King of Spain and Sicily. 1479-1516. AR Tarì [Aquila] (3.46 gm). Messina mint. Crowned and quartered coat-of arms of Spain (1st and 4th) and Sicily and Aragon (2nd and 3rd) / Crowned eagle standing facing, head left; M C below. Spahr 118 var. (legend stops); Biaggi 1358. VF. E’ vero che l’aquila è coronata, ma Messina dista circa 1.200 km da Venezia. Non credo poi che Ferdinando II ‘il Cattolico’ fosse titolare di una farmacia che dispensava teriaca!
    1 punto
  14. Io pensavo ad un esemplare del tipo F.1.1b. A completamento dei dati del mio post precedente, le dimensioni della F sono 6 mm e 4 mm. Valerio
    1 punto
  15. beh.. io al prezzo di emissione ci avrei fatto un pensiero, ma oltre ai 10 euro sicuramente non ci avrei speso, e non ce li spendo di sicuro, oltretutto è già partita la solita speculazione per cui meglio starne fuori.
    1 punto
  16. Salve , dalla definizione dei PM da parte della Direzione : I punti moneta sono dei piccoli riconoscimenti rilasciati agli utenti che più partecipano alla vita della community , ci sono tanti modi per guadagnare punti moneta . La cosa che non capisco e' il criterio con i quali vengono attribuiti , cioe' quali sono i "modi"
    1 punto
  17. Purtroppo no, Adam : un bel medaglione, ma di un genere che non colleziono. Il ritratto è bellissimo, forse il nome posto all'intorno poteva essere scritto in caratteri più piccoli, ma il gusto è soggettivo. Interessante la scritta in latino al verso : una lingua magnifica per lo stile lapidario, ma oggi forse non vi ricorrerebbe più nessuno.... Un bel pezzo per la tua collezione !
    1 punto
  18. Nella vendita collezione Ruchat Santamaria 1922,un esemplare uguale molto bello illustrato tavola 20 è stato considerato raro e aggiudicato a70 lire, per dare un'idea nella stessatavola ,c'è il testone sv 1565-66 in conservazione inferiore considerato rarissimo e aggiudicato a 390 lire.
    1 punto
  19. Ciao , si , la lapide si riferisce alla lunghezza del Vallo eretto dalla Legione II Augusta quando era di guarnigione in questa zona della linea di confine con la Caledonia al tempo di Antonino Pio . Nessun intervento e' inutile !
    1 punto
  20. Grazie @Monetaio, perfetta e ottima spiegazione! Diciamo quindi che il concetto di eccezionale è relativo e in pratica non esiste! Ho capito molte cose..
    1 punto
  21. Anche perchè l'MS-70 sulle monete non nate Proof non esiste. MS64 nella sheldon per me é ancora qFDC. L'FDC parte dal 65 (bordi esclusi, perchè li non vengono considerati). MS, significa STATO ZECCA. Ed infatti anche nella nostra scala anche gli spl/fdc (tra lo spl ed il fdc) sarebero ancora da considerare in "stato zecca". L'MS-62 infatti é appunto questo grado (per me). Ma tra stato zecca, e fiore del conio, c'é, o meglio c'era direi a questo punto, differenza. Appunto quella che da qualche tempo a questa parte, per la grande comodità dei commercianti, viene chiamato "ECCEZZIUNALISSIMISSIMO". Non tanto per sovraprezzare una moneta con tali caratteristiche (che non ha bisogno di essere pompata), quanto per poter vendere meglio e prima tutti i qFDC come FDC. Trovare poi i collezionisti che preferiscono pensare di avere in collezione "solo FDC" invece che dei pur ottimi qFDC, é un attimo! Anche perchè il convincersi di aver fatto l'affare pagando Gigante meno tot % sui FDC reali, é ancor più fulmineo dell'attimo di cui sopra Quando poi si va a vendere, sempre che ci si vada chiaramente, di solito se ci son nodi, vengono al pettine
    1 punto
  22. Ma no Magdi e' normalmente piu' fotogenico... Li sembrava Ramazzotti stordito dopo un concerto..
    1 punto
  23. Il problema evidenziato nel motore di ricerca ora mi sembra risolto
    1 punto
  24. La medaglia è stata realizzata per ricordare il terzo centenario della Beatificazione di San Luigi Gonzaga questa la scheda del catalogo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME7G/4
    1 punto
  25. Scusate se non vi so raccontare di più su una moneta o storia, ma mi limito a riportarne il motto :-/ Se qualcuno vuole approfondire ringrazio. Comunque, il classicissimo L'UNIONE FA LA FORZA Belgio 1870
    1 punto
  26. Quanto potrebbe valere? Ciao nando12 è un bel po che non ci si sente, cosa significa IHMO,scusa per la mia ignoranza
    1 punto
  27. Septimius Severus Æ18 of Nicopolis ad Istrum, Moesia Inferior. AD 193-211. AY K ΛC CԐYHPOC, laureate head right / NIKOΠOΛIT ΠPOC ICTP, basket containing fruits. Varbanov 2401. 2.43g, 18mm, 1h. Extremely Fine.
    1 punto
  28. Thrace, Augusta Traiana Septimius Severus, 193-211 Bronze 193-211, Æ 19mm., 3.85g. Laureate bust r. Rev. Basket with fruits. Varbanov 953.Very Fine. In addition, winning bids of EEC clients for this coin are subject to a 5% fee on hammer price as a reimbursement for import duty paid to HMRC.
    1 punto
  29. @TheWhiteFly Ecco le tue nespole... THRACE. Philippopolis. Caracalla (198-217). Ae.Obv: M AY KAI ANTΩNEINOC.Bare-headed, draped and cuirassed bust right.Rev: ΦΙΛΙΠΠΟΠΟΛΕΙΤΩΝ.Basket containing fruits.Varbanov 1534.Condition: Very fine.Weight: 4.2 g.Diameter: 16 mm.
    1 punto
  30. @rickkk Le tue foto artistiche allietano la vista, ma di certo non aiutano la comprensione ai neofiti in termini di comparazione! @andme La tua moneta per me non é FDC. Poi se é SPL+, SPL/FDC o qFDC dalle foto non saprei dirlo. @El Chupacabra Se non la smetti di fare scansioni, ed impari finalmente a far 2 foto decenti alle tue monete, promuoverò una petizione pubblica per additarti come attentatore alla Numismatica e al collezionismo
    1 punto
  31. Buongiorno, grazie per la spiegazione! Mi meraviglia sempre la quantità di informazioni che questi reperti possono fornirci, se si sanno leggere i loro simboli Buona giornata!
    1 punto
  32. Per riportarle al peso corretto?
    1 punto
  33. Molte similitudini nella fabbricazione di questa fake (prossima asta Peus 418 lot 915) e la mia moneta di questa discussione. PEUS 418 lot 915
    1 punto
  34. non sei l'unico...... tra libri e pdf anche io non scherzo
    1 punto
  35. Il forum Lamoneta è il libro piu' completo che si possa acquistare e voi tutti (curatori, moderatori, esperti ecc.),siete le pagine che date risposta ai nostri quesiti.Grazie per la disponibilita' e professionalita'. Liamred00
    1 punto
  36. KAZIMIR DGR POLONIE, MONETA TORVNESIS
    1 punto
  37. Buongiorno a tutti. Come ho già scritto in un'altra discussione, mi permetto di complimentarmi con @Elledì per avere incluso nel piano della Sua opera le monete del Principato di Monaco ovverosia uno Stato che fu per lungo tempo sotto tutela sabauda, retto da una dinastia di origine italiana, ove si parla (o si parlava) un dialetto ligure e che, come ha sintetizzato il prof. Giulio Vignoli nel libro L’irredentismo italiano di Nizza e del Nizzardo. Il caso Marcello Firpo (Roma, 2015), fu in sostanza uno degli Stati in cui era divisa l’Italia della Restaurazione post-napoleonica ma che poi non partecipò al processo risorgimentale. Poiché di queste cose poco si discute e quasi nulla si scrive mi sembra che l’Autore meriti davvero un plauso. Concordo con altri interventi ove si chiede l'inserimento nel piano dell'opera anche di Malta (intesi come Cavalieri). Possiamo sperarlo??? Un saluto e grazie.
    1 punto
  38. @angel quello che scrivi mi rende veramente molto felice! Grazie per i suggerimenti ed in bocca al lupo al piccolo numismatico . Magdi
    1 punto
  39. Grazie mille @angel per il preziosissimo riscontro. La cosa più bella è avere un "qualcosa" di matrice culturale, come appunto un libro, che metta in sintonia padre e figlio con la stessa passione. Magari con modalità differenti, ognuno coi suoi tempi, metodi e preferenze... l'importante è altrove: trasmettere il sapere, la consapevolezza storica e culturale. In bocca al lupo al papà numismatico, complimenti alla stella nascente che ha avuto la pazienza di leggere la nostra storia e l'attitudine, non comune al giorno d'oggi, a comprenderla e farla un po' sua. Buona giornata, Antonio
    1 punto
  40. Grazie al Cielo ognuno è libero di fare le proprie scelte e valutazioni...accetto le critiche, ma proseguo per la mia strada, ben lieto di confrontarmi con chiunque voglia fare altrettanto. In fin dei conti il costo del libro non viene addebitato in bolletta dell'energia elettrica. Si acquista liberamente o non si acquista proprio! Le mie scelte possono essere criticabili e non condivisibili...non lo metto in dubbio...ma io..scusatemi..faccio come reputo opportuno. Il mio editore ha sposato la mia tesi...poi...de gustibus Buona giornata
    1 punto
  41. Ed ecco il trio cordusiano in gita a Pisa
    1 punto
  42. Il collezionismo non è affatto in calo. È sicuramente cambiato il modo di acquistare i pezzi per la propria collezione. I mercatini, ricollegandomi alle parole di @nikita_ hanno perso parecchio appeal non oggi, ma da quando è iniziata l'era di internet. In primo luogo perché con internet possono confrontare i prezzi e notare che, per esempio, posso trovare sul sito x lo stesso oggetto, se non più bello a molto meno. Inoltre internet è diventato il primo posto dove non solo il Collezionista ma anche il bancarellaio va a cercare informazioni su quello che propone, cosa che alla fine si riflette sul prezzo del bene. Oggi sanno tutto tutti, basta fare una ricerca. Il Collezionista si è orientato, adesso ha tutti gli strumenti per scegliere il miglior pezzo per la propria collezione, ovunque esso si trovi
    1 punto
  43. Posso parlare per un collezionismo spicciolo, anche se fatto con passione, per un collezionismo "importante" non saprei. Nei mercatini ci sono sempre meno sorprese, ma forse è meglio dire che non ce ne sono proprio (nelle ciotole per esempio) salvo qualche rarissimo caso, ed i prezzi proposti sono fuori da ogni logica anche per materiale comunissimo, fa passare la voglia di frequentarli. Quasi quasi ci sono più sorprese online (sia negative che positive naturalmente) anche se il piacere di "toccare con mano" non sarà mai euguagliato.
    1 punto
  44. Semplicemente dai mercatini si è passati al virtuale... Aste ce ne sono a decine tutti i mesi , soldi sempre ci saranno......ora i ceti medio bassi ne hanno meno da spendere in monete ....gli altri mi sembra non soffrano.
    1 punto
  45. chiedo un aiuto agli esperti, la monetina pesa gr. 0,46 non so se di area italiana anticipatamente ringrazio
    1 punto
  46. Buongiorno ragazzi! C'è, tra di voi, a parte Francesco Di Rauso, qualche studioso della monetazione di Filippo II per Napoli e Sicilia? Grazie!
    1 punto
  47. 1 punto
  48. E' come la roulette russa: finché gli va bene, loro sono i furbi e chi non lo fa è scemo, vale lo stesso per quei venditori italiani assidui frequentatori di convegni esteri, in cui allestiscono il tavolo e vendono, pur senza averne i titoli. La volta che gli va male, allora la legge fa schifo, chi li ha beccati è un coglione che invece di pensare alle cose serie se la prende con un poveretto che vuole solo lavorare e così via...suona un tantinello ipocrita, nevvero?! Mi auguro un intensificarsi estremo dei controlli sia sul web che ai convegni, in EU e fuori...così si fa un po' di pulizia...sarei stufo di stare sempre dalla parte degli scemi.
    1 punto
  49. Magari ogni tanto, come ora, riprenderò questa discussione che può dire da parte di tutti ancora molto. Essere su un forum sembra semplice ma poi banale non lo è, il messaggio scritto non è quello verbale e il segno che lasciano delle parole scritte è indubbiamente quello, è lì...., le parole poi si possono anche interpretare, possono esserci sfumature, è più difficile scrivere secondo me che parlare con una persona di fronte con la quale puoi rettificare, smorzare, chiarirti. Da questo punto di vista stare su un forum non è semplice, l'equivoco, il fraintendimento, il messaggio forte capita, poi siamo tutti uomini con le nostre giornate storte, i nostri problemi... E allora escono altre paroline chiave per un buon andamento di un forum come può essere questo, vivo, partecipato, numeroso.... Una è senz'altro CORTESIA, chi chiede, chi vuole sapere e se riceve informazioni, risposte, a volte consigli dovrebbe sempre poi ringraziare l'interlocutore o gli interlocutori, siamo tutti volontari....e non tutti poi vogliono divulgare, se lo fanno e perdono del loro tempo e lo fanno con piacere, per passione UN GRAZIE è sempre importante, li aiuta a continuare, ad averi stimoli, basta un grazie....ma ci vuole. Nel contempo però c'è anche il rovescio della medaglia come sempre in tutto, chi sa, e qui molti sanno molto veramente, deve sempre secondo me pensare che dall'altra parte ci sono persone che cercano di capire, che non sono nati con tutta la numismatica in testa, se sbagliano non è grave, è giusto che ci provino, che cerchino di ragionarci, che intervengano, si propongano.... insomma ci vuole e ci vorrebbe sempre UMILTA' e CLASSE. Dispensare il sapere, le conoscenze è fantastico ma bisogna poi sempre capire che siamo in un forum, non all'Università e certe bacchettate che ogni tanto vedo qua e là spesso hanno allontanato utenti o perso nel tempo promettenti giovani e questo è un vero peccato....non tutti hanno il carattere o la voglia di continuare... Qui siamo alla fine tutti APPRENDISTI, la numismatica è d'altronde in continua evoluzione, ma chi sa, deve poi ricordarsi che in un forum poi siamo tutti uguali con chi chiede e chi risponde, se lo fanno entrambi con STILE il forum ne trae vantaggio e anche i rapporti interpersonali tra utenti che per forza di cose hanno conoscenze differenziate, a volte molto differenziate....la condivisione è poi anche un po' questo....
    1 punto
  50. Buon pomeriggio. Posso solo aggiungere pochi termini che mi sento di esprimere da novizio del forum. Innanzitutto il forum è ACCOGLIENZA verso persone abituate prima dell'iscrizione a vedere attorno a loro generalmente disinteresse numismatico. La possibilità di un CONFRONTO con persone più o meno vicine alla loro PASSIONE. Posso aggiungere che rappresenta un SALVAGENTE, per noi inesperti, nelle acque della rete che occhieggia attirandoci verso acquisti incauti. In ultimo ma certo non meno importante è DIDATTICA che persone come @@dabbene e molti altri si danno pena di offrirci chiedendo in cambio solo ATTENZIONE ed EDUCAZIONE nel porre le domande. Grazie davvero perche fuori di qui era solo "SOLITUDINE NUMISMATICA".
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.