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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/10/16 in tutte le aree

  1. Salve a tutt* farei un'aggiunta a quanto già detto da @dabbene e quanto già linkato a riguardo delle raccolte numismatiche che saranno visibili a Pisa (thanks a lot). Non vorrei infatti che il titolo dato alla giornata o la location facessero pensare soltanto ad un incontro dedicato alla numismatica pisana e toscana. Infatti, tra le varie proposte tematiche fatte anche dalla sottoscritta, penso che il direttivo e i soci SNI, che si sono impegnati nell'organizzazione di questo come il primo di una serie di eventi analoghi (con tutto il mio plauso), abbiano scelto questa perché aveva ed ha la possibilità di cogliere interessi numismatici "trasversali" e di valorizzare il ruolo sia del collezionismo, sia dello studio a carattere scientifico che abbia un proficuo dialogo con il mondo del collezionismo. Infatti chi verrà avrà la possibilità di vedere monete greche, magno-greche e soprattutto romane (medaglioni compresi), medievali e di età moderna (comprese oselle e e medaglie) di certo non solo toscane (ci sono discreti e numerosi pezzi anche di area lombarda e di Venezia; inoltre è probabile che possa essere esposto al San Matteo uno dei ripostigli medievali con monete di varie zecche anche non toscane, ovviamente: poi vi farò sapere). Inoltre per questa occasione sarà rinnovata l'esposizione a rotazione delle monete di Ottavio Simoneschi (il monetiere a Palazzo Blu è esposto prevedendo di lasciare alcune vetrine come in esposizione permanente e altre a rotazione) secondo un tema che presto vi comunicherò. Infine parlando dei tre collezionisti principali di monete in area pisana (arcivescovo Franceschi, commerciante di stoffe Moisé Supino, avvocato e aristocratico Ottavio Simoneschi), grazie alla donazione delle raccolte dei quali oggi i musei pisani detengono la maggior parte dei pezzi monetali, saranno toccati temi diversi e più generali che riguardano: il ruolo dei grandi ecclesiastici e dei principi degli stati italiani nel collezionismo settecentesco; quindi la funzione del collezionismo numismatico nella costruzione dell'identità e nell'integrazione sociale nel periodo post-unitario italiano nella seconda metà dell'Ottocento; infine i risvolti del collezionismo numismatico - insieme a quelle delle antichità etrusche e romane - nella prima metà del XX secolo. Quindi ce ne è per tutti gli interessi e i palati, tanto che nonostante gli impegni spero che in molti di voi riescano a venire perchè è un'occasione importante per incontrarsi e far vedere anche cosa può fare la numismatica in ambito culturale, sia a livello locale che nazionale. Fatemi sapere se vi servono altre informazioni. Un caro saluto a tutt* e a presto :)! MB
    3 punti
  2. @avgvstvs è veramente difficile trovare documenti conclusivi circa la questione e purtroppo, in questo caso, le mie uniche fonti vengono dalla rete.... così il sito della diocesi di Mantova dice che Itolfo fu vescovo dal 1007 al 1037 (Giovanni lo fu dal 997 al ....??) http://www.diocesidimantova.it/it/vescovi-nella-storia E Luigi Rossi riferisce della presenza del vescovo di Mantova Hindolf al sinodo di Francoforte del 1 novembre 1007 http://www.mantovaninelmondo.com/Associazione/notizie/2003/Germania-rossi1.htm Per cui l'Histolfus mantuano dovrebbe essere il "nostro". Altro non ho trovato . @profausto quanto riportato nel regesto mantovano coincide con quanto già descritto dal Muratori (anche se la coincidenza non è letterale) resta da capire se la frase riportata nel diploma del 1021 (Enrico) et nos confìrmamus, ecl. Mantuane omnes tradiciones Karoli, Liuprandi, Luduici, Arnolfi, Ugonis, Litarii, Borengarii, iterum Borengarii, Octonis, item ' itemque tercii Octonis, Possa essere omnicomprensiva dei doni e privilegi già concessi dai predecessori Re ed Iperatori citati nominalmente, compreso quindi anche il diritto alla moneta. Il Volta e il Portioli sembrano pensarla così.....io non lo so. E' comunque decisamente più difficile trovare un qualsiasi accenno a privilegi differenti dai possessi di monasteri, terre e località nel diploma del 1037 (Corrado II il salico). Resta il fatto che il "nostro" Histolfus o Isolfus .. ha catalizzato la nostra attenzione ma può essere veramente lui il giusto riferimento della legenda in questione? La discussione ha avuto circa 20 lettori continuativi (media di letture per intervento) ma la suggestiva e provocatoria ipotesi di un'origine mantovana e la conseguente ricerca e proposta per un'ipotetica autorità emittente non ha provocato le reazioni attese (negative o positive poco importa).... peccato... ma la ricerca continua... Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno voluto dare il loro contributo Un saluto Mario
    3 punti
  3. Questa litra costituisce uno degli enigmi della monetazione siceliota. L'attribuzione a Panormos era stata fatta in maniera ipotetica e si conoscevano i seguenti esemplari di Londra e Parigi: Panormos, BMC 2 = BM 1841,0726.238 g. 0,61 Panormos BM 1927,0403 g. 0,61 Parigi, BN FG 932 g. 0,63 A complicare l'attribuzione, c'era anche un esemplare, che stava in una collezione privata (collezione Sigma), poi dispersa, che presenta un conio con lettere dell'etnico, che permetterebbero di attribuirlo invece a Motya, g. 0,60 !!!! La foto non è granché in quanto fatta diversi anni fa.... Il periodo di coniazione più apprpriato mi sembra 425-420 a.C., quindi vicino a quanto proposto da Nomos. In ogni caso i dettagli dell'esemplare Nomos meritano un approfondimento. A me lasciano un pò perplesso sull'effettiva autenticità.....
    2 punti
  4. Caro @acraf , mi dispiace che non potrai essere dei nostri a Pisa il 22 ottobre, ma capisco perché tante volte anche io stessa vorrei prendere parte ad interessanti manifestazioni ma non riesco per impegni familiari o di lavoro. Speriamo che magari tu nel frattempo riesca a liberarti. Il materiale numismatico della Collezione Simoneschi è già tutto fotografato ed ha una schedatura di livello inventariale, redatta dalla sottoscritta con la collaborazione di alcuni altri esperti e collezionisti (la maggior parte anche attivi qui sul forum) soprattutto per quanto riguarda le emissioni greche e magno-greche, galliche, alcune serie di romane imperiali e alcune serie veneziane. Tuttavia è stata pubblicata solo una sua piccola parte, proprio quella dei medaglioni romani: A. Macripò, PISA, Museo Nazionale. Una importante acquisizione: i "medaglioni" romani della Collezione Simoneschi, “BdN”, 18-19 (1992), pp. 195-235 Altre pubblicazioni su Ottavio Simoneschi come cultore d'arte e collezionista sono le seguenti (non facili a trovare fuori dalla Toscana, immagino): - Il personaggio e la collezione. La collezione di Ottavio Simoneschi, catalogo della mostra (Pisa, Museo Nazionale di Palazzo Reale, Settimana per i Beni Culturali 1988), Pisa 1988. - Tra Ottocento e Novecento. La collezione di Ottavio Simoneschi, catalogo della mostra (Chianciano Terme, Villa Simoneschi, luglio 1989), Periccioli, Siena 1989. Fammi/facci sapere se ti servissero altre informazioni in merito un caro saluto MB
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  5. Ottimo! vediamoci quindi da Crippa alle 13,30 se non prima....
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  6. Quindi confermo la mia presenza! Questo sarà il mio primo Convegno Numismatico NIP, ossia il primo di una lunga serie... A presto
    2 punti
  7. Sono contento che preserverai l'occhiello, non sono facili a trovarsi e qui pochi che si sono conservati vengono sistematicamente rimossi, un vero peccato in questo caso. Comunque.. Queste monete circolarono effettivamente, anche se moltissime sono arrivate fino a noi in fdc perchè conservate gelosamente come ricordo dai veneziani dell'epoca e non solo. Mentre all'interno di Venezia circolava in massima parte rame e carta, gli stati esterni non accettavano, salvo rari casi, la cartamoneta veneziana, quindi si rendeva necessario l'uso dei due metalli più preziosi.. Vero è che in venezia non erano battuti solo questi due scudi bensì anche sicuramente un altro grosso nominale, sopratutto nei primi mesi del governo provvisorio ma sicuramente anche più tardi; ma non anticipo niente perchè devo prima ultimare e pubblicare il mio articolo a riguardo, che purtroppo stenta a venir compiuto. Tra poco parto quindi spengo tutto, se riesco rispondo da cellulare ma solo prima di prendere l'aereo, poi leggerò gli sviluppi la prossima settimana. Buona serata a tutti!
    2 punti
  8. San Liberale, martire cristiano nato ad Altino (VE), morto nel V secolo nella laguna veneta (precisamente ad Ammiana, una delle isole scomparse), figura emblematica al pari di san Giorgio, anche se meno fortunato storicamente, ma leggendario. Patrono di Castelfranco Veneto (TV), città del pittore Giorgione che lo immortalò nella Pala di Castelfranco, ancora presente nel duomo della città, viene sempre raffigurato come un soldato. L'opera di Giorgione viene da tutti considerata come uno dei primissimi esempi del rinascimento veneziano. Bagattino veneziano anonimo per Treviso , legge del 1492, R.
    1 punto
  9. Salve a tutti, voglio mostrarvi oggi un oggetto speciale. Si tratta di un rotolino di banca di inizio 1900, contenente 50 pezzi da 1/2 Marco in Argento .900 Il rotolino proviene dalla collezione di un anziano signore che ad 81 anni ha deciso di vendere gran parte delle sue monete. Faceva parte della sua collezione da 55 anni e non lo ha mai aperto, lo comprò in svizzera nel 1960 durante un asta fallimentare di cui però non si ricorda molto. Lui mi ha chiesto, nel caso decidessi di aprirlo, di fargli sapere che zecca e data sono presenti all'interno. Io sono indeciso se farlo o meno, perciò mi piacerebbe avere un vostro parere. Al mio posto cosa fareste? A voi
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  10. Buongiorno, posto questa rara medaglia in bronzo coniata in soli 12 esemplari per il settecentesimo anniversario della morte di Papa GREGORIO X, diametro mm. 50, grammi 46,3. Sui cataloghi LaMoneta è già presente la scheda con l'esemplare in argento la cui tiratura è di 150 esemplari. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MH693/5
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  11. dovrebbe essere PAVIA FRANCESCO I SFORZA (1447-1466) Sesino Ducato di Milano; Francesco I Sforza (primo periodo; 1447-1450); Zecca di Pavia; M sesino D/ ✠ c·f·comes·papie (biscia): I tre anelli intrecciati R/ ✠ accremonedns·3c': Croce fiorita in c. perl. Bibl.gen.: CNI IV, p.505, n.10. 0320 gr.0,60; ø mm.15; assi -; n.inv.M.2001.9.1; dono, (forse dal fossato del Castello Sforzesco di Milano) R/ acc[…]3c':
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  12. Anche quest'anno faro' sicuramente un giro. Intanto domattina sono al Cordusio. Buonasera a tutti.
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  13. La legenda retrograda nasce perché il falsario inesperto incide il conio copiando fedelmente la moneta che ha davanti: partendo dalla croce in alto e procedendo in senso orario. Non essendo un incisore esperto non si accorge dell'errore e così il senso orario del negativo diventa senso antiorario del positivo. Poi bisognerebbe guardarla bene in mano, ma non è detto che quelle meno visibili siano proprio le lettere P D e V o che siano esattamente in quest'ordine. L'altro lato è molto più evanescente. Ho visto qualcosa di simile in un falso di Ancona. L'idea che mi sono fatto è che il falsario abbia inciso un solo conio e che l'abbia usato per ambo le facce. Coniato il primo lato, ha girato la moneta su una superficie rigida e ha martellato il lato non coniato. Così l'impronta già lasciata si è sbiadita.
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  14. Carlo II Grano battuto a bilanciere 1683 MIR 306/8 Arrivata di recente. Leggera schiacciatura di conio.
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  15. è un token di questa tipologia http://www.colchestertreasurehunting.co.uk/numbers/15thCtokens.htm
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  16. Ci credo... Non capita tutti i gg di trovare i vecchi affari da bancarella come capitava una volta! ...ed in un negozio poi!
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  17. Regno di Libia 5 Milliemes 1952 Bronzo € 1,00 note: Nome completo della nazione: Regno Unito di Tripolitania, Cirenaica e Fezzan. Il Regno di Libia è esistito dal 1951 al 1969, Idris I° di Libia, raffigurato sulla moneta, decadde in seguito ad un colpo di stato da parte del colonnello Mu'ammar Gheddafi, dopo il rovesciamento della monarchia la nazione fu ribattezzata in "Repubblica araba di Libia".
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  18. Anch' io sono d' accordo con l' amico Savoiardo. Moneta autentica e bella per la tipologia, non se ne vedono tanti in questa conservazione dove si può leggere la leggenda. Complimenti
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  19. Continuando a dibattere su "Che cosa sono i premonetali?" Roberto Ponticello nel paragrafo dedicato all'argomento del libro "Storia della moneta dagli albori al medioevo", edito nel 2011 da Alcionedizioni, dopo aver evidenziato che i termini indicanti la quantità di denaro derivano in varie lingue sempre da animali, per cui la prima moneta fu il bestiame: in latino pecunia deriva da pecus - gregge, in semitico semel significa cammello, ma anche salario, il termine "rupia" deriva da roupa che nelle lingua indiana significa gregge, scrive che. "La forma più antica e che ebbe vasto uso in Egitto fu senza dubbio quella dell'anello [...] nella lontana cina le cosiddette monete utensile imitanti vanghe, coltelli, chiavi e semi, facilitarono per secoli le attività commerciali. Anche in Europa alcuni strumenti di vita quotidiana in forma d'ìasce bipenni, di vanghe, coltelli e punti di freccia in bronzo, ancorché non impiegabili nella loro funzione pratica, vennero utilizzate come monete. nel Mediterraneo la funzione di moneta utensile fu invece assolta, specialmente in ambiente greco, da tre tipi di utensili: gli obeloi (spiedi per cucina e sacrifici religiosi), i lebeti (specie di pentole, anche queste usate sia in cucina che in ambito religioso) e infine i tripodi (usati sia come sostegno che come oggetto devozionale). [...] . Verso il VII secolo a.C., lungo le coste dell'Asia Minore. nelle colonie greche dedite ai commerci marittimi, per gli scambi di piccola entità si ricorreva, oltre che al baratto, alla moneta utensile, mentre per i pagamenti più consistenti me per i traffici internazionali si ricorreva all'oro e all'argento in anelli oppure in lingotti fusi. Anelli e lingotti andarono scomparendo, sostituiti da piccoli pezzi di metallo prezioso come l'elettro [...] fuso a forma di goccia, e dalla metà dello stesso secolo contrassegnato a cura di alcuni mercanti con una loro impronta, con il sigillo. Scopo dell'apposizione di questo sigillo fu di garantire che il peso del pezzo è esatto e che la sua lega è buona. il venditore era, ovviamente, libero di accettare o meno la garanzia, di accordare o meno la sua fiducia; ma se accettava la garanzia rappresentata dal punzone, non doveva ricorrere ogni volta, in occasione di ogni pagamento, alla verifica del titolo e del peso, alla bilancia ed alla pietra di paragone. Ci troviamo dunque alla presenza di una vera e propria moneta privata."
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  20. PS: scusate se sto inondando il post con tutte queste notizie, ma penso (e qui posso sbagliare ed essere smentito) che molti non siano informati abbastanza sull'argomento per varie cause (mancanza di tempo, interesse,....) quindi magari chi fra i foristi vuole avere qualche spunto, senza navigare troppo sulla rete, può sfruttare questo post ed aggiornarsi più comodamente. Poi le notizie possono essere anche inesatte, incomplete o sbagliate, però è già qualcosa.
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  21. Ma guarda cosa ti combinano alle spalle i figli di Albione: Così Londra sta aggirando Brexit: accordi bilaterali senza Bruxelles La premier May ha avviato contatti (informali) per intese commerciali Punta a dividere gli Stati. Il fastidio della Commissione e dei leader dell’Unione Forse è una strategia per rompere il fronte comune europeo in vista dei negoziati o forse è davvero «confusione» politica, come osservano alcuni. Londra si è messa in moto per la Brexit anche se ancora non in modo ufficiale: ha intrapreso una serie di colloqui con alcune capitali, in perfetto stile british — raccontano a Bruxelles — lasciando trapelare la possibilità di accordi commerciali bilaterali, creando più di qualche imbarazzo nelle controparti nazionali. Le mosse di Londra I rumors sono arrivati ovviamente anche in Commissione, dove più di qualcuno ai massimi livelli si è infastidito. Tanto più che Londra ha detto di voler attivare solo agli inizi del 2017 l’articolo 50 del Trattato, la clausola di recesso dalla Ue vincolante per l’avvio dei negoziati che porteranno al «leave». I colloqui informali delle scorse settimane non rappresentano certo un comportamento sanzionabile, ma la percezione che Londra sia in movimento è chiara e la strategia scelta non molto gradita. C’è chi vi vede un modo per sondare il terreno e per cercare consensi con trattative individuali, strumentali al negoziato con la Ue, quando comincerà il confronto vero. La premier britannica Theresa May sa bene che nella Ue convivono 27 interessi nazionali, che peseranno quando il Consiglio europeo dovrà formulare le linee guida della posizione dell’Unione. Venerdì prossimo a Bratislava si terrà il primo vertice Ue dei capi di Stato e di governo senza Londra, e sarà l’occasione per un confronto tra gli Stati membri. Il fattore tempo La linea ufficiale al momento è che «serve tempo a noi e all’Ue per preparare i negoziati per la Brexit» (così due giorni fa la portavoce di May al termine di un incontro di oltre un’ora a Downing Street con il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk). Una delle prime mosse della Gran Bretagna è stata istituire il ministero del Trade. Proprio mentre le discussioni sul Ttip, il trattato di liberalizzazione commerciale tra Stati Uniti e Ue, sembrano arenarsi, la premier Theresa May ha detto che vuole fare della Gran Bretagna un «leader mondiale del libero scambio». Su questo non ha perso tempo e a margine del G20 in Cina ha intavolato discussioni su possibili accordi commerciali bilaterali con Australia, India e Corea del Sud. Con Sidney è già stato lanciato il Trade Working Group che lavorerà a un accordo per quando la Brexit sarà effettiva. Una mossa così plateale che Steffen Seibert, portavoce della cancelliera Angela Merkel, mercoledì scorso spiegava durante il consueto appuntamento con la stampa che «la situazione è chiara: un Paese membro dell’Ue non può, finché ne fa parte, negoziare accordi di libero scambio bilaterali al di fuori della Ue». Insomma, Londra è avvertita. E data l’impostazione scelta dalla Gran Bretagna anche solo per attivare la clausola di uscita, per il «leave» ci vorranno diversi anni, probabilmente più dei due indicati dal Trattato. http://www.corriere.it/esteri/16_settembre_10/cosi-londra-sta-aggirando-brexit-865fd218-76c6-11e6-b673-b2cde5239b18.shtml
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  22. Tenere in mano una moneta e viaggiare nel tempo e nella storia, immaginando e ricordando avvenimenti e mani tra cui è passata per arrivare fino a noi. Straordinaria la numismatica. N.
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  23. Moneta mal conservata ( quasi MB ) ma con una bella storia alle spalle. Grazie per la spiegazione. Verissimo se ne vedono pochissime, io in 7-8 anni ne ho viste se non ricordo male 2-3, decisamente migliori di questa. La richiesta era intorno ai 200-250€ se non sbaglio, saluti.
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  24. Ciao! Trovare queste monetine in conservazione superiore al MB è impresa ardua. Monete di poco conto che non venivano tesaurizzate, ma spese quotidianamente; passavano di mano in mano e poi, alla fine, ritirate e rifuse. Qualcuna si è persa ....... e si è salvata Complimenti. luciano
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  25. Salve, e grazie per il suo intervento! Il precedente proprietario mi ha confessato di essere curioso, però non mi ha certo obbligato, anzi, io stesso gli dissi che non ero sicuro di aprirlo per vedere il contenuto, e lui ha avuto una reazione molto positiva quasi come se in fondo fosse quello che voleva sentirsi dire. Vedo però che molti utenti qui dentro propongono di aprirlo... vi farò sapere
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  26. Una teoria che mi ha esposto @mfalier: (cit.) PADVA al contrario, tipico errore di chi produce un falso. @Arka @AndreasPareri?
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  27. @gigetto13, @fabry61, @417sonia Countermarked Islamic Gold Coins in Venetian Cyprus ecco le tavole mancanti nel pdf
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  28. alla prossima asta CNG un bel bisantino (variante più comune, ma base d'asta allettante...)
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  29. Direi anch'io che trattasi di una ulteriore piccola variante del denaro picciolo di Ascoli con croce patente al D/ e le lettere PVS al centro del R/. Non si tratta di un sesino (vedi nota nella scheda). Sembra anche a me che non sia censita da nessuna parte. Per quanto riguarda il Biaggi, questo cataloga genericamente la tipologia e non rileva varianti, quindi non può essere preso in considerazione a livello varianti. Se vuoi, e mi autorizzi all'uso delle foto, appena ho un attimo vado a fare una modifica alla scheda del Catalogo delle monete di Ascoli inserendo questa nuova variante.
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  30. Ma chi era Ottaviano Simoneschi, avvocato e grande collezionista e cosa rappresenta Palazzo Blu oggi a Pisa, in questa discussione di tre anni fa trovate delle risposte e delle info in merito, certamente parlare poi di Simoneschi vuol dire anche parlare del grande collezionismo toscano e italiano, sono 6 pagine di discussione spero si riesca a leggerle....
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  31. German East Africa 1 Pesa 1892 (1309) Rame € 15,00 note: Monetazione D.O.A. non decimale (1890-1904) - Per una Rupia (11,88 grammi d'argento .917) ci volevano ben 64 di queste monete da 1 Pesa (6,20 gr. di rame). In questa stessa sezione: *Africa Orientale Tedesca - storia e monetazione* di @luke_idk
    1 punto
  32. veramente un ottimo lavoro. Rinnovo i complimenti agli amici Nick e Nico skuby
    1 punto
  33. Ricordiamo a tutti il nostro grande appuntamento numismatico all'Hotel Terminus di Napoli, piazza Garibaldi, 91 per il venerdì 23 (dalle ore 14,00 alle 18,00), sabato 24 (dalle ore 10,00 alle 18,00) e domenica 25 settembre (dalle ore 10,00 alle 13,00). Come di consueto avremo diversi commercianti professionisti del settore e una centralissima ubicazione, servita da una serie di parcheggi adiacenti, ambienti ampi e confortevoli, in allegato le immagini stradali per raggiungerci. Nell'ambito del nostro convegno distribuiremo a tutti i sostenitori il nostro Terzo Bollettino del Circolo Numismatico Partenopeo 2016, un volume di studi di ben 260 pagg. corredato da interessanti articoli e gli atti dei duce convegni 2014-2015, il costo annuale dell'iscrizione è di 25,00 euro e si riceverà in omaggio una copia dello stesso (cfr. copertina ed indice in allegato).La sera del venerdì 23 alle ore 21,00 inaugureremo la sede del nostro circolo, via Giuseppe Antonio Pasquale, 36 - 80137 Napoli (adiacente piazza Eduardo De Filippo - Teatro San Ferdinando, si accede da via Foria), siete tutti invitati, vi mostreremo gli ambienti dove verranno poi organizzati nel corso dei mesi successivi giornate del collezionismo, incontri culturali, consultazioni di testi numismatici, presentazioni di testi numismatici e conferenze varie di carattere numismatico e culturale. Siamo a vostra completa disposizione per suggerimenti di qualsiasi genere sull'utilizzo a scopi culturali da parte di chiunque ne faccia richiesta.La sera del sabato 24 alle ore 18,00 avrà luogo la visita guidata nella Napoli Sotterranea, di seguito alcune info necessarie sulla visita, VI PREGHIAMO DI COMUNICARCI VIA EMAIL all'indirizzo [email protected] L'EVENTUALE PRESENZA PER POTERLA COMUNICARE AGLI ORGANIZZATORI.Vi aspettiamo tutti a Napoli!Per info: 335-1438404 Francesco Di Rauso338-4469946 Antonio Rennella"Ecco alcune informazioni su NAPOLI SOTTERRANEA:DOVE SIAMOL'unico percorso Ufficiale e Autorizzato gestito dall'omonima Associazione Culturale parte da Piazza San Gaetano n. 68.Piazza San Gaetano è situata su Via dei Tribunali.Il nostro ingresso è accanto alla Basilica di San Paolo Maggiore, l'unica in Piazza San Gaetano caratterizzata da un ingresso posto sulla base della scalinata, tra due colonne romane di ordine corinzio. Il nostro ingresso è segnalato da bandiere bianche e blu recanti la scrittaNapoli Sotterranea.TARIFFENapoli Sotterranea, come tutti i percorsi archeologici e museali a gestione privata, non aderisce all'iniziativa ministeriale #DomenicalMuseo, che prevede la gratuità di tutti i musei e le aree archeologiche nella primadomenica del mese.Il costo e'10.00€ adulti8.00€ studenti e insegnanti 8.00€ cral e associazioni culturali 6.00€ bambini dai 5 ai 10 anni.ABBIGLIAMENTO CONSIGLIATOSi consiglia di indossare scarpe comode e una felpa nei periodi caldi. Per i gruppi scuola elementari e medie i ragazzi devono portare una piccola torcia.La temperatura è costante tutto l'anno e si aggira tra i 16 e i 18 gradi.Il nostro percorso è autorizzato e vanta di regolare concessione demaniale, pertanto garantiamo standard di sicurezza elevati.Il percorso è illuminato e agibile, gli spazi sono ampi, l'unico tratto stretto è un cunicolo, ma è facoltativo. Il percorso non è accessibile in carrozzina in quanto ci sono 121 gradini da percorrere in discesa e in salita.Per qualsiasi altra domanda consigliamo di consultare la nostra pagina "Faq- Domande Frequenti" cliccando sul seguente link:<http://www.napolisotterranea.org/napoli-sotterranea-domand…/>http://www.napolisotterranea.org/napoli-sotterranea-domand…/COME RAGGIUNGERCIEcco come raggiungere Napoli Sotterranea dalla Stazione Centrale e dall'Aeroporto:Dalla Stazione Centrale (Piazza Garibaldi):Metropolitana Linea 1 - direzione Piscinola - Fermata Dante. Proseguire su Via Port'Alba, Via San Pietro a Maiella, Piazza Miraglia, Via Dei Tribunali - Piazza San Gaetano.Dall'Aeroporto di Capodichino: Al 250 m dal terminal 1 (fronte Banco di Napoli) prendere il Bus linea ANM ALIBUS- fermata Piazza Garibaldi-Metropolitana Linea 1 -direzione Piscinola - Fermata Dante. Proseguire su Via Port'Alba, Via San Pietro a Maiella, Piazza Miraglia, Via Dei Tribunali - Piazza San Gaetano.Dal Porto:Raggiungere Piazza Municipio - Via De Pretis - Bus Linea R4 verso Ospedale Cardarelli - Piazza Dante (IV fermata) - Proseguire su Via Port'Alba, Via San Pietro a Maiella, Piazza Miraglia, Via Dei Tribunali - Piazza San Gaetano.Se si desidera utilizzare il servizio taxi dalla Stazione centrale o marittima o dall'aeroporto ricordiamo che esistono tariffe predeterminate da questi luoghi alla ZTL centro storico dove è situato il nostro ingresso: dall'aeroporto €16; dalla stazione centrale €7; dalla stazione marittima(Beverello) €7.COSA SI VISITANapoli Sotterranea è il percorso più famoso e affascinante della città. Le nostre guide vi accompagneranno in un viaggio lungo 2400 anni di storia, dagli antichi greci all'epoca moderna, svelandovi il ventre di Napoli sottol'aspetto archeologico, storico, antropologico e geologico.La visita comprende :1)Acquedotto greco-romano. Scendendo 136 gradini, bassi e comodi, giungeremo a una profondità di circa 40 m, dove visiteremo alcune delle cavità tufacee scavate in epoca greca (IV sec. a.C.), sfruttate come cisterne per l'approvvigionamento idrico della nostra città per circa 23 secoli. Gli ambienti attraversati sono tutti ampi ed illuminati, eccetto un brevissimo tratto il cui percorso è, però, facoltativo ma ricco di suggestione perché illuminato dalla luce di candele, inoltre il piano di calpestio è regolare e rettilineo. La visita ha una durata complessiva di circa un'ora.Si visiteranno inoltre i rifugi anti-aerei della Seconda Guerra Mondiale, il Museo della Guerra e gli Orti Ipogei, un nuovo progetto che Napoli Sotterranea, tra le molteplici attività didattico-scientifiche, mette a disposizione dei propri visitatori.Nel buio del sottosuolo di Napoli, a 35 metri di profondità, infatti c'è la vita.L'iniziativa nasce alla vigilia dell'Expo Milano 2015 dedicato all'alimentazione del Pianeta Terra: un orto nelle viscere della terra, unambiente solo apparentemente ostile, ma che, lontano da piogge acide, polveri sottili inquinanti, smog, microrganismi dannosi anche alla vita dell'uomo, protegge le coltivazioni delle classiche piante da orto.Napoli Sotterranea ha avviato dunque una fase di sperimentazione botanica per il sottosuolo.Un sottosuolo non solo aperto ad un pubblico di visitatori italiani e stranieri, studenti, giovani e meno giovani, ma anche ricercatori universitari e botanici i quali utilizzano gli Orti Ipogei per la ricerca scientifica. Il progetto degli Orti Ipogei di Napoli Sotterranea infatti sta suscitando l'interesse scientifico di organismi sia nazionali che internazionali.Inoltre, a titolo gratuito, visiterete: 1)Resti inglobati del Teatro Romano.Entreremo in una tipica abitazione napoletana, chiamata comunemente "basso", perché si trova sul livello stradale della città. Una volta entrati basterà spostare un letto ed aprire una botola per accedere ai resti dell'antico Teatro di Neapolis e agli ambienti dove Nerone aveva i suoi camerini privati, ogni volta che veniva a mettere in scena i suoi spettacoli a Napoli. La durata della visita è di circa 20 minuti.2)Summa CaveaAbbiamo recentemente ampliato il percorso con una nuova scoperta. Infatti in un'antica falegnameria ecco rispuntare un altro frammento del teatro al cui interno e' stata allestita una mostra permanente di scarabattoli (Edicola a vetri che espone immagini e oggetti sacri sec. XVII) a custodire scene della natività e del presepe popolare. Tutt'attorno, opus reticulatum e latericium. Siamo nell'intradosso-summa cavea del teatro greco - romano in vico Cinquesanti alle spalle di piazza San Gaetano, remota agorà di Neapolis. All'interno della nuova porzione di teatro romano appena riportata in vita, è stata fatta anche una nuova scoperta. Nel pavimento correvano dei piccoli canali che erano completamente ostruiti dal materiale di risulta generato dalla sega circolare. Durante la pulizia è venuta fuori la presenza di canali di scolo delle fogne di epoca borbonica, realizzati con "riggiole" (mattonelle) da disegni di colore blu. Quei canali sono stati protetti da grate e sono visibili. MODULO ISCRIZIONE UFFICIALE.doc
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  34. Copia arrivata. Davvero un bel libro, pieno zeppo di contenuti.
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  35. Liard Delfino Tizzone (1583-1598) Mir Piemonte 513
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  36. Visto che i "genovesi" latitano proseguo io presentando un denaro col crescente e la C chiusa (gruppo VII), già così molto raro direi, che ha - o, meglio, avrebbe - una spina nel IV° quadrante! La spina in questa posizione e in questo tipo di denari sarebbe una gran bella novità ...se fosse un segno di zecca. Visto però che i denari di quest'epoca sono coniati da coni piuttosto grossolani e soprattutto utilizzati fino allo stremo potrebbe benissimo essere un difetto del conio ma il fatto che sia così simile ad una spina mi ha insospettito. Saluti a tutti
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  37. Sono tutte Fdc, purtroppo non ricordo i prezzi d'acquisto ma ricordo che sono costate veramente molto poco Ghana: 1/2 Pesewa e 2,5 Pesewas 1967 East Africa: 1 Cent 1959 Rhodesia: Mezzo Penny 1958 Uganda: 5-10 Cents 1966
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  38. Ciao a tutti, ho letto con passione l'evolversi di questa interessante discussione e penso che un mio intervento "qualificato" , possa chiarire alcuni punti essenziali fin dove si può e si deve e quando sarebbe "onesto" lasciare le monete per come sono arrivate a noi , dopo millenni. Mi rattrista l'ultimo post di @Archestrato su il bronzo di Thermini , dove nel 1994 alla M&M lo mette in vendita con la sua vera genuinità . Rivederlo non restaurato, ma "lisciato e ritoccato"fa sconcerto. L'avessero lasciato com'era , probabilmente avrebbe fatto un prezzo più alto. Purtroppo il mercato e anche questo. Chiederei ad @apollonia di evidenziarmi dove intravvedi che sia stata " con un sapiente intervento che ha mascherato la leggera usura del conio di diritto e ha generato in breve tempo una leggera patina da polisolfuri o ipocloriti riportata nella descrizione come ‘cabinet tone’. " Grazie. Magari dopo che apollonia mi farà capire quale intervento abbia subìto questo tetradramma , mi rivedrò la foto ingrandita perché proprio non rilievo che ci sia stato un intervento. Magari mi sbaglio. Non e vero che tutte le monete Greche in argento (di bell'aspetto) siano state pulite chimicamente o restaurate. Sono facilmente riconoscibili dai fondi naturali a volte speculari e che andrebbero toccate con i guanti.Il discorso sull'argento e complesso e anche se uno ha una grande preparazione chimica-fisica ,può facilmente intravvedere la luna per il sole. Una moneta in argento, non è sempre che ci arrivi con solfuri o rivestita di cloruri legati ad sedimenti vari. Molte monete , se si sono rinvenute in ripostigli e in vaso in coccio integro , solamente le monete che hanno contatto con il coccio si prestano ad autodifendersi e si ricoprono (naturalmente) di solfuro d'argento. Le altre all'interno del nucleo , ci arrivano così come sono stati tesaurizzate. Diverse sono le monete che sono state nascoste in sacco di pelle o in un coccio che con il tempo si lesioni e fa sì che intemperie ,umidità ed altro ,rendono nude le monete , in questo caso ci arrivano con cloruri ben spessorati e a volte anche con gravi corrosioni irreversibili. Premesso che l'argento se è attaccato da agenti chimici tende a difendersi, cercando di proteggersi . Questo processo può essere riprodotto in pochi giorni in laboratorio, quello che "naturalmente" ci sarebbero voluti anni. Non pitture o rivestimenti vari ma veri solfuri . Molte volte può succedere che per via del tipo di pulitura (bagni chimici) , nell'arco di un tempo può soffrire di eventuali residui chimici che non sono stati eliminati , in questo caso avviene una autoprotezione lenta ma visibile e probabilmente un una facciata più che dell'altra (se conservata in vassoio) in questo caso , sarebbe opportuno girare la moneta ed aspettare che si autoprotegge anche l'altra faccia.
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  39. Dimenticavo il castello fu smontato pietra per pietra e le stesse vennero buttate perché non venisse più ricostruito, questo avvenne nel 66 Dc ad opera dei romani che costruirono una rampa per espugnarlo tipo quella di Masada ma più piccola che non portarono a termine per la resa del castello. vi posto la foto della stessa come appare ora vista dalle mura del palazzo. Silvio
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  40. A friend in need is a friend indeed! or, as ancestors would say: In angustiis apparent amici! Thank you from Italy
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