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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/22/16 in tutte le aree

  1. L'influenza longobarda sui denari medioevali delle zecche di Aquileia e Trieste L’ALTARE DI RATCHIS Oltre milletrecento anni ci separano dal secolo VIII, epoca in cui il duca longobardo Ratchis (737-744), intimo amico di Paolo Diacono, commissionò l’altare che porta il suo nome; (oggi custodito nel Museo Cristiano di Cividale del Friuli, Udine). L’altare stava in origine in una chiesa cividalese dedicata a San Giovanni Battista. Per integrità e perizia scultorea è una delle testimonianze più prestigiose di quanto prodotto in epoca longobarda. L’altare si presenta come un parallelepipedo in pietra d'Istria (1,44 x 0,90 x 0,88 m): ruotando intorno ad esso in senso orario le scene si presentano secondo l’ordine cronologico del racconto evangelico: la Visitazione di Maria ad Elisabetta, l’Adorazione dei Magi, l’Ascensione di Cristo. Presenta uno stile fortemente astrattizzante, distante dalla resa naturalistica tardo antica, le figure umane presentano alcune deformazioni, quali quelle delle grandi mani degli angeli che sorreggono la mandorla centrale. I volti sono caratterizzati dall'assottigliarsi del mento (volti a "pera rovesciata"). Si può notare inoltre come la gerarchia dimensionale sia utilizzata, dando una grandezza maggiore ai personaggi di rilievo come Maria e Gesù. Nel secolo VIII, questo prestigioso altare si porgeva agli occhi dei fedeli in modo assai diverso da come lo ammiriamo oggi: il suo intaglio accoglieva stratificazioni di impasti policromi, gemme e lamine metalliche la cui ricchezza cromatica era simile a quella dei coevi mosaici, stucchi, miniature, avori ed oggetti di oreficeria. Da: www.arscapsa.com I DENARI Trieste: Arlongo con tempio e santo (Giulio Bernardi @Giulio Bernardi AT, R. Paolucci PAO 15) - Tempio a tre arcate con cupola .CIVITAS TERGESTV' - busto frontale nimbato e benedicente .ARLONGVS:EPISCOPIS Aquileia: Raimondo con Beata Vergine (Giulio Bernardi B28) - Madonna con bambino RAIMO NDV'PA - aquila ad ali spiegate AQVILE GENSIS Un accostamento stilistico tra questi due denari è senza dubbio certo: la tecnica figurativa ("l'espressione del volto, i punzoni" G.B.), la grafia ("le piccole S" G.B.). STUDI PRECEDENTI Alessandro Ruggia 1999 -Interpretazione apocalittica di un denaro triestino-: in questo articolo l'autore accosta la figura nimbata al Emmanuele imberbe presente sulle monete (hyperon ad es.) bizantine Arthur Zub @Arka -Le monete del patriarcato di Aquileia-: dove l'autore accosta la Vergine del denaro patriarcale alle rappresentazione dell'altare cividalese. A.Z. (giustamente) sottolinea le somiglianze stilistiche con l'altare che ricordiamo si trovava nella sede patriarcale, ma allora anche il denaro triestino che senza ombra di dubbio è creato dalla stessa mano ha avuto a modello lo stesso altare. Quindi senza scomodare la monetazione bizantina (Ruggia): il denaro triestino (come quello patriarcale) ha un'origine "longobarda" e probabilmente coniato nella stessa Cividale. Pareri?
    6 punti
  2. Vorrei iniziare un breve percorso archeologico fotografico di Roma antica che ci condurra’ a ritroso nel tempo , non tanto lontano , tra il 1800 e gli inizi del ‘900 , aprendo una finestra temporale tramite l’ attuale macchina del tempo disponibile all’ Umanita’ , che altro non e’ che la macchina fotografica . Le fotografie esposte ed eseguite in quei lontani anni , con strumenti rudimentali ma efficaci , ci permetteranno di gettare un’ occhiata su alcuni monumenti di Roma antica permettendoci di confrontarli con lo stato attuale ; ma oltre a questo confronto pratico , mi piacerebbe apprezzaste in particolare l’ aspetto romantico di tutte e tali fotografie quando Roma di quell’ epoca era praticamente irriconoscibile dalla Roma moderna se non fosse per la presenza dei monumenti antichi che ci forniscono dei punti di riferimento chiari e precisi ; questa trasformazione quasi radicale della Roma dell’ 800 inizio’ negli anni immediatamente successivi a quelli della presa di Roma del 20 Settembre 1870 che sanci’ l’ unione di Roma al Regno d’ Italia e pose fine al potere temporale dei Papi ; l’ anno successivo Roma divenne la Capitale del riunito Regno d’ Italia . Iniziamo questo viaggio nel tempo passato recente cominciando dalla prima fotografia , scattata nel 1880 , che riprende l’ Arco di Costantino , parte della fontana della Meta Sudans , all’ epoca ancora in piedi , sulla destra le pendici del Palatino e sulla sinistra quelle del Celio ; la fotografia emana un senso di romantica solitudine e di maestosita’ del complesso monumentale e panoramico della zona circostante , ben superiore alla sensazione che ne deriva oggi da questo stesso monumento immerso in una moltitudine di folla umana e di transito , nei paraggi , di macchine ed autobus ; anche la prospiciente Via alberata di San Gregorio che dall’ Arco arriva al Circo Massimo rende bene l’ idea dei cambiamenti inarrestabili dei tempi . Sulla destra in basso rispetto all’ Arco si notano delle persone sedute su quelli che sembrano pannelli in travertino o in marmo di antichi monumenti .
    5 punti
  3. DE GREGE EPICURI Ma perchè interessarsi a Costantino e collezionare monete costantiniane (sue e del parentado)? Quando io ho iniziato con le romane, più di 20 anni fa, noi principianti ci buttavamo quasi tutti sulle emissioni del 1° secolo, e così ho fatto anch'io. Il fascino dell'età dell'oro augustea (Virgilio: puer natus est nobis,ecc.), la fine delle guerre imperatorie, l'inizio glorioso di una nuova epoca, quella imperiale. Per di più, i bronzi di Augusto si trovavano piuttosto facilmente ed a costi ridotti; e si riusciva a beccare anche qualche moneta dei successori, e qualche denario dello stesso Augusto. Oggi il panorama è molto cambiato, ed ai neo-collezionisti che mi chiedono un parere, io consiglio di iniziare da Costantino. Bene o male, le sue monete si trovano, a volte anche in buona od ottima conservazione, di solito seza svenarsi; presentano grandi varietà (di legende, di tipologia, di zecca...) e sono quindi un'ottima palesta per imparare ad osservar le monete, a classificarle, ad apprezzarle. Poi, proseguendo, si possono cercare anche le rarità, i pezzi preziosi; o si può imparare ad accontntarsi (saggiamente!) osservando i medaglioni nei musei. Certo, il periodo storico è del tutto diverso: siamo all'inizio del tardo antico, il tema è quello della crisi e della difesa dell'impero, del confronto fra la religione antica e quella nuova, delle nuove forme di assolutismo...Ma il materiale storico è molto abbondante e appassionante. Chi ha l'olfatto fine, può già sentire odor di Medio Evo, con tutte le nuove complessità ed i collegamenti col nostro mondo.
    5 punti
  4. Direi di fare in questo modo... se non riesce a caricare le foto da solo può inviarle a me a questo indirizzo di posta elettronica: reficul[o]lamoneta.it In seguito sarà mia premura caricarle qui. La discussione rimarrà chiusa fino a quando non riceverò per email queste foto. Saluti.
    4 punti
  5. Dal Ducato di Massa al momento siamo in 3......
    3 punti
  6. Mi piacerebbe molto esserci, chissà se riesco ad organizzare una trasferta...
    2 punti
  7. Bravo dux-sab ! Il foro, passante, interessava la "C" a rovescio e pure il diritto sopra la testa del buon Traiano. Inoltre possiamo notare che la macchia verde (cancro del bronzo?) non è attiva o perlomeno negli ultimi cinque mesi non è progredita. Come lo sappiamo? Semplice... Nessun peccato capitale ma insomma... mi pare più corretto presentare una discussione tipo "ho cercato di obliterare un foro passante che mi infastidiva la vista... che ve ne pare?". Se fosse nei miei vassoi mi darebbe più fastidio la macchia verde e un'eventuale progressione della lesione (se tale è)... Ciao Illyricum
    2 punti
  8. Buonasera, Vorrei continuare la discussione sulla monetazione di Candia citando alcune monete contemplate nel Lazari e non ancora trattate in questa discussione. Desidero infatti conoscere la vostra opinione in proposito. Infatti, come è noto, il Lazari non è sempre molto esaustivo e preciso: ad esempio colloca la serie di 15, 30 e 60 Tornesi di Giovanni Corner genericamente per il Levante e non specificatamente per Candia oppure dimentica alcuni dogi nell'elenco delle Carzie per Cipro. Comincio con le 3 monete di Franceso Molin (1646-1655) attribuite da Lazari a Candia (si veda l'immagine allegata): 57 - Gazzetta doppia (4 soldi). Lazari la definisce come la più rara (perché le altre sono comuni....) ed afferma di averne visto solo un esemplare alla Marciana. Diametro 28mm / Peso 5,8g / Mistura. Diritto .FRANC.MOLINO.D.V. / .Z.A.S. in esergo / Donna coronata seduta regge il corno ducale ed un scettro, leone ai piedi. ZAS indica il massaro Zuanne Alvise Salamon (1650-1651). Rovescio: *SANCT.MARC.VEN* / *IIII* in esergo / Leone in soldo con Vangelo e spada. 58 - Gazzetta semplice (2 soldi). Lazari dice di averne esaminata una alla Marciana senza specificare se ne abbia avute altre sottomano. Diametro 23mm / Peso 3,96g / Mistura. Diritto .FRANC.MOLINO.D.V. / .Z.A.S. in esergo / Donna coronata seduta regge il corno ducale ed un scettro, leone ai piedi. Rovescio: *.SANCT.MARC.VE. / *II* in esergo / Leone in soldo con Vangelo e spada. 59 - Soldo: Lazari in questo caso conferma la visione di due esemplari, uno della Marciana ed un altro della raccolta Correr. Peso 1,90g / Mistura (viene citato il peso di solo un esemplare, non specificando quale ed il diametro viene tralasciato). Diritto: .S.M.V. FRANC.MOL / *12* in esergo. Rovescio: coniato utilizzando il conio di diritto della gazzetta citata sopra con conseguente sbordamento dovuto alla differenza di diametro. Avete notizie su queste emissioni? Circolarono realmente o furono soltanto prove di zecca o "capricci di zecca" usando le parole di Lazari? Esistono ancora le monete che l'autore riferisce di aver visionato? Nel caso esistono delle foto? Io non ne ho mai vista una... L'unica cosa che mi sembra ovvia è l'attribuzione a Candia dedotta dal leone con spada. Sul web ho trovato solo un riferimento su rhinocoins: sono citate ma non rappresentate. http://www.rhinocoins.com/ITALY/VENEZIA/FRANMOL.HTML Nota: non sono sicuro di aver riportato i pesi correttamente. Ho fatto 1k = 0,207g ma vedo che nella tabella finale del Lazari dove indica il peso sia in K sia in g l'equivalenza diventa del tutto arbitraria e cambia da moneta a moneta ( in alcuni casi fa 1k=1g per altri circa 10k=1g ma forse mi sfugge qualcosa). Potreste illuminarmi anche su questo aspetto, per favore? Ovviamente sono in attesa dei vostri commenti! Grazie a tutti Alessio
    2 punti
  9. Buona sera, credo proprio di si.... i centesimi di € sono in ferro: poi trattati con appositi bagni galvanici in rame.
    2 punti
  10. Metto a confronto il denario con il conio.
    2 punti
  11. Carissimi, Volevo segnalarvi il volumetto che abbiamo scritto insieme all'amico @anto R all'interno di un progetto editoriale secondo noi molto lungimirante firmato NIP. E' un piccolo libriccino con una veste da "giornalino" dedicato ad un pubblico di giovanissimissimi in cui abbiamo tentato di raccontare la Numismatica con un linguaggio e con una veste pensati per loro. Il racconto riguarda le avventure di un bambino bolognese di nome Riccardo: la casa dove abita è troppo piccola, così i genitori decidono di traslocare; gli hanno promesso una nuova casa più grande, con una stanza dei giochi tutta per lui, ma quando vede la casa, al posto della sua stanza trova una vecchia biblioteca polverosa abitata dal fantasmino di Filippo Argelati, padre della numismatica italiana, con cui percorrerà un entusiasmante viaggio nel tempo alla ricerca delle monete della sua collezione perduta. Nel loro viaggio nel tempo i due protagonisti si imbatteranno in falsari, nobili, imperatori, banchieri, collezionisti, mercanti e nell'oggetto che li accomuna tutti: la moneta! E' un libro che può creare i presupposti di un primo incontro di un bambino con la Numismatica e la storia... La Numismatica... Che Avventura!
    1 punto
  12. per cortesia mi date una mano nella catalogazione? moneta in argento (o buona mistura) pesa 3,3 grammi, per un diametro di 20-21 millimetri grazie fin d'ora.
    1 punto
  13. Ciao Alessio Monete da bibliografia che, personalmente, non ricordo di averne mai visto una, né "de visu", né in foto; solo disegni...... Eppure qualcuna ci deve essere in giro; nel Montenegro sono censite, con diametri e pesi simili ma non uguali a quelli che hai riportato tu e per alcune, esempio il "Grossetto" (Doppia Gazzetta) lo censisce con le iniziali del massaro BB; e della Gazzetta ne riporta due tipi, con le iniziali del massaro PG (questa dichiarata "prova") e l'altra con le iniziali ZAS. Quindi il Montenegro ha evidenze differenti dal Lazari? Eppure nemmeno lui ha pubblicato delle foto! Certo è che veleggiamo tra un R3 e un R5 a seconda dei tipi. Piacerebbe anche a me vederne una. Ipotesi? Il massaro ZAS ha assunto l'incarico nel 1651 il PG (Piero Gritti) nel 1649, quindi abbiamo un segmento temporale per definire quando sono state battute, ma ci sono mai arrivate a Candia? Sappiamo che nel 1648 a Candia vennero battute monete di necessità, come le 10 Gazzette con lo stemma Grimani (infatti è chiamata moneta Grimani) e nel 1650 vennero battute altre monete di necessità come le 10 Lire Salvatori o Fides Publica; ..... ergo .... monete da Venezia non ne arrivavano in questo periodo e se per caso ne furono coniate e spedite, forse furono in gran parte intercettate dai turchi e le poche giunte a destinazione sono rientrate a Venezia con la caduta di Candia nel 1669 nelle tasche dei profughi ed a Venezia rifuse. Chiaramente le mie sono solo "fantasticherie"; però se queste monete fossero arrivate a Candia in gran copia, oggi ne troveremmo molte, come si trovano i Soldini ed in misura appena inferiore i 2 Soldini e 1/2. Invece ..... "ghe nè minga" saluti luciano
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  14. Grazie. Se anche questo è un modo per aiutare, aderisco BEN volentieri. Spero di non trovarmi mai nella situazione in cui si trovano ora i nostri concittadini e non potendo dare un aiuto fisico, cerco di aiutare aderendo a qualche iniziativa.
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  15. Ahahahahahahah Jeffff,sono morta dal ridere!! Eddai,sono alle prime armi,tutto è iniziato con una borsa da 17 kg di monete trovata in un angolo della cantina appena trasferita nella nuova casa. Era lì,nascosta dietro ad alcuni vasi rotti ed a altre cianfrusaglie dei vecchi inquilini(suppongo). Dopo aver iniziato a divediderle per tipologia,anno,e via dicendo..e trovo 5 pezzi da 100 lire turrita testa piccola(a quel punto sapevo cosa cercare,mi ha aiutato un amico)...ed ora...ho scoperto di essermi perdutamente innamorata delle varianti e degli errori.. ?
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  16. Questione di euro in più o euro in meno, dipende dal l'importanza che dai al quel difetto, te lo dice uno che le monete le prende anche bucate...
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  17. Grazie per la segnalazione @r-29, non sapevo di questa iniziativa....
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  18. L’iniziativa è della Fondazione Antica Zecca di Lucca e bisogna rivolgersi a lei o ad altri esercizi della zona. http://www.zeccadilucca.it/ita/index.php
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  19. Dopo i "mi dispiace non poterci essere" degli anni passati finalmente posso dirvi... " a domani ! "
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  20. 1701 FILIPPOV e LA MOGLIE MARIA LUISA GABRIELLA DI SAVOIA - Importante medaglia di Giuseppe Vismara per lo sposalizio. Maria Luisa di Savoia nata a nel Palazzo Reale di Torino il 17 novembre 1688 Da WIKIPEDIA : IL 2 novembre 1701 Maria Luisa, ancora dodicenne, sposò il fratello più giovane di suo cognato, re Filippo V di Spagna, divenendo Regina consorte...... Per saperne di più https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Luisa_di_Savoia D/ PHILIPPUS . V . HISP . REX MED . DUX . - BUSTI dei due sposi, ben modellati - Sotto I.V.F. R/ COR . UNUM Bronzo, mm.48,65 - Aut. GIUSEPPE VISMARA RIF. Rivista MEDAGLIA n. 10, pag.105 n. 14B fotografata a pag.106
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  21. bungiorno @rada! sicuramente un consiglio che posso darti è quello di raccogliere denari di Settimo Severo che presentano al rovescio le più importanti e famose divinità romane (Giove, Minerva, Apollo citaredo...), oppure quelle dei Severi in generale che al rovescio presentano la figura dell'imperatore. personalmente preferisco queste tipologie rispetto alle personificazioni dell'Abbondanza ecc. l'importante è la qualità!
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  22. C4 è la rarità riferita alla moneta in oggetto - comune
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  23. Per Komodo Dalla foto, soprattutto per nitidezza delle lettere, pare una bella medaglia coniata e quindi originale. Nel testo del Modesti il diametro risulta mm. 43, ma è riferito a medaglia con perlinatura completa e ulteriore bordo. Per la rarità Modesti assegna RRR (CORPUS 724).
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  24. no, la tua è la RIC 243 Trier RIC VIII 243 Constans AE3. Trier. 348-350 AD. DN CONSTA-NS PF AVG, pearl-diademed, draped and cuirassed bust right, A behind bust / FEL TEMP-REPARATIO, Emperor in military dress standing on galley moving left, holding Victory and labarum. Victory sitting at the stern, steering the ship, A in left field. Mintmark TRP. Text Text
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  25. La moneta dovrebbe essere la 672 del Varbanov ed. Inglese e la legenda completa: AYT K M ANT GORDIANOC AVG CAB TRANQUILLINA.
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  26. Il problema è proprio quello: non esiste un corpus definitivo sulle galliche. Diciamo che Elmer e RIC sono i due testi di riferimento principali, ma entrambi contengono diverse lacune e diversi esemplari sono stati scoperti dopo la stesura di queste due opere. Le integrazioni sono arrivate con studi più o meno specifici e soprattutto relazionati a determinati hoard in cui o appariva un pezzo inedito oppure la composizione era tale da fornire dati rilevanti circa la reale ubicazione e attività delle zecche galliche e una più probabile successione cronologica delle varie emissioni (assodato che quella proposta da Elmer appare in buona parte superata). In tal senso è lampante il citato lavoro di Bland dedicato al Beachy Head Hoard e due tomi dedicati al Cunetio hoard e al Normanby Hoard (ripostigli che hanno dato contributi determinanti per le galliche). Recentemente un corpus che ha tentato di far sintesi è Schulzki, H. J. Die Antoninianprägung der Gallischen Kaiser von Postumus bis Tetricus. (Bonn, 1996) che però mi manca e sul quale comunque ci sono opinioni discordi. Non ha avuto il successo dei predecessori RIC e Elmer. Detto ciò... ritorno a quanto dicevo all'inizio di questo messaggio: di fatto non esiste un vero e proprio catalogo definitivo che contempli quanto finora noto e che aggiorni sostanzialmente i due testi storici di riferimento del periodo (anch'essi da utilizzare in contemporanea perché nonostante il RIC sia successivo si completano comunque a vicenda).
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  27. chi ti ha risposto è un esperto !.. confermo comunque che è un bronzo di Viminacium per Filippo I .. è sufficiente che digiti Viminacium - Filippo I su un motore di ricerca e avrai tutti i dettagli che cerchi...
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  28. Facciamo un po' il punto della situazione, al momento mi sembra che ci sia una ragionevole certezza di esserci, anche per il pranzo ritengo, per i seguenti del forum che leggono, alcuni anche soci SNI, ma come abbiamo detto è aperto l'evento per tutti quelli che lo desiderassero : @dabbene @417sonia @anto R @DARECTASAPERE @magdi( chi porti con te in più ? ) @quattrino @rongom @giancarlone @matteo95 @expo77 Questo per l'ambito forum, mi auguro che pervengano adesioni anche dalla Segreteria della SNI da unirsi a queste e mi auguro che ci sia una buona partecipazione sia per la qualità e lo spessore dell'evento, sia perché in fondo è un test anche per la SNI e il consenso e gli apprezzamenti saranno importanti. Taggo anche @monbaldaperché possa avere anche lei un parziale aggiornamento, ritengo che comunque almeno per il pranzo si debba comunicare un numero di massima qualche giorno prima del 22 ottobre
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  29. E' un rovescio raro e significativo di Nerva, la patina direi che è la sua. La moneta è stata pulita ma non hanno esagerato con la lisciatura dei fondi o le ribulinature. Ha però anche un colpo e dei graffi profondi sul modio al rovescio, probabilmente ricevuti nel terreno prima o durante il rinvenimento. Non è regalata ma il prezzo puo' anche starci per me.
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  30. Ho letto di questa lodevole iniziativa per avvicinare i giovani al mondo della numismatica, non potendo andare a Milano al convegno ho chiesto alla segreteria NIP come poter avere il libro, conoscendo il figlio di un mio amico che sta iniziando ad appassionarsi alle monete spero di poter donare una copia di questo volume per stimolare in lui acora di più la passione per la numismatica.
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  31. Ho letto il lavoro degli amici Magdi e Antonio, bella idea, interessante l'aspetto grafico in relazione all'excursus storico-numismatico. Scorrevole e intrigante la lettura, ricca d'immagini consone alla fascia di età a cui il testo è rivolto, e non solo. Potrebbe essere un esempio importante per avvicinare non solo i giovani all'ambiente, ma i diversi ambiti della società. Quando vedo entusiasmo e grande energia, non posso che congratularmi... Eros
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  32. grazie..per il corso rapido che mi stai facendo,il mio cavallotto e uno di quelli,quasi tutto rame.la data ..come fai ad intravederla io con moneta in mano vedo niente.per le identificazioni,proverò ad inserirle come mi consigli,sempre che riesca a capire minimamente il tipo
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  33. No, è l'imitazione di un'emissione sannita della guerra sociale. Come diavolo c'è arrivato il prototipo nei Balcani (se di balcanica di tratta)? http://numismatics.org/collection/1967.153.19
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  34. Caro Alain è difficile interpretare queste monete.. Tanti ci provano da anni ed io sono solo un principiante! visto che la zecca di coniazione risulta Torino potrebbe essere anche valida la tua ipotesi, proverò a parlarne agli amici del circolo, vediamo se sono d'accordo con te! ciao
    1 punto
  35. Esattamente quanto anticipavo una trentina di post piu' su ..
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  36. Mi par di capire che per ora ci sia molto spazio all'interpretazione della normativa da parte del singolo commerciante dunque. Occorrerà un po' di tempo credo per capirci qualcosa sulle modalità attuative...
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  37. Il nostro terzo bollettino del circolo numismatico partenopeo é pronto! Ecco qualche immagine in anteprima.
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  38. Questa medaglia dovrebbe essere abbastanza raretta, non mi sembra una fusione. Il peso è di 24,46 grammi e il diametro circa 41,5 mm. Conio originale?
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  39. Vi posso già dire che ci sarà ampio spazio sia sul l'evento della Nip a Milano che sul libro dei giovani nel prossimo numero della rivista " Monete antiche ", d'altronde e' giusto che iniziative virtuose e importanti come questa siano ampiamente divulgate in tutte le sedi e ambiti.
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  40. Ottimissimo...Michè...saranno due giornate indimenticabili....fidati. A presto
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  41. Ecco allora le foto scattate dal venditore: più definite anche se il colore non viene reso (paiono quasi in bianco e nero).
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  42. Ciao a tutti, Desidero partecipare a questa discussione e postare le immagine del mio ultimo acquisto al convegno NIP di Milano. Devo ammettere che questa moneta, mi comunica molte emozioni e mi dà un senso di appagamento raramente provato. Le foto non sono state fatte da me ma le ho trovate in un'asta sul web dove la moneta era stata battuta ad inizio anno (non sono il massimo e non rendono i dettagli ma la moneta è ora chiusa in una perizia che sto meditando di tagliare...). Le ho sistemate con photoshop in modo da conferile almeno il colore reale della patina (un bel marrone uniforme). A voi i commenti! 4 soldi (60 tornesi per Candia) D.29mm / Peso 6,27g
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  43. Piccola integrazione al post di @magdi Ricordo che il libro (unico nel suo genere per la modalità comunicativa) è distribuito gratuitamente, basta contattare la segreteria NIP, proprio in un'ottica tutta incentrata sulla divulgazione. E' un libro per i giovanissimi ma non solo...secondo me anche qualche papà o nonno potrà divertirsi e magari, perchè no, imparare qualcosina su monetazioni a lui sconosciute. Ci tengo a ricordare che nel limite del possibile ci siamo attenuti rigorosamente alla realtà storica dei periodi su cui si è incentrata la narrazione, anche per la scelta dei personaggi si è cercato di seguire un criterio di coerenza storica o, dove ciò fosse infattibile, di mantenere nomi, ruoli, comportamenti il più possibile realistici. Buona lettura! Antonio
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  44. Tra le guerre. Navi da crociera veloce erano jetliners della loro giornata, e negli anni venti e trenta diverse nazioni gareggiarono con a vicenda per il Nastro Azzurro (il premio non ufficiale per il liner più veloce sull'Atlantico del nord tra Europa e New York). In anni-20 un paio di rivestimenti tedeschi (Bremen ed Europa) si è alternati vincere il Nastro Azzurro dopo averlo preso da venerabile campione Gran Bretagna, Mauretania. Poi Italia ha lanciato un paio di fodere veloce dei relativi propri, uno dei quali —Rex— ha fatto vincere il Nastro Azzurro in ‘33. Nel 1932, tuttavia, Rex era già una celebrità quando lei ancorata a New York dopo il suo viaggio inaugurale. Lei è stato aperto al pubblico visitano 25 cents che una testa e molte migliaia di persone è venuto a bordo (con qualcosa come 25.000 dover essere allontanato). È possibile che alcuni quartieri di Washington nuovissimi cominciarono la loro carriera circolanti che 9 ottobre del 1932, ma probabilmente non troppi, perché avrebbero iniziato 1 agostoin circolazione, e le poche persone che li avevano incontrati erano riluttanti a lasciarli andare. (Di seguito, un 1932 Washington che ha funzionato un po...) Era più probabile che molti dei pezzi 25-cents consegnati quel giorno al dockside erano quarti di Philly-zecca 1930 Standing Liberty come questo. Si è schiantato sul Mercato. La Depressione è stata approfondimento. C' non era stato alcun bisogno di nuovi quartieri, datato 1931. Ma era il Rex... a New York! v. ----------------------------------------------------- Between-the-wars. Fast ocean liners were the jetliners of their day, and in the Twenties and thirties several nations competed with each other for the Blue Riband (the unofficial prize for the fastest liner on the North Atlantic run between Europe and New York). In the late-20s a pair of German liners (Bremen and Europa) took turns winning the Blue Riband after taking it from Britain’s venerable champion, Mauretania. Then Italy launched a pair of fast liners of its own, one of which—Rex—did win the Blue Riband in ’33. In 1932, however, Rex was already a celebrity when she docked in New York after her maiden voyage. She was opened to the visiting public at 25 cents a head and many thousands of persons came aboard (with something like 25,000 having to be turned away). It’s possible some brand-new Washington quarters began their circulating careers that October 9th of 1932, but probably not too many, because they’d only begun circulating August 1st, and the few folks who had met them were reluctant to let them go. (Below, a 1932 Washington that did work a while…) It was more likely that many of the 25-cent pieces handed over that day at dockside were Philly-mint 1930 Standing Liberty quarters like this one. The Market had crashed. The Depression was deepening. There had been no need for new quarters dated 1931. But it was the Rex…in New York! v.
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  45. Altre ancora, qui c'è anche @@Layer1986 Fabrizio.
    1 punto
  46. Soprattutto che cosa illustrava! ;) Se nessuno possiede i tre tomi o anche solo le dispense uscite con CN, vi posterò io le immagini... Ma non vorrei togliere a voi il piacere della ricerca e... della scoperta! :D Buona giornata, Teofrasto
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  47. Passa il tempo e questa discussione si insabbia lentamente nelle pagine della sezione...magari qualcuno ha ancora qualcosa da dire e farci vedere? Intanto ne approfitto per parlare della zecca di Como e della sua prima emissione, il grosso da 4 denari imperiali a nome di Federico II Imperatore. Si tratta di una moneta con un'alta percentuale di fino, in quanto fu concepita come multiplo del vecchio (e buon) denaro, l'imperiale appunto, e non dei denari corrotti di recente emissione coniati in molti comuni come la vicina Milano, detti terzoli a causa del loro intrinseco pari ad un terzo della lega. Le emissioni comasche di Federico II furono prodotte tra il 1245 circa, periodo al quale si fa risalire il documento imperiale che istituiva una zecca nella città, al 1250. Lanz 157, lotto #768 AUSLAND ITALIEN Como Im Namen Friedrich II. (1198 - 1250) Grosso o.J.(1250 - 1280) IMPERT-FREDERICVS, Brusbild rechts. Rs: CVMANVS, Adler. Varesi 264. 1,40g. Vorzüglich. Erworben bei Alfio Rinaldi in Verona im November 1979. Da notare, in questo esemplare, la particolarità della leggenda del diritto che non viene interrotta dal gomito, come è invece comune in queste emissioni. Buona Pasqua, Antonio
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  48. Ciao, tra le zecche medievali del Regno di Napoli, aggiungerei la città di Amatrice. Amatrice, all'epoca aragonese, era una piccola città dell'Abruzzo UIteriore, capoluogo di cantone del distretto di Civitaducale.... Durante il periodo della congiura dei baroni, nell'ambito di un Abruzzo da sempre filo angioino, Amatrice si mantenne fedele al Re Ferdinando I° d'Aragona, il quale, domata tale congiura, premiò Amatrice, con la concessione del privilegio... Dai repertori si legge che: In anno 1486 re Ferrante concede all’università et huomini della città dell’Amatrice ob fidelitatem erga eum observatam la terra di Civita Regale, la quale alias fu di detta città e per esso re era stata concessa alla città dell’Aquila, per rebellione della quale è devoluta ad esso re, e perciò la restituisce alla detta università; etiam concede la terra della Rocca e li casali della Montagna di Rosito, le quali olim furono di detta città dell’Aquila rebelle, come appare in Privil. La coniazione riguardò la battitura di Cavalli, con, al rovescio, la scritta :FIDELIS.AMATRIX ed al Diritto: FERRANDUS REX
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  49. Questo denario allude ad un’appassionante vicenda giudiziaria (simboleggiata dalla tavoletta con A-C, absolvo-condemno) e politica innescata da un preteso episodio scandaloso verificatosi nel tempio di Vesta alla fine del II secolo, forse già rievocata da un’altra emissione della sessa gens, il denario RRC 413/1. Nel 114, a sette anni dall’assassinio di Gaio Gracco, la società romana era divisa da gravi tensioni sociali ed agitata da fermenti rinnovatori e progressisti. In quell’anno circolò e fece grande scalpore a Roma una voce secondo la quale tra le Vergini Vestali si sarebbero verificati episodi di inammissibile dissolutezza. Fu promossa un’inchiesta ufficiale al termine della quale tre Vestali risultarono gravemente indiziate. Ma il processo celebrato dal Pontefice Massimo si chiuse con la condanna di una sola di esse. In un clima politico e sociale incline alle strumentalizzazioni di parte, i progressisti videro in questa indulgenza una sorta di complicità tra i Pontefici e le Vestali, tra inquirenti e inquisite. Così nel 113 il tribuno Sesto Peduceo, invocando la revisione del processo, indusse la plebe ad istituire un suo proprio tribunale, la cui presidenza fu affidata a Lucio Cassio Longino, uomo di proverbiale intransigenza e severità. Come prevedibile, il tribunale del popolo emise un verdetto esemplare, condannando a morte anche le due Vestali assolte dalla prima sentenza. Si volle così colpire non solo l’aristocratico collegio sacerdotale che aveva commesso sacrilegio, ma soprattutto i conniventi Pontefici. Come se non bastasse, narra Plutarco che la plebe, superstiziosa, ispirandosi ad un crudele cerimoniale etrusco, invocò la necessità di consumare sacrifici umani per placare gli dei. Così due Galli e due Greci furono massacrati nel Foro Boario. Trascorsi quasi sessant’anni da queste vicende, Quinto Cassio Longino, magistrato monetario nel 55 e discendente di Lucio Cassio, rievoca su questo denario quell’antico scandalo, il clamoroso processo e indirettamente l’antenato che ne era stato il promotore. Il tipo del rovescio ci mostra il teatro dello scandalo e allude per simboli al processo riparatore. Al centro campeggia il tempio di Vesta, retto da sei colonne, la prima coppia delle quali di calibro maggiore delle altre; ciò conferisce profondità al monumento, mentre lo scorcio prospettico ne lascia intuire la pianta circolare. Al suo interno è la sella curulis. Il tetto a cupola ha due antefisse laterali a protome di dragone ed è sormontata da una statua della dea, che tiene patera e scettro. A sinistra del tempio è raffigurata l’urna delle votazioni; a destra la tavoletta di voto con le lettere AC, iniziali dei due possibili verdetti Absolvo/Condemno. Il diritto è riservato al busto di Vesta, di un livello stilistico straordinario su questo conio. Il ritratto della dea è modellato con grande sapienza, il suo profilo è limpido e di assoluta bellezza classica, il suo sguardo intenso ed assorto. Il lembo di stola che le copre il capo è arretrato per mostrare il diadema ed i capelli corti sulla fronte. Le sue pieghe sono morbide e naturali e disegnano per trasparenza la crocchia sulla nuca e la curva agile del collo. Emana da questo volto un’aura affascinante ed enigmatica, la sua espressione è quella malinconica e turbata di una divinità offesa
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