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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/12/16 in tutte le aree

  1. Emozionarsi o emozionare ? La distinzione sembra forse di poco conto ma in realtà non lo è' ... L'emozione e' un fatto intimo, privato, la senti, la percepisci, la tieni per te o la racconti...emozionare altri e' altro ancora...sempre nel campo del percepire siamo ma in questo caso ci rivolgiamo verso gli altri, il prossimo...ed emozionare altri non e' facile, e' più difficile... E su un forum hai emozioni personali ma certamente chi può, chi vuole, chi ritiene di emozioni ne può dare... e anche molte...a tutti... Emozione può darla una moneta particolare postata o una moneta che racconta la storia, o monete che creano uno studio particolareggiato, l'emozione numismatica e' bello sentirla, ma e' anche bello divulgarla, raccontarla, rendere partecipi di questo altri, essere su un forum come questo porta poi a condividerla e a viverla insieme... e' l'altro lato dell'emozione...
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  2. Vorrei trattare un particolare tema antico , che e’ attuale anche ai nostri giorni , problematico per diversi motivi e purtroppo simile al nostro a distanza di due millenni , quello dello smaltimento dei rifiuti ; dalle cronache della TV e dei giornali sappiamo che diverse citta’ italiane moderne soffrono di sporcizia nelle strade e dei problemi di smaltimento ad essa collegati . Il post si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti nel mondo antico , problema antico come il mondo , in particolare di una grande citta’ quale era Roma imperiale , la piu’ popolosa e multietnica dell’ antichita’ ; il problema dei rifiuti ha da sempre ha creato disagi , vuoi per l’ incivilta’ di alcuni cittadini che nonostante il trascorrere dei secoli sembra che questo mal costume abbia subito pochi miglioramenti , vuoi anche per problemi prettamente tecnici e logistici . Prima di proseguire nella ricerca dobbiamo fare una premessa , i rifiuti moderni sono ben diversi da quelli antichi , il concetto di base pero’ non cambia ; al tempo di Roma antica non esisteva la plastica , i prodotti derivati dalla chimica ed altri scarti dell’ industria moderna ; quindi quello che gli antichi gettavano via era costituito essenzialmente da scarti alimentari di tutti generi , seguiti da indumenti laceri , ceramiche rotte , oggetti vari di uso domestico e comune , ed …....escrementi della notte , come il poeta Giovenale nella sua opera “Satire” ci racconta piu’ avanti . Lo smaltimento dei rifiuti nell' antica Roma durante l’ epoca repubblicana non offre spunto a particolari riflessioni , le notizie a riguardo sono quasi nulle , esistevano gia’ le cloache ma il loro scopo principale era fognario e di prosciugamento dei molti acquitrini che esistevano nella Roma arcaica , solo al tempo di Giulio Cesare ci giunge una notizia nell' editto di Eraclea nel quale aveva bandito una gara d' appalto pubblico per la pulizia delle strade dividendo le spese a metà tra l’ amministrazione pubblica e i padroni delle case , cosa che doveva gia’ esistere nella Roma del suo tempo . In questa epoca repubblicana ed anche imperiale si puo’ solo intuire che i rifiuti alimentari si adoperassero come mangime per gli animali , che i prodotti di combustione , come la cenere , venisse usata per il lavaggio dei vestiti ed altro , gli escrementi animali utilizzati come concime e gli oggetti rotti in metallo o consumati dall’ uso , recuperati per essere fusi e rilavorati per lo stesso uso o per altri scopi . Naturalmente i problemi relativi ai rifiuti crescevano di pari passo con l’ accrescimento edilizio ed abitativo di Roma che in epoca imperiale arriverà a contenere certamente più di un milione di abitanti compreso il suburbio ; la necessità della raccolta dei rifiuti divenne di conseguenza sempre più urgente ed importante . Ad esempio un aspetto del problema , relativo pero’ ad un solo tipo di “rifiuto” , era il Mons Testaceus , nome che viene tramandato al moderno , all’ attuale quartiere romano di Testaccio che sorge tra il Tevere e la Piramide – Porta Ostiense di cui ne conserva il nome e il cui antico Mons si puo’ paragonare ad una moderna discarica , seppur costituita da uno solo prodotto cioe’ frammenti di argilla ; era ed e’ tutt’ ora infatti un monticello artificiale alto circa trenta metri ma con una circonferenza di un chilometro e una superficie totale di circa 20.000 metri quadrati che si era formato per il continuo accumularsi dei cocci delle anfore contenenti principalmente vino ed olio , sbarcate nel vicino porto fluviale dell' Emporium alla Marmorata e immagazzinate poi nei prossimi Horrea (magazzini) Galbana o Sulpicia , opera del II secolo a.C. costruita dal Console Servio Sulpicio Galba . Le anfore scaricate e svuotate del contenuto , delle quali molte si rompevano accidentalmente , venivano poi quasi totalmente eliminate ed accumulate nei vicini prati al confine della Citta’ , fino a formare nel tempo , un Mons ; questo Monte esiste tutt’ ora ed e’ recintato per evitare scavi abusivi , e’ ricoperto da una boscaglia sotto la quale giacciono ancora infiniti frammenti di anfore . Per quanto riguarda invece lo smaltimento di particolari rifiuti organici i Romani fin dal VI secolo a.C. inventarono le cloache e le latrine pubbliche e private che permettevano di pulire velocemente le strade della citta’ con getti d’ acqua e di smaltire il tutto nel Tevere tramite un ingegnoso sistema di fognature sotterranee . Questo sistema di pulizie e fognature favoriva pero’ solo i ricchi proprietari delle Domus e degli abitanti delle Insule dei pianterreni , che all’ epoca erano piu’ ricercati e costosi dei piani alti in quanto usufruivano dell’ acqua corrente in casa , mentre gli abitanti dei piani alti non l’ avevano ed erano usi gettare dalle finestre gli escrementi personali che venivano poi eliminati dagli addetti alla pulizia delle strade . Questa pessima abitudine degli abitanti dei piani alti di gettare in strada i rifiuti organici e qualcos’ altro di piu’ pericoloso , indusse il poeta Giovenale a scrivere in una delle sue Satire che : “se si usciva di notte a Roma , consigliava prima di fare testamento , perche’ ogni volta che si apriva dall’ alto una finestra , ogni passante era minacciato di morte” , a dimostrazione che dall’ alto delle Insule , pioveva di tutto , rifiuti organici ma anche rifiuti ingombranti , come si chiamerebbero oggi . Usanza che sebbene oggi ormai quasi scomparsa , persiste nella notte di fine anno quando alcuni buttano dalla finestra un po’ di tutto . A Roma quindi mancava una organizzazione statale per la raccolta pubblica dei rifiuti la cui pulizia era affidata ai privati che , per non essere multati dagli Edili , dovevano provvedere affinche’ le case popolari , quelle ad Insule a piu’ piani , fossero servite dagli Aquarii , cioe’ dai portatori d' acqua , come era prescritto dal corpo dei pompieri , seguiti dai Zetarii , cioe’ gli spazzini , schiavi che costituivano una proprietà dello stesso edificio . Al tempo di Augusto fu stabilito per legge che i bottegai e i proprietari di case dovessero pulire la strada e i muri davanti alle porte dei loro locali e agli Edili , ai quali era affidata la cura della città , vennero affiancati quattro magistrati , i Curatores Viarum , due per il centro città e due per le periferie , che dovevano occuparsi della manutenzione e della pulizia delle strade . Tra gli schiavi furono poi creati dall' amministrazione pubblica degli “addetti al letame” , gli Stercorarii , incaricati di raccogliere gli escrementi su grossi carri per essere poi scaricati in aperta campagna come concime , i quali avevano il permesso di transitare anche durante le prime dieci ore del giorno per portare i rifiuti organici in campagna dove sarebbero stati utilizzati appunto come concime . Al tempo di Vespasiano vi fu una massiccia igienizzazione di Roma ; a tale scopo si racconta che Vespasiano aveva avuto la macabra conferma di come nelle strade di Roma venissero abbandonati come rifiuti persino i cadaveri , quando un suo cane gli portò una mano umana nella sala dove stava cenando ; cercò di risolvere in parte il problema coniugando l’ igiene pubblico con l’ arricchimento dello Stato , infatti fece installare numerose Latrine pubbliche , dietro il pagamento di una tassa e quando il figlio Tito gli riporto’ le lamentele del popolo per questa nuova tassa , Vespasiano gli rispose che : “Pecunia non olet , sed urina si” , cioe’ : “i soldi (derivanti dalla nuova tassa) non puzzano , eppure vengono dalle urine” . Vespasiano fu il migliore igienista e pratico statista di Roma : “Vespasiano, divenuto Imperatore , si portò a Roma , ma già a grande distanza si sentiva la puzza di urina che emanava la città . Roma gli apparve come un' immensa latrina , dove sembrava che tutti non avessero altro scopo che spargere dappertutto le proprie urine ; il Tevere aveva una strana colorazione giallognola (il famoso biondo Tevere) . Da saggio generale capì che la repressione del bisogno naturale di urinare non avrebbe raggiunto lo scopo . Infatti decise che : “ciò che non puoi vietare , tassalo!” e così Vespasiano fece venire saggi e sapienti da tutto l' Impero per trovare il sistema per tassare gli urinanti , cioe’ tutti gli umani viventi , a seconda della quantità di urina emessa . Un saggio egizio trovò la soluzione del rebus mediante una formula per cui il tempo dell’ urinata era proporzionale sia al peso dell’ urina emessa , sia alla quantità dell’ urina stessa . Dovettero fare molte prove , con migliaia di schiavi comandati ad urinare entro contenitori misurabili e cronometrando il tempo , praticamente quasi una uroflussometria moderna , alla fine delle prove , riuscirono a stabilire l' importo della tassa . Stranamente però si accorsero che il costo a litro della urinata era superiore a quello del pregiato vino di Cipro , e quindi gli osti cominciarono a servire urina mista al vino invece del vino puro per risparmiare sulle tasse . Comunque anche il pubblico erario cominciò a tenere una contabilità che , invece che in sesterzi , contabilizzava in litri di urina . Inoltre, per favorire l' incremento delle entrate , Vespasiano ordinò che gli orinatoi venissero disposti ovunque , soprattutto davanti ai Templi , a luoghi di ristoro , ai ritrovi alla moda e ai luoghi “romantici” . Le udienze concesse dall' Imperatore prevedevano la urinata preventiva con relativo pagamento e lo stesso Vespasiano controllava personalmente le quantità di urina emesse dai postulanti . I sofferenti di prostata erano ovviamente esentati , altrimenti sarebbero economicamente falliti in giornata per il continuo urinare e si praticava uno sconto speciale ai carrettieri , non per se stessi ma per le urinate del cavallo , che in volume equivalevano a circa 60 urinate umane ; ciò nondimeno a Roma in quel periodo con Vespasiano Imperatore , i cavalli camminavano con il pene infilato in una grossa damigiana” Con un Vespasiano cosi’ “igienico” non solo ne usufrui’ in salute e decoro la Citta’ , ma di concerto anche le casse dello Stato . Le strade di Roma continuarono tuttavia , nonostante editti , tasse , multe e quant’ altro , nel corso dell’ Impero ad essere ingombre di rifiuti di tutti i generi , se nel Digesto di Giustiniano del VI secolo , ancora si prescriveva che : “nulla deve tenersi esposto dinanzi alle officine e finalmente non si permetta che nelle strade sia gettato sterco , cadaveri o pelli di animali” Insomma per concludere il problema dei rifiuti nel mondo antico e nell’ antica Roma , pur nella differenza dei mezzi materiali moderni attuali , non era poi tanto dissimile dai problemi che purtroppo viviamo quotidianamente . Sotto alcune foto attuali del Mons Testaceus e dell’ eccezionale accumulo secolare di frammenti di antiche anfore romane di cui e’ costituito tutto il monte e che ancora vi sono sepolte ; segue il sepolcro di Servio Sulpicio Galba , costruito semplicemente in Peperino e con la lapide in Travertino , trovato a Roma nel 1885 a seguito di scavi fognari in una Via prossima alla Via Ostiense al quartiere Testaccio , proprio vicino ai suoi Horrea ed ora conservato presso l’ Antiquarium comunale di Roma al Celio ; questo Galba era il Console del II secolo a.C. che costrui’ gli Horrea (magazzini) Galbana o Servilia prossimi al Mons Testaceus , nei quali erano depositate le anfore piene principalmente di vini ed olii provenienti da tutto il Mediterraneo , per l’ Annona di Roma e per finire un moderno "Vespasiano" a Roma , non piu' esistenti in questo modo . La lapide del sepolcro e’ scritta in modo essenziale , scarno , senza fronzoli , in stile tipico della severita’ e gravita’ del periodo repubblicano di Roma , infatti nella scritta compare oltre al suo nome , quello del padre , la carica di Console e ci dice solo quanto spazio privato il sepolcro occupava nel terreno pubblico e nient’ altro , ad attestare la carica di Console romano , nella facciata ai lati della lapide erano scolpiti i fasci consolari , simboli del suo mandato : SERVIO SULPICIO - FIGLIO DI SERVIO GALBA – CONSOLE - PIEDI QUADRATI 30 Il sepolcro occupava nel terreno pubblico nove metri quadrati , in pratica era costituito da un semplice cubo di tre metri per tre , di lato .
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  3. Salve a tutti, probabilmente questa discussione, ossia rassegna di emozioni, si concluderà ancora prima di iniziare... Comunque ci provo! Tuttora credo che la numismatica, o meglio il piacere di collezionare monete, sia il modo più diretto di TOCCARE CON MANO LA STORIA: questa è anche la mia definizione per ogni forma di collezionismo. Tale operazione di studiare la storia attraverso un manufatto che ha prodotto, da vita ad emozioni che si sviluppano autonomamente in ogni collezionista numismatico, poiché ognuno di noi ha il sui modo di vivere la numismatica, di collazionarla e di presentarla ad altri. La numismatica non è soltanto il piacere di possedere un tondello, ma anche la ricerca, le strategie ed il sacrificio per ottenerlo, il piacere di studiarlo, di vederlo e rivederlo su cataloghi ed altre pubblicazioni numismatiche. Inoltre il piacere più grande è senz'altro quello di mostrarlo e commentarlo insieme ad appassionati e studiosi che provano emozioni simili. Questa discussione ha il fine di raccogliere le emozioni più forti di ognuno di noi che si considera legato a tale disciplina. Vi inviterei quindi a postare il tondello, a cui siete più legati a livello emozionale e di cercare brevemente di scoprire e spiegare il perché. Inizierò io con questo tondello che ho già postato nella sezione Monete Moderne. Si tratta di un 10 reali maltagliato di Filippo IV, zecca di Cagliari, che ho acquistato recentemente. Le emozioni che ho provato per la prima volta e che provo tuttora nel tener in mano questo tondello sono alimentate da più fattori e cause: - innanzi tutto i due mesi di contrattazioni e sacrifici che ho impiegato per ottenerlo; - la sensazione di toccare direttamente con mano e vivere un pezzo di storia della dominazione spagnola in Sardegna, in particolare del periodo di Filippo IV (1621-65); - la sensazione di possedere una moneta con "doppia vita", ossia una spagnola più antica e una sarda più recente, poiché tali tondelli venivano riconiati su monete spagnole più antiche provenienti dall'America centrale; - la particolare estetica di questa monetazione (il brutto che affascina), ossia il fatto di non trovare mai due monete uguali; - per i rilievi nitidi e taglienti; - il piacere che provo mentre me la giro e rigiro tra le mani cercando di trovare e studiare i particolari più nascosti. Adesso passo la palla a voi... Saluti e grazie per l'attenzione!
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  4. Buonasera, come vi sembra questo mio acquisto? È la prima moneta di questo tipo che metto in collezione.
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  5. Un saluto a tutti. Condivido, così semplicemente, uno dei miei ultimi arrivi in collezione. Spero che vi piaccia (finalmente ho scoperto come ridurre le foto)
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  6. Il mercatino c'è sempre ogni domenica anche in agosto, onestamente non so però quanti espositori ci saranno domenica e' ferragosto anche per loro, comunque le medaglie ci sono di norma...
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  8. Anche ad Agosto alla ricerca di denarini : Due Denari 1762 Carlo Emanuele III
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  9. @Rex Neap, poi non dire che non ti faccio divertire....
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  10. Dalla Puglia puoi raggiungere facilmente il museo archeologico di Chieti nella villa comunale detta Villa Frigerj; museo piccolino ma molto ben fatto e curato, bella collezione di monete che copre quasi tutti i periodi repubblicano ed imperiale; inotre potrai ammirare la bellissima statua del guerriero di Capestrano Buona visita maumo
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  11. qualcuno ha la possibilità di postare una foto del contorno di una piastra autentica?io ho solo dei falsi...
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  12. Ciao mi sembra gRaziano con un Reparatio Rei Pub
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  13. ciao @molay666, confermo quanto già giustamente detto da Emilio Siculo..al rovescio, vedo il Sol Saluti Eliodoro
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  14. Questi erano esemplari con pedigree (il primo dell'asta Leu 1985, il secondo della Kunst&Munzen XXI del 1980, aste dove c'era tutto di tutto), riproposti assieme in una collezione tematica di testoni (NAC 81, coll. De Falco). Ciò con tutta probabilità lascia intendere che di meglio non è passato in asta per parecchi decenni !! Del testone di Fano anche nel volume "La Zecca di Fano" di William Ciavaglia compare un esemplare forato, ed ho verificato che manca del tutto nella collezione Carifano (visibile nel sito del Circolo Castellani a questo link: Collezione CARIFANO) Quanto a Macerata, un altro esemplare, sempre forato, era presente nella coll. Muntoni (asta Montenapoleone 4, lotto 548) A mia memoria in aste "normali" non sono passati altri esemplari, anzi nella quasi totalità non c'è traccia di questo pontefice. Ciao, RCAMIL.
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  16. Potrebbe essere Alessandro Severo. Foto migliori - risposte migliori. Ciao ES
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  17. Esatto, non subiscono nessun processo di ossidazione rimanendo sempre conservate nella capsula originale
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  19. Quoto assolutamente la scelta di Palazzo Massimo. Peraltro, lo dissi e lo ripeto: è uno dei musei più importanti della Capitale, e il medagliere non è sicuramente il settore di maggior pregio...
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  20. Ehm, mi scuso con gigetto13, che sicuramente voleva farmi un sincero complimento, ma quella frase sull'onestà intelletuttale implica un'accusa di scarsa onestà intellettuale per tutte le centinaia di volte precedenti (e per quelle future) in cui non ho caricato un bel niente, anche se mi era stato richiesto. Non è cattiveria, ma è autodifesa, se voglio continuare a partecipare alle discussioni del sito senza poi dover perdere qualche ora di fastidiosissime (per me) scannerizzazioni. L'alternativa è che non intervenga più su cose di cui ho scritto, cosa che mi dispiacerebbe, lo confesso. Io non carico su academia pdf a richiesta, a meno che non abbia già il PDF. Ma in quel caso probabilmente l'avrei già caricato appena ricevuto, salvo i casi di problemi con l'editore... e se ci sono questi problemi non posso inviarlo comunque. In questo caso ho fatto un'eccezione perché il libro è abbastanza raro, fuori dal Friuli , anche se c'è al Bottacin, alla Fondazione Cini di Venezia ed immagino in altre biblioteche. Comunque le biblioteche ci sono, hanno quasi tutte un sito internet con il catalogo in rete, e non cambiano sede ed indirizzo con grande frequenza. Non è poi così difficile avere la copia di un articolo mio o di altri. Mi scuso per la precisazione, ma non vorrei che i miei prossimi rifiuti (scontati) possano creare qualche malumore fra altri lettori Un caro saluto, Andreas
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  21. E' sempre molto complicato stabilire una successione cronologica almeno relativa a gruppi isolati di emissioni che sono comunque vicini. Se esistono incroci di conio, allora diventa possibile ipotizzare una sequenza. Se mancano, ci sarebbe il discorso stilistico, che era una procedura molto cara alle passate generazioni di studiosi numismatici. Adesso c'è molta più cautela a parlare di stili, che risentono anche di una interpretazione molto personale e poi non sempre l'evoluzione artistica segue un andamento lineare (quindi capitano artisti bravi e quelli meno bravi che possono alternarsi). Più indicativo è il dato fornito dai ripostigli, ma è sempre uno studio molto difficile e non sempre si hanno adeguate informazioni sui vecchi ritrovamentii e di quelli rinvenuti in contesti archeologici non sempre sono stati pubblicati (e quando lo sono, talvolta mancano dettagli).
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  22. Il medagliere di Palazzo Massimo a Roma sarebbe impareggiabile se esponessero più roba. Rimane comunque un must per l'Italia. Fuori dall'Italia ma non troppo lontano il top è il Museo Numismatico di Atene.
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  23. cerca di ridimensionarle...... è necessario che le foto appaiano nella discussione...!
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  24. Diciamo che se pensi a una futura rivendita x sostituire il pezzo, beh ti conviene puntare subito al fdc periziato per quasi tutte le monete della Repubblica. Lo hanno detto a me io non ci credevo, ma se non si vende il fdc figuriamoci lo spl... Qui potremmo essere, appunto, dal bel BB fino allo SPL, non so, ma non è quello il punto secondo me: se provi a rivendere questo tuo bel pezzo, non comune, al di là dell'esatta conservazione che interessa ai cultori il mercato non ti premia - chissà perché - e sei costretto a svenderlo. Mi rimetto comunque a qualche parere più esperto
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  25. buongiorno, somiglia a questa? http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-BE14RA/9
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  26. si tratta di fratture che intervengono al momento della coniazione, quando il tondello (spesso non scaldato a sufficienza), non regge lo stress circonferenziale dovuto alla pressione di coniazione e si strappa ai bordi (dove lo sforzo é maggiore). Screpolature credibili sono un ottimo indizio di autenticitá ma spesso ( nei bronzi nella maggior parte dei casi) non sono presenti
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  27. Diciamo che il raccogliere monete è per me una continua ricerca, non di qualche cosa di materiale, ma forse di sensazioni delle quali la storia ci racconta e solo prendendo in mano i nostri amati tondelli riusciamo un minimo ad assaporare.... ....e poi ci sono i raccoglitori e i collezionisti, ogni uno animato dal suo proprio spirito, ovvero chi più dotato di un certo finalismo e chi, invece, si fa trasportare dall'emozione.... dove mi colloco? Forse alle volte più collezionista, altre più raccoglitore, ma riconosco: è l'emozione a guidarmi.... ...e così ad inseguire emozioni, o chiamiamole monete e la bellezza della ricerca, poi alle volte il raggiungimento dell'obiettivo, la contemplazione dello stesso e via verso nuove, altre, emozioni.... Spero con queste parole di essere riuscito ad esprimere almeno in parte quelle che sono le "emozioni numismatiche".... complimenti per la discussione.....
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  28. Salute Zecca di Napoli Ferdinando IV di Borbone (1759-1825). Primo periodo (1759-1799). modulo largo 5 tornesi 1798. Æ . D/ Stemma entro corona d’alloro; sotto, P· R/ T.5. nel campo, sormontato da corona reale; ai lati della corona, R· - C e, all’esergo,1798. Riferimenti: CNI 286. Pannuti-Riccio 101 La moneta appartiene a collezione privata Difficile reperire queste monete in alta conservazione e,per le monete in alta conservazione,le foto non rendono --Salutoni -odjob
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  29. Ciao. Concordo anch'io che il fallimento dei talleri umbertini per l'Eritrea fu dipeso da ragioni puramente economico-monetarie e non già dalla mancanza della "spilla" o di altri particolari a cui le popolazioni locali si erano abituate e senza dei quali non avrebbero avuto agevolmente la possibilità di verificare l'usura dei pezzi. La ragione principale del fallimento di questa monetazione coloniale va ricercata nel tentativo italiano di raggirare le popolazioni locali spingendole a cambiare i talleri di M.T. con una moneta di valore intrinseco inferiore (quale appunto il tallero di Umberto) per giunta "tariffando" la moneta austriaca ad un tasso di cambio puramente formale e decisamente non conveniente per i locali. Con decreto del Ministro del tesoro del 9 settembre 1890, si stabiliva infatti che il ragguaglio del tallero di M.T. con la lira italiana dovesse essere pari a 1 Tallero di M.T. = 4,75 Lire italiane: Considerando che gli indigeni trattavano il tallero di M.T. non come una moneta ma come una merce, essi non capirono il motivo per il quale avrebbero dovuto cedere i loro talleri ad un prezzo autoritativamente imposto ed inferiore al valore di mercato che aveva la "merce". Secondo i geni del nostro ministero, che pensarono probabilmente di avere a che fare con dei poveri incivili con l'anello al naso, costoro avrebbero dovuto spendere e/o cambiare i loro talleri austriaci, per qualche ignoto motivo, al di sotto del valore corrente di mercato. L'operazione chiaramente fallì e non fu certo per la mancanza di una spilla nella veste della regina (o del re), ma per motivi molto più pragmatici. Si era tentato di coinvolgere nell'operazione anche Re Menelik II di Etiopia, nella convinzione che una nuova moneta coloniale appoggiata dal Ras Macconen e che fosse valida in Etiopia, avrebbe potuto essere meglio accettata anche nei vicini possedimenti soggetti alla nostra influenza. Nella convenzione addizionale al Trattato di Uccialli, sottoscritta tra il Regno d'Italia e, appunto, Re Menelik II, il 1° ottobre 1889, all'art. 4 si conveniva che: "L'Imperatore di Etiopia potrà far coniare per i suoi Stati una moneta speciale di un peso e di un valore da stabilirsi di comune accordo. Essa sarà coniata nelle zecche del Re d'Italia ed avrà corso legale anche nei territori africani posseduti dall'Italia. Se il Re d'Italia conierà una moneta per i suoi possedimenti, essa avrà corso legale in tutti i regni dell'Imperatore d'Etiopia". Si sa, poi, come andò a finire con il Trattato di Uccialli e come Menelik II, da amico dell'Italia, ne divenne poi acerrimo nemico. Saluti. Michele
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  30. Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2014 Tiratura: 780.000 Conservazione: SPL Città: Castelletto Cervo (BI) Note: mi mancava del 2014...in attesa di 1 e 2 euro ordinari 2016 che dovrebbero entrare in circolazione!
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  31. Su Becker, un vecchio testo leggibile online lo trovate qui: https://books.google.it/books?id=OuB-3gVCXjcC&pg=PA1&lpg=PA1&dq=Catalogo+delle+serie+beckeriane+di+medaglie+greche,+romane,+del+Medio+Evo+e+moderne.+Versione+dal+tedesco+con+aggiunte&source=bl&ots=HFJLZluoyi&sig=kxuCLoviWKdCCokrWwL-2hiMcEg&hl=it&sa=X&ved=0CCIQ6AEwAGoVChMI2e-k4PKvxwIVykAUCh1AVgN7#v=onepage&q=Catalogo%20delle%20serie%20beckeriane%20di%20medaglie%20greche%2C%20romane%2C%20del%20Medio%20Evo%20e%20moderne.%20Versione%20dal%20tedesco%20con%20aggiunte&f=false
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  32. La ''difficult question'' di cui parla Kent si riferisce alla data della riforma. Che sia il 347 o 348 poco cambia. Per quanto riguarda i rapporti tra i nuovi nominali siamo condannati a ipotesi (salvo scoperte di nuove fonti che ci possano illuminare. Arka P.S. Titolo sbagliato. La riforma appartiene a pieno diritto anche a Costante. ;)
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  33. ciao a tutti ecco qualche spunto per riflettere. Ancient Coin Art Fakes Gallery: http://www.ancientcoinart.com/fakes_gallery.html Toronto Group Tracking: http://www.chijanofuji.com/ancientforgeries.html Uncleaned Fakes of '93-'94: http://members.aol.com/petronicoins/uncleanedfakes.html Reid Goldsborough's Thracian Tetradrachm Forgeries: http://rg.ancients.info/thracetets/forgery.html Reid Goldsborough's New York Hoard Counterfeits of Apollonia Pontika Drachms: http://rg.ancients.info/bulgarian_school/ Reid Goldsborough's Parion Hemidrachms, Imitations, and Forgeries: http://rg.ancients.info/parion Reid Goldsborough's Alexander the Great Ancient and Modern Fakes: http://rg.ancients.info/alexander/copies.html Warren Esty's Fakes Page: http://www.math.montana.edu/~umsfwest/numi.../index.html#Con Ed Snible's Christodoulos the Counterfeiter http://www.snible.org/coins/christodoulos/ Ed Snible's Black Sea Hoard (Apollonia Pontika)" Fakes page: http://www.snible.org/coins/black_sea_hoard.html Ed Snible's Cast Greek AR? The silver units of Parion in Mysia: http://www.snible.org/coins/cast.html Museum Reproductions: http://www.museumreproductions.co.uk/roman.htm Westair Reproductions: http://www.westair-reproductions.com/ Numis Media (French) discussion: http://numis-media.com/forum/viewforum.php?f=46 Numis Media (French) gallery of fakes: http://numis-media.com/forum/viewtopic.php?t=420 Numis Media (French) list of sellers: http://numis-media.com/forum/viewtopic.php?t=415 Numis Media (French) links about fakes and forgeries: http://numis-media.com/forum/viewtopic.php?t=413 Frederic Weber's Forgeries-Fakes: http://www.fredericweber.com/liens_sites_faux.htm Cast Fakes: http://mriess.acm.jhu.edu/castfakes/ Forgery Network: http://www.forgerynetwork.com/ Calgary Coin Fakes, Forgeries and Counterfeits: http://www.calgarycoin.com/reference/fakes/fakes.htm Yahoo Coin forgery group http://groups.yahoo.com/group/CoinForgeryDiscussionList/
    1 punto
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