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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/11/16 in tutte le aree

  1. Passiamo alla meraviglia del nuovo mondo, interpretazione sublime degli eventi e dell'aspetto stilistico e figurativo. Quando le monete favellano... REGNO DI NAPOLICarlo II (1674 – 1700). Ducato 1684. D/ CAROLVS. II. D. G. HISPANIAR . E. NEAP. REX. , busto con lunghi capelli sulle spalle, drappeggiato e corazzato a destra con Collare del Toson d’Oro pendente sul torace. Sotto IM (Giovanni Montemein). - R/ su nastro VNVS. NON. SVFFICIT., nel campo scettro sormontato da corona , ai lati due globi terracquei delle Americhe e dell’Euro-Asia, sotto a sinistra su due righe AG (Andrea Giovane, maestro di Zecca) e . A . (Antonio Ariani, maestro di prova), a destra lungo l’orlo 1684. CNI 247. Pannuti Riccio 1 (NC). Davenport 4045. Il rovescio esprime la potenza e la forza dei domini Spagnoli dopo la conquista dell’America centrale e delle sue risorse minerarie, fonte inesauribile di ricchezza per Carlo II d’Asburgo di Spagna. Carlo II non ha governato con vigore i propri domini, anzi ha demandato gli oneri della conduzione dello Stato ai propri Ministri che per interessi personali lasciarono andare in disfacimento la potenza spagnola. In breve tempo Luigi XIV si impossessa della Francia Contea e delle Fiandre, spagnole da 150 anni. Il Portogallo si dichiara completamente indipendente durante il suo regno ma non viene presa alcuna contro misura efficace. Anche la sua morte avvenuta nel 1700 non portò serenità al trono di Spagna, anzi avendo designato come erede al trono Filippo V di Borbone, secondogenito del delfino di Francia, al posto della linea di sangue della famiglia della Consorte Marianna di Neuburg austriaca, diede inizio alla guerra di successione spagnola. Il Regno di Napoli fu poco influenzato dalle vicende di casa spagnola grazie all’intervento del Vicerè Marchese di Los Velez che governò dal 1665 sino al 1683 , limitando le richieste iberiche e contenendo la tassazione secondo le possibilità dei sudditi. Eros
    7 punti
  2. Vi voglio mostrare questo Carlino di Filippo II con delle particolarità che mi hanno colpito. Proveniente anche questo dal convegno di Foggia. È del tipo MIR 180/2 ma ci sono delle differenze che andrebbero controllate anche sul Corpus (per chi lo possiede).
    3 punti
  3. Raccogliendo un piacevole invito di Legio II Italica,di far conoscere siti archeologici vicino ai luoghi dove viviamo ,vorrei mettervi a conoscenza di questo sito offuscato dalla piu nota e conosciuta Paestum. L'Heraion alla foce del Sele o tempio di Hera Argiva è un antico santuario della Magna Grecia dedicato alla dea Era, situato in origine alla foce del fiume Sele, a circa 9 km dalla città di Paestum, nell'odierno comune di Capaccio Paestum. Il santuario si trova ora a circa 1,5 km dall'attuale linea di costa, a seguito dell'avanzamento di quest'ultima, rispetto all'antica collocazione, per il deposito dei sedimenti alluvionali portati dal fiume.Il santuario fu fondato agli inizi del VI secolo a.C. dai greci provenienti da Sibari e dedicato alla dea Hera Argiva, protettrice della navigazione e della fertilità.Dopo l'arrivo dei Lucani, alla fine del V secolo a.C., si ebbe il momento di massima fioritura del santuario, con la costruzione di nuovi edifici che riutilizzarono i materiali di quelli più antichi: un nuovo portico e, accanto, un edificio per riunioni. Ad una certa distanza venne edificato inoltre un edificio quadrato in cui sono state rinvenuti numerosi pesi da telaio e dove si è ipotizzato che le fanciulle da marito tessessero il peplo per la statua di culto, offerto alla dea con una processione annuale. Qui è stata trovata una statua in marmo di Hera, seduta in trono e con in mano un melograno.Nel 273 a.C. l'area fu conquistata dai Romani che vi fondarono la colonia di Paestum. L'edificio per la tessitura fu distrutto e costruito un recinto intorno all'area sacra. Il santuario sopravvisse fino al II secolo d.C., in una progressiva decadenza, finché, anche a seguito all'impaludamento della zona, si perse gradualmente ogni forma di memoria della sua ubicazione.Il culto di Hera sopravvisse successivamente in forme cristiane con la "Madonna del Granato", il cui culto, nell'omonimo e vicino santuario, riprende la raffigurazione di Hera con il melograno. Il santuario venne rimesso in luce dagli scavi degli archeologi di Umberto Zanotti Bianco e Paola Zancani Montuoro, tra il 1934 e il 1940.Negli scavi sono state rinvenute circa settanta metope con raffigurazioni scolpite in arenaria locale.Sono scolpite abbassando il fondo all'esterno della linea di contorno delle figure: in questo modo, la parte in rilievo rimane molto piatta. Questo indicherebbe che la raffigurazione, nei suoi particolari, era probabilmente completata dal colore.Le metope sono collocate nel Museo archeologico nazionale di Paestum, sorto, nel 1952, proprio attorno a questi ritrovamenti.
    3 punti
  4. Complimenti a @dareios it..per l'acchiappo e agli intervenuti ( @gennydbmoney - @aleale - @Caio Ottavio ) per i loro pareri; è una Torre senza alcun dubbio......la moneta segnalata da @Caio Ottavio...secondo me è un errore generato dall'Heiss, riportato poi dal Cagiati e dal CNI....la moneta con la A ? .... le lettere aggiuntive, in quell'epoca erano ancora molto lontane....come trovata. Io penso che quella sia proprio una Torre, come in questo caso, letta male. Riguardo a questa è la prima che vedo.....e dovrebbe essere quella riportata dal CNI al n. 764 ma sempre proveniente da un riferimento del Cagiati. Nella collezione reale, quindi, mancava...e credo pure in molte altre collezioni. Bravo Lorenzo.
    2 punti
  5. 1733 LUDOVICO XV Il 15 ottobre 1733 CARLO EMANUELE III di Savoia si allea con LUIGI XV, e il 4 novembre le truppe franco-piemontesi occupano Milano senza trovare resistenza. Carlo Emanuele III di Savoia entra a Milano, assediato il Castello comandato da Annibale Visconti che capitola a fine dicembre. A settembre del 1736 rientrano gli Austriaci. D/ LUDOVICUS XV . REX CHRISTIANISS - Busto rivolto a destra R/ MARS ULTOR / INSUBRIA AUSTRIACIS EREPTA MDCCXXXIII - L'INSUBRIA in ginocchio con scudo con biscione davanti alla rappresentazione Francese Bronzo, mm. 41 - Autore: NORBERT ROETTIERS
    2 punti
  6. L' Emilia è una fucina di spunti....Piacenza per esempio.... PLACENTIA FLORET PIACENZA FIORISCE, la Lupa simboleggia Piacenza, i gigli Casa Farnese a sottolineare come la città sotto il governo dei Farnese avesse raggiunto un livello di prosperità in ogni campo. La moneta allegoria, simbolo ma anche propaganda anche i Farnese non disdegnavano come gli altri tutto ciò.... Quadrupla d'oro, Ottavio Farnese 1586,un'altra splendida moneta italiana per questa discussione... ( NAC 85 )
    2 punti
  7. Dai rompo io il ghiaccio con questo sesterzio di Lucilla da 34 mm per 31.75gr,non e' chissa che pesone pero' almeno non sfigura? http:// http:// http://
    2 punti
  8. Ovviamente è molto arduo affrontare un discorso stilistico su una contromarca di pochissimi millimetri di diametro, eppure ha ragione Brig ha considerare valida anche l'ipotesi di Segesta quale autorità garante... Lo ringrazio per l'esempio postato dell'esemplare di Segesta a confronto. L'unica ragionevole certezza è che comunque la contromarcatura deve essere avvenuta nella Sicilia occidentale, che era sotto il dominio sia dei Cartaginese sia degli Elimi (e Segesta era la principale città degli Elimi), ambedue fieri avversari della greca Selinunte.
    2 punti
  9. Ancora una "ruzzica" papale della mia collezione. Clemente VIII, quattrino 1604, zecca di Bologna BONO / NIA DOCET Ci sono delle legende talmente note, anche al difuori dell'ambito numismatico, che si finisce col darle per scontate, e non parlarne più. Il motto ha finito per identificare la città stessa di Bologna, e la sua Università, la più antica d'Europa, le cui prime edizioni note di statuti risalgono al 1317, sebbene una fiorente scuola giuridica esistesse già dall'XI secolo: secondo alcuni storici l'anno della fondazione è il 1088, data fissata in occasione dell'ottavo centenario da una commissione presieduta da Giosuè Carducci. Nel 1380 fu coniata la prima moneta d’oro bolognese, chiamata "bolognino", sulla quale, in onore dell’Università, apparve per la prima volta il motto “Bononia docet”, e dopo poco quello “Mater studiorum”. Da allora è "Bologna la Dotta" petronius P.S.: si capisce chiaramente che il bolognino d'oro NON è della mia collezione
    2 punti
  10. Su Mantova ce ne potrebbero essere tante, ma anche Pontificie, napoletane.... FERIS TANTVM INFENSVS Moneta importantissima della nostra monetazione, siamo a Mantova con un ducatone della NAC 30 del 1627 di Vincenzo II. I Gonzaga erano grandi appassionati della caccia, ottennero il cane da caccia raffigurato in moneta, un Leporarius Magnum, frutto tra l'altro di innumerevoli incroci. Ostile solo con le fiere - da intendersi come nemici dice la leggenda che si riferisce alle azioni del Duca implacabile con gli oppositori al suo governo. Un mix incredibile artistico, iconografico, simbolico, di leggenda che integra la raffigurazione....
    2 punti
  11. In arrivo 15 soldi della scuola Dalmata. Vi allego inizio di un bellissimo articolo sulla scuola degli Schiavoni (chi lo volesse completo mi può chiedere), e il curioso collegamento nell'immagine di san Giorgio, il drago, e la principessa (nessuno la vede mai) nella tela di Carpaccio con la moneta.
    1 punto
  12. Ragazzi buongiorno, ci tenevo a condividere con voi questa piccola chicca appena acquisita alla mia collezione. Si tratta del centesimino di Umberto I con il 9 ribattuto nella data. Niente di eccezionale, ma una curiosità piuttosto rara da vedere in giro. Spero Vi piaccia...
    1 punto
  13. Comunico con questo post che dopo il successo dell'anno scorso della " 1° Giornata di Studio la Numismatica e i giovani " anche l'anno prossimo a Parma, nell'ambito del Convegno Commerciale, si terrà la 2° Giornata sempre dedicata alle conferenze numismatiche dei giovani del Network Lamoneta. Vi anticipo già da ora la data che sarà esattamente sabato 1 aprile 2017 ( e non è un pesce d'aprile ) il tutto sempre organizzato dal Circolo Filatelico Numismatico e del Collezionismo Parmense @MatteoBarbierie da Lamoneta. it @incusoe @Reficulcol Patrocinio del CGN, Circolo Giovani Numismatici @magdi. Per il momento posso aggiungere la tematica generalista scelta che è " Casi monetari da riflessione...." e i nick dei 5 partecipanti che saranno : @Caio Ottavio @matteo95 @oldgold @Sator @Titta99 Il programma, che prevederà anche la partecipazione di ospiti e relatori importanti della nostra numismatica, sarà comunicato nella sezione Eventi a tempo debito e quando sarà completato, per il momento i complimenti e un augurio di buon lavoro ai giovani in largo anticipo e il piacere che questa virtuosa idea e iniziativa, grazie al consenso che ha avuto e per volere degli organizzatori stessi, possa continuare diventando forse un appuntamento fisso e abituale per i giovani della nostra numismatica e una bella opportunità di espressione per gli stessi.
    1 punto
  14. Comprata ieri al convegno di Foggia. Tornese di Filippo IV tipo MIR 268. Peso grammi 5.17 per 20 mm circa di diametro.
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  15. Salve, ho comprato questa piastra di Ferdinando I reimpressa datata 1818/7 ? Cosa ne pensate? non ne ho mai viste prima d'ora. Ringrazio anticipatamente tutti coloro che vorranno dare il loro contributo.
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  16. 1 punto
  17. Per me è anche più di MB considerando la tipologia quasi sempre molto sofferta per circolazione o altre cause. I graffi sono molto fastidiosi specialmente se messi in un punto così evidente però personalmente ritengo peggio il foro a meno che non sia ben tappato.
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  18. Comunque è un peso per i 4 reales d'argento (se circa 13 g) o per i 2 reales (se circa 6, 5 g) fatto a Milano, ultimo quarto XVIII secolo. Saluti Gzav
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  19. Complimenti, interessante Ti allego l'immagine di un altro esemplare che ho in archivio (non in collezione ....), il D/ sembra lo stesso, il R/ è un pò diverso; sul discorso della torre come simbolo beh... è un argomento piuttosto intrigante ma per ora per quel che ne sò ci sono solo ipotesi Un saluto agli amici del forum !
    1 punto
  20. @eliodoro, come direbbe Crozza... è un "diludendo"! Vabbè, il medioevo attira anche me... ma continua a frequentare la Sezione! Ciao Illyricum
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  21. Per la Vergine Maria invece il motto era ET REGE EOS , tratto dal Te Deum e chiaro riferimento al 1638 anno in cui la Madonna venne eletta Regina di Genova. Anche in questo caso gli esempi sono innumerevoli , questo per esempio è uno scudo stretto
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  22. Bravo @Liamred00 della segnalazione , conosco di passaggio questo Tempio perché tanti anni fa per motivi di lavoro , trovandomi a Battipaglia , ho avuto modo di visitare Paestum e il Museo annesso , splendidi entrambi . Purtroppo come hai ben precisato , la magnificenza di Paestum ha offuscato e dimenticato questo importante Tempio riducendolo , dalle foto che penso siano attuali , in miserabile sito ; se ricordo bene queste rovine si notavano bene un tempo anche attraversando il ponte sul Sele .
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  23. Sebbene Genova sia stata una zzecca piuttosto monotona nelle raffigurazioni e legende possiamo tuttavia trovare qualche spunto grazie anche alla consuetudine, di definire nelle coniazioni la Vergine e i Santi non esplicitamente, ma con motti ad essi relativi. La frase “NON SVRREXIT MAIOR” riferita a S. Giovanni Battista è tratta dal Vangelo di S. Luca Cap. 7(ve.24-28) ad esempio ricorre abbondantemente nella monetazione genovese per circa 150 anni . allego a titolo d'esempio l'immagine di uno zecchino del 1734.
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  24. Piccolo aneddoto: da diverso tempo il maresciallo Wirich Philip Daun, governatore di Milano (ed ex vicerè di Napoli), forniva cereali, vettovaglie e quant'altro a Carlo Emanuele III nella convinzione che il Savoia stesse armando in vista di una prossima offensiva a danno dei Francesi. La miopia del governatore è evidente, in pratica il Ducato armò inconsapevolmente i propri nemici!
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  25. Questo venerdì, in contemporanea con la mostra, ci saranno anche le celebrazioni per il 50° anniversario del Circolo Numismatico Patavino. https://www.facebook.com/events/1209504125780710/1213264685404654/?notif_t=like&notif_id=1476200531414470
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  26. Grazie per le delucidazioni innanzitutto, poi volevo aggiungere alla discussione alcune immagini di esemplari di didramme Segestane di una particolare serie con una curiosa testina al dritto, sopra al cane, ed una testa di ninfa al rovescio che, in alcuni casi, potrebbero ricordare lo stile della testina della contromarca sulla litra selinuntina. Dalla Biblioteca nazionale di Francia:
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  27. buongiorno, volevo presentarmi un mio sesterzio di Marco Aurelio RIC 1230 177-178 d.C., di diametro massimo di 32,00 mm
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  28. E’ ovvio che sulla base della foto d’apertura della discussione uno può fare solo dei tentativi di attribuzione, a meno che non sia in grado di fare miracoli. Ho pensato di accostare il bronzo di gpittini a quello che ho nell’album anche perché si tratta della tipologia relativamente più diffusa. Poco fa, alla Grony 241, è stato aggiudicato questo bronzo CHE PROVINZIALPRÄGUNGEN MAKEDONIEN KOINON Pseudo-autonom AE (15,06g). 244 n. Chr. Vs.: AΛEΞANΔΡOΥ, Kopf mit Löwenfell n. r. Rs.: KOINON MAKEΔONΩN B NEΩKO, Reiter mit Panzer, Stiefeln und flatterndem Mantel n. r., unter dem Pferd EOC (= 275 der aktischen Ära = 244 n. Chr.). AMNG III 844a. Grüne Patina, vz. In ogni caso, un tentativo di attribuzione di una moneta è sempre meglio del silenzio.
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  29. "Lui" è certamente Traiano..... il periodo è 103-111 certamente
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  30. Qui puoi trovare molte pubblicazioni di Odoardo Bulgarelli: http://independent.academia.edu/odoardobulgarelli
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  31. ahah, mi fermo si, almeno fino a Verona! ti giro la mail con l'articolo - che fa parte del volume della mostra sul Carpaccio (il pittore intendo!) tenuta alle Gallerie dell'Accademia una quindicina di anni fa.
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  32. El Lustriss. Ser Alvixe non si trattiene più .... fermélo! Complimenti. Mandi anche a me il testo? Grazie luciano
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  33. Ciao Siamo li ..... graffi recenti rispetto alla consunzione della moneta. Forse il maldestro voleva sincerarsi che fosse in argento? Un vero peccato; dal tipo di consunzione da l'impressione che sia stata indossata, sopra DALMAT vedo una traccia di appiccagnolo, oppure no? saluti luciano
    1 punto
  34. 1 punto
  35. Che dire, l'anno scorso fu emozionante per tutta una serie di cause e concause, promise da subito... Quest'anno penso sia in crescita visto il programma, il Festival Dei Giovani Numismatici, l'evento che diventerà emblema... L'ambiente cresce sempre più, noi cresciamo insieme... Eros
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  36. L'oro non è come l'argento, ci vorrà molto ma molto tempo... Il tondello ha subito una lucidatura maldestra, ne consegue l'alternanza di chiaroscuri fortemente contrastanti, dando a questo nominale un aspetto poco piacevole. Tutto sommato collezionabilissima, visto la difficoltà della tipologia. Hai per caso qualche nominale in argento di Carlo Alberto, da mostrarci? Eros
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  37. Ci arriva! Peccato per quei graffi deturpanti.....
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  38. Ciao! Probabilmente non riesci a trovare corrispondenze perchè si tratta di un falso moderno in argento o altro metallo placcato in argento di una moneta di valore nominale superiore. Infatti l'iconografia della victoria avgvstorvm in realtà è tipica dei tremissi d'oro. Comunque gli elementi più grossolani che rimandano a un falso moderno sono a mioavviso: stile del ritratto al dritto e della divinità al rovescio, perlinatura/bordo e totale assenza di segni di conio. Forse non ti resta che conservare la moneta come puro valore affettivo, dato che hai detto che è stato un regalo. Saluti
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  39. E' il tipo Muntoni 18, con le "U" sia al diritto che al rovescio, e questo è l'unico tipo con questa caratteristica. Il tuo esemplare non è male, anche se si nota un pò di usura sui rilievi maggiori (es. la tiara al diritto, il volto della Chiesa el il tempietto al rov.). Per curiosità come è stata classificata dal perito ? Nell'asta ANPB di Varesi/Nomisma proprio due giorni fa un esemplare simile è andato invenduto alla stima di 650 euro, nonostante la conservazione eccelsa (SPL) ed una bella patina. Era catalogata rara, con nota che la definiva "variante rarissima...", per via delle "U" di cui sopra; più verosimilmente si avvicina a NC, data la frequenza con cui si vede in asta. Questa l'immagine: Questo invece passò all'asta Ranieri 5 del 2013: Ciao, RCAMIL.
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  40. Ecco l'ultimo sesterzietto preso da poco,rimasto abbagliato dalla patina verde e dai dettagli del volto http://
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  41. DE GREGE EPICURI Trovata con Wildwinds: è la SNG Levante, 1138, Tarsos. Eccola qui. Descrizione: Two palm branches within prize-crown placed on table with 3 lion-shaped legs.
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  42. Concordo con te @petronius arbiter accade a volte senza pensarci, e lo dico anche da vecchio raccoglitore di monete decimali. Sotto questo aspetto, l'approfondire il mondo della cartamoneta italiana ha allargato di molto la conoscenza numismatica, in particolare del primo Novecento, senza contare che le cartamonete ci permettono di approfondire storicamente aspetti storici che nelle monete non sono per nulla toccati, vedi ad esempio l'occupazione americana. Allego di seguito, per semplice scopo divulgativo, due esemplari di mille lire. La prima (tra l'altro anche in conservazione molto alta) ha il decreto del 15/4/1935 (tra l'altro, potrebbe benissimo rientrare negli esempi citati da te per il topic in questione), è una vera e propria opera d'arte, degna di essere ammirata ed inserita in collezione affianco alle monete metalliche 1.000 Lire – Tipo: Capranesi "Repubbliche Marinare" Decreto di emissione del: 15/4/1935 - Anno XIII° dell’Era Fascista Misure parte stampata: 204x109 Mm su 229×125 Mm totali; Firme: Azzolini / Cima; Filigrana: Nel medaglione destro, testa di Cristoforo Colombo, in quello sinistro, testa dell'Italia turrita. Contrassegno di Stato: Testina d'Italia / Fascio Littorio; Nel centro due maestose figure femminili sedute, impugnanti il bastone del comando e poggianti sugli stemmi delle città marinare che rappresentano Venezia e Genova; nei contorni motivi floreali. Fuori corso dal 30 giugno 1953. La seconda è l'emissione da mille lire della seconda serie (riconoscibile dalla lettera A dopo la data) emessa durante l'occupazione americana. Dal 12 Dicembre 1946, tutte queste cessano di essere considerate moneta di occupazione e vengono equiparate alle emissioni della Banca d’Italia, e da essa ritirate come proprie fino al 3 Giugno 1950. Sperando di avervi sanamente contagiato...
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  43. Ultimo acquisto al convegno di Foggia. Cavallo con dati ponderali nella norma, grammi 2.06 per 18 mm di diametro. Guardate un po'!
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  44. Credo che il leone non sia così "disprezzabile": ha forse una criniera un po' femminea, sembrando quasi un parruccone dell'epoca, ma ciò ben si adatta allo spirito del settecento veneziano, inconsciamente rivolto al tramonto della Repubblica. Personalmente trovo molto gradevole il conio del Tallero, in particolare il primo tipo del 1756 (quello che Paolucci attribuisce direttamente alla mano stessa del Dubois). Ma anche questa tipologia di Alvise IV è gradevole, ed ha ispirato con il suo dritto il Tallero Italicum del 1918. Posto qui sotto un altro esemplare in alta conservazione con patina scura che esalta i volumi; il volto del D/ è ben delineato e proviene da un conio diverso da quello del #14. Come si può agevolmente vedere, al R/ non esiste alcuna differenza tra le lettere A e S dell'incisore Schabel. Mi sembra più verosimile ipotizzare che l'elevata produzione al torchio di tale nominale abbia nel tempo sfruttato i conii con un offuscamento dei particolari più sporgenti, al D/ il volto femminile e al R/ la S di Schabel. P.S. esistono non uno ma almeno 2 conii di D/ e vari conii di R/ P.P.S. La bellezza dell'esemplare di sopra, certamente di "primo conio" fa quasi sospettare si tratti di una moneta "di presentazione" (o con analogo significato).
    1 punto
  45. Taglio: 50 centNazione: San MarinoAnno: 2014Tiratura: 1.723.275Conservazione: B+Località: Milano Taglio: 50 centNazione: San MarinoAnno: 2015Tiratura: 750.001Conservazione: BBLocalità: Milano
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  46. In fondo con questa discussione quante belle monete stiamo vedendo e tutte significative.....proseguo... SALVS ET VICTORIA NOSTRA A voler guardare qui non ci sarebbe molto da dire, la leggenda parla chiaro....diciamo intanto che siamo a Milano con Francesco II Sforza ( 1521 - 1535 ), Francesco è uomo che è molto amato dalla popolazione, uomo colto e saggio ma purtroppo anche cagionevole di salute. Muore a 40 anni e quindi il riferimento alla salute è ovvia e giusta, anche la salute arriva su una moneta, ma arriva anche la vittoria, nostra specifica la moneta, perché Francesco pur essendo mite sempre in guerre, assedi, occupazioni era impegnato, d'altronde questa era la vita dei regnanti e Francesco non poteva di certo esimersi da tutto ciò. Di salute e vittoria ( sua ) Francesco lascia la sua traccia in una moneta internazionale, d'oro come era lo Scudo d'Oro del Sole, moneta ovviamente bellissima come questa tratta dall'Asta Hess - Divo
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  47. Nuovamente PLVS ULTRA, tuttavia questa volta compare su un modesto cavallo, sempre di Carlo V, proveniente dalla zecca di Napoli. D/ PLVS : ULTRA; colonne d'Ercole su onde unite da nastro; tra le colonne si trova un quadrifoglio R/ REX : IVSTVS :; croce potenziata in cerchio perlinato Saluti!
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  48. e per finire...il colpo del mese!! taglio 20 cent paese san marino anno 2002 tiratura 182.400 condizioni bb+ città trieste
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  49. Non è raro che le prime emissioni di un imperatore richiamino i lineamenti del predecessore
    1 punto
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