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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/17/16 in tutte le aree
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Queste discussioni agostane sono veramente bizzarre... Comunque le condizioni di vendita in batavo (di Veilinghuis Eeckhout ?), se anche fossero di qualche interesse a causa della scarsa risoluzione non si leggono. Boh...4 punti
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La statua di Bartolomeo Colleoni, nel campo di San Zanipolo a Venezia sta lì da oltre cinquecento anni. Lui, però, soldato di ventura di Bergamo, si chiamava in effetti Bartolomeo Coglione, come riportato dal Sansovino (v. foto). La lingua italiana, poveretto, non l'ha mai riabilitato, ma il suo monumento equestre in bronzo rimane forse il più bello del rinascimento italiano. scusate l'off topic3 punti
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Anche se saremo impegnati nell'organizzare le giornate Filatelico/Numismatiche Massesi del 8/9 Ottobre (cosi' faccio pubblicita' al Ns. circolo...), stiamo organizzando una macchina per esserci Sabato 17. Daniele3 punti
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La moneta dovrebbe corrispondere al Sear 10393. Il Sear stesso attribuisce il riferimento ad una zecca orientale da campo. La questione è interessante. Se accettiamo le datazioni del RIC e Sear per la moneta, Antiochia è difficile, perchè venne momentaneamente chiusa a favore di un'incerta zecca orientale nel 255 per riaprire solo nel 263. Ora, il Sear, per il regno congiunto, ci comunica che l'incerta zecca orientale in questione, chiusa dopo l'usurpazione di Macriano e Quieto, è da stabilirsi in Siria. Per la moneta in oggetto ci indica però una non meglio identificata zecca da campo forse al seguito delle tragiche campagne militari di Valeriano in oriente. Cronologia ufficiale alla mano, potremmo riassumere come segue la collocazione temporale della moneta: 1) 255 D.C: Viene chiusa la zecca di Antiochia. 2) 255 D.C. - 260 D.C: Un'incerta zecca siriana succede a quella antiochiena. 3) 256-257 d.C (RIC).: Viene coniata la moneta analizzata oppure 4) 257-258 d.C (Sear): Viene coniata la moneta analizzata. 4) 257 d.C.-260: Controffensiva di Valeriano in Oriente e disfatta. Probabile presenza di una zecca da campo al seguito. 5) 260 d.c: Rivolta di Macriano e chiusura della zecca orientale siriana non identificata. 6) 263 d.C.: Riapertura della zecca di Antiochia. 7) 263 d.C.: Riapertura di un'incerta zecca orientale (Cizico?). A colpo d'occhio, mi verrebbe da dire che tutto dipende dalla datazione della moneta. Io non ho il RIC sotto mano, ma se la datazione del conio è 256-257 come riportato da @gpittini (o Alessio? Scherzo), forse potremmo attribuirla ad una non meglio identificata zecca siriana. Se invece la datazione accolta è quella del Sear, potremmo propendere per una zecca da campo al seguito di Valeriano in Oriente. Ipotesi affascinante, quest'ultima e, ribadisco, indicata esplicitamente dal Sear. Escluderei Antiochia. Spero di non avervi tediato con i vaneggiamenti. Saluti.2 punti
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Ciao, che conservazione dareste a queste 4 carzie di Pietro Loredan? Luciano l'hai vista a Verona ma non so se te la ricordi. Il leone simil-Lusignano è ancora bene in rilievo e delineato. grazie L.1 punto
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Ciao @italop a me sembra un didramma di Neapolis ù Autentico? Non saprei dirti..sembra suberato.. Saluti Eliodoro1 punto
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Mi è stato gentilmente fatto notare, che questo mio intervento potrebbe essere interpretato come un'adesione alle tesi numismatiche di una parte, piuttosto che dell'altra, dei "contendenti" i cui messaggi ho oscurato. La cosa, in fondo, potrebbe anche lusingarmi, perché vorrebbe dire che mi è riconosciuta una competenza sulla monetazione medievale che sono ben lontano dall'avere potendosi al più definire, ottimisticamente, la mia conoscenza della materia, "di massima", cosa che non mi consente di avere alcuna opinione tecnica sulla moneta oggetto della discussione. Lo scopo del mio intervento era dunque unicamente quello di riportare tranquillità in una discussione che, a mio parere, rischiava di uscire dai retti binari. Certo di aver con questo chiarito ogni dubbio, auguro a tutti i partecipanti un buon proseguimento di discussione petronius1 punto
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Ho aperto questa discussione per raccogliere informazioni su un sesterzio di Antonino Pio incontrato in un’altra discussione che ho abbandonato dopo che sono stati cancellati miei interventi. L’interesse per la moneta è dovuto prima di tutto al fatto che sul rovescio sono raffigurati dei papaveri che fuoriescono dal moggio e nel saggio che sto scrivendo sulla raffigurazione del papavero (legato all’oppio, nonché alla teriaca e in genere alla chimica farmaceutica di mia competenza) sulle monete antiche, pensavo di poter aggiungere alle greche qualcosa delle romane. Come esempio delle greche basta cliccare qui http://www.lamoneta.it/topic/84573-le-monete-pi%C3%B9-attraenti-di-alessandro-magno/?page=7#comment-958200 e leggere i post dal # 154 al # 166. L’altro motivo è che ho messo il sesterzio nei programmi di acquisto e volevo sapere da un esperto le tipologie e le caratteristiche di una moneta autentica in questo proliferare di sesterzi falsi e ritoccati di cui si può prendere atto nelle sezioni del forum dedicate all’argomento. E difatti si era aperto un colloquio con illirycum65, nel quale si è inserito uno degli interventi di cui ho scelto da tempo di ignorare i contenuti per incompatibilità caratteriali, seguendo il consiglio di un moderatore del forum come ho segnalato a Reficul. Le mie domande si riferiscono specificatamente a monete presentate nelle aste, per vedere come le varie case le descrivono e quali condizioni di vendita applicano. Per es., le condizioni di vendita della batavo (leggibili nel catalogo della Veiling 6 sul suo sito usando la funzione ingrandimento) prevedono che una volta che il lotto 53 è passato nelle mani dell’acquirente, questi non può più sollevare dispute riguardanti lo stato e le condizioni del lotto, anche se questo presenta uno sbrego centrale non dichiarato nella descrizione. Come si vede invece per l’esemplare al post # 9, il ‘Kratzer’ sul busto drappeggiato del diritto è dichiarato dalla Gorny. Quanto alla descrizione, il sesterzio presentato alla Bertolami Fine Arts | Auction 7 | 20 - 21 May 2013, in https://www.sixbid.com/browse.html?auction=760&category=16844&lot=758379 è classificato RIC 597 var (laureate head) e mi trova d’accordo con l’esperto della casa romana nella definizione come variante della testa laureata e non del busto dell’imperatore. apollonia1 punto
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Caro Daniele, non c'è dubbio alcuno che i due esemplari con S. Paolo di trequarti provengano da conii diversi! Poi a quell'epoca i conii erano tutti diversi tra loro, qual più qual meno. E' verosimile che le figure degli apostoli siano state impresse con un punzoncino parziale (propendo per uno singolo anziché due), ed in questo senso il conio "Cappelli" differisce dal tuo per la sola legenda, aggiunta sul conio successivamente all'impronta del punzone. Anzi non si può escludere che proprio l'errore sostanziale della legenda abbia richiesto il rifacimento del conio. Condivido la tua collezione con "selezione" riguardo alle varietà maggiori, ma ritengo che una variante di questo tipo debba essere trattata autonomamente, un po' come la lira 1810 per Milano con NATOLEONE. P.S. complimenti per queste raffinatissime varietà!1 punto
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DE GREGE EPICURI Se ben ricordo, a Hochosterwitz un tipo nerboruto in abiti medievali "coniava" al momento denari frisacensi...che però non mi sono piaciuti, erano poco somiglianti agli originali. Dopo Friesach ho visitato, fra tante altre cose, due splendide abbazie: quella di Gurk, fondata se ben ricordo sempre dalla famosa contessa Hemma; e quella di Admont, dove il mio nonno materno ha lavorato come capomastro per 5-6 anni (fra il 1908 e il 1914). C'è una biblioteca incredibile: la più grande biblioteca al mondo collocata in un monastero.1 punto
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il sogno è trovarlo! qua sono in parte con una "minima attribuzione" e pare che alcune siano state escluse dalla vendita (se ho ben capito).... insomma metà del gusto s'è perso ... parlo per me1 punto
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Se ti riferisci a questa banconota: sappi che con la riforma monetaria polacca dei primi anni '90, resa necessaria dall'iperinflazione, sono stati eliminati ben 4 zeri, il nuovo zloty era equivalente a 10.000 vecchi zloty, di conseguenza la banconota da 100 vecchi zloty era equivalente a 1 groszy (la centesima parte di un zloty), al momento ci vogliono 4,30 nuovi zloty per un euro, significa che se fossero ancora scambiabili ci vorrebbero ben 430 di queste banconote da 100 vecchi zloty per un solo euro. Il loro valore collezionistico, anche se in fds, è bassissimo, restano invendute anche se proposte a 50 cent od un euro.1 punto
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buongiorno, che sia di un Enrico si legge benissimo (H/RIC/N), ma dire quale Enrico, è difficile, come si può vedere nei vari post precedenti. In attesa di profausto ecco alcuni contributi:1 punto
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Direi che il sesterzio ex Veilinghuis Eeckhout, ex Art Coins Roma, ed ex mio, è una variante chiaramente identificabile con la presenza del paludamento in forma ridotta rispetto alla RIC 597b, e non è della stessa serie del Roma Numismatics citato. La differenziazione tra busto e testa, nelle monete classiche, escludendo i busti eroici o quelli frontali come nei medaglioni senatoriali ( così definiti dallo Gnecchi) è una convenzione dovuta alla presenza o meno di paludamento o drappeggio.....ma non affligge le dimensioni della parte di persona ritratta, che ha le s tesse proporzioni in tutti gli esemplari citati, siano essi RICa o RICb o la nostra variante e quella della Roma numismatic.......quindi, volendo, lo si potrebbe comprendere tra i RIC b aggiungendo un Var...ma visto che i conii erano, per la parte decorativa, lasciati in buona parte al libero arbitrio del celator, mi pare inutile creare una classe a se stante per quella tipologia di drappeggio... A questo punto, vista anche la nota relativa al Gorny, ribadisco " cui prodest"?...a parte la reiterazione di una intenzione già censurata a monte e che , evidentemente, deve essere stato un boccone indigesto per chi ha scritto quanto sopra....... ma adesso mi nasce una perplessità:...CHI ha scritto?....1 punto
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Se mi posso permettere, l'aquilotto, dalle immagini postate lo vedo q.fdc/fdc per le imperfezioni al bordo al dritto, si percepisce lustro ma i segnetti al dritto per me la " "declassano" di 1/4 di punto al dritto. Per la liretta le immagini non aiutano, lustro e fondi in questa tipologia sono tanto. Indubbiamente in alta conservazione tutte e due le monete, complimenti!1 punto
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I famosissimi pois della patina da bustina! :) Eros legge sempre. E tira i soliti insulti senza però scriverli. Fate come se gli improperi fossero arrivati. E' uguale. Comunque la condensazione di castronate che si son lette in questo thread é solo il frutto di anni della "scuola" che ha fatto questa sezione all'utenza. Qualcuno si é poi evoluto, imparando, andando a toccar con mano quanto di giusto o sbagliato é stato scritto o propinato da queste pagine. Altri invece si son fermati li, con le loro convinzioni. L'aria ora é cambiata, pare, anche perchè certe situazioni sono cambiate. E come potete vedere si torna a discutere di monete, anche magari animatamente, ma dicendo pane al pane e vino al vino, senza la paura che interi post o thread spariscano se non allineati :) Ho sottomano proprio ora un'altra moneta patinata pesante, e quindi BB. Ve la posto.1 punto
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