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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/28/16 in tutte le aree
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Ciao. Quindi le repliche della celebre serie televisiva de "L'Ispettore Derrick" non saranno più messe in onda dalla tv tedesca? Il pubblico televisivo se ne farà una ragione; d'altronde, anzichè guardare per l'ennesima volta gli episodi di "Derrick", potrà sempre rifarsi con i contenuti di un reality molto più politicamente corretto ed istruttivo che non gli episodi del famoso "Ispettore" bavarese. Credevo che queste cose potessero accadere solo in Italia, ma invece troviamo cultori dell'ipocrisia anche in una Grande Nazione come la Germania. Non sapevo del passato imbarazzante di "Derrick" e sono quindi andato a leggermi l'articolo di "Repubblica" che è stato postato nell'intervento n. 15 di Eliodoro. Dunque, il nostro "Ispettore" nel 1943, quando aveva 20, venne arruolato niente meno che in un reparto di contraerea del XIV Reggimento corazzato inquadrato nella Waffen SS. Ma c'è di più. Nel suo baule di cimeli. sono stati ritrovati un libro "nazista" dal titolo Terra di confine liberata, con tanto di dedica del Comandante del reparto che "inneggiava" ad una pronta guarigione del giovane "Derrick" dopo una ferita di guerra, una baionetta, una piastrina identificativa con il numero di matricola ed il reparto contraereo di appartenenza e, udite udite, niente meno che una decorazione ricevuta per la suddetta ferita, con stemma e croce uncinata e persino il nome dell'attore sopra inciso. Se non fosse già morto, ce ne sarebbe abbastanza per mandarlo sotto processo per crimini di guerra. Ma che dire poi del fatto che "l'Ispettore"" avrebbe preso parte persino a periodiche riunioni (qui noi le chiamiamo "rimpatriate") fra commilitoni, e ciò addirittura fino al 1971, ovvero fino a pochi giorni fa? Non oso immaginare quanti litri di birra avranno bevuto quegli inguaribili nostalgici durante le loro "riunioni" sediziose. E no. Non si fa. Fa bene la tv tedesca a non trasmettere più la ventesima (o forse è la trentesima?) replica delle puntate di "Derrick"; ed anzi si dovrebbero sequestrare anche tutti i CD e DVD in circolazione, affinché non sia più possibile riguardare gli episodi neppure in privato, contenendo quei telefilms dei messaggi "subliminali" indubbiamente diseducativi. Meglio dilettarsi con "L'Isola dei ripetenti" o con "Il necroforo cerca moglie". L'unica mia perplessità è dovuta al fatto che penalizzare l'attore che impersona "Derrick" significa però penalizzare anche tutti gli altri attori della serie, che nulla hanno a che vedere con il passato (remoto) dell'ex addetto alla contraerea. A me era molto simpatico anche il braccio destro di "Derrick" (e con "braccio destro" non intendo colorare politicamente il ruolo dell'Assistente dell'Ispettore....se volete chiamatelo "braccio sinistro"...). Ve lo ricordate? E' l'attore Fritz Wepper. Lui, nel 1943, aveva solo 2 anni è quindi, salvo che non si dimostri che si era già arruolato nella Hitler-Jugend, non dovrebbe essersi compromesso con l'odioso regime. Ma allora perché penalizzare anche lui? A ben vedere, anche Wepper ha delle responsabilità....indirette....ma le ha. Dalla sua biografia,riportata da Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Fritz_Wepper scopriamo infatti che il padre dell'attore si era arruolato nell'esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale (questa propensione dei tedeschi ad arruolarsi durante la guerra è davvero insopportabile. Ma non potevano optare per il servizio civile o, magari, autoesiliarsi nella vicina e neutrale Svizzera)? A parziale attenuante dell'attore c'è da dire però che il padre non fece mai ritorno dal conflitto, perché risultò disperso in Russia nel 1944, ma non c'è dubbio che l'atmosfera "militarista", di chiaro stampo nazista, aleggiava pesantemente sulla serie de "L'Ispettore Derrick". e bene fa la tv tedesca a metterla al bando per sempre. Saluti. M.5 punti
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che sta succedendo ? Poca voglia di parlare, di raccontarsi, il caldo, il mare.... Una discussione così, onore e complimenti a chi l'ha proposta da poco sul forum tra l'altro, anni fa faceva almeno 3/4 pagine... Le emozioni fanno parte della numismatica, la numismatica è una emozione continua, perenne, vorrei dire di più la numismatica è proprio Emozione con la E maiuscola...e le troviamo dovunque... Prima ho fatto riferimento a un dono numismatico, spesso una moneta cara è legata a una persona, quella regalata dal nonno, un parente, un amico, o ti ricorda un momento particolare... Ma a volte effettivamente il collezionista da buon cacciatore ricorda i" grandi successi ", gli insuccessi in realtà un po' meno chissà perché.... E allora se trovi l'inedito, la variante, la moneta affare te la ricordi, non la dimentichi.... Ho trovato inediti anch'io, varianti, sono quasi tutte raccontate qui, è indubbiamente una emozione non ci sono dubbi... C'è stato un momento in cui se non erano denari di Lucca non le guardavo neanche...,gli ottoniani erano i più rari e anche costosi... Facemmo uno studio sugli ottoniani in tre che era pubblicato sul forum e studiammo una serie limitata di 4 monete col cuneo, che era una serie di transizione, in realtà di privati ce n'era uno solo, di un signore di Lucca, andammo in processione a vederlo, studiarlo, memorizzarlo...proprio sul posto a Lucca. Alla fine il proprietario mi propose l'acquisto, è il quarto ....l'unico sul mercato facciamo 1.500 Euro ed è un affare per lei...rinunciai... gli dissi che mi piaceva trovarle queste monete se no che gusto c'era... Sapevo in realtà che non l'avrei mai ritrovato, era una scusa non volevo pagare quella modesta cifra... E invece la fortuna era dietro l'angolo, ma più che la fortuna fece l'occhio allenato, il cuneo l'avevo ben memorizzato, la posizione, la forma... Arrivò Verona, Verona vedo che torna spesso, vedo un denaro ottoniano di Lucca , lo prendo in mano e un colpo al cuore....tartagliavo dicendolo lo compro subito... C'era il famoso cuneo, la moneta finì pubblicata su GDN e anche sull'articolo del forum, ma non finì lì...il cuneo evidentemente era cosa mia, un listino importante arrivò... lo vedo in ufficio, altro cuneo...parte immediata la telefonata e l'ordine. Ora sono 6 col cuneo, due miei...poi chiamatele come volete...io alla Battisti le chiamo EMOZIONI...anche forti, molto forti...4 punti
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Ciao a tutti, la mia carriera di lamonetiano, grazie a questo meraviglioso forum, mi ha portato a toccare periodi storici e zecche molto diverse..cosa impensabile agli inizi in cui ammucchiavo monete straniere che mi regalavano parenti ed amici di ritorno dalle vacanze ed i primi euro e monete del regno d'Italia, presto abbandonate per rincorrere monete brutte, ma ricche di storie..i cosiddetti "sassi".. Dopo la passione per le monete di Roma Imperiale e dell'Italia del Sud del III° sec. a.c....sono passato alla monetazione meridionale normanna, sveva, angioina, aragonese e spagnola vicereale, per adesso.. ll medioevo del sud è caratterizzato dalla produzione monetaria di tante zecche locali, ( campane come Capua e Salerno) abruzzesi ( L'Aquila, Guardiagrele, Ortona, Sulmona, Tagliacozzo); pugliesi ( Bari e Brindisi, Lecce), Laziali ( Amatrice, Sora) ma anche molisane ( Campobasso e Limosano) ecco una delle mie monete preferite che mi suscita sempre emozione, considerato il periodo storico e le vicende che portarono alla sua coniazione..un tornese di Nicola II di Monforte zecca di Campobasso.. Saluti Eliodoro3 punti
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Salve a tutti, probabilmente questa discussione, ossia rassegna di emozioni, si concluderà ancora prima di iniziare... Comunque ci provo! Tuttora credo che la numismatica, o meglio il piacere di collezionare monete, sia il modo più diretto di TOCCARE CON MANO LA STORIA: questa è anche la mia definizione per ogni forma di collezionismo. Tale operazione di studiare la storia attraverso un manufatto che ha prodotto, da vita ad emozioni che si sviluppano autonomamente in ogni collezionista numismatico, poiché ognuno di noi ha il sui modo di vivere la numismatica, di collazionarla e di presentarla ad altri. La numismatica non è soltanto il piacere di possedere un tondello, ma anche la ricerca, le strategie ed il sacrificio per ottenerlo, il piacere di studiarlo, di vederlo e rivederlo su cataloghi ed altre pubblicazioni numismatiche. Inoltre il piacere più grande è senz'altro quello di mostrarlo e commentarlo insieme ad appassionati e studiosi che provano emozioni simili. Questa discussione ha il fine di raccogliere le emozioni più forti di ognuno di noi che si considera legato a tale disciplina. Vi inviterei quindi a postare il tondello, a cui siete più legati a livello emozionale e di cercare brevemente di scoprire e spiegare il perché. Inizierò io con questo tondello che ho già postato nella sezione Monete Moderne. Si tratta di un 10 reali maltagliato di Filippo IV, zecca di Cagliari, che ho acquistato recentemente. Le emozioni che ho provato per la prima volta e che provo tuttora nel tener in mano questo tondello sono alimentate da più fattori e cause: - innanzi tutto i due mesi di contrattazioni e sacrifici che ho impiegato per ottenerlo; - la sensazione di toccare direttamente con mano e vivere un pezzo di storia della dominazione spagnola in Sardegna, in particolare del periodo di Filippo IV (1621-65); - la sensazione di possedere una moneta con "doppia vita", ossia una spagnola più antica e una sarda più recente, poiché tali tondelli venivano riconiati su monete spagnole più antiche provenienti dall'America centrale; - la particolare estetica di questa monetazione (il brutto che affascina), ossia il fatto di non trovare mai due monete uguali; - per i rilievi nitidi e taglienti; - il piacere che provo mentre me la giro e rigiro tra le mani cercando di trovare e studiare i particolari più nascosti. Adesso passo la palla a voi... Saluti e grazie per l'attenzione!2 punti
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Oggi ho avuto la possibilita' di rimpinguare la mia collezione di monete piemontesi con alcuni esemplari della zecca di Messerano , ecco quello piu' interessante : Tallero Francesco Filiberto Ferrero Fieschi (1584-1629) , zecca di Messerano .2 punti
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Buona serata Arrivato questo pomeriggio. @parpaiola .... visto che è arrivata una nuova tipologia? Benvenga che l'hai trovata tu. Complimenti; hai aggiunto un tassello al tuo lavoro, ma come sempre accade, anche in numismatica, non c'è mai un traguardo .... soprattutto per le monetine "da popolo". Non è finita qui e ti auguro di trovare tu stesso un nuovo tassello. Saluti luciano2 punti
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Salve a tutti, poco tempo fa mi sono aggiudicato all'asta Kuenker 277-279 un bellissimo ducatone di Odoardo Farnese del 1626 (CNI 11; MIR 1163/1), oltretutto ho scoperto che tale tondello è passato anche all'asta Cronos 4 nel 2010: http://www.cronosmonete.com/CRONOS4/CRONOS4brlk.pdf. Fino a poco tempo fa ero indeciso se postarlo in oppure in questa discussione. Alla fine ho deciso di inserirlo tra le CURIOSITA' NUMISMATICHE perché presenta, innanzi tutto, una bellissima falla di conio nel dritto, dopodiché anche un'altra curiosità: sul contorno sono impresse in piccolo, con un punzone molto antico, le lettere ES. Saranno le iniziali di un collezionista del passato o di un secondo zecchiere, magari supplente? Secondo me nessuno lo saprà mai... Saluti!2 punti
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Passano i secoli, cambiano le tecniche di coniazione..........ma il risultato è sempre lo stesso?2 punti
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Anche non avendo riferimenti bibliografici, mi ricorda i sesterzi con Caracalla bambino, con questo naso all'insù. ciao ES2 punti
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Buongiorno a tutti, ieri ho fatto qualche piccolo acquisto in oro, che ve ne pare? Metto in collezione o scambio con qualche bella medaglia borbonica?2 punti
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Concordo che per lo stile sia più vicina alle monete di Lorenzo, ma nella lettera che non riusciamo ad interpretare, la barretta orizzontale è un po' troppo grande per quella di una L, soprattutto confrontando la L ben visibile. In ogni caso l'aspetto, e certi particolari, come i "bottoni" della veste del doge, il suo occhio destro, il suo nasone, fanno pensare ad uno strato d'argento scomparso e che rivela la sottostante presenza dell'anima in altro metallo. Un bel suberato che ti fa gola @fabry61?2 punti
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Salve, oggi voglio postare un mio recente acquisto del quale sono molto ma molto soddisfatto. Questa moneta mi è capitata quasi per caso, un caro amico l'aveva con se ad un convegno ma io non avevo la possibilità di prenderla sul momento. Dopo qualche settimana di riflessione ho deciso finalmente di prenderla pensando "se non la prendo ora non la vedo più" è così ho fatto questo piccolo sacrificio. Non avrei mai pensato di mettere in collezione questo pezzo. Che dire, ne è valsa totalmente la pena e sono contentissimo di averla presa. Monetina classificata come R4 Al D/ abbiamo un volto ritratto frontalmente sul quale sono state fatte varie ipotesi di attribuzione ed ai lati R ed Rx in nesso Al R/ invece c'è una figura corazzata con un braccio alzato in segno di giuramento ed ai lati A P posto varie foto fatte per cercare di fornire una lettura il più chiara possibile del tondello con la riserva di postare delle note in serata. Intanto aspetto dei vostri pareri1 punto
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Ebbene alla fine ho ceduto. Mi sono tappato il naso ed ho acquistato questo denaro veneziano di evidente provenienza pannonica per la presenza dei buchi. @@mfalier, @@Andreas, @@ak72, @@Arka, e a chiunque conosca bene la questione dei fori, anche in mp, ogni informazione è bene accetta. Grazie Luigi1 punto
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Ciao, ho ricevuto in dono da un munifico amico alcune monete interessanti. Unica sua richiesta: “te le cedo a patto che le studi!”. Non posso quindi fare altro che mantenere la parola data e cercare di cavarne fuori qualcosa… pena il ritiro delle stesse! ? Vi presento quindi questo primo esemplare. Diametro attorno ai 29 mm, peso di 18,2 g. Quindi su base ponderale un sesterzio. Legende a caratteri latini con caratteri non proprio canonici, indubbiamente autentica con depositi di sedimenti residui (fr. gialle) e zone di cuprite (fr. rosse). Il bordo non desta alcun dubbio sulla genuinitá dell'esemplare. D: _ _ _ ANTONI-NV(S) PIV(S), busto drappeggiato ritratto giovanile a capo scoperto rivolto a destra. R: ARTIV-I-CTORIAV, figura elmata avanzante verso destra, reggente una lancia nella mano destra e un trofeo nell’altra. Lo possiamo tranquillamente attribuire al tipo MARTI VICTORI con raffigurato Marte con la particolarità che nella legenda che è andata smarrita la “M” iniziale e probabilmente la “G” finale di una parte terminale “AVG” che di solito non compare per questo tipo. Oppure la “M” poco evidente è stata abrasa al pari della “G” finale. La stessa “S” del Senato Consulto è molto lieve e pare di intravvederne solo la parte superiore. Veniamo al dunque. Sesterzi o bronzi con MARTI VICTORI non ce ne sono. Ricerca vana. Chi ci porta alla mente il ritratto giovanile? Risposta abbastanza semplice. I due fratelli figli di Settimio e Giulia Domna: Caracalla e Geta. · La legenda al dritto però non coincide in nessun modo con quelle di Geta che comunque emette MARTI VICTORI come denario. · Caracalla: la legenda al dritto combina ma non per intero. _ _ _ ANTONI-NV(S) PIV(S) potrebbe ricollegarsi a MAVRANTONI-NVS PIVS AVG ma abbiamo una AVG terminale assente. Ragionamento simile per la legenda MAVRANTONI-NVS CAES: avanza un CAES e manca un PIVS . · Ripensando alla parte ANTONINVS potremmo provare ad incrociare le legende di Elagabalo seppure il ritratto sembri molto giovanile. In particolare _ _ _ ANTONI-NV(S) PIV(S) potremmo incrociarla con IMP ANTONINVS PIVS AVG. A me gli spazi prima di ANTONINVS richiamano ben IMP come tracce; mi pare di individuare la base di tre lettere ma d'altra parte potrei sbagliarmi. Inoltre mancherebbe la parte finale AVG. Quindi potremmo tentare un altro approccio: usare da guida la legenda al rovescio MARTI VICTORI. Che compare in vari imperatori ma in particolare da Settimio Severo e da Geta come giá visto e, se ci limitiamo al principio del III secolo, Alessandro Severo (RIC 162). Fate attenzione ad un dato che rimarco di nuovo: si tratta comunque sempre di denari e mai di sesterzi. E che Caracalla non emette alcun nominale con legenda MARTI VICTORI. Io un'idea me la sono fatta… quali sono le vostre? Non vi anticipo le mie ipotesi per non influenzare le vostre... Chi è rappresentato al diritto? Siamo di fronte a che tipo di moneta? Ciao Illyricum ? PS: ringrazio ancora una volta l'amico ... benefattore!1 punto
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Bologna. Repubblica. Enrico IV. Bolognino Piccolo. D/ ENRICVS nel campo IPRT a croce. R/ BONONI grande A1 punto
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Sinteticamente: 1) Francesco Maria I della Rovere - Quattrino per Urbino 2) Francesco Maria II della Rovere - Mezzo sesino per Urbino 3) Guidobaldo II della Rovere - Quattrino per Urbino 4) Giulio II - Quattrino per Orvieto1 punto
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Buona serata @pedro_88.... e grazie Si tratta di un grosso del primo tipo e i suoi dati ponderali medi sono: diametro = mm. 21 peso = gr. 2,17 titolo = 0,965 quindi una moneta di buon peso e di argento quasi puro. Rispetto al tuo c'è concordanza nel diametro, un peso inferiore di gr. 0,30 (molto se consideriamo che il diametro è lo stesso) non giustificabile dalla consunzione e tanti dubbi sulla natura del metallo. Difficile pensare che all'epoca uscisse dalla zecca un grosso così combinato ... ma non può considerarsi una certezza! Io non credo che si tratti di una moneta suberata; non mi da questa impressione guardando la foto, ma più semplicemente una argentatura superficiale (la tipica imbiancatura che si effettuava su tante monete); argentatura che in quasi tutti i punti più in rilievo della moneta si è persa ed è restata maggiormante sulla superficie liscia del fondo della moneta, nei bordi e negli interstizi dei rilievi. Originale con tantissima incrostazione? Mah .... bisognerebbe sapere dove è stato per tanto tempo!? Io dubito che sia così. Potresti provare, con uno stuzzicadenti d'oca, se facendo leva sul contorno di quella che ti sembra una incrostazione, questa salta via (almeno in parte) .... io proverei anche con la punta di un ago (operazione fatta con "leggerezza", anche se le condizioni della moneta, perdonano ... ). Se non salta via nulla, non resta che fare ripetuti bagnetti in acqua demineralizzata (ci vogliono un po' di giorni e parecchi cambi d'acqua) per vedere se le incrostazioni - se tali sono - si ammorbidiscono e si riesce a ridurle poi con uno spazzolino da denti. Non ti consiglio esperimenti da "piccolo chimico" perché non ho sapienza in questo campo! saluti luciano1 punto
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Faccio un po' di "controinformazione".... http://quifinanza.it/soldi/brexit-la-beffa-del-fmi-gran-bretagna-crescera-piu-della-germania/75504/ http://quifinanza.it/tasse/brexit-la-risposta-di-londra-allue-e-il-taglio-delle-tasse-alle-imprese/73456/ http://quifinanza.it/soldi/da-brexit-a-quitaly-il-guardian-vede-litalia-fuori-dalleuro/76474/?ref=libero ?? M1 punto
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Credo che di emozioni ne ho coltivate e colte molte, a partire da quando incominciaì a lasciare le monete del Regno per dedicarmi solo ed esclusivamente alle Medicee di Toscana. un emozione ad esempio l'ho provata quando riuscì a prendere le monete più belle, dalle mani di un collezionista nel Pisano che lasciava la sua collezione e che non intendeva certo regalarle o scialaquarle ai quattro venti. poi col tempo ho saputo gestire l'emozioni e son riuscito a non farmi sovrastare da esse, specie nell'espormi a continui acquisti che certe volte si son rivelati fatti molto bene, certe altre volte invece follie economiche senza ritorno. metto una foto di una moneta per Pisa stato zecca che difficilmente saràreperibile se non in alcuni museì.. saluti fofo1 punto
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DE GREGE EPICURI Alcuni degli antoniniani coniati a Milano da Aureolo a nome di Postumo sono piuttosto comuni, eppure non ne avevo mai avuti. Ne ho beccato uno in Francia in un piccolo lotto di monete del 3° secolo, ed eccolo qui. Purtroppo l'esergo del rovescio è fuori tondello, e questo alimenta dei dubbi: c'era scritto qualcosa? O nulla? Al D: ...POSTUMUS AUG. Al rovescio: FIDES E-QUIT La Fides seduta a sinistra,con patera nella dx e forse insegna militare nella sin. La moneta pesa 3,9 g. e misura 18,5 mm. Il colore è quello del rame puro. Dovrebbe essere la RIC 378. Con l'esergo "muto" è un po' più difficile collocarla in Mediolanum, credo.1 punto
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Ciao ARES III , ho ingrandito l' immagine della colonnina per entrare dentro il materiale di cui e' costituita ; direi che si tratta proprio di Porfido rosso e non di Granito rosso in quanto non ho notato le caratteristiche inclusioni nere di mica di questo tipo di Granito . Probabilmente questa colonnina in Porfido rosso e' stata realizzata dai Romani con questa pietra che chiamavano Lapis Porphyrites che e' una particolare varietà proveniente dal vicino Egitto , dopo la conquista di Augusto del 31 a.C. , da cave di proprietà imperiale sul Mons Porphyrites o Mons Igneus , un massiccio montuoso oggi chiamato Gebel Dokhan , situato nel deserto orientale egiziano . Purtroppo non conosco l' archeologia di Gerusalemme quindi non so rispondere all' altra tua richiesta , ciao . P.S. Anche io non credo che la Colonnina della Basilica di Santa Prassede sia quella della flagellazione , anche se occorre ricordare che questa e' solo un pezzo vicino alla base , l' originale era molto piu' alta , pero' il materiale con cui e' fatta , un raro e prezioso tipo di Granito , poco si confa' ad una colonna di tortura .1 punto
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Salve a tutti, questo è il mio primo messaggio in questa sezione e vorrei farvi vedere la mia prima moneta romana. Era da tempo che desideravo acquistarne una e ho deciso di prendere un denarietto repubblicano. Da lì parte la ricerca di varie monete di questa tipologia ma la mia completa ignoranza in materia mi ha fatto buttare su una cosa semplice e per questo quindi ne ho preso uno anonimo con un simbolo. Che dire...sono innamorato già di questa moneta, il ritratto mi fa letteralmente impazzire :D È arrivata stamattina quasi come festeggiamento per il 30 e lode preso all'esame di archeologia classica di ieri :D Scusatemi se mi sono dilungato in parole forse superflue ma sono veramente felice :) Ovviamente insieme alla moneta ho preso un testo che mi è stato consigliato, "Le monete d'argento della repubblica romana", credo sia l'inizio di un nuovo percorso di studio e di collezionismo da affiancare alla mia passione per la parte medievale :) Di seguito le foto della moneta. Fatevi avanti con pareri, consigli e tutto ciò che vorrete dire :) Gaetano1 punto
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Mi ero dimenticato di avere anche questa.....curiosità nata al momento della coniazione con la precedente moneta rimasta nel conio. Denaro Galeazzo, al R/ impronta del D/1 punto
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Io Geta mi sentirei di escluderlo a priori perche' sulle monete non ne ha mai battuta una con la dicitura ANTONINVS anche se il volto ricorda lui,quindi il cerchio si restringe almeno per me su caracalla e eliogabalo,1 punto
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Grazie @dabbene, per la tua cortese sollecitazione. In questo periodo siamo tutti in vacanza, per questo credo che tale discussione sia rimasta quasi deserta... Mi sono spinto ad aprire questa discussione, soprattutto per vedere se c'è qualcos'altro, oltre alla sete di conoscenza e studio, che ci spinge ad accumulare tondello su tondello. Siamo molto diversi, ogni collezionista, ogni collezione è un unicum, quindi credo che siano uniche anche le emozioni che proviamo nel desiderare o tenere in mano una moneta, capitata per caso o che abbiamo cercato per molto tempo. Vi invito a scrivere, ossia a descrivere i vostri stati d'animo, per formare un mosaico di emozioni legate alla numismatica. Alla fine di questo percorso, spero che si possa formare una piattaforma di tondelli ed emozioni, per avere un quadro più preciso sui fattori che ci spingono a collezionare, per avere un confronto con ciò che provano gli altri, per trovare nelle sensazioni degli altri anche qualcosa di nostro, che abbiamo forse già dimenticato. Grazie nuovamente per l'attenzione!1 punto
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Queste medagliette chiamate, come ha detto Arturo, "baverini" le ho trovate sempre carine (peccato le pessime foto) e accattivanti specialmente quelle che riportano il nome del proprietario. Sono abbastanza comuni eccetto qualche specialità quasi introvabile come gli Arditi Nazionalisti, aerostieri e qualche altra. Complimenti1 punto
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Buongiorno a tutti! Ho varie medaglie delle quali so tutto ma di questa non trovo nessuna informazione da nessuna parte.Se c'è qualcuno che la conosce, mi direbbe gentilmente di cosa si tratta e se e quale valore ha.Grazie mille1 punto
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Comunque milanese. Ne esistono anche senza segno di zecca, ma il riferimento alla cavalleria e lo stile generale della moneta la collocano nella zecca di Mediolanum.1 punto
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Lo so benissimo, so anche che la conservazione non dovrebbe essere un paramento che cambia in funzione alla rarità della moneta ma bensì un parametro oggettivo, a certe monete rare del valore di svariate migliaia di euro si perdona un po di tutto, molte volte capita di vedere perizie del tipo colpetto altrimenti Spl o Fdc, mentre per monete più comuni della repubblica si spacca il capello in quattro per cercare un'imperfezione, e il bello è che alla fine si trova perché di monete veramente perfette non ce ne sono moltissime.1 punto
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Ciao @gaetano95, gran bel follaro di Anfuso; estremamente raro, dato r4, come già avevi detto, dal MIR ( classificato al n. 400) ed anche dal D'Andrea /Contreras ( classificato al 13a). Riguardo al diritto, il MIR ci dice che la figura femminile è stata interpretata come la personificazione della Città di Capua.. Saluti Eliodoro1 punto
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Effettivamente è una tipologia estremamente rara. In vita mia ne ho visto passare soltanto un altro esemplare, all'asta Varesi 64 (https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=669&lot=622), in conservazione tutto sommato paragonabile. Hai fatto benissimo a prenderla, complimenti! Puoi indicare peso e diametro? Ciao Paolo1 punto
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Concordo con gli altri. Comunque sicuramente buona da mettere in collezione. Per quanto riguarda il valore: personalmente se questa tua moneta la dovessi vedere ad un mercatino fino a 5 euro ce li spenderei volentieri. Tra i 5 e 10 euro valuterei sul momento. Più di 10 euro rimane lì. Saluti Simone1 punto
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Salve desidererei un vostro giudizio su questo sesterzio di Faustina figlia. Grazie romanus1 punto
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@lucarosina Concordo con chi mi ha preceduto. Conio talmente stanco che non si legge neanche la firma G. Romagnoli.1 punto
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bene @Gaetano95, sei entrato in punta di piedi ma sembra che hai fatto parecchio rumore. ?1 punto
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A meno che, sporca com'è.. non ci faccia andare per campi. Ma dallo stile sarei propenso a darla al Lorenzo.1 punto
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Ci credevano i vecchi, ci credevano le donne e ci credevano i bimbi indottrinati a dovere ,cosi come ci credevano i giovani che erano gli unici che potevano arruolarsi ,e infatti lo hanno fatto praticamente tutti e "derrick" non ha fatto eccezione, un intera nazione da emarginare, isolare censurare ed escludere dalla vita politica europea dopo oltre 70 anni? per la stima che ho di loro a me va bene, anche perché, come dice sempre il mi babbo che ha vissuto di persona la cattiveria disumana dei soldati tedeschi :"avanti a esse in pari"....ma purtroppo non credo sia la soluzione.1 punto
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Bella discussione... quella in foto è indubbiamente la mia numero 1! E' un grosso di Volterra... mi racconta, e devo dire che quando mi scordo chi sono mi aiuta riguardarla... Avevo 16 anni, collezionavo da pochi mesi il Regno con metodo, su consiglio dell'amico Lorenzo @Ghera decisi che mi sarei diretto a Verona. Bucai a scuola un sabato mattina, presi un autobus di collezionisti a Pisa, zona S. Piero a Grado, e via verso Verona, per partecipare al più grande convegno del collezionismo italiano. Era novembre, ma la stagione era buona. Ero in preda ad una completa perdita di controllo. Lo scopo della missione era l'inizio della mia collezione di monete medievali, con questo obiettivo ero partito con un centinaio di euro in tasca (cento euro che corrispondevano allora a nemmeno ricordo quante paghette) ed una riproduzione in oro di un fiorino... determinato a trovare un grosso della mia Città: Volterra! Scambiai la riproduzione per 60/70 euro, poi mi misi alla ricerca e lo trovai! era li sul banco di Mauro Benci, un commerciante poi divenuto un caro amico. In quell'occasione conobbi molte delle amicizie che ancora coltivo, tra le altre quella di Roberto Ganganelli, al tempo appena divenuto direttore di CN in seguito alla scomparsa del compianto Mario Traina, che purtroppo non ho mai conosciuto, il quale mi lasciò i suoi contatti e per il quale, pochi mesi dopo, scrissi il mio primo articolo, proprio su Volterra. Molti amici, alcuni diventati grandi amici, altri con cui ci troviamo annualmente in quel luogo magico, sempre nel solito ristorante ormai da sei anni, salvo alcune assenze rare. Questa moneta mi racconta, mi ricorda come la numismatica è scoppiata per me in una bella giornata di novembre, ormai sei anni fa, mi ricorda di come sono e di come nella mia vita sono nate le cose più belle dopo un tuffo coraggioso e folle nel vuoto dell'incognito.1 punto
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Di emozioni nella numismatica ce ne sono tante....per le monete ma anche per i rapporti umani che la numismatica riesce in alcuni casi a generare.... Ne ho raccontate nel tempo sul forum e anche in altri ambiti tante privilegiando sempre però l'uomo con sullo sfondo le monete.... Certamente la moneta al collezionista, studioso genera tante passioni, la variante, l'inedito, la bella conservazione, la storia che c'è sempre dietro a una moneta, il finire una serie, è una sfilata di emozioni non ci sono dubbi.... Provo a postare una emozione che lega questa moneta a una persona, un caro amico del forum che me l'ha donata e se uno dona ci sono sempre motivazioni umane e relazionali alla base. E allora questo recente caro ricordo di una monetazione che non seguo ma che ti lega a un qualcosa....Napoli, Ferdinando II, 1 tornese 18521 punto
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Stamattina, come capita spesso, ero per lavoro in zona Richelieu-Drouot. A mezzogiorno (i Galli mangiano presto...) avevo poi un pranzo di lavoro nella stessa zona. E quindi alle 16.00 una riunione con Microsoft nella loro sede, a Issy-les-Moulineaux, in mezzo al nulla, nella banlieue sud-ovest, ma raggiungibile in una quarantina di minuti di metro da Opera. A dire la verità me ne ero dimenticato, mi é rivenuto in mente quando ci sono passato davanti (questo dà la misura di quanto io sia un pessimo collezionista) che proprio oggi all'Hotel Drouot (che non é un albergo, ma il più grande "hub" europeo per quanto riguarda le aste di antiquariato) c'era un'asta interessante di Chayette & Cheval. Chayette et Cheval non é una casa numismatica. E' una delle tante case d'aste antiquarie parigine che gravitano, da decenni o da secoli, intorno a Drouot. Normalmente vendono un po' di tutto: opere d'arte, mobili, e via dicendo. Quello che capita. Ed ogni tanto, non frequentemente, capita che tra quello che propongono ci siano monete. Di solito singole collezioni, in cui può capitare di trovare qualcosa d'interessante. Era stato il caso qualche anno fa, quando proposero alla vendita una collezione tematica di monete greche caratterizzate dall'avere al rovescio raffigurazioni di animali. Era la collezione di un medico, se non ricordo male. Per la maggior parte monete molto belle. L'asta era poco dopo il Salon de la Bourse, e, essendo Chayette & Cheval presente alla Bourse proprio per presentare questa collezione, con @@cliff avevamo avuto modo di buttarci un occhio. Tra i vari animali c'era un leone, per me estremamente interessante. Il leone di un'imitazione massaliota MASSA alfa. Tra l'altro con una legenda conosciuta in un unico altro esemplare. In ogni caso una moneta di quelle che ti capitano raramente più di una volta nella vita. Purtroppo il giorno dell'asta ero a Tolosa, per cui non potei partecipare in sala. Lasciai la mia offerta (corposa) a Chayette & Cheval, da assente. E me la aggiudicai. E, (per la cronaca) a qualche centinaio di euro di meno della mia offerta massima (caso raro). Una moneta estremamente importante. Mi pare che ne discutemmo anche qui. Oggi invece, essendomi casualmente e fortunatamente ricordato dell'asta ed essendo in zona (ieri invece mi sono scordato, ed in un'altra asta c'era un pezzo che mi interessava...) ho trovato il tempo per fare una scappata velocissima, alle 11, per vedere i lotti. E poi, tagliando un po' corto il mio pranzo di lavoro, alle 13.30, ora di inizio dell'asta, ero là. Non compro monete spesso. Come ho già detto sono un pessimo collezionista. Le monete mi piace studiarle, e per farlo é essenziale poterle manipolare. Normalmente mi é possibile farlo con collezioni pubbliche. Ma con tempi e ritmi non stabiliti da me. Per cui qualcuna la compro (o cerco di farlo). Soprattutto quando ritengo si tratti di esemplari estremamente interessanti che rischiano di uscire dal tracciato radar. Altre volte, più semplicemente, perché si tratta di monete che mi piacciono. Quindi oggi ero a Drouot. C'erano un paio di lotti che mi interessavano, poi, dopo aver dato un'occhiata diretta a tutta la collezione offerta, sono diventati quattro, alla fine mi sono aggiudicato sei monete (ma la collezione era veramente bella). Il bello di aste del tipo di quella di Chayette & Cheval é che non essendo la casa una casa numismatica, c'é di tutto. In sala credo non fossimo non più di una quindicina (tra commercianti e collezionisti) interessati alla splendida piccola collezione di celtiche. Gli altri erano lì per le sculture, i quadri, ecc. Era da parecchio che non mi ritrovavo in questa dimensione: che bello il sapore dell'asta vissuta in sala, l'alzare la mano, il llitigarsi i pezzi... Qualcosa di antico. Sì, c'é il "live", le webcam, quelli al telefono, quelli che hanno lasciato le offerte al "commissaire" o all'"expert". Ma la partita si gioca tra quelli che sono in sala. E' qualcosa che ha più a che vedere con l'antropologia che con la numismatica, di questo sono sicuro, Qualcosa che mette insieme l'adrenalina, la carta di credito, le monete, l'ambiente. Qualcosa che contiene elementi irrazionali, emozionali, per quanto uno si sia cinicamente studiato la situazione in anticipo (salvo poi scordarsi la data... come capita regolarmente al sottoscritto). Insomma, mi rendo conto che l'ho fatta esageratamente lunga (e me ne scuso). Questo post aveva in realtà come scopo quello di mostrarvi questa, che credo sia una delle più interessanti monete emesse nella Valle del Rodano (Francia sud-occidentale, a ridosso dell'Italia) nel periodo preromano. Sì, lo so, può sembrare un orrore (in effetti lo é). Queste sono monete che si trovano molto raramente, quando si trovano sono spesso in conservazione pessima, sempre coniate su tondelli "corti" e decentrate: al rovescio o si vede la legenda o la figura. Le due insieme non é dato. E costano un occhio. Ho trovato questo esemplare un ottimo compromesso: la legenda é integra (fatto quasi eccezionale) e della testa del cavallo solo qualche particolare ripetitivo cade fuori tondello. Anche il dritto non ha deficienze importanti. E, come può capitare in aste non specialistiche credo di averlo pagato poco (mi aspettavo maggiore battaglia, ma é anche vero che c'erano altri pezzi che erano molto più appetibili per i Parigni, questa é una moneta del sud...). Il fatto che l'abbia forse pagata poco rispetto al suo valore di mercato é secondario (non ho esitato, e non esito, a pagare n volte il prezzo di mercato di una moneta se la reputo importante: l'ho già detto, sono un pessimo collezionista...). Quello che può essere interessante é ciò che questa moneta rappresenta. Il dritto é tratto (indirettamente) dall'Apollo massaliota. Il cavallo al rovescio é (tradizionalmente) considerato tratto dalle monetazioni puniche (e messo in relazione con i pedaggi pagati da Annibale alle popolazioni del Rodano nel 218 aC). Altre ipotesi più recenti lo ritengono ispirato ai didrammi romani repubblicani. La legenda é in caratteri nord etruschi. Della stessa esistono varie letture. E' una classica moneta che definirei "di crocevia". Tra l'altro il peso é quello della dracma padana (dirimpettaia) dello stesso periodo. A me piace da morire. Se a qualcuno interessa cerchiamo assieme di approfondire (e ce n'é da scavare...).1 punto
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Durante le loro "scorribande" in territorio italico, gli ungari chiesero, ai re italici, enormi quantità di metallo prezioso (anche in forma monetale) per non aggredire militarmente i paesi sul loro cammino. Parte delle monete facenti parte del bottino vennero utilizzate per decorazione degli abiti o per le briglie dei cavalli. Rizzolli/Pigozzo 2015 Le monete forate rinvenute nelle necropoli probabilmente dovevano far parte di elementi del vestiario del defunto ed indicano, più che un’offerta teologica (obolo di Caronte), un loro uso ornamentale o talismanico (una sorta di medaglia,....della serie io ero stato lì e mi sono coperto di gloria?), è/era costume popolare nella cultura dell'Europa dell'est dove le monete forate si riteneva che fossero un simbolo di augurio e prosperità. Una teoria interessante indica le la forotura era praticata anche per una forma di sfregio nei confronti dell'autorità che la aveva emessa: un esempio lo troviamo in Ruotolo che scrive: “Quando, dopo questo insuccesso, la rivolta musulmana si fece endemica prese luogo la pratica di fregiare le monete di Federico in più modi: spezzandole, piegandole e riaprendole o addirittura forandole con punteruoli di forma triangolare, tonda, quadrangolare o forma di semiluna; quello che sembra certo è che queste monete, pur così gravemente alterate continuavano a circolare nell’ambito della comunità musulmana.”1 punto
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@@Lory-NM Di ogni banconota dovresti specificare il codice corto altrimenti non si può risalire alla quotazione di catalogo.1 punto
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@@Bogherpiat Se è in perfetto FDS puoi anche tenerla, altrimenti... a parer mio puoi spenderla.1 punto
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@@Lory-NM Quella con i tre numeri radar non ha senso tenerla, comunque i dati vanno accompagnati anche dal codice corto.1 punto
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