Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/19/16 in tutte le aree
-
Ieri alle 16 30 ho vinto con e-auction a Parigi questo bel gettone da CGB.fr. Questa mattina mi è arrivato a Bologna con posta DHL alle 10 ! Ero incredulo ! Ma allora ... credo sia doveroso segnalarlo4 punti
-
Moneta napoletana coniata per celebrare la nascita dell’erede al trono (primo figlio maschio dopo cinque femmine) di nome Filippo, avvenuta a Portici il 13 giugno 1747. D/ Busti accollati di Carlo di Borbone e Maria Amalia di Sassonia. CAR(olus) UTR(iusque) SIC(iliae) REX & MAR(ia) AMAL(ia) REG(ina): Carlo re delle Due Sicilie e Maria Amalia regina R/ La Sicurezza appoggiata con il braccio sinistro a una colonna e con in grembo il principe Filippo. FIRMATA SECURITAS: sicurezza garantita La sicurezza dell’indipendenza del Regno è garantita dalla nascita dell’erede al trono. PHILIP(pus) NAT(us) A(nno) 1747 Filippo nato nell’anno 1747.4 punti
-
Salve, non so se avete notato ma la sezione Exonumia è stata per così dire "promossa" tra le sezioni speciali, questo grazie ai notevoli contributi inviati e a @uzifox che mi ha sollecitato più volte questa richiesta. Ora quello che vi chiedo è un'immagine adeguata che rappresenti la sezione e l'autorizzazione ad utilizzarla in home page. Mentre decidete ne prenderò una a mio gusto...3 punti
-
Salve, sono io ringraziare la SNI con tutto il suo consiglio direttivo, LaMoneta.it e chi si è prodigato per l'organizzazione e la pubblicizzazione di questa iniziativa di aver scelto di inaugurare questa nuova serie di appuntamenti promossi dalla Società Numismatica Italiana a partire da Pisa, in modo da far conoscere le collezioni numismatiche presenti nei suoi musei, contribuendo a sottolinearne la ricchezza, la valenza informativa e anche la loro bellezza (sia tra le romane, che tra le medievale e le moderne ci sono delle vere e proprie chicche). Spero che la giornata riesca bene e che le monete siano di vostro gradimento (ma su questo penso che non ci siano dubbi ;)). Io cercherò di trattenervi il giusto con la conferenza mattutina perché vorrei che i protagonisti dell'evento siano le monete stesse e i partecipanti stessi. Per tale motivo chiederei a chi verrà di portarsi, se possibile, la propria lente e un paio di guanti (di filo meglio, o di lattice: per chi non ne avesse di questo secondo tipo ne porterò io qualche paio di scorta). Un caro saluto e...a presto! MB3 punti
-
Ciao, il tuo parere va rispettato ed è giusto che qualcuno ti dia una risposta. Questo tetradramma di Naxos , per la sua grande espressività , l'incisore ha dovuto uscir fuori dal cerchio perlinato , Alcune di queste monete ,a causa del tondello , molte volte hanno impresso la testa di Dionisio barbata al limite del bordo , o la barba non e impressa perché fuori conio. In questa moneta in asta alla Nac ha un flan largo, di conseguenza ci fa osservare fin dove arriva la barba. Poiché durante la coniatura ha subìto uno scivolamento o un doppio colpo di martello , i peli estremi in basso danno l'impressione che la barba sarebbe stata più lunga. ma è solo lo scivolamento che lascia la traccia. come si osserva la traccia del perlinato più vicino al bordo da ore 13 ad ore 16. Il doppio colpo lo osserviamo nel nasello , sopra la palpebra dell'occhio i baffetti ecc. Con ciò si e liberi di avere pareri contrastanti , magari influenzati nel leggere messaggi sparati per provocare eventuali reazioni. La mia modesta opinione l'ho già espressa , (potrei averla nella mia collezione !!) Forse chi l'ha vista dal vivo e legge che qualcuno dubita ............ Allego un confronto con altri esemplari , dove possiamo osservare i limiti della barba. Non penso che sia andato dal barbiere . Magari se la osserviamo ingrandita in HD , la si può apprezzare meglio.2 punti
-
Partenza a razzo, dunque! Avete ragione. In alcuni casi, là dove spesso le lettere sono particolarmente pasticciate non è facile distinguere Lucca da Pisa. A questo punto sarebbe interessante classificare il tipo. Io ho perso allenamento, sapete l'età non aiuta Forse qualche collezionista o appassionato ci sta seguendo ciao2 punti
-
Ottimo Mario, proviamo a risvegliare un po' la sezione... magari qualche nuovo utente appassionato di medioevo e/o monete medievali troverà un aggancio per intervenire...speriamo... Personalmente io coi rovesci faccio così: cerco un elemento che potrebbe essere una S (se manca allora è Lucca) tra le lettere nel campo e la lettera A ruoto la moneta in modo da avere la A in basso cerco di leggere PISA partendo dalla lettera posta a ore 9 e andando in senso orario. In questo caso lo schemino funziona!2 punti
-
Forse sono fuori periodo ma non ho resistito.... honi soit qui mal y pense «sia vituperato colui che pensa male» Motto dell’ordine inglese della Giarrettiera, istituito, secondo una tradizione leggendaria, dal re d’Inghilterra Edoardo III in onore della propria amante, la contessa di Salisbury, alla quale durante un ballo era caduta una giarrettiera; il re si precipitò a raccoglierla e rimproverò con tali parole i cortigiani che sorridevano dell’episodio. Buona serata.2 punti
-
Sandokan, dicendo che la medaglia non era ufficiale (Zecca) ma Jhonson non intendevo affatto dire che era una copia ne tantomeno un falso. La medaglia è originale e vera ma non è quella data dallo Stato ai militari che avevano partecipato alla lunghissima campagna di Libia. Queste medaglie delle ditte private venivano acquistate dagli interessati per svariati motivi. Dal punto di vista collezionistico la differenzazione ha una sua importanza nel novero delle varianti , per quel che riguarda l'autenticità dell'insieme bisognerebbe vedere sotto le fascette se la coloritura del nastro è diversa, cioè se è più viva vuol dire che quelle fascette sono state applicate all'epoca se invece è uguale all'esterno sono state applicate di recente. Saluti2 punti
-
Grazie per l' apprezzamento del post . Non e' un errore del tuo server , le foto sono sparite , ho fatto presente il problema al moderatore perche' non potendo piu' intervenire nel post , perché il tempo della modifica e' scaduto , ho inviato le foto che saranno a breve ripristinate , ciao .2 punti
-
2 punti
-
Buona sera @FedericoCeretti la moneta dovrebbe essere questa: Q.NASIDIVS Zecca mobile con Sextus Pompeius 44-43 a.C. in seguito le posto un link in cui può vedere la moneta: http://numismaticavaresi.bidinside.com/it/lot/9060/pompeo-magno-monetario-q-nasidius-44-43-/ la foto postata da me è una moneta simile a quella inserita da te... e sembrerebbe un riconio.... mentre quella che puoi trovare sul link è sicuramente originale... comunque non essendo specializzato in questo tipo di monete non son dirle nulla riguardo l'autenticità della stessa saluti2 punti
-
si, infatti ! Dione può anche citare "Bruto" ... tanto se già caduto in errore (lui o ecclesiastico non fa differenza) in un volto uno ci vede chi vuole*. *prima di esser insultato vi ricordo che anche la femme fatale Cleopatra è raffigurata sulle monete praticamente col volto da uomo, e pure brutto. Questo per dire che il volto non fa il monaco.2 punti
-
penso che non possa mancare questa mezza lira di Emanuele Filiberto con l'elefante in mezzo alle pecore (ex NAC ). soggetto fuori dal comune il cui motto ha fatto parecchio discutere. INFESTUS INFESTIS. tradotto con ostile con chi gli è ostile. io direi cattivo con i cattivi.2 punti
-
Mi piace questo entusiasmo, è quello che ci vuole per tutti noi... Mi rallegro quando scorgo l'enfasi in ogni appassionato che posta e commenta regalando sempre emozioni alla comunità. Era tempo che non avvertivo tutto ciò... Eros2 punti
-
Le "news" sono quelle monete che non sono ancora state segnalate da nessuno. Se trovi una moneta che è inedita nell'Osservatorio, allora postando il ritrovamento devi anche segnalare che si tratta di una news. Nel file ci sono 2 schede dedicate alle news, prova a scorrere l'elenco delle schede in basso a sinistra e le troverai. Qualsiasi moneta, se è una "news", può essere postata, anche quelle che per tiratura non rientrerebbero nell'Osservatorio. In questi casi, una volta che la news è stata segnalata, non è più necessario postare nuovamente la moneta in questione.2 punti
-
Giro per l'Italia e mi fermo ora a Pesaro.... FERETRIA Feretria deriva da Mons Feretri ( oggi San Leo ) , che ha dato il nome a Montefeltro dove si ritiene sorgesse un tempio a Giove Feretrio. Feretria abbinata al grande albero di rovere con di dietro la veduta del territorio di Montefeltro rappresentano una moneta e una simbologia dell'identità. La moneta, un testone dell'Asta Ranieri 5, è di Francesco Maria II della Rovere ( 1574 - 1624 ) ed è una moneta straordinariamente bella e suggestiva, l'album si sta formando sempre più e mi sembra anche abbastanza completo anche geograficamente....2 punti
-
Io non so se noi abbiamo ancora voglia di metterci in gioco, se abbiamo ancora voglia di divertirci insieme divulgando e incuriosendo, se abbiamo ancora voglia di fare mente locale e riflettere su una moneta e su quello che c'è scritto ma se la risposta è si, questa è la vostra discussione. Sarebbe piaciuta ne sono sicuro a Mario Traina ma non solo...si tratta di leggere nelle nostre monete i motti, le leggende e riportare cosa raccontano, cosa significano, la loro simbolicità, difficile ? Non credo e quante ce ne sono tenendo conto di tutte le monete italiane ma anche estere perchè no e di tutte le sezioni speciali. Discussione generalista che abbraccia tutti, ma veramente tutti, ma per una volta vorrei uno sforzo speciale, veneziani, savoiardi, napoletani, papali, estere, vediamole, leggiamole, divulghiamole, riproviamoci come fu spesso in passato, ma uno sforzo comune poi ci vuole.... Cerco di dare l'esempio, è ovvio che se postate anche la moneta è meglio, se no raccontatela lo stesso, l'importante è esprimersi e credo tutti possano farlo... ET PATET ET FAVET siamo a Livorno col tollero del Porto, fantastica moneta italiana per la sua iconografia e per il messaggio che porta. Può essere interpretato come il Fanale che mostrandosi favorisce, come il Porto che fa di se bella mostra e favorisce, come buona guida per i naviganti, come auspicio per i lunghi viaggi e i commerci nel Levante, come ausilio e porto sicuro alle navi. In questo caso decisamente raffigurazione e motto si integrano in un tutt'uno con una evidenza simbolica unica e incredibile... Forza e crediamoci... ( NAC 30 )1 punto
-
Salve a tutti, una curiosità vedendo la fiction sui Medici. Quali erano le monete circolanti tra il XIV e il XV secolo in Toscana? Oltre all'oro e all'argento, tra i vari ducati italiani era accettata anche la monetazione "spicciola"? Grazie per le risposte.1 punto
-
Alla morte di Traiano successe Adriano ; questo e’ quanto ci dice una piccolissima finestra della lunga cronologia imperiale romana . Questo passaggio di consegne da Traiano ad Adriano presenta e presento’ anche presso i contemporanei dei dubbi , delle perplessita’ , circa la regolarita’ della successione all’ Impero di Adriano . Vediamo di ripercorrerne i fatti . Secondo la tradizione storica Adriano fu un cugino diretto di Traiano , lo accompagno’ nella seconda campagna dacica , quella conclusiva , contro Decebalo e gli fu affidato il comando della 1° Legione Minervia , comportandosi eroicamente , tanto che Traiano lo investi’ del consolato nel 108 e prese in considerazione la possibilita’ di adottarlo , fatto che poteva rendere possibile la ufficiale successione all’ Impero . Tutto cio’ fu accentuato dalla benevolenza e protezione della saggia Plotina , moglie di Traiano , la quale fece ottenere ad Adriano la carica di Legato nella successiva spedizione contro i Parti ; in questa fase trovandosi Adriano in Siria come Legato dell’ Imperatore , il 9 Agosto del 117 seppe della avvenuta adozione , quindi nuovo Imperatore e due giorni dopo , l’ 11 Agosto , venne a sapere della morte di Traiano . Secondo la Storia Augusta invece , in base ad una opinione diffusa tra tutto il concorde comando militare di Traiano , questi avrebbe meditato di lasciare l’ Impero a Nerazio Prisco che era un alto membro del consiglio imperiale di Traiano e famoso giurista dell’ epoca , tanto che Traiano un giorno disse a Prisco : "se mi dovesse accadere un giorno qualche disgrazia , affido a te le Province” . Perche’ allora il successore di Traiano fu Adriano ? Sempre a parere della Storia Augusta , fu Plotina tramite una manovra che , morto ormai Traiano , avrebbe fatto parlare con la falsa voce di un moribondo , un altro al posto di Traiano , comunicando personalmente a Plotina la successione ad Adriano ; mentre come documento scritto non ci fu nulla ; addirittura si sospetto’ di una infatuazione della anziana Plotina verso il giovane Adriano . Proviamo ad analizzare i fatti : a quanto pare Traiano , sapendo di essere malato , rimase molto indeciso a chi affidare l’ Impero dopo la sua morte , come fece Nerva con lui ; come abbiamo visto probabilmente penso’ a Nerazio Prisco , forse fece anche un pensiero sullo stesso Adriano , sempre secondo la Storia Augusta penso’ anche di agire come Alessandro Magno che non designo’ nessun successore , infine penso’ anche di delegare al Senato la scelta di un successore all’ Impero . Come si nota , con i dati disponibili che abbiamo , Traiano in questo campo si comporto’ con estrema indecisione , contrariamente da come agi’ da militare , evidentemente considerava questo passaggio di consegne di estrema importanza per l’ Impero , piu’ di una conquista esterna . Cerchiamo ora di analizzare in questa storia la figura e il ruolo di Plotina , personaggio non indifferente come importanza nei fatti trattati a proposito della successione al marito . Va subito detto che Plotina fu donna molto intelligente e fedele a Traiano che segui’ personalmente nelle sue principali guerre di conquista in Dacia e in Persia ; fu famosa per il suo interesse nella filosofia , particolarmente verso la corrente dell' epicureismo e per la sua virtù , dignità e semplicità di costumi , quando Traiano mori nel 117 , Plotina aveva circa 50 anni , era quindi per l’ epoca una donna matura , si nota anche dall’ espressione di Plotina coniata sul Sesterzio in foto come le guance fossero in fase cadente . Plinio il vecchio la definisce : “Sanctissima foemina” , mentre Cassio Dione , piu’ lontano dai fatti , parla di una senile passione per Adriano e sospettava di un avvelenamento di Traiano da parte di Plotina dopo avergli fatto adottare all’ Impero , Adriano . Queste presunte accuse del greco Cassio Dione sono sicuramente delle falsita’ storiche in quanto Plotina da donna colta e di seri e solidi costumi , non aveva mai nascosto la propria simpatia verso Adriano in quanto anche lui cultore della civilta’ greca e della loro filosofia , tanto che tutti sapevano di questo legame culturale tra i due ; per saldare ancora piu’ questo rapporto , Plotina favori’ anche il matrimonio tra la figlia di Matidia , Sabina con Adriano , figlia della sorella di Traiano , Marciana . Non ci sono quindi sospetti o motivi per infamare la memoria di Plotina circa i rapporti , non prettamente culturali , con Adriano . Quando nel 121 Plotina mori’ , Adriano la onoro’ con un Tempio a Nemausus (Nimes) sua citta’ natale , mentre le sue ceneri vennero deposte accanto a quelle di Traiano nella cella di ingresso posta alla base della Colonna Traiana . Stesso fedele rispetto Adriano porto’ verso sua suocera Matidia , madre di sua moglie Sabina e nipote di Plotina e Traiano in quanto figlia di sua sorella Marciana ; quando Matidia morì nel 119 , Adriano le dedico un grande Tempio a Roma , posto tra il Pantheon e il Tempio di Adriano , come si puo’ vedere nella ricostruzione in foto , oggi ne sono rimasti miseri resti sepolti sotto le case e parte dell' attuale Senato della Repubblica . Concludendo Adriano si dimostro’ , a parte gli ultimi anni quando era malato , un ottimo Imperatore , a dimostrazione della buona scelta di Traiano Plotina . In foto le quattro donne di Adriano : Plotina , Marciana , Matidia e Sabina L' ubicazione del Tempio di Matidia con i resti in prossimita' del Senato1 punto
-
Mi sembra una risposta un po' generalista la tua. Potrei dire lo stesso delle lire della repubblica e anche quelle del regno, che al contrario degl'euro, nei mercatini si trovano in ciotola e a peso. Poi se vediamo nel dettaglio pezzo per pezzo ci sono quelli inarrivabili e ricercati sogno di tutta una vita da collezionista. Tu hai voluto vendere ad un commerciante monete circolate (visto che le prendi come resto), ed essendo una monetazione giovane magari loro ne avevano il banco pieno di rotolini fdc, tu al posto loro le avresti prese? E se non si vende, loro cosa lo fanno a fare il banco? Per il circolato ci sono altri canali, e un commerciante è l'ultima persona da prendere in considerazione. Bisogna ricordare che gli euro non riguardano solo il mercato italiano, che magari se la passa male, ma un intero continente. Sulla baia poi che paghi commissioni e chi compra paga la spedizione è anche peggio, almeno che poni in vendita i 2 euro finlandesi commemorativi del 2004 o monaco senza segno di zecca, o qualche ministato commemorativo circolato, la vedo dura. Per quanto riguarda la domanda posta da @megan1993 le consiglio di fare un giro sui vari gruppi del noto socialnetwork o nei vari blog, posta una lista e delle foto e magari le propone in lotti, certo che se vuole vendere 2 euro olimpiadi di Torino circolata sono il primo a dirle di scambiarla al bar con una colazione! @andreacap purtroppo ci possono essere mille motivi che ci spingono a vendere, bisognerebbe valutare caso per caso anche qui.1 punto
-
D'accordo su tutto, Milites : effettuare un esame di ogni oggetto da vicino, dal vivo, se non indispensabile è quanto meno molto importante per una vecchia decorazione. Prima e durante la seconda guerra c'era una catena di negozi, denominati "UNIONE MILITARE, che fornivano soprattutto agli ufficiali divise, berretti, fregi, medaglie : tutto l'occorrente per indossare la divisa. Oggi il numero dei militari è drasticamente diminuito, tuttavia - almeno nelle città grandi - esistono ancora negozi specializzati nel vendere quanto sopra (magari assieme a capi di altro genere). Tu dici che ai militari veniva data la medaglia coniata dalla Zecca. Non ho motivo di dubitarne, ma più volte direi di avere letto in vari testi che alcune medaglie (le più comuni) sono state prodotte anche da Ditte private a cui erano state commissionate dallo Stato, in quanto la Zecca non riusciva da sola - accanto agli altri compiti che aveva - a provvedere in tempi utili. Farò una ricerca, perché vorrei citare queste fonti. Molte medaglie nel corso degli anni sono state perdute, per i motivi più vari, dai legittimi proprietari. In questo caso come tu hai già detto chi era interessata ad averla provvedeva direttamente, acquistandola nei negozi specializzati che non credo venissero riforniti dalla Zecca, ma dalle Aziende che le producevano. Diverso il discorso per un altro tipo di medaglie e di distintivi che venivano commissionate direttamente alle Ditte dai singoli reparti (tanto per fare un esempio, gli stemmi delle unità alpine : ho visto le foto di alcuni ordinativi firmati dal Colonnello a capo dell'unità che commissionava la medaglia (o il distintivo) alla Ditta a cui se ne chiedeva la realizzazione. Dopo l'8 settembre, sia l'esercito della R.S.I. che le tante formazioni militari fasciste dovettero ricorrere esclusivamente ad aziende private, come ovvio. Un saluto cordiale.1 punto
-
mi pare che ti è stato detto tutto quello che c'era da capire..... comunque eccoti servito.1 punto
-
1 punto
-
@min_ver un grosso in bocca al lupo per la nomina di curatore, hai tutta la mia stima Un saluto1 punto
-
1 punto
-
Non penso ci siano dubbi sull'autenticità, e nemmeno sulle tracce di ritocchi sui campi che fanno pensare che si tratti di una moneta reduce da montatura. Sembrano esserci anche tracce di corrosione su alcuni punti del contorno, possibili punti dove la moneta era saldata alla montatura stessa... il tutto da confermare dal vivo. Mancano ancora i riferimenti chiesti da latino: Muntoni 11, CNI 26, Ser. 11 Quanto ai passaggi d'asta, è una moneta che si vede spesso, penso che "NC" citato da sixtus78 sia giusto (la gemella A.II-1691 è decisamente più rara). A titolo di esempio, alcuni passaggi in aste italiane: Asta NAC 30, 2005 - Lotto 586 - SPL - stima 1200 euro, REALIZZO 1200 euro Asta NAC 53, 2009 - Lotto 210 - SPL - stima 1200 euro, REALIZZO 1900 euro Asta NAC 89, 2015 - Lotto 545 - qSPL/SPL - stima 1000 euro, REALIZZO 850 euro Ranieri 9, 2016 - Lotto 596 - BB con fondi bulinati e traccia di appiccagnolo - stima 200 euro, INVENDUTA Ciao, RCAMIL.1 punto
-
Vedo che è già stata orientata correttamente al diritto... va che bella F! Denaro pisano veramente bello, molto leggibile. Grazie per tutto, in bocca al lupo ai colleghi (e amici, che è più importante). Antonio1 punto
-
Ottimo @Cinna74.... Andiamo ora a SAVONA per un altro gioiellino mistico e sacro.... VIRGO MARIA PROTEGE VERGINE MARIA, PROTEGGI ( LA CITTA' DI SAVONA ) Siamo a Ludovico XII di Francia ( 1499 - 1512) con questo testone della NAC 81, moneta estremamente rara ed importante. Al diritto l'aquila coronata e il coronato conta sempre....al rovescio questo quadro con la Vergine Maria con in braccio il Bambino, rappresentazione elevatissima. Abbiamo un mix tra potere, identità, sacralità e religione il tutto su una moneta, Ludovico XII, Savona città e la Vergine col Bambino, potremmo anche chiamarla comunicazione oggi...1 punto
-
penso sia uno spreco di tempo e denaro , è la numero 4 di questo link .. moneta della Plasmon https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/falsi/ErgospalmaPlasmon/dettaglio.html1 punto
-
Buon pomeriggio a tutti.bella moneta. Riguardo la rarità direi che è una moneta comune da reperire, anche in conservazioni molto alte. Secondo me è in conservazione q.BB/BB e il suo valore si aggira ad una quarantina di euro. Mi piace molto questa patina marrone chiaro. Questo tipo di moneta presenta infinite varianti talvolta non riportate nei cataloghi. Una di queste è che la chiave sinistra dello stemma tocca il SA di sacrosan (come questo esemplare di Cristian97) Un altra ancora,(la più rara tra tutte),invece di riportare la data in cifre romane,riporta: CICCICCCI (con alcune C speculari a quella normale) e la scritta al dritto POSSESS che è senza la S finale.1 punto
-
Salve @angel, ti ringrazio per l'apprezzamento dimostrato verso questo mio scritto: sono felice di sapere del tuo interesse per la parte artistica di questa monetazione, anche perché non tutti ci trovano qualcosa di artistico nelle rozze coniazioni salernitane. Accolgo con favore anche la tua richiesta di approfondimento e vedrò a breve di concentrarmi su quest'argomento, magari qui sul Forum, in modo da rendere partecipi tutti coloro che vorranno interessarsi al dibattito.1 punto
-
In una discussione così, almeno per me, non parlare di Lucca prima o poi è praticamente impossibile.... Lucca è legata a dei precisi riferimenti iconografici ma anche di leggenda, si passa da Sanctvs Martinvs al Volto Santo, raffigurazione che come iconografia parte dai grossi medievali e si modifica nel tempo ma rimane. VVLTVS SANTVS IL VOLTO SANTO Lucca fa del Volto Santo, di Cristo, un simbolo di identità e religioso, più di così non si poteva e rimarrà fedele nel tempo, perché poi cambiare uno potrebbe chiedersi ? E Cristo lo vedremo in più raffigurazioni e quindi la monetazione di Lucca si esplica si con la sua iconografia mistica e sacra ma anche con la leggenda semplice ma che dice tutto e di più col VVLTVS SANTVS Presento una splendida ed emozionante raffigurazione della Santacroce da 25 soldi del 1748 di Leipziger Asta 85, qui abbiamo un Cristo in croce radiante, la monetazione è anche questo un quadro Sacro come questo....1 punto
-
Mi sfugge la logica di Vigno... cosa significa che Cleopatra appare 'brutta' sulle monete. Forse, non rispondendo ai canoni estetici cui siamo abituati leggendo Asterix, qualcuno può' pensare che non sia Cleopatra? Perche Dione sia sarebbe sbagliato ? Ha descritto un'emozione di Bruto dove compare al diritto il suo ritratto e al rovescio il pileo tra due pugnali. Questa moneta aveva una fortissima simbologia associata al tirannicidio e alla restituzione della libertà' con la morte del despota. Non a caso un secolo dopo tale simbologia ( del rovescio) e' stata presa s modello da un'emisdione anonima del 68 dC proprio a significare l'anelito di quella libertà' e al posto del diritto e' stata posta la testa della Libertas e al rovescio la legenda Restituta. Non so ma a me sembra che tutto quadri e che tutto fili in modo coerente. Se poi - per far quadrare i conti di ipotesi fantasiose - per non dire strampalate - dobbiamo inventarci storie confuse che Dione non aveva presente chi fosse Bruto o che Cleopatra in realtà' era una bellissima donna peccato che però' l'hanno raffigurata ( sciagurati monetieri) come una trans sulle monete per farle dispetto, bene.. fate pure ma non chiamatela Storia , altrimenti ognuno se la può' (ri)costruire come gli pare e al diavolo la ricerca documentale e il metodo della ricostruzione filologica ....1 punto
-
Brutta e' brutta, non conosco abbastanza la monetazione per pronunciarmi, io non la comprerei mai....comunque dopo questo post e' diventata una delle monete piu' osservate dagli italiani sul noto sito.1 punto
-
il MIR riporta il n. 60/ 5 palato al II e III, il P.R. riporta il n. 20 palato al II e III, comunque sono diverse entrambe le legende1 punto
-
Salve @Legio II Italica, grazie per questa panoramica sulle varie ipotesi relative alla successione di Traiano: una decisione delicata e di sicuro difficile da prendere... E' sicuramente particolare e suggestiva l'ipotesi di un'infatuazione di Plotina per Adriano ma, data la sua fedeltà verso Traiano, in effetti è poco probabile... Poi certo, le mie conoscenze sull'argomento sono piuttosto superficiali e andrebbero approfondite, quindi rinnovo i ringraziamenti per questa discussione che mi è stata molto utile per chiarire alcuni punti! Buona giornata!1 punto
-
Grande @dux-sab ! Continuo e mi fermo a MIRANDOLA, zecca estremamente significativa e ricca di esempi bellissimi e significativi.... AMORIS MIRACVLVM Miracolo dell'amore Moneta rarissima e fantastica da 2 ducati di Gian Francesco Pico ( 1499 - 1533 ) della NAC 85, ex Ratto Numismatica 1968. Al diritto questo busto con berretto del Signore e come spesso accade mentre al diritto il Signore ci mette il suo ritratto al rovescio arriva il messaggio con la leggenda e l'iconografia. Qui c'è un San Francesco che riceve le stimmate, scena che secondo Cappi fu ripresa da Giotto nella Basilica di San Francesco ad Assisi. E' un miracolo, il miracolo dell'amore e San Francesco amplifica sicuramente questo alto e religioso messaggio...1 punto
-
si, anche se la personale visione di 2 esemplari in piombo, mi mette la "pulce nell'orecchio" (come detto anche qui nel post) che possa essere piombo ramato o bronzato... Alcuni puntini di ossidazione molto neri, mi lasciano pensare questo; Chiaramente si dovrebbe vedere la medaglia dal vivo...1 punto
-
Quindi se ho capito bene, per il denario del 68, coniato " in pochissimi esemplari" non sussistono dubbi di autenticità, suppongo per evidenze legate ai vari ritrovamenti e provenienze accertate...e difatti non è mai stato in discussione.. Mentre per il nostro supposto "Idi di Marzo", censito, se non vado errato, in oltre cento esemplari con una varietà di conii da fare invidia ai denari di Piso Frugi, a tutt'oggi questa certezza non c'è a nessun livello... questo si che è stupefacente! non trovi che , anche a naso, ci sia qualcosa che non quadra nella tua conclusione?...non fosse che per mera statistica... Una altra domanda: gli scritti di Cassio Dione, suppongo che ci siano pervenuti non in originale ma grazie all'opera di copisti ecclesiastici e non, attraverso i secoli, giusto?...1 punto
-
Sulla sbavatura in questione andrebbe visualizzata anche dal bordo per avere un quadro piu nitido. Sembrerebbe un ecrescenza di metallo poi raffreddata da qui l effetto sbavatura. In questa sezione periferica il conio potrebbe non aver inciso e quindi questa sbavatura nata già nella preparazione del tondello potrebbe essere sopravvissuta alla fase della coniazione. In queste emissioni cosi ridotte dove sono pochi I particolari da studiare va analizzato necessariamente lo stato del metallo e il punto di eventuali cristallizzazioni dello stesso.1 punto
-
Una sola parola Neoclassicismo...questo basterebbe per riassumere i fasti del periodo. Teatri, biblioteche scuole, magnifici edifici, l'impronta più importante per lo sviluppo urbanistico e artistico di una città che ancora mi fa sognare tutti i giorni che la incontro... L'imperatrice e la casa Austriaca diedero un contributo enorme alla città di Milano come dice giustamente l'amico Mario, e il Vanvitelli e il Piermarini furono gli alfieri di tutto ciò. Penso al recupereo di Palazzo Reale, il Palazzo di Brera, il Teatro Alla Scala, solo per citarne alcuni fra i più importanti. Trieste ebbe in dono la stessa impronta, attraverso lussuose dimore che diedero maggior lustro alla città. Eros1 punto
-
Un bell'articolo di Cristina Crisafulli, pubblicato nel 2001 (Uomini e tecnologie monetarie: la visita di Du Bois alla zecca di Venezia), riporta in appendice una relazione tecnica manoscritta ed inedita di Du Bois del 1755. Allego di sotto la parte relativa all' "operazione degli aggiustatori". Il Du Bois non si concentra sui torni (di cui fa cenno: gli aggiustatori incastreranno le piastre sulle machine ecc.) ma intende spiegare come portare a peso i talleri, cioè in pratica le sole monete coniate al bilancere a Venezia. Si tratta di limare con attenzione entrambe le facce delle monete, nel caso specifico non con una semplice lima ma con uno strumento ad hoc che verrà utilizzato anche fin oltre la prima metà del XIX secolo. Ciò detto non intendo andare oltre. Per quanto riguarda la moneta di sopra ricordo solo la regola medioevale del rasoio di Occam, cioè della spiegazione più semplice. Ribadisco che non vi è altro modo, a mio avviso, di interpretare il difetto complanare: qualsiasi altro sfregio altererebbe i bordi dello stesso, infossandoli (botta) o sollevandoli (taglio); in questo caso, se la foto permette di ben giudicare (ma mi appello a @Eldorado), i bordi della lesione sono piani, in armonia colla restante coniazione. Ciò significherebbe che il tondello, scalfito o inciso in profondità per essere alleggerito da peso eccedente, fu poi coniato lasciando un blank nella parte "limata" troppo in basso. Anche il naso della figura muliebre sembra riportare i segni del tornio, tuttavia il suo profilo appare indenne, come deriverebbe da una coniazione intervenuta successivamente. P.S. a @fabry61: attenzione "Tornio" per limare, non "Torchio a bilancere" o Pressa per coniare.1 punto
-
Questa bellissima osella presenta addirittura due legende, una al D/ e una al R/ (fonte "il Giornale della Numismatica", di Roberto Ganaganelli). GERMINAVIT LILIVM FLOREBIT AETERNO, ossia “Il giglio è germogliato [e] fiorirà in eterno” è la legenda che appare al dritto delle due versioni dell’osella veneziana coniate a nome di Francesco Molin, 99° doge della Serenissima, nel 1652 in oro, al valore di 5 zecchini, e nel 1652-1654 in argento. La raffigurazione al dritto vede come di consueto san Marco nell’atto di porgere al doge, inginocchiato a destra, il vessillo; tuttavia, dietro le spalle dell’evangelista compare su questa bella moneta-medaglia un’altra figura in piedi, quella di sant’Antonio, adottato proprio nel 1652 dalla città lagunare come uno dei suoi protettori e alcune delle cui reliquie furono trasportate in città da Padova, centro della devozione nei confronti del santo. Il giglio, simbolo di sant’Antonio, è dunque il fiore che – come il culto per il santo stesso, “fiorirà in eterno” a Venezia. La legenda rappresenta, spiega Mario Traina ne “Il linguaggio delle monete”, un adattamento e una fusione dal testo biblico di Osea (14, 6) ove si legge “Israel germinabit sicum lilium” (“Israele germoglierà come un giglio”) e di Isaia (27, 6) che recita “Florebit et germinabit Israel” (“Israele fiorirà e germoglierà”). La legenda è preceduta da S M V (SANCTVS MARCVS VENETVS) e seguita dal nome del doge FR MOL D (FRANCISCVS MOLINO DVX). Al rovescio dell’osella del 1652, anno VII di dogato del Molin è invece è rappresentato l’esodo del popolo ebraico guidato dal Signore affinché scampasse alle persecuzioni degli Egizi. Si tratta di un’immagine che richiama il difficile momento che la Repubblica di Venezia stava vivendo alla metà del Seicento con l’augurio che, così come Dio fu guida e protezione degli Ebrei verso la Terra promessa, così il santo potesse fare da “supporto” nel proteggere i Veneziani durante la guerra in corso contro i Turchi. Nonostante le vittorie riportate, la situazione a Candia rimaneva assai difficile. Il blocco veneziano ai Dardanelli era una spina nel fianco della flotta turca, ma non poteva continuare per tutto l’anno, avendo le navi necessità di manutenzione e riparo durante l’inverno, mentre i Turchi di Candia ricevevano rinforzi ed approvvigionamenti regolari. Questa osella, nella legenda al rovescio fa riferimento alla guida sicura del Signore: IN HOC SPERANS NIL ERRANS, ovvero: “Noi crediamo in questa guida e dunque non possiamo sbagliare”. Michele1 punto
-
Devo congratularmi per i tuoi esemplari postati sino ad oggi, fra l'altro è il mio periodo preferito, dove ogni tondello aveva una sua identità, a differenza delle emissioni avvenute con l'avvento del bilanciere. Ogni colpo inferto al conio, dava vita ad una moneta che portava con se l'anima dell'incisore che aveva improntato i coni, e un pò anche di colui che l'aveva battuta, come se la firmasse... E questo fascino lo si evince anche in questo nominale, io apprezzo maggiormente il rovescio parla attraverso quelle linee sinuose... Eros1 punto
-
Ragazzi , io penso una cosa , almeno parlo per me io sono collezionista, ed di certo non acquisto le monete per sapere se sono gettonate o meno , il collezionista acquista non per lucro .1 punto
-
1 punto
-
Ti devo dire che mia madre di cognome faceva Mason. Tanto per restare in tema. Se mi invii l'articolo mi farebbe molto piacere. Ciao Fabry1 punto
-
Cari Signori, sotto ho incluso un link al mio articolo nel linguaggio inglese [solo ora ha ottenuto il permesso di pubblicare on-line], che è stato creato con il Vostro aiuto, grazie mille!! https://www.academia.edu/28757365/The_Testone_of_Bona_of_Savoy_from_the_Emeryk_Hutten-Czapski_Collection_in_Krakow1 punto
-
Bah sarà io non mi sento esperto di medaglie, ma per me la medaglia non è fusa ma è coniata: a parte che non vedo queste presunte tracce di fusione, ma un bordo così su un falso fatto per fusione lo vedo ben difficile, idem per la ribattitura delle lettere. Riguardo alla presunta data corretta, non mi sembra neanche quello, c'è qualche striscio di pulizia, probabilmente c'era una crosta di verde (forse appiccagnolo??) che corrisponde all'altro lato a PRO(PUGNA). In merito alla comparazione fatta nel post precedente, è evidente che ci sono due coni per questa medaglia, come per altro specificato da Piero Voltolina che assegna due numeri e due foto ( 691 e 692, la Negrini è la 692, leone piccolo, zampa che non taglia la legenda), un ragazzo più esperto di me mi ha detto che ci sono altre varianti ma non mi ricordo quali (ll Pacorigh, che non ho purtroppo, dovrebbe riportare queste differenze). Sul discorso peso io non mi sentirei proprio di bocciare una medaglia per il peso, a maggior ragione se è di bronzo; Voltolina nella nota scrive che sono state oggetto di riproduzione nel secolo scorso (senza specificare però come), ma se è questo il caso della medaglia Negrini direi che hanno usato dei conii. Inoltre Il Comune di Palmanova ne ha coniate dopo il 1970, del primo tipo ( volt 691) ma con la data in rilievo e il nome dell'officina (Johnson), non so se per iniziali o per esteso. Dunque per tipologia non può essere una johnson taroccata asportando la data e l'officina al D/, rimane la possibilità che sia un esemplare del secolo scorso... ma qualcuno sa se queste riproduzioni erano coniate o fuse fatte da calchi?? Io mi ricordo di averne vista una chiaramente fusa, pensavo fossero quelle le "riproduzioni del secolo scorso" citate da Voltolina, per le coniate pensavo forse errando, che fossero buone; d'altronde ne hanno coniate a bizzeffe, e questo lo testimonia la notevole quantità di varianti che riporta il Pacorigh... :unsure: Qualcunoi ce l'ha ? Pacorigh "Le medaglie di Palma", in Palme, Udine 1976, pp 239-2561 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.