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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/03/16 in tutte le aree
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Colleziono piu che altro momete del periodo vittoriano inglese e adesso sto iniziando da poco a collezionare monete bizantine e medievali. Ma adorando la storia a 360 gradi...ogni tanto non disdegno qualche moneta di altra epoca.4 punti
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@@euro collezionista@@Heisenberg sidol!?! argentil?!?!? linone?!?!? :m249: :m249: :m249: :m249: :m249: probabilmente non avete letto molto qui sul forum, altrimenti certe domande.... esperimenti..... pareri forse non li avreste chiesti/provati. saluti TIBERIVS3 punti
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Ok di esclusive ci sono solo le Aratrici però nel complesso che annata meravigliosa.....avete ragione viene dopo l'11 con monete coniate nel pieno stile Liberty monete da far realmente stropicciare gli occhi però anche il '12......cominciamo con il 5 Cent, l'Italia su Prora nel suo formato più affascinante (almeno a mio parere), ok è già da due anni che viene coniato ma è una bellezza per gli occhi ....del 20 Cent Librata c'è poco da dire perché penso sia all'unanimità lo spicciolo più amato dagli "Italiani :D "....i 25 li hanno abbandonati da tempo e i 50 non li hanno coniati ma si sono rifatti con i piccoli moduli d'argento, dite quello che volete ma a me i cavalli senza chioma piacciono un sacco e mi danno quell'impressione di maestosità e sicurezza che mi mettono in pace con il mondo .....allora voi direte: ma per favore manca lo Scudo e cosa vi devo dire avete ragione è una gran mancanza però c'è il 10 Lire, l'ultimo 10 Lire in oro e allora non c'è storia, ci accontentiamo dei cavalli con criniera sullo scudo e cediamo gli occhi all'ultimo mezzo marengo Italiano (niente foto ragazzi purtroppo non lo posseggo ancora) e poi il Marengo che insieme all'Aquilotto reputo tra i migliori del Mondo poi il 50 Lire di cui metterò la foto con anche il Dritto perché è uno dei ritratti di Vittorio III che preferisco e per finire il 100 Lire, niente foto neanche qui.....me n'è scappato uno un paio di mesi fa davvero per poco, sarà per la prossima. Anzi no non finisco......metto anche la Rupia perché la reputo una moneta fantastica ! Ragazzi stanotte è andata così, avevo un po di tempo e ho voluto condividere un mio pensiero.....ultima cosa, stavolta per davvero, scusate le foto ma lo sapete che non sono proprio in grado di farle :(. Ciao Giankyv3 punti
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Faccio i miei complimenti a @@Giankyv per il bel post, e per le belle monete. Metto l'immagine della mia libertà librata del 1912, foto che non sono mie ma del buon Sebastiano che mi ha venduto la moneta :)3 punti
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Impero Tedesco Regno di Prussia 200 anni del Regno di Prussia Il 13 dicembre 1700 l'elettore Federico III di Brandeburgo ricevette l'autorizzazione definitiva dell'imperatore Leopoldo I ad essere eletto alla carica di re, con il titolo di "Re in Prussia". L'incoronazione di Federico III (che assunse il nome di Federico I), ebbe luogo il 18 gennaio 1701 al Castello di Königsberg. Duecento anni dopo nel 1901 era incarica Guglielmo II Imperatore Tedesco e Re di Prussia. Guglielmo fu sia l'ultimo Imperatore che ultimo Re di Prussia dopo la sconfitta nel primo conflitto mondiale. 2 Marchi - Impero Tedesco - 19013 punti
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Salve Alcuni giorni fa durante gli scavi di ampliamento del locale cimitero è stata scoperta un ampia area con numerose sepolture di epoca picena2 punti
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Vorrei segnalarvi, se non è stato già fatto, la presenza della sigla dello zecchiere Guillaume Kara, in carica durante il periodo di Carlo VIII sicuramente all'Aquila e non so se in altre zecche. Vi riporto qui sotto la mia moneta con il riferimento MIR 113 Il segno K si trova sotto lo scudo. Cosa ne pensate @@santone, @@vox79, @@eliodoro, @@ak72 e gli altri...ne avete altri nelle vostre collezioni o i qualche passaggio d'asta? Matteo :hi:2 punti
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Si c'è stato negli ultimi anni un calo dei prezzi della repubblica, ma monete rare e in eccellente conservazione tengono abbastanza bene. Poi bisogna mettersi in testa che la mania delle perizie per monete non falsificate e magari anche di modesto valore dovrebbe essere messa in disparte, ne ho viste di tutti i colori: 2 lire 1958 Fdc falsa chiusa per buona, monete con solchi classificate Fdc, lucidate classificate Fdc eccezionale. Il 100 lire 1955 Fdc che hai preso in esame non fa nessun riferimento per determinare il valore di mercato anzi quello che ha venduto quella moneta per come la penso io ha preso 150 € in più di quel che avrebbe dovuto prendere, mentre un Fdc periziato Tevere ha fatto 638€ ed è anche poco perché la moneta era assolutamente eccezionale impreziosita da un lieve velo di patina, un'altro venduto da Montenegro in Fdc 70 ha fatto 1020 € e allora qual'è il vero valore ? Un 100 lire 1955 in Fdc non vale meno di 700 € poi il fatto che uno l'abbia comperato in Antartide a 100 € non fa scendere il suo valore. Un 50 lire 1958 in Fdc a meno di 1700 € te lo scordi, le 5 lire 1956 in Fdc meno di 2500 € non le trovi, le 50 lire del 57-59 in Fdc valgono 400 - 500 €, il fatto è che per colpa di alcuni venditori non professionali la gente non si fida più della baia e di conseguenza è venuto meno l'interesse per gli acquisti in quel contesto. Poi che un qSpl sia praticamente identico ad un Fdc la vedo molto dura e vedo altrettanto dura trovare un qSpl a 10€ che è la cifra che vale un buon BB. Poi le 20 lire 1956 in Fdc mi vennero proposte 7 anni fa a 600 € e non cera ancora la crisi che conosciamo che è ancora meno dei 700 €, certo che se uno ha comperato a prezzo pieno post 2002 quando c'era una ricerca isterica e si vendeva quasi tutto a prezzi pompati avrà sicuramente perso. Tutto questo per dire cosa ? La Repubblica per come la vedo io è una bellissima collezione, se fatta ricercando monete eccezionali è anche impegnativa sia sotto il profilo economico che quello di reperibilità delle monete, lo so anch'io che le monete del Regno o le preunitarie e antiche sono più intriganti ma è anche vero che la cifra sarà tutt'altra e nella maggior dei casi non saranno mai completate.2 punti
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belle.. :D ..non so se e la forma de le lettere,i grafismi,il colore,le particularita,forme e viste...ma queste monete hanno un lecco favoloso,estraordinnario!!...sempre piacciute tanto!! :good: :good: un giorno...quando ne avro un mille,mi piacerebbe sentirle corere tra i ditti,quando le prendero a manate..... ^_^2 punti
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Le monete quadrate hanno sempre un non so chè.... :D ______________ 1988 Suriname 5 Cent - Acciaio placcato in rame2 punti
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salve a tutti, sono qui a segnalarvi un utente ebay (mercatino 2016) che mette in asta sul noto sito monete del regno di un certo valore, pretende il pagamento con altri metodi e non con paypall e poi non spedisce. fate attenzione. ci son cascato io e a breve se non mi rimborsa saro' costretto a denunciarlo penalmente saluti, max1 punto
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Adesso dirò qualcosa che potrà suscitare ira e sdegno. @@giorgio28 se sei furbo avresti potuto postare qualche pezzo in bronzo, spacciandolo come premoneta. Naturalmente io non voglio istigare nessuno ad infrangere o eludere le sacrosante regole del forum, ma è il solo e semplice tentativo di aiutare qualcuno. Spero di non aver scandalizzato nessuno. PS: oggi come oggi si trovano nelle aste oggetti antichi in bronzo di ogni genere classificati come premonete di area celtica o del centroitalica1 punto
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A parte la sezione sbagliata, non si possono fare compravendite all'interno delle varie sezioni, se vuoi vendere devi postare negli annunci numismatici (vendo/compro)1 punto
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Aggiungiamo visto che ci siamo anche il link della Società Numismatica Italiana che tra l'altro il 19 marzo terrà la sua Assemblea annuale e con subito sotto l'Evento di Parma del 9 aprile Patrocinato dalla stessa, http://www.socnumit.org/1 punto
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Carino.. Peccato non sapere il millesimo! Il problema e' che chi ha chiuso e catalogato la moneta ha fatto un grossolano errore identificandola per un due denari di Carlo Emanuele III! Mentre e' evidente dalla legenda (visibile in questo caso su entrambe le facce :) ) che si tratta di una moneta di Vittorio Amedeo!!!1 punto
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Ciao @@Theodor Mommsen , e' vero che comandavano in Siracusa , pero' i Romani in particolare il Senato e i Consoli di quell' epoca , erano uomini che sapevano riconoscere , rispettare ed apprezzare le virtu' e il valore degli avversari anche nel rispetto dei quasi 50 anni di alleanza con Ierone II che tanti aiuti dette a Roma durante i brutti tempi della seconda guerra punica , al punto che il grande Claudio Marcello pianse dall' alto dell' Epipoli la presa di Siracusa ; conquista che costo' molto in tempo , materiali e uomini la presa di quella meravigliosa Citta' che Cicerone defini' : "la più grande e bella delle Citta' greche" , conquistata infine solo con il tradimento di un mercenario iberico , al cospetto della quale Roma si poteva paragonare a quei tempi ad un grosso borgo . Per tutti questi motivi i Romani lasciarono aperta la zecca di Siracusa e sulle monete emesse in quel periodo anche il nome della Citta' .1 punto
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l'identità di conio si può certamente scartare. che la mano dell'incisore, oppure la "scuola" sia la medesima pare davvero confermabile... certo parlare di "persona" è difficile, o almeno non mi azzarderei mai... ma la scuola incisoria è certamente la medesima NON IDENTITA' di CONIO1 punto
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@@Legio II Italica penso che Tinia ci potrebbe stare meglio del Metus. Più guardo il volto più mi sembra di aver già visto da qualche parte, anche se non mi ricordo dove.1 punto
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Eccone una ...di peso 10. 77g ....bronzo. ...di diam 20 mm... ... Rara in corsica. .......per un' Identificazione ringrazzi in anticipo .1 punto
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Si tratta di un Tetradramma di Leontini, emesso attorno al 460 a.C. Al D/ Testa laureata di Apollo, volto a sx. Al R/ Testa di leone con fauci spalancate, una foglia e tre chicchi d'orzo (o di grano), attorno l'etnico ΛEONTINON. Dalla foto molto sfocata, però, non posso garantirti l'autenticità. Rif. bibl. SNG ANS 257.1 punto
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grazie mille piano piano riuscirò a classificarle tutte :9 ma il merito è tutto vostro :)1 punto
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La moneta è della città di Velia, una polis greca della Magna Grecia (le sue rovine si trovano in provincia di Salerno). Si tratta di un didramma in argento, moneta dal valore di due dracme. Quanto al valore credo (mia opinione personale) che stiamo sui 100 euro, massimo 150, perchè la tua moneta è abbastanza malmessa.1 punto
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Ciao @@margheludo, il curatore del catalogo del Forum della Repubblica Fiorentina sono io, cerco di aggiornarlo la sera dopo cena, l'unico momento che ho a disposizione tutti i testi di riferimento, però in questo periodo non ho avuto tanto tempo e l'ho un po' trascurato. Comunque a parte questo domani cerco di aggiornare il capitolo che ti riguarda nello specifico, e se vorrai potrai aggiungere la foto della tua monetina. Un saluto Marfir http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIREP/501 punto
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Vedo una N dopo la A. La moneta è leggermente decentrata per cui la O sarebbe fuori tondello.1 punto
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Taglio: 2 euro CC Bndr Nazione: Slovacchia Anno: 2015 Tiratura: 1.000.000 (circolanti 994.000) Condizioni: qSPL Città: Cossato (BI)1 punto
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Probabile, visto che vengono pubblicizzati con una locandina unica Per chi chiedeva info riguardo al convegno di Bologna: qui http://www.lamoneta.it/topic/146300-convegno-roma-ad-aprile/, al post #3, è presente la locandina cui facevo riferimento. In basso sono riportati i numeri di telefono degli organizzatori, potete provare a chiedere direttamente a loro Mi viene da fare solo un appunto riguardo alle sedi: sono sicuramente molto belle (vado ogni anno al convegno di Villa San Sebastiano, veramente una bella cornice, per me comodissima da raggiungere), ma la mia domanda è: Roma e Bologna sono due città centrali, con due stazioni importanti e raggiunte dalla linea ad alta velocità. Questo significa che anche chi abita a Torino, a Milano, a Napoli, ecc. potrebbe prendere in considerazione l' idea di fare un salto in giornata, se il convegno venisse organizzato in zona Stazione. Come mai non si prende in considerazione questa opportunità? Capisco che l' Appia antica faccia un effetto completamente diverso rispetto a Termini, ma è anche un grosso disincentivo per chi non abita a Roma.1 punto
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penso che la tua moneta sia il RIC 500 perchè nella mano destra della Fortuna è riconoscibile il timone.1 punto
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GROSSO CON I BISANTI NELLA CROCE [a] INTRODUZIONE: In una data compresa tra il 30 aprile-1 maggio (giuramenti di Pace a Piacenza) ed il 29 giugno (giorno in cui si avvicendavano i Consoli di Brescia) del 1183 veniva stesa un'importante convenzione monetaria tra Brescia e Cremona. Nonostante le clausole imposte ai commerci delle due città lombarde, si crede che tali imposizioni fossero rispettate non in modo preciso, tanto è vero che nei documenti degli anni immediatamente successivi, sia di area bresciana che di area cremonese, si trovano menzionati senza soluzione di continuità i denari milanesi. Rimangono comunque dei provvedimenti di fondo sostanziali riassumibili nelle seguenti clausole: - un maestro di zecca ed un operaio dovevano essere messi a disposizione dei Consoli bresciani, per insegnare ai bresciani a fare la propria moneta al modo cremonese. Partiamo da questa "richiesta" del concordato. Come sottolinea anche il Fenti, Cremona doveva essere ritenuta superiore a Brescia nell'arte del coniare le monete per insegnarle a procedere "al modo cremonese". Ciò, dal mio punto di vista, non fa che confermare le ipotesi già formulate circa i due nominali trattati in precedenza. Se, infatti, le monete di Brescia sono simili agli esemplari cremonesi, ciò altro non fa che avvalorare la tesi per cui inforziati e cremonesi siano precedenti agli scodellati (che simili non sono alle monete bresciane di questo periodo, lo saranno allo scodellato bresciano che viene tuttavia più tardi). Il Giordano ed il Fenti hanno ritenuto che le monete della convenzione fossero i denari scodellati simili a quelli di Brescia, con la croce che interseca la scritta Cremona (tipo CNI IV, tav. XV, 5): Il peso medio riportato del Fenti degli otto esemplari censiti è di 0,502 grammi. Sono monete di rara apparizione sul mercato, per le quali, tuttavia, già il Bazzini tende ad ipotizzarne una post-datazione alla prima metà del Duecento. Oltre alle già citate incongruenze stilistiche tra inforziati (arcaici) e scodellati (con A moderna di III tipo), possiamo ora fare affidamento su nuovi indizi: a. tre denari scodellati di Cremona sono presenti nel ripostiglio di monete della metà del tredicesimo secolo descritti da David Michael Metcalf, Classification of the thirteen century denari of Genoa, «The Numismatic Circular», lxxxv(1977), pp. 10-11. Si tratta di un tesoretto venduto sul mercato londinese a più riprese a partire dalla primavera del 1976, di provenienza sconosciuta, compostoda oltre 700 pezzi, di cui 595 denari di Genova (del xii e xiii secolo), 118 denari scodellati di Milano e di Brescia, 3 denari scodellati ed un mezzanino di Cremona, 2 denari di Siena (post 1192), 1 denaro siciliano per Enrico vi (1194-1197 del tipo Spahr 30). Benché di questo ripostiglio siano disponibili solo poche immagini di monete genovesi, la sua datazione è stata resa possibile dalla accurata descrizione dei denari di Genova (si veda Monica Baldassarri, I denari dellazecca di Genova e i loro frazionari tra il xii e il xiv secolo: alcune osservazioni su datazioni, seriazioni ed ambiti di circolazione, «Quaderni Ticinesi di Numismatica e Antichità Classiche», xxviii [2009], pp. 331-376) b. Brescia conia un grosso (qui sotto in fotografia) molto simile per peso, intrinseco e stile ad un terzo nominale cremonese, il grosso con i bisanti, che si discosta molto dallo scodellato in fatto di stile e dati ponderali: - la moneta di Milano doveva essere bandita e accettata solo previo comune accordo tra le due città. Anche a Milano era coniato in quegli anni un grosso molto simile sia a quello bresciano sia a quello cremonese (prima metà del XIII secolo): - i cremonesi dovevano fare la loro moneta allo stesso titolo di quella di Brescia, e cioè di 37 denari per oncia. Un aspetto assai interessante della convenzione è rappresentato dal fatto che viene espressamente determinata la quantità di argento che doveva essere contenuta in ogni denaro. In particolare si evince che ogni marco d'argento fino dovesse corrispondere a 37 soldi (ossia a 444 denari imperiali). Come si è già detto ogni vecchio denaro milanese valeva il doppio di un denaro di Brescia, per cui 37 soldi di imperiali corrispondevano a 888 denari bresciani. - la moneta delle due città poteva liberamente circolare ed essere accettata da entrambe le città. - esistevano una moneta denominata forte ed una moneta denominata debole. Ciò nuovamente fa escludere che tali monete fossero i due noti scodellati di Cremona in quanto per il semplice peso non si discostano in modo tale da renderli due nominali distinti. - la moneta doveva essere di buon argento e non poteva essere svalutata, se non di comune accordo. Di particolare importanza tecnica sono i risultati delle analisi XRF ottenuti da @@mangiafuoco sui suoi tre esemplari di grossi di Milano, Brescia e Cremona. Dalla tabella si evince come le monete fossero di buon argento con piccola percentuale di rame. ANALISI DELLE VARIANTI CONOSCIUTE: Non mi risultano ad oggi varianti per il grosso con i bisanti. Il CNI riporta al n. 11 una possibile variante, ma mi sento di escluderla a priori in quanto di un peso assolutamente incompatibile per essere un grosso (0,98 g contro i circa 2 g di media). Tutti gli esemplari che ho visto presentano le medesime caratteristiche, stile delle legende evoluto con A chiusa, segno che si tratta di nominali coniati appunto in un periodo più tardo rispetto ai già analizzati inforziato e cremonese. TIPO I: lettera A aperta ––––> non mi risultano grossi con A aperta TIPO II: lettera A semiaperta ––––> non mi risultano grossi con A semiaperta TIPO III: lettera A chiusa 3a) D/✠FREDERICU~; entro corona “a spirale” ΩPRI, bisante al centro, una punta a destra della I R/✠CREMONA; entro corona croce con bisante nei quadranti superiori, punta rivolta al centro nei quadranti inferiori ø: 18 mm Peso: 2,01 g1 punto
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Secondo me dovremo cambiare quasi radicalmente l'idea che abbiamo di collezionismo, almeno con l'Euro ed in futuro: se infatti tale monetazione avrà la fortuna di continuare ancora per decenni, è fisiologico che le emissioni saranno tantissime :P I nuovi arrivati non riusciranno mai ad avere tutto, quindi ci si limiterà ad alcuni Stati o ad alcune precise tipologie. Per ora, io non intendo certo spendere cifre alte... compro semplicemente ciò che mi piace maggiormente e che quindi mi dà emozioni. Sopravvivo ai "buchi" in collezione e penso dovremo prima o poi conviverci tutti :P Abbandonare la mia passione, appunto l'Eurocollezionismo, è una cosa che non farò mai :) piuttosto limito di molto gli acquisti :)1 punto
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Discussione doppia, chiudo Non vedo perchè aprire una seconda discussione, si può proseguire qui.......... http://www.lamoneta.it/topic/146184-moneta-etrusca-o-falso-depoca/#entry16719131 punto
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Hai voglia... Usano questo trucco praticamente da quando esiste eBay...1 punto
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In un momento storico, in cui dovremmo saper mostrare gli attributi, ... noi nascondiamo i nostri e anche quelli delle statue. Ma che cazzata inscatolata!1 punto
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I forellini che si notano soprattutto al rovescio forse sono dovuti alla presenza di rame nella lega del tondello: le particelle di rame col tempo si sono ossidate e corrose svanendo del tutto e lasciando nel più nobile argento quei piccoli crateri...1 punto
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:) buonasera a tutti....un vero miracolo con questo li,tiene non si sa come!! :huh: ...intanto ci lascia osservare la ricezza e l'elaborazione artistica de le sue lettere.....tutto un un lavore rafinato de i gravori di cogni !...fortissimi!!! :) :) per una cosi piccola opera d'arte di 18mm ! ^_^1 punto
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Buonasera. ..ucciti oggi del orto di babbu .....si e possible à classificare ....ringrazzi in anticipo1 punto
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In asta il prossimo 18/02/2016 da Hirsch 317 al lotto 1518 , un esemplare dei primi " horsemen " di Taranto . Il tipo è descritto ed illustrato in Rutter ( historia numorum , 2001 ) , nel capitolo " horsemen 425/420-380 " , al numero 847(3) . Il didramma in asta , del quale non ho saputo trovare altri esemplari per raffronto , è datato 450-430 con riferimento a Fischer-Bossert n. 194a . Non conosco l'opera di F.- B. , e non so quanto dica in merito alla sovrapposizione cronologica tra i tipi "horsemen" ed "oikistes" : di questi ultimi unisco anche un bellissimo esemplare ex NGSA 7 lotto 4 , datato 425-415 con riferimento F. - B. n. 270q1 punto
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Sicuramente la patina nasconderà qualche graffietto, però a primo impatto avrei detto anch'io qSPL.1 punto
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