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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/13/16 in tutte le aree

  1. 1989 Unione Sovietica 5 Rubli - Rame/nickel Благовещенский собор
    4 punti
  2. Un cambiamento repentino dei prezzi (di norma verso l'alto, molto, ma molto più raramente verso il basso) sconvolge di più i vecchi collezionisti che i nuovi. I nuovi, proprio perchè non hanno memoria di altri prezzi si adeguano. Sono i vecchi collezionisti che dicono: ''Ah no, non spendo 10 per quel che ieri pagavo 3...''. Finisce che spesso non collezionano più o si lanciano su altri settori, dove in qualità di novizi e, quindi, senza una memoria storica dei prezzi, hanno meno problemi. Arka
    3 punti
  3. Salve, scusate ma non si può scrivere che prezzo ha raggiunto questo Morosini nell'asta di cui si parla ? Gradirei saperlo... Grazie. Giusto quanto sottolineato da Eolo sul fatto che chi ha in collezione monete di una certa qualità le vede rivalutarsi molto più di uno che ne ha di qualità medio-bassa. Ve lo dice purtroppo uno che colleziona papali di conservazione media.... Ma non credo si possa con questa situazione penalizzare chi inizia con le monete, anzi ! Monete brutte ( passatemi il termine offensivo poverine ) ce ne sono molte e con il mercato in calo molti se le possono permettere a prezzi ragionevoli. Continuo poi a pensare che monete di una certa qualità ( vedi il pietro greadenigo dell' altra discussione ) abbiano tutto il diritto di vedersi offerte a 140€ o anche più se davvero meritevoli. Poi che un acquirente riesca a prenderle al 30 o 50% in meno buon per lui, i prezzi cambiano in meglio o in peggio.... Dipende tutto questo da molteplici fattori, opinione personale, saluti.
    3 punti
  4. Ciao Taglio: 2 euro CC Nazione: Malta Anno: 2015 Tiratura: 300.000 Condizioni: qspl Città: Genova-Voltri 12/02/2016
    3 punti
  5. Buona sera a tutti. :hi: Vorrei proporvi oggi una moneta brasiliana e raccontare brevemente la storia di chi vi appare. A partire dal XVI secolo, epoca della sua scoperta ed occupazione ufficiale da parte di Pedro Alvares Cabral, il Brasile divenne colonia portoghese. Tale condizione rimase immutata fino a quando la Corte portoghese, pressata dalle truppe napoleoniche che avevano invaso il Paese iberico, si vide costretta a trasferirsi nella colonia sudamericana. (Ciò ricorda la stessa sorte toccata a Carlo Emanuele IV ed alla sua corte che nel 1798, sempre a causa dell'invasione napoleonica, dovettero abbandonare precipitosamente il Piemonte e trovare rifugio in Sardegna). Dal 1808 al 1821 Rio de Janeiro divenne pertanto la capitale dell'impero portoghese e nel 1815 il Brasile venne elevato a vero e proprio regno, assumendo la denominazione di Regno Unito di Portogallo, Brasile e Algarve. Nel 1821, con il rientro in Portogallo del re Joao VI, vi furono pressioni anche militari per riportare il Brasile sotto il controllo del paese lusitano ma la ex colonia, a capo della quale prima della sua partenza Joao VI aveva posto suo figlio Pedro, lottò per la secessione dalla madre patria e dopo una breve e poco cruenta guerra d'indipendenza mantenne la sua autonomia, sebbene il trattato di pace che aveva posto fine allo scontro “familiare” fra padre e figlio, aveva richiesto una singolare soluzione di compromesso: Joao VI assumeva infatti il titolo di Imperatore del Brasile, mentre il figlio Pedro manteneva il titolo di Principe reale di Portogallo, Brasile e Algarve. Tuttavia, contestualmente all'assunzione del titolo di Imperatore, Joao VI abdicava in favore del figlio Pedro, cosicchè in capo a quest'ultimo andavano a consolidarsi il titolo di Imperatore e di Re. Pedro I fu dunque il primo Imperatore del Brasile ma il suo Regno durò poco, in quanto egli abdicò nel 1831 a favore del figlio Pedro II, che all'epoca aveva però solo 5 anni. Ne seguì un periodo di reggenza che si protrasse fino al compimento del 15mo anno di età dell'Imperatore “bambino”. Pedro II, a dispetto dei benefici conseguenti al titolo ricevuto, ebbe un infanzia davvero triste ed infelice. Sua mamma, l'arciduchessa Maria Leopoldina d'Asburgo-Lorena, lo rese orfano dopo appena un anno dalla sua nascita, mentre il padre, l'Imperatore Pedro I, risposatosi con una nobildonna, ritornò in Europa subito dopo aver abdicato, lasciando il piccolo Pedro alle cure di tre persona che si occuparono anche della Reggenza, che ebbe termine nel 1841. Pedro II regnò fino al 1889, allorchè in Brasile venne proclamata la Repubblica. Di questo giovane ma probabilmente molto infelice Imperatore, vorrei appunto presentare una delle prime monete coniate alla sua effige nel 1832, anno in cui Pedro aveva solo sei anni ed era pertanto sottoposto alla Reggenza Le caratteristiche pondometriche di questa moneta da 6.400 reis (o "peça", come la chiamano brasiliani e portoghesi), coniata nella zecca di Rio de Janeiro solo nei millesimi 1832 e 1833, possono essere rilevate qui: http://en.numista.com/catalogue/pieces36198.html Alla variante, indicante il nome dell'incisore "AZEVEDO F." riportato sotto il taglio del collo e classificata anche nel sito numista: va aggiunta anche la variante non censita dal predetto sito, che ritrae il giovane Imperatore con le labbra socchiuse, anziché chiuse totalmente: Il millesimo 1832 è stato complessivamente battuto in 29.712 esemplari. Quanto allo scioglimento della legenda del dritto (quella riportata al rovescio è abbastanza intuitiva) essa significa: "Pedro II per grazia di Dio Imperatore Costituzionale e Difensore perpetuo del Brasile". Saluti. :hi: Michele
    2 punti
  6. Grazie Luciano, un saluto anche da parte mia. E' stata una bellissima giornata, anche la pausa pranzo è stata culturalmente valida. Un plauso agli organizzatori del convegno. Tornare a Bergamo dopo 35 anni è stato un salto nel passato emozionante. Ho approfittato dell'occasione per andare a Curno a trovare un mio ex compagno di naja, allora entrambi sottotenenti e lui , d'accademia, ora generale di brigata. Ritrovarsi è stato bello e commovente ricordando i bei momenti passati. Scusate la confidenza, ma ho voluto condividere con voi. Per Mario e Luciano: datemi un giudizio sul cd.
    2 punti
  7. San Modestino, San Fiorentino e San Flaviano Auguri a Tutti gli Innamorati con la I maiuscola, perché si è Innamorati della propria Moglie o del proprio Marito, dei Figli, della Famiglia, della Vita: Chi ama è sempre innamorato. Ma ricordiamo anche i Santi del giorno San Modestino, San Fiorentino e San Flaviano San Modestino, San Fiorentino e San Flaviano sono santi dalla Chiesa cattolica venerati insieme, per aver subito insieme il martirio e sono i patroni della città e della Diocesi di Avellino e della città di Mercogliano in provincia di Avellino e compatroni della città di Locri e della Diocesi di Locri-Gerace (in Calabria). San Modestino nacque ad Antiochia nel 245 da una nobile famiglia e sul finire dell’anno 302 venne scelto dal clero e dal popolo, che potevano testimoniare i suoi meriti quale vescovo della città e patriarca della regione di Antiochia, succedendo al vescovo di Doroteo. Dato l’editto di persecuzione di Diocleziano, emanato nel 303, fu costretto a ritirarsi in un eremo sul monte Silpio, dove rimase sette anni. Nel 310 ritornò alla sua sede patriarcale per predicare il Vangelo di Cristo e perciò fu arrestato, sottoposto a varie torture. Liberato dalla prigione dai fedeli della sua diocesi, partì con due compagni, il sacerdote Fiorentino e il diacono Flaviano per giungere in Italia. Approdati in Calabria, a Locri, ove predicarono il Vangelo, furono di nuovo arrestati come cristiani e tradotti a Sibari, dove vennero, per la seconda volta liberati – secondo la tradizione – miracolosamente dall'Arcangelo Michele. Per via mare raggiunsero Pozzuoli o Cuma e da qui giunsero in Irpinia, nei pressi di "Abellinum" ove predicarono gli insegnamenti di Cristo. Modestino compì anche dei miracoli e delle guarigioni. I Tre furono nuovamente arrestati e, processati da un inviato dell'imperatore Massenzio, furono portati nel luogo detto "Pretorio" di Mercogliano, dove subirono il martirio con vesti arroventate: morirono nella notte fra il 14 e il 15 febbraio del 311. I loro corpi furono raccolti dai cristiani abellinati e sepolti, sui corpi furono poggiate un’insegna con i nomi e le dignità, inoltre a San Modestino fu poggiata, sul corpo, una scultura argentea raffigurante una colomba. Purtroppo questi Atti, redatti come legenda per l’Ufficio divino, non meritano alcuna fede, essendo ricalcati, a volte pedissequamente, su quelli di Sant’Erasmo di Capua. La scarsità e la mancanza di autorevoli fonti documentarie sulla vita di San Modestino, San Fiorentino e San Flaviano sono state colmate dalla fede dei credenti che sin dai secoli passati si sono rivolti al Santo Patrono con certezza e profonda sincerità. Nel 1220 San Modestino fu nominato patrono della città e della diocesi di Avellino dal vescovo Ruggiero, ma si ricorda sempre insieme ai suoi compagni: San Fiorentino e San Flaviano. A questo punto è opportuno ricordare che la storia della “Santa Chiesa Avellinese” ebbe inizio da un gruppo di credenti sparsi nel municipium o colonia di Abellinum frutto della predicazione apostolica sull’asse delle strade consolari, ma la vitalità e la tenacia di questi cristiani è testimoniata dai fedeli martirizzati durante la persecuzione di Diocleziano. Questi personaggi e luoghi della vita e della fede emergono nel consultare una pergamena del 1308, conservata nelle carte dell’archivio della Cattedrale di Avellino. Risulta da questo documento che il vescovo Francesco, in quell’anno inviava ad Avignone una delegazione guidata dal cerusico Giovanni Cantalupo, ottenendo il riconoscimento pontificio per il culto di San Modestino con un “breve” del Papa Clemente V che concedeva cento giorni d’indulgenza a quanti: “in nativitatis et cenae ressurrectionis D.N.J.C. ac singulis beatae M.V. matris eius nec non apostolorum et martiris praedictorum festivitatibus ecclesiam devote visitaverint annuatim”. È il vescovo di Avellino, Ruggiero (circa 1215 – 1240) che ci ha tramandato la narrazione del rinvenimento e della traslazione delle reliquie di San Modestino, San Fiorentino e San Flaviano, eseguita dal suo predecessore, il vescovo Guglielmo (circa 1166 – 1206). Il vescovo Guglielmo, sempre intento nell’instancabile ricerca di materiale da riutilizzare per la costruzione della Cattedrale, il 10 giugno 1167, accompagnato dall’arcidiacono Bernardo, dall’arciprete Guglielmo, dal primicerio Alferio, maggiori dignità del Capitolo dei canonici e da alcuni “boni homines”, “rinveniva” nel “loco Urbinianum”, nei pressi del pretorio di Mercogliano, distante da Avellino circa tre miglia, nello scavo di una antica colonna rinvenne, “per celeste ispirazione”, le spoglie di San Modestino e dei compagni martiri. La cronaca riporta che Il vescovo Guglielmo, ispirato da Dio, volle procedere alla loro traslazione nella cattedrale di Avellino, non rifuggendo da alcuni ingenui stratagemmi per eludere la prevedibile opposizione da parte degli abitanti del castello di Mercogliano e del casale di Urbiniano. Narra frà Scipione Bellabbona che, “a schiere vedevansi le persone uscite incontro alli corpi de’ Santi Martiri. Li fanciulli svellendo li rami dall’alberi adornavano le strade, et ogni canto era ripieno di soavissimi odori… a gara sforzavasi ciascuno di dar lode a Dio e a fare onore ai santi martiri”. In ricordo di tale evento, nel passato in Duomo ogni anno, il 10 giugno, veniva celebrato il sinodo diocesano e in città si svolgeva una grande fiera. Alla vigilia della festa si rievocava la traslazione delle reliquie del Patrono con una solenne processione con i busti dei Santi Modestino, Fiorentino, Flaviano, Gennaro, Lorenzo, Anna, Biagio, Carlo Borromeo, Filippo Neri, Gaetano da Thiene, Andrea Avellino e Apollonia, fino alla chiesa di San Carlo al Largo, edificio oggi non più in essere, in quanto ove si innalzava tale chiesa, l’attuale Piazza Libertà, verso la fine del XIX secolo subì devi stravolgimenti urbanistici, per un migliore adeguamento alla nuova società. Conclusa la veglia notturna, il busto argenteo di San Modestino sorretto dalle prime quattro dignità capitolari arcidiacono, arciprete, primicerio maggiore e minore, insieme agli altri busti reliquiari venivano riportati in Cattedrale. Accompagnavano il corteo del vescovo, scortato dai suoi cursori, il governatore, il sindaco e gli eletti fiancheggiati dai mazzieri, gli archibugieri, le dodici confraternite religiose e le sette comunità monastiche: Conventuali, Cappuccini, Domenicani, Camaldolesi, Fatebenefratelli, Verginiani ed Agostiniani. Quanto al termine della traslazione vi è una doppia versione: quella avellinese, che vuole che il vescovo Guglielmo abbia effettivamente trasportato nella cattedrale di Avellino le sante spoglie (e in questo coincide con la relazione del vescovo Ruggiero) e quella mercoglianese, che sostiene che i corpi trovati, rimasero in paese. Ambedue i comuni hanno come patrono San Modestino. A Mercogliano, comune a circa 6 Km da Avellino, nella chiesa dedicata a San Modestino, vi è, entrando, nella seconda cappella a sinistra un piccolo pozzo indicato come il luogo preciso in cui giacquero per tanti secoli e furono poi ritrovate le sacre ossa dei martiri. Le prime notizie relative alla struttura risalgono al 1052. Essa è ubicata al di fuori del perimetro segnato un tempo dalle mura. All'interno della chiesa l'altare maggiore è dedicato a San Modestino e ai suoi compagni martiri, anche la pala dell'altare rappresenta i Santi martiri mentre l'iscrizione apposta, esprime la glorificazione come frutto del martirio e corona della vita illibata e apostolica dei tre Santi, ivi rappresentati insieme con la Madonna del Carmine. I resti ossei dei tre martiri ritrovati nell'estate del 1166, che secondo la tradizione avellinese, furono portati nella cattedrale di Avellino, sono oggi conservati nella "Cappella del Tesoro di San Modestino" del Duomo di Avellino, dedicato a “Santa Maria Assunta”.
    2 punti
  8. Conte Pietro Verri, la cui collezione numismatica per Milano mi ha fatto innamorare... https://it.m.wikipedia.org/wiki/Pietro_Verri
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  9. Ho trovato alla fine di gennaio 2016. Pubblicato nel novembre 2015, ma è giunto fino a noi ...
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  10. Prima esamini altri parametri...questi elencati da te potrebbero aiutarti come prova del nove, ma non sono sufficienti, da soli, a dare una sentenza definitiva.... Ci sono ripostigli che hanno dato alla luce monete con usura differente, altri con usura omogenea per tutti i pezzi....i casi son tantissimi e i più disparati! Per il discorso degli assi ti è già stato spiegato tutto.... Buon week end
    2 punti
  11. Io le raccolgo cosi...assi sesterzi e dupondi assieme,poi denari e antoniniani(argento) assieme e alla fine i follis
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  12. ______________ 1989 Città del Vaticano MCMLXXXIX Giovanni Paolo II° AN. XI 20 £ire - Alluminio/bronzo
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  13. Manca tra gli uomini illustri Gabriele D'Annunzio. In un passo delle *Le faville del maglio*, il poeta ancora studente e già esperto di numismatica, passa in rassegna tutti i tipi monetali più importanti della serie greca classica. Sempre pronto per una bella moneta a rinunciare al pranzo o a qualche altro piccolo piacere giovanile. ________ Quand'ero scolaro a sgobbo di latino… andavo spesso a razzolare, raspare, frugare nei giudei rigattieri a Campo dei Fiori per trovare monete, medaglie… sempre disposto a barattare pranzo, merenda, cena, gelosia, fornicheria ed ogni altro piacere romanesco per la scoperta inaspettata, per la rarità insperata, pronto a gustar la spiga di Metaponto, il grappolo di Calacte, la conchiglia di Kime, il granchio di Cos, la colomba di Sicione, il gallo di Suessa, il cigno di Camarina e perfino la civetta di Rubi ... il cavallo di Larissa, il cane di Erice, il cervo di Petelia, il cinghiale di Arpi, il leopardo di Centuripe ... e perfin l'elefante d Etruria e i serpenti di Enna ... ________ (è un post che avevo già inserito tempo fa)
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  14. Ciao, lo stile è tipicamente “barbarico” e i dati confermano tale ipotesi. Dal punto di vista stilistico siamo a un “grado 1” di “barbaricità”: discreto ritratto ed iconografia, legenda con caratteri tutto sommato compatibili con l’originale. Con ciò si intende una “copia da originale” e non una copia distorta ottenuta a sua volta già “da una copia dell’originale” che comporta spesso uno stravolgimento più profondo delle caratteristiche sopra descritte. Ci leggo al diritto … PF AVG. Sulla base di ciò potrebbe essere l’originale potrebbe essere attribuito a Costante CONSTANS-PF AVG, Costantino II CONSTANTI-NVS PF AVG o DN CONSTAN-TINVS PF AVG o ancora Costanzo II CONSTANTI-VS PF AVG o DN CONSTAN-TIVS PF AVG. Dei tre direi per spazio della leggenda piuttosto Costante con spezzatura CONSTAN-S PF AVG. Continuando su questa ipotesi e dando peso alla N nello stendardo abbiamo un dualismo tra Costantino II e Costante che sono gli unici con la N. Sempre che abbiano effettivamente riportato una N e non corrotto una M (ben più comune). Questo ragionamento è però solo “accademico” e non consente un'attribuzione certa del prototipo: nel mio archivio la classificherei più genericamente come “imitativa di buona fattura di epoca costantiniana (337-348 d.C.)” attribuibile a Costante, Costantino II o Costanzo II. Ciao Illyricum ;)
    2 punti
  15. "L'uomo non è infallibile e/o perfetto ed è proprio dove l'uomo "manca " che può intervenire Dio a seguito delle preghiere di tutti!" Premesso che per essere rispettosi dell'altro, tolleranti e per perseguire il bene comune non è affatto necessario essere "infallibili e/o perfetti" (prerogative, queste, che fra l'altro non sono neppure proprie dell'uomo, che per sua natura è "condannato" semmai ad essere fallibile ed imperfetto) ma occorre solo ragionare e volere insieme certi risultati, non capisco perché l'uomo dovrebbe far "illuminare" il proprio intelletto da una Comunità che prega piuttosto che dalle considerazioni che la sua mente può trarre dall'esperienza e/o dalla conoscenza. Non si capisce perché, accanto alla volontà di perseguire i fini di cui sopra, non sarebbero sufficienti le considerazioni che si traggono dall'esperienza e dalla conoscenza, ma si dovrebbe essere "illuminati" da qualcosa che, fra l'altro, sembra essere appannaggio di una parte soltanto della Comunità mondiale. . Anche perché, se bastasse questa cosiddetta "illuminazione divina" a far andare bene il mondo, basterebbe allora avere dei governi "teocratici" ed il gioco sarebbe fatto.....mentre sappiamo che se ci sono dei governi repressivi, reazionari e antidemocratici, questi sono proprio i governi che si dicono ispirati dalla religione. Quindi, bisognerebbe anche intendersi su cosa si intenda per "illuminazione". Mi sembrerebbe inoltre alquanto fazioso sostenere che una decisione sia sempre frutto di "illuminazione divina" quando essa sia ponderata, mentre non lo sia quando è di segno opposto. Anche perché in uno stesso incontro potrebbero assumersi decisioni di entrambi i tipi, cosicché si dovrebbe concludere che "l'illuminazione" ha funzionato a "corrente alternata", ispirando gli Operatori su una decisione ma non, magari, su un'altra. E anche ciò sarebbe quanto meno ridicolo da sostenersi. Il mondo va sempre di più a rotoli? Direi che questa affermazione è altamente opinabile. Sono 70 anni che, grazie alla volontà degli uomini, non c'è più un conflitto a carattere mondiale e nel secolo scorso se ne sono svolti ben due, particolarmente cruenti e disastrosi. E' vero che continuano ad esserci conflitti locali, sacche di povertà, violenza e sottosviluppo diffusi....ma è anche vero che in un'ampia area del Pianeta le condizioni generali delle persone e dell'ambiente sono nettamente migliorate rispetto anche soltanto ad un secolo fa......quindi: in che senso il mondo va sempre più a rotoli? M.
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  16. Posso dirti che quando ho iniziato io nel 2013 i costi erano molto più contenuti, ricordo che lasciai indietro di proposito le prime 2 emissioni perché ci volevano circa 400 euro e mi dissi "che fretta c'è?" A poter tornare indietro le prenderei per prime! Da allora i costi sono aumentati di anno in anno, sia alla fonte che dai commercianti. Certo sono sempre tanti pezzi coniati, ma vanno via come il pane, ed alcune emissioni tipo 2008 e 2010 hanno subito impennate improvvise a distanza di qualche anno, senza nessun apparente motivo, almeno secondo me. Credo che non sia tanto il tema trattato nelle monete, ma le colorazioni che attirino alcune tipologie, le blu e le verdi sembrano andare alla grande. Certo partire adesso è una bella botta al portafoglio, però ne vale la pena perché sono veramente delle belle monete. Come puoi leggere, chi le compra è sempre soddisfatto. Se il portafoglio te lo permette, e sei veramente convinto delle monete, ti consiglio di partire dai pezzi forti (2003-2004-2008-2010) per poi tornare indietro dalla 2014 lasciando la robotik (2011) per ultima visto che è la meno costosa.
    2 punti
  17. Buongiorno, chiedo un'aiutino dagli amici Milanesi. Vi posto una grossa medaglia che un'amico mi ha chiesto di valutare perchè vorrebbe venderla e non ha idea del valore, io credo sui 30 euro, voi che ne dite? Grazie P.S. materiale Bronzo, diametro mm. 70, peso grammi 171,00, L.POGLIAGHI INV. A.CAPPUCCIO INC.
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  18. Buonasera a tutti, Medaglia arrivata oggi Provenienza Asta Felsinea N.3 Dovrebbe essere Rara e mi sembra in Ottime condizioni. Che ne dite? Saluti e buon We Silver
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  19. Se le foto del taglio non rivelano nulla di strano, per me è autentica, usurata, circolata ma buona. TIBERIVS
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  20. per la catalogazione (modestamente) penso che MeBnet http://mebnet.altervista.org sia imbattibile. La scheda della moneta, oltre ad contenere le immagini della monete, le caratteristiche metrologiche e le note storiche, tiene traccia dei dati di acquisto, stima, del fornitore e permette di correlare tutti i dati fiscali (fatture, bolle, ecc), Basta un click e visualizzi la fattura, il fornitore, ecc. La maniera di disporre le monete nel vassoio invece mi ha incuriosito particolarmente colleziono tetrarchia e Costantino I. Per quest'ultimo vorrei una disposizione ragionata... ho un dubbio se raggruppare per tema, oppure per zecca.
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  21. il fatto che tutte siano FDC (ma voi l'avete mai trovata una moneta in contesto? Siete già fortunati se si legge qualcosa...) Questa è una tua convinzione, come fai a scrivere certe assurdità?
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  22. Si, ci può stare... ;)
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  23. @@fustino87 bisognerebbe vedere anche il contorno cosa dice. Potresti postare una foto?
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  24. Ciao, anch'io uso uno schema simile dovuto anche alle dimensioni dei riquadri: - raccoglitore con vassoi dedicati ai grandi bronzi (dove rientrano anche i quadranti per periodo storico e le provinciali -queste spesso anche per modulo) presentati per imperatore e cronologia; per ciascuno sesterzi, dupondi, assi ... - raccoglitori con vassoi dedicati agli AE antoniniani (riquadri da 22 cm di lato), tetrarchia, monete provenienza britannica (Londinium/Colchester mint) e hoard inglesi sempre divisi per imperatore e cronologia - raccoglitore con vassoi dedicati ai Costantiniani solito discorso - raccoglitore con vassoi dedicati agli argenti (denari, AR antoniniani, etc...) - raccoglitore dedicato alle varie (più o meno antiche e moderne) Tutti sono riferiti ad una tabella excel dove riporto le varie tabelle riferite ai raccoglitori nelle sottocartelle (es. GROSSO MODULO, DENARI/AR ANTONIANI, AE antoniniani, ETC...) e la specifica di ogni moneta. Seguendo l'ordine di cui sopra ho in evidenza Emittente, RIC, tipo testa/busto, legenda al dritto, rovescio, campi e essergo. Peso, diametro, datazione. Colonna con sigla venditore ed ev. numero progressivo in caso di più acquisti dallo stesso. Colonna "note" es: presenza argentatura. In un'altra tabella xls ho catalogati i vari venditori e la sigla di riferimento. Infine ci sono altri files dove catalogo la moneta, il venditore con i suoi dati, la comprova dell'acquisto (fattura). Faldoni con stampe di riferimento di fatture/etc... Ogni volta una faticaccia... ma in questo modo posso risalire da chi ho acquistato una moneta, alla fattura, quando e il tipo di pagamento. La cosa più bella sarebbe catalogarle solo seguendo Emittente, tipo monetale (magari grossi bronzi e bronzi piccoli/rame, denari, antoniniani, etc...). In pratica "sfogliare la collezione cronologicamente. Ma è impossibile da farsi se si cerca di ottimizzare lo spazio. Ciao Illyricum ;) PS: anch'io a parità di emittente e modulo ordino seguendo il RIC (il che le riordina cronologicamente almeno tra monete dello stesso modulo).
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  25. Concordo. A me cascano le...braccia ;) per un altro motivo: tutti e tre i lotti di denari provenienti da "da antica collezione", immagino ...?! E soprattutto non saranno dispersi con la vendita, no? Un caro saluto a tutt* MB
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  26. Il ranno, Falaride...è sempre questione di ranno...risparmialo...
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  27. Naturalmente quello dei ripostigli è un esempio, non mi riferisco a questo caso
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  28. Ciao @@Cesare...io, i sesterzi, insieme ad i follis dei tetrarchi ed alla doppia Maiorina di Giuliano II, li tengo da parte, per una questione solo di dimensioni..il resto li tengo insieme distinguendo gli Imperatori dal punto di vista cronologico..se ho più monete dello stesso imperatore, le ordino secondo la classificazione del Ric Saluti eliodoro
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  29. Un altra domanda, qualcuno di voi che ha fatto richiesta supplementare della proof dopo il 28 Novembre (data della mia rochiesta) si é visto assegnare la 2 euro proof?
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  30. Scusate ma lì manca anche il più grande cantante di sempre Enrico Caruso http://www.biblionumis.it/it/cataloghi-di-vendita/669-collezione-caruso.html
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  31. Vi presento il mio acquisto effettuato sabato presso il convegno di Forlì. Questa tipologia di farthing vittoria giovane è stata coniata dal 1860 al 1895. Nel prossimo post caricherò il R della moneta e vedrete che sotto la data 1882 c'è una H, sta a significare zecca di Birmingham. I materiali coi quali è stata coniata sono bronzo e rame. Purtroppo non conosco altro, se qualcuno gentilmente è a conoscenza e vuole raccontare in breve un po' di storia ne sarei grato. Sono aperte anche opinioni riguardante lo stato di conservazione
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  32. Ciao, era una domanda retorica e ironica per dire che la risposta era 0 su 79 pari allo 0 % contro il 95 % delle gemme CNG... Quanto alla risposta di Tinia, che non ho letto e non posso farlo, dato che l'ho oscurato anche io, so comunque cosa contiene: critica feroce a quanto detto da me e il fatto che con me si perde "tempo e ranno". Non ho piacere ad avere alcun tipo di rapporto con te ne ora, nè mai più, visto che da parte tua non c'è null'altro che critiche dettate da risentimento personale e di categoria e offese gratuite... Non disturbarti più a replicarmi dunque, tanto io non leggo.
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  33. Credo che la soluzione migliore sia collezionare per Imperatore , da Augusto a Romolo Augusto (quest' ultimo per chi puo') , questo sistema comporta anche collezionare storicamente . Magari all' interno di ogni Imperatore , suddividere le monete ad esempio per anni emissione in base al Consolato , o alla Tribunicia Potesta' , o agli eventi storici , o alle zecche .
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  34. @@bizerba62 io non sarei così sicuro che non ci sono o non ci siano stati conflitti mondiali negli ultimi 70 anni perché: 1.si sono utilizzati e si utilizzano mezzi non convenzionali (come l'economia ad esempio); 2. si fanno fare in luoghi poco conosciuti; 3. si fanno in molti luoghi piccoli conflitti. Quindi il mondo sia con la ragione che senza è sempre un posto dove ci si ammazza o si viene ammazzati per scopi di tipo egemonico. Tornando all'argomento principale si dovrebbe specificare che la Chiesa Cattolica riconosce i sacramenti impartiti dalla Chiesa Ortodossa, mentre non lo fa con le Chiese Riformate (Protestanti), quindi quello che ci divide (a parte qualche punto dottrinale e il rito) è solo una questione di egemonia e sfere di influenza. In particolare i conflitti riguardano: - gli Uniati di Rutenia (Ucraina carpatica al confine con l'Ungheria e Slovacchia Orientale) - gli Ortodossi di Transilvania; - gli Ortodossi di Ucraina (la parte Occidentale) - la Chiesa autocefala di Armenia. Questi Ortodossi di rito nel tempo hanno riconosciuto oltre il primato del Vescovo di Roma (questo lo fanno anche gli altri Ortodossi, considerandolo come un vescovo primus inter pares) anche la sua supremazia e la sua autorità nella guida della Chiesa Universale. Naturalmente questo ha concesso loro di conservale i loro riti rimanendo in seno a Santa Romana Chiesa. La motivazioni di queste scelte (a parte la Chiesa armena) sono motivate essenzialmente dal potere politico asburgico esercitato su quei territori, alcuni dei quali erano effettivamente controllati dagli Asburgo per il tramite del Regno di Ungheria e che hanno in un certo senso spinto le chiese ortodosse locali a riavvicinarsi a Roma. Questa situazione non è andata però giù alle altre autorità ortodosse che si sono viste così strappare diocesi e fedeli sui quali potevano esercitare il loro ministero, né tanto meno alle autorità politiche russe che in tal modo hanno perso in un certo senso la loro influenza su quei territori non facenti parte della Russia.
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  35. È vero quella di Umberto II è un'opera poderosa. Sono orgoglioso di averla nella mia biblioteca. Eccola qui http://www.biblionumis.it/it/medaglistica/36-le-medaglie-della-casa-di-savoia-saggio-di-catalogo-generale.html
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  36. Complimenti! Anche per le foto. Chapeau :)
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  37. Verso la fine del V secolo alcune delle antiche Legioni romane dell’ alto e medio Impero erano gia’ scomparse , perche’ distrutte in combattimento , sciolte , oppure perche’ incorporate in altre unita’ ; rimanevano comunque molti degli antichi e gloriosi nomi , anche se i soldati che combattevano nelle loro fila non erano piu’ gli stessi come disciplina , forza fisica , addestramento e coraggio rispetto agli antichi soldati appartenenti a queste Legioni ; ma e’ un processo naturale , la Storia e il Tempo avanzano inesorabili , con gli inevitabili cambiamenti che producono , non sempre accompagnati da effetti solo positivi . In seguito a qualche ricerca effettuata su questo argomento riferito alle ultime Legioni stanziate nei vari punti strategici dei confini dell’ Impero verso la fine del 400 e prima della grande invasione barbarica avvenuta alla fine del 406 , quando il confine germanico crollo’ senza poter mai piu’ essere ripristinato , si puo’ constatare che le Legioni che ancora esistevano tra gli anni 380 e 400 , come forza dell’ Impero erano le seguenti : Legione II Traiana in Egitto Legione III Cyrenaica in Arabia Legione VI Victix in Britannia Legione XX Valeria , in Britannia Legione XV Apollinaris , in Cappadocia Legione VIII Augusta , in Germania (fino al 406) Legione VII Gemina , in Hispania Legione XIV Gemina , in Illyricum Legione XI Claudia , in Moesia Legione V Macedonica , in Moesia Legione XIII Gemina , in Moesia Legione VII Claudia , in Moesia Legione II Italica , nel Norico Legione II Adiutrix , in Pannonia (fino al 405) Legione I Adiutrix , in Pannonia Legione III Italica , nella Raetia (fino al 450) ultima Legione documentata dell’ Impero Romano Legione IV Scythica , in Syria Legione XVI Flavia , in Syria Da questo elenco si ricava che solo diciotto delle antiche Legioni romane erano ancora in attivita’ con i loro antichi nomi tra gli anni 380 e 400 , con tre eccezioni di Legioni che protrassero la loro esistenza fino agli anni 405/6 ed una fino al 450 , quando poi tutto fini’ come forza militare ufficiale combattente dell’ esercito romano . Naturalmente poi oltre a queste Legioni ufficiali esistevano lungo i confini distaccamenti militari raggruppati in fortini , presidiati da poche centinaia di unita’ combattive in genere da circa 300 / 600 uomini , ma queste non erano piu’ Legioni , bensi Vessillazioni . Altra considerazione strategica che si ricava dall’ elenco e’ che la maggior parte delle Legioni di fine anni del 400 , erano raggruppate nella linea difensiva del Danubio , evidentemente l’ Impero si aspettava una grande invasione in questo scacchiere difensivo , cosa che invece avvenne in un secondo tempo , dopo la grande invasione barbarica contemporanea di Vandali , Alani e Svevi , del confine del Reno in Germania , presso Magonza .
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  38. Da una mia vecchia discussione: ___________________ Elberfeld distretto urbano di Wuppertal ________Confederazione tedesca 1815-1866 Questa moneta di necessità (tessera per il pane) porta con sè stenti, sofferenze, lacrime e sangue. Riporta due diverse date: 1816 in una faccia e 1817 nell'altra. (traduzioni) (1) (1) Elberfelder Associazione Grano - - comprato nell'anno 1816 - (2) (2) - in modo di avere il necessario nel 1817 - I Brod ____________ 1816 - l'anno senza estate..... Nel 1815 il congresso di Vienna restituì a vari sovrani tedeschi potere e territori, sempre nel 1815 ci fu la famosa eruzione del vulcano Tambora nell'arcipelago indonesiano, a detta dei vulcanologi è stata una delle più potenti almeno dalla fine dell'ultima Era glaciale. La formidabile eruzione del Krakatoa del 1883 a confronto fu un mortaretto. Complessivamente vennero proiettati in aria circa 150 miliardi di metri cubi di roccia, cenere e altri materiali. L'eruzione, o meglio l'esplosione, creò disastri di proporzioni bibliche, con una stima di 60.000 morti dovuti sia direttamente all'esplosione che alle pesanti carestie che seguirono il disastro. La polvere restò per molti anni nell'atmosfera diminuendo la quantità di radiazione solare che abitualmente colpisce il suolo della terra. Il pianeta conobbe un'epoca di estati mancate ed inverni freddissimi, che ebbero come conseguenza scarsissimi raccolti e un impoverimento importante di vaste aree del pianeta. Il 1816 in Europa e negli USA fu “l'anno senza estate”, con neve a giugno, gelate in luglio e agosto, inverno rigidissimo e carestie. Questo clima particolarmente rigido viene portato come fattore che ha favorito la diffusione su larga scala di epidemie di tifo in Europa tra il 1816 ed il 1819. La Gran Bretagna e l'Irlanda vennero colpite da temperature rigide e violente piogge che distrussero parte dei raccolti, costringendo alla fame Irlanda e Galles e provocando rivolte per il cibo. decine di migliaia di persone in Europa morirono di fame. (si spiegano da sole le scrittte sulla moneta sopra esposta)
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  39. Buonasera. Libia. Mahmud II. АН1223//1 (1808). Tarabalus-Tripoli 5 para È considerato l'argento. :pleasantry: Ricordato. :clapping:
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  40. Ciao a tutti, noto con interesse che il viceregno sta andando di moda, quindi come faccio a non contribuire alle discussioni? Questa è una monetina abbastanza difficile da reperire bella per diversi motivi. Carlino di Filippo IV c.d. Antitosatura Fabrizio Biblia maestro di zecca e Costantino Di Costanzo maestro di prova
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  41. rame? in queste monete ce n'è una buona percentuale.
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  42. Salve a tutti, segnalo ai collezionisti di medaglie religiose, un Ebayer statunitense che vende, dichiarandolo, delle riproduzioni di medaglie devozionali, abbastanza credibili. Il problema è che magari, acquistate da qualcuno e rimesse in vendita mischiate ad altre di autentiche, potrebbero trarre in inganno gli acquirenti... l'indirizzo è : http://www.ebay.it/usr/jmarin?_trksid=p2047675.l2559
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  43. Segnalo la nuova pubblicazione a cura di Stefano Di Virgilio LA ZECCA DI BOLOGNA - Parte V - Da Paolo III a Pio V (1534-1572) Consultabile al link : http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/materiali/index.do;jsessionid=80FB1D070C19CABFFD1463B14E4DEB6F.sgc1-prd-apps
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  44. mmhè, dai, fregata, porella, diciamo che vi siete scambiati un po' di cosine, tutto sommato di valore modesto, l'importante è che siate rimasti contenti tutti. non scrivere fregata, magari si iscrive al forum, legge e vi picchia! ah ah ah :D (sto scherzando, prima di suscitare un vespaio di polemiche, lo dichiaro prima). e poi, tenetevele buone le amichette, se le maltrattate, tra qualche anno potreste pentirvene! :D un saluto, ragazzi, e che l'entusiasmo per questa nostra comune passione vi accompagni sempre.
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  45. Apollonia, sono basito. Punto primo: ti ho allegato i realizzi. Punto secondo: il sito heritage consente di vedere i realizzi a portale sono se ti loggi. Una volta loggato vedrai che ci sono stati 4 offerenti e che la moneta è stata venduta a 1880,00 USD diritti inclusi.... Ti consiglio un corso di informatica perchè sul punto sei alquanto incompetente.....e qui mi fermo.... GRAZIE Odisseo
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  46. Le prime monete 2015 (scansione terribile, ma è meglio non lavorare). Tiratura di 5 milioni di pezzi ciascuno. Abbiamo moneta per la circolazione quest'anno non è previsto.
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  47. Anche i dettagli della moneta non lasciano scampo ai dubbi.
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  48. Magari ogni tanto, come ora, riprenderò questa discussione che può dire da parte di tutti ancora molto. Essere su un forum sembra semplice ma poi banale non lo è, il messaggio scritto non è quello verbale e il segno che lasciano delle parole scritte è indubbiamente quello, è lì...., le parole poi si possono anche interpretare, possono esserci sfumature, è più difficile scrivere secondo me che parlare con una persona di fronte con la quale puoi rettificare, smorzare, chiarirti. Da questo punto di vista stare su un forum non è semplice, l'equivoco, il fraintendimento, il messaggio forte capita, poi siamo tutti uomini con le nostre giornate storte, i nostri problemi... E allora escono altre paroline chiave per un buon andamento di un forum come può essere questo, vivo, partecipato, numeroso.... Una è senz'altro CORTESIA, chi chiede, chi vuole sapere e se riceve informazioni, risposte, a volte consigli dovrebbe sempre poi ringraziare l'interlocutore o gli interlocutori, siamo tutti volontari....e non tutti poi vogliono divulgare, se lo fanno e perdono del loro tempo e lo fanno con piacere, per passione UN GRAZIE è sempre importante, li aiuta a continuare, ad averi stimoli, basta un grazie....ma ci vuole. Nel contempo però c'è anche il rovescio della medaglia come sempre in tutto, chi sa, e qui molti sanno molto veramente, deve sempre secondo me pensare che dall'altra parte ci sono persone che cercano di capire, che non sono nati con tutta la numismatica in testa, se sbagliano non è grave, è giusto che ci provino, che cerchino di ragionarci, che intervengano, si propongano.... insomma ci vuole e ci vorrebbe sempre UMILTA' e CLASSE. Dispensare il sapere, le conoscenze è fantastico ma bisogna poi sempre capire che siamo in un forum, non all'Università e certe bacchettate che ogni tanto vedo qua e là spesso hanno allontanato utenti o perso nel tempo promettenti giovani e questo è un vero peccato....non tutti hanno il carattere o la voglia di continuare... Qui siamo alla fine tutti APPRENDISTI, la numismatica è d'altronde in continua evoluzione, ma chi sa, deve poi ricordarsi che in un forum poi siamo tutti uguali con chi chiede e chi risponde, se lo fanno entrambi con STILE il forum ne trae vantaggio e anche i rapporti interpersonali tra utenti che per forza di cose hanno conoscenze differenziate, a volte molto differenziate....la condivisione è poi anche un po' questo....
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  49. Bel successo nell’asta sulla nota piattaforma di questa medaglia Aeronautica Desenzano del Garda "alle Velocissime Ali" Argento Bronzo: 13,6 g, 31 mm. Firmata Affer Bertoni Complimenti a chi se l’è aggiudicata. apollonia
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  50. A integrazione del post precedente volevo aggiungere che sotto il lato destro dello stemma comunale è inciso, su due righe, il nome e il cognome dell’artista Bruno Locatelli. La medaglia è nel suo astuccio con il logo della Johnson all’interno e il nome dell’associazione che ne ha curato l’emissione all’esterno. Ho poi saputo che nel periodo in cui si è svolto il concorso il mio consuocero era assessore comunale e si ricorda che l’azienda di tanto in tanto promuoveva dei concorsi, tra cui quello della pittura era il più importante. Questa era la classica medaglia che il Comune di Desenzano utilizzava per tali manifestazioni e metteva anche a disposizione dell’Azienda autonoma. apollonia
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