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  1. Poemenius

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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/23/16 in tutte le aree

  1. Seconda fotografia . La maestosita' silenziosa del Pantheon , il monumento di Roma piu' famoso e imitato all' estero , dopo il Colosseo , in una fotografia dei primi anni del '900 . Si notano le grate di protezione poste intorno la facciata del monumento e le rotaie del Tram che all' epoca passava di lato al Pantheon diretto verso Largo di Torre Argentina .
    3 punti
  2. Il prossimo anno da Malta mi aspetto un 2€ dedicato alla friendzone Del resto basterà modificare leggermente il bozzetto...
    3 punti
  3. Terza fotografia Una foto storica scattata negli anni a cavallo della presa di Roma , circa nel 1870 . Purtroppo il soggetto inquadrato non esiste piu' da oltre 130 anni in quanto abbattuto per motivi di viabilita' urbana ; ai giorni nostri al posto della storica Porta e' rimasta nell' asfalto stradale di Piazza Fiume la forma della base della Porta fatta di sanpietrini in porfido rosso in modo da risaltare sul nero dell' asfalto . Con parte dei travertini di questa Porta venne poi costruita la fontana delle Api del Bernini , che si trova oggi all' inizio della salita di Via Vittorio Veneto sul lato destro , quasi all' angolo con Via di San Basilio , dove le due strade sfociano poi in Piazza Barberini . Si tratta della famosa Porta Salaria delle Mura Aureliane dalla quale il 24 Agosto del 410 Alarico entro' nell' Urbe per tradimento della guarnigione che doveva difenderla .
    2 punti
  4. la tua ha una impressionante somiglianza con questa da - K. Bíró-Sey, Újabb avar utánzatú ezüstpénz a MNM éremgyűjteményében, in Numizmatikai Közlöny szerkesztője 76/77 (1977/78), pp. 49-52, Budapest 1978. in questo caso specifico una seconda opzione che non mi sento di scartare è che si tratti di imitazione di un Tertarteron Nomisma del XI secolo a nome di Alessio I
    2 punti
  5. Aggiunto in collezione un esemplare di Quarto di Scudo Repubblica Piemontese per completare le tre tipologie di questa serie
    2 punti
  6. Interessante ipotesi. Ho notato che nell'Europa orientale hanno imitato molti tipi dei denari romani di età repubblicana e possibilmente hanno visto qualcuno emesso dai ribelli italici, come questo. Non deve stupire se qualche denario sannita sia uscito dai confini italiani. Si ha notizia che un esemplare fu trovato più di un secolo fa in Francia, nel ripostiglio Bourgueil 1902, che conteneva in tutto 689 denari romani da C. Scribonio (RRC 201/1, del 154 a.C.) fino ad Augusto (Cohen 321, del 16 a.C.), quasi tutti in buona condizione..... I tipi possono poi avere colpito un incisore di quelle popolazioni periferiche....
    2 punti
  7. su questa posso essere un po' più utile perché rientra in una casistica che sto studiando approfonditamente... crocetta/figura stante spesso la figura stante è un guerriero, o meglio un imperatore stante, che nel tuo caso, davvero eccezionale, pare una vittoria con ghirlanda e pseudo-legenda. al retro una croce greca in ghirlanda senza legenda con pseudo-zecca all'esergo ora, nonostante la vittoria (di questa moneta sarei felicissimo di avere foto migliori e peso per il lavoro che sto provando a portare avanti) la tipologia e la relativa bibliografia sono riassunte ottimamente da Asolati in Falerii Novi 2005. ti riassumo brevemente per non tediarti: - moneta coniata quasi certamente in area italica, con altissima probabilità nel centro-nord (luogo in cui sono presenti quasi tutti i ritrovamenti...non dimentichiamo che il ritrovamento relativo alla Dalmazia riguarda un'area di influenza italica nel periodo) - coniazione presumibilmente databile nel terzo quarto del V secolo, diciamo tra gli ultimi anni di Valentiniano III e il 470 circa. - non la definirei "barbarica" in senso stretto, ma piuttosto "imitativa", soprattutto viso il periodo... dare un nome a chi coniò questi pezzi è impossibile... forse dei maggiorenti locali...forse altro, questo nessuno lo sa. ne ho raccolte ad oggi meno di 20 (incluse quelle citate in Falerii Novi) ma nessuna presentava una bella ghirlanda come la tua se avrai occasione di condividere foto migliori e pesi, te ne sarò certamente grato se vuoi spiegazioni più dettagliate sono a tua disposizione saluti Alain
    2 punti
  8. Ciao @rada , per aiutarti nella tua ricerca mi permetto di indicarti, se non lo conoscessi già, questo utile link http://bpmurphy.ancients.info/severan/severanhome.htm sui denari severiani. Ciao Illyricum
    2 punti
  9. L'influenza longobarda sui denari medioevali delle zecche di Aquileia e Trieste L’ALTARE DI RATCHIS Oltre milletrecento anni ci separano dal secolo VIII, epoca in cui il duca longobardo Ratchis (737-744), intimo amico di Paolo Diacono, commissionò l’altare che porta il suo nome; (oggi custodito nel Museo Cristiano di Cividale del Friuli, Udine). L’altare stava in origine in una chiesa cividalese dedicata a San Giovanni Battista. Per integrità e perizia scultorea è una delle testimonianze più prestigiose di quanto prodotto in epoca longobarda. L’altare si presenta come un parallelepipedo in pietra d'Istria (1,44 x 0,90 x 0,88 m): ruotando intorno ad esso in senso orario le scene si presentano secondo l’ordine cronologico del racconto evangelico: la Visitazione di Maria ad Elisabetta, l’Adorazione dei Magi, l’Ascensione di Cristo. Presenta uno stile fortemente astrattizzante, distante dalla resa naturalistica tardo antica, le figure umane presentano alcune deformazioni, quali quelle delle grandi mani degli angeli che sorreggono la mandorla centrale. I volti sono caratterizzati dall'assottigliarsi del mento (volti a "pera rovesciata"). Si può notare inoltre come la gerarchia dimensionale sia utilizzata, dando una grandezza maggiore ai personaggi di rilievo come Maria e Gesù. Nel secolo VIII, questo prestigioso altare si porgeva agli occhi dei fedeli in modo assai diverso da come lo ammiriamo oggi: il suo intaglio accoglieva stratificazioni di impasti policromi, gemme e lamine metalliche la cui ricchezza cromatica era simile a quella dei coevi mosaici, stucchi, miniature, avori ed oggetti di oreficeria. Da: www.arscapsa.com I DENARI Trieste: Arlongo con tempio e santo (Giulio Bernardi @Giulio Bernardi AT, R. Paolucci PAO 15) - Tempio a tre arcate con cupola .CIVITAS TERGESTV' - busto frontale nimbato e benedicente .ARLONGVS:EPISCOPIS Aquileia: Raimondo con Beata Vergine (Giulio Bernardi B28) - Madonna con bambino RAIMO NDV'PA - aquila ad ali spiegate AQVILE GENSIS Un accostamento stilistico tra questi due denari è senza dubbio certo: la tecnica figurativa ("l'espressione del volto, i punzoni" G.B.), la grafia ("le piccole S" G.B.). STUDI PRECEDENTI Alessandro Ruggia 1999 -Interpretazione apocalittica di un denaro triestino-: in questo articolo l'autore accosta la figura nimbata al Emmanuele imberbe presente sulle monete (hyperon ad es.) bizantine Arthur Zub @Arka -Le monete del patriarcato di Aquileia-: dove l'autore accosta la Vergine del denaro patriarcale alle rappresentazione dell'altare cividalese. A.Z. (giustamente) sottolinea le somiglianze stilistiche con l'altare che ricordiamo si trovava nella sede patriarcale, ma allora anche il denaro triestino che senza ombra di dubbio è creato dalla stessa mano ha avuto a modello lo stesso altare. Quindi senza scomodare la monetazione bizantina (Ruggia): il denaro triestino (come quello patriarcale) ha un'origine "longobarda" e probabilmente coniato nella stessa Cividale. Pareri?
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  10. Buongiorno a tutti. Oggi, sono contento di potere mostrarvi questa mezza lira di VAM II, della reggenza della madre. Grazie per i vostri pareri. Sarebbe gentile da vostra parte di dirmi che significa la leggenda del dritto. (Madre Giovanna Battista?) Alain. Alain.
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  11. PAX // TIBI // MA a sinistra, EVA // NG // ME a destra. Al 98%... Arka
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  12. DE GREGE EPICURI @anto R: abbiamo una copia dello studio sulla Collezione Sabetta: ci è stata gentilmente omaggiata, e puoi consultarla al CCNM. Uno dei temi di base (anzi, forse il principale) della collezione è la fondazione della città di Costantinopoli, il nuovo e non facile equilibrio fra Roma e Costantinopoli, ed in prospettiva la polarizzazione fra le due parti dell'Impero, quella Orientale e quella Occidentale. Infatti, le emissioni principali raccolte nella collezione sono URBS ROMA e CONSTANTINOPOLIS.
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  13. Diciamo che... tutti e due i fattori incidono sulla conservazione.
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  14. Di questa moneta furono coniati solo 114 esemplari, che il re donò ai suoi più alti dignitari (nobili, ministri, ecc.). Come puoi pensare che persone di tal rango, ricevuto un dono dalle mani del re, non abbiano trovato di meglio che farne un portachiavi? Quanto al discorso "40 o 50 anni fa non avevano in mente di falsificare una moneta", ti dirò che l'idea di fare monete false, venne in mente a qualcuno, per la prima volta, il giorno dopo che qualcun altro aveva avuto l'idea di fare monete vere...più o meno 2500 anni fa petronius
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  15. Forse intendi dire "sequenza epigrafica idiosincratica" saluti
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  16. Un aspetto da non trascurare e da stigmatizzare è che viene catalogata, studiata e pubblicata una importante collezione donata e giacente nel Medagliere di Milano, quando questo accade, non sempre come sappiamo, è come averla riportata in vita, rinasce la collezione stessa e anche nel contempo il ricordo del virtuoso donatore collezionista privato e il suo nobile gesto...
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  17. Mi sembra un bel BB con una bella patina. Ciao
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  18. Riprendo in mano questa vecchia discussione per postare le foto di un esemplare apparso nell'ultima asta Nomisma..... Che dite? Gran bel pezzo a mio avviso
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  19. conosco queste monete! sono di norma imitazioni di esagrammi o miliarensi cerimoniali - si trovano spessissimo nell'area tra l'Ungheria e la Romania, probabilmente furono imitate dagli Avari o da popolazioni limitrofe e tendono a imitare le monete di Costante II barbuto
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  20. Nel libro di mio padre (Paolucci) sono tutte fotografate le monete di cui parlate
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  21. Molto utile, non lo conoscevo, ti ringrazio. Va precisato che riguarda solo monete romane del basso impero, dal 313 d.C. al 476 d.C.
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  22. Si, è un libro interessante, ma dal lessico pesante con molte citazioni greche e latine. Sono presenti molte note esplicative. E' un buon testo di approfondimento.
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  23. è difficile stabilirne la Zecca di questi Tornesi.Sono monete tutte in mistura dove prevale il rame --Salutoni -odjob
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  24. Io uso questo: http://numismatics.org/ocre/search?lang=it
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  25. Ferdinando I d'Aragona Tornese in mistura (in teoria). La legenda è praticamente illeggibile si distinguono solo poche lettere. Io ho azzardato un attribuzione MIR 80/4. Il peso è 0,44g ed il diametro varia dai 12 ai 15 mm. Potrebbe essere quello di Isernia visto che mi sembra di solo rame come descrive Sambon. Voi che ne dite.
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  26. We are seeing and listening to reports on the Italian earthquake some 5,000 miles away, here in the middle of the U.S. But distance disappears at times like these—our neighbors have been hurt. So here’s hoping…. v.
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  27. La moneta viene in ogni caso inserita per aggiornare il loro catalogo... Talvolta viene anche messo in vendita un quantitativo esiguo di pezzi ( non più di mille ), ma non è una regola...., in quanto spesso decidono di non farlo.... Quindi in questa occasione è capitato così....
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  28. Salve Volevo segnalare anche qui l’iniziativa della Zecca di Lucca di coniare questa moneta per contribuire con la sua vendita al costo di 5 € alla ricostruzione della città di Amatrice colpita dal terremoto. http://www.zeccadilucca.it/ita/index.php
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  29. Ho letto il libro quest'oggi , scorrevole , adatto ai più giovani ma a mio avviso anche ai meno che vogliono semplicemente avere un "infarinatura" generale della materia .... Come dicevo già a magdi in treno sulla via del ritorno dal convegno NIP volevo sottolineare poi anche l'abilità dell' illustratore che pur avendo solo 14 anni è riuscito in un compito sicuramente non facile !! Specialmente per uno non del settore e che quindí non aveva neppure un idea di come avvenivano certe azioni da illustrare ... Come il funzionamento di una zecca medievale per esempio .. Complimenti a tutti a tre ! Un plauso inoltre non solo come ragazzo ma anche e specialmente in qualità di segretario del Circolo Giovani Numismatici alla NIP per la lodevole iniziativa .... nella speranza di portare nuova linfa alla numismatica !!
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  30. Anche se sono un numismatico con una discreta biblioteca leggero con entusiasmo il volumetto scritto da giovani per i giovani. I miei complimenti a @antoR @Magdi Blaise
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  31. Credo che per questi pezzi, ed altri come le prove varie di bagattini e Co. , la bibliografia sia ferma, e credo che il Montenegro riporti ciò che ha letto su Paolucci, Papadopoli, Gamberini e via dicendo. diciamo che sono di nicchia, ricordo quando anni fa è venuto fuori in un'asta il bagattino (credo) con la luna e le stelle, era bucato ma è stato un evento, se ci si pensa. Quanti ne passano? 1, 2 ogni dieci anni? destino -e fascino- delle R4-R5 veneziane.
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  32. A questo punto forse sarebbe utile effettuare una analisi statistica. Trattandosi di pesi, i dati dovrebbero essere parametrici e quindi si potrebbe usare il test "t" di Student, che credo sia presente nel programma Excell. Ormai sono tanti anni che non uso più la statistica e quindi sono molto arrugginito e mi rivolgerei a uno che sia pratico di statistica. In altre parole, bisognerebbe verificare se la media dei pesi delle litre contromarcate sia significativamente differente dalla media delle litre non contromarcate. Le medie possono anche essere abbastanza vicine, ma essere considerate differenti contando soprattutto sulla distribuzione dei pesi che incide sulla deviazione standard. Ovviamente i calcoli sono statisticamente più validi se i campioni sono sufficientemente numerosi. Non so se il campione rappresentato dalle litre contromarcate sia sufficientemente rappresentativo. Vediamo se alza la mano uno statistico....
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  33. Il Montenegro riporta quanto scritto nel 92, data del primo catalogo in cui vengono citate: al 796 Grossetto per Candia mm 27 gr. 5,58/6,02 al 797 Gazzetta per Candia ( 2o tipo col leone andante a sinistra) mm 24 gr.2,80/2,95 al 798 Gazzetta per Candia (1o tipo col leone di fronte, prove) mm 24 gr. 2,95 al 799 Soldo per Candia mm 20 gr. 1,55/1,88. Da questi dati si possono evincere 2 cose: 1a la verietà dei pesi, indice che di monete ne esistono più di una e sono state sia viste che pesate. 2a che le monete sono 4. Ora sarebbe interessante capire dove tira fuori questi dati Eupremio. Comunque anche se R5 sono monete esistenti. Altra moneta interessante sempre del Molin è il soldo da 12 bagattini di doppio peso da gr.3,79. Mai vista? Invece personalmente ho visto (anche se in foto) la doppia Gazzetta da 4 soldi per Candia mm 20/27 gr. 3,98 che il Montenegro giudica una prova e che invece personalmente giudico più una moneta di necessità avendo il IIII contromarcato. Anche questa moneta viene giudicata R5. Per un immagine visitare il sito di Mirko Bordin.
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  34. a occhio sono tutte confluite al Correr. Non credo siano nella sala dove sono esposte le monete di Papadopoli, ma forse in qualche deposito nelle procuratie nuove. Dopodiché, dai tempi del Lazari molte cose sono cambiate, e le collezioni sono state acquisite, rubate, fuse, donate, requisite, riunite ecc. quindi queste monete potrebbero anche aver preso il largo un secolo fa. Prova a scrivere al Correr, chiedendogli se ce le hanno ancora, speriamo.
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  35. Personalmente mi congratulo con @grigioviola per la (consueta) disamina sul tema e per la ricerca svolta. Ricerca che mi pare già completa e senza punti di debolezza. Difficile contribuire più approfonditamente di quanto già da lui descritto... Condivido appieno sia l'attribuzione dell'esemplare come ufficiale e non imitativo ibrido su base stilistica, così come invece ritengo per lo stesso motivo imitativo ibrido (di buona qualità ma tale a mio avviso) il pezzo del Cunetio Hoard. Ultimo commento: un grosso complimento per l'aver fiutato l'occasione ben due volte e averle saputo cogliere al volo! Fortuna? No... studio, preparazione e tanti esemplari visti (e memorizzati). Oltretutto nel... "mar di antoniani della seconda metà del III secolo (spesso ripetitivi quasi alla monotonia) sovente si perde la bussola e tutto diviene indistinto...": ci vuole una costanza e pervicacia che il buon Grigioviola possiede e che talvolta viene, fortunatamente, premiata. Ciao Illyricum
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  36. Allora, in effetti sul contorno in corrispondenza della "E" di ETR e della "A" di ALOYSIA si notano due piccole escrescenze in rilievo non compatibili con la punzonatura e niente più.... Sono tra l'altro nella posizione giusta di un appiccagnolo e uno di questi giusto in corrispondenza di dove dovrebbe starci il millesimo... Che sia stata colpa di un surriscaldamento dovuto alla sua rimozione? Non saprei, certo che ad occhio è stato fatto un lavoro certosino e non certo da uno sprovveduto. Comunque anche questa ci sta ma rimango sempre dell'idea che la data fosse già in parte evanescente già da prima perché il PISIS si legge bene mentre tutta la metà destra dello scudo è più usurata, mentre la sinistra molto migliore è anche più patinata. @magellano83, tu cosa ne pensi?
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  37. Questione di euro in più o euro in meno, dipende dal l'importanza che dai al quel difetto, te lo dice uno che le monete le prende anche bucate...
    1 punto
  38. Bravo dux-sab ! Il foro, passante, interessava la "C" a rovescio e pure il diritto sopra la testa del buon Traiano. Inoltre possiamo notare che la macchia verde (cancro del bronzo?) non è attiva o perlomeno negli ultimi cinque mesi non è progredita. Come lo sappiamo? Semplice... Nessun peccato capitale ma insomma... mi pare più corretto presentare una discussione tipo "ho cercato di obliterare un foro passante che mi infastidiva la vista... che ve ne pare?". Se fosse nei miei vassoi mi darebbe più fastidio la macchia verde e un'eventuale progressione della lesione (se tale è)... Ciao Illyricum
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  39. Cerco di spiegare il significato di queste lettere senza presunzione alcuna, ma solo per chiarire una eventuale curiosità'. Nel periodo che va dal 348-350 si notano monete di questa tipologia "Fel temp Reparatio" che hanno la lettera A dietro la nuca dell'imperatore e il diametro varia da 20 a 26 mm e su R/ appare la stessa lettera A mentre dal 350 al352 si nota sempre la "A" dietro la nuca al Dritto , mentre al R/ appare la lettera B oppure Gamma ecc. - -' nel 353 dietro la nuca appare la lettera A e sia la lettera B e cosi' negli anni successivi. Queste lettere secondo studi (Failmezger) sono legate ad un processo di svalutazione del denaro - inflazione galoppamte - assistiamo inoltre ad un rimpicciolimento della moneta
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  40. la differenza è dovuta alla lettera "A "in campo che vedi sul D/ e sul R/ per quanto riguarda la dimensione, è solo un dettaglio, puo' verificarsi che ci siano delle piccole differenze ( A3 -- va da 17 a 21 mm )
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  41. Vi posso già dire che ci sarà ampio spazio sia sul l'evento della Nip a Milano che sul libro dei giovani nel prossimo numero della rivista " Monete antiche ", d'altronde e' giusto che iniziative virtuose e importanti come questa siano ampiamente divulgate in tutte le sedi e ambiti.
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  42. L'usura che si intuisce dalle foto lascia pensare che si tratti effettivamente di una moneta proveniente da montatura, andrebbe verificata l'integrità del contorno, è ornato per cui eventuali manomissioni si notano facilmente. Non ci sono dubbi sull'autenticità, penso che 250 euro sia ancora una cifra accettabile per l'acquisto. Ciao, RCAMIL.
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  43. Vi ringrazio per le informazioni, in fin dei conti vedo che il mio in confronto a quelli esposti fa la sua bella figura !!
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  44. Esatto, è questo è dovuto al fatto che per le lire repubblicane, ancor più che per altri settori, è mancato completamente il ricambio generazionale. Fino al 2001, tutti, per forza, collezionavano lire (tutti quelli che collezionavano monete correnti, intendo). Con l'arrivo dell'euro, la gran parte dei collezionisti è passata, quasi automaticamente, alla nuova moneta, tralasciando la vecchia, vuoi perché già in possesso di una collezione avanzata, con pochi o nessuno buco, vuoi perché le monete mancanti erano comunque al disopra delle loro possibilità, o ancora perché attratti da una monetazione che offriva, rispetto alle lire sempre uguali anno dopo anno, una grande varietà di temi e di monete. Allo stesso tempo, l'euro ha portato alla numismatica una moltitudine di nuovi collezionisti, in gran parte giovani, in molti casi del tutto ignari di quel che c'era prima. A un certo punto, dopo qualche anno che collezionavano solo euro, molti hanno iniziato a incuriosirsi anche di altro, ma, nella maggior parte dei casi, hanno saltato a piedi pari il periodo repubblicano, rivolgendosi al Regno o a monetazioni ancora più vecchie, fino a risalire alle romane (abbiamo conosciuto diversi esempi anche nel forum). Monete più ricche di storia e che, diciamocelo, esercitano un fascino maggiore anche dal punto di vista estetico: se togliamo le Caravelle, resta ben poco, nelle monete della Repubblica, che possa competere con le più belle di VEIII (per non parlare di tutto il resto). Dunque, i vecchi collezionisti hanno smesso, nuovi non ne sono arrivati (non in numero significativo, almeno) ed ecco spiegato il crollo di interesse, e di conseguenza, di prezzo. petronius
    1 punto
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