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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/07/16 in tutte le aree
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Questa medaglia fu oggetto di premiazione agli espositori di quel convegno. Ricordo benissimo quando il Cav. Uzzo, allora presidente del circolo masse se, mi consegnò il premio, avevo 11 anni..... Daniele4 punti
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Beh se occorrono posso portarne altri anche questa volta, naturalmente sempre di medaglistica e naturalmente nuovi essendo un omaggio. D'altra parte ormai tratto solo medaglie e decorazioni militari. Come lo scorso anno aspetto voi del forum e del gruppo del condusio per due chiacchiere o per una stima che naturalmente è gratis.3 punti
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Salute siccome anche l'occhio vuole la sua parte,quest'oggi in questa sezione posto questa moneta che è stata messa in vendita da Numismatica Genevensis nella sua settima asta del 27 novembre 2012 Scudo bianco:Vittorio Amedeo II (1675-1680) I Periodo ,reggenza della madre 1680. Zecca di Torino. AR, gr. 27,15 - ø 41,0 mm. D/ MAR. IO. BAP. VIC. AM. II. D. G. DVC. SAB., busti accollati della Reggente e del Duca a destra. R/ PRINCI PEDEM. REGES. CYP. , nel campo scudo semplice con croce coronato sostenuto da due leoni rampanti affrontati, lo scudo poggia su un mascherone, all’esergo I680. Riferimenti: CNI 37. Simonetti 5/2. Davenport 4171. ST 68. MIR 837b. (R5). Biaggi 708a. Molto Rara. --Salutoni -odjob2 punti
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A mio modesto parere questo fenomeno, che credo fotografi in termini generali il mercato in modo abbastanza fedele e senza entrare in alcun caso specifico, per il quale mi astengo non avendone più il polso (ho venduto tutta la mia collezione accumulata in trent'anni per motivi personali ad autunno 2015 ottenendo un più che soddisfacente ritorno su quanto speso), riflette in maniera molto precisa quanto in atto nell'economia globale. Mi riferisco alla forbice ricchi-poveri, per cui i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. In altre parole, un 100 lire 1878 in "vero" FDC o un 80 lire 1831 Carlo Felice, continueranno inesorabilmente a salire, e le "povere" spighe e apine in rame di VE3 in BB a scendere. Perché comunque relativamente ai 294 esemplari del 100 lire (o quanti ne sono rimasti, cioè meno) o della dozzina o giù di lì di 80 lire, sul mercato ci sono altrettanti e più facoltosi collezionisti-investitori disposti a sborsare 70 e passa mila euro, mentre degli spiccioli il piccolo collezionista (al quale vanno tutte le mie personali simpatie) è costretto a fare a meno. Non vedo, almeno nel medio termine, alcun elemento che possa invertire questo trend, che sicuramente favorisce chi si affaccia alla numismatica ora e può invece teoricamente penalizzare - in caso di necessità di realizzo - chi ha comprato ai prezzi massimi. E' solo la mia personale opinione naturalmente.2 punti
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Potrebbe forse essere anche Eger: http://www.acsearch.info/search.html?id=6758272 punti
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@snam ciao, Non sono la stessa moneta. CNG 2006/NAC 2011 e una cosa , un'altra e Tkalec 20082 punti
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Prima di tutto ringrazio Andrea per la disponibilità insieme ovviamente a Luigi per tutti i pdf forniti. Secondariamente continuo la discussione su un certo sesino contromarcato con stemma pubblicato da Tzamalis al n. 17. Non vi dice nulla ? Vero Luigi? Allora non è inedito, ma già conosciuto. Credo che faresti bene a pubblicare qui la foto, così ne parliamo.1 punto
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Un altro esemplare con il Rovescio dei post precedenti, quindi Munt. 5. Chissa' quanto dovremo aspettare per vederne uno diverso come questo........1 punto
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Si sono semplicemente rotti, nel conio, i piccoli punzoni all'interno della data. Considera che vengono coniate centinaia di migliaia di monete, può succedere che cose come queste succedano. Credo sia una curiosità.1 punto
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Dimenticavo il castello fu smontato pietra per pietra e le stesse vennero buttate perché non venisse più ricostruito, questo avvenne nel 66 Dc ad opera dei romani che costruirono una rampa per espugnarlo tipo quella di Masada ma più piccola che non portarono a termine per la resa del castello. vi posto la foto della stessa come appare ora vista dalle mura del palazzo. Silvio1 punto
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Niente è troppo sfocata per capirci qualcosa, non potrebbe essere invece l'usura che ha appiattito i rilievi? Rimane comunque una moneta del 2002 dove i macchinari hanno lavorato a più non posso, e di schifezze ne sono scappate. Per la prossima volta se ci sarà questa è la discussione giusta per questo genere di monete1 punto
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Dopo qualche anno riporto su per segnalare questo interessante studio nel quale mi sono imbattuto durante delle ricerche https://www.academia.edu/3492427/Nuovi_dati_per_il_santuario_capuano_di_Giove_Tifatino E' qualche anno che manco dalla cima del Tifata, chissà se sono stati fatti degli interventi di pulizia...quasi quasi uno di questi fine settimana, clima permettendo, andrò a fare una piccola ricognizione.1 punto
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Eccomi amici, perdonate il ritardo di questi giorni. Ecco la locandina, vi aspettiamo venerdì 23 (ore 14,00 - 18,00), sabato 24 (ore 10,00 - 18,00) e domenica 25 (ore 10,00 - 13,00) settembre 2016.1 punto
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Oltre al fatto che la differenza c'è, non importa se poco immediatamente distinguibile, e dato che studiamo o collezioniamo testimonianze del tempo, tra una patina creatasi dalla giacitura su medaglieri e un'altra prodotta con selezionati agenti chimici in pochi minuti, credo che per molti faccia una differenza. Penso che ben pochi collezionisti attribuirebbero lo stesso valore all'una e all'altra; anche se in giro c'è di tutto, come chi mette nel soggiorno un camino con ologrammi delle fiamme. E cos'è una moneta se non il prodotto del tempo? Se no ci appassionerebbero altre cose... La cristallizzazione dell'argento, per esempio, è un'altra meravigliosa trasformazione causata dall'interazione del tempo con elementi e in modi per molti versi ancora misteriosi. Poi se fidarsi o meno delle sole foto, delle descrizioni dei commercianti e così via, è un altro discorso. Perciò sono importanti anche i pedigree.1 punto
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.. solo per "presa visione".. nel " Compendio cronologico-critico della Storia di Mantova, L.C. Volta attribuisce la morte del Vescovo Giovanni , nel 1016 e la successione di Idolfo nel 1017... https://books.google.it/books?id=of4rAAAAYAAJ&pg=PA54&lpg=PA54&dq=monetazione+del+vescovo+pietro+di+mantova&source=bl&ots=MdU2E1raHB&sig=2VPwTOi-146pPtLkgzm17K6xTu8&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiV2byI-_jOAhVGLhoKHSsGAU0Q6AEIJjAD#v=onepage&q=monetazione del vescovo pietro di mantova&f=false1 punto
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Ciao Babelone, purtroppo ho poco tempo per partecipare attivamente al forum... quanto al fatto che sia un falso siciliano penserei di no per due fatti: il tipo di terra sembra evidentemente una marna argillosa tipica delle zone spagnole andaluse, e il sesterzio ( vuoi come modello , vuoi come base per i ritocchi) è Lugdunum, con caratteristiche e stile interamente spagnolo... Ho miei buoni motivi ( visti in mano e sotto microscopio altri simili e credo di sapere chi possa essere l'autore, la lettera trasformata mi fa pensare ancora di più a reincisione ) per pensare che la base sia autentica, ma solo la visione diretta potrebbe dare una certezza, in particolare sulla estensione maggiore o minore dei ritocchi, al solito siamo da foto... Comunque sia una moneta con problemi ! Un salutone, Enrico1 punto
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Eh già, qui siamo in Altre monete antiche, intendendo per tali le non greco/romane di prima o poco dopo Cristo, non certo una banconota del 1966 Ad ogni modo, le 500 lire di cui parli, possono arrivare a valere la META' della cifra che indichi, ma solo se di serie sostitutiva, ovvero con la W come lettera di serie e, soprattutto, se in assoluto FDS, fior di stampa, perfette, mai circolate. Se la tua è circolata, ma ha la lettera W, vale comunque qualcosa, se è FDS ma con altra lettera, può valere 10/15 euro, se è circolata con altra lettera, non vale praticamente nulla. Sposto in Cartamoneta, dove una foto sarebbe comunque apprezzata petronius1 punto
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Ciao Enrico, ritorniamo a sentire di nuovo i tuoi autorevoli interventi. Sono d' accordo sul secondo perche' ho avuto la possibilita' di vederlo parecchi anni fa dal vivo dalla buonanima di Fornoni e le conclusioni sono state quelle che dici nel post. Su quella iniziale non sono d' accordo e condivido le opinioni di @Gionny falso moderno probabile area Spagnola o Siciliana, lo avevo già fatto capire nel mio primo post ...1 punto
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Caro Emilio, anche questa moneta è pesantissimamente rilavorata, le lettere sono modificate nettamente ( oltre ai fondi etc.) e l'errore è da imputare al reincisore moderno... Quanto al primo, simile discorso... reinciso ed aiutato su base autentica, lavoretti ordinati e fatti in zona di Jaen in Spagna (Andalusia, regione di mia moglie), ne ho visti parecchi... per capire bene fino a che punto si sono spinti la visione diretta diventa necessaria Cordialmente, Enrico1 punto
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C'è poco da rimanere stupiti sul fatto di non voler dare valutazioni in un mercato collezionistico che naviga tra la crisi (non ci sono soldi) e la schizzofrenia dei prezzi (valutazioni estremistiche dello stesso oggetto). Scheggia ha postato un link di una casa d'asta ove una medaglia al V.M. come quella postata da lui, veniva valutata a base d'asta 1000 euro ai quali poi bisogna aggiungere circa il 20% di diritti, tasse, spedizione e altre amenità. Allora la medaglia vale vale 500 o 1200? Tu hai fatto un prezzo da commerciante che acquista (prezzo basso) la case d'aste ha fatto un prezzo da commerciante che vende (prezzo alto) ma quanto vale effettivamente questa medaglia? Io credo nessuno delle due quotazioni date, poichè come al solito la verità è nel mezzo. Poi la si può trovare ancora più bassa di 500 o ancora più alta di 1200 per diverse motivazioni: chi la vende non sa cos'è o ha bisogno di realizzare subito; oppure all'inverso non sa cos'è ma gli hanno detto che vale moltissimo (quindi prezzo iperbolico) o da buon venditore famoso deve venderla a un prezzo alto per mantenere l'apparato e la sua fama. Quindi perchè sparare dei prezzi quando poi si viene smentiti subito in un senso o nell'altro?1 punto
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Salve a tutti! Anche io presente al convegno di Massa come espositore. posto foto di una medaglia di Massa1 punto
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Buona giornata Grazie! Sono sempre ben accetti. Noi di "Quelli del Cordusio" siamo in prima linea, fin dall'origine del sodalizio, per divulgare la cultura numismatica ai giovani mediante il dono di libri e pubblicazioni di carattere storico e numismatico. Ringraziamo quindi infinitamente le persone generose come te, che ci consentono di appagare la "fame culturale" di tanti giovani. saluti luciano1 punto
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Vergognoso! Dobbiamo sempre distinguerci....! Nessuna zecca europea ha questi tempi d'attesa! Lassismo, disorganizzazione...? A questo punto perchè non si affidano a una società esterna ...? Che senso ha vendere nelle condizioni attuali..?1 punto
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Per quanto riguarda il vescovo Hitolfus (Isolfus) la data della morte rimane dubbia (almeno per me...). Ho trovato fonti che lo danno per morto nel 1037. Il "Series Episcoporum Ecclesiae Catholicae" lo descrive come deceduto nel 1044....chi abbia ragione non lo so. Di certo, dei quattro diplomi citati nei precedenti interventi, due riguardano direttamente il "nostro" vescovo Hitolfus (una vera star). Diplomi Lotario (945); Il diploma concesso in seguito a fidelium petionibus recita “confirmamus, concedimus, restauramus Sancta Mantuana Ecclesia…..Civitatis monetam” Confermando alla Chiesa di Mantova i privilegi già concessi dai predecessori. Ottone III (997): Conferma a Giovanni e ai suoi successori i privilegi già concessi dai predecessori, compresa la Monetam publicam,. Enrico I (1020): Conferma al vescovo Hitolfus tutte le concessioni e i possedimenti concessi dai precedenti Re e Imperatori (citandoli) ma nel lungo elenco delle conferme non viene espressamente citata la moneta pubblica…(fonte: Antiquitates Italicae, vol.VI. A.Muratori) Corrado II (1037): Conferma al vesco Hitolfus tutte le concessioni e i possedimenti concessi dai suoi predecessori; anche in questo caso manca un esplicito riferimento alla moneta pubblica, che può essere compresa nalle omnes res ?? (fonte: antiquitates Italicae, vol1, A.Muratori). E fra il 1021 e la morte (che sia il 1037 o il 1044) avrebbe avuto tutto il tempo di avvalersi del proprio diritto di battere moneta. ..... E' tardi e alle 5,15 suona la sveglia un saluto Mario1 punto
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Ho conosciuto dabbene la scorsa edizione a Milano e l'omaggiai di due cataloghi per i giovani da lasciare a chi ritenesse più opportuno perché anch'io ritengo che in tutte le manifestazioni Numismatico e ci debba essere sempre qualcosa per i giovani e le scuole. Chissà magari il prox anno riusciranno anche ad allestire delle mostre come a Vicenza e a far venire gli alunni delle scuole medie e superiori. Basterebbe un po di sensibilità da parte dell'assessore all'istruzione del comune di Milano. .....1 punto
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potrebbe essere questa tipologia SB 1889 Nicephorus III, Class I anonymous follis. 1078-1081 AD. IC-XC to left and right of bust of Christ, nimbate, facing, right hand raised, book of gospels in left / Latin cross with X at centre, globe and two dots at the ends of each arm, crescent at top left and right, floral ornaments at lower left and right. SB 1889. Text Text1 punto
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Taglio: 2€ CC Nazione: Finlandia Anno: 2013B Tiratura: 1.500.000 Conservazione: BB+ Città: Bibione (Ve)1 punto
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Madagascar 1 Franco oppure 1 Iraimbilanja (1/5 Ariary) 1966 Acciaio € 0,75 2 Franchi oppure Venty sy Kirobo (2/5 Ariary) 1965 Acciaio € 0,75 note: Il fiore posto al rovescio non è altro che una *Stella di Natale* - 1 Ariary equivale a 5 franchi1 punto
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Grande giank Molto bella sta monetina, vista in mano e rende tanto tanto. Colore bello e omogeneo, senza perdite da nessuna parte, bravo !!1 punto
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Chi conosce il mercato sa che un pezzo vale tanto. Ci saranno meno commercianti che dicono, eh beh, questo è il prezzo del catalogo. Ci saranno più bagarini e venditori privati che dicono, eh, non è fdc, il prezzo del catalogo è .... Il punto sta, secondo me, che se vuoi prendere un pezzo devi conoscerlo, questo non vuol dire solo come rilievi, bontà, lustro, campi ecc ma devi conoscerne il mercato e il numero dei passaggi. Se vuoi comprare 2000 euro di moneta, che per un cappellone fdc vero non bastano, te ne freghi cosa vedi scritto nel catalogo, perché sia tu che il commerciante sapete di cosa parlate. In altro caso, vedo complesso e molto difficile che si compri un oggetto che non si capisce. I commercianti avranno grane per spiegare ai collezionisti che un pezzo vale tot r non tot, secondo me, solo a chi non conosce il pezzo è quindi non lo comprerebbe [emoji5] Mia pura idea personale eh1 punto
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Ciao Gaetano, il follaro piatto è molto raro, quello concavo invece è comunissimo. Peccato per la frattura di conio di questo esemplare di cui sopra.1 punto
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Credo che sia difficile oltre alla parte commerciale mettere un parterre culturale di queste dimensioni e qualità, a volte si dice roba d'altri tempi....eppure c'è... Quello che impressiona è anche la grande varietà di questo mix, conferenze , aspetti legali per il collezionismo, il ritorno del Premio Tevere per gli autori, il libro per i giovani.... Ci sarà anche una piccola esposizione sulla tematica religiosa che è il filo conduttore, per fare tutto questo bisogna partire tanto tempo prima, essere lungimiranti, vedi l'aspetto giovani e lavorare... Onore e merito a chi ha fatto tutto questo....e indubbiamente un artefice c'è.... Ma per chi colleziona Milano, Napoli....occhio che arriveranno al Convegno NIP molte novità....poi alla fine le monete sono le indiscusse protagoniste....e i collezionisti queste aspettano....1 punto
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Avrà venduto le caravelle e adesso è alle Bahamas, vivendo di rendita.1 punto
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buongiorno sembra un soldo di firenze http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MOFIII/21 punto
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solamente per dare in contributo anche a chi non conosce la zecca sopra citata, allego dissertazione sulle origini della zecca di Mantova https://books.google.it/books?id=lJO1TwWg6NoC&pg=PA253&lpg=PA253&dq=monetazione+del+vescovo+pietro+di+mantova&source=bl&ots=nJ45tu9FzY&sig=DlO_fCk-C2L0cWFoA7NDHzDecuo&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiV2byI-_jOAhVGLhoKHSsGAU0Q6AEIHjAB#v=onepage&q=monetazione del vescovo pietro di mantova&f=false1 punto
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Mediamente la marcia durava 6 ore diurne, condizionate da orografia e condizioni climatiche. Copriva quindi (sec. Vegezio e Cesare) una distanza di circa 30 chilometri/die (iter iustum) o 36 (iter magnum). Comunque Cesare contro Vercingetorige afferma di aver guidato 20.000 legionari in una marcia di 75 chilometri in poco più di 27 ore (incluso uno scontro con gli Edui) per cui raddoppiando l’iter magnum. In un’altra occasione riporta di avere coperto 465 km (da Corfinium a Brundisium) in 17 giorni (15 gg e due di riposo se iter iustus, 13 e 4 se iter magnum). Giova ricordare che ogni legionari portava con sé tra i 30 e 50 kg di materiale). E ciò che era necessario era il mantenimento dell’organizzazione della marcia e il controllo della colonna. Una legione romana in marcia completa di vettovaglie e logistica creava una colonna lunga circa quattro chilometri; in certi casi si creava una colonna lunga ben 20. E un esercito consolare di circa 25.000 uomini consumava 23 tonnellate di derrate alimentari al giorno, senza considerare il foraggio per gli animali (circa il doppio). E giunti alla fine della giornata di marcia andava costruito l’accampamento “da campagna” che doveva sorgere su terreno pianeggiante. Se necessario veniva costruito a difesa un fossato profondo 1.8 metri e una volta terminato il campo, bisognava montare le tende; si mangiava tutti assieme, quindi si pattuivano i turni di guardia. Al mattino, se il campo presentava strutture lignee, queste venivano bruciate per evitarne l’eventuale riuso da parte del nemico. I singoli elementi del pilum murale erano portati dai legionari e consentivano l'erezione di una difesa temporanea che alla ripresa della marcia veniva rimossa e trasportata. Quindi in caso di un’incursione barbarica presso il limes avremmo avuto dapprima l’avviso all’Imperatore dell’accaduto mediante staffette a cavallo (mettiamo da Carnuntum) per circa 1200 chilometri (sempre che lo stesso fosse a Roma), l’invio del generale o dell’Imperatore stesso nella zona di operazioni e il tempo necessario a percorrere il tragitto. Nel frattempo magari altre staffette avrebbero portato qualche ordine nella zona di invasione e in quelle circostanti. E se il generale o lo stesso Imperatore guidava delle legioni quanto ci avrebbe messo? Fortunatamente queste erano dislocate nella maggior parte fuori dall’Italia e il percorso da compiere per eventuali spostamenti erano minori… ma ammettendo che un paio di legioni e/o vexillationes partissero da Aquileia alla volta di Carnuntum o Vindibona, ci avrebbero messo circa due settimane a raggiungerle. In breve… pur considerando staffette veloci, marce forzate… l’Impero per i mezzi dell’epoca era enorme! Quando leggiamo i testi storici che parlano di campagne militari spesso si perde la sensazione delle distanze, l’organizzazione, della logistica e di tutto ciò che queste comportavano. Non prendete questa considerazione come supponenza da parte mia: io stesso mi son reso conto di questa “dissociazione” dalle distanze effettive mentre in autostrada macinavo chilometri e chilometri in poche ore quando in epoca romana i tempi erano ben maggiori. Solo gli spostamenti o le comunicazioni richiedevano tempi tali che ora a pensarci sembrano lunghissimi eppure l’Impero resse per anni e anni a dimostrazione che era dotato di un’organizzazione di assoluto prim’ordine considerando i mezzi disponibili. Pensate solo al comunicare a Roma una invasione sasanide! Per non parlare del muovere truppe dal settore renano/balcanico a quello orientale, ad esempio (e lo fecero!) o “semplicemente” di impartire ordini militari a settori periferici dell’Impero dopo aver ricevuto rapporti su questo o quell’evento bellico nemico. Ciao Illyricum1 punto
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Bravo Pino hai proprio ragione. Posso capire che sia giusto abbassare i prezzi delle basse conservazioni, ma un taglio così drastico non corrisponde alla realtà. Resto della mia idea che i cataloghi sono utili per le tirature e relative rarità, ma per i prezzi devono confrontarsi con le aste ed i convegni che sono il termometro migliore dei prezzi correnti.1 punto
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Attenzione sempre a separare bene il grano dal loglio.... Delle tre monete che hanno aperto questa discussione solo sulla prima metterei la mano sul fuoco a livello di "moneta non toccata". Parrebbe una patina tevere e queste sono sempre le monete piu' trasparenti, a livello di pulizia e ritocchi, perchè c'è poco da nascondere. Il Nerone ha per me una bellissima patina, credo sia stata pulita con attenzione e non invasivamente (davvero minime tracce), quindi rimane una moneta spettacolare. Se vogliamo cercare il pelo nell'uovo ha delle debolezze di conio periferiche, che inficiano un po' le legende in alcune zone di entrambi i lati. Ma è veramente cercare il pelo nell'uovo. Si puo' lo stesso definire Fior Di Conio? Non lo so, dipende probabilmente dalla definizione di Fior di Conio per una moneta antica. Nelle zone piu' periferiche e vicino al bordo in corrispondenza delle debolezze di conio parrebbe di vedere anche un po' di usura, ma andrebbe vista in mano per poter dire di piu', va tenuto in conto anche il gioco di luci della foto. Il Tito invece è una moneta pulita estensivamente nei fondi e con qualche aggiustamento al rovescio, ad esempio da foto non sono sicuro che il piede di Marte a sinistra sia "tutto suo". Anche qualche ricciolino sulla tempia di Tito potrebbe essere stato leggermente aiutato. Rimane una bella moneta, probabilmente dal vivo modulo e rilievo risaltano anche di piu' dando ulteriore presenza alla moneta, ma non si puo' definire Fior di Conio. Non commento le altre monete perchè altrimenti non finirei piu' e la discussione andrebbe fuori tema, dico solo che a parte le patine Tevere in certi casi di patine verdi gli aiutini qui e là si possono a volte individuare. Sempre se vogliamo cercare il pelo nell'uovo, perchè comunque sono tutti casi di restauri effettuati con grano salis, non eccessivamente invasivi e rispettosi del modellato originale.1 punto
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Il problema ora sarà quello di attendersi i collezionisti che pretenderanno di comprare un bel 20 lire del 27 VI FDC a 400€! Vaglielo a spiegare che i prezzi del catalogo ora sono (circa, perchè alcune monete sono sbagliate per difetto e non per eccesso) quelli corretti!1 punto
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quello che dice il commercialista è vero, infatti in questura ti dicono che i preziosi non si possono vendere via web, appunto per l'impossibilità di identificare l'acquirente. Gli euro non sono preziosi (tranne quelli in oro e argento), quindi non ci dovrebbero essere problemi, da parte della questura. Se li vuoi vendere come usati però (quindi con regime del margine) ti serve comunque la licenza del comune per oggetti usati, e li non so se sono più morbidi nella vendita online. (La licenza del comune devi averla anche coi preziosi, oltre a quella della questura). La soluzione? fare come fanno tutti i finti provati che vendono a go go in ebay e facebook senza chiedere nulla a nessuno :rofl:1 punto
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Complimenti. Importante medaglia. Permettimi però una nota in merito alla brutta medaglia. Il simbolo del CONI è sempre più brutto e anche il collare d'oro, la medaglia al valore e la stella al merito hanno sempre di più una grafica mediocre per non dire peggio. I primi modelli del dopoguerra erano carini e in vero oro e argento. Ora sembrano finte, con un nastro stretto e uno spillo da balia.1 punto
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