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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/03/16 in tutte le aree

  1. buon giorno, se è un venditore professionale che rilascia documentazione di lecita provenienza, ma prende una moneta di Apollonia Pontica per un diobolo di Gerone, non saprei come riporre fiducia, ma soprattutto che lecita provenienza può esserci se la moneta è identificata errata?? skuby
    3 punti
  2. Perfetto! Non sai come sono contento di leggerti! Questo è il perfetto approccio con la numismatica medievale per come la intendo io. A questo punto io vado a vedere le date che ci ha proposto Monica Baldassarri (che non ringrazieremo mai abbastanza per questo immenso lavoro di studio) e vedo che indica fra il 1170/1180 la fine del gruppo 1 che dovrebbe essere grossomodo l'epoca del tuo denaro o poco precedente. Mi vado a rileggere in qualche libro di storia genovese gli avvenimenti di quel periodo e ne sposo uno che associo a quel denaro così non ho in mano solo un tondello di metallo ma anche la sua storia: ad esempio il tuo mi racconta di Federico Barbarossa, delle mura cittadine che posso vedere ancora oggi, che Genova tenne testa a quell'imperatore che dopo la distruzione di Milano (1162): "un senso di terrore prevade l'Italia, le città e terre di Lombardia e delle parti marittime infino a Roma."
    3 punti
  3. Una combinazione di coni crotoniati “possibly unpublished” viene segnalata dalla Classical Numismatic Group, Electronic Auction 380, lot 39, del prossimo 10/08/2016. Si tratta di uno statere (gr. 6,67; mm. 19) proveniente dalla collezione “Volteia” con i seguenti tipi: D/ QPO a d. Tripode su base lineare con sostegni conformati a zampe leonine e bacino sormontato da tre anse circolari di cui quella centrale maggiore delle laterali; sotto il bacino, due volute; tra i sostegni laterali, due volute. A s., chicco di grano. R/ QPO a d. Tripode su base lineare con sostegni conformati a zampe leonine e bacino sormontato da collo su cui si ergono tre anse circolari di cui quella centrale duplice e maggiore delle laterali; tra i sostegni laterali, duplici volute. A s., foglia d’edera. Gli editori della CNG datano il pezzo al 430-420 a.C. circa in base al confronto con HN 2113-19, tuttavia è possibile qualche ulteriore precisazione. Il simbolo del chicco d’orzo è certamente agganciabile a due serie contrassegnate da lettere (E, ME) che tuttavia presentano il simbolo al R/. La prima appare contrassegnata, al D/, da Herakles libans e leggenda OIKIMTAM con lettere arcaizzanti (san, iota a tre tratti); la seconda, da un’aquila ad ali chiuse stante su capitello ionico. Entrambe le serie si caratterizzano per una resa iconografica del tripode del tutto analoga a quella dello statere in esame (volute sotto il bacino e alla base del tripode) e per la posizione della leggenda (attestata nella forma QPOT) e del simbolo. NAC AG, Auction 13 (1998), 197 SNG Fitzwilliam IV, 763 Per quanto concerne il R/, caratterizzato dal simbolo della foglia d’edera, rilevante appare il confronto con le emissioni con aquila su testa di cervo/tripode con collo e foglia d’edera del tipo SNG ANS, 3, 350 non solo per la resa alquanto stilizzata del simbolo, quanto per la rappresentazione del tripode con collo segnato da solchi orizzontali, foggia delle anse e resa delle volute. Roma Numismatics Ltd., Auction VI - Session 2, 29/9/2013, lot 342 (ex Peus, 372, 30/10/2002, lot 71) Ulteriore elemento di confronto è rappresentato dall’iconografia del tripode su una serie di divisionali (trioboli e dioboli) con octopus al R/. CNG, 102, 18/5/2016, lot 78 (ex coll. AG Collection; ex Lanz, 72, 29/5/1995, lot 108) Terminata la fase incusa, che a Crotone si snoda per circa un secolo (ca. 530/25-435/30 a.C.), la nuova tecnica a doppio rilievo si inaugura, seguendo Rutter, con le due serie contraddistinte da Herakles oikistas (ultimo quarto del V sec.) a cui seguirebbero le emissioni con Aquila/tripode che interrompono il pressoché rigido abbinamento Tripode/Tripode (o, successivamente, Tripode/Aquila) che aveva accompagnato la monetazione crotoniate fin dagli esordi. Mi chiedo, pertanto, se la moneta in esame, proprio per la ripetizione dello stesso tipo su entrambi i lati, non costituisca una delle prime - se non la prima - emissioni prodotte con la nuova tecnica a doppio rilievo prima che il nuovo tipo dell’aquila contrassegni in modo stabile il D/ di tutte le serie successive. In tal caso si potrebbe pensare ad una datazione prossima alla fine degli incusi e restringere la forchetta cronologica agli anni immediatamente successivi al 435/30 a.C.
    2 punti
  4. Il discorso che fai, nella sostanza non è sbagliato, nel giudicare la qualità di una moneta è giusto tenere conto dell'epoca in cui è stata coniata, e delle tecniche conosciute e usate allora, ma 50/60 anni sono troppo pochi. Si può essere di "manica larga" con le monete più antiche, dalle greco/romane financo a tutto il '700 (forse), per le quali il FDC come lo intendiamo oggi in pratica non esiste, o è comunque difficilissimo da trovare, ma già dal XIX secolo la manica deve restringersi, e ancora di più per le monete del secolo scorso. Tra un FDC del 1956 e uno del 2016, a mio parere, non devono esserci differenze, se ci sono, una delle due non è FDC petronius ☺️
    2 punti
  5. Aggiungo un'altro con peso simile a quella di Parpajola, gr.0,77 a mio giudizio non è stata tosata
    2 punti
  6. Come si dice nel gergo dei forum " sembra una trollata bella e buona".......anche io sarei per chiudere, e la discussione, e il personaggio...
    2 punti
  7. Benissimo, quindi potrebbe essere una moneta di transizione tra due sottogruppi, ossia gruppo I, sottogruppo b-c. Dunque, ecco gli elementi che contraddistinguono il denaro che ho postato (dopo averlo nuovamente visionato dal vivo): - i punzoni della R non sono staccati (sottogruppo b); - cerchio cordonato (sottogruppo c); - 1 uncinata leggermente obliqua (sottogruppi b e c). La questione sembra molto interessante; in tutte le monetazioni che ho studiato, non ho mai notato un'evoluzione cronologica dei singoli elementi e caratteri così variegata e costante. Probabilmente mi sto già appassionando... Saluti!
    2 punti
  8. Se fossi un curatore del forum, chiuderei la discussione perché mi sembra che stia degenerando nel ridicolo, magari l' intenzione di chi ha aperto la discussione è proprio questo
    2 punti
  9. Buongiorno Può darsi che il caldo sole estivo mi stia dando alla testa, e che quindi io mi sia perso alcuni passaggi... Però.... Prima si parla di una moneta di cui non si può vedere la foto, poi si è visto che la medesima moneta era già stata oggetto di discussione (discussione caduta nel nulla, proprio come questa), poi la moneta si è trasformata in un' altra e infine, come d' incanto, ci ritroviamo con ben DUE monete di cui non è possibile vedere alcuna immagine. Inizio, in tutta onestà, a chiedermi quale sia il senso di questa discussione ai limiti del surreale, sempre che ce l' abbia... Colgo anche l'occasione per augurare buone vacanze a tutti gli utenti
    2 punti
  10. Ciao lavala senza usare abrasivi e mettila al sole dovrebbe ri patinarsi (non sto scherzando!!!!) " na lavada na sciugada la par nianca aduperada"
    2 punti
  11. Proviamo dunque a capirne qualcosa di più. Nove giudici su dodici, una maggioranza schiacciante, hanno dato ragione al Governo (alla fine, i giudici erano 12 e non 13 come sembrava in un primo momento, anche se questo numero non è mai stato del tutto certo). A guidarli, il giudice Thomas Hardiman, secondo il quale "Un sequestro da solo non avvia una procedura di decadenza, perché non implica un trasferimento di titolo legale" Quindi, mancando il traferimento legale dellla proprietà delle monete, il Governo non aveva alcun obbligo temporale da rispettare, ed ha agito correttamente, poiché "Le prove al processo hanno dimostrato in modo schiacciante che nessuna 1933 Double Eagle ha mai lasciato la Zecca attraverso canali autorizzati e quelle che lo hanno fatto sono state rubate o sottratte. Una volta che la giuria aveva parlato, la Corte distrettuale ha dichiarato che le 1933 Double Eagles erano sempre state di proprietà degli Stati Uniti. Anche se il senno di poi ci ha convinti che certi errori sono stati commessi nella conduzione del processo, questi non hanno influenzato il risultato" Quest'ultimo riferimento, è al processo del 2011, quando una giuria popolare aveva decretato che le monete erano state rubate, ed erano quindi proprietà del Governo. L'avvocato Berke, nella sua memoria, aveva, tra le altre cose, fatto presente che in quel processo erano stati commessi degli errori, errori riconosciuti dalla Corte d'Appello federale, ma giudicati dalla stessa ininfluenti. In conseguenza di questo, la Corte ha anche respinto la richiesta per un nuovo processo, decidendo in via definitiva (o quasi ) l'assegnazione delle monete al Governo. Di diverso parere, il giudice Marjorie Rendell, che nell'aprile 2015 aveva emesso il verdetto che dava momentaneamente torto al Governo, che non avrebbe rispettato le procedure di legge per il sequestro. Secondo lei "Questo verdetto rende la legge progettata per prevenire tali sequestri di beni quasi priva di senso, e crea un precedente scorretto e pericoloso" La sua opinione è stata però condivisa da soli altri due giudici, e alla fine la Corte, come detto, ha dato ragione al Governo per 9 a 3. Il primo assistente del Procuratore Federale, Louis Lappen, ha dichiarato che "Questa sentenza stabilisce correttamente che gli Stati Uniti sono il legittimo proprietario delle monete d'oro 1933 Double Eagle" Naturalmente, l'avvocato Berke non ci sta, e ha già fatto sapere che "La famiglia Langbord intende senz'altro presentare un ricorso alla Corte Suprema, sull'importante questione del potere incontrollato del governo di prendere e mantenere le proprietà di un cittadino" Se sarà davvero così, prepariamoci a un'altra lunga attesa, poiché immagino che i tempi della Corte Suprema potranno essere anche più lunghi di quelli della Corte d'Appello federale. Per chi volesse cimentarsi, allego il link con il testo integrale della sentenza in pdf (79 pagine!!!) http://www2.ca3.uscourts.gov/opinarch/124574p2.pdf petronius
    2 punti
  12. Che io sappia gli 80.000.000 di lire sono il contingente coniabile e non quello effettivamente coniato: il numero viene stabilito in eccesso così in ogni momento stai coperto dal decreto... Altrimenti qualora ti servisse un quantitativo maggiore (ad es. annualmente) ti toccava fare ogni volta un decreto. (Come è successo in passato per altre tipologie). Le tirature reali che ci sono sui cataloghi invece sono desunte dalla Relazione Regia Zecca 1914-1939. La presente relazione afferma infatti a pag.60 che a fronte di questi 80.000.000 lire la produzione effettiva è stata di soli 2.085.350 Lire. (41.707.000 pezzi) C'è da dire poi che sulla relazione i quantitativi vengono quasi sempre indicati per bienno quindi devi fare attimo conti incrociati con altri dati qua e là sempre nella reazione e più o meno vengono fuori quelli che stanno nei cataloghi. Dico più o meno perchè infatti se fai la somma dal 1936 al 1939 i dati del catalogo non riportano con la cifra di cui sopra, qualche errore nei cataloghi ci sarà sicuramente. Andrebbero rifatti meglio i conti.) Infine come dice il titolo della relazione questa arriva solo fino al 1939. (Vi compaiono quindi anche i dati dei 10 cent e 5 cent 1939 impero in bronzital oltre che in rame ) ma per gli anni successivi (1940-1946) che io sappia non esiste questa relazione quindi il dubbio dei dati proposti nei cataloghi rimane. (A meno che non abbiano attinto nella compilazione da altri documenti sempre della Zecca) Saluti Simone
    2 punti
  13. Bella discussione... quella in foto è indubbiamente la mia numero 1! E' un grosso di Volterra... mi racconta, e devo dire che quando mi scordo chi sono mi aiuta riguardarla... Avevo 16 anni, collezionavo da pochi mesi il Regno con metodo, su consiglio dell'amico Lorenzo @Ghera decisi che mi sarei diretto a Verona. Bucai a scuola un sabato mattina, presi un autobus di collezionisti a Pisa, zona S. Piero a Grado, e via verso Verona, per partecipare al più grande convegno del collezionismo italiano. Era novembre, ma la stagione era buona. Ero in preda ad una completa perdita di controllo. Lo scopo della missione era l'inizio della mia collezione di monete medievali, con questo obiettivo ero partito con un centinaio di euro in tasca (cento euro che corrispondevano allora a nemmeno ricordo quante paghette) ed una riproduzione in oro di un fiorino... determinato a trovare un grosso della mia Città: Volterra! Scambiai la riproduzione per 60/70 euro, poi mi misi alla ricerca e lo trovai! era li sul banco di Mauro Benci, un commerciante poi divenuto un caro amico. In quell'occasione conobbi molte delle amicizie che ancora coltivo, tra le altre quella di Roberto Ganganelli, al tempo appena divenuto direttore di CN in seguito alla scomparsa del compianto Mario Traina, che purtroppo non ho mai conosciuto, il quale mi lasciò i suoi contatti e per il quale, pochi mesi dopo, scrissi il mio primo articolo, proprio su Volterra. Molti amici, alcuni diventati grandi amici, altri con cui ci troviamo annualmente in quel luogo magico, sempre nel solito ristorante ormai da sei anni, salvo alcune assenze rare. Questa moneta mi racconta, mi ricorda come la numismatica è scoppiata per me in una bella giornata di novembre, ormai sei anni fa, mi ricorda di come sono e di come nella mia vita sono nate le cose più belle dopo un tuffo coraggioso e folle nel vuoto dell'incognito.
    2 punti
  14. DE GREGE EPICURI Al CCNM martedì 4 ottobre alle h. 20.45 la dott.ssa Chiara Marveggio terrà una conferenza sul tema: "La monetazione bronzea di Costantino e la Collezione Sabetta nel Medagliere del Comune di Milano". La collezione Sabetta, raccolta durante molti anni del Novecento dall'omonimo diplomatico, fa parte del Medagliere del Comune di Milano. Consta di 1701 folles costantiniani: si tratta di varianti o di inediti rispetto al RIC VII, che il Sabetta aveva raccolto con grande cura (e con particolare passione per il pezzo raro, unico o comunque insolito); egli intendeva contribuire ad un aggiornamento della classificazione, in vista di una riedizione del volume VII del RIC, e studiò a fondo i suoi esemplari. In particolare, vi è un discreto numero di "lupette" (URBS ROMA) con simboli vari sul dorso della lupa; il tema era già stato affrontato da Gnecchi e Burnett, ma qui è documentato con ampiezza e la dott.ssa Marveggio, che ha pubblicato la collezione, ci dirà tutto sull'argomento. La conferenza quindi si presenta interessante dal punto di vista storico-numismatico, illustra in modo originale una modalità "colta" di collezionismo e risulta particolarmente ghiotta per i non pochi appassionati del IV secolo.
    1 punto
  15. Ciao, informo che sul sito BdnOline è disponibile il n 32 Zecca di Milano da Filippo Maria Visconti alla Repubblica Ambrosiana. Buona visione.
    1 punto
  16. Salve a tutti avrei bisogno di un parere esperto su questa moneta per identificarne la tipologia precisa. Mi spiego meglio è sicuramente un 2 cavalli di Filippo II ma sul MIR Napoli non sono riuscito a trovare riferimenti riguardo ai due simboli sopra e sotto la corona. L'unica tipologia che porta crocette sopra e sotto la corona prevederebbe anche due scettri incrociati dentro la corona e sarebbe un R5. In questo caso gli scettri non ci sono. Chi mi dice il riferimento MIR esatto per favore? Ampliando la discussione come mai il Mir si sofferma molto sulle varianti al D e dice pochissimo sulle varianti al R? Grazie ancora Fabrizio
    1 punto
  17. Visto che per motivi di lavoro sarò per molto tempo esiliato nelle marche mi sono regalato il mio primo Grosso Agontano... che ne dite?? in attesa che mi sia recapitata vorrei identificare la variante esatta....
    1 punto
  18. Medaglia devozionale (lauretana?), tonda, bronzo/ottone del XVII sec.- D/ La Madonna di Loreto, in alto la luna e il sole, la Vergine con il Banbino sollevata da due angeli, in basso onde (rappresentano il mare), rara iconografia della Madonna di Loreto.- R/ S.Francesco d'Assisi in ginocchio rivolto a sx,tra due alberelli, medaglia non comune. Ciao Borgho.
    1 punto
  19. Non è una variante inedita; il PR non hanno preso in considerazione le varianti (e lo scrivono in premessa) della monetazione napoletana, il MIR aggiunge al loro lavoro le sigle supplementari presenti al dritto nella monete di Napoli...e non tutte le varianti dei rovesci e dei dritti quando si ha a che fare con variazioni di legende e/o come in questo caso di segni in più o meno presenti sulle monete.......ci sarebbero voluti almeno due/tre volumi per elencarle. Per queste consultazioni, dare sempre un'occhiata al CNI.....in questo caso pag. 170 vol. XX. Per me è un testa grande....quindi risalente alla tipologia PR 100 - MIR 196.
    1 punto
  20. 1701 FILIPPO V RE DI SPAGNA E DUCA DI MILANO (1683-1746) Succede a CARLO II sul trono di Spagna nel novembre 1700, Duca di Milano nel 1701 Medaglia di GIUSEPPE VISMARA D/ PHILIPPVS S.V. HISP - REX . MED . DVX - Busto a destra con corazza e l'ordine del Toson d'Oro, sotto il busto I.V.F. r/ SIC . PLACVIT . DEO - Mano che scende dal cielo con corona regale Bronzo originale, mm. 50, Rif. Rivista MEDAGLIA n.10, pag. 105 n. 13b
    1 punto
  21. Salve, non si tratta di un denaro di Friesach... Credo sia un denaro o pfennig di Heinrich I von Bilversheim (1242-57), proveniente da Bamberg, Bistum. Cordialità
    1 punto
  22. E' la prima volta dopo tanti anni di forum, ho semplicemente provato ad inserire una foto, non sapevo se ci sarei riuscito.
    1 punto
  23. Il MIR Napoli è un ottimo volume per l'intera monetazione di Napoli....per l'iniziazione va bene, lì ci trovi tutto, anche se oramai è passato qualche annetto e quindi andrebbe aggiornato; comunque non va bene per le richieste come fatte da questo utente, in quanto non essendo un catalogo annuale, non si aggiorna come il Montenegro oppure il Gigante e quindi ci trovi delle valutazioni di tempi addietro.
    1 punto
  24. 1 punto
  25. Buonasera @Fabrizio Proietti non ho mai visto una moneta di Filippo II con queste caratteristiche, ma siccome ne esistono davvero moltissime varianti, magari potrebbe essere una variante inedita di un 2 cavalli del terzo tipo!!! Ho visto cavalli del terzo tipo con lo stesso retro, con le croci sopra e sotto la corona, ma al dritto riportavano la sigla GR, mentre questa moneta da te postata non presenta alcuna sigla. Questo è il motivo per il quale mi viene da dire che potrebbe essere una variante inedita, senza sigla e senza data di un cavallo del terzo tipo. La Butto la, così!!!! :-) Attendo anche io risposte più esaustive della mia!
    1 punto
  26. Ciao a tutti! Continuo inserendo una moneta del Sud Africa, penny del 1940 (Curiosità: Questa è con le due stelle *1940*, esiste una variante con una sola stella *1940 ) Tornando al tema della discussione, in questa moneta vi è impressa la nave Dromedaris con vele a destra.
    1 punto
  27. Il bello delle riviste numismatiche è che ti consentono di fare letture interessanti, in grado di svagarti e di arricchirti culturalmente al tempo stesso: una qualità che non capita di trovare spesso altrove. Anche io voglio fare i miei complimenti a tutti gli autori indistintamente ma con una menzione speciale per Maurizio Carsetti per il suo articolo ben costruito ed intrigante e per Andrea Lucchi per il suo articolo su Giovanni Capodistria che mette in luce un personaggio ingiustamente poco noto e che ti dà uno di quegli argomenti con cui stupire gli amici: se ti capita un 20 cent greco tra le mani puoi dire "Sai chi è questo personaggio? E' Giovanni Capodistria che BLA..BLA..."
    1 punto
  28. Le emozioni sono sempre soggettive, sono anche sentimenti intimi, personali, alcuni li vogliono raccontare, altri no....dipende poi sempre dall'uomo questo e ognuno è per fortuna diverso dall'altro.... Certamente ci sono anche emozioni chiamiamole commerciali, chi compra, chi vende, chi fa una bella plusvalenza, ci sono poi le monete ricordo, le monete che raccontano la storia, le monete che ti permettono di fare ricerca scientifica cioè di riempire nuovi tasselli ove mancanti o di integrarne alcuni... Entriamo in discussioni come questa in un altro mondo ricco di sensazioni, di motivazioni, di soddisfazioni...raccontarle vuol dire raccontare anche il vostro essere numismatico, collezionista, studioso, è un immaginario infinito, imperscrutabile.... Avere una serie anno per anno e non riuscire a raggiungerla perché ne manca una, questo è uno dei mali incurabili del collezionista, ma anche il trovare una moneta che sconfessa la bibliografia ufficiale o che ti permette nuovi studi, l'avere una moneta con un cartellino di un grande della numismatica scritto a mano da lui con tutte le sue osservazioni, ma quando poi e torniamo sempre lì la moneta che hai mano ti permette di capire una storia e la storia allora forse l'emozione è assicurata... A volte non serve postare la moneta stessa per descrivere uno stato d'animo, bastano poche parole, semplici, certamente in questo caso andiamo oltre al singolo riconoscimento, al valore, al puro raccoglitore, la numismatica offre molto anche dal punto di vista umano, affettivo, emozionale ma anche ovviamente storico, scientifico, credo che il periodo estivo possa essere propizio per raccontarsi, ma anche riflettere su questa comune passione....
    1 punto
  29. Certo che potresti aver ragione. Essendo una classificazione cronologica a volte troviamo monete, chiamiamole "di transizione", tra i vari sottogruppi; la tua potrebbe essere sottogruppo "b-c" perchè non ha il cerchio perlinato (sottogruppo b) ma non si vedono i due punzoni della R staccati in alto (sottogruppo c), e anche la 1 uncinata, che nei primi esemplari era obliqua, gradualmente diventa perpendicolare rispetto al centro della moneta e, a essere molto pignoli, forse la tua non è già perfettamente perpendicolare. Questo ovviamente è il mio parere personale dalle visione in fotografia, forse a vederla dal vivo si potrebbe essere più precisi.
    1 punto
  30. Non la conosco... Ma potrebbe essere una votiva a cui manca l appiccicagnolo???
    1 punto
  31. In ritardo rispetto al solito, ma ho terminato la lettura anche di questo numero, bellissimo come sempre. La terza parte del cavallo sulle monete Romane ha chiuso questo interessante articolo che durava da tre numeri, l'articolo sulla particolare legenda in alcuni sesterzi di Caligola e la scoperta dell'inedito del denaro di Sulmona. I manuali Hoepli di numismatica che sicuramente hanno dato un primo impulso alla stampa di libri in questa scienza, vorrei sottolineare che quando mi trovo a passare da Milano è l'unica libreria dove si trova qualche libro di numismatica, le altre assolutamente nulla. Intrigante ed allo stesso tempo carico di storia, l'articolo che parla del mezzo Dollaro d'argento degli stati Confederati, intrigante anche il fatto che le copie coniate dal conio originale valgano comunque una cifra considerevole, anche se a mio avviso non hanno nulla a che vedere con le monete, ma dovrebbero essere trattate alla stregua di medaglie, visto che non sono coniazioni ufficiali. Anche l'articolo su Giovanni Capodistria, la sua vita e le coniazioni legate a lui sono una di quelle storie che arricchiscono il bagaglio culturale. Complimenti a tutti gli autori, che anche questo mese hanno reso la rivista così interessante.
    1 punto
  32. I'm sorry,it is Not a coin But a playboy advertising gadget,perhaps....?
    1 punto
  33. Salve, riporto dal catalogo di laMoneta.it la descrizione dei tre sottogruppi relativi al primo gruppo: I a: R con unico punzone, 1 obliqua, c. perlinato grosso; I b: R con due punzoni, 1 uncinata talvolta obliqua, c. perlinato; I c: R con due punzoni staccati in alto, 1 uncinata, cerchio perlinato piccolo o cordonato grosso. Secondo tale classificazione, il tondello che ho postato si avvicinerebbe più al sottogruppo b che al sottogruppo c. Secondo voi potrei aver ragione? Grazie nuovamente!
    1 punto
  34. Che si tratti di Apollonia Pontica credo ci siano pochi dubbi. Non sono un conoscitore della monetazione, anzi, personalmente cerco di starne ben lontano, stante l'enorme inquinamento di falsi presenti sul mercato (a volte, sembrerebbe, anche con cristallizzazioni del metallo provocate artificialmente). Qui http://medusacoins.reidgold.com/newyork.html un interessante articolo sul cosiddetto "New York Hoard", che fece scoppiare il caso qualche hanno fa.
    1 punto
  35. Secondo me un commerciante ti chiede 100 euro come minimo. Ciao
    1 punto
  36. Grazie @Dabbene per le risposte. Avendo a disposizione lo strumento, mi rendo disponibile ad effettuare verifiche di altre monete se qualcuno lo volesse fare. Resta inteso che, essendo un controllo RX, non si danneggiano in alcun modo le monete. Buona serata
    1 punto
  37. ASTE GIUGNO -LUGLIO 2016 - MEDAGLIE PAPALI Ormai non sorprende la quantità elevata di aste numismatiche anche nei mesi di giugno e luglio. Un tempo, a maggio o con la prima metà di giugno, gli incanti finivano e si ripartiva con il convegno di Riccione, con la pubblicazione dei nuovi cataloghi (attesi dai collezionisti) e con un'asta inserita nella settimana numismatica, organizzata in loco o a San Marino. Era logico parlare di anno numismatico. Ora la scansione annuale è sostanzialmente impossibile: c'è una continuità senza soste, anche se le aste estive talvolta dànno la sensazione dei saldi di fine stagione.Il mercato non è certamente vivace soprattutto con riguardo al materiale abbastanza ripetitivo e di conservazione media o medio-bassa che viene proposto; sicchè le aste estive, nelle quali pur c'è una percentuale non sempre disprezzabile di "aggiudicato", non sono da valutare come tendenza di mercato. L'asta più importante svolta nel giugno 2016 per le medaglie papali è stata organizzata da BOLAFFI, che ha disperso una collezione probabilmente molto bella, la cui importanza è forse sfuggita a noi collezionisti. E' sempre difficile valutare le aste di Bolaffi: le foto sono sostanzialmente illeggibili, le conservazioni non sono indicate, i prezzi base sono solo orientativi, i lotti sommariamente descritti prevalgono sui pezzi singoli. Le medaglie papali sono state raggruppate da BOLAFFI in circa 50 lotti (una decina riferiti a medaglie singole; alcuni a medaglie di Paolo VI/Giovanni Paolo II con esemplari in oro; altri riferiti a serie di medaglie annuali per singoli Pontefici o raggruppamenti di medaglie antiche per papi o sedi vacanti). La vendita è stata quasi totalitaria e c'è stata anche competizione essendo i prezzi base meramente indicativi. Complessivamente penso che, soprattutto per i lotti multipli, collezionisti(o commercianti) abbiano comperato a condizioni favorevoli. Cito alcune aggiudicazioni: _ Gregorio XVI - Medaglie in bronzo deviazione Aniene in grande modulo - opus Cerbara e Lorenz - rispettivamente € 225/250 + diritti 25%; - Pio IX - Arco di Trionfo - argento - € 700+diritti; Leone XIII - Ampliamento basilica laterana in argento - massimo modulo -€ 900+diritti; Sede vacante 1914 - Camerlengo Della Volpe - Variante di grande rarità in argento - € 850+diritti; Sede Vacante 1922 - Camerlengo Gasparri - in argento - € 220+diritti. Per le serie di medaglie annuali in argento rilevo: - serie Gregorio XVI (15 medaglie) € 2.000+diritti; - n. 2 serie Benedetto XV (7 medaglie) € 600/650+diritti; - serie Pio XI (16 medaglie ) € 1.300+diritti. Le medaglie moderne in oro si sono fermate spesso (compresi i diritti) a prezzi che si aggirano sul valore del metallo. Per altri lotti multipli vi sono stati sostanziali aumenti rispetto al prezzo base, ma un commento èmi è precluso poichè, per l'assenza di una descrizione sufficientemente accurata,il risultato non è interpretabile. ASTA AES RUDE - Sono state proposte circa 90 medaglie papali; le aggiudicazioni si sono fermate al 35% circa. Hanno penalizzato il risultato l'invenduto per molti esemplari comuni di Paolo VI proposti a prezzi base superiori a quelli consueti. Tra le aggiudicazioni segnalo una lavanda in oro di Innocenzo X (€ 5.600+diritti), due medaglie di sede vacante settecentesche in bronzo (€ 320/350+diritti). Per medaglie in argento di Benedetto XVI le aggiudicazioni sono avvenute a € 50/70+diritti. Per medaglie moderne in oro non si supera di norma il valore del metallo. INASTA - Ha proposto circa 300 lotti che spaziavano dalla medaglistica antica a Papa Francesco con materiale di norma comune e conservazioni medie. Le aggiudicazioni sono risultate inferiori al 30%. Devo dire che per gli esemplari migliori (pochi) i prezzi erano abbastanza difensivi. L'asta creava anche una sensazione spiacevole perchè per alcune medaglie (in particolare annuali in argento di Pio XI) vi era una ripetizione della stessa tipologia fino a 6 esemplari. Sembrava di essere di fronte ad un avanzo di magazzino più che a collezioni. NOMISMA Ha proposto 140 lotti di medaglie abbastanza comuni. Le aggiudicazioni hanno superato il 50%. Non so dire i prezzi poichè non ho trovato la loro pubblicazione. Ho desunto la quantità del venduto confrontando l'asta con la lista dei lotti invenduti. ASTE ARTEMIDE- L'asta del mese di giugno era abbastanza interessante con buone medaglie dell'inizio del 1800. Comprendeva 40 lotti e ne sono stati venduti circa 1/3. Cito tra le aggiudicazioni 4 riconi ottocenteschi in argento di medaglie antiche di piccolo modulo (€ 200 ciascuna +diritti) e la medaglia originale Gregorio XIII - Strage Ugonotti in argento (€ 1,500+diritti). E aggiungo una bella medaglia straordinaria in bronzo di Innocenzo XII (Mosaico Vergine Quirinale) acquistata per € 320+diritti. E' rimasto quasi del tutto invenduto il gruppo di belle medaglie di Pio VII (Scuola del Nudo + annuali anni XVII/XXIV in bella conservazione con basi € 500/1250; l'unica aggiudicazione ha riguardato l'anno XXIV (Piazza del popolo) - SPL per € 600+diritti. La successiva asta del mese di luglio, di interesse decisamente minore, con circa 30 lotti, ha avuto un venduto limitato al 20%. Noto la aggiudicazione per € 200+diritti della medaglia annuale Pio XII in bronzo - anno I (medaglia di tiratura limitata che è ritenuta rara). Invendute le serie di medaglie annuali in argento di Giovanni XXIII (base € 400 per 5 medaglie) e di Paolo VI (base € 500 per 16 medaglie) ASTA FELSINEA - Ha proposto circa 180 lotti di medaglie papali, abbastanza comuni, con buone conservazioni e buona distribuzione dalla antiche alle moderne. Le aggiudicazioni si avvicinano al 50%. I prezzi sono nella norma. Segnalo una rara medaglietta emessa a Bologna l'8.8.1848, riferita a Pio IX, in bronzo, aggiudicata per € 850+diritti. ASTA NUMISMATICA PICENA - Ha debuttato nelle aste questa Ditta, ben nota per il suo listino. Le medaglie, papali erano rappresentate solo simbolicamente .La medaglia annuale di PIo IX - anno VII in argento è stata aggiudicata per € 200+diritti. Per le ASTE ESTERE il materiale proposto è stato limitatissimo. SONNTAG ha aggiudicato una bella medaglia annuale in oro di Paolo V - anno IX per € 10.500+diritti. MORTON ha ben venduto quasi in toto alcune medaglie proposte in esemplare singolo o lotti. Cito una bella medaglia fusa di Alessandro VII per la chiesa di S. Maria Capitelli aggiudicata per € 680+diritti Molti invenduti in asta LEIPZIGER, riguardante particolarmente riconi Mazio, e anche nelle decorazioni pontificie proposte da RAUCH. La conclusione è che il mercato delle medaglie papali (anche a prescindere da questa fase estiva senza infamia e senza lode) vive una fase di transizione (una tenuta tenace senza brillantezza), al termine della quale si tratterà di vedere se vi sarà un recupero o una diminuzione . Si ripartirà a fine agosto con l'asta NOMISMA concomitante con il convegno di Riccione. Ci sono belle medaglie papali e anche prezzi base dei tempi migliori. NOMISMA interpetra il mercato del nuovo anno (continuo a parlare con terminologia antica di nuovo anno) con grande ottimismo. Speriamo che abbia ragione.
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  38. La moneta mi sembra buona. Molto probabilmente è stata lucidata (sbagliando), la lucidatura ha spatinato la moneta rovinandola irrimediabilmente.
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  39. come le abbiamo già detto, usi la mia email e mi mandi la foto o mi inoltri il messaggio email in cui è fotografata, poi ci penso io a pubblicarla sulla moneta.....tutto questo sempre che la fotografia e la moneta esistano sul serio, dubbio che, a questo punto, è più che lecito avere....... Anche l'assoluta incapacità mi pare un dito troppo comodo dietro cui nascondersi...ci sarà pure qualcuno dei suoi parenti, amici e/o conoscenti che è in grado di aiutarla, no? Suvvia, ci faccia vedere questa benedetta moneta che fa caldo e siamo tutti in agitazione...
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  40. Ciao a tutti, la mia carriera di lamonetiano, grazie a questo meraviglioso forum, mi ha portato a toccare periodi storici e zecche molto diverse..cosa impensabile agli inizi in cui ammucchiavo monete straniere che mi regalavano parenti ed amici di ritorno dalle vacanze ed i primi euro e monete del regno d'Italia, presto abbandonate per rincorrere monete brutte, ma ricche di storie..i cosiddetti "sassi".. Dopo la passione per le monete di Roma Imperiale e dell'Italia del Sud del III° sec. a.c....sono passato alla monetazione meridionale normanna, sveva, angioina, aragonese e spagnola vicereale, per adesso.. ll medioevo del sud è caratterizzato dalla produzione monetaria di tante zecche locali, ( campane come Capua e Salerno) abruzzesi ( L'Aquila, Guardiagrele, Ortona, Sulmona, Tagliacozzo); pugliesi ( Bari e Brindisi, Lecce), Laziali ( Amatrice, Sora) ma anche molisane ( Campobasso e Limosano) ecco una delle mie monete preferite che mi suscita sempre emozione, considerato il periodo storico e le vicende che portarono alla sua coniazione..un tornese di Nicola II di Monforte zecca di Campobasso.. Saluti Eliodoro
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  41. che sta succedendo ? Poca voglia di parlare, di raccontarsi, il caldo, il mare.... Una discussione così, onore e complimenti a chi l'ha proposta da poco sul forum tra l'altro, anni fa faceva almeno 3/4 pagine... Le emozioni fanno parte della numismatica, la numismatica è una emozione continua, perenne, vorrei dire di più la numismatica è proprio Emozione con la E maiuscola...e le troviamo dovunque... Prima ho fatto riferimento a un dono numismatico, spesso una moneta cara è legata a una persona, quella regalata dal nonno, un parente, un amico, o ti ricorda un momento particolare... Ma a volte effettivamente il collezionista da buon cacciatore ricorda i" grandi successi ", gli insuccessi in realtà un po' meno chissà perché.... E allora se trovi l'inedito, la variante, la moneta affare te la ricordi, non la dimentichi.... Ho trovato inediti anch'io, varianti, sono quasi tutte raccontate qui, è indubbiamente una emozione non ci sono dubbi... C'è stato un momento in cui se non erano denari di Lucca non le guardavo neanche...,gli ottoniani erano i più rari e anche costosi... Facemmo uno studio sugli ottoniani in tre che era pubblicato sul forum e studiammo una serie limitata di 4 monete col cuneo, che era una serie di transizione, in realtà di privati ce n'era uno solo, di un signore di Lucca, andammo in processione a vederlo, studiarlo, memorizzarlo...proprio sul posto a Lucca. Alla fine il proprietario mi propose l'acquisto, è il quarto ....l'unico sul mercato facciamo 1.500 Euro ed è un affare per lei...rinunciai... gli dissi che mi piaceva trovarle queste monete se no che gusto c'era... Sapevo in realtà che non l'avrei mai ritrovato, era una scusa non volevo pagare quella modesta cifra... E invece la fortuna era dietro l'angolo, ma più che la fortuna fece l'occhio allenato, il cuneo l'avevo ben memorizzato, la posizione, la forma... Arrivò Verona, Verona vedo che torna spesso, vedo un denaro ottoniano di Lucca , lo prendo in mano e un colpo al cuore....tartagliavo dicendolo lo compro subito... C'era il famoso cuneo, la moneta finì pubblicata su GDN e anche sull'articolo del forum, ma non finì lì...il cuneo evidentemente era cosa mia, un listino importante arrivò... lo vedo in ufficio, altro cuneo...parte immediata la telefonata e l'ordine. Ora sono 6 col cuneo, due miei...poi chiamatele come volete...io alla Battisti le chiamo EMOZIONI...anche forti, molto forti...
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  42. Il segno di zecca sembra essere stato ribattuto.
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  43. Altra medaglia grosso formato (mm. 99,6) di CESARE FIORI MANFREDO SETTALA, Canonico di San Nazzaro CESARE FIORI, come già detto era pittore, scultore e architetto, da giovane visto l'inclinazione all'arte lo posero sotto la guida di due maestri. Nel 1660 ricevette un pagamento di un dipinto per il Duomo di Milano, LA NIVOLA DEL SS. CHIODO che ancora oggi si può vedere in questa famosa cerimonia. Dipinse anche ritratti dei benefattori dell'Ospedale Maggiore e quadroni sempre per il Duomo di Milano. D/ MANFREDVS SEPTALIVS MEDIOLANENSIS AETIS ANNO R 77 - Sotto il busto C.F. 1677 R/ PERCVRRIT VTRVMQVE - Globo terrestre circondato da sfere celesti, tromba alata con sette ali (non è casuale SETTALA) emblema araldico della casa patrizia. Prima di parlare di MANFREDO SETTALA effigiato in questa medaglia, bisogna parlare del padre LUDOVICO SETTALA (1550-1633), il più popolare della famiglia. Laureatosi in medicina a Pavia, e studiando anche filosofia a Brera, esercita la professione di medico a Milano. Inizia la sua esperienza con la peste del 1576 epoca di S. Carlo. Anche nell'epidemia del 1630 è ricordato come di persona di primo piano nella narrazione Manzoniana. Insegna in diverse scuole e scrive un trattato "DE PESTE ET PESTIFERIS AFFECTIBUS" (LA PESTILENZA ED EFFETTI PESTIFERI). Muore nel 1633 lasciando18 figli, tra i quali SENATORE anch'esso medico e collaboratore del padre nella peste del 1630. La produzione letteraria di SENATORE ha per oggetto la TERIACA. L'altro figlio MANFREDO arricchì la biblioteca di famiglia con libri e opere d'arte. Spirito di collezionista, appassionato nella sua universalità studia a Pavia, Siena e Pisa. Fece un viaggio in oriente sulle galere Toscane. Il suo ingegno lo portò a costruire strumenti di precisione tipo telescopi e microscopi, lavorando personalmente anche al tornio come artigiano scientifico. Lo spirito collezionistico e la curiosità lo portarono a raccogliere oggetti e stumenti da tutto il mondo tanto da farne un museo, che alla sua morte confluirà nelle raccolte della Biblioteca Ambrosiana. Manfredo Settala impersonò la cultura durante il seicento nella nostra città, e qualsiasi personaggio di rango, fosse di passaggio a Milano non mancava di rendere omaggio "ALL'ARCHIMEDE MILANESE" visitando il museo e il laboratorio. Il Cardinale FEDERICO BORROMEO lo fece Canonico della Chiesa di S. Nazzaro in corso di Porta Romana e la medaglia lo raffigura all'età di 77 anni. Rifer. CITTA' DI UDINE LA MEDAGLIA BAROCCA IN ITALIA E IN EUROPA - 1976 pag. 95-96
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  44. @@lucarosina La "L" sta per Finlandia e la H006 la riporta come D, se è in FDS tienila.
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  45. @@robindan77 Nel catalogo non è riportata ...sicuramente è un seriale di ultima uscita.
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  46. @@Liamred00 Indubbiamente, solo che non hai capito il mio ragionamento. :rolleyes: In pratica adesso la metti da parte poi la prossima 20 euro che tu riterrai rara la conservi per poi andare a spendere la vecchia 20 euro che avevi conservato in precedenza, così facendo non ti sembrerà di aver messo 20 euro in collezione. :D
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  47. @@Liamred00 A te la scelta ...io di solito le metto da parte per poi sostituirla con una più rara.
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  48. @@Liamred00 In quella conservazione io... non la terrei tanto in considerazione, in BB è riportata 23 euro ...pensa un pò. ;)
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  49. Se mi dai le foto la inserisco nel mio prove e progetti
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