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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/05/16 in tutte le aree
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@@Georg se (vista la citazione vulcanologica) hai un'impostazione scolastica strettamente matematico/scientifica e speri di trovare la "tranquillità del collezionare" in qualche scala parametrica che MISURI lo stato di conservazione perfetto di una moneta come se si parlasse del peso, del titolo, della tiratura e, in parte, della rarità allora caschi proprio male... Senza andare tanto sul filosofico siamo credo tutti belli grandi e vaccinati per essere consapevoli che un GIUDIZIO in quanto tale è PER DEFINIZIONE SOGGETTIVO cioè si basa sulla propria esperienza personale, gusto estetico, abitudine etc etc etc Tanto più se andiamo a giudicare una caratteristica prettamente estetica questo giudizio lo puoi imbrigliare in tremila parametri più o meno condivisi a seguito di grandi consultazioni fra tutti gli addetti ai lavori in un determinato ambito ma tanto se a me piacciono le bionde e a te le more per me la più gnocca del paese sarà la stangona bionda e per te la stangona mora. Poi ci sarà un terzo che ti dirà che la piccolina rossa le batte tutte e due... Per non parlare poi di altro tizio che siccome proviene dall'altra parte del pianeta ti dirà che in realtà sono tutte e tre scarsissime perchè non hanno i fianconi e non sono floride e abbondanti come piacciono dalle loro parti... Fuor di metafora: ad alcuni collezionisti le monete piacciono patinate, ad altri no. A chi piacciono FDC a chi solo vissute e circolate. Chi conta ogni segnetto e al secondo micrograffio di 1 mm la moneta non gli piace più, chi conta colpi e colpetti e magari ok colpo sul bordo ma non sui rilievi (o viceversa) e chi invece se ne sbatte bellamente di entrambi. Il problema (in teoria) nasce quando ad esprimere il GIUDIZIO (SOGGETTIVO lo ripeto) è il venditore/perito ma che solitamente già mette le mani avanti con la formula "a parer mio" e affini. Succede allora che un tale anni fa qui sul forum si incazzo' come una jena (giustamente) perché un notissimo ed onesto perito (brava persona per carità mica paraculo) gli inviò delle lire della Repubblica definite FDC assoluto ma con dei graffi veramente brutti... Noi tutti fummo perplessi vista la fama e visto che molti ci si erano trovati bene ma esaminando altre monete in vendita mi accorsi che effettivamente secondo il giudizio (SOGGETTIVO) di questo perito la presenza di graffi non incideva sulla definizione della conservazione (semmai sul prezzo). I colpi no invece, non li tollerava più di tanto, tant'è che in vendita monete di "martellate" non ce ne erano. Capitò poi un altro noto perito che giudicò in "eccellente conservazione" una moneta bella grossa di circa 40 mm di diametro con un SOLCO di circa 20 mm x 2 mm da parte a parte bello piazzato al centro della moneta... (C'è da dire però che i rilievi erano proprio belli, niente da dire :D ) Ho detto che il problema nasce "in teoria" perchè poi "IN PRATICA" è il collezionista che sceglie nel suo percorso collezionistico il perito che più si avvicina al SUO giudizio e che quindi lo aggrada di più in quel particolare momento. Magari all'inizio apprezzerà quello di manica larga ma dai prezzi "buoni" ma poi fattosi più esigente si rivolgerà a qualcuno dal giudizio più severo, oppure vista l'indole esigente andra' subito da quello che ha fama di essere il top della categoria ma che ti spara "prezzoni" anche per robbetta comune. Indipendentemente da ciò comunque la moneta in un dato momento DOVRA' PIACERE AL COLLEZIONISTA E SOLO A LUI SECONDO I PROPRI CRITERI ESTETICI ED ECONOMICI. Le definizioni BB, MB, FDC, FDC ECCEZIONALE, REALE, COMMERCIALE servono solo per capirsi più facilmente e a grandi linee tra di noi collezionisti o con eventuali commercianti in caso di acquisto, scambio, chiacchiere varie ma poi all'atto pratico o ti piace o non ti piace e vivi tranquillo. Saluti Simone4 punti
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Slovakia 1993 0,10 koruna 1 koruna 2 korun 5 korun4 punti
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Oggi il Comitato Assaggi del Circolo di Parma (costituito da me medesimo, @@libeccio e @@guasti2007) è stato impegnato nella valutazione del ristorante. Confermo che con il menú da 25 usciamo rotolando ;)3 punti
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Ho spostato questa discussione perché penso sia spunto di un interessante approfondimento e vorrei mettermi a confronto con quello che io penso e quello che possono portarmi gli altri conoscitori delle monete sabaude. Cominciamo a chiarire di cosa parliamo... in questa discussione viene presentato un due denari di Vittorio Amedeo II in cui dalle immagini non riesco ad identificare la data (forse dal vivo qualcosa si vede), questo è uno dei problemi che si riscontra spessissimo su queste monete, infatti la rarità di queste "piccoline" non è il numero di esemplari rintracciabili, ma il numero di questi a cui si può dare una esatta classificazione, cioè con il millesimo visibile. Questo porta a mettere in secondo piano un altro problema... l'esatta composizione delle legende del diritto che, normalmente, non sono mai visibili o solamente in piccole frazioni. Pochi esemplari identificati perfettamente e pochi di questi con anche solo tratti di legenda visibili, questo è il quadro che ci viene presentato! @borgobaffo che ha identificato (come sempre :hi: ) la moneta ha aggiunto la classificazione del MIR visto la parte leggibile della legenda. Qui inizia il problema.. il Mir indica la legenda VIC AM II D G D SAB P PED REX CYP per le due tipologie (prima e seconda) dei due denari di VA duca e la variante VIC A... SAB P P R CYP per quello di II tipo con data 1694 (considerato anche il meno raro della tipologia) Mario Traina in "le monete italiane del secolo XVIII - i savoia" indica una sola tipologia, mentre nello speciale di cronaca numismatica indica VIC AM D G D SAB P P REX CYP e per il 1694 la variante SAB P P R CYP Biaggi solo quella considerata del 1694 Simonetti non segnala una legenda completa... ora non vorrei farvi tediare oltre per giungere alla conclusione.. il 1694 essendo il millesimo con più pezzi rintracciati è l'unico che ha permesso di arrivare a una esatta lettura delle legende e gli altri vengono solamente indicati come copia/incolla del I tipo? (questo potrebbe portare ad errori come quelli che Borgo stava facendo identificando il millesimo da un particolare non specificato) per quanto riguarda il due denari del 1680 della reggenza siamo riusciti a ricomporre la legenda completa confrontando i pochi esemplari e facendo un "collage" dei vari tratti leggibili. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VA2RE/1 Mia intenzione sarebbe fare la stessa cosa con le tracce di leggenda conosciute nelle altre date e mi servirebbe l'aiuto di tutti. Personalmente sono convinto che la legenda che viene affibbiata al 1694 sia comune con tutte le altre date, ma non abbiamo certezze per ora! quindi grazie a @@pedro_88 per avermi dato lo spunto e inizio a ringraziare tutti quelli che parteciperanno a questa discussione o potranno portare dei contributi! .... vi devo chiamare uno a uno o intervenite tutti numerosi anche solamente per un vostro parere???3 punti
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Buona giornata Vi presento il mio Bisante ossidionale Per il peso dovete però aspettare che mi arrivi il bilancino ..... Questo ha, tra i due triscele la sola " I " taluni dicono che identifica la coniazione a Nicosia, mentre " I F " è l'indicativo di Famagosta. Non so in verità; Nicosia dal 25 luglio era "sigillata" e il 9 settembre i turchi entrarono nella fortezza; l'assedio vero e proprio si è quindi svolto in poco più di un mese; è stato sufficiente per decidere di coniare una moneta? Addenda: Vedo che sul cartellino del commerciante che me l'ha venduto, c'è il peso di gr. 4,74 ed anche - seppur poco leggibile - c'è nella legenda ....SSIDIO :pardon: Saluti luciano3 punti
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non per essere 'rompino' .. :) ma rientrato all'ovile ho potuto fare qualche piccolo approfondimento. Innanzitutto nessuno ha dato finora un qualche riferimento bibliografico su questa tipologia di monete, tranne la citazione del MEC ch pero' risulta insufficiente e scarsamente rappresentativo per questa serie. Solo una delle monete riportate da Rorey cita il testo giusto - riportato dall'asta di Stephen Album, e non mi stupisco essendo Album un vero pozzo di scienza tanto piu' che la sua specialità sono le monete islamiche ... Il testo che ha maggiormente studiato queste emissioni è : Wallace TOMASINI the barbaric tremissis in spain and southern france : Anastasius to Leovigild ANS - NUMISMATIC NOTES ADN MONOGRAPHS N. 152 - NY 1964 un testo abbastanza vecchio e non comunissimo ma ancora il punto di riferimento per questa monetazione almeno finché la brava studiosa spagnola Pliego Vazquez che ha recentemente presentato un paper su questo tema a Taormina non produrrà il corpus cui sta alacremente lavorando. Quindi per riepilogare non tremissi Visigoti della serie regale, bensi imitazioni barbariche visigote - di probabile area spagnola. L'imitativa è a nome di Giustiniano - quindi VI secolo. Classificate nel gruppo JAN 7 nel testo del Tomasini. RAFFIGURAZIONE Ho scansionato di seguito le pagine che ci interessano. La prima pagina sotto riportata, pag. 106 del testo descrive, riportandone i disegni , i particolari stilizzati di questa particolare serie di emissioni, si noti la somiglianza straordianria tra le raffigurazioni rappresentate a matita e descritte da Tomasini e quanto appare dal diritto della ns moneta (la forma della nuca, il naso , l'occhio globulare etc. fino al grande pettorale con la croce). LEGENDA A pag. 107 sono descritte le legende. Quella dell'esemplare che ci interessa (n. 367 del catalogo) è descritta meglio a pag. 225: dritto : C (rovesciata) IVIIIoo TIICC rovescio : III triagolo rovesciato o oIVI e poi OOdeltaO in esergo ambedue sorprendentemente similari al nostro tipo. PESO chiedevo il peso perché questa particolare serie è leggermente sottopeso rispetto alle altre imitazioni barbariche della medesima area. Un eventuale falsario difficilmente avrebbe potuto conoscere questo particolare citato - da quanto mi risulta - nel solo testo specialistico del Tomasini FOTO Un esemplare simile per tipi e con le legende riportate sopra è descritto alla tavola XVIII al n. 367 (qui sotto allegata) del testo Purtroppo la foto non è charissima e lo stile della raffigurazione leggermente diverso, tuttavia con un po' di sforzo non è difficile riconoscere l'attinenza con l'esemplare postato sopra. Si distinguono peraltro anche il perlinato - assai particolare come facevo rilevare piu' sopra formato da piccoli triangoli che si incastrano l'uno sull'altro e non dalle classiche perline - la stilizzazione del volto; la forma delle lettere e al rovescio inequivocabile la Vittoria con la testa che sembra terminare nella grande X che sta a rappresentare in realtà il Cristogramma. Delle tre l'una: o era falso anche il tremisse del Tomasini, oppure è un fratello autentico oppure è un fratello fasullo la moneta di questa discussione. °°° Detto tutto cio' non vuol dire che la moneta in question sia autentica, devono chiaramente essere effettuati tutta una serie di riscontri - de visu - insostituibili per un'analisi compiuta. Penso pero' sia importante almeno avergli dato una referenza come riferimento nella letteratura nota che ha studiato questa particolare classe di emissioni. Il fatto poi che tale moneta compaia accanto a tremissi Visigoti palesemente fasulli lascia indubbiamente qualche sospetto e per questo reitero la necessità di un esame da vicino del pezzo. Tuttavia sarei cauto nell'applicare la proprietà transitiva che a volte si rivela fallace: se mi accompagno ad una ragazza scema non vuol dire - transitivamente - che lo sia anch'io ... e viceversa :) absit inuria verbis e buon week-end a tutti..3 punti
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Le battaglie che avvenivano nel mondo antico erano molto cruente ; dopo i primi lanci di frecce , giavellotti e pietre continuavano spesso per molte ore in sanguinosi corpo a corpo ; erano molto diverse dalle battaglie dei nostri tempi quando i soldati muoiono senza vedere in faccia il nemico ; nei tempi antichi , nel mondo romano e posteriore , fino all’ introduzione della polvere da sparo , la morte era travestita nei panni del nemico che si trovava di fronte al soldato del diverso schieramento e le armi da contatto in uso : spade , aste , asce , mazze o le terribili spade ricurve dei Daci tanto temute dai soldati romani , che preferivano le frecce dei Parti , le quali si impugnavano a due mani infliggendo terribili fendenti ; tutte queste armi dirette procuravano morte istantanea , mutilazioni e ferite piu’ o meno gravi e mortali . Esistono rappresentazioni scultoree nelle quali si vedono soldati romani sotto shock come in alcuni pannelli , di cui uno riprodotto in foto della Colonna Traiana a Roma , a causa delle ferite riportate in battaglia , mentre vengono curati dai medici militari , ma chi erano questi soldati medici militari , quando e come intervenivano per curare i feriti ? Sappiamo molto poco riguardo alla medicina militare nell' età repubblicana ; alcuni autori che trattano di questo argomento , come Tito Livio , raccontano che i feriti nelle battaglie venivano portati nei villaggi situati nei pressi della zona nella quale si era svolta la battaglia , per essere curati . Con la riforma dell' esercito di Augusto venne creata una formazione di soldati medici militari di Legione che avevano ricevuto una particolare istruzione relativa alle varie situazioni fisiche , dovute a ferite , che si potevano creare in battaglia . I medici militari vennero arruolati come gli altri soldati e rimasero in servizio per circa 16 anni presso i “valetudinaria” , ospedali fissi da Castrum che potevano essere in tende o in muratura come quello in foto di Novae in Mesia , sede della Legione I Italica al tempo di Vespasiano ; i medici seguivano la Legione anche in battaglia per i pronti interventi . Negli accampamenti provvisori di movimento , era presente anche una infermeria i cui resti sono stati trovati in diversi accampamenti , con a capo il "medicus castrensis" che era esentato da ogni altro servizio il quale era assistito da “capsarii” , l’ infermiere di oggi , da “frictores” , forse dei massaggiatori , “unguentari” , “curatores operis” , farmaceutici , “optiones valetudinarii” , personale addetto al vitto e all' amministrazione dell’ infermeria . Dopo la caduta dell' Impero Romano tutta questa perfetta organizzazione medica militare e non , scompare o quasi . Con il Cristianesimo , il culto imperiale di Esculapio Medico è sostituito da Cristo , medico dell' anima e del corpo , il Vangelo si rivolge anche agli ammalati e si parla di guarigione come di un divino intervento . La medicina religioso cristiana combatte la scienza e promuove in alternativa le preghiere , la scienza medica tanto studiata e praticata dai Greci e Romani decade e viene considerata inutile . Anche l' influsso delle religioni mistiche orientali incontra questa medicina religiosa occidentale e insieme si fondono in una medicina popolare che ricorre spesso al culto di Santi guaritori , anche qui sostituendosi alle antiche divinita’ e ninfe pagane . Con il trascorrere del tempo ed anche con l' influsso bizantino , questa medicina popolare religiosa si trasformerà man mano in medicina erboristica che segnerà l' inizio di una nuova ricerca e scienza medica .2 punti
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Sul post # 2668 Stile bellissimo e conservazione eccezionale: nulla da eccepire. Lo stile dipende dall’abilità dell’incisore, la conservazione dalla capacità dell’oro di mantenere rilievi e colorito come appena uscito dal conio se non messo in circolazione anche dopo 230 secoli. Infatti l’oro, a differenza dell’argento, non subisce l’azione chimica dei componenti dell’atmosfera, e nemmeno dei sali e di altri metalli con cui può entrare in contatto nel suolo se interrato. Qui ho messo a confronto il distatere della Roma Numismatics XI (foto sotto) con quello della Rauch 89 con gli stessi conii citato nella didascalia. Kingdom of Macedon, Alexander III 'the Great' AV Distater. Amphipolis, circa 325-323 BC. Head of Athena right, wearing triple crested Corinthian helmet decorated with coiled serpent / Nike standing to left, holding wreath in outstretched right hand and stylis over left shoulder; thunderbolt to left, ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ to right. Price 163; Müller 1; NGSA 7, 173 = HD Rauch 89, 1080 (same dies); for the date, see Troxell, p. 128. 17.13g, 24mm, 7h. I due stateri sono molto simili, anche nel peso (Rauch = 17,22 g). Purtroppo il diametro e l’asse di conio non compaiono nella didascalia Rauch https://www.sixbid.com/browse.html?auction=304&category=4564&lot=240529 Dell’esemplare Rauch conosciamo la stima (45'000 EUR) e il realizzo (70'000 EUR), mentre l’esemplare Roma ha una stima di 25'000 GBP (32.326 EUR) e un prezzo di partenza di 20'000 GBP (25.860 EUR). https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2593&category=53555&lot=2179160 Fra un mesetto conosceremo il suo destino . apollonia2 punti
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ciao a tutti, dal Messico una suggestiva serie di 1/4,1/2 e oncia rappresentanti il bassorilievo di El Tajin2 punti
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Ho perso 1991-1992. Federazione Russa. Ecco con questo abbiamo vissuto molto a lungo.2 punti
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Su Panorama Numismatico di questo mese, un articolo riepilogativo sulle varianti dei quattrini per i Reali Presìdi: http://www.lamoneta.it/topic/147326-panorama-numismatico-marzo-2016/2 punti
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500 Lire 1993 R.S.M. Ceppo Fiorente2 punti
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______________ 1993 Turkmenistan 1 Teňňe - Acciaio rivestito di rame2 punti
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Inserisco queste due di seguito giusto perché sono nuove nazioni per la nostra lista. ______________ 1993 Namibia 5 Dollari - Ottone2 punti
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Buongiorno a tutti, A Rimini circa 20-30 anni fa, hanno scoperto praticamente in centro città' questa domus romana del II secolo DC. È casa di un medico dell'epoca, mi è capitato di vedere alcuni degli strumenti medici utilizzati all'epoca e sono rimasto molto sorpreso. Alcuni sono identici a quelli in uso oggi. Saluti e buon we Silver2 punti
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Volevo condividere con voi la soddisfazione per aver completato, con l'arrivo dei 4 quattrini 1798 senza sigle (R4), la serie dei Quattrini dei Reali Presìdi di Toscana, varianti conosciute comprese. Non sono certo FDC, ma per ora mi accontento così: sono le monete del mio paese natale, Orbetello, e collezionarle ha avuto per me un'emozione particolare!2 punti
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Vi propongo un gettone che ho trovato per caso e che mi ha incuriosito subito per le scritte in francese a dispetto della collocazione italianissima dell'albergo. Si tratta di un gettone del Hotel Pellegrino di Bologna che era sito in Via Ugo Bassi, 7. Dico era perché il vecchio edificio (di cui allego alcune foto del 1926) non esiste più e al suo posto oggi c'è un altro edificio che potete vedere tramite il link street view che segue (E' il palazzo giallo sulla destra) https://goo.gl/maps/YSUHs6EnQV32 Da ricerche online si evince comunque che l'albergo all'epoca fosse molto famoso e con una clientela ricca e cosmopolita. Da qui si spiega probabilmente l'uso del francese che all'epoca assolveva la funzione di lingua/ponte internazionale che ha oggi l'inglese per noi. In quest'ottica e viste le molte informazioni riportate sul gettone, come ad esempio i prezzi delle camere, credo che il gettone in questione sia da classificare come gettone pubblicitario e databile tra il 1880 e i primi anni del '900 in quanto poi dagli anni 10 fino al 1930 (anno di cessata attività) la proprietà passò ad altra persona. L'edificio durante l’ultima guerra fu distrutto da una bomba e oggi a ricordare la presenza dell'albergo rimane solo una moderna lapide sita sul frontale del nuovo palazzo che si rifa' a quella originale voluta nel 1886 dall'allora proprietario (tale Francesco Ravaldoni) e il cui testo, opera del poeta e scrittore Giosuè Carducci, rammentava che qui soggiornò nel 1819 il poeta inglese Lord Byron. Altri ospiti illustri furono poi Giacomo Casanova e lo scrittore Charles Dickens. Anche online però ci sono ancora tantissimi cimeli a testimoniarne ancora a lungo il passato glorioso. Saluti Simone PS Curiosità numismatica: a pochi metri da Via Ugo Bassi,7 sulla sinistra c'è l'incrocio con Via della Zecca. Proseguendo là dietro tuttora c'è il frontale dell'antica Zecca di Bologna attivamente operante fino alla fine dello Stato Pontificio e nei primi anni del Regno d'Italia. Precedentemente però questo frontale era montato su via Ugo Bassi proprio davanti al "nostro" Hotel Pellegrino. ;)1 punto
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C'è curiosità che vorrei soddisfare. Parlo della moneta 50 CENTESIMI "LEONI" di Vittorio Emanuele III, coniata dal 1919 al 1925, a bordo liscio e a bordo zigrinato (o rigato). E cominciamo dal 1919: quelle a bordo liscio sono considerate NC, mentre quelle a bordo rigato C; com'è possibile allora che le seconde, comuni, abbiano una quotazione ben maggiore delle prime (non comuni)? Ma andiamo avanti: le monete emesse negli anni 1920-21 sono CC (comunissime) sia quelle lisci che zigrinate. Eppure, anche qui, quelle a bordo rigato valgono molto di più! Saltato l'anno 1923 (anno di non emissione), per il 1924 le cose si ribaltano: coniate in un numero esiguo di soli 599.000 esemplari solo quelle a bordo liscio sono considerate R3, mente le altre "semplicemente" R. E infine l'anno 1925: monete C (comini) sia del 1° che del 2° tipo; a e ancora una volta, sono solo i pezzi a bordo zigrinato a essere quotati molto di più rispetto ai primi. C'è qualcuno che sappia darmi una motivazione precisa, fondata cioè su conoscenze della monetazione di quegli anni e non dovuta a congetture, che seppur possibili e accettabilissime, non mi darebbero una risposta adeguata? Grazie!1 punto
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Ho pensato di condividere con voi il mio ultimo acquisto, diciamo che ho deciso di meritarmi un bel regalo......... :angel: E' una moneta carica di storia, una soddisfazione averla in collezione e tenerla in mano. Come conservazione siamo sul qbb, non avrei saputo fare di meglio quindi ho utilizzato le immagini inserite nel sito online del venditore, sono sicuro che me lo perdonerà......... Vespasiano, Sesterzio, zecca di Lione, 72, RIC 1181 D: IMP CAES VESPASIAN AVG P M TR P P P COS IIII R: IUDAEA CAPTA S C Un bel modulo, 21,97 gr. e 35 mm.1 punto
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In ogni caso, esiste uno studio molto ponderato e se sulla base di ritrovamenti a Nicosia abbiamo solo pezzi con la I dobbiamo dedurre che vista l'impossibilità di far entrare pezzi con IF, siano da considerarsi i primi battuti. Anche se non abbiamo la sicurezza di ciò non abbiamo pure la prova negazionale. Quindi sia in un senso che nell'altro tutto è possibile, pure l'impossibile. Se non si può provare il fatto che mille angeli ballano sulla capocchia di uno spillo ne si può escludere che questo sia vero.1 punto
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Riguardo al dilemma Nicosia (I) e Famagosta (I.F), temo che il dubbio rimarrà. Però grazie al buon Pitsillides, ed al museo archeologico di Nicosia, sono venuto a sapere che in effetti nella stessa Nicosia - che non dimentichiamo era la città principale dell'isola - sono stati registrati diversi rinvenimenti di Bisanti con I, alcuni dei quali hanno tutte le caratteristiche degli interramenti di emergenza. Ho dei dubbi sul fatto che si possa trattare di monete solo in seguito riportate a Nicosia dopo l'assedio di Famagosta, per due motivi: ai Turchi non credo proprio interessassero questi pezzi di rame (addirittura seppellirli mi pare improbabile); la città di Nicosia caduta era ormai in mano turca e quindi i pochi veneziani ancora in giro per l'isola non penso che sarebbero andati proprio là per nascondere i propri bisanti. Questo ovviamente non è una prova che i pezzi con solo I siano stati coniati a Nicosia, certo, però d'altra parte non dobbiamo dimenticare che a Nicosia (sulle mura, sul bastione Podocataro e in altri luoghi interni) sono stati rinvenuti solo pezzi con I (e in quantità davvero notevoli, pare centinaia di pezzi senza contare quelli non registrati nel corso dei secoli: i primi dati archeologici sono degli anni '30 del '900). Riguardo al problema dei tempi ristretti, in realtà un mese è ben che sufficiente a mettere su una produzione di monete di necessità. Se si scorrono altri assedi del periodo (e in questo il libro francese appena edito è illuminante) si vede che molti assedi in europa anche più brevi ci hanno lasciato delle testimonianze numismatiche.1 punto
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forse la prima moneta dell'era moderna è proprio il testone di Galeazzo Maria Sforza. Non la lira Tron, rimasta esperimento inascoltato e addirittura condannato dal Governo Venziano che stigmatizzo' il gesto. Il testone da' l'avvio ad una monetazione che sarà imitata in tutta Europa, dai viertelgulden tirolesi di Sigismondo, ai testoni francesi di Luigi XII che porterà la gigantesca innovazione in Francia del ritratto del sovrano, dove per 700 anni la monetazione regale fu rigorosamente aniconica - eccezion fatta per i rarissimi ducati aurei di Trévoux che pero' si ispiravano ad un prcedennte Sforza : Francesco. Svizzera, Germania, la stessa Inghilterra introdusse il Testoon con Henry VII, ma anche i Paesi Nordici e qualche Balcanico introdussero il nominale piu' pèesante sovente accompagnandolo con il ritratto del sovrano. In Spagna non ci fu un equivalente del testone, o meglio venne piu' tardi, ma in compenso loro erano molto avanti con tante innovazioni rispetto al resto della monetazione auropea. Per il passo innovativo successivo bisogna aspettare l'introduzione del ducatone - o in Inghilterra delle 'corone', veri e propri giganti che dominarono il '600. Ma questa è un'altra storia..1 punto
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Sembra un otto maravedis spagnola/coloniale del XVII secolo. Forse è meglio spostare la discussione nell'apposita sezione.1 punto
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Ciao Luciano il libro è la cosuccia, peccato che si trovi solo in india. Kunker lo usa per gli imitativi indiani1 punto
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500 Lire 1993 C.D.V. Giovanni Paolo II Turibolo1 punto
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Ciao! La moneta non è messa bene (peccato, perchè quella del Gritti è tra quelle che mi piacciono di più, con la bandiera che garrisce al vento), però non è detta che sia falsa. Le stelle solitamente sono 9 (alcune varianti ne riportano 10) Le lettere sfasate .... mah! Forse è per questo che l'hanno contromarcata .... o forse è falsa l'una e l'altra :rofl: :rofl:1 punto
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Potrei spendere un migliaio di parole che lo spiega, ma qui è, in una piccola manciata di parole... Parlando solo per me, dico—se si vuole veramente la moneta—quindi il catalogo di buttare fuori dalla finestra e acquistare la moneta. :D v. ----------------------------------------------- I could spend a thousand words explaining it, but here it is, in a small handful of words….. Speaking only for myself, I say—if you really want the coin—then throw the catalog out the window and buy the coin. :D v.1 punto
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Vi sottopongo questa documentazione per un vostro parere @@blaise @@elledi @@bizerba62 @@Littore @@uzifox1 punto
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Asta Spink, di bella solo la contromarca. Ottoman, Anonymous, countermarked Venetian AV Zecchino of Andrea Gritti (1523-38), 3.39g, countermarked with Arabic word sah in rectangular punch in obverse field, coin very fine, countermark extremely fine, rare.1 punto
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@@Marco_Dune Purtroppo ti hanno informato male, non è una variante rara e in questo stato di conservazione non ha nessun valore. Dico purtroppo perché altrimenti sarei ricco, visto che ne ho una trentina :P1 punto
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20 lire gambo largo. Non è rara, è molto frequente ritrovarla ed ha una discreta valutazione solamente in stato zecca.1 punto
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Sono monete fatte così, piene di difetti e approssimazioni, ma che si poteva chiedere di più? Se pensiamo al periodo ed alle condizioni nelle quali vennero coniate, si deve perdonare tanto. Anche la mia non fa eccezione ed i difetti ci sono e si vedono: il conio decentrato, che ci preclude alla lettura di una parte della legenda; una parte del bordo "pizzicato" dalla fustella ... però quanta grazia nella composizione dell'iconografia. saluti luciano1 punto
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Veramente il "simbolo" di San Patrizio è il trifoglio, non il quadrifoglio... Il trifolgio, secondo la tradizione, è stato usato da San Patrizio per spiegare il concetto cristiano di Trinità.1 punto
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il file è stato ricaricato, adesso dovrebbe andare, anche a me dava problemi vi chiedo per favore di controllare e darmene conferma, grazie1 punto
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Matematicamente è prima dell'invenzione dell'ecografia :D Possiamo comunque supporre che sarà stata di una moneta d'argento piuttosto popolare al tempo, e che avrebbe garantito quantomeno il 50% di probabilità. p.s. una domanda mi viene spontanea: Se ci sono più uomini che donne tra i collezionisti di monete, è possibile che è nata dal fatto che la moneta si sarebbe attaccata al latte dato il nostro "attaccamento" alle monete? :rofl:1 punto
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Sul numero di Panorama Numismatico di questo mese, l'articolo riepilogativo sulle varianti dei Quattrini per i Reali Presìdi: http://www.lamoneta.it/topic/147326-panorama-numismatico-marzo-2016/1 punto
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In un lotto recentemente acquistato in Francia era presente questa moneta di Filippo II, si tratta di un forte di secondo tipo, moneta non facile da trovare, per cui, come dice Pier, per il momento mi accontento di questa conservazione! :) Il diritto è quello peggio conservato, mentre il rovescio è in discreta conservazione e tutto leggibile.. La particolarità di questa moneta è che presenta le sigle PC su entrambe le facce della moneta ( al diritto sono appena visibili). È un vero peccato che queste monete rare si trovano sempre in conservazioni basse1 punto
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IO COLLEZIONO TUTTO! Va be', mi son fatto prendere un po' la mano... Colleziono principalmente (oltre le monete) Slot Car dagli anni '60 ad oggi e trenini (quasi tutti Märklin della serie 800 e 3000)...1 punto
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5 Pence Jersey Regina Elisabetta II (1968-2015)1 punto
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BECKER ROLAND ( - 2004) Per la cessazione della sua attività Materiale : Argento * Peso : 24 gr. Diametro : 40 mm. Opus : Anonima Tiratura - Provenienza : Numismatica Testa Pietro Paolo *Esiste anche la versione in bronzo Roland Becker di Avellino, noto numismatico commerciante ed esperto di origine tedesca, nonché curatore di numerose conferenze e convegni numismatici negli anni '80 e '90.1 punto
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Grazie mille @foti.l ed @acraf, siete stati chiarissimi! ...Mi chiedo però come uno stesso catalogo abbia utilizzato valori così sfalsati (oltretutto da un anno con l'altro)...ma credo che questo resterà un mistero!1 punto
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Ho finito "I mi Piace" ma pian piano gli metterò tutti. :(1 punto
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2 Groschen 1991 Austria Seconda Repubblica (1946-2001)1 punto
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Fatevene una ragione...con le nostre tecniche di produzione il FDC non esiste....esiste il NON CIRCOLATA....la moneta viene battuta, cade in un cestello con altre monete sorelle....poi prende la sua strada....finisce in un rotolino, portandosi dietro i normali graffi da contatto, piccole intaccature per il salto che ha fatto nel contenitore finale ecc ecc. Quindi,,,mia opinione personale...diffidate a prescindere dall'eccezionale....certo...può esserci l'eccezione che conferma la regola, ma non bisogna sognare troppo ad occhi aperti..o si finisce per acquistare monete dichiarate FDC che sono state lucidate, laccate, trattate, ecc ecc. Accontentiamoci di collezionare la moneta per quello che è...accettando il fatto che, come quella in esame, è la stessa tecnica di coniazione che impedisce il FDC...che rammento,,,si potrà solo avere utilizzando coni nuovi, tondelli curati, colpo singolo...e caduta non su altre monete in un contenitore, ma su un bel cuscino di velluto... Si avvicinano a questa condizione le monete di presentazione...ma noi..in Italia...le abbiamo mai realizzate? Permettetemi di dubitare ed anzi escluderlo per VEIII.1 punto
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