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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/02/16 in tutte le aree
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Credo che il saluto con l'Annunciazione sia uno degli esempi di iconografia angelica più famosi4 punti
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Lo studio numismatico è in continua evoluzione e risente della possibilità di reperire nuovi esemplari con nuovi conii o nuove combinazioni di conii, specialmente a seguito di nuovi ritrovamenti, anche se non bisogna dimenticare il rischio derivante dalla presenza di falsi. E' normale che a un certo momento un Corpus si trovi a dover essere aggiornato, con alcune rettifiche. In genere, se il precedente studio era stato condotto con una valida ricerca di un buon numero di esemplari, tali rettifiche sono marginali e non alterano significativamente il quadro generale. Da un punto di vista strettamente statistico, grazie alle formule di Esty, ma anche con il buon senso, se nel campione preso in considerazione per il Corpus ci sono diversi conii che sono noti con un solo esemplare (nel gergo statistico definiti "singleton") aumenta la probabilità che emergano nuovi conii. Quando si compila un Corpus, è opportuno fare alcuni calcoli statistici (i migliori restano quelli di Esty), fra cui la determinazione del "coverage" ("copertura"), ossia l'attendibilità del numero dei conii individuati a coprire l'intera emissione. La formula più semplice per il calcolo del "coverage" è 1-(numero dei singletons/numero degli esemplari noti). In altre parole, se per il diritto ho ad esempio individuato in tutto 10 esemplari coniati con 5 conii noti, dei quali uno con unico esemplare noto, abbiamo 1-(1/10) = 0,90 ossia il "coverage" è del 90% (una percentuale molto alta). Più complessa è la determinazione della stima dei conii che possono essere stati utilizzati per quella emissione. Nel suddetto esempio, usando la formula che preferisco di Esty, ossia D = (d/C)(1+s/pd) con p = 2 (modello negativo-binomiale), ove D è il numero stimato dei conii, d il numero noto dei conii, C il coverage, s il numero dei singletons (anche se Esty più recentemente ha proposto p = 1 presupponendo un modello geometrico), il numero stimato dei conii del diritto è uguale a 6 e quindi in teoria potrebbe saltare fuori un esemplare con un nuovo conio del diritto. Ovviamente la statistica è più attendibile quando abbiamo invece un buon numero di esemplari studiati. Un utile parametro è il cosiddetto "indice caratteristico" (CI), che è dato dal rapporto tra il numero degli esemplari noti e il numero dei conii noti. Se l'indice è >3 l'errore di stima è relativamente basso, anche meno del 20%, mentre un indice <2 indica che le predizioni statistiche saranno in ogni caso molto inaccurate....4 punti
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Caro @@nando12 io proprio non riesco a capire questo attaccamento spasmodico ad una bustina di plastica con quattro sigilli che non ha alcun significato. Io non sigillo neanche i diamanti quando li certifico, figurati se riesco a tenere una moneta segregata. Io sono un sostenitore della perizia fotografica che permette di lasciare libero l'oggetto per essere osservato ed esaminato in piena libertà, io la moneta la devo sentire in mano. Ma pensi veramente che una perizia possa dare un surplus di valore ad una moneta? La cosa mi deluderebbe alquanto!4 punti
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Buon giorno, Mi piacerebbe aprire un post sulla raffigurazione di angeli e/o demoni sulle monete. Allego un esemplare di Angelo di Enrico IV. Ogni contributo è benvenuto Saluti A.3 punti
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Buon giorno a tutti Volevo condividere questo sesterzio di Marco Aurelio coniato nel 170 D/ busto laureato a dx R/ Marco Aurelio a cavallo armato di lancia. andante a dx preceduto da un soldato e seguito da altri tre. Cohen 502 Se volete mi farebbe piacere una vostra opinione. Le foto sono un po' piccole ma sono del venditore, aggiungo che la moneta e' gia' stata acquistata. Grazie3 punti
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Ciao. Al di là dei più che legittimi dubbi di natura puramente numismatica, non può ignorarsi una considerazione, che definirei "di buon senso" in base alla quale la coniazione aurea di cui si parla appare del tutto inconferente sia con il momento storico in cui dovrebbe collocarsi che con i mezzi, davvero disagiati, a disposizione delle Autorità monetarie anconetane durante la I Repubblica romana. Come è noto, tale disagio di mezzi non disgiunto alle condizione emergenziali in cui avvennero le coniazioni anconetane, sono ben testimoniate dalla pur scarsa monetazione argentea (scudi e mezzi scudi) , emessa per fare fronte al pagamento delle truppe francesi del Generale Monnier e che vide l'impiego in zecca di una lega di basso argento (.600) e l'utilizzo di conii originali di Pio VI modificati in tutta fretta nello stile. Ebbene, è realistico ipotizzare che in un simile turbolento contesto storico, si potesse trovare il tempo ed i mezzi per battere uno "stravagante" nominale in oro da ben 37,20 grammi, fra l'altro alle insegne del deposto (ed odiato) Papa, del quale non si conosceva fino ad oggi alcun esemplare e che la stessa casa d'aste presenta come un unicum? Scusate la poca diplomazia, ma trovo la cosa, prima ancora che numismaticamente dubbia ed incongruente, storicamente ridicola. Saluti. Michele3 punti
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Per quanto riguarda il difetto, è impensabile che, se si trattasse di ribattitura, possa apparire nello stesso punto in molti esemplari. Per quanto non abbia avuto occasione di esaminare questa tipologia direttamente (non la colleziono) la spiegazione è a mio avviso "stimolante". Si tratta di un esempio certo di conii collisi. Poichè gli assi delle facce della moneta sono alla francese, è bastato confrontare l'impronta "in incuso" su una faccia e l'altra faccia dopo rotazione alto-basso, destra sinistra (per tener conto dell'orientamento relativo delle facce stesse e della specularità dell'impronta). I risultati sono quelli indicati dalla foto sotto (ho usato per comodità l'esemplare del catalogo di lamoneta.it, che presenta lo stesso difetto) e i cerchietti indicano che le due lettere in incuso prossime alla R di Zecca sono la I e la C (rovesciate) di REPUBBLICA. Con un po' di attenzione si noteranno anteposte anche le altre lettere (in particolare la B e la L, sempre rovesciate). Per chi non lo sapesse, si parla di "conii collisi" quando, per errore, i due conii di D/ e R/ sbattono uno contro l'altro in assenza del tondello da imprimere, e l'uno trasferisce sull'altro parte della propria impronta (in rilievo) che verrà poi da quest'ultimo riverberata sui tondelli (come incuso). :) Per quanto riguarda la conservazione nel complesso (tenuto conto di debolezze e ossidazioni) sarei per un qSPL (la prima) e un BB/SPL (la seconda).3 punti
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In quattro anni e mezzo che frequento il Forum, la prima cosa che mi hanno insegnato è quella che bisogna imparare a valutare lo stato di conservazione di una moneta moderna, indipendentemente da quanto è dichiarato sul cartellino della perizia e la ritengo una cosa giusta e necessaria. Cosa significa lasciare una moneta sigillata? Pensate che chi dovesse riacquistare, si affiderebbe ciecamente a quanto è scritto nel cartellino? Una moneta se è bella si rivende anche se è stata tirata fuori dalla perizia. La settimana scorsa ho rivenduto, in tutta tranquillità,una moneta Fdc, periziata da un noto perito, e che avevo tirato fuori dalla bustina sigillata. L'acquirente ha voluto la foto della moneta non della perizia; perizia che comunque ho spedito insieme alla moneta. Se la moneta è brutta non la si rivende comunque, indipendentemente da quello che c'è scritto nella perizia. Mi ripeto, se poi quando comprate, acquistate la perizia, allora è tutta un'altra storia, che, secondo me, non c'entra nulla con la NUMISMATICA.. Ed è per tutto questo che sto smettendo di collezionare monete del Regno e sono tornato al mio primo interesse, le medioevali e rinascimentali, perché lì quello che conta è la storia che c'è dietro, indipendentemente dallo stato di conservazione, e quella è NUMISMATICA.3 punti
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ciao a tutti :D vi mostro il mio ultimo acquisto! La moneta in questione era in asta felsinea al lotto 524, con una classificazione errata, ed andata invenduta. in realtà si tratta di un francescone di estrema rarità, e di rarissima apparizione sul mercato, è un francescone del tipo tedesco e opera del capo incisore della zecca di vienna Karl Wurz, infatti in conio è molto differente dai normali francesconi del 1799, la differenza più lampante è la mancanza del monogramma L.S. e l'unicorno spostato al centro, sotto il busto del granduca al posto che sulla destra.2 punti
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Auction Lot Date Estimate Result Auction 39 76 (« | ») 18. November 2014 - 10 GBP Seleukid Kings, Antiochos VIII (121/0-97/6 BC). Æ (17mm, 5.57g, 12h). Antioch, year 192 (121/0). Radiate head r. R/ Eagle standing l., with sceptre over shoulder; IE to outer l., date in exergue. SC 2300; HGC 9, 1212. Green-brown patina, slightly chipped, VF2 punti
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entrambe, conservo sempre tutto in delle cartellette e per tutto intendo: scontrini fiscali, ricevute di pagamento postali o bancarie e ricevute se comprate da un negozio e ultimamente allegati i certificati di lecita provenienza con tanto di foto, sigillo olografico NIP, timbro e firma del negoziante......sono più che in regola! Poi se vogliono anche che resuscito qualche imperatore romano che gli da la parola che le monete antiche me le ha donate regolarmente, non so..... :rofl:2 punti
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buonaserra tutti...e un altro piccolo!!...a classificare.grazie in anticipo!.. :)2 punti
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@@contemax67 FDC non pare neanche a me, visto che ci sono diversi segnetti: per me viaggia sullo SPL. La patina pare da incendio... rimane al gusto personale se tenerla o lavarla. Ribadisco cmq che per 32 euro a me pare sempre un buon acquisto. E anche solo per quanto ci ha fatto riflettere e discutere direi che ne è valsa la pena di prenderla, per cui grazie :)2 punti
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E allora ricordiamoli i 5 del forum che hanno un nick ma anche un nome e un cognome :blum: : 1) partirà il classicista Matteo91, tra l'altro utente del mese, Matteo ha parlato anche a Torino l'anno scorso nel Convegno sulla Sacra Sindone, è Matteo Siciliano e ci parlerà di un tema che ha grandi potenzialità e che ci porterà nel mondo delle origini della moneta e in quello greco - romano, il titolo è " La moneta come mezzo di comunicazione : dalle origini al mondo greco - romano " 2) avremo poi il medievalista, magdi sul forum, Magdi Nassar nella vita, segretario del CGN, Magdi ha parlato al recente Congresso Internazionale di Taormina, ha al suo attivo diversi articoli e contributi su varie testate, ci parlerà di un tema affascinante, quello dell'evoluzione nel tempo della croce sulla moneta, il titolo è : " Date a Dio quel che è di Cesare - La croce e la moneta nel Medioevo 3) arriviamo al papalista, papalista per modo di dire, Antonio Rimoldi, anto R sul forum è dovunque e sempre pronto, attento, propositivo, ha anche lui articoli al suo attivo e nel cassetto tante proposte numismatiche importanti che porterà a termine a breve. Il titolo della sua relazione è : " Lo stemma e il leone. Una lettura del Romaninus " 4) siamo alla porta della numismatica, l'Euro, e con l'Euro abbiamo Tm_NPZ, Mirco Trombini, Mirco ha scritto molto anche lui, ha portato la numismatica nelle scuole come si dovrebbe fare, l'Euro ha tanti appassionati, speriamo che vengano ad ascoltarlo, la sua relazione ha come titolo . " Iconografia e identità nazionale nella monetazione in Euro : alcuni esempi " 5) e alla fine arriva Davide Maria Gabriele, sul forum providentiaoptimiprincipis, grande testimonial della numismatica, ha scritto tanto, terzo al Premio Cagiati che ha ritirato a settembre a Taormina, con Davide entreremo nel mondo delle medaglie e spero che chi le segue, e sono molti, vengano per ascoltare questa tematica importante : " Dalla Trinacria alle Puglie. Cartografia e mito nelle Medaglie borboniche del XVIII e XIX secolo. " Ecco la cinquina....un bel mix importante e leggendo i titoli vediamo delle parole chiave " Comunicazione, la croce, lo stemma, iconografia, mito ", cinque chiavi di lettura per chi vorrà sentirli....2 punti
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Io direi i 4 che vanno dal Malipiero al Giovanni Mocenigo e quindi Malipiero, Moro, Barbarigo, Io Mocenigo. Un indizio è la ricerca tramite internet. Ho visto già aste con il Falier e con il Morosini mentre aste con il soldino svalutatissimo con le 2 iniziali dietro il doge, dei 4 sopracitati sono veramente impossibili. Del Giovanni ne è uscito poco tempo fa in asta Savoca baia 1 ed è stata battaglia come non si vedeva da tempo (parlo di circa 15 contendenti). In questo periodo abbiamo una situazione fluida in quanto tra questi abbiamo l'emissione del Tron e del Marcello con un abbassamento di peso e fino che differenzia per il leone senza leggenda. Poi si ritorna con il Giovanni Mocenigo ed il Barbadigo alla normale iconografia. Si considera quello del Barbadigo una prova per il passaggio alla tipologia di soldino Tibi Laus :blum: Questo da me postato è un soldino che personalmente giudico dubbio. Vero Luciano? Per maggiori informazioni ti consiglio "La zecca di Venezia" dello Stahl2 punti
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Stavo anch'io per postare il link! Molto interessante, ma anche un'ulteriore conferma della sciatteria dei nostri Ministeri. E figuriamoci se non è già sparito qualcosa...2 punti
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Volevo condividere con gli amici estimatori delle sovrane britanniche l'ultima entrata in collezione (fine 2015). Non in conservazione eccelsa ma a mio avviso ancora piacevole. A volte bisogna accontentarsi...queste prime tipologie di sovrana possono essere alquanto dispendiose :pleasantry: . Che ve ne pare?Spero vi piaccia. Buona giornata.2 punti
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si,è proprio un bel falso d'epoca,se fai le mondiali merita di sicuro un posto a fianco della sorella autentica :good:2 punti
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Onestamente non avrei mai pensato che la moneta fosse realmente chiusa in FdC, ma così è. Premettendo che io valuto in primo luogo l'usura della moneta, dalle foto postate con perizia tagliata opterei per una conservazione poco sotto lo Spl. Il rovescio, sebbene non particolarmente fresco, ha ancora degli ottimi dettagli (io guardo in particolar modo capelli dell'italia). Il bordo sembra aver subito molti microcolpi e molto segni sono presenti sui campi. Ringrazio @@contemax67 che ha valuto condividere con noi la sua moneta, che oggettivamente ha attivato un dibattito, secondo me abbastanza istruttivo,soprattutto per i neofiti (ora sapranno quanto possa essere difficile, per tutti, valutare correttamente una moneta, specie in condizioni particolari). Probabilmente i giudizi cominceranno a convergere solo dopo l'eventuale rimozione della patina, ovviamente sempre che il nuovo proprietario avrà ancora voglia di utilizzare la sua moneta come cavia per il forum. questa pesantissima patina potrebbe anche peggiorare, e anche di parecchio, l'aspetto qualitativo della moneta e nascondere anche il lustro della stessa. A proposito, chiederei a contemax67 informazioni su eventuale lustro, dato che ha modo di vedere la moneta in mano Sono convinto che senza patina la moneta possa risultare molto meglio di come appare ora (sicuramente non peggio :P ).1 punto
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Salve, Ti ringrazio di cuore per la dettagliata valutazione. Purtroppo non ho le foto del venditore. De visu posso dire che i dettagli sono più distinti che non in foto e confermo il colpo leggerissimo a H2. Credo che la mia valutazione sia comunque in linea con la tua. Le sovrane sono monete splendide, davvero splendide. Alla prossima A.1 punto
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Moneta comune, conservazione bassa... Tutto questo è passato in secondo piano, è prevalso invece la patina che mi ha colpito molto ed averla rimpatriata e riportata a casa sua dal Regno Unito...1 punto
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ciao, dovresti aprire una discussione sola. Avevi già aperto correttamente nella sezione identificazioni, pertanto chiudo questa. skuby1 punto
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Quindi nonostante l'effetto del colore che mi è sembrato più tendente al metallo rispetto ad altre caravelle che ho, mi confermate che sono autentiche?1 punto
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Buongiorno. La posizione dei fori è interessante e, di massima, aiuta nell'interpretare il possibile riuso della moneta. Ricordo che, alcuni anni fa, confrontandomi con un numismatico sull'argomento (trattavasi di monete medievali) arrivammo ad una simile conclusione: 1 foro: utilizzo come "pendilia" (collana, bracciale etc.) con foro normalmente eseguito a ore 12 rispetto alla figura ritenuta principale - es il volto dell'imperatore, in modo che la stessa rimanesse "dritta" e visibile. 2 fori contigui (esempio a ore 11 e 1): possibile impiego come "pendilia" ma non non da gioielli: esempio vesti, paramenti per cavalli etc., in cui magari il laccetto non era metallico ma di filo e, pertanto, occorreva una "sicurezza" aggiuntiva. 2 fori opposti: in questo caso ipotizzare l'uso come "pendilia" è più difficile... si può pertanto immaginare che venissero letteralmente inchiodate perché ritenute false (quasi a monito), ovvero per motivi scaramantici, superstiziosi e di protezione (ad esempio nella parte interiore delle porte di ingresso).1 punto
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Bene. Oltre alle monetine, il sottoscritto raccoglie Slot Car Carrera dagli anni '60 ad oggi (scala 1:24 e 1:32), ma non disdegna Scalextric, Ninco, Fly, Slot.it, ecc. una collezione di circa 2.000 esemplari. Inoltre ho una piccola raccolta di trenini, principalmente Märklin serie 3000 (anni '50-'70) e qualcuno della serie 800. Ho anche i resti di una collezione di mignon (bottigliette). Nel tempo perso m'aggiro per il mio giardino e colleziono funghi.1 punto
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Ciao Eolo Non ti devi scusare: avevo anche messo una faccina nel farti notare la cosa. Il tipo (1) è il quarto di statere più comune. Il tipo (2) è l’unico con il nome del sovrano suddiviso in due parti uguali. Del tipo (3) vi sono le due varianti distinte dall’orientamento della clava. Nel tipo (4) il nome del sovrano diviso in due parti va letto dal basso verso l’alto. Perché tutte queste ‘variazioni sul tema’? Credo a piacimento degli incisori. Ho voluto sistemare la questione del diobolo(?)-quarto di statere e del ‘minitetradramma’ Heritage prima di prendere in considerazione il distatere da te postato, sicuramente attraente. I conii sono gli stessi dell’esemplare HD Rauch 89, 1080, che nel dicembre 2011 ha realizzato 70'000 EUR da base 45'000 EUR. L’asse di conio a h 7 mi sembra corrisponda a un esemplare del Museo di Berlino e volevo confrontare i due distateri alla prima occasione. apollonia1 punto
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Aggiunta in collezione questa piccola monetina (tra le mie preferite insieme ai due denari..) Si tratta come dal titolo della discussione di un quarto di soldo del I tipo di Carlo Emanuele I. Moneta una volta rarissima, ora di non facile reperibilita', ma molto meno rara di un tempo. Vari esemplari ritrovati hanno trovato posto nelle varie collezioni sabaude, resta comunque una delle tipologie del quarto di soldo meno comuni.. In questo esemplare (come in quello di Luca inserito a catalogo) presenta fra le lettere CE un punto, niente di particolare, ma una variante che mi ricorda il quarto di soldo di Emanuele Filiberto con le tre rose, mancante appunto della rosa centrale sostituita da un punto. Probabilmente si tratta solamente di un punto inciso nel conio per permettere di utilizzare il compasso prima di produrre l'impronta, ma lo trovo interessante. Spero di sentire altri pareri... Link a catalogo per confronti http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE1/121 punto
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Ora che - mi sembra - siamo (quasi) tutti d'accordo, non resta che autocitarmi. Io l'avevo detto in tempi non sospetti: "FDC, 32,00 Euro: mi sembra un affare. I rilievi ci sono tutti, se una volta spatinata (perché per me questa patina è orribile) dovesse scendere a SPL... è sempre una bella moneta. Complimenti: l'avrei presa anch'io."1 punto
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Sì forse la cosa più scandalosa è la vendita ai soli commercianti. Mi fa impressione vedere foto di gente che ha scatoloni di monete quando avrebbero potuto venderle direttamente agli appassionati1 punto
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Ciao Ragazzi, come da titolo volevo sapere se anche voi avete altri hobby o passioni. Io oltre alle monete lavoro il polistirene ed ora sto creando uno scenario per un presepe che mi è stato commissionato, ho la passione per l'orto, cerco di lavorare il legno e suono la chitarra. Voi?? Ciao e BUONA giornata a tutti! Simone1 punto
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Non mi tornavano i conti con la "doppia", in particolare per il diritto che mi pare quello dello scudo, e sono andato a vedere il catalogo online che la presenta: http://romanumismatics.com/auction/lot/1111/ il peso dichiarato è di 37,20 grammi ed il diametro di 41 mm, quello dello scudo appunto, ma si tratta di un nominale che non esiste, un "quasi 11 zecchini". I coni paiono particolarmente freschi, si direbbe nuovi, cosa che non era per le coniazioni degli scudi anconetani del periodo, dove la "A" era stata aggiunta sui coni romani. In più, come già notato, il rovescio ha una raffigurazione della Chiesa assai particolare, che sia un conio non utilizzato altrimenti ? Non ho il libro citato, magari qualche notizia in più potrebbe fornircela, ma tenderei a pensare ad una coniazione postuma; dopotutto i conii delle coniazioni di quel periodo sono ancora in Ancona per cui è plausibile che, in tempi non recenti, potessero anche essere in qualche modo utilizzabili. Ciao, RCAMIL.1 punto
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Ringrazio profondamente @acraf per l'intervento, che ritengo fondamentale per questa discussione, in quanto pone l'accento sulla conseguenza più "spinosa" di una possibile integrazione ad un'opera estremamente organica e ben strutturata come quella di Jenkins: la necessità implicita, a fronte di nuovi dati circa l'abbinamento dei conii, di riconsiderare l'ordine degli stessi, con la conseguenza inevitabile di dover porre la massima attenzione nell'integrare, poiché un'integrazione in quanto tale (a mio personale parere) avrebbe un reale valore solo quando non stravolgesse l'opera di Jenkins ma la evolvesse in una forma più completa ed aggiornata. Infatti se è relativamente semplice annotare le nuove conoscenze acquisite, molto difficile risulta invece il dare loro un significato d'insieme, inserendole in un'analisi complessa come quella delle sequenze cronologiche dei conii fatta da Jenkins. Mi ripropongo, col tempo, di postare un tentativo, sempre personalissimo, di studio approfondito in tal senso per quanto riguarda lo specifico accoppiamento di conii dell'esemplare alla base di questa discussione.1 punto
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buongiorno a tutti....una guarnizione di bronzo da 8cm di alto...era argentata da la parte della gravura,rimane un po di colore. ma piu e...quel scudo a la croce. lavoro di pazienza,e tanti piccoli colpi di martellino....centinaie.....al greo di quelli tempi di vigie longissimi...un lavoro fatto certenamente con occi di venti anni.....son sicuro....era un soldato Gienovese!!! ecco per piaccere di oci nostri!!.. :lol:1 punto
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Giusto. Anche se assomiglia di più a una mazza da baseball, si tratta della clava di Eracle :blum: . Sarà 'giusto' l'orientamento dell'esemplare del Museo di Berlino, l'orientamento dell'esemplare della Nomos oppure di entrambi gli esemplari? L'orientamento della clava con la parte più grossa a destra è caratteristico della variante (2) al post # 2664. apollonia1 punto
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Salve a tutt* Questo denaro è simile a tutte gli altri falsi d'epoca ritrovati in Corsica già passati in questa discussione, ricordate? Tutti con quella interpunzione anomala, con lettere in parte di forma diversa dall'usuale, la base dell'immagine di città/ castello fatta con due archetti, e con un tondello molto più rameoso dei denari regolari. Comunque sempre interessanti. Un caro saluto MB1 punto
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@@nando12 ed il tuo occhio è più appagato a vedere una moneta dentro un pezzo di plastica, che falsa il colore, i contorni, il suono il calore del metallo? Dai Nando, è come se ti dicessi di carezzare una bella donna rivestita di pluriball!! Non ci posso credere!1 punto
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.....E con quali competenze?... Con i soliti "mi sembra" e "secondo me"?... Ma siate umili (..che, comunque non coincide con "stupidi"), che è meglio!.. E meno autoreferenziali!... "Moralmente corretto"...addirittura..:!..... E meno male che hai scritto che hai poche conoscenze...!...1 punto
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Per avere ulteriori confronti, ecco questo pezzo attualmente in vendita su ebay: Anch'esso presenta alcune pasticciature nei caratteri della legenda al dritto, direi quasi che ci sono importanti analogie con la "P" iniziale del nome dell'imperatore. Si tratta evidentemente di conii incisi in maniera frettolosa, probabilmente anche dalle medesime mani nel caso specifico. Anche il dettaglio dell'andamento della barba è molto simile tra i due pezzi.1 punto
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Parma - Lamoneta - i Giovani Numismatici può essere una piccola grande idea per la numismatica e il suo futuro, può diventare un brand, una idea che volendo si potrebbe anche ripetere ogni anno, non dipenderà da me e le somme si tireranno alla fine, ma scommetterei già da ore su altri 5 giovani del forum per l'anno prossimo, in realtà ci sarebbero già e qualcuno poteva già esserci secondo me quest'anno. La numismatica ha bisogno di idee e ha bisogno di giovani, parlare della situazione numismatica - giovani a oggi anche in termini oggettivi potrà essere un bene perché coglieremo insieme la realtà odierna ma coglieremo anche i germogli che qui e là stanno per sbocciare, tutto è in movimento e sono sicuro che un evento come questo farà da traino per Associazioni, Società, Circoli, editoria, anzi vi posso già dire che il traino virtuoso e già partito e ci sarà.... Io credo che si debba ringraziare molto chi ci ha creduto in questo, il Circolo di Parma in primis e poi lo staff di Lamoneta, alla fine puoi avere tutte le idee più belle del mondo ma poi ci vuole qualcuno che dica ci credo, lo voglio fare, facciamo questa scommessa... Sono 5 testimonial dei giovani per altri giovani, so che si stanno preparando molto bene, ecco perché Parma meriterà una visita commerciale e anche culturale...per far vedere che non sono soli e che volendo si può... bisogna solo crederci ....e da sognatore come sono sempre stato è bello vederli ogni tanto realizzarsi....Parma in fondo è un sogno nel cassetto che però si sta avverando.....1 punto
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Se devo votare il tris di primi voto anche subito... :blum:, tortelli/lasagne/ pasta col crudo di Parma....ma credo visto il menù che qualunque tris scegli non sbagli.... Chi vuole però esercitarsi nel tris è ovviamente benvenuto e soprattutto sono benvenute le adesioni al pranzo stesso, vedo qualche adesione cordusiana, mi aspetto dopo Bologna quelle emiliane, le piemontesi ( @@blaise ) cosa dite ?, le napoletane @@francesco77 e chi vorrà esserci al Convegno e anche al pranzo.... Nei prossimi giorni cercheremo di raccontare qualcosa di più su questo evento culturale " La numismatica e i giovani ", su chi sono i partecipanti e le loro relazioni, sulla presenza di Lamoneta come organizzatore insieme al Circolo di Parma e poi ricordiamoci dell'importante parte commerciale che a Parma è sempre ricca e nutrita di commercianti per ogni tipo di monetazione.1 punto
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@@miza Che strano quel bordo ...no...1 punto
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MEDAGLIE PAPALI IN ASTE GENNAIO 2016 Per le medaglie papali le aste più significative dell'inizio 2016 sono state organizzate da FELSINEA ASTE. Nell'asta battuta in sala abbiamo trovato una bella selezione di circa 20 esemplari, con quotazioni base ragionevoli, ma tendenzialmente protette e conservazioni indicate forse con una minima generosità (come qualche amico ha già detto parlando di questa asta per altri settori). Le aggiudicazioni hanno riguardato il 70% dei lotti e i prezzi spesso hanno superato la base. Cito alcune aggiudicazioni: Clemente XI - annuale in argento - anno XX - circa SPL -€ 1.100+diritti; Gregorio XVI - argento anno XI - straordinaria grande modulo premio Camera Commercio - q.FDC - € 750+diritti; Pio IX - Massimo modulo San Paolo argento - q.FDC - € 1.100+diritti; Pio IX - Seminario Pio - bronzo - FDC - € 320+diritti; Benedetto XV / Pio XI - annuali oro - € 3.600/4.600+diritti; Pio XI - Massimo modulo argento anno VIII -Concordato - q.FDC - € 1.000+diritti. L'asta per corrispondenza comprendeva 315 lotti, in gran parte provenienti da invenduto di precedente asta. Complessivamente le aggiudicazioni sono in misura del 40%. Il campione importante, riguardante tutta la medaglistica papale (esemplari abbastanza ricorrenti in buona conservazione), invita ad una analisi per ricavare qualche indicazione di mercato. Nella medaglistica dalle origini a Pio VI (quasi esclusivamente bronzo e con molti riconi), presente con circa 100 lotti, il venduto ha avuto una percentuale leggermente inferiore al 30%. Sono risultate richieste le medaglie di papa Clemente XI e alcune papali loretane. Nella medaglistica della prima parte del 1800 (da Pio VII a Gregorio XVI) il venduto ha riguardato il 50% dei 30 lotti proposti. Per questo periodo sono state richieste quasi in toto le medaglie di sede vacante. Per Pio IX era proposta una simpatica raccolta di medaglie annuali e straordinarie (circa 50 lotti), non particolarmente rare, con grande prevalenza di materiale in bronzo. In questa area le aggiudicazioni sono state dell'80%. Le medaglie annuali in bronzo hanno oscillato intorno a una media di € 50. Da Leone XIII alla medaglistica moderna su 135 lotti ne sono stati aggiudicati 45 (circa 1/3). Abbastanza richieste le annuali in argento di Leone XIII (prezzo medio € 80+diritti) e Pio X (prezzo medio € 110+diritti). Poco richieste invece le annuali di Pio XI (argento) e Pio XII (argento e bronzo) e anche le annuali in bronzo di Leone XIII (quotazione base € 50) e - sorprendentemente - le annuali abbastanza rare di Benedetto XV in bronzo (il prezzo base di € 50 era a mio giudizio invitante). ARTEMIDE - Si è svolta in gennaio un'asta on line con 10 lotti di medaglie papali. Le aggiudicazioni risultano del 70%. Cito: Pio II - fusione antica con rovescio stemma - bronzo - € 180+diritti; Sisto V - medaglia originale in bronzo bassa conservazione - € 160+diritti. CANUSINA - Ha proposto 10 medaglie in bronzo fuse delle antiche serie di restituzione, tutte aggiudicate, a prezzo medio di € 60+diritti. Per le aste estere merita citazione solo l'asta STACK con circa 10 esemplari e alta percentuale di vendite a prezzi abbastanza sostenuti; e in particolare: - l'importante medaglia fusa di papa Niccolò V - opus Guazzalotti (difficile stabilire se fusione originale di epoca o fusione antica) - € 3.000 + diritti; - Paolo III - argento - riconio - fortificazioni Frascati - € 1.000+diritti.1 punto
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