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  1. Legio II Italica

    Legio II Italica

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/29/16 in tutte le aree

  1. direi che è una trillina di Gian Francesco Trivulzio d/ FRANCISC TRIVULTI r/ MAR.VI.ET.CAST.NO.C.M.
    4 punti
  2. Successivamente furono SIGNIS RECEPTIS . Poche volte nella storia militare romana accadde che un corpo militare di spedizione in territorio nemico , composto da una o piu’ Legioni , fosse completamente distrutto al punto che l’ insegna principe della Legione , l’ Aquila , fosse persa e fatta preziosa preda ; certamente dileggiata dal nemico . Due in particolare furono i fatti militari eclatanti che determinarono questa onta militare per Roma che , come effetto morale all’ epoca fu carico di conseguenze , tanto che influenzarono i destini dell’ Impero romano e direi anche dell’ Europa successiva ; anche in Hispania , Gallia e Dalmazia si persero le Insegne delle Legioni al tempo di Ottaviano Augusto , in seguito recuperate , ma non ebbero pero’ alcuna conseguenza militare postuma , Hispania , Gallia e Dalmazia vennero completamente conquistate diventando provincie dell’ Impero . La sconfitta e la morte di Crasso e del figlio a Carre e quella di Varo a Teutoburgo che perse oltre alla propria vita , tre Legioni , la : XVII - XVIII - XIX mai piu’ ricostituite , ebbero invece conseguenze postume ben piu’ gravi e durature . Evito in questo post di parlare della storia e dei fatti delle due famose e scottanti sconfitte delle Legioni romane in quanto temi gia’ trattati , addentrandomi invece piu’ avanti nell’ aspetto propagandistico ; fatti ben noti a tutti gli storici e ai numismatici , anche per le numerose emissioni monetali dell’ epoca di Augusto che celebrarono fastosamente il recupero delle perse insegne crassiane ; cosi’ come quelle particolari monete , degli Assi , emesse in seguito da Gaio Caligola , il figlio di Germanico e di Agrippina Maggiore , a ricordo del padre che recupero’ in Germania nel 14 e nel 16 d.C. due delle tre insegne perse da Quintilio Varo nella foresta di Teutoburgo ; la terza e ultima Aquila legionaria variana sarà recuperata , regnante Caligola figlio di Germanico , da Publio Gabinio Secondo , durante la campagna del 39 / 41 d.C. oltre il Reno a seguito di una vittoria sui Cauci . Queste due pesanti sconfitte determinarono in Oriente e in Occidente i confini dell’ Impero romano ; infatti pur avendo i Romani invaso in tempi successivi , fin quasi fino alla fine dell’ Impero , sia la Germania sia la Partia , l’ invasione pero’ ebbe come effetto immediato solo battaglie militari vittoriose , ma non risolutive del problema territoriale , senza apportare conquiste stabili del territorio invaso . Entrambe le due sconfitte ebbero anche l’ effetto morale scottante della perdita delle Aquile legionarie , fatto che Roma non poteva permettere che rimanessero in mani nemiche ; sia Augusto che Tiberio si adoperarono affinche’ fossero recuperate , recupero che in effetti avvenne , ma con grande differenza di metodo dei due Imperatori , metodo che arreco’ a Tiberio un vantaggio morale su Augusto , vediamo perche’ , leggendo il passo XXIX delle Res Gestae Divi Augusti , il testamento spirituale di Augusto , si legge : « Recuperai dalla Spagna , dalla Gallia e dai Dalmati , dopo aver vinto i nemici , parecchie insegne militari perdute da altri comandanti . Costrinsi i Parti a restituirmi spoglie e insegne di tre eserciti romani e a chiedere supplici l' amicizia del Popolo Romano . Quelle insegne , poi , riposi nel penetrale che è nel Tempio di Marte Ultore » Nello stesso Tempio di Marte Ultore (Vendicatore) , costruito da Augusto in memoria della vendetta sugli uccisori del padre adottivo Caio Giulio Cesare , vi vennero custodite inoltre al tempo di Tiberio e Caligola le Insegne delle tre Legioni perdute in guerra , in seguito recuperate da Germanico e da Gabinio Secondo , da Publio Quintilio Varo contro i Germani nella battaglia della foresta di Teutoburgo . Vediamo ora perche’ ho scritto in precedenza che i metodi di recupero delle Aquile legionarie da parte di Augusto e di Tiberio furono molto diversi nel metodo , tralasciando il recupero dell’ Aquila della terza Legione variana , recuperata casualmente da Gabinio Secondo al tempo di Caligola mentre era impegnato in una guerra contro i Cauci . Le numerose monete emesse da Augusto per commemorare il recupero , sarebbe meglio dire la consegna (….costrinsi….) delle Aquile legionarie crassiane sconfitte nel 53 a.C. da parte dei Parti , fu un atto , o meglio una conseguenza di un trattato politico concluso con i Parti nel 17 a.C. , non certamente per merito di una vittoria militare partica , trattato che semplicemente stabilizzava i confini tra i due Imperi e che prevedeva tra altre concessioni da ambo le parti , la riconsegna delle Aquile perse nel 53 a.C. Tutto questo venne dalla politica augustea enfaticamente celebrato anche nelle argentee monete dove compare la scritta : SIGNIS RECEPTIS oppure SIGNIS PARTHICIS RECEPTIS . Ben diversa e di altro spessore fu invece il recupero delle Aquile variane a seguito della campagna militare di Germanico , intrapresa su avallo di Tiberio , per vendicare la sconfitta variana del 9 d. C. ad opera di Arminio , campagna militare vittoriosa che porto’ al recupero di due delle tre Insegne perse nella foresta di Teutoburgo ; vittoria militare che non venne celebrata con emissioni di monete da parte di Tiberio perche’ sospettato , da parte dei contemporanei e posteri , di essere geloso della grande popolarita’ di cui godeva Germanico a Roma ; a Germanico venne comunque concesso l’ onore del trionfo . Ci penso’ il figlio Gaio Caligola ad immortalare il padre su monete , infatti anche in questo caso vennero emesse delle monete commemorative postume da parte del figlio Gaio Caligola quando divenne Imperatore in memoria del padre Germanico , che portano la scritta : SIGNIS RECEPTIS DEVICTIS GERMANIS ; come si nota c’e’ nella legenda una grande differenza con le simili monete emesse da Augusto circa 50 anni prima , la differenza e’ in una sola parola , ma essenziale e determinante , a parte il diverso popolo , la parola e’ : DEVICTIS (GERMANIS) , cioe’ debellati , sconfitti , vinti , i Germani . Tutta questa storiella dimostra ancora una volta come la politica , in particolare quella di stati autocratici come era quello istaurato da Augusto , antica o moderna che sia , tende ad ingigantire a proprio vantaggio fatti altrimenti secondari oppure a sminuire , se non addirittura a celare , eventi scottanti . Sotto due Denari emessi da Augusto per celebrare la riconsegna delle Insegne catturate a Crasso nel 53 a.C. e un Asse emesso da Caligola a memoria del padre Germanico per il recupero delle Insegne catturate a Varo nel 9 d.C.
    2 punti
  3. Ciao Matteo. Il produttore è Simmons. Girovagando fra le offerte online ho visto esistere due o tre marche che producevano questo tipo di bilancine. In realtà ho cercato qualche notizia sulla Simmons ma la rete è avara di riferimenti. In ogni caso posto la scansione dell'etichetta sulla scatola. Sul retro della scatolina è impresso un simbolo, forse l'impronta di un sigillo di garanzia, forse solo il logo della ditta o forse altro che ignoro. Ho provato a fare delle foto col cellulare. In questa che allego si vede abbastanza bene. Hai qualche suggerimento riguardo a dove cercare notizie? Io ho trovato solo questa interessante pagina che passa in rassegna i vari tipi di bilancini tascabili d'epoca. http://www.michaelfinlay.com/MF_WEBSITE_TRIAL/___COIN_SCALES.html Buona giornata
    2 punti
  4. Ottima discussione, la propaganda da che mondo è mondo ha sempre avuto un ruolo dominante nella storia. Non posso scrivere chissà che al riguardo ma segnalo solo che la riconsegna delle insegne crassiane è "celebrata" anche sulla corazza dell'Augusto di Prima Porta. Allego l'immagine
    2 punti
  5. Anche questo esemplare presenta una bella aquila bicipite : Fiorino Francesco Filiberto Ferrero Fieschi (1584-1629) , zecca di Messerano
    2 punti
  6. Lo zecchiere dei ducatoni del 1626 di Odoardo Farnese è LX, ossia Luca Xell, che diventa gestore della zecca di Piacenza nel 1624 e conia anche scudi da 6 lire del 1628, 1629 e 1630, 2 doppie della lupa del 1626 e 1631 e 8 doppie del 1629. Mentre l'incisore del conio fu Michelangelo Spiga di Milano (questo dice tutto...), quindi, @Parpajola, sono della stessa tua opinione con il punto interrogativo. Comunque si vede chiaramente che lo stile è molto simile, quasi uguale. Saluti!
    2 punti
  7. Ho letto cose che mi sembrano denotare una non conoscenza dell'attuale cultura tedesca. Una decisione simile (poco sensata, a mio parere) è dettata dal sentimento della stragrande maggioranza dei tedeschi nei confronti del nazismo: la vergogna. Dovunque, a Berlino vengono ricordati gli orrori del nazismo. Davanti alle case ci sono le piastre commemorative dei deportati ebrei. Non c'è stata l'opera di rimozione avvenuta in Italia. Nei servizi giornalistici del 27 gennaio, si parlava del rastrellamento nazista del ghetto. Uno ed un solo sopravvissuto ha voluto ricordare come ci fossero i fascisti, insieme ai nazisti. Nella memoria collettiva, i crimini di guerra italiani nei Balcani sono stati attribuiti ai tedeschi. Noi non abbiamo fatto nulla. Proprio oggi sentivo una nota esponente politica dichiararsi orgogliosa di essere fascista. Sarebbe pensabile in Germania? No, semplicemente perché non ne vanno fieri. Sarebbe stato pensabile, in italia, censurare Albertazzi? Difficile. Ripeto, una decisione poco sensata, ma comprensibile per chi conosce un certo pudore che non è coda di paglia, bensì vergogna.
    2 punti
  8. Buongiorno a tutti, ieri ho fatto qualche piccolo acquisto in oro, che ve ne pare? Metto in collezione o scambio con qualche bella medaglia borbonica?
    2 punti
  9. Aggiungo un altra bella moneta con le Caravelle.... utilizzate da Colombo per attraversare l'Atlantico One dollar Belize Ciao
    1 punto
  10. @ARES III per il primo guarda qui:
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  11. Il Tempio di Marte Ultore nel Foro di Augusto a Roma , nella cui parte piu' interna , il sacrario o penetrale , furono depositate le Insegne recuperate ai Parti e ai Germani . Fatto confermato oltre che in prima persona dal testamento di Augusto , anche da Svetonio : « Riguardo al tempio di Marte , Augusto fece voto di costruirlo quando , con la battaglia di Filippi , si era vendicato della morte di Cesare ; stabilì che il Senato deliberasse in questo tempio quello che riguardava le guerre e i trionfi , che da qui partissero tutti quelli che dovevano partire per le Provincie con incarichi di comando e che coloro che tornavano vincitori portassero qui le insegne dei loro trionfi» Tempio di Marte Ultore , stato attuale . Ricostruzione e planimetria del Foro di Augusto
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  12. come le abbiamo già detto, usi la mia email e mi mandi la foto o mi inoltri il messaggio email in cui è fotografata, poi ci penso io a pubblicarla sulla moneta.....tutto questo sempre che la fotografia e la moneta esistano sul serio, dubbio che, a questo punto, è più che lecito avere....... Anche l'assoluta incapacità mi pare un dito troppo comodo dietro cui nascondersi...ci sarà pure qualcuno dei suoi parenti, amici e/o conoscenti che è in grado di aiutarla, no? Suvvia, ci faccia vedere questa benedetta moneta che fa caldo e siamo tutti in agitazione...
    1 punto
  13. senza ombra di dubbio, dato anche il peso, si tratta di un grossetto da 4 soldi... peccato per la conservazione... il segno di zecca è quello dello zecchiere Guido Biringucci (1536-1539)... direi Toderi 51 e MIR 543/3
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  14. Nell' Asse emesso da Caligola compare al dritto il Trionfo di Germanico celebrato a Roma dopo che Tiberio ordino' a Germanico di rientrare a Roma , senza avere concluso la guerra germanica ; non era destino che Roma portasse a termine la conquista della Germania , fatto che si ripete' per l' ultima volta al tempo di Marco Aurelio quando fu ad un passo per creare due nuove provincie , la Sarmatia e la Marcomannia . Caligola ricordo' bene il Trionfo del padre in quanto partecipo' , salendo sul cocchio insieme ai fratelli e al padre , a quella splendida giornata .
    1 punto
  15. Questa funzionalità è attiva solo entrando nelle singole sezioni, non c'è nelle "Attività". Da impostazioni account, sulla destra trovi:
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  16. No. Non sono d'accordo con la mia ipotesi. Guardando e riguardando le foto ho idea che la moneta avesse avuto spesse ossidazioni di rame; pulita con un qualche prodotto che ha tolto parte della patina e lasciato la rimanente di colore nero. Mi par di vedere anche parecchi graffi dovuti ad una punta ben più dura di uno stuzzicadenti d'oca. Che ne dite. Potrebbe essere? Gli ossidi rameici non necessariamente indicherebbero un suberato, ma potrebbero essere dovuti all'affioramento del rame di una lega ricca di quel metallo. Potrebbero derivare anche da altre monete di rame in contatto con la nostra o da un contenitore, ma ciò non spiegherebbe il calo di peso. Attendiamo altre informazioni e foto dopo le pulizie di @pedro_88, col quale concordo per la lettura della L del nome.
    1 punto
  17. @TheWhiteFly mento e perline sono due aspetti che non influenzano la classificazione, il busto mi pare il medesimo (drappeggiato), tutti gli altri elementi sono soggetti alla normale variabilità tra conii diversi. Considera che queste monetine furono battute in milioni di pezzi, fai te quante diverse mani incisorie ci hanno lavorato sopra.... parliamo di produzioni artigianali non in serie. La vedo dura trovare una coincidenza di conio ? ... Per sintetizzare, gli elementi che devi guardare sono: 1) legende associate a diritto e rovescio 2) esergo 3) tipo di busto (corazzato, drappeggiato, corona, ..... sono moltissimi..... comunque non lineamenti del volto come il mento o della capigliatura quali i pallini dietro la nuca) 4) tipo di rovescio 5) peso e diametro Credo che tutto il resto sia inutile al fine della classificazione....
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  18. R/ migliore del D/. D/ Spl (765/1000) R/ Spl-Fdc/qFdc (925/1000) complessivamente Spl+(845/1000). Bella moneta.
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  19. Allora forse ha ragione @Laurentius quando dice che "Poi mi pare che se le fusioni sono avvenute nello stesso tempo ed in grande quantità, si possa parlare quasi di una seconda zecca, ancorché clandestina, o illegale e dunque non di "falso"... " Probabilmente il termine "falso" va troppo stretto per inquadrare quello che successe in quel periodo ad Ancona e città limitrofe riguardo la produzione di queste monete. Saluti Simone
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  20. Ciao Luciano, grazie, ad essere sincero questa tipologia era li in bella vista dal lontano 1990 sul volume del Crippa...........e non me ne sono mai reso conto fino a quando non mi è capitato tra le mani l' esemplare raffigurato in copertina di PN che mi ha aperto gli occhi. Poi con gli occhi "giusti" ho iniziato a trovarne altri e trovarli nello studio del Vajna e finalmente avere gli elementi per capire che fosse una nuova tipologia, che mi ha portato dopo lunghe ricerche, causa la cattiva conservazione degli esemplari reperiti, a classificarla e pubblicarla. I dettagli sono riportati nell' articolo. Tiziano
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  21. Se dovessimo guardare i vari colori, diametro e peso, potremmo dire che queste monete sono tutte false. Allego un mio esemplare
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  22. Per me sono entrambi buoni. Come è stato detto più volte queste monete vennero fatte con materiali i più disparati possibile. Pertanto le colorazioni sono anche queste diverse, così come il diametro dei tondelli ed il loro peso. Anche la qualità è molto variabile e mai si avvicina al meglio. Ne ho anch'io di diverse colorazioni, diametri e pesi. Leggere al riguardo quanto riportato nel messaggio da me fatto in precedenza e quelli nella discussione vecchia già citata. L'unica cosa che non è mai stata chiarita è quella di dove effettivamente fossero state coniate queste monete, almeno una parte. Sicuramente una parte fu coniata ad Ancona, forse una parte fu coniata a Loreto e non probabilmente ad Osimo. Teniamo comunque presente che Osimo e Loreto sono due paesi a 6-7 Km di distanza l'uno dall'altro e averle coniate in una fabbrica a metà strada potrebbe far propendere per l'una o l'altra località. Ed entrambi i paesi sono a 16-20 Km da Ancona. Ma di certo non c'è nulla.
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  23. Grazie mille a tutti per le utilissime risposte e le delucidazioni ricevute! P.S. @Anniovero a dire il vero mi piaceva la tua ipotesi di una barbarica, non vi avevo pensato, di certo un volto così mi aveva destato molte incertezze nonostante l'aspetto generale mi sembrasse buono...
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  24. Ciao a tutti e grazie delle vostre opinioni. Rispondo intanto a @matteo95 (in ordine cronologico): Grazie del Geta, non lo avevo assolutamente intercettato. @cliff : Allora… al diritto quello che potrebbe sembrare un dimple (mento del ritratto) tale non è. Si tratta di una depressione della moneta (ritengo accidentale). Invece quello a rovescio è rotondo, centrale ma non presenta superfici lisce come di solito accade per i dimples. Al di là del discorso dimples o meno presenti, la provenienza da un’area “orientale” (nel senso di balcanica o al limite medio-orientale) è una possibilità da attribuire su base stilistica, a mio parere. Questa opinione l’avevo espressa in privata sede al generoso amico al quale la moneta era stata venduta anni fa come “ispanica” (non saprei su che base). Le zecche ispaniche cittadine infatti come noto furono chiuse nel periodo tra Tiberio e Caligola. @fabietto83 Lo so che Geta non emette monete con legenda ANTONINVS ma Caracalla non emette MARTI VICTORI su sesterzi… la possibilità per un paragone puramente stilistico del ritratto andava vagliata. @Emilio Siculo Sì, a mio avviso è Caracalla sulla base della combinazione Caracalla + legenda del dritto con ANTONINVS seppure non canonica. In breve le mie ipotesi sono due: emissione provinciale con caratteri latini (non comuni tra l’altro, va sottolineato) di area balcanica – medio-orientale. falso d’epoca, il che motiverebbe le varie irregolarità nelle legende. In questo caso curiosa la scelta di emettere un sesterzio … pressochè inventato in quanto non presente nella produzione ufficiale come tale. A voi la parola Illyricum ?
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  25. 1. Cavicchi 74 Urbino quattrino +.FRANC. .MARIA./+.CIVITAS .VRBINI. emessa da Francesco Maria I Della Rovere (1508-1516 e 1521-1538)
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  26. Buona serata @pedro_88.... e grazie Si tratta di un grosso del primo tipo e i suoi dati ponderali medi sono: diametro = mm. 21 peso = gr. 2,17 titolo = 0,965 quindi una moneta di buon peso e di argento quasi puro. Rispetto al tuo c'è concordanza nel diametro, un peso inferiore di gr. 0,30 (molto se consideriamo che il diametro è lo stesso) non giustificabile dalla consunzione e tanti dubbi sulla natura del metallo. Difficile pensare che all'epoca uscisse dalla zecca un grosso così combinato ... ma non può considerarsi una certezza! Io non credo che si tratti di una moneta suberata; non mi da questa impressione guardando la foto, ma più semplicemente una argentatura superficiale (la tipica imbiancatura che si effettuava su tante monete); argentatura che in quasi tutti i punti più in rilievo della moneta si è persa ed è restata maggiormante sulla superficie liscia del fondo della moneta, nei bordi e negli interstizi dei rilievi. Originale con tantissima incrostazione? Mah .... bisognerebbe sapere dove è stato per tanto tempo!? Io dubito che sia così. Potresti provare, con uno stuzzicadenti d'oca, se facendo leva sul contorno di quella che ti sembra una incrostazione, questa salta via (almeno in parte) .... io proverei anche con la punta di un ago (operazione fatta con "leggerezza", anche se le condizioni della moneta, perdonano ... ). Se non salta via nulla, non resta che fare ripetuti bagnetti in acqua demineralizzata (ci vogliono un po' di giorni e parecchi cambi d'acqua) per vedere se le incrostazioni - se tali sono - si ammorbidiscono e si riesce a ridurle poi con uno spazzolino da denti. Non ti consiglio esperimenti da "piccolo chimico" perché non ho sapienza in questo campo! saluti luciano
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  27. Questa moneta capitale a fagiolo, giusto ieri sera guardando un catalogo d' asta in scadenza ad agosto mi ero soffermato su un esemplare simile riscontando, per me, che il busto è dello stesso stile del busto di Filippo IV rappresentato sui ducatoni di Milano. Il leone sullo spallaccio, il colletto pieghettato e il medaglione di angelo con ali sul petto ed anche i capelli sono molto similari, il conio sembra uscito dalla stessa mano.......... il periodo è quello..........?
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  28. 3. Cavicchi 132 Urbino Quattrino corona G.V .II. / granata sotto .P. Guidobaldo II della Rovere (1538-1574)
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  29. 2. Cavicchi 237 Urbino: mezzo sesino monogramma formato da FMA sormontato da corona/ VRB DVX emessa da Francesco Maria II Della Rovere (1574-1624)
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  30. Salve a tutti, poco tempo fa mi sono aggiudicato all'asta Kuenker 277-279 un bellissimo ducatone di Odoardo Farnese del 1626 (CNI 11; MIR 1163/1), oltretutto ho scoperto che tale tondello è passato anche all'asta Cronos 4 nel 2010: http://www.cronosmonete.com/CRONOS4/CRONOS4brlk.pdf. Fino a poco tempo fa ero indeciso se postarlo in oppure in questa discussione. Alla fine ho deciso di inserirlo tra le CURIOSITA' NUMISMATICHE perché presenta, innanzi tutto, una bellissima falla di conio nel dritto, dopodiché anche un'altra curiosità: sul contorno sono impresse in piccolo, con un punzone molto antico, le lettere ES. Saranno le iniziali di un collezionista del passato o di un secondo zecchiere, magari supplente? Secondo me nessuno lo saprà mai... Saluti!
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  31. Bella la bilancina Enzo ... L'etichetta sulla scatola non dice nulla riguardo al produttore ?
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  32. Credo che di emozioni ne ho coltivate e colte molte, a partire da quando incominciaì a lasciare le monete del Regno per dedicarmi solo ed esclusivamente alle Medicee di Toscana. un emozione ad esempio l'ho provata quando riuscì a prendere le monete più belle, dalle mani di un collezionista nel Pisano che lasciava la sua collezione e che non intendeva certo regalarle o scialaquarle ai quattro venti. poi col tempo ho saputo gestire l'emozioni e son riuscito a non farmi sovrastare da esse, specie nell'espormi a continui acquisti che certe volte si son rivelati fatti molto bene, certe altre volte invece follie economiche senza ritorno. metto una foto di una moneta per Pisa stato zecca che difficilmente saràreperibile se non in alcuni museì.. saluti fofo
    1 punto
  33. Ecuador 50 centavos Piccola imbarcazione nell'emblema
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  34. Ciao. Quindi le repliche della celebre serie televisiva de "L'Ispettore Derrick" non saranno più messe in onda dalla tv tedesca? Il pubblico televisivo se ne farà una ragione; d'altronde, anzichè guardare per l'ennesima volta gli episodi di "Derrick", potrà sempre rifarsi con i contenuti di un reality molto più politicamente corretto ed istruttivo che non gli episodi del famoso "Ispettore" bavarese. Credevo che queste cose potessero accadere solo in Italia, ma invece troviamo cultori dell'ipocrisia anche in una Grande Nazione come la Germania. Non sapevo del passato imbarazzante di "Derrick" e sono quindi andato a leggermi l'articolo di "Repubblica" che è stato postato nell'intervento n. 15 di Eliodoro. Dunque, il nostro "Ispettore" nel 1943, quando aveva 20, venne arruolato niente meno che in un reparto di contraerea del XIV Reggimento corazzato inquadrato nella Waffen SS. Ma c'è di più. Nel suo baule di cimeli. sono stati ritrovati un libro "nazista" dal titolo Terra di confine liberata, con tanto di dedica del Comandante del reparto che "inneggiava" ad una pronta guarigione del giovane "Derrick" dopo una ferita di guerra, una baionetta, una piastrina identificativa con il numero di matricola ed il reparto contraereo di appartenenza e, udite udite, niente meno che una decorazione ricevuta per la suddetta ferita, con stemma e croce uncinata e persino il nome dell'attore sopra inciso. Se non fosse già morto, ce ne sarebbe abbastanza per mandarlo sotto processo per crimini di guerra. Ma che dire poi del fatto che "l'Ispettore"" avrebbe preso parte persino a periodiche riunioni (qui noi le chiamiamo "rimpatriate") fra commilitoni, e ciò addirittura fino al 1971, ovvero fino a pochi giorni fa? Non oso immaginare quanti litri di birra avranno bevuto quegli inguaribili nostalgici durante le loro "riunioni" sediziose. E no. Non si fa. Fa bene la tv tedesca a non trasmettere più la ventesima (o forse è la trentesima?) replica delle puntate di "Derrick"; ed anzi si dovrebbero sequestrare anche tutti i CD e DVD in circolazione, affinché non sia più possibile riguardare gli episodi neppure in privato, contenendo quei telefilms dei messaggi "subliminali" indubbiamente diseducativi. Meglio dilettarsi con "L'Isola dei ripetenti" o con "Il necroforo cerca moglie". L'unica mia perplessità è dovuta al fatto che penalizzare l'attore che impersona "Derrick" significa però penalizzare anche tutti gli altri attori della serie, che nulla hanno a che vedere con il passato (remoto) dell'ex addetto alla contraerea. A me era molto simpatico anche il braccio destro di "Derrick" (e con "braccio destro" non intendo colorare politicamente il ruolo dell'Assistente dell'Ispettore....se volete chiamatelo "braccio sinistro"...). Ve lo ricordate? E' l'attore Fritz Wepper. Lui, nel 1943, aveva solo 2 anni è quindi, salvo che non si dimostri che si era già arruolato nella Hitler-Jugend, non dovrebbe essersi compromesso con l'odioso regime. Ma allora perché penalizzare anche lui? A ben vedere, anche Wepper ha delle responsabilità....indirette....ma le ha. Dalla sua biografia,riportata da Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Fritz_Wepper scopriamo infatti che il padre dell'attore si era arruolato nell'esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale (questa propensione dei tedeschi ad arruolarsi durante la guerra è davvero insopportabile. Ma non potevano optare per il servizio civile o, magari, autoesiliarsi nella vicina e neutrale Svizzera)? A parziale attenuante dell'attore c'è da dire però che il padre non fece mai ritorno dal conflitto, perché risultò disperso in Russia nel 1944, ma non c'è dubbio che l'atmosfera "militarista", di chiaro stampo nazista, aleggiava pesantemente sulla serie de "L'Ispettore Derrick". e bene fa la tv tedesca a metterla al bando per sempre. Saluti. M.
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  35. Un’interessante frazione d’argento inedita è apparsa nell’asta CNG, 102, 18/5/2016, lot 80 (ex NAC, E, 4/4/1995, 2126 ex AG Collection): D/ Crescente lunare; a s., K R/ H Emiobolo AR, mm. 6.5, gr. 0,14 Ca. 400-350 a.C. Gli editori della CNG individuavano il centro di emissione nel Brutttium e in particolare a Crotone sulla base della corrispondenza del tipo del R/ con HN 2188, del quale Rutter cita un solo esemplare riprodotto da Garrucci (tav. CX, 14), identificandolo come emiobolo. Nella classificazione proposta dall’HN (p. 172), l’esemplare si inquadra nella prima metà del IV secolo a.C., collocandosi al margine di un gruppo di frazionali in argento battuti su quattro tagli diversi (triobolo, obolo, tetartemorion, emiobolo), a cui è possibile aggiungere alcune varianti non rilevate da Rutter. GRUPPO A Nominale: Triobolo (HN 2185) 1. D/ KPO a s. Tripode con anello centrale su linea perlinata; a d., foglia. R/ Fulmine; a s., astro; a d., aquila retrospiciente su colonna ionica 2. D/ KPO a s. o a d. Tripode su linea perlinata; a d. o a s., foglia. R/ Fulmine; a d. o a s., astro; a d. o a s., aquila retrospiciente su colonna ionica GRUPPO B Nominale: Obolo (HN 2186) 1. D/ K-P-O. Tripode con alto collo. R/ K-P-O. Tre crescenti lunari 2. D/ KPO a s.. Tripode c.s.; a d., spiga (nn. 2-3) R/ K-P-O. Tre crescenti lunari 3. D/ Tripode c.s.; a s., B R/ Tre crescenti lunari Si ricorda la presenza della medesima lettera sui nominali di alto taglio con Hera Lakinia/Herakles: GRUPPO C Nominale: Tetartemorion (1/4 obolo; HN 2187) D/ K-P. Tripode con collo. R/ lettere pi e tau GRUPPO D Nominale: Emiobolo (HN 2188) D/ Tripode R/ H Un esemplare di gr. 0,99 (!!) con i medesimi tipi “rinvenuto in agro di Isola Capo Rizzuto” nel Novembre 1991” è illustrato da P. Attianese, Kroton. Ex Nummis Historia, Settingiano 1992 , p. 84 n. 87, ma il dato non appare controllabile. Riassumendo: abbiamo 4 nominali identificati dalla progressiva degradazione ponderale oltre che dalla riduzione del modulo: a) Triobolo: 8+ ess. p. max: gr. 1,18 p. min.: gr. 0,89 p. medio: gr. 1,01 mm. 13-12 b) Obolo: 4 ess. p. max: gr. 0,50 p. min.: gr. 0,37 p. medio: gr. 0,44 mm. 10-8,5 c) Tetartemorion (1/4 obolo): 2 ess. p. max: gr. 0,36 p. min.: gr. 0,25 p. medio: gr. 0,30 mm. 9,4-9 d) Emiobolo: 3+ ess. p. max: gr. 0,20 p. min.: gr. 0,14 p. medio: gr. 0,17 mm. 6,5-6 I dati pondo-metrici dell’esemplare della CNG (mm. 6,5; gr. 0,14) risultano pienamente compatibili con quelli degli emioboli crotoniati del gruppo D, all’interno del quale trova pregnante collocazione anche la scelta dei tipi, per la corrispondenza della lettera che contrassegna il R/ (H), plausibilmente interpretata come iniziale del nominale (emiobolo). Si aggiunge la presenza della lettera K, certamente iniziale dell’dei crescenti lunari al D/, ampiamente attestati, a Crotone, nel repertorio figurativo del metallo prezioso (AR) e di quello vile (AE).
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  36. Il perché non lo so, ma succede anche a me con Explorer, e non da oggi. Sono mesi ormai, da ben prima del restyling, che uso fFirefox e non ho problemi (ho Windows 7 anch'io). petronius
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  37. Taglio: 20 centNazione: San MarinoAnno: 2005Tiratura: 160.000Conservazione: BBCittà: Milano Taglio: 20 centNazione: San MarinoAnno: 2007Tiratura: moneta solo in divisionale Conservazione: BBCittà: Milano
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  38. L'ho trovata per caso al lavor (un po' come la 50€ S00000000088)... 'na botta di .... insomma.. Non è stata una ricerca accurata come per i radar...
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  39. Ciao@miza. No un pezzetto di pellicola trasparente non incide (ho appena verificato, allego le foto). Non aiuta comunque a verificare lo spessore, dovendo a tal proposito introdurre la moneta nella fessura. Non ci sono tacche; non sono necessarie in quanto, se il peso è nei limiti di tolleranza e la moneta poteva essere accettata, il contrappeso resta in equilibrio. La corsa del contrappeso è molto limitata in effetti e la cosa importante all'epoca era che il contrappeso si alzasse.
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  40. Ciao E se copri il piattino con un po di foglio trasparente per alimenti? Pensi che incida in maniera determinante sul peso della moneta? giusto per fare qualche prova....☺️ Bella bilancia! La vedo per la prima volta. Volevo chiederti: Cosa indica se la sovrana è del peso giusto? C'è qualche tacchetta che indica l'equilibrio esatto della bilancia o si basa su qualche altro principio? saluti
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