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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/14/16 in tutte le aree
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Se non parliamo della crisi generale che sta colpendo tutto quello che non è dentro FB e dentro google allora possiamo affermare che lamoneta.it è uno di quei luoghi che meglio sta tenendo nei confronti di un modello di internet basato sul concetto INTERNET = FACEBOOK. Abbiamo dalle 10 alle 20 registrazioni al giorno, nei bei tempi arrivavamo a 30 e prima del restyling eravamo scesi a 5/8. Si intravede una ripresa. Quali difficoltà, non mi risultano problemi a postare foto visto che solo ieri sono state postate centinaia di foto con zero segnalazioni. Di cosa parli? Mah... Registrazioni più alte da inizio anno (Restyling luglio 2016) Nuovi post inviati più alti rispetto a luglio e in ripresa rispetto al resto dell'anno. Per parlare di crisi dobbiamo confrontare i dati di oggi con il 2010/2011, ma questo c'entra veramente poco con il restyling del sito. Questo mi dispiace ma siamo così sicuri che questa grafica sia così diversa dalla precedente? ho postato mesi fa un confronto e i colori sono molto, ma molto, simili. Ciao @uzifox, hai ragione i tempi per mettere in atto le proposte degli utenti sono spesso troppo lunghi. Ma tieni presente che il lavoro che è stato fatto per aggiornare il forum ha reso molte delle cose che citi non più compatibili. Questo significa che qualcuno ha dovuto programmare intere aree del forum da zero. In alcuni casi, come per gli slider e la sezione annunci il lavoro non è stato per niente una passeggiata. Comunque a fine anno rimetterò mano anche al gruppo staff, perché negli ultimi mesi abbiamo perso alcuni elementi che erano fondamentali per la gestione del forum e quelli rimasti oggi fanno il lavoro per dieci e non posso certo chiedere di più. Rimane il fatto che ognuno di noi ha periodi in cui può dedicarsi a tempo pieno al forum e altri momenti dove lavoro, famiglia e imprevisti possono tenerti lontano da lamoneta.it. Per questo avere un gruppo STAFF più numeroso può essere di aiuto. Ancora non capisco la causa di questo problema. "Da tempo" significa dal 06/ottobre, oggi è 14, quindi è passata una settimana, non mi sembra la fine del mondo sinceramente. Comunque chiedo scusa, vedrò di accelerare la pratica. I dati dicono questo: Se confrontiamo Luglio 2016 (data del restyling) con oggi tutti i dati sono in netta crescita, registrazioni, nuove discussioni e numero di risposte. Da inizio anno invece abbiamo un netto miglioramento per quanto riguarda le nuove registrazioni e siamo ancora un pò sotto per quanto riguarda i nuovi contenuti, ma come ho già scritto c'è un trend positivo che fa ben sperare. Ban la norma? mi puoi fare qualche esempio? Comunque per chiudere, è vero che 5 anni fa il forum era più "vivo", è falso che da quando c'è stato il restyling il sito ha perso contenuti, è verissimo che stiamo assistendo ad un fenomeno legato a Facebook che è realmente preoccupante. Frequento spazi di discussione dove admin da tutto il mondo lamentano un graduale spopolamento delle proprie community a favore di Facebook. Chi resiste meglio a questo fenomeno sono quegli spazi, come lamoneta.it, che propongono approfondimenti, che tentano di fare cultura, divulgare, mantenere uno spazio/baluardo di civiltà. Perdono e muoiono tutte quelle community troppo simili a Facebook, in pratica spazi con discussioni generaliste e mal moderate. Ma attenzione il problema non è solo dei forum, qua si parla di un fenomeno che sta distruggendo tutto, dal giornalismo, ai blog, ai siti personali. Sono preoccupato per lamoneta.it? beh, chiaramente non siamo immuni da questo fenomeno, ma sono anche fiducioso. Provate per un attimo ad immaginare uno dei nostri migliori utenti a postare discussioni numismatiche su FB, tra vignette xenofobe, liti tra tifosi di calcio, link spazzatura, retorica nostop, "ieri sono andato al cesso", "oggi ho litigato con mia moglie", tutto questo farcito da mi piace mi piace e poi mi piace.... ecco in questa sorta di cloaca provate, dopo qualche tempo, a ricercare l'articolo scritto dal nostro utente... impossibile... Facebook non diventerà, almeno nel prossimo futuro, uno spazio dove curare e seguire approfondimenti o portare avanti discussioni di un certo tipo. Certo vista l'enorme utenza è chiaramente uno spazio allettante per chi vuole commerciare e forse provare a scambiare qualche moneta... ma oltre a questo difficilmente vedo altro. Esiste un'era pre Facebook e un'era post Facebook, lamoneta.it ci sta in mezzo... ma in fondo il bello di internet non era proprio la varietà e l'immenso mondo da esplorare? oggi purtroppo tutto (o quasi) si riduce ad un mono-dominio. Buona notte.15 punti
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Siamo sempre noi i fautori di tutto, mi ci metto io per primo, ho contribuito a fasi alterne, la vita e ricca di eventi taluni piacevoli altri meno.. Un decennio stupendo, trascorso insieme a tutta la penisola, appassionati di ogni estrazione e età. Ho condiviso emozioni straordinarie, monete, amicizie, incomprensioni, gioie, nozioni, scoperte, aggregazione, stupore.. Insomma ho creduto molto in questa comunità, perchè sentivo l'abbraccio della passione verso i valori umani, e la scienza che ci accomunava. Nel mio piccolo ho contribuito a sostenere l'ambiente, perchè fonte inesauribile di nozioni e di socializzazione, non è facile incontrare chi ama la numismatica. Ho notato come tutti una certa flessione, ma non è la prima volta, e come in altri casi ho cercato crederci e avvicinare. Ne approfitto per chiedere a tutti quelli che credono ancora nella NUMISMATICA e nella divulgazione, di sostenere insieme questo progetto, che ha dato moltissimo a tutti noi, e vorrei che ancora potessimo tornare e gioire per un tondello postato o per un racconto di un nuovo iscritto.. Abbiamo la fortuna di vivere questo momento unico nella nostra vita perchè lasciarlo andare, e dove... Con affetto... Eros7 punti
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So che nelle medioevali sono diversi, alcuni di loro scrivono su riviste scientifiche e altri hanno partecipato come relatori a convegni internazionali. Nelle antiche io qualche contributo su argomenti meno noti ai più cerco di portarlo sempre, e come me anche altri utenti, anche se abbiamo meno pretese di "scientificità" e più divulgative. Una discussione in rilievo nelle romane è di un ragazzo del '99, tanto per dire. A Parma, a partire dal 2017, complessivamente avranno parlato 10 persone under 25 (forse un paio di eccezioni con ragazzi under 30), scelti tra i più attivi nel forum, e ne sono rimasti fuori almeno altrettanti (alcuni presenti come pubblico proprio a Parma). Sempre parlando di convegni, oltre ai partecipanti del convegno di Taormina (di caratura internazionale), io ho parlato a Torino e sicuramente altri avranno parlato in altre occasioni non strettamente connesse ai giovani. Certamente hai ragione nel dire che quantitativamente siamo pochi: non parliamo mica di centinaia di persone! Ma siamo pochi anche perchè la numismatica, come scienza, non è una passione molto in voga tra i giovani Se però mi dici che su facebook ce ne sono centinaia e che sono al livello degli esempi che ti si possono portare qui sul forum allora è un altro discorso. Se su facebook invece la maggior parte degli utenti sono attivi nell'identificare monete e nel dare valutazioni allora il paragone con Lamoneta non regge. Io non conosco i gruppi facebook quindi tu che hai una visione d'insieme potrai sicuramente avere un'idea più chiara.4 punti
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Si viaggia ancora... Lungo la passione che ci porta a scorgere incantevoli emozioni... NAPOLI Alfonso II d’Aragona (1495-1496). Mezzo carlino. AR 1,81 g. – ø 21,2 mm. ALFON : II : VICTOR • ET LIBER • Impresa araldica (?) con nastro iscritto, E – VAE – R. Rv. CONCORDIAE • • • Volatile stante a sinistra su linea d’esergo. Per l’attribuzione di questo mezzo carlino alla zecca di Napoli il Prof. Philipp Grierson, emerito studioso e grande esperto di numismatica medioevale italiana. sostiene l'assegnazione a Napoli, in quanto il nome, lo stile delle lettere e la successione degli anelletti della leggenda sono tutti caratteristici della zecca di Napoli. Aggiunge inoltre che l’assenza del titolo reale e il motivo delle leggende fanno pensare che si tratti di coniazione accessoria ad un’emissione per l’incoronazione, da distribuire tra coloro che presero parte alla cerimonia. Il titolo Victor et Liberator si riferirebbe ai suoi precedenti successi militari (come Duca di Calabria liberò Otranto dai turchi), e Concordiae una allusione alle sue speranze per il futuro. Per quanto concerne il diritto. Il prof. Grierson presume possa trattarsi di un’impresa araldica immediatamente riconoscibile dai frequentatori di corte e da un numero non molto vasto di sudditi, ma per quante ricerche abbia fatto, non è riuscito a trovare nulla di simile. In ultima ipotesi potrebbe essere una delle numerose insegne dell’Ordine dell’Armellino. A mio parere, rimane comunque un opera incisoria di straordinario valore artistico.., meritava di essere donata alla comunità degli appassionati del forum. Eros4 punti
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I gruppi di FB nascono e muoiono molto in fretta, e anche il numero di iscritti reale e' un dato abbastanza a casaccio. Andare dietro a ste cose e' assurdo. Mi ricordo che anni fa gia si parlava della scelta di campo di avere un forum con contenuti seri (quindi moderati da gente in gamba come mi sembra il caso qui) e non una caterva di sciocchezze usa e getta, che poi e' lo spirito dei social network. Cos'e' cambiato da allora? I social sono sempre piu' futili e stupidi e invece qui, ogni tanto , escono cose eccelse. La massa dei "quanto vale" non apprezza ? Ce ne faremo una ragione.4 punti
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In qualità di modesto collezionista di monete bresciane segnalo che in Asta online di Numismatica Picena è apparsa la moneta che posto in immagine: si tratta di un Grosso, detto dei tre santi,( San Apollonio al diritto e i santi Faustino e Giovita al rovescio emesso dal Comune di Brescia sotto la Signoria di Berardo Maggi ( 1298 - 1308 ). La moneta, tra l'altro presentata in condizioni SPL + , è da catalogo considerata R5. Non credo che se ne siano visti molti esemplari in vendita; infatti è offerta a base d'asta di € 7000 ed è ovviamente irraggiungibile per i comuni collezionisti. Se qualcuno che si trovi a Brescia volesse vedere il sarcofago, molto bello, in cui si trova il Vescovo Berardo Maggi non deve fare altro che visitare il Duomo vecchio.3 punti
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Io da collezionista di 21 anni posso e spero di potervi in qualche maniera tranquillizzare. Mi sono appassionato alla numismatica senza alcun legame con il suo mondo , senza circoli vicini,musei con monete, parenti collezionisti e ecc.... il collezionismo in tutte le sue forme è pratica che sempre esisterà perchè semplicemente fa parte della natura umana, dai tappi di bottiglia ai dipinti di Monet. Quindi non ci sono a parer mio reali pericoli che la numismatica muore , come in tutti i processi sociali ci sono momenti peggiori e migliori. In particolare mi preme esprimere il perchè colleziono. Le monete sono forme d'arte che appagano la mia sfera estetica e la mia stratificazione culturale nel pieno senso antropologico, nondimeno le monete sono in quanto testimonianze storiche reali e oggettive l'unica macchina del tempo che può esistere , ed è questo per me il fulcro del loro grande fascino. L'incisore/ artista che ha disegnato e modellato il conio , contemporaneo della data epoca incarna lo spirito del suo tempo, le simbologie , le cose importanti sulla sua visione di quel mondo e quindi una sua rappresentazione. Nondimeno dietro ogni moneta c'è il contesto storico degli avvenimenti su di essa impressa , è una chiave di volta su cui studiare ,approfondire, comprendere e vivere il passato. Mi emoziono quando stringo un marengo francese nelle mani da grande appassionato dell'epoca napoleonica , è come aver partecipato alla battaglia , sentirne gli echi e i rumori, ne tengo nelle mani un pezzo tangibile e concreto. Perchè è questo quello che vorrebbe ogni studioso e appassionato di storia, poter disporre di una macchina del tempo , ma dato che non è possibile , che si possa almeno rivivere il passato nella propria testa , cosa per cui è indispensabile scrollarsi di dosso le vesti sociali e antropologiche della propria epoca , attraverso una conoscenza capillare di ogni testimonianza e documento possibile. Allo stesso modo collezioni euro e monete estere generali , che sono legate invece al presente , a vari momenti della mia vita e alle persone che spesso me le regalano. Constatato questo , la cosa più bella , è necessario vedere l'altro lato della medaglia, spesso il collezionista è solo con la sua collezione e le sue emozioni. Io non conosco altri numismatici di persona e non ho quindi rapporti di amicizia e personali con altri collezionisti, cosa abbastanza frequente. Molti per tabù e paure varie, timori per avere in casa collezioni di grande valore che se perdute non sarebbe più possibile ricostituire, legislazioni confuse sul legale possesso di varie monetazioni, timidezza e ecc.. Questo si inserisce in un contesto di studi a volte difficili con materiali poco reperibili e di conoscenze anche semplicemente empiriche che alla fine non vengono trasmesse. Ad ogni collezionista piacerebbe parlare per ore della propria passione e di potersi confrontare con il patrimonio culturale di altri per farlo proprio, condivisione, quella che un tempo era la vocazione di scopo più nobile e dichiarata di internet. Questo forte bisogno/possibilità/desiderio che nel passato e in verità anche oggi spesso non ha avuto sfogo , ha trovato casa e prima veramente efficace soluzione in posti come questo forum, dove con l'anonimato , l'abbattimento di ogni barriera geografica e timori vari si è potuto produrre davvero molto. Questo per dire che secondo me Lamoneta ha una buona base di robustezza/antifragilità al caso ed ai timori del futuro, semplicemente perchè questi bisogni e desideri rimarranno , e i posti come questo forum sono lo strumento migliore. Non bisogna prestare troppa attenzione a quello che spesso è rumore , non costituente dato significativo e cardine , come L'economista definito da alcuni "fragilista" e premio nobel Merton , che allo scoppio della crisi americana del 2008 teneva conto di migliaia di variabili cercando di metterle dentro qualche equazione , monitorando persino cose come le vendite di aspirapolveri a Cleveland senza capire e tenere conto invece delle poche cose essenziali, proprio perchè in realtà l'essere umano non è in grado di pensare su cosi tante dimensioni. Questo per dire che forse le preoccupazioni sono troppe e che non c'è bisogno di allarmarsi troppo , e che spesso più infomazioni si hanno e più errori/difficoiltà si possono avere rendendole tossiche, il futuro e il caso decideranno , e alla fine vedremo quale gigante ha i piedi d'argilla , ma non ho il minimo dubbio che ci sarà sempre gente bisognosa di luoghi virtuali come questo e che Lamoneta vedrà momenti migliori. Per questi motivi luoghi come i gruppi Facebook non saranno mai veramente adatti , qui si costruiscono contenuti veramente belli che rimangono a patrimonio di tutti nel tempo in forma abbastanza ordinata, tant'è che sul forum , quelle poche volte che ho tempo, leggo per lo più discussioni vecchie. il collezionismo di monete e la salute della sua comunità , in quanto fenomeno sociale è troppo complesso per poter essere analizzato e scomposto come lo scientismo moderno vorrebbe , come una qualsiasi branca ingegneristica. Voglio dire che semplicemente lo sforzo di cercare di capire le cause e le soluzioni per questo periodo di calo potrebbe essere faticoso e molto difficile , se non si accetta che i futuri sviluppi potrebbero essere frutto di variabili ed eventi che non provengono da noi, ma semplicemente forse anche dal caso. La statistica spesso è un'arma a doppio taglio perchè spesso si cercano e attribuiscono correlazioni che in realtà non esistono, ci si illude di comprendere al meglio cosa significhino gli indici e quali siano la cause e le componenti della sua formazione. Questo ribadisco per dire semplicemente che a parer mio c'è poco da fare di rivoluzionario , sicuramente sono possibili tanti miglioramenti, ma anche quelli alla fine dei conti probabilmente saranno rumore, se nel futuro ci fosse un nuovo boom del forum sarebbe facile dire che è successo grazie ai dati miglioramenti, ma sarebbe oggettivamente vero? Dopo certo antropologicamente la nostra società sta subendo trasformazioni che creano a volte inquietudine e un certo brivido. Spero di essermi spiegato e di aver dato un'idea di quella che è la mia concezione , non so se ci sono riuscito, ma personalmente sono sereno e leggo con interesse i vostri post , anche se sono spesso abbastanza inattivo, con mia colpa.3 punti
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Dall'articolo citato: "Nell’esemplare ora proposto ritroviamo la medesima approssimazione nella realizzazione delle lettere, particolarmente evidente in corrispondenza della C di VCHO, dove una doppia piega nella linea che la costituisce tende a farla assomigliare a una S. Anzi, ci troviamo di fronte verosimilmente all’impiego di uno stesso punzone per realizzare ambedue le lettere." Tanto per discutere....3 punti
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Credo che ogni spunto sia sempre un arricchimento, mi preme entrare solo su un ulteriore aspetto che mi coinvolge direttamente, quello dei giovani e Parma, se dissentiamo su questo allora crolla tutto, i cinque ragazzi dell'anno scorso e i cinque di quest'anno sono stato a fianco, a gomito con me per sei mesi, so tutto di loro, la loro passione, il loro entusiasmo, la loro bravura, dopo Parma alcuni di loro hanno ottenuto e avuto grandi occasioni nel mondo della numismatica che hanno raccolto in modo esemplare e oggi sono dei veri testimonial dei giovani, lo saranno anche i prossimi, il loro attaccamento e contributo attuale e futuro al forum è importantissimo, saranno anche loro a breve le nuove energie e risorse che il forum chiede e ha bisogno con anche incarichi e responsabilità, su molti di loro io credo ciecamente e so che ricompenseranno il forum come ritengo sappiano fare. Questo era dovuto per rispetto loro, per il loro lavoro ma anche per quello che il forum ha fatto, sta facendo e farà per i govani....3 punti
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A mio avviso dubito che il lavoro di aggiornamento grafico (e non) del forum abbia giocato un ruolo decisivo nella crisi. Forse alcuni "vecchi" utenti si saranno trovati maggiormente spaesati nel vedere una piccola rivoluzione... anche se, superata la prima fase, mi sembra che attualmente la grafica non sia così lontana dalle vecchie impostazioni. Forse ci sono meno discussioni generaliste che allontanano nuovi utenti, è vero. Ma credo rientri nel processo di crisi generale che riguarda il forum inteso non come forum di numismatica ma come strumento-forum in sé (a vantaggio di piattaforme social). Io sono curatore di sezione e mi rendo conto di essere anche uno "specialista" nel senso che, per limiti miei personali, "animo" la mia sezione con discussioni abbastanza specializzate su di un determinato periodo e su determinate tipologie di monete. E' un limite? E' una risorsa? Sinceramente credo sia entrambe le cose. Personalmente la mia conoscenza (relativa) e competenza (altrettanto relativa) è legata a un ben determinato settore... ergo non ha molto senso che avvii discussioni di altra natura e mi rendo conto che questo possa essere un limite. Tuttavia, se penso anche a utenti storici del passato che hanno scritto qui pagine e pagine e che ora non scrivono più mi pare che anch'essi scrivessero "pagine e pagine" ben precise (ho in mente discussioni spezza capello sul sesterzio di turno, sull'esistenza o meno di un dato esemplare, su come si forma un certo tipo di patina ecc ecc) tutte discussioni a ben vedere molto precise e di settore. Quindi? Quindi credo che la crisi abbia la faccia dell'abbandono di una certa parte di utenza storica di una certa età che faceva bene o male gruppo (se è vero che una volta c'erano più discussioni, ricordo comunque anche una certa difficoltà per i nuovi utenti di inserirsi...), abbandono dovuto a stanchezza, all'età, a mero calo fisiologico, a dissensi di varia natura. In più una seconda faccia della crisi dovuta alla preferenza della nuova utenza per tutte quelle piattaforme di matrice sfacciatamente social (da facebook a pinterest passando per twitter e instagram ecc ecc ecc). Realtà come il FAC (forum ancient coins) che ha una matrice più internazionale della nostra e che è strettamente connesso a una importante realtà commerciale mi pare ben più in crisi di questa piattaforma. A livello di contenuti credo che il forum sia l'unico strumento ancora in grado di reggere se si intendono i contenuti come "chiacchierate approfondite" su una data tematica. Altrimenti, per contenuti più approfonditi ci si deve spostare su piattaforme del tipo academia.edu, ma vi assicuro che lì la vitalità è un concetto completamente differente da quello che può essere il concetto applicabile a un forum come il nostro! Concludendo non mi sento di incolpare più di tanto il restyling quanto piuttosto l'andamento generale delle preferenze di chi frequenta le comunità virtuali siano esse di numismatica piuttosto che di pasticceria. Il forum, al più, potrebbe essere tenuto più in vigore se interfacciato con altre realtà social (pinterest, instagram, twitter ecc) ma non so se tecnicamente la cosa sia fattibile e come dovrebbe/potrebbe essere gestita.3 punti
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Buonasera, ho il piacere di condividere una moneta medievale inglese a mio avviso ricca di fascino. La moneta non appartiene al vasto settore di mio interesse, ma da diverso tempo aveva suscitato in me una certa curiosità. Stiamo parlando di un sottile penny attribuibile a Edward I 1272 - 1307 della zecca di Canterbury dal peso di 1,10 grammi. Ho visto che questa tipologia di monete è catalogata in classi in relazione a determinati particolari come per esempio la corona. Su internet c'è qualche pubblicazione che potrebbe fornirmi qualche elemento in più? Intanto informazioni sulla moneta che posterò saranno sicuramente molto gradite. Saluti Antonio2 punti
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come già discusso prima con Numizmo e ora con Tinia (le cui posizioni paiono assai vicine) ancorché l'evidenza documentale sia scarsa (i due ripostigli citati da Acraf) vi possono essere assai pochi dubbi sulla genuinità dell'emissione (dell'emissione non di tutti gli esemplari conosciuti). 1) Un elemento logico che depone a sfavore del falso è la varietà dei coni conosciuti. Si dovrebbe pensare ad un flsario genuinamente diabolico per aver inventato decine di coni e modelli per dare vita a oltre un centinaio di esemplari che avrebbero ingannato generazioni di numismatici 2) un elemento storico da tenere presente e' che tale moneta e' stata già citata nelle prime opere dedicate alla numismatica romana - che risalgono al 1500 - quindi il ns falsario doveva avere già all'epoca prodotto i suoi coni, le sue monete e averle censite nelle opere dei proto-numismatici (Goltzius, Agustin, Fulvio etc.) - un bel record ... 3) infine un terzo elemento iconografico : esiste una medaglia di Lorenzino de'Medici , coniata nel 1537 per l'assassinio di Alessandro de'Medici che mostra al diritto un ritratto barbuto alla guisa di Bruto e al rovescio il pileo tra due pugnali per compararlo all'assassinio di Cesare. Interessante notare la legenda del rovescio : VIII ID(us) IAN(uarius) quindi chi ha copiato chi in questo caso ? Un falsario che diabolicamente si ispira alla medaglia rinascimentale capace di adattarne persino la legenda per le sue monete (false) in EID MAR per cui ci troviamo addirittura ad avere un'emissione di Bruto (falsa) che si ispira ad una medaglia vera di Lorenzino de'Medici coniata nel 1537 oppure ci troviamo di fronte ad un falsario (dei denari di Bruto) talmente bravo e talmente di successo le cui produzioni (in numerosi coni e di ciascuno in numerosi esemplari tutti prodotti mirabilmente nel primo quarto del 1500) vengono non solo pubblicate nelle primissime opere numismatiche ma addirittura 'copiate' da un medaglista che nel 1537 ne trae ispirazione per l'assassinio di Alessandro de' Medici, nipote di Lorenzo de' Medici, signore di Penne, duca di Firenze dal 1532 al 1537 , committente delle prime monete di Firenze a primo a riportare l'immagine del duca su una moneta dopo l'uso secolare del giglio - il cui conio fu preparato nientemeno che da Benvenuto Cellini. Forse proprio per queste ambizioni da despota cosi lontane dalla moderata e saggia democrazia dei suoi avi che un suo lontano parente, discendente di un ramo collaterale de' Medici, colto ed umanista, imbevuto di studi classici, forse suggestionato oltremisura dal fantasma di Bruto, bramoso della gloria che esalta il tirannicida, e insofferente dei modi tirannici del duca che era arrivato al punto di proibire tutte le armi in città (forse presago di funesti auspici per la sua sorte) lo assassino' l'8 gennaio del 1537 - immortalandone subito dopo la memoria del gesto in una medaglia di grande e classica suggestione. (cfr. HILL - POLLARD ' Medals from the Samuel KRESS Collection - Renissance Medals at the National Gallery of Art' n. 493 per chi avesse voglia di vederla). ora: chi ha copiato chi ? Il falsario delle monete che ha poi ispirato l'autore e il committente della medaglia (naturalmente gli studi umanistici che esaltavano il gesto di Bruto qui non contano nulla..) oppure il falsario che si ispira alla medaglia ? Oppure - tertium datur - l'ipotesi piu' ardita di tutte : un unico falsario - ma bisognerebbe dire geniale inventore - che ideo' medaglia, coni e denari tutti nello spazio di pochissimi anni che non solo vennero poi celebrati e contesi nelle migliori raccolte nei secoli a venire ma diedero vita ad una letteratura (numismatica ) sterminata oltre che a schiere di tapini eruditi che ancora oggi si scervellano sulla plausibilità di tali emissioni... mentre il falsario certamente ancora se la ride .. § diabolicamente geniale, Watson!2 punti
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Eccomi !! allora innanzitutto per farti un'infarinatura generale su questa monetazione ti consiglio questo sito http://www.ukdfd.co.uk/pages/edwardian-Pennies/Edwardian Pennies P1.htm è molto valido a mio avviso .... per quanto riguarda eventuali pubblicazioni c'è l'imbarazzo della scelta : innanzitutto , visto anche il costo contenuto e la qualità ottima delle immagini , ti consiglierei questo https://www.galata.co.uk/store.asp?storeAction=showDetail&stockID=19&stockMasterCategoriesID=8 se poi ti dovessi ancor più appassionare allora il testo di riferimento è sicuramente il SCBI 39 " The J.J. North Collection " del 1985 ... testo che seppur datato e corredato da tavole di scarsa qualità è veramente specifico oltreche molto ambito e pertanto raro da trovarsi sul mercato a prezzi accettabili ( io l'ho preso da una libreria spagnola a 60€ ma, normalmente viene proposto ad almeno 150 !) Ritornando al tuo bel esemplare direi viste le caratteristiche , che si tratta di un penny classe 2b . Il North colloca i penny della classe 2 fra il gennaio e il maggio 1280 mentre Lord Stewartby nella sua opera " English coins 1180-1551" fa iniziare la coniazione verso la fine del 1279. Da notare come questa classe sia la prima in cui vengano coniati penny presso altre zecche oltre a Londra. un saluto Matteo2 punti
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Beh se teniamo conto che quello coi due Santi in ANPB ha fatto 16.000 euro, credo che questo farà un altro botto ....2 punti
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Buona serata al Forum, a voi tutti ed un grazie particolare a Mario che ha risvegliato l'orso dalla sua tana...se mi accettate anche nonno cesare sarà della brigata, per il pranzo, se possibile scioglierei la rtiserva lunedì 17 p.v. ancora un grazie a tutti ed uno in particolare a Monbarda per la sua istancabile attività2 punti
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sui 20 lire del 1905 è fondamentale guardare la zigrinatura sul contorno, quelli originali sono più fitti rispetto al falso. Il contorno è piano e non arrotondato, la punta del collo è diverso, la firma dll' incisore è irregolare e con scarso rilievo rispetto all' originale. Anche le piume dell' Aquila sono diverse, nel falso sono sparate e l' occhio sembra messo lì per caso la tua moneta è buona2 punti
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Mario ti sei dimenticato di citare @dabbene senza la sua passione e generosità difficilmente avremmo avuto questi splendidi appuntamenti. Grazie.2 punti
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Purtroppo non credo sia un problema anagrafico, FB mette in mostra quello che la società di oggi rappresenta, non è colpa della tecnologia, la colpa è come al solito dell'uomo... già... gli stessi indizi si trovano anche accendendo la TV (non sia mai! :D) o leggendo i commenti nei quotidiani online... li avete mai letti? non fatelo... Per me il problema è un altro, la Cultura sta diventando sempre più un disvalore per questa società. Non a caso chi scrive cose non banali viene definito in termini dispregiativi "professorone". ...già questo è un paradosso, in una società sana dovrebbe essere un complimento non credete? Ora con qualche sforzo possiamo provare a diventare tutti più SOCIAL se ci mettiamo a tollerare cose tipo: Non bannatemi, volevo solo dimostrare quanto sia Facile, social, intuitivo, non moderato, senza troppi tasti e quanto qua il bianco sia bello.... Chi ha lo stomaco forte o vuole fare esperimenti antropologici può liberamente fare altro, ma su lamoneta.it non ci sarà mai spazio per tutto questo, anche se l'alternativa è la morte. #resistere #vecchiodentro @Monetaio tiè t'ho usato anche l'hashtag Michele la linea è e rimarrà sempre quella, ho scritto chiaramente che la ricerca di somigliare a qualcosa che non siamo non è assolutamente una buone idea. Io credo, parlando di contenuti, che ci sia semplicemente bisogno di un ricambio generazionale, che sta avvenendo. Tanti utenti storici hanno scritto veramente tanto ed è naturale che si siano un pò "stanchi" specie se etichettati in termini dispregiativi come Professoroni... Bisognerebbe chiedere a loro, ma credo che il motivo sia semplicemente questo. Ci sono stai altri periodi simili in passato e il forum ha sempre reagito. Lo farà anche questa volta, magari ripartiremo da un gruppetto più ristretto ma non cambieremo lo scopo per cui questo forum è nato: Una community è tale quando tutti sentono il dovere e difenderla, aiutarla, sostenerla, qui ci sono persone che in silenzio, senza nessun riconoscimento da anni lavorano solo per la passione per la numismatica e per quello che il forum rappresenta ( e non sto parlando di me... ) potrei citarne alcuni, sono tentato, ma non lo farò. Nessuno di noi farà scelte per cambiare la linea editoriale di questo forum, possiamo sbagliare si, e quello della gestione della sezione approfondimenti del Regno è stato sicuramente un grande errore, ma con il supporto di tutti possiamo continuare a fare quello che facciamo tutti i giorni da 12 anni. Mi sono un pò dilungato... scusate.2 punti
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ciao a tutti, ringrazio tutti i partecipanti e provvedo a chiudere la razzia e fare il bonifico delle donazioni al forum che ammontano ad euro 8,20 ma arrotondo a 10,00euro grazie vi aspetto tutti e più numerosi alla prossima razzia che aprirò a breve.2 punti
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Questo è un trachy per nulla banale. Si tratta di un'emissione di Alessio I per celebrare l'associazione al trono del figlio Giovanni. Sulla faccia convessa si vede infatti il giovane sovrano incoronato da Cristo, mentre su quella concava ci sono le figure stanti dei genitori, Alessio I e Irene. La zecca è Costantinopoli ed è possibile datare l'emissione al 1092. Riferimenti: Sear 1916; DOC IV, 24.2 punti
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Ciao! L'identificazione è corretta. Per quanto riguarda l'autenticità, è sempre difficile esprimere un parere da una foto... Tuttavia, il fatto che siano presenti tracce del sottotipo su cui il nuovo follis è stato ribattuto depone a favore dell'autenticità... Qui se vuoi ci sono un po' di confronti: https://www.acsearch.info/search.html?term="sear+1878"&category=1-2&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1¤cy=usd&thesaurus=1&order=0&company=2 punti
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Prima di intonare il "de profundis", sarebbe interessante, anzi opportuno, valutare i referenti oggettivi che consistono nelle medie (mensili) delle nuove iscrizioni, nella percentuale di abbandoni ( ultima visita), nelle medie delle nuove discussioni, delle loro letture, in quella degli interventi. Parimenti interessante il dividere tali referenti per le diverse sezioni al fine di individuare i campi in sviluppo, stasi o regressione. Quanto alla nuova veste del forum: non ho mai desistito dall'acquistare un libro perché non mi piaceva la copertina. Per la maggiore o minore funzionalità del forum: portiamo pazienza. Non è cosa che si risolve in qualche mese. La vecchia versione era il frutto di un decennio. Comunque: Hic manebimus optime !2 punti
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Bisogna poi anche un po' crederci e provare e riprovare, in questo momento stiamo facendo una discussione semplice, ma divulgativa, MOTTI E LEGGENDE NELLE MONETE nella sezione monete moderne, sarebbe piaciuta a Mario Traina, divulghiamo in semplicità che è poi quello che deve fare per me un forum, ogni moneta racconta e ha un messaggio, leggiamolo, commentiamolo insieme e se non scriviamo, leggiamo, rimarrà comunque qui e su internet, cosa penso l'ho scritto ora in questa discussione nella sezione Moderne nell'ultimo post, certamente ci vuole anche un ricambio generazionale, umano, di entusiasmi, tutto si gioca e si giocherà su questo e poi anche crederci, idee e provarci, certo rimpiango molti che scrivevano e ora non lo fanno più, ma capisco che un forum è un po' come la vita...in fondo poi dipende da noi, il forum è poi nelle nostre mani....il forum siamo poi noi, nel bene e nel male....2 punti
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Ciao a tutti, Nella mia collezione tipologica di valute mondiali (ossia monete da 1 dollaro, 1 marco, 1 peseta, 1 franco etc etc) mi è sembrato simpatico e interessante inserire anche un qualcosa che rappresentasse la valuta antesignana dell' EURO ossia l' ECU (European Currency Unit). A molti, magari più giovani, questa sigla potrebbe non dire niente ad altri potrebbe far correre un brivido sulla schiena visti i "famigerati" mutui in ECU che erano agganciati a questa moneta di conto (a tasso piuttosto variabile quindi) rimane il fatto che l'introduzione dell'ECU gettò le basi per lo sviluppo della valuta comune europea. Ufficialmente però l'ECU non fu mai una moneta coniata ma solo una moneta di conto, tuttavia ho trovato queste due belle medaglie di grosso modulo (41 mm e 34 g. di peso) coniate ufficialmente dalla Zecca di Parigi nell'ambito di una serie annuale e incise tutte da P. RODIER che mi sono sembrate molto rappresentative del concetto "ECU". La prima è del 1988 e rappresenta tutte le 10 valute che in quel preciso momento facevano parte del paniere ECU e al centro i due Paesi che vi si apprestavano ad entrare ossia Spagna e Portogallo. Quella del 1989 invece raffigura le 12 valute che hanno costituito il paniere finale. (Da notare che rispetto all'ECU poi alla fine nell'Euro non aderirono nè UK nè Danimarca) Per maggiori informazioni: https://it.wikipedia.org/wiki/Unità_di_conto_europea Saluti Simone1 punto
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Buon giorno e buon venerdi a tutti! Visto che in una recente discussione in Piazzetta si parla di forum in crisi, voglio "risvegliare" la sezione (non che ne abbia bisogno), presentando il mio ultimo acquisto. Si tratta di un piccolo bronzo cartaginese; la moneta in sé non è niente di eccezionale, ma a mio parere è molto gradevole, soprattutto in mano. Eccola: Da questa foto purtroppo non si nota, ma presenta una bella patina verde. Ecco la scheda di catalogazione: Anonimo, AE 340-320 a.C., Cartagine, SNG Cop 114 3.70g x 18mm, bronzo D/ Testa di Tanit con corona di spighe. R/ Cavallo con dietro una palma. Non sono un collezionista di puniche, ma ogni tanto mi piace variare. Per questo chiedo agli utenti che seguono questa monetazione se possono aiutarmi a sapere qualcosa in più sul pezzo. Ovviamente, mi farà piacere qualsiasi intervento, anche di chi non è esperto. La monetazione punica non mi sembra venga molto trattata, quindi spero possa essere uno stimolo per discuterne un po'. Ps: il pezzo è naturalmente di lecita provenienza, ex Tinia Numismatica. In attesa dei vostri riscontri, auguro a tutti un buon fine settimana, Afranio1 punto
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Caro @eliodoro ti so amico e quindi non colgo le tue "provocazioni"! Scherzi a parte gli esempi che hai portato sono validi. Devo dire che però sono solo un "profano" del Medio Evo e non mi sento in grado di entrare a fondo nel merito. Mi ci accosto e sento un certo interesse per il periodo medioevale ma per limitare il campo già vasto d'interesse cerco di resistere, pur con qualche intrusione nel periodo post-romano, nel campo romano imperiale. Provo però a fare qualche considerazione personale. Ritengo (forse a torto) che l'Impero Romano abbia comunque mantenuto una certa aurea mitica ben dopo la sua caduta. Per i barbari (se vogliamo chiamarli così) anche se decaduto l'Impero era quasi un mito. Come potevano non rimanere colpiti dalle vestigia presenti? Come non restare affascinati dal livello di conoscenze raggiunto in circa 1000 anni di storia romana e di mutui scambi con popolazioni prima italiche, quindi europee e medioorientali? Come non rimanere colpiti da quanto veniva tramandato oralmente sugli antichi fasti? Infatti a leggere certi studiosi sulla fine dell'Impero "essi non volevano distruggere l'Impero... volevano farne parte..." Successivamente vedrei una prova di questa aurea mitica esercitata dall'Impero nel... guarda caso Sacrum Imperium Romanum ... si nota chiaramente il richiamo all'Impero e in genere a Roma, alla sua millenaria storia che non aveva eguali come estensione e longevità. Lo stesso Carlo Magno fu incoronato "Augustus Imperator Romanorum gubernans Imperium". E cosa poteva fare da tramite tra l'antico e il nuovo? Le vestigia già descritte ad esempio. In un periodo di decadenza (se tale si può considerare anche se le ultime generazioni di studiosi stanno cambiando tale visione storica) come non restare coplito da opere maestose che ancora oggi colpiscono l'uomo moderno? E non parlo solo di Roma o del Colosseo... ma anche di opere se vogliamo "minori" ma che non possono fare a meno di colpire... L'elemento di collegamento fu certamente la Chiesa. Tanto fu perso ma molto essa tramandò o nel tempo recuperò nelle abbazie. Si parlava il latino, lo si scriveva, così come il greco. Si conservavano libri antichi (altrimenti perduti come molte opere antiche) e si conservava parte del Sapere Universale. Il popolo, il servo della gleba probabilmente non sapeva più granchè del passato occupato più che altro a sopravvivere. Probabilmente nel ceto elevato clericale e nobile qualcosa veniva tramandato. E la moneta cosa c'entra? Che se ne facevano di monete fuori corso da centinaia d'anni? Un giorno chiesi a un noto numismatico: ma se nella Tergeste del 1200 circa i Vescovi battevano denari d'argento come mai non si hanno evidenze di monete tagliate analogamente a quanto accadeva contemporaneamente in Inghilterra? La risposta fu che "... la funzione di frazioni le facevano monete in bronzo... romane (!) ..." Quindi se giravano tra il popolo quelle in metallo fino nobile sicuramente erano note alla classe elevata. Quindi - se io fossi stato un sovrano medioevale ed avessi udito magari qualche racconto (da qualche erudito ecclesiastico ad esempio) del mito di una grande civiltà che aveva governato pressochè su tutto il mondo conosciuto - se avessi avuto modo di vedere qualche moneta espressione di questa potenza perchè non avrei dovuto tentare di innalzarmi al livello dei suoi sovrani e quindi affermare di essere al loro livello o quantomeno loro diretto discendente e quindi degno di avanzare pretese di dominio su tutti i vari pretendenti? L'impegno ce l'ho messo... se ho sparato cavolate siate benevoli! Ciao Illyricum1 punto
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Ho provato a fare un po' di ricerche, tra quelle classificate come NON imitative ho trovato queste..sembrano simili a quella che ho postato, potrebbe trattarsi quindi di una non imitativa?1 punto
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Salve. Volevo ringraziare di cuore @dareios it ed @eliodoro (chiedo venia, ma non mi fa inserire più di un nome per volta ) per le loro impressioni e le considerazioni fatte: mi sono soffermato molto sulle belle parole di Dareios it, perché, pur non avendo mai avuto l'opportunità di conoscere di persona Lucio Bellizia (e di ciò me ne rammarico non poco), si può dire che mi sono avvicinato molto al suo pensiero, soprattutto grazie all'assidua consultazione dei suoi lavori, tant'è che ancora oggi per me si può considerare a pieno titolo come uno dei Maestri di questa monetazione, avendo egli caratterizzato gli studi più recenti che riguardano le monete di Salerno. Sono altresì lietissimo di riscontrare una positività sia per quel che concerne lo stile comunicativo del testo, per me importante visto che stiamo parlando sempre di un libro con obiettivi di divulgazione, sia per l'individuazione di alcune novità contenute in esso: sono contento che, nel mio piccolo, abbiate anche voi apprezzato il frutto del mio primo lavoro. Semplicemente grazie.1 punto
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"Tanti utenti storici hanno scritto veramente tanto ed è naturale che si siano un pò "stanchi" specie se etichettati in termini dispregiativi come Professoroni..." Mah, che molti "filoni" numismatici si siano fisiologicamente esauriti perchè abbondantemente sfruttati è certamente vero; mi sembra invece meno vero che qualcuno, che ha scritto cose interessanti e che avrebbe ancora qualcosa da dire, non lo faccia più solo perchè raggiunto dall'accusa di essere un "professorone". Insomma, la validità dei contenuti di ciò che si scrive è liberamente valutabile dai Lettori, ma è fuor di dubbio che sia abbastanza evidente quando ciò che si legge ha uno spessore e quando invece non lo ha. Non credo, quindi, che qualcuno non scriva più solo perchè accusato di essere un "professorone"; è più probabile, semmai, che si sia stufato di scrivere dopo che i suoi interventi vengono sopraffatti da una miriade di discussioni sul "quanto vale?"; "ma è autentica?"; "ma quanto costa?" ecc. Dopo un pò, il "professorone", si sarà rotto i cog...ni e gli sarà passata la voglia di perdere tempo a scrivere sul Forum i risultati delle sue ricerche, che gli sono costati tempo e studio, e che vede sparire sotto le solite richieste di prezzi, conservazioni, affari e affaroni vari, ecc. M.1 punto
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Io, numismaticamente parlando, sul forum ci sono nato. Ci sono cresciuto e mi sono letteralmente "fatto" di numismatica. Qualsiasi campo, qualsiasi discussione erano per me fonte di apprendimento. Poi ho trovato la mia strada, mi sono dedicato negli studi, ho trovato persone pronte a sostenermi, ho trovato grandi, grandissime amicizie. Che abbia vinto premi o scritto più di altri a me non importa, sono Davide e se mi chiedi sarò ben felice di aiutarti. Il declino, se non quantitativo almeno qualitativo c'è, è evidente. Dire che sia dovuto al restyling è sciocco, adesso peraltro è nettamente più pulito. Del resto tutti continueremmo a bere la coca-cola se questa decidesse di cambiare il colore del marchio da rosso a giallo, perché la conosciamo, sappiamo che ci piace e non ci importa che colore assuma il suo brand. Sorrido quando leggo che le pagine fb nascono e muoiono dall'oggi al domani. Si moltiplicano dall'oggi al domani! E' un evidente fenomeno culturale che riesce a creare una rete di condivisione tra persone con gli stessi gusti e le stesse passioni e riesce a farlo in tempo reale. Tempo fa postai una richiesta d'aiuto bibliografica qui sul forum, dopo qualche minuto feci la stessa domanda su un gruppo fb dedicato. La risposta arrivò dopo 5 minuti netti, mentre sul forum ebbi una risposta sarcastica (dissi di aver già risolto ringraziando comunque) solo il giorno dopo. E' ovvio che quando si parla di numismatica tutto può attendere, abbiamo tutti una vita ben complessa oltre la tastiera ed il mouse, ma l'immediatezza è ciò che ogni uomo moderno desidera. Non sono le pagine fb a preoccuparmi. Sono ormai decine e decine, composte tutte dagli stessi "membri", si compra da una parte e si rivende nell'altra (non sempre, certe volte ci restano fregati ) e l'approfondimento culturale non esiste. Esiste solo la tangibile possibilità di veder moltiplicata in maniera esponenziale la possibilità di trovare la medaglia o monetina che si cercava da tempo a pochi spicci. La cultura o ce l'hai da prima o non ti viene certo da fb. Quello che invece mi preoccupa sono i forum paralleli, abitati dai medesimi giullari di corte e poi rottamati per inutilità, i moderatori che da tempo hanno abbandonato la nave, i professorini che si autocitano nelle discussioni che si cantano e si suonano da soli, i post buttati lì che servono ad altri per raccogliere informazioni utili al fine di confezionarsi articoletti da postare tra profusioni di big like nelle pagine fb.... insomma! quello che mi dispiace per questo forum è che proprio chi lo sosteneva da tempo ha più e più volte cercato di attentarlo! E poi, i grandi della numismatica dove sono finiti? non i falsi maestri, ma quelli veri! quelli che con grande modestia hanno scritto pagine d'oro della numismatica...persi....persi per sopraggiunti limiti d'età, persi per piccole e grandi beghe, persi perché stanchi di scontrarsi ogni giorno contro muri di gomma....la stessa decisione, quest'ultima, che hanno preso molti "medi" e "piccoli" della numismatica che gli hanno fatto seguito.. Abbiamo alimentato noi questa superficialità? questo disinteresse per il senso profondamente poetico della numismatica? abbiamo lasciato campo libero alle discussioni: BB+ o qSPL- (ma si! servono a portarci nuovi collezionisti! cresciamo! poi si fermano e diventano migliori!)? a mio avviso si! Io sono per una numismatica cosciente e riconoscente verso chi ti ha dato gli strumenti per diventare bravo, se questo vuol dire essere elitario allora sono elitario... Comprendo quello che vuol dire @Michelangelo2, lo fa solo con tono volutamente polemico. E concordo con lui quando dice che noi ragazzi spesso riusciamo a far troppo poco per fermare questa deriva (sia dentro che fuori dal forum), mi ci metto anche io nel mezzo. Forse, nonostante siamo linfa giovane, abbiamo già preso alcuni caratteri dei "grandi" cui potevamo serenamente rinunciare...1 punto
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Ciao. Anch'io mi chiedo se sia sufficiente registrare tot iscrizioni al giorno o tot visite, per poter considerare questi indicatori "quantitativi" come elementi indicanti un trend positivo per il Forum. Premetto che sono un utente "della prima ora" di questo Forum, non sono registrato su FB, non frequento altri fora o chat (per la verità sono stato iscritto per poco tempo e quando ancora non lo conosceva nessuno, all'altro Forum di numismatica, ma poi me ne sono dovuto andare per ragioni che non sto qui a spiegare) e dunque, se mi passate l'analogia con un sito archeologico, potrei essere considerato una sorta di utente "sigillato" o "vergine", che da quasi 14 anni frequenta esclusivamente e solo questo sito, senza essersi mai aperto ad altri social networks di numismatica. Data questa premessa, credo di potermi permettere di esprimere un parere sull'andamento, nel tempo, di questo Forum, al quale riconosco molti pregi (funzionalità, cataloghi, alcuni splendidi Utenti, conosciuti poi anche personalmente, alcuni notevoli specialisti della materia, divulgatori, trascinatori. ecc.) ma anche alcuni difetti, primo fra tutti, e mi dispiace dirlo, una spiccata mancanza di personalità del sito negli ultimi anni, intesa nel senso che da qualche anno a questa parte ormai non capisco più quale sia la reale finalità di questo Forum. Ci ricordava Reficul, nel Suo intervento precedente, come questo sito proponga "approfondimenti, che tentano di fare cultura, divulgare, mantenere uno spazio/baluardo di civiltà." Gli do atto che questa impronta culturale era infatti una caratteristica peculiare di questo Forum, direi fino al 2011/2012, l'impronta che ha favorito la stesura di ottimi interventi a cui hanno contribuito in tanti, la creazione di discussioni che hanno stimolato confronti, studi e che sono anche sfociati in collaborazioni, articoli, saggi, libri, conferenze, ecc. Ad un certo punto però, questa impronta culturale si è persa per strada e non credo che ciò sia dipeso dalla grafica del sito (ma quando mai...), dai litigi (io sono qui dal dicembre 2004 e Vi posso assicurare che qui si è sempre litigato...anzi forse prima si litigava anche di più...ma anche dai litigi potevano arrivare poi nuovi spunti), dal "terrorismo psicologico" (quando si sono avvisate le persone di astenersi dall'effettuare acquisti online di monete antiche da privati, non si stava facendo "terrorismo", ma si suggerivano comportamenti di buon senso, atti ad evitare brusche sveglie alle 6 del mattino! E non escluderei che qualcuno si sia "salvato" proprio grazie a quel "terrorismo psicologico"). Questa impronta culturale è via via sfumata, e do la mia sensazione, forse perchè temendo la concorrenza di quei siti "spazzatura" si è preferito abbandonare la prevalente finalità culturale per abbandonarsi a qualunque cosa potesse anche solo vagamente odorare di numismatica. C'è una sezione, non solo a me molto cara e che credo abbia oggettivamente prodotto molto per il Forum, ,quella del Regno d'Italia, che da tempo è morta; prima era stata ferita gravemente da una serie di attacchi alla sua sottosezione "Approfondimenti", eliminata senza alcun motivo apparente dopo che aveva prodotto tantissimo e mai ripristinata, nonostante il risultato di un sondaggio, indetto da un Curatore, che ne sollecitava la riapertura; e poi definitivamente ammazzata, dopo che le uniche discussioni che si leggevano erano solo quelle sul "quanto vale questa moneta?" Ora, non è riparando oggi a certi errori (semprechè, e non lo do per scontato, si considerino tali e si vogliano riparare....) che la gente che se n'è andata, o che non scrive più, riprenderà ad animare quella ed altre sezioni. Non funziona così. Quello che è perso è perso...e lo stiamo constatando in tempo reale, visto che non c'è nulla di nuovo sotto il sole, tanto meno se pensiamo al ricambio generazionale. Fra l'altro, ma scusate: se avvertite l'esigenza, anche in chiave anti FB, di avere una sezione sul "ma quanto vale questa moneta"? Ma perchè non strutturate una parte del Forum solo a questi scopi? Potenziate la pagina sugli scambi, magari create una sezione più aggressiva sulle compravendite e, perchè no, organizzate anche una pagine per fare delle aste online o che so io. Chi sarà interessato solo a queste cose, e non anche ad altri aspetti culturali della Numismatica, dopo che sarà passato da FB, avrà litigato con qualcuno perchè tifoso di una squadra rivale e non avrà trovato quello che cerca, salterà su queste pagine; ma non si sognerà neppure per un secondo di entrare nella sezione approfondimenti del Regno, dove è in corso una discussione sul sistema monetario coloniale o sulla nota 56 per chiedere se la moneta che ha comprato in una ciotola pagata 0,50 centesimi è una fregatura o se ha fatto l'affare della sua vita. Questo, anche per rispondere a Pino (Monetaio) non è un atteggiamento "elitario", ma è semplicemente l'atteggiamento che viene spontaneo assumere quando ci si aspetta di trovare determinati contenuti in un determinato sito, che fra l'altro dichiara espressamente di professare cultura Numismatica ed approfondimento; se non trovi quello che ti aspetti dal quel sito, ma trovi altro, poi te ne vai e magari non ci ritorni neppure più. Stiamo a guardare i 40 mila iscritti al Forum? Ma, scusate: ma che dato è? Cosa rappresenta realmente questo dato, anche in riferimento alle finalità culturali che professa il sito? Auguro lunga vita a questo Forum, ma non posso negare di essere molto rammaricato (e lo sono ancor di più quando vado a leggermi vecchie discussioni piene di entusiasmo e fermento e rivedo nick di Utenti che ormai non scrivono più) per la totale mancanza di personalità che lo sta caratterizzando negli ultimi anni. Saluti. Michele1 punto
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Il riferimento per la classificazione dei bronzi della Koinon di Macedonia coniati sotto l’Impero romano è il corpus assemblato da Hugo Gaebler come parte dell’AMNG volume III parte 1 (Berlino, 1906), con le successive aggiunte nel volume III 2 (Berlino, 1935). La maggior parte dell’opera tratta delle varie e numerose rappresentazioni dei diritti e dei rovesci di Alessandro Magno sulle monete emesse tra il 218 e il 246 d. C., in nome della Koinon e a volte anche della sua capitale, Beroea. Il ritratto di Alessandro sul diritto è identificato dal suo nome. Gaebler ha stabilito una sequenza cronologica basata sui die-links e sul numero di neocorati (uno o due) riportati sui rovesci dei bronzi, allo scopo di attribuirli agli imperatori da Elagabalo a Filippo l’Arabo. La sequenza dei ritratti di Alessandro sul diritto nell’ordine della loro prima apparizione è la seguente, con le lettere fra parantesi quadra riferentesi alla classificazione tipo Gaebler. Sotto Elagabalo (218-222): [A] testa diademata a dx., lunghi capelli cadenti sul collo. stessa testa a dx. con i capelli scompigliati dal vento. [C] come ma testa a sx. [D] testa a dx. in scalpo di leone. [E] testa a dx. con elmo attico. Sotto Alessandro Severo (222-235): [F = AMNG III I, tav. 4.18] busto diademato a sx., visto da dietro, con i capelli scompigliati dal vento, con armatura e mantello; Alessandro tiene uno scudo rotondo davanti alla spalla sinistra e una lancia nella mano destra (nascosta). Sotto Gordiano III (238-244): [G] testa a dx. con i capelli lunghi, corno d’ariete e diadema. [H = AMNG III 1, tav. 4.19] busto diademato a dx. visto di fronte; capelli lunghi; con armatura e a volte un mantello; il braccio sinistro, sebbene non visibile, è alzato come indicato dai pterigi rivolti all’insù. [J] busto nudo a dx. visto da dietro, in scalpo di leone. Sotto Filippo l’Arabo (244-249): [K = AMNG III 1, n. 837-840; v. tav. 15, 1] busto diademato a dx. visto di fronte; capelli lunghi; armatura in scala decorata con una gorgone; dietro la spalla sx. è appena visibile uno scudo. Come scrive Karsten Dahmen nel suo articolo ‘The Alexander buste of Macedonian Koinon – New Evidence for Sequence and Chronology’ in The Numismatic Chronicle, Vol. 165 (2005), pp. 179-181, nei 100 anni successivi alla pubblicazione del corpus di Gaebler non è emerso altro materiale per modificare la sequenza dei tipi di teste di Alessandro proposta, ma si è resa necessaria la correzione di una delle sue identificazioni e un cambiamento dell’ordine cronologico dei busti di Alessandro più elaborati per la comparsa di una nuova moneta. Nel decennio successivo all’articolo di Dahmen è possibile che siano comparse nuove monete, ma fino al 2005 possiamo limitare a due i tipi con la raffigurazione di Alessandro in scalpo di leone sul diritto, precisamente il [D] sotto Elagabalo e il [J] sotto Gordiano III. Illustrazioni di quest’ultimo tipo sono rare (v. H. Gaebler, ‘Zur Münzkunde Makedoniens V’, Z/N 25 (1906), p. 23 pl. 2.36), ma qui il busto nudo è visto da dietro. Per questo motivo un bronzo con il busto di Alessandro in leontè può essere ragionevolmente attribuito al tipo [D] di Elagabalo, il quarto da sinistra della serie di diritti della foto seguente.1 punto
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ragazzi, per quanto lontano dai miei interessi primi", voglio esprimere ancora una volta il piacere con il quale leggo Campana. Un articolo scritto davvero egregiamente che permette anche a un non tecnico del periodo una lettura appassionante e contemporaneamente di approfondimento.... che bello!!!1 punto
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E se lo vada a comprare da un professionista allora, o da collezionista conosciuto, e lo paghi il dovuto, visto che non ne fa una questione di prezzo. Certo non é un pezzo raro da trovarsi. Altrimenti vada al casinò che fa prima e rischia di risparmiare... E scusi la schiettezza, ma se capisce da solo il contenuto di quanto ha scritto inizialmente, non si capisce perchè deve continuare a dar seguito a quella proposta...1 punto
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Ciao Matteo, intanto grazie! E' un acquisto da poco, sia economicamente che come pezzo in sé. Però in mano è davvero gradevole, e questo è ciò che conta. Anche io sono per le collezioni trasversali: ci sono infinite monetazioni antiche che trovo splendide ed affascinanti, ma per motivi di tempo non posso studiarle tutte; ciò non di meno, mi piace raccogliere pezzi non repubblicani quando li trovo a prezzi accessibili. Nel caso specifico, come hai notato giustamente, mi piacerebbe allineare, al filone repubblicano, quello punico (in generale) e cartaginese (in particolare): quello punico per la grande importanza che questo popolo ha avuto nel bacino del mediterraneo, quello cartaginese per i ben noti trascorsi con Roma Sulla tua domanda circa l' attribuzione, non posso rispondere. Sono davvero un esordiente totale, proprio per questo chiedevo lumi agli utenti più esperti. Il prossimo pezzo.... vedremo! Intanto, a breve potrei postare qualche cosa nella sezione delle repubblicane...1 punto
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Ragazzi "famo" i seri: non si può nemmeno lontanamente paragonare l' attività scientifico-divulgativa di lamoneta a quella di fb. Lì, nella migliore della ipotesi, si danno informazioni al limite del banale che potrebbero essere lette benissimo su wikipedia. Non è un discorso di elitarismo, ma i gruppi di facebook, anche se numerosissimi e tremendamente attivi, non portano NULLA alla numismatica. Per lo meno, non quelli che conosco io. Che poi lamoneta stia attraversando un periodo non proprio glorioso, ci può stare. Ma non paragoniamola ai social, sarebbe come preferire una panda del 92 a una ferrari 360 modena1 punto
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Personalmente ammiro la tenacia di chi non crede a una data emissione in quanto mancano diverse basi certe e/o affidabili (e di chi al contrario ci crede con tutte le sue forze). La cosa non la vedo limitante, bensì la considero una risorsa per il processo dialettico che dovrebbe un giorno portare alla risoluzione della querelle sia essa positiva o negativa (a seconda della parte considerata). Questa è una delle discussioni più belle di tutte la sezioni della monetazione antica.1 punto
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Salve. Ho ottime notizie riguardo questo pezzo! Sfogliando il catalogo della vendita Varesi 49, "Utriusque Siciliae", parte seconda: le medaglie, dell'aprile 2007, a pagina 62 ho trovato questo esemplare in piombo (lotto 154) definito ibrido tra una moneta e una medaglia. Riporto un particolare della pagina del catalogo, lasciando parlare la figura, così si capisce meglio: Adesso, non avendo il diametro, non possiamo fare un confronto metrologico tra i due esemplari. Si differenziano essenzialmente per il metallo: quella da te postata mi sembra bronzo, mentre quella dell'asta Varesi è in piombo. Il tipo però mi sembra proprio lo stesso. Sembra quindi che la mia ipotesi iniziale abbia trovato delle conferme più che solide.1 punto
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Un saluto agli amici papalisti. Vi segnalo la pubblicazione di quanto ho detto nella mia conferenza tenutasi il 17 settembre scorso al convegno NIP. https://www.academia.edu/29102445/Le_coniazioni_dello_Stato_Pontificio_in_occasione_dei_primi_due_Giubilei_1300_e_1350_ Occhio che le novità sono importanti! Il contributo è stato inoltre pubblicato in due parti sul GdN. Buona giornata, Antonio1 punto
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So che, dato l'argomento della sezione, sto andando fuori tema ma, seguendo l'invito di Mario a spaziare, sforo di 50 anni. infatti vi confesso che i motti sulle monete che mi emozionano di più sono quelli del glorioso biennio 1848-49 e, sopra tutti, il "DIO E POPOLO" mazziniano della Repubblica Romana. Motto universale che, ovviamente, va ben oltre il semplice ambito numismatico e simbolo della parte migliore del risorgimento italiano: romantico, vigoroso e proteso verso un'ideale assoluto di una nazione libera di eguali. Posto il 3 baiocchi della mia collezione, moneta di conservazione tutt'altro che eccelsa ma che, insieme ad un sesterzio di Faustina II, mi accese la passione per la numismatica.1 punto
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Riguardo ai motti ed alle legende delle monete consiglio vivamente il libro seguente. Contiene innumerevoli legende messe in ordine alfabetico spiegandone il significato e specificando il periodo di emissione. Questo libro l'avevo recuperato su una bancarella pagandolo 5 euro ma francamente ne vale molti molti di più... Come potete notare Mario Traina è citato, non a caso, da Mario nel primo post della discussione1 punto
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Purtroppo devo confermare la tua impressione. A parer mio per alcuni vecchi frequentatori il restyling é stato il colpo di grazia finale per allontanarsi dal forum vista magari la poca voglia o la difficoltà di abituarsi alle nuove modalità. Inoltre molte delle potenziali nuove leve accedono direttamente alla miriade di gruppi numismatici Facebook vista la facilità dell'approccio e vista la possibilità (per molti basilare) di buttarla direttamente sul commerciale... Non la vedo bene e mi dispiace per l'andazzo che sta prendendo la questione. Saluti Simone1 punto
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ASTE MEDAGLIE PAPALI SETTEMBRE 2016 - Nelle aste del mese di settembre la medaglistica papale ha avuto "un momento di esaltazione" con gli incanti 281 e 282 della casa di aste Kunker. Sappiamo che le aste Kunker si discostano spesso dal quadro generale, ma auguriamoci che possa trattarsi di un impatto positivo e di un incoraggiamento al nostro collezionismo. Kunker ha proposto due(?) collezioni analoghe con cataloghi 281 e 282: complessivamente circa 110 lotti riferiti a medaglistica antica (fino al 1800), con tanto argento e con fusioni in bronzo di grande modulo, in bella conservazione (molti esemplari BB/SPL e SPL). Assolutamente minoritari erano coni o fusioni postumi (e spesso ciò è stato indicato); ma complessivamente si trattava di materiale ben scelto e selezionato. L'aggiudicazione è stata sostanzialmente totalitaria con prezzi non solo superiori alle stime, ma certamente al top degli ultimi anni. La impressione che la medaglistica antica in argento fosse un po' trascurata (commento all'asta NOMISMA di fine agosto) è stata ribaltata. Per una buona comprensione dei risultati di asta consiglio gli amici di consultare i cataloghi con prezzo di realizzo (asta 281 - lotti 1690-1898 con molte monete miste alle medaglie; asta 282 lotti 4404-4453. Il consueto elenco dei realizzi più interessanti è lungo: ASTA 281 (prezzi esclusi diritti 23%) GIULIO II- argento opus Cavino per l'Inghilterra - q.FDC - riconio posteriore francese - € 1.200; CLEMENTE VIII - Straord. Ferrara argento BB - € 1.800; URBANO VIII -Annuale anno XVIII - BB - € 1.200; ALESSANDRO VII - annuale anno VII - AG - q.SPL - € 900; CLEMENTE XI - Elezione - Cristo sotto la croce AG - SPL - € 1.600; BENEDETTO XIII - Straordinaria anno Santo AG - SPL - € 750; BENEDETTO XIII - Annuale anno V - AG - € 700; PIO VI - Straordinaria Bologna - AG - BB/SPL € 1.100 ASTA 282 (prezzi esclusi diritti 23%) ALESSANDRO VI - Restituzione opus Paladino AG - € 1.200; GREGORIO XIV - Straordinaria - Spedizione anti Ugonotti AG - SPL - € 900; CLEMENTE VIII - Straordinaria anno X minacce turche - postuma? - AG € 1.300; ALESSANDRO VII - Annuale anno VI - AG - SPL. - € 1.150 INNOCENZO XI - Straordinaria pace Nimega - AG - € 1.000; INNOCENZO XI - Annuale anno V - AG - Spl - € 900; INNOCENZO XI - Annuale anno XIII - AG - SPL - € 900; INNOCENZO XII - Annuale anno IV - SPL - AG - € 1.150; INNOCENZO XII - Indizione anno Santo (opus Arandeaux) - AG - SPL - € 1.100; CLEMENTE XI - Accademia San Luca anno 1716 - AG - SPL - € 3200; BENEDETTO XIV - annuale anno XV - AG - SPL - € 1.000; Medaglia fuse in bronzo Inedita Gregorio XIII - BB - € 2.200; ALESSANDRO VII - Basilica san Pietro opus Morone - - SPL - € 950; ALESSANDRO VII - Androclo BB/SPL - € 1.400; INNOCENZO XII - Rara fusione medaglia ovale con ritratto e stemma - € 2.800. Si notano eccellenti realizzi anche per alcune medaglie moderne di eccellente conservazione: PIO IX - annuale anno XXIII - Argento - € 360+diritti; LEONE XIII -annuale anno V - argento € 220+diritti; Pio XI - annuale anno I - € 180+diritti. Per gli amici interessati alla medaglistica del 1800 segnalo che la serie in argento di Pio IX (31 medaglie) è stata aggiudicata per € 4.200+diritti e quella di Leone XIII (26 medaglie) per € 2.000 + diritti. Faccio un accenno sintetico ad alcune delle altre aste dello stesso mese di settembre 2016.Prezzi elevati in due medaglie di asta STACK: La medaglia di Giulio II (Anglia..) in argento (originale?) è stata aggiudicata per USD 7.500+diritti ed una interessante medaglia con cronogramma anno 1717 per il 2° centenario della riforma luterana con raffigurazione stilizzata di papa Clemente XI in argento per € 4.000+diritti. In asta TEUTOBURGER sono state vendute due medaglie satiriche di Goetz per papa Benedetto XV in bronzo e metallo bianco per € 250 ciascuna + diritti ed un rarissimo, inedito massimo modulo in argento di Pio IX con la Basilica di Santa Maria Maggiore per € 825 + diritti (ma la medaglia abbina arbitrariamente la basilica con il ritratto giovanile del pontefice. BERTOLANI (asta dalla Gran Bretagna) ha proposto 18 lotti con vendite intorno al 40%. Per le antiche (in molti casi riconi o copie fuse) le basi erano abbastanza alte e ciò spiega l'invenduto; per le ottocentesche i collezionisti, a mio giudizio, hanno acquistato abbastanza favorevolmente. INASTA (meno di 20 lotti) ha un venduto intorno al 60%; anche per questa asta invenduti riconi o copie fuse per le medaglie antiche e prezzi medio-bassi per le ottocentesche e per le moderne in oro, comunque avvantaggiate dal valore del metallo.1 punto
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Cari utenti, vi posto le foto di 4 monete a mio avviso di area austriaca da identificare. Pesi (nell'ordine): 0.43, 0.37, 0.60, 0.53 grammi. L'ultima, benché mancante di metallo, pare di lega migliore rispetto alle altre tre. Benché diverse tra loro, mi sembra possano essere attribuite ad una singola zecca. Al dritto tutte presentano un palmo di mano alzato, al rovescio una croce con altri elementi. Mi sapete dire per favore se le riconoscete? (periodo - zecca) Forse chi ha il C.N.A. le trova subito! Grazie mille a chi vorrà intervenire, Luigi1 punto
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Continua dal precedente post # 1. Come promesso, eccoci alle prese con la seconda parte della nostra disamina storico-numismatica del mezzo denaro longobardo di zecca capuana. L'altra volta ci eravamo lasciati con il trafiletto illustrato contenuto nell'opera numismatica dello Spinelli: ebbene, l'opera di questo illustre cultore ha dato adito, in seguito, a varie speculazioni su questa moneta. Nel 1891 uscì a Salerno la prima parte del catalogo numismatico del padre benedettino Gaetano Foresio, dedicato soprattutto alle monete da lui possedute, ma non solo. A pagina 27 di questo testo, molto chiacchierato all'epoca anche da parte dello stesso Sambon (con cui il Foresio aveva avuto qualche confronto – si dice – non proprio amichevole), vengono descritte due monete ai numeri 23 e 24 (dal peso di acini 12, la prima, e acini 11, la seconda), non illustrate delle tavole perché non si trovavano nella Collezione del monaco benedettino. Egli ne dava la segnalazione prendendone notizia dal catalogo dello Spinelli appena citato. Le monete, però, sono descritte male e parimenti interpretate, poiché il Foresio si basò sulla descrizione datane dallo Spinelli che, come accennato, era già errata di suo. L'errore fu dunque perpetuato, ma grazie ai disegni riportati dal celebre studioso di origini frassesi, possiamo oggi comprendere che i mezzi denari di Capua descritti ed illustrati dallo Spinelli furono di sana piana riportati nel successivo catalogo del Foresio, il quale li attribuiva a Pandolfo Capodiferro con suo figlio omonimo (978-981). Un dato interessantissimo per la datazione di questa moneta si può ricavare da un ritrovamento avvenuto qualche anno prima della pubblicazione del catalogo dello Spinelli, ma i cui dati furono resi noti sempre nel 1844. Mi riferisco al cosiddetto Obrzycko hoard, un ripostiglio di monete medievali di varie nazionalità (sia europee che arabe, con qualche sporadico esemplare classico del periodo romano imperiale e poi bizantino) rinvenuto in una località nei pressi di Poznan, in Polonia. Cosa c'entra, dunque, con il nostro mezzo denaro un tesoretto alto medievale rinvenuto in Polonia le cui vicende si sono giocate tra il 1842 ed il 1843? I risultati del contenuto di questo hoard furono pubblicati per la prima volta l'anno successivo, nel 1844, a Berlino da Julius Friedlaender in un volumetto dal titolo Der Fund von Obrzycko. A pagina 16 viene classificata una moneta che il noto numismatico tedesco non riesce bene ad interpretare. Per una migliore comprensione della sua disamina, lascio in fig. 2 un'immagine che ne contiene il testo. Fig. 2: La descrizione che il Friedlaender riporta a pagina 16 del suo resoconto sul ripostiglio di Obrzycko. Già dalla descrizione (errata anch'essa come quelle in cui ci siamo imbattute per tutto l'Ottocento), ma ancor di più dai dubbi che l'Autore esprime sia riguardo la lettura delle lettere PP, che in realtà andrebbero corrette in PR come egli stesso faceva notare, che per lo scetticismo dimostrato verso la sua supposta appartenenza alla numismatica tedesca (il Friedlaender aveva inserito infatti questa moneta tra le incerte di area tedesca!) hanno fatto riconoscere in questa moneta un mezzo denaro del tutto simile a quello oggetto di questa discussione. Se ne conclude, quindi, che un esemplare (Ein Exemplar) di questo tipo capuano fu rinvenuto nella prima metà del XIX secolo in Polonia in un contesto che venne datato al 973. Intorno a questa data, infatti, ancora oggi comunemente accettata, si è fissato l'interramento dell'intero ed eterogeneo hoard. La monetina di Capua, dunque, doveva essere stata coniata ben prima di questa data e poi essere giunta nei territori dell'odierna Polonia, forse grazie alla circolazione. Forse, almeno è un mio primo pensiero, il mezzo denaro capuano è giunto in Polonia insieme alle altre monete italiane ivi rinvenute (descritte dal Friedlaender alle pp. 20 e 21): due esemplari frammentati di denari di Pavia coniati a nome di Berengario II d'Ivrea insieme a suo figlio Adalberto II (950-961); diversi esemplari di denari delle zecche di Pavia e Milano per l'imperatore Ottone I (936-973) - alcuni dei quali frammentati - e un esemplare di denaro coniato da Papa Giovanni XIII in unione con Ottone I, datato tra il 965 ed il 972. Sarebbe questa, quindi, una delle monete più recenti dell'intero tesoretto. L'unione dei nomi del Papa Giovanni con Ottone I non deve sorprendere, in quanto il nuovo Papa fu scelto dall'imperatore tedesco in virtù del Privilegium Othonis del 962. In particolare, la presenza di quest'ultimo denaro è interessantissima per instaurare in collegamento con il nostro mezzo denaro presente nel tesoretto di Obrzycko. Infatti, Giovanni XIII, costretto da una rivolta filo-imperiale scatenata nel dicembre del 965 a Roma da Pietro, Prefetto della Città, coadiuvato dal Conte Roffredo e dal Vestiario Stefano, riparò a Capua, mettendosi sotto la protezione del Principe Pandolfo Capodiferro. Il Papa restò a Capua fino al novembre del 966, quando finalmente poté fare ritorno a Roma. E' plausibile, quindi, secondo una mia ipotesi, che il mezzo denaro di Capua sia giunto in Polonia insieme al denaro coniato a nome di Giovanni XIII, le cui vicende storiche si intrecciano con quelle del Principe Pandolfo di Capua. Da qui una seconda ipotesi attributiva sviluppata dagli Autori del MEC 14, Philip Grierson e Lucia Travaini, proprio in considerazione dell’esemplare proveniente dal ritrovamento di Obrzycko. Sia tenendo conto della data dell’interramento del gruzzoletto (973), sia per il fatto, che ipotizzo in questa sede per la prima volta, che il mezzo denaro capuano sia arrivato in Polonia assieme al denaro di Papa Giovanni XIII in unione con Ottone I, per via degli eventi storici che abbiamo già elencato sopra, la tipologia dovrebbe risalire al regno di Pandolfo Capodiferro (943-981) insieme a suo fratello minore Landolfo III. La co-reggenza tra i due iniziò già sotto il padre Landolfo II, nel 959, ma la moneta fu coniata quando Pandolfo assunse il titolo principesco insieme al fratello, dopo la morte del loro genitore, nel 961. Landolfo premorì al fratello maggiore quando era ancora giovane, nel 968, e dunque i mezzi denari a nome di Pandolfo e Landolfo III non possono che datarsi tra il 961 ed il 968. La classificazione tradizionale esposta finora, che fa capo ai testi del Sambon e a quelli che ne hanno seguito le nozioni, andrebbe di conseguenza rivista alla luce di queste considerazioni, avanzate, per quanto ne sappia, in primis proprio nel MEC 14. Il mezzo denaro in questione non andrebbe più assegnato a Landolfo II e a Pandolfo Capodiferro, bensì a quest’ultimo in unione con il fratello Landolfo III. Nonostante tutto, però, ancora oggi il maggior punto di riferimento per le monete longobarde capuane è costituito dal Recueil di Sambon (cfr. MEC 14, p. 51), sia per le descrizioni che per le illustrazioni di molte rare monete di questa zecca. Nel panorama della monetazione di Capua questi nominali da mezzi denari sono piuttosto particolari: nel primo periodo longobardo, quando la zecca inizia a produrre monete intorno al IX secolo, si realizzarono denari in argento simili per stile e pondometria a quelli già coniati a Benevento. Solo con l’avvento del X secolo i denari furono accantonati per lasciare il posto a questi mezzi denari che, forse, sostituirono i vecchi denari più grandi e pesanti del secolo precedente. Per questo motivo, alcuni hanno ipotizzato che i piccoli nominali in questione potessero essere dei denari coniati con peso ridotto ed introdotti in circolazione grazie ad un corso forzoso instaurato dall’autorità emittente. Tali teorie, però, necessitano ancora di una conferma o di una smentita. Passiamo ora a repertoriare tutti gli altri esemplari di questa tipologia di cui sono venuto a conoscenza grazie ai testi pubblicati sull’argomento, tralasciando la parte più antica del XIX secolo che abbiamo già abbondantemente illustrato. Da MEC 14, pag. 51 si apprende come la più grande raccolta di monete della zecca di Capua fosse stata messa insieme da Giulio Sambon, per poi essere esitata al pubblico incanto, con le altre parti della sua vasta Collezione, nell’asta già citata del 1897, ed in cui, come abbiamo già visto, compare un solo esemplare di questo mezzo denaro. Nel 1939 vide la luce, a Roma, il diciottesimo volume del Corpus Nummorum Italicorum (CNI) che comprendeva tutte quelle monete riconosciute, ancora ai nostri giorni, come il prodotto delle zecche minori dell’Italia Meridionale continentale. In questo volume trovò spazio anche la zecca di Capua e, del mezzo denaro in oggetto, ho riscontrato, stando ai pesi riportati, almeno quattro esemplari facenti parte della Collezione Reale (0,41-0,46-0,49 e 0,58 g.). Un’immagine di una di queste monete (fig. 3) si trova alla tav. XII, n° 22, anche se nella parte descrittiva la foto viene assegnata al numero 2, anziché al numero 1, come sarebbe invece corretto riportare. Nel 1998, all’uscita del MEC 14, comprendente il catalogo delle raccolte del Fitzwilliam Museum di Cambridge, alla tav. 1, n° 8 (fig. 4) vi è fotografato un altro esemplare di questa stessa tipologia (descrizione a p. 592). La moneta in questione, alquanto frammentata rispetto a quella riportata qui in foto, proveniva dalla Collezione del Grierson, il quale vi annota ben due passaggi d’asta, di cui uno molto prestigioso: la vendita Tinchant del 4 aprile 1957, in cui risultava già ex Sambon-Giliberti, lotto n° 68. Purtroppo, sembra sia molto difficile trovare altre fotografie di mezzi denari simili, in quanto neanche nella recente pubblicazione di A. D’Andrea e V. Contreras, Le zecche minori della Campania – volume II, è comparsa un’immagine fotografica per la suddetta tipologia, bensì vi si ritrova un disegno tratto dal Repertorio di G. Sambon. Fig. 3: CNI XVIII, tav. XII, n° 22. Fig. 4: MEC 14, plate 1, n° 8. A questo punto mi sorge spontanea una domanda: esiste la possibilità che, anche nella sede di questa discussione, possano essere trovate altre testimonianze fotografiche di monete da mezzo denaro capuano simile per tipologia al nostro? Non vorrei dilungarmi troppo in discorsi che poi potrebbero annoiare, mi rendo conto che fino ad ora sono già stato abbastanza prolisso. Ringraziandovi per l’attenzione che vorrete dedicare a questa mia riflessione, vi invito a contribuire con qualsiasi considerazione, informazione, segnalazione o altro che possa arricchire la nostra conoscenza su questa rara ed interessante moneta alto-medievale: ogni commento o integrazione di sorta saranno ovviamente i benvenuti.1 punto
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Proprio qualche giorno fa avevo scritto ad un amico del Forum, che spero ci legga, come era da un pò di tempo, complice anche l'estate, che non trovavo una occasione interessante per la mia collezione di statunitensi...ma finalmente nei giorni scorsi ho beccato sulla baia questa moneta ad un prezzo di saldo e non ho esitato un istante ad aggiudicarmela. Si tratta di un pezzo da 2 cents, denominazione di breve durata, introdotta nel 1864 al fine di sopperire alla carenza di circolante che caratterizzava il periodo al termine della Guerra di Secessione e coniata per l'ultima volta nel 1873. Segnalo che per questo millesimo sono stati coniati solo 1.546.500 esemplari, in quanto già dopo i primissimi anni di produzione le tirature subirono un drammatico calo...pertanto non si tratta del "solito" 1864 "Large Motto" che appare abbastanza di frequente in giro (e che avevo già in collezione da tempo). Che grado di conservazione gli dareste?1 punto
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