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  1. g.aulisio

    g.aulisio

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    Philippus IX

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/18/16 in tutte le aree

  1. Interessante la questione del papavero da oppio e della sua presenza sulle monete. Di farmacopea antica ne so ben poco, però posso testimoniare per esperienza diretta la sua coltivazione, capillare (é presente praticamente nella stragrande maggioranza degli orti e giardini) e, a norma di legge, illegale, nel valli del Bellunese e dell'Alto Adige. Fatto questo che nel passato ha creato situazioni paradossali, con paesi (ricordo Vallada Agordina, BL) presi d'assalto dalla GdF all'alba con l'ausilio degli elicotteri in operazioni conclusesi con la denuncia della maggior parte della popolazione (per la maggior parte ultrasessantenne), sindaco (o sindachessa) in testa. Ma che ci fanno col papavero da oppio nelle dolomiti? Oppio? Morfina? Eroina? No, ci cucinano. Utilizzano i semi (che, va detto, non contengono alcaloidi, sostanze psicotrope) per insaporire il pane o per fare dolci. Eccellenti. A questo proposito voglio ricordare i "carfogn" della Val d'Agordo, dei ravioli fritti con ripieno costituito da semi di papavero da oppio, marmellata, cioccolato e grappa. Una roba da paura, che si fa in occasioni particolari. Ricordo le grandi mangiate fatte in occasioni delle "feste dei coscritti", chissà se esistono ancora... Tutto questo amarcord giusto per dire che ancora oggi in alcune zone alpine (ho citato realtà che conosco bene, ma ce ne sono probabilmente altre) la coltivazione e l'utilizzo del papavero da oppio é ben presente, nonostante i problemi "legali", e probabilmente, considerando le caratteristiche culturali dei luoghi, é ancestrale. Va aggiunto che il papavero da oppio é tuttora diffuso, come pianta spontanea, infestante, in Italia ed in Europa. Se di farmacopea antica sono molto ignorante, della buona tavola non ho timore nell'apparire vanitoso dichiarandomi un esperto. Torno ad essere una capra quando si parla di sesterzi. Nonostante ciò provo a dire la mia. Sulle monete di Antonino Pio postate sinora non mi sembra di scorgere papaveri. Mentre un frutto maturo di papavero da oppio sembra indubitabilmente quello che troneggia in mezzo alle spighe nel moggio raffigurato al rovescio del staterzio di Nerva postato da King John. Non ho letto l'articolo sul tulipano suggerito da Illyricum, lo cercherò. In ogni caso andrebbero visti altri conii di questa moneta, per verificare che non si tratti di un accidente. Ma, come detto sopra, per chiunque abbia mai visto un frutto di papavero da oppio, l'identità con quanto rappresentato nella moneta proposta da King John appare lampante. A questo punto alcune riflessioni: - le monete in questione, che celebrino l'annona o il frumento, propongono lo stesso messaggio "ideologico": la capacità di nutrire il popolo con quello che ne era l'alimento principe, il grano, trasformato in pane. Di qui una serie elementi simbolici, ma molto prosaici, oltre alle spighe di grano stesse: il moggio, ossial'unità di misura, le navi (a mio avviso sono poppe e non prue) che lo trasportano dalla Sicilia o dall'Egitto. - il papavero, nelle sue varietà, é una pianta infestante. Tipicamente infesta i campi di grano ancora oggi. Possiamo forse ipotizzare che all'epoca la presenza di papaveri (anche di quello da oppio) e di altre erbe infestanti nei campi fosse più importante di quella che é ora? Credo di sì. - ma allora che ci fa il papavero, erba infestante, assieme all'amato grano dentro al moggio? E' vero che venivano mietuti assieme, ma dargli tale spazio... si tratta pur sempre di una pianta infestante... Non é che lo usavano, come ancor oggi in Alto Adige ed in altre zone dell'Europa centrale, per decorare ed insaporire il pane? (non credo ci facessero scarfogn, non per altro che per la carenza di cacao). E' una boutade, giusto per stimolare la discussione. Che é molto interessante.
    7 punti
  2. Mi aspetto molto da questo Convegno Nip a Milano, gli ingredienti sono molti ...commercianti professionisti, monete come sempre , conferenze molteplici e varie, sede prestigiosa e storica, momento conviviale, si segue un po' quello che è' uscito qui sul forum con il sondaggio " il convegno che vorrei", quindi i nostri desideri in fondo ... Ci sono però due ulteriori aspetti lodevoli e virtuosi, il Premio Tevere per la miglior opera numismatica dell'anno, quindi un incentivo per gli autori e poi la presentazione del libro fatto da giovani del forum per i giovani, segno ulteriore di interesse della numismatica verso i ragazzi. Se proprio dovessi scegliere solo uno tra i tanti interventi previsti, ecco sceglierei proprio quest'ultimo per l'alto significato divulgativo e l'indubbio valore simbolico ....
    2 punti
  3. @dabbene, grazie per l'incoraggiamento, non avrei mai pensato di essere nominato utente del mese... Tale riconoscimento è un ottimo ed efficace incentivo per essere ancora più propositivo nelle varie sezioni del forum e ad approfondire ulteriormente le mie numerose curiosità numismatiche al fine di presentarle a tale comunità. Infatti, sono arrivato alla conclusione che non esiste numismatica o collezionismo senza divulgazione, confronto e condivisione di conoscenze. Tuttavia i riconoscimenti non devono mai rappresentare l'obiettivo principale, da raggiungere a tutti i costi, ma dovrebbero essere un'inaspettata conferma o consolidazione dei diversi saperi che contribuiscono alla crescita di una certa comunità. Grazie!
    2 punti
  4. Così accontentiamo tutti ! @g.aulisio “...i quali essi chiamano Loto. Ora mietuti avendoli li disseccano al sole, dipoi cio che é nel mezzo del fiore simile al seme di papavero, abbrustoliscono e di esso fanno pani che nel fuoco biscottano.” (Erodoto, Storie, II, 922) @apollonia «Fortissimum est ex medicamentis, quae sensum stupefaciunt et somnum soporiferum inducunt» Galeno (Op. omn., XIII, 273)
    2 punti
  5. Ciao. In primis ho visto che sono 440 STERLINE ovvero circa 510€! E poi, guadando in giro (ebay) ho trovato questa: In vendita alla "modica" cifra di 880 sterline! Onestamente è la prima volta che vedo Sabina con questa acconciatura (ma sono un novizio e quindi prendi quello che ti dico con le pinze) ed é probabilmente quello che la rende così ricercata. Un consiglio per l'asta. Decidi un prezzo massimo e punta qualche secondo prima dello scadere, altrimenti è solo un massacro al rialzo e si raggiungono prezzi non realistici. Ciao. WF
    2 punti
  6. Ciao @vannirizzi...per me è un follaro di Guglielmo I detto il Malo 1154 1166 zecca di messina con al diritto Rex W ed, al rovescio, Madonna con Bambino.. Parlare, poi, di denari circa la monetazione normanna è un pò azzardato, sono ancora al di là dal venire.. saluti Eliodoro
    2 punti
  7. D' estate bisogna essere anche un po' leggeri....però nel contempo la discussione che apro è anche centrale per il network Lamoneta e per il significato dell'esistenza dello stesso. Molte volte ho pensato a come descriverlo, in realtà sono uscite tante chiavi di lettura nel tempo, tutte probabilmente giuste, alcune più, alcune meno. Cerco di elencarne alcune, sicuramente è una COMUNITA', una comunità che raccoglie persone con la stessa passione, la numismatica e la storia, e quindi è anche CONDIVISIONE, cosa bellissima che permette a tutti in ogni parte del mondo, in simultanea di parlare e vedere monete con estrema facilità seduti davanti a un computer, ma è anche secondo me una PALESTRA per iniziare, per cercare di capire, per approfondire, per far nascere passioni e una palestra può essere utilizzata come vuoi, a mille all'ora, a ritmo lento, anche a periodi alternati, ma è pure per me un LABORATORIO, quante discussioni o monete postate sono state oggetto di interessanti e importanti confronti anche con autorevoli utenti, sono nate discussioni di riferimento, anche articoli, sono usciti inediti, rarità, varianti, ma il forum è anche la PRIMA PORTA PER LA NUMISMATICA, chi cerca qualcosa su internet poi alla fine qui finisce, è anche GIOVANI, più di un terzo di chi si iscrive è sotto i 35 anni, quindi è NUOVA LINFA, nuove passioni, un facile ed immediato accesso a un mondo che è sicuramente di nicchia e che non sempre spalancava facilmente le porte, è quindi UNA NUMISMATICA PER TUTTI E DI TUTTI, può più o meno piacere questo, ma di fatto è poi così, poi chi ha capacità, entusiasmo, costanza spiccherà il volo verso la conoscenza più approfondita, è sicuramente COMUNICAZIONE, se c'è un evento, commerciale, culturale, una mostra, da qui passa e se passa bene il successo di presenze e consensi è garantito, è anche una VETRINA, con i cataloghi, la biblioteca, ora col Portale permette a tutti di avere informazioni e mezzi di conoscenza, è anche INIZIATIVE, quante ne sono passate in questi anni e spero quante ne arriveranno, per i giovani, per chi inizia, le iniziative creano entusiasmo, contagiano, creano interesse, proselitismo, ma è anche DIVULGAZIONE, gli attori del forum, e mi piace chiamarli così, sono dei divulgatori, raccontano, illustrano, ci propongono monete con le loro caratteristiche, le loro storie, e aggiungo divulgare non è da tutti, è una caratteristica di solo alcuni, non di tutti, in pratica si realizza col forum quello che mi piace chiamare un VOLONTARIATO CULTURALE, che è poi l'anima e il credo del forum , persone che indubbiamente per passione ci raccontano quello che sanno e hanno appreso, la forza del forum si basa su di loro, i nostri attori..... Ma l' AGORA' VIRTUALE indubbiamente diventa poi il tramite e il mezzo per passare al CIRCOLO REALE, e allora nascono gli incontri ai Convegni, alle Mostre, nei Circoli, nelle Associazioni, nei Gruppi nati nel forum stesso, nascono le conoscenze, le amicizie, le collaborazioni, le empatie tra alcuni di noi, ed è questo il momento in cui capisci veramente la forza e le potenzialità di questo mezzo di comunicazione e condivisione.... Ma certamente ci saranno tanti altri modi per descrivere e vivere il forum, questi sono solo alcuni, i miei ....a voi con i vostri o magari anche per ribadire alcuni appena descritti....
    1 punto
  8. Successivamente furono SIGNIS RECEPTIS . Poche volte nella storia militare romana accadde che un corpo militare di spedizione in territorio nemico , composto da una o piu’ Legioni , fosse completamente distrutto al punto che l’ insegna principe della Legione , l’ Aquila , fosse persa e fatta preziosa preda ; certamente dileggiata dal nemico . Due in particolare furono i fatti militari eclatanti che determinarono questa onta militare per Roma che , come effetto morale all’ epoca fu carico di conseguenze , tanto che influenzarono i destini dell’ Impero romano e direi anche dell’ Europa successiva ; anche in Hispania , Gallia e Dalmazia si persero le Insegne delle Legioni al tempo di Ottaviano Augusto , in seguito recuperate , ma non ebbero pero’ alcuna conseguenza militare postuma , Hispania , Gallia e Dalmazia vennero completamente conquistate diventando provincie dell’ Impero . La sconfitta e la morte di Crasso e del figlio a Carre e quella di Varo a Teutoburgo che perse oltre alla propria vita , tre Legioni , la : XVII - XVIII - XIX mai piu’ ricostituite , ebbero invece conseguenze postume ben piu’ gravi e durature . Evito in questo post di parlare della storia e dei fatti delle due famose e scottanti sconfitte delle Legioni romane in quanto temi gia’ trattati , addentrandomi invece piu’ avanti nell’ aspetto propagandistico ; fatti ben noti a tutti gli storici e ai numismatici , anche per le numerose emissioni monetali dell’ epoca di Augusto che celebrarono fastosamente il recupero delle perse insegne crassiane ; cosi’ come quelle particolari monete , degli Assi , emesse in seguito da Gaio Caligola , il figlio di Germanico e di Agrippina Maggiore , a ricordo del padre che recupero’ in Germania nel 14 e nel 16 d.C. due delle tre insegne perse da Quintilio Varo nella foresta di Teutoburgo ; la terza e ultima Aquila legionaria variana sarà recuperata , regnante Caligola figlio di Germanico , da Publio Gabinio Secondo , durante la campagna del 39 / 41 d.C. oltre il Reno a seguito di una vittoria sui Cauci . Queste due pesanti sconfitte determinarono in Oriente e in Occidente i confini dell’ Impero romano ; infatti pur avendo i Romani invaso in tempi successivi , fin quasi fino alla fine dell’ Impero , sia la Germania sia la Partia , l’ invasione pero’ ebbe come effetto immediato solo battaglie militari vittoriose , ma non risolutive del problema territoriale , senza apportare conquiste stabili del territorio invaso . Entrambe le due sconfitte ebbero anche l’ effetto morale scottante della perdita delle Aquile legionarie , fatto che Roma non poteva permettere che rimanessero in mani nemiche ; sia Augusto che Tiberio si adoperarono affinche’ fossero recuperate , recupero che in effetti avvenne , ma con grande differenza di metodo dei due Imperatori , metodo che arreco’ a Tiberio un vantaggio morale su Augusto , vediamo perche’ , leggendo il passo XXIX delle Res Gestae Divi Augusti , il testamento spirituale di Augusto , si legge : « Recuperai dalla Spagna , dalla Gallia e dai Dalmati , dopo aver vinto i nemici , parecchie insegne militari perdute da altri comandanti . Costrinsi i Parti a restituirmi spoglie e insegne di tre eserciti romani e a chiedere supplici l' amicizia del Popolo Romano . Quelle insegne , poi , riposi nel penetrale che è nel Tempio di Marte Ultore » Nello stesso Tempio di Marte Ultore (Vendicatore) , costruito da Augusto in memoria della vendetta sugli uccisori del padre adottivo Caio Giulio Cesare , vi vennero custodite inoltre al tempo di Tiberio e Caligola le Insegne delle tre Legioni perdute in guerra , in seguito recuperate da Germanico e da Gabinio Secondo , da Publio Quintilio Varo contro i Germani nella battaglia della foresta di Teutoburgo . Vediamo ora perche’ ho scritto in precedenza che i metodi di recupero delle Aquile legionarie da parte di Augusto e di Tiberio furono molto diversi nel metodo , tralasciando il recupero dell’ Aquila della terza Legione variana , recuperata casualmente da Gabinio Secondo al tempo di Caligola mentre era impegnato in una guerra contro i Cauci . Le numerose monete emesse da Augusto per commemorare il recupero , sarebbe meglio dire la consegna (….costrinsi….) delle Aquile legionarie crassiane sconfitte nel 53 a.C. da parte dei Parti , fu un atto , o meglio una conseguenza di un trattato politico concluso con i Parti nel 17 a.C. , non certamente per merito di una vittoria militare partica , trattato che semplicemente stabilizzava i confini tra i due Imperi e che prevedeva tra altre concessioni da ambo le parti , la riconsegna delle Aquile perse nel 53 a.C. Tutto questo venne dalla politica augustea enfaticamente celebrato anche nelle argentee monete dove compare la scritta : SIGNIS RECEPTIS oppure SIGNIS PARTHICIS RECEPTIS . Ben diversa e di altro spessore fu invece il recupero delle Aquile variane a seguito della campagna militare di Germanico , intrapresa su avallo di Tiberio , per vendicare la sconfitta variana del 9 d. C. ad opera di Arminio , campagna militare vittoriosa che porto’ al recupero di due delle tre Insegne perse nella foresta di Teutoburgo ; vittoria militare che non venne celebrata con emissioni di monete da parte di Tiberio perche’ sospettato , da parte dei contemporanei e posteri , di essere geloso della grande popolarita’ di cui godeva Germanico a Roma ; a Germanico venne comunque concesso l’ onore del trionfo . Ci penso’ il figlio Gaio Caligola ad immortalare il padre su monete , infatti anche in questo caso vennero emesse delle monete commemorative postume da parte del figlio Gaio Caligola quando divenne Imperatore in memoria del padre Germanico , che portano la scritta : SIGNIS RECEPTIS DEVICTIS GERMANIS ; come si nota c’e’ nella legenda una grande differenza con le simili monete emesse da Augusto circa 50 anni prima , la differenza e’ in una sola parola , ma essenziale e determinante , a parte il diverso popolo , la parola e’ : DEVICTIS (GERMANIS) , cioe’ debellati , sconfitti , vinti , i Germani . Tutta questa storiella dimostra ancora una volta come la politica , in particolare quella di stati autocratici come era quello istaurato da Augusto , antica o moderna che sia , tende ad ingigantire a proprio vantaggio fatti altrimenti secondari oppure a sminuire , se non addirittura a celare , eventi scottanti . Sotto due Denari emessi da Augusto per celebrare la riconsegna delle Insegne catturate a Crasso nel 53 a.C. e un Asse emesso da Caligola a memoria del padre Germanico per il recupero delle Insegne catturate a Varo nel 9 d.C.
    1 punto
  9. Io credo che si tratti dello stemma proprio della chiesa di Bobbio: generalmente ogni chiesa ha un sigillo per firmare i documenti ufficiali e penso si possa trattare di questo. Penso che tale ipotesi possa trovare conferma anche dalla legenda presente al contorno...ma il più vicino a Bobbio sei Tu palpi62 e Ti propongo di sentire direttamente il rettore della Concattedrale di Maria Assunta Mons. Aldo Maggi. http://www.pmap.it/parrocchiemap/consultazione/parrocchie/scheda.jsp?icsc=3520042
    1 punto
  10. Tra 10 o più anni, la rivenderai al valore dell'argento di allora La moneta è indiscutibilmente bella, ma non farti abbagliare dai 999 pezzi di tiratura, pensando che sia anche rara o possa diventarlo. Per monete del genere 999 pezzi sono fin troppi, e molto difficilmente, nel momento in cui dovessi tentare di rivenderla, recupererai i soldi spesi, fra un mese o fra 10 anni (tenendo conto della svalutazione, naturalmente), non fa differenza. Questa è la regola, poi ogni regola ha le sue eccezioni, ma il mio consiglio è di comprarla (una basta) solo se ti piace davvero, e con la consapevolezza che la stai pagando più di quel che vale. Se invece vuoi fare un investimento, aggiungi qualche decina di euro ai 200 e prenditi una bella sterlina d'oro petronius
    1 punto
  11. So che fa strano per un numismatico ma detesto avere monete nel portafoglio, quindi me ne libero appena possibile. Facendo così con gli euro, è facile immaginare che non mi porto in giro certo il fuori corso
    1 punto
  12. forse emissione di Taranto::::ora effettua ricerche in merito
    1 punto
  13. Volendo evitare che si ripeta la pagliacciata andata in scena tra le monete preromane, con un (in)certo aes grave, chiudo la discussione. Nel momento in cui potremo avere un'immagine da esaminare, condizione fondamentale per dare un senso alla discussione, essa sarà riaperta.
    1 punto
  14. Temevo una cosa del genere, comunque posso confermare che non c'era nulla di compromettente per nessuno dei due e ora @Reficul ha cancellato tutto. A tale proposito, se, a quanto mi par di capire, i messaggi inviati nel profilo sono visibili da tutti, forse sarebe il caso di metterlo in evidenza, invitando tutti a prestare la massima atttenzione nell'inviare MP. Io ne avevo ricevuto un altro, giorni fa, al quale avevo risposto e c'era stato uno scambio ulteriore, pensavo fossimo solo noi due, ma a quanto pare no. petronius
    1 punto
  15. Ho letto solo qualche imprecisione. Per aderire al mercato unico non sarebbe sufficiente entrare nell'EFTA, bensì nello spazio economico europeo e non mi risulta che paghino un po' meno, bensì un po' di più (della sola quota inerente il mercato comune, ovviamente, non per l'intero bilancio UE). Allo stesso tempo, non è neppure necessario aderire all'EFTA per lo SEE, tanto che era stato proposto anche a San Marino, ma certo accelererebbe i tempi
    1 punto
  16. Non in questo caso non è un problema tecnico, semplicemente l'utente scrive nel profilo e non invia l'MP.
    1 punto
  17. Teniamo presente, comunque, che di fronte a pezzi di particolare pregio stilistico e/o conservati sopra la media, i discorsi di mercato vanno a farsi ampiamente benedire.
    1 punto
  18. Confermo il "problema tecnico". Buon proseguimento.
    1 punto
  19. Caro Pietro, segui il consiglio di TheWitheFly . È come muovere le acque , aspetta l'ultimo minuto e se i rilanci sono "calmi" ti butti . Se cominci giorni prima, hai son dolori. In questo denaro Venere e BEN rappresentata . Malgrado qualche piccolo difettuccio sul dritto , penso che superi i 700 £.
    1 punto
  20. Grazie @odjob, la patina del tondello è molto scura, quindi parecchi dettagli, come la data sotto il busto, si vedono a malapena. Questo è sicuramente determinato anche della mia abitudine di scattare solo foto con luce naturale. Le macchioline di verderame sono rimaste inalterate da quando ho acquistato la moneta, tuttavia cercherò di toglierle al più presto. Saluti!
    1 punto
  21. Ciao @Pietro56, effettivamente è un gran bel denario in condizioni splendide... Nell'asta 309 di Gerhard Hirsch ne è passato un altro, ma in condizioni BB, che ha raggiunto 420 euro + diritti. Saluti Eliodoro
    1 punto
  22. Aspetti che sono al mare per presentare queste discussioni?? Sai che oltretutto penso che siano in ferie in diversi.. Mia opinione e' Moneta ribattuta su di una di Vittorio Amedeo? Ma quale? Vediamo se qualcun altro mi aiuta e aiuta te...
    1 punto
  23. ciao @nerolupo credo sia Valentiniano II - RIC IX Roma 57a il retro è quello che dice @eliodoro ma con due pallini sovrapposti, e le lettere che si vedono paiono confermare DN VALEN ...da cui il tuo dubbio fosse Valente saluti
    1 punto
  24. Le monete romane non sono oggetti vecchi che si trovano su ebay o simili. Hanno un grande valore storico e, in Italia, la loro vendita è regolata da leggi il cui non rispetto può comportare problemi anche seri. Pertanto, non si possono comprare su siti generici, ma solo presso commercianti che rilasciano l' OBBLIGATORIA dichiarazione di lecita provenienza della moneta stessa (non so, onestamente, se si possa acquistare tranquillamente presso privati che hanno acquistato precedentemente la moneta con allegato il certificato di cui sopra). Comunque , ogni acquisto che non venga effettuato seguendo queste semplici accortezze, può esporre il compratore all' accusa di reati molto gravi, come la ricettazione. E casi del genere sono piuttosto numerosi. Quindi, oltre a consigliare di studiare la materia prima ancora di comprare, consiglio di acquistare solo presso commercianti professionisti, PRETENDENDO la dichiarazione di lecita provenienza (che, va precisato nuovamente, è un documento apposito. Dichiarazioni scritte in fretta e furia su fogli o fatture NON VALGONO). Ecco il link al sito della NIP, Numismatici Italiani Professionisti, dove troverai i maggiori commercianti divisi per regione geografica o settore numismatico trattato: http://www.numismaticinip.it
    1 punto
  25. Esiste un'ampia letteratura sull'uso del papavero nella società romana imperiale. Suggerisco intanto di leggere questo interessante lavoro sulla frequente associazione del papavero con Livia....: http://www.ledonline.it/acme/allegati/Acme-09-III-12-Fabbri.pdf
    1 punto
  26. Ciao @gigetto13, sono stato anche te
    1 punto
  27. Sono grato a tutti per le informazioni. Da parte mia volevo far presente che nel periodo di Ippocrate il papavero era già noto ai Macedoni, e la sua esistenza è citata come ornamento sulla cima del tetto del Philippeion, il monumento celebrativo eretto nella valle nota come Altis, poco distante da Olimpia, da Leocare per celebrare la vittoria di Filippo II nella battaglia di Cheronea. Le proprietà ipnotiche del papavero erano note a quei tempi essendo state notate da Aristotele, il maestro di Alessandro Magno. Il nome ‘oppio’ fu dato alla pianta dallo stesso Alessandro, che lo usava anche per alleviare la fatica dei suoi soldati. Un piccolo oggetto di bronzo trovato a Kozani, nella Macedonia occidentale, e conservato nel museo della città - ovviamente di origine locale e del periodo geometrico (700 a. C.) -conferma il fatto che il papavero era noto nell’area (v. figura). Oggetto di bronzo proveniente da Kozani con sommità antropomorfa e la base della forma di una capsula di papavero intagliata. La sezione sferica dell’oggetto presenta somiglianza con una capsula di papavero con le caratteristiche incisioni per l’estrazione dell’oppio. L’aspetto in toto dell’oggetto dà l’impressione di una sua connessione diretta con l’azione terapeutica del papavero. La figura seduta sulla base a forma di capsula sta puntando o tenendo la sua testa con la mano sinistra. E’ possibile che il bronzo richiami nella sua forma le ben note proprietà di alleviare il dolore e l’effetto ipnotico del farmaco. apollonia
    1 punto
  28. La moneta dovrebbe corrispondere al Sear 10393. Il Sear stesso attribuisce il riferimento ad una zecca orientale da campo. La questione è interessante. Se accettiamo le datazioni del RIC e Sear per la moneta, Antiochia è difficile, perchè venne momentaneamente chiusa a favore di un'incerta zecca orientale nel 255 per riaprire solo nel 263. Ora, il Sear, per il regno congiunto, ci comunica che l'incerta zecca orientale in questione, chiusa dopo l'usurpazione di Macriano e Quieto, è da stabilirsi in Siria. Per la moneta in oggetto ci indica però una non meglio identificata zecca da campo forse al seguito delle tragiche campagne militari di Valeriano in oriente. Cronologia ufficiale alla mano, potremmo riassumere come segue la collocazione temporale della moneta: 1) 255 D.C: Viene chiusa la zecca di Antiochia. 2) 255 D.C. - 260 D.C: Un'incerta zecca siriana succede a quella antiochiena. 3) 256-257 d.C (RIC).: Viene coniata la moneta analizzata oppure 4) 257-258 d.C (Sear): Viene coniata la moneta analizzata. 4) 257 d.C.-260: Controffensiva di Valeriano in Oriente e disfatta. Probabile presenza di una zecca da campo al seguito. 5) 260 d.c: Rivolta di Macriano e chiusura della zecca orientale siriana non identificata. 6) 263 d.C.: Riapertura della zecca di Antiochia. 7) 263 d.C.: Riapertura di un'incerta zecca orientale (Cizico?). A colpo d'occhio, mi verrebbe da dire che tutto dipende dalla datazione della moneta. Io non ho il RIC sotto mano, ma se la datazione del conio è 256-257 come riportato da @gpittini (o Alessio? Scherzo), forse potremmo attribuirla ad una non meglio identificata zecca siriana. Se invece la datazione accolta è quella del Sear, potremmo propendere per una zecca da campo al seguito di Valeriano in Oriente. Ipotesi affascinante, quest'ultima e, ribadisco, indicata esplicitamente dal Sear. Escluderei Antiochia. Spero di non avervi tediato con i vaneggiamenti. Saluti.
    1 punto
  29. ED ECCOLO....... per tutti gli amici vi posto un R5 ( come vorrei fosse nella mia disponibilità) Tornesello errato battuto con il conio soldino e del tornesello. al dritto è un normale ANDREA CONTARINI, ma è il rovescio che mostra tutto il suo valore: S.MARCVS.VENETI
    1 punto
  30. quella "bilancia" è un simbolo chiamato legatura, indica che le lettere sono legate a formare una parola, nel caso Jesus. tipico segno editoriale nato credo con Aldo Manuzio alla fine del '400. Sul periodo non saprei, però non andrei prima del '500-'600, se non altro per la somiglianza con le stampe e le monete coeve dove compare il monogramma IHS. di che oggetto si tratta?
    1 punto
  31. IHC con legatura sull'H : Monogramma di Gesù - JHS
    1 punto
  32. Peccato per le foto scure che non lasciano ammirare bene i rilievi di questo 3 Cavalli di Filippo IV Noto delle macchioline di verde rame che andrebbero tolte,altrimenti finiranno per ingrandirsi e corrodere la parte sottostante della moneta --Salutoni -odjob
    1 punto
  33. In base alla mia esperienza maturata con le monete PROOF posso innanzitutto dire che sono le più inclini all'ossidazione, temono gli ambienti umidi e il limite peggiore consiste nel fatto che qualsivoglia intervento, seppur mirato e non invasivo...., non fa altro che peggiorare la situazione...
    1 punto
  34. La moneta postata presenta i due punti in legenda,dopo siciliar,ed è leggermente più rara di quella con un solo punto. Come conservazione qBB. Per quanto riguarda gli aspetti emozionali della moneta,mi associo anche io al commento precedente. Saluti Simone
    1 punto
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