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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/23/16 in tutte le aree

  1. Colte volte , anzi quasi sempre , si parla nei post di uomini importanti , quelli che “fecero la storia” o influenzarono il corso della storia antica o recente . Per rendere omaggio anche agli uomini qualunque , quelli che subirono i potenti ma che nello stesso tempo usufruirono delle opportunita’ che la loro epoca offriva e che senza la loro umile manovalanza nulla si sarebbe potuto realizzare , ecco un esempio di un “uomo qualunque” ; questo uomo pur non avendo avuto voce in capitolo nelle decisioni di governo , seppe comunque raggiungere una posizione sociale di tutto rispetto . La testimonianza lapidea di un’ Ara che parla di una vita vissuta di un uomo comune , un Centurione dei vigili e urbano , conservata nel giardino del Museo delle Terme a Roma . Q. AULLIO P.F. COR CAMERTI >COH. III VIG. >COH. XIII URB. EGLOGE. LIB. PATRONO BENE MERENTI FECIT Questa Ara ci racconta sinteticamente la carriera di Quinto Aullio Cuore , figlio di Publio , appartenente al popolo italico dei Camerti , antico popolo che fu presente sul versante adriatico dell' Appennino centrale ; fu Centurione della Terza Coorte dei Vigili e Centurione della Tredicesima Coorte Urbana . L’ Ara funebre gli fu dedicata dalla liberta o liberto Egloge in riconoscenza dei tanti benefici ricevuti dal suo Patrono . Questo e’ quanto la legenda ci racconta in modo sintetico della vita di questo antico uomo romano . Vediamo ora la carriera che percorse Quinto Aullio . Le Cohortes Vigilum erano come gli odierni vigili del fuoco ed operavano all' interno della capitale ; questi corpi furono creati nel 6 d.C. da Augusto ed erano strutturati su sette Coorti suddivise una ogni due Regiones in cui era divisa la capitale . L’ Imperatore Claudio aggiunge poi una Coorte a Ostia e una a Pozzuoli , due porti importantissimi per l' approvvigionamento annonario di Roma . Le Coortes erano comandate da un funzionario imperiale di rango equestre , un Praefectum Vigilum , seguivano i Tribuni di Coorte e i Centurioni provenienti dall' esercito , forse i meno adatti al comando sul campo , mentre i Vigili semplici erano essenzialmente liberti , questi ottenevano la cittadinanza romana dopo alcuni anni di servizio nel corpo . La caserma dell’ unita’ della Coorte III Vigilum , alla quale apparteneva il nostro Quinto Aullio , era situata proprio sul Viminale , quindi prossima alle Terme di Diocleziano e all’ attuale Museo , dove fu ritrovata l’ Ara che ho trattato . Le Cohortes Urbanae furono create nel 13 a.C. sempre da Augusto e svolgevano servizio di polizia all' interno di Roma , erano insomma a guardia dell' Urbe , mentre le Pretoriae erano a guardia dell' Imperatore . Il comando delle Coortes Urbanae era di competenza del Praefectus Urbs di estrazione civile , seguito da un Tribuno e da sei Centurioni ognuna , il numero degli Urbani vario’ nel tempo tra i 500 e i 1500 addetti , ma dal II secolo il controllo passa al Prefetto del Pretorio di estrazione militare . I Castra Urbana dal III secolo erano dislocati dove oggi si trova l' odierna Piazza di Spagna . Sotto Claudio furono costituite altre tre Coorti , la XIII alla quale appartenne il nostro Quinto Aullio , la XIV e la XV e infine la XVI . Le Coorti Urbanae erano costituite principalmente da soldati di origine Italica . Le Cohortes Urbanae , erano impiegate anche per rapidi interventi bellici in Italia , parteciparono a brevi campagne quali la rivolta del 21 d.C. a Lugdunum . Nel corso del IV secolo saranno pero' smilitarizzate . La Coortes XIII Urbana , quella di Quinto Aullio , fu anche a Lugdunum in Gallia di guardia alle miniere imperiali sotto Nerone . La Coorte XIII partecipa anche alle guerre daciche e germaniche di Domiziano e fu a Cartagine sotto i Flavi ; di nuovo a Lugdunum sotto Commodo . La XIII Coorte viene sciolta nel 197 da Settimio Severo , per aver appoggiato il suo rivale al trono Clodio Albino ; quindi la vita di Quinto Aullio e l’ Ara e’ di eta’ precedente al 197 .
    3 punti
  2. La settimana scorsa, mi sono recato a Santa Maria degli Angeli (PG) per visitare la Porziuncola. Questa piccola chiesa è inglobata in una basilica molto più grande. Per chi non ne fosse a conoscenza, la Porziuncola, è la terza chiesa restaurata da San Francesco ed è anche il luogo dove ha dettato la regola dei francescani e dove è morto. Adiacente c'è un museo dove sono conservati parecchi oggetti. In una piccola bacheca sono presenti anche le monete di cui posto le foto. Sicuramente chi segue questa monetazione ha già avuto modo di vederle, però un' informazione in più non guasta.
    3 punti
  3. Come ogni anno segnalo per sabato 8 e domenica 9 ottobre 2016 le Giornate Filateliche e Numismatiche Massesi giunte ormai alla 42-esima edizione. Nella due giorni con i soci del Circolo Filatelico e Numismatico Massese saremo ben lieti di accogliere tutti gli amici, vecchi e nuovi, che avranno il piacere di raggiungerci. Allego locandina.
    2 punti
  4. It is possibly an authentic didrachm ! The reference to Hurter corpus is: no. 66 (V21/R40), known with only one specimen, in Egger auktion 37/1909, 186 g. 8,30. I enclose the image scanned from Hurter: The obverse die, V21, with the symbol murex, is combined with at least 5 reverse dies (R37-R41). Only the die R40 resulted to be soon cracked before the nymph profile. Your new specimen appears to be produced using the R40 die at a more advanced stage, involving all the nymph profile and preparing to be substituted by new R41 die. The subsequent die combination V21/R41 is present for example in Triton 7/2004, 77 g. 8,29 (ex coll. Moretti).
    2 punti
  5. Salve a tutti ! Vi mostro un mio recente acquisto fatto a Londra durante le vacanze . Per chi non conosce la monetazione medievale inglese , si tratta di un Farthing ( quarto di penny ) coniato sotto il regno di Edoardo II ( 1307 - 1327 ) presso la zecca di Londra . Peso: 0.41g Personalmente l'ho classificato come Lord Stewartby Xq2 ... coniato probabilmente durante i primi anni del regno di Edoardo II , 1310-11 circa ... Spero che sia di vostro gradimento
    1 punto
  6. Carissimi, vi allego le immagini di un bel denaro di carlo d'Angiò con ritratto, passato di recente in asta. La moneta è molto bella e si presenta sovrappeso, pesando 1.3 grammi invece dei caninici 0.7 grammi. Le immagini sono quelle del venditore. La moneta era venduta in maniera dubitativa come denaro di Giacomo D'Aragona, ma purtroppo per me non sono stato l'unico ad accorgermi della reale attribuzione. La moneta è infatti stata venduta per una cifra intorno ai 100 euro, e data la rarità dell'esemplare, dato per R2 dal D'Andrea, un pò stitico in tema di rarità, credo che valga la cifra che è stata pagata. Aspetto i vostri pareri a riguardo
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  7. Ciao ragazzi, avrei bisogno di una serie di immagini, magari corredate anche da una minima spiegazione, tali da permettermi di capire la differenza tra una moneta patinata al naturale, patinata volontariamente, spatinata e lucidata. Spero mi possiate essere d'aiuto, grazie XD.
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  8. Ciao sembra che raffiguri un leone in moleca .... veneziana con contromarca veneziana? Il Montenegro cita sesini con contromarca di leone in soldo per F. Donà, P. Cicogna e M. Grimani; G. Priuli è del medesimo periodo, tra il Donà ed il Cicogna ..... ci stà Forse hanno voluto rimettere in circolazione queste monetine tanto usurate o calanti di peso?
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  9. Quindi il problema sarebbero le striature nel campo? Non potrebbero essere difetti o stanchezza di conio? Io rimango dell'idea che è autentico. Cmq se trovi altri denari con queste striature possiamo vedere se appartengono allo stesso conio.
    1 punto
  10. Io penso che sia autentica. Tra l'altro, a mio avviso, appartiene anche alla stessa coppia di coni della moneta presente sul catalogo (http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I2/32) nella riga n°7 prima moneta (allego foto). Saluti.
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  11. DE GREGE EPICURI Credo che sia effettivamente raro. Mi pare esista come RIC 116 gamma o delta: sul tuo l'officina si vede male. Anche Wildwinds ne riporta un paio di esemplari, con questa classificazione; io non l'ho mai visto.
    1 punto
  12. DE GREGE EPICURI @TheWhiteFly:Se la macchia verde è tenera e si sfarina (con uno stuzzicadenti) è cancro del bronzo. La parte verde va asportata integralmente, operando in modo graduale e con cautela. Poi: o benzotriazolo (sapendolo usare); o quanto meno della grafite (=matita nera di media durezza) che almeno rallenta il processo. Il tuo sesterzio non è di Filippo l'Arabo, ma del figlio.
    1 punto
  13. DE GREGE EPICURI Secondo me, da tutte le monete si può imparare, studiandole con attenzione; ed è meglio vederne molte, che poche. Sesterzio di barra, al rovescio è Marte? E la classificazione del Cohen è esatta? In questo momento, non ho cataloghi. Le macchie verdi al rovescio sono da esaminare con attenzione...
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  14. Visionando le immagini dei conii fasulli postati dall'utente Baka nella sezione relativa del forum, ho notato che vi sono anche punzoni di zecche minori, ma non meno importanti come Piakos. In base al racconto di Baka, tali punzoni gli sarebbero stati venduti come opera di fantomatici "artisti bulgari". Diverso tempo fa lessi un articolo giornalistico, in cui veniva citatato Cammarata, uno dei personaggi piu' controversi della numismatica siciliana, il quale affermava che molte monete false venissero riprodotte anche nell'Europa dell'est. Certamente non conosco la reale provenienza di questi punzoni, ma a mio modesto avviso mi sembra poco probabile che falsari bulgari si interessino in maniera particolare alla riproduzione massiccia di monete siceliote. Resto quindi pienamente convinto come Acraf, che si tratta di "evidente creazione siciliana". Tornando invece alla litra di Katane, posso dire che tale monetazione insieme a quelle delle zecche di Aitna e Kentoripai, è stata il cavallo di battaglia del famoso falsario operante a Centuripe conosciuto con il nome di "Ogliolaro". Sembra che tale soggetto abbia creato migliaia di conii fasulli, infatti durante il sequestro da parte dei carabinieri, sono stati trovati moltissimi conii per lo piu' delle tre zecche sopracitate.
    1 punto
  15. Salve, tale tondello versa davvero in pessime condizioni, tuttavia credo sia un 4 maravedis di Filippo III o Filippo IV, non riesco ad individuare la zecca da cui proviene. Cordialità
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  16. Purtroppo per il nostro amico non è una rarità, ma una banconota comunissima, che qui si può ammirare nella sua interezza http://banknoteworld.com/banknote/germany/20 Reichsmark/18037 Nessun valore in queste condizioni. petronius
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  17. E' stato semplicemente spatinato aggressivamente, direi che fino a 30/35 euro puoi anche provarci.
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  18. Ma di nulla Purtroppo per l'anno esatto (1960 o 1961) ci vorrebbero i dati d'emissione ufficiali della Bank of England, ma si potrebbe fare un ragionamento: la serie della tua banconota è E05 400330, non sappiamo se il contingente di stampa è comandato dalla lettera E o dal numero 05 (gli altri numeri non ci sono utili), ma considerato che la banconota è di piccolo taglio, che la E è entro le prime cinque lettere dell'alfabeto, ed il 5 è anch'esso tra i primi cinque numeri, molto probabilmente la banconota è tra le prime emissioni prodotte nel 1960.
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  19. buongiorno, qualcosa di simile l'ho visto qui... http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-RRB1/4
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  20. Ciao @azaad, compliemnti per il colpo d'occhio... Anch'io penso che andrebbe considerato come denaro...Giuliani e Fabrizi riportano un'oscillazione tra gli esemplari censiti da 0.95 g a 0,55g. Multipli di denaro con il busto del Re Carlo I, non mi sembra, al momento, siano stati mai catalogati. E' possibile, secondo me, che sia stato tagliato all'atto della coniazione, non mi pare che sia una tosatura. Gran bel denaro Saluti Eliodoro
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  21. Così si vedono meglio le differenze anche tra i conii di rovescio Monogramma a parte, saltano subito all’occhio la diversa angolazione del gomito di Atena e la diversa forma dello scudo e del tridente.
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  22. Acraf, you're a master... Thanks much for your time, you did a great job !!!
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  23. Il conio del rovescio Marinesu 109, con il monogramma Omega - Ni - Theta, mi sembra diverso da quello usato per il monogramma inedito apparso nel primo post. Quindi non comprendo l'asserzione del venditore che questo nuovo monogramma sia stato aggiunto dopo avere erano il vecchio monogramma. A me pare che sia invece un conio totalmente nuovo.....
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  24. La banconota è stata prodotta dal 1960 al 1977, in base alla firma (L. K. O'Brien), ed alla prima parte della combinazione alfanumerica che comprende solo una lettera e due numeri (E05), si può restringere l'arco temporale al 1960-61, la banconota è comunque molto comune. Una molto rara è dello stesso periodo e firma ma con una piccola R al rovescio (esempio di seguito): Comune _ Rara
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  25. Per dovere di cronaca anche la Legio XII Fulminata perse le sue insegne in oriente sotto il comando di Cestio Gallo durante la rivolta dei Giudei.
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  26. La moneta dovrebbe essere presto in mio possesso, è stata spedita dall'Inghilterra qualche giorno fa, per cui, quando arriva posso fornire ulteriori informazioni (la foto rimane quella perchè io sono negato). riguardo allo studio, sono a disposizione per chi volesse visionarla. Pensavo di aggiudicarmela a meno, in tutta onestà, vorrei capire chi se ne sta il 16 agosto a monitorare ebay come me e farmi salire le aste con monete mal attribuite . Sono contento comunque di averla acquisita. Posso solo dire che a me, più che tosata, pare che abbiano tagliato con le forbici parte del bordo già dopo la coniazione. Possiedo già una seconda moneta sovrappeso con la caratteristica di avere un lato apparentemente ritagliato. Probabilmente in origine pesava ancora di più. Sul fatto che questo sia un multiplo, come discusso in diverse occasioni su questo forum, sono piuttosto pessimista, in quanto nei documenti di zecca non si è mai parlato di questo nominale (almeno nei documenti ad oggi noti), ma solo di denari e mezzi denari.
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  27. Concordo con l'amico @417sonia. La forma squadrata dello scudo, la posizione semicaricaturale dei leoni, il contenuto arzigogolato dello stemma, l'incertezza del corno e delle "stelline"... ...tutto fa pensare a un lavoro recente, o a un artefice poco "araldico", o a tutt'e due le cose. Dal che, diventa improbabile pensare che questo stemma abbia un titolare. Il retro del bottone non ci aiuta?
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  28. Buona serata Hai taggato il bottone "Venezia", però sono scettico che si tratti di un bottone veneziano; soprattutto e certamente lo stemma non è riconducibile ad una famiglia "dogale" (forse è di altre famiglie....); il leone, poi, non rappresenta quello marciano, ma è di altro tipo. Non mi sempra nemmeno molto datata come realizzazione, troppo elaborata; mi da l'impressione di un manufatto recente. In ogni caso mi auguro che possano indirizzarti ad un risultato i cultori di questa affascinante branca. saluti luciano
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  29. ti è già stato risposto al post 6...
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  30. Inserite le foto e le dimensioni nella descrizione
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  31. Peccato la conservazione ma bellissima con la colomba al retro
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  32. Ciao Francesco, mi permetto di aggiungere alcune considerazioni al post, oltre ad una foto della mia medaglia sperando di far cosa gradita! Cercando nel web ho constatato che in tedesco queste medaglie, quando non sono in argento, vengono definite "zinnmedaille". Questo termine potrebbe definire una tipologia di medaglie prodotte con metalli più poveri dell'argento, anziché definire precisamente il metallo (in questo caso lo stagno, zinn). Personalmente credo che la maggior parte delle medaglie per la presa di Napoli identificate come zinnmedaille, letteralmente "medaglia di stagno" siano errate, dal momento in cui come hai scritto sono molto più probabilmente prodotte in zinco. Tuttavia nel catalogo Künker Auktion 247, con riferimento ad un esemplare in argento della medaglia del 1707 viene riportato quanto segue: "Coll. Fieweger 695 (Dort in zinn)." Letteralmente "qui in stagno". Possibile che abbiano confuso zink con zinn oppure lo zinco con lo stagno? Un saluto! PS La mia misura 46 mm, con la bella citazione di Ovidio in rilievo sul taglio!
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  33. Giusto per farti un'idea: http://www.deamoneta.com/auctions/search/452 Saluti Eliodoro
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  34. Grazie petronius e grazie thommys, Ora mi è più caro il discorso riguradante la tiratura di una moneta. In pratica, ha un elevato interesse o un sottoinsieme di una grossa tiratura dovuta a vizi di conio o qualsiasi altra particolarità oppure una emissione di moneta ufficiale per la circolazione in valuta ma di bassa tiratura tipo commemorative,ecc. Petronius, hai ragione sul valore intrinseco della moneta "gadget", la tiruatura diciamo "limitata" mi aveva abbagliato (ti ricordo che sono un novellino per quanta riguard la numismatica), ma onestamente mi trovo ad un bivio, sono tentato a comprarla comunque, forse perchè un po stufo delle solite once, acquistate solamente come bene rifugio futuro. Dovessi comprarla (ma mi sa che la compro)... vi aggiornerò giusto per il gusto di condividere qualche impressione. Di nuovo grazie a tutti!
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  35. Salve a tutti Altre informazioni di Yves Brugiere "D'après le Simonetti et le Cudazzo, il n'y a pas de pièce signalée avec les lettres NBC. Ce groupe d'initiales est inconnu des auteurs. Sous Emmanuel-philibert, il n'y a pas d'autre marque que N pour Nice parmi les monnaies connues. Il n'y a pas de marques de maître. Cette pièce est donc un grand mystère. Il faudrait avoir un visuel de l'autre face pour avoir une idée plus précise."
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  36. Ciao @Pietro56, certamente l'incisore della moneta doveva essere un vero artista della propria epoca. Il Denario è bello e sensuale ed è facile innamorarsene. A giudicare dal trend, direi che non sei stato l'unico a cadere preda della bella Afrodite sul R/. Aspetta e vedi cosa accade. Non sia mai che gli altri "spasimanti" si distraggano.
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  37. Teniamo presente, comunque, che di fronte a pezzi di particolare pregio stilistico e/o conservati sopra la media, i discorsi di mercato vanno a farsi ampiamente benedire.
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  38. Buongiorno a tutti Ho appena ricevuto la risposta di Yves Brugiere che vi trasmetto nello stato "Merci de m'avoir signalé cette nouvelle rareté insigne. En principe, il n'y a pas d'initiales de maître sous Emmanuel-Philibert pour Nice. Je vais quand même vérifier. Le souci également est qu'il y a deux maîtres à Nice qui portent les initiales BC: - Bernardo Castagna (1567-1568) - Bernard Capello (à partir du 27/2/1567) A partir de 1575, il y a un nouveau maître jean-Baptiste Monleone qui est aussi mentionné en 1568. La pièce ne serait donc pas de 1577 mais de 1571. Je l'inclus néanmoins avec réserve sur la date dans mon ouvrage avec un quart de 1577. Je reviens vers vous."
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  39. Oggi ho avuto la possibilita' di rimpinguare la mia collezione di monete piemontesi con alcuni esemplari della zecca di Messerano , ecco quello piu' interessante : Tallero Francesco Filiberto Ferrero Fieschi (1584-1629) , zecca di Messerano .
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  40. Periodo estivo dedicato alla Zecca di Messerano
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  41. 1 punto
  42. Per il Norico, ad integrazione dei lavori citati nel post linkato sopra, queste a mio avviso sono le monografie più importanti: R. Göbl."Typologie und Chronologie der keltischen Münzprägung in Noricum". 1973. Il 'testo sacro", anche ormai datato rimane la base per la monetazione del Norico. G. Gorini. "Il ripostiglio di di Enemonzo e la monetazione del Norico". 2005. Importante soprattutto in quanto rivede sensibilmente (al rialzo) la datazione di alcune emissioni, con gli impatti immaginabili. Per questa, come per le altre monetazioni, non cito la moltitudine di articoli spesso fondamentali (tra questi soprattutto quelli del Kos). Per i Boii: R. Paulsen. "Die Münzprägungen der Boier".1933. Vecchio testo, ancora importante. Per i quinari e kleinsilber dei Vindelici é fondamentale il testo sui ritrovamenti di Manching: H.-J. Kellner "Die Münzfunde von Manching und die keltischen Fundmünzen aus Südbayern". 1990 Prima di chiudere, voglio tornare un attimo al protagonista di questa discussione, il cavallo. Lo voglio fare attraverso la citazione di un brano del lavoro di Petar Popovic sulle monete della Serbia settentrionale, che, partendo dall'analisi di una serie particolarmente sviluppata quale quella di Srem (che abbiamo visto sopra) mi sembra offra molti spunti di carattere più generale sia nel tentativo di comprensione del divenire delle monetazioni imitative, sia nella loro interpretazione a livello iconografico. Ovviamente eventuali difetti di traduzione sono da attribuire esclusivamente al sottoscritto: <L'apparizione del Tipo di Srem (fase A) ci permette di seguire una variante uniforme e tipologicamente equilibrata che é lungi dal rimanere statica, ciò che ci ha d'altro canto permesso di effettuare una suddivisione in fasi differenti. Nonostante lo sforzo per dare alla moneta un'apparenza standardizzata - fatto molto importante per l'autorità che la conia, dato che ciò riflette anche la continuità del potere-, l'insieme della rappresentazione subisce alcuni cambiamenti. L'accentuazione di dettagli al dritto (naso, guancia, corona d'alloro) conferisce alla testa raffigurata un'espressione nettamente rilevabile e del tutto caratteristca (fase B). La testa, leggermente caricaturale - con barba e corona d'alloro - non é che un eco lontano della vecchia divinità con la quale non ha più alcun rapporto. Alla fine della monetazione, col passaggio al bronzo ed in una situazione monetaria anarchica, le ultime barriere si attenuano, i tagliatori di conii ricevono la piena libertà d'azione.E' solemente allora che sboccia il senso dell'astratto, che distingueva a tal punto i barbari, soprattutto i Celti, dal mondo mediterraneo basato sull'antropocentrismo. In alcuni esemplari la rappresentazione é caricaturizzata fino al grottesco, e si disintegra, mentre alcuni dettagli specifici - la guancia e la corona d'alloro - acquisiscono un ruolo determinante. Non si fa più grande attenzione né al conio né al metallo, il che non deve stupire dato che il contario sarebbe stato del tutto inutile. La simbologia sulla moneta del barbara del Podunavlje e della parte centrale dei Balcani é ben più modesta di quella delle emissioni analoghe in Gallia. La rappresentazione di Zeus al dritto non aveva verosimilmente alcun significato religioso, ma era piuttosto legata alla nozione di moneta. Conservando la testa barbata al dritto ed il cavaliere od il cavallo al rovescio, i barbari conservavano così i principali attrbuti che la moneta, nel loro intelletto, doveva portare. Possiamo attribuire un molteplice significato alla rappresentazione del cavaliere o del cavallo, legandolo al culto di Epona, dei morti, o al culto solare (il cerchio con punto inscritto al rovescio; Vries , 1975: 135, 189; Duval, 1976: 16-17, 20). Ma ci sembra piuttosto che i guerrieri-cavalieri consideravano il cavallo come un aiuto e compagno fedele e lo conservarono come tale sulla moneta, attribuendogli un qualche significato magico.> P. Popovic. "Hoʙaц Скордиска - Le monnayage des Scordisques". Belgrado 1987.
    1 punto
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