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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/28/16 in tutte le aree
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belli tutti i vostri... si preannuncia discussione divertente piena di patacconi. io sono d'accordo in parte con @@417sonia, sono monete che io chiamo "ingombranti". intendiamo, il loro peso specifico è forse eccessivo in rapporto alla qualità/rarità/prezzo. Con 30 grammi di scodellati c'è più soddisfazione, ovvio. In ogni caso, posto i miei: 1) Il famigerato scudo di Erizzo con MAM, di cui avevamo discusso se non sbaglio in passato anche con Mirko 2) mezzo scudo del medesimo con GC segue -4 punti
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ecco qui la mia creatura fresca da Padova ^___^ Grosso del 3^ tipo dell'Antonio Venier. Scusate ma meglio di così la foto non mi è venuta. Chiara3 punti
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Buonasera, ecco uno dei miei ultimi acquisti...Leonardo Dona' zecchiere DM...3 punti
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Vi segnalo che sabato 23 gennaio è andato in onda su Radio3 il programma "Museo nazionale", il quale ha dedicato l'intera puntata all'augustale di Federico II; la storia della moneta è stata illustrata dalla professoressa Travaini. Chi vuole può ascoltare il programma a questo link: http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/media/ContentItem-ebc460e6-81d5-42d6-9765-8b92375109b2.html3 punti
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La moneta non è tosata... Queste piccole monete venivano coniate su dei "tondelli" non tondi, ma squadrati tagliati normalmente a cesoia o a scalpello. La loro forma squadrata era proprio solo dovuta alla poca cura che in queste monete di poco valore veniva usata durante la preparazione e la coniazione. Nei periodi successivi i tondelli venivano poi preparati tramite una fustellatrice del diametro interessato che permetteva comunque una preparazione veloce e più precisa.3 punti
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Buonasera a tutti Iniziamo a postare i nostri scudi della Croce che fino ad ora non hanno avuto il giusto risalto nel Forum. Scudo della Croce – VC (Vincenzo Correr, Massaro nel 1620). AR, gr. 31,490 - ø 42,68 mm. D/ rosetta ANTON. PRIOL. DVX. VEN. rosetta , all’esergo V.C, nel campo croce fogliata con rosa al centro e foglie di vite agli angoli. – R/ « •SANCTVS . MARCVS ó VENET « , leone in soldo sopra scudo ornato di fogliame; all’esergo « 140 « . CNI 61 var. Paolucci 16.2 punti
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Finalmente sono riuscito a fotografare l'intera collezione, cosi ho pensato di condividerla con voi.2 punti
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Hanno già provato a staccarli e non ci sono riusciti. Tienili così, ... sono un bel documento numismatico.2 punti
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@@140polini se ti vai a vedere la maggior parte delle recensioni alle monete che ho presentato io, c'è da metterti le mani nei capelli :D eppure è solo grazie alle parole di chi ti dice le cose come le pensa che si impara. Memorabili i commenti alle mie 2 lire 1911 e alle 20 lire 1927, ad esempio, le quali, tuttavia, spuntarono entrambe un pieno bb, traguardo di tutto rispetto sul nostro forum! :rofl: poi invece, quando una moneta è bella, è bella e te lo dicono con altrettanta onestà intellettuale (come la moneta che ho come foto profilo, cioè le 20 lire 1858, che solo dopo aver ascoltato i commenti degli amici del forum, per non influenzare il loro parere, dichiarai che è periziata qSpl) ed è ovvio che sei più contento, ma parimenti è sbagliato prendere in giro le persone dicendo che una cosa è più di quello che è. un abbraccio a tutti e scusate per l'intromissione.2 punti
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esattamente. Il processo di sinterizzazione non è certo alla portata di tutti, e non vale il gioco per coniare "quattro" falsi ... e pure difficili da propinare....2 punti
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Tra l'altro sono le monete che hanno svolto al meglio il proprio lavoro. Personalmente una moneta malridotta mi trasmette sensazioni che una moneta intonsa non è capace di darmi.2 punti
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anche secondo me il tungsteno e' quasi impossibile da coniare. Pero' mi pare che si possa usare anche quello sinterizzato, che e' molto piu' semplice da lavorare.2 punti
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Plinio indica per l'aureo del giuramento un'emissione di 51 anni successiva rispetto alla coniazione dell'argento. Essendo questa moneta strettamente legata al quadrigato (il tipo al diritto è inequivocabile), se si considerasse il passo di Plinio sulla coniazione dell'argento relativo al denario e non al quadrigato o al didramma Ercole/lupa come sostenuto da Crawford, l'autore stesso entrerebbe in forte contraddizione. Tutti questi indizi mi portano a pensare come Coarelli: Quadrigato: 269 Aureo del giuramento: 219 (51 anni dopo il quadrigato con conteggio all'antica contenente il primo anno) Denario: dopo il 219 e prima del 211 (Morgantina) Penso di essere diventato un sostenitore della cronologia intermedia...2 punti
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ed il Satrapo Tiribazos? Da Coin Archives: CILICIA, Tarsos. Tiribazos, Satrap of Lydia, 388-380 BC. Stater (Silver, 20mm, 10.39 g 4). IΣΣIK-ON / TRBZW Baal standing half-left, holding eagle in extended right hand, lotus-tipped scepter in left. Rev. AMI Ahura-Mazda facing, head right, body terminating in solar disk with wings and tail feathers, holding up wreath in right hand, lotus blossom in left.2 punti
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Se posso dare il mio modesto parere.. Per una moneta di tale rilievo comunque proverei a far fare una perizia a un numismatico, che trovandosela in mano con il monocolo sicuramente darà un giudizio definitivo, forse anche positivo..2 punti
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Mi sembrava di ricordare un dabbene in versione " veneziana " e infatto l'ho ritrovato.... :blum: :blum: :blum: , indubbiamente qualche bell'esemplare qui c'era già anche se siamo nel 2013, i miei sono qui, peccato che qualche altro si è perso nel tempo..., però ci sono anche degli spunti interessanti di Bordin Rolando su questa moneta e credo comunque che qualche pezzo sia veramente notevole..... http://www.lamoneta.it/topic/108405-scudo-della-croce-venezia/2 punti
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Salve Ho pensato di riunire i libri di numismatica, i romanzi e le pubblicazioni inerenti ad Alessandro Magno e ai suoi predecessori e successori che ho in biblioteca. Apro con i romanzi apollonia1 punto
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Ho questo oggetto da almeno 10 anni nel cassetto e finalmente mi sono deciso ad indagare su cosa potrebbe essere. È un pezzo di grosso modulo pesa gr. 31,5 con diametro mm.43 e spessore al bordo di mm.3. Il materiale sembra ghisa, per via della porosità e della patina ferrosa. Su un lato si distingue una figura femminile di fronte in posizione "ginecologica", con le gambe aperte e le ginocchia piegate e l'organo genitale in vista, nella parte superiore non si distinguono bene le figure. Sull'altro lato abbiamo un grosso fallo con parte posteriore con zampa di animale, cavallo o leone, e coda ricurva verso l'alto, a cavallo del quale, in posizione da fantino, sta una figura alata. Non ci sono lettere o simboli. Grazie se qualcuno vorrà perdere tempo per questa curiosità.1 punto
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Buona sera a tutti, volevo farvi vedere questa moneta di Ferdinando I D'Aragona acquistata da poco. D: FERRANDUS ° REX R: EQ VITA °S° REGNI all'esergo della moneta lo stemma con R bifrontale con i tre punti a destra e sinistra. peso: 1,8g diametro: 18,5 mm Ho visto altre monete con in esergo lo stemma R bifrontale, ma con l'iscrizione al rovescio diversa da questa. Sono consapevole che esistono molte varianti di queste monete, ma vorrei un parere da voi esperti. Cosa ne pensate sullo stato di conservazione? quanto è comune? vi ringrazio tutti in anticipo.1 punto
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Salve, rimetto al vostro giudizio questa "medaglia" in bronzo (cm.5,3x7 gr.45), di che si tratta? ha quattro appicagnoli e uno sul retro, come fosse una medaglia, ma a me sembra più una piccola icona.1 punto
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salve a tutti, porgo alla vostra attenzione questa moneta, c'è qualcuno in possesso di questa moneta? ...magari che può darmi il peso? Il krause dice 25,50 mentre la mia è 24,70. Secondo voi è un errore del krause? Grazie.1 punto
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Ingombranti .... :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: A pensarci sono proprio così... e sui "patacconi" anche uno sfrisino diventa un grand canyon. :blum:1 punto
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@@mangiafuoco altro che prolissità, intervento a dir poco spettacolare! Complimenti davvero!! Risposte e analisi più mirate le farò domani da un po' più sveglio :lol: in ogni modo hai dato un sacco di altri spunti interessanti. Rispondo anche a @@fabgeo , passando al nuovo nominale mi accingo presto a fare il nuovo riassunto del cremonese , mancano eventuali esemplari con A SEMIAPERTA (il CNI non ne parla, a me non risultano... ma non si sa mai... se ci sono con A chiusa salteranno pur fuori anche con A semiaperta credo) e poi alcuni dati circa esemplari non miei (post #110 dove ci sono i punti di domanda). Per il resto non dovrebbe mancare nulla (escluse eventuali varianti inedite, ho cercato in lungo e in largo in questi giorni ma non ne ho viste).1 punto
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Volendo affrontare un ulteriore argomento, mi sembra interessante passare a trattare della convenzione monetaria con Brescia del 1183. La convenzione venne stipulata in una data compresa tra il 30 aprile-1 maggio (giuramenti di Pace a Piacenza) ed il 29 giugno (giorno in cui si avvicendavano i Consoli di Brescia) del 1183 e non nel 1184, come erroneamente da più parti riportato. Si conveniva che: - la moneta di entrambe le città potesse liberamente circolare e dovesse essere accettata da entrambe le città; - la moneta dovesse essere di buon argento e non potesse essere svalutata, se non di comune accordo; - i cremonesi dovessero fare la loro moneta allo stesso titolo di quella di Brescia, e cioè di 37 denari per oncia; - la moneta di Milano dovesse essere bandita e accettata solo previo comune accordo tra le due città; - esistevano una moneta denominata forte ed una moneta denominata debole; - un maestro di zecca ed un operaio fossero messi a disposizione dei Consoli bresciani, per insegnare ai bresciani a fare la propria moneta al modo cremonese. Un aspetto assai interessante della convenzione è rappresentato dal fatto che viene espressamente determinata la quantità di argento che doveva essere contenuta in ogni denaro. In particolare si evince che ogni marco d'argento fino dovesse corrispondere a 37 soldi (ossia a 444 denari imperiali). Come si è già detto ogni vecchio denaro milanese valeva il doppio di un denaro di Brescia, per cui 37 soldi di imperiali corrispondevano a 888 denari bresciani. Secondo me ben poche cose della convenzione vennero attuate. La funzione della convenzione aveva più una finalità programmatica che di immediata applicazione, tanto è vero che nei documenti degli anni immediatamente successivi, sia di area bresciana che di area cremonese, si trovano menzionati senza soluzione di continuità i denari milanesi. Comunque sia, partendo da queste considerazioni il Giordano ed il Fenti hanno ritenuto che le monete della convenzione fossero i denari scodellati simili a quelli di Brescia, con la croce che interseca la scritta Cremona (tipo CNI IV, tav. XV, 5). Purtroppo si tratta di monete di rara apparizione sul mercato e non ho nessuna fotografia recente da postare. Secondo Bazzini invece la moneta dovrebbe essere spostata più avanti, nella prima metà del Duecento. Sinceramente non ho elementi per valutare bene la questione, perchè ripeto si tratta di monete di rara apparizione sul mercato e difficili da studiare. Vedendo il peso medio riportato del Fenti degli otto esemplari censiti, e cioè di 0,502 grammi, e come sono fatte le lettere, sarei propenso per spostare più avanti questa tipologia, direi tra gli anni 1230-1250. Una conferma verrebbe dal fatto che tre denari scodellati di Cremona sono presenti nel ripostiglio di monete della metà del tredicesimo secolo descritti da David Michael Metcalf, Classification of the thir- teen-century denari of Genoa, «The Numismatic Circular», lxxxv (1977), pp. 10-11. Si tratta di un tesoretto venduto sul mercato londinese a più riprese a partire dalla primavera del 1976, di provenienza sconosciuta, composto da oltre 700 pezzi, di cui 595 denari di Genova (del xii e xiii secolo), 118 denari scodellati di Milano e di Brescia, 3 denari scodellati ed un mezzanino di Cremona, 2 denari di Siena (post 1192), 1 denaro siciliano per Enrico vi (1194-1197 del tipo Spahr 30). Benché di questo ripostiglio siano disponibili solo poche immagini di monete genovesi, la sua datazione è stata resa possibile dalla accurata descrizione dei denari di Genova (si veda Monica Baldassarri, I denari della zecca di Genova e i loro frazionari tra il xii e il xiv secolo: alcune osservazioni su datazioni, seriazioni ed ambiti di circolazione, «Quaderni Ticinesi di Numismatica e Antichità Classiche», xxviii [2009], pp. 331-376). In sintesi pur essendo la questione ancora da approfondire direi che si tratta di denari che non furono coniati nel 1184 o in quel torno, ma dopo. Per cui se siete d'accordo dopo i cremonesi e gli inforziati con i bisanti come terza moneta di Cremona metterei nel nostro catalogo il grosso con i bisanti. Scusate per la prolissita del post.1 punto
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Bella moneta :good: anche se coniata appositamente per i collezionisti. Quindi, come ben sai, vuol dire che non c'e' l'ho :D A parte numista (che avrai già controllato) ed il Krause naturalmente, altri 2 siti danno gr. 25,49. De deduco che: o è la bilancia, o tutti hanno copiato il peso dal world coins errato :D perché la moneta mi sembra autentica. Considera comunque che ci sono migliaia e migliaia di pesi e misure nel world coins, troppo vasto.... abbraccia centinaia di nazioni, non può essere preciso al 100%.1 punto
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Mettiamo da parte la conservazione.....alcuni rari 10 tornesi del 39.....hanno la linea dell'esergo molto in basso.....questo è uno tra quelli. :D1 punto
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MB/BB con difetto (?) di conio nel taglio. Puoi postare foto nitide magari anche della mancanza di metallo? Grazie1 punto
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Riporto qui una risposta dell'autorevole centurioneamico circa l'autenticità del tetradramma di Alessandro Magno (facente parte della mia collezione) qui allegato che presenta dei forellini simili al denario repubblicano in esame Buonasera a tutti, in molti casi la porosità del metallo, soprattutto quando nobile, può far subito pensare a problemi di fusione ma per fortuna in tanti casi possono anche esserci spiegazioni differenti come nel caso dell'esemplare di King John. In particolare, la forma e la dimensione dei forellini che qui appaiono anche molto diverse tra loro (le bolle di fusione sono preferenzialmente sferiche per via della natura che le ha generate) e l'aspetto generale del metallo (assenza di segni evidenti di lavorazione meccanica per rimuovere le tracce di fusione), nonchè la presenza di prodotti di corrosione del rame, mi fanno pensare più che altro ad un metallo con percentuale di argento forse più basso rispetto al solito o comunque indica un processo fusorio per ottenere il tondello piuttosto imperfetto (temperature inadeguate ad esempio) che ha prodotto una lega con zone a maggior concentrazione di rame (va detto anche che questa stessa condizione si ottiene con precise percentuali di rame e argento). Tali zone a maggior concentrazione di rame nel tempo si sono ossidate per la legge della corrosione che attacca prima il metallo meno nobile a protezione del più nobile. Questa stessa ossidazione ha gradualmente eliminato dalla superficie le picole concentrazioni di rame lasciando quei forellini. Ovvio che sarebbe sempre meglio vedere la moneta dal vivo, comunque la moneta direi possa considerarsi ragionevolmente autentica. Questa risposta è visibile in questa discussione: http://www.lamoneta.it/topic/84573-le-monete-piu-attraenti-di-alessandro-magno/page-1001 punto
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ciao. moneta molto bella. una piccola precisazione, la crocetta in alto del rovescio della moneta, và spostata in pendicolare alla moneta, quindi in posizione centrale al conio. questo fa si' che l'agnello risulti con il ginocchio destro appoggiato a terra, in segno di devozione1 punto
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si grazie comunque. in effetti intendo tenere il database aggiornato, perché la pubblicazione online mi permette di tanto in tanto di aggiornare i dati ed eventualmente anche la sezione delle catene tra conii....e se servirà addirittura le conclusioni finali ...che per ora mi paiono le più logiche (ovviamente è un concetto personale) , ma non escludo se servirà di poter tornare sui miei passi.... come dicevo è un "work in progress" ....quasi un lavoro aperto che mette su carta qualcosa che è in movimento... a me sembrava una bella idea...vedremo se darà qualche frutto :) ps - sono stato contattato da uno studioso Austriaco....gli ho messo a disposizione il mio intero database.... penso che un modo aperto e non "geloso" di fare numismatica possa in futuro portarci a fare grandi passi avanti .... chissà ciao1 punto
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Le aste italiane , di solito la rilasciano( Italiane, San Marino non è italia). Varesi le rilascia, Crippa lo fa, Negrini mi sembra di si, altri non saprei, ma credo di si, In ogni caso, visto che il catalogo viene spedito , ben prima dell'incanto,alla sovrintendenza e alla questura per ottenere i nulla osta alla vendita, l'effettuazione dell'asta è già garanzia implicita che le monete sono state approvate dagli organi competenti e ne è stata deliberata la lecita vendita e , per conseguenza, la presunta lecita provenienza.1 punto
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è un quattrino di Castro con S.Savino, (controlla il diametro dovrebbe essere 17/18....mm ) Castro. Pier Luigi Farnese (1545-1547). Quattrino. CNI 86. MI.1 punto
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Caro Francesco,la medaglia da te datata ci può stare che sia stata fatta nel decenio 1870-1880, le caratteristiche sono sicuramente della seconda metà del XIX sec.,personalmente penso che potrebbe essere dell'ultimo quarto dell'ottocento 1875-1900.- Medaglia Carmelitana molto bella, bellissimo il logo dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi! Ciao Giovanni.1 punto
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Ma scusa, compri una moneta senza conoscerne nemmeno le caratteristiche fondamentali? Magari, prima di acquistarla, un po di studio prima ci strarebbe bene... A parte che la domanda troverebbe risposta con meno del minimo di impegno su qualsiasi catalogo, che, se non si possiede, c'è gratuito online sul forum http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-NAP/91 punto
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Buonasera a tutti! Capita di rado che io chieda una identificazione ma questa volta il paziente è particolamente ostico: é una moneta in argento (o mistura) di circa 1,5-2 g e di 18 mm di diametro. da un lato si riesce a leggere NCISCUS I D G, e pertanto sarei portato a pensare Francesco I d'austria. inoltre il profilo mostra una testa con capelli raccolti sulle spalle. Sull'altro lato purtroppo non riesco a vedere nulla o appena vaghe ombre di lettere. Inoltre è presente un foro tipico da trasformazione in ciondolo. Ringrazio fin da ora tutti quelli che vorranno cimentarsi in questo intervento!1 punto
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Appena giunta dall'altro continente (America) ..... chissà come ci è arrivata :crazy: .. questa davvero mi è costata, perchè poi ho dovuto pagare anche lo sdoganamento...e vabbè !! Ma mi Piace un sacco.....in mano è davvero eccezionale !! A Voi ?1 punto
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Francesco Erizzo 31,38 g Massaro Ottaviano Zorzi - Massaro R2 secondo l'Amico Mirko Bordin. Moneta che ha riposato per tanto tempo nel mio monetiere e che ho da poco ceduto. Doge921 punto
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Concordo con quanto scrive Matteo ad eccezione della legenda a destra del dritto ...anche se c'è lo stesso qualcosa che non va. Io ci leggo : (manca la prima lettera) C I DU Potrebbe essere che la C chiusa, che era composta da una C aperta e una I per qualche motivo in fase di battuta si sono separate? .....mmmm ...ipotesi fantasiosa ..... Oppure potrebbe essere un Giano di Campofregoso? ...ma in questo caso avrebbero invertito le lettere C I invece di I C come dovrebbe essere ......mmmm ...ipotesi fantasiosa anch'essa..... Non saprei quale altro motivo inventarmi1 punto
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L'orto del babbo riserva sempre qualche sorpresina :) .... interessante minuto !! purtroppo le sigle del doge non si vedono , si intravede la parte bassa di quella che mi sembrerebbe una C di Campofregoso ....per via poi del punto dopo la D al rovescio dovrebbe essere o Ludovico o Pietro Campofregoso .... purtroppo anche la sigla lascia qualche dubbio per me A o X ( se fosse A sarebbe Ludovico , X per Pietro ) MA soprattutto parte più interessante: non capisco il lato destro del D : dopo la DU c'è una N ??1 punto
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@@Danielucci.....neanche fosse telepatia, proprio nei giorni scorsi stavo riflettendo a proposito del lustro, e dei diversi aspetti con cui si presenta! :).. ....Una premessa importante: dalle foto, non sempre se ne evince la presenza. Anzi: spesso e volentieri, penalizzano molto, anche da questo punto di vista... Ho notato (magari è un'ovvietà colossale, ma mi sento ugualmente di condividerla...) che, a seconda del metallo con cui la moneta è fatta, il lustro (quando si è in presenza di un'alta o altissima conservazione) si presenta in modi diversi: - Rame e Oro: una semplice "brillantezza", come se la moneta avesse un leggerissimo velo di olio"; nell'oro, qualche volta può essere anche "cangiante" (vedi sotto, come per l'argento); - Nichel: una "lattescenza" molto omogenea, quasi "piatta", che si nota bene soprattutto nei campi; si può definire una "brillantezza satinata"; - Argento e Italma (anche se quest'ultima non riguarda il Regno): quasi sempre ha un aspetto "cangiante", come quello delle stoffe "marezzate"; muovendo la moneta, si notano queste chiazze lucenti di diverse forme, come una specie di "nebbiolina" che, se unite alla freschezza dei rilievi, possono contribuire a quel famoso "effetto ghiaccio"; - Acmonital: più o meno come per il Nichel: essendo abbastanza opaco, la "brillantezza" del lustro risulta un pochino attenuata, direi "satinata"; l'altissima conservazione dell'Acmonital la si evince (secondo me) più dalla "pulizia" dei campi....1 punto
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Pare che stavolta i politici non c'entrino, il ministro Franceschini dice che non ne sapeva nulla (e, dice sempre lui, nemmeno Renzi) e parla di scelta incomprensibile. "La decisione di oscurare i marmi alla vista dell'ospite sembra sia stata presa dal Cerimoniale di Stato poco prima della conferenza stampa di Rouhani e Renzi: la consigliera Ilva Sapora, dopo una serie di sopralluoghi, ha provveduto a nascondere i capolavori che mostrano corpi nudi. Ma la particolare attenzione riservata all'ospite non è stata gradita da Palazzo Chigi, irritato per quello che ritiene un eccesso di zelo" (fonte: Repubblica.it) A lavarsi le mani "La Sovrintendenza capitolina ai beni culturali, comunque, si tira fuori: "La misura non è stata decisa da noi, è stata un'organizzazione di Palazzo Chigi non nostra", ha dichiarato, rinviando la palla al cerimoniale della presidenza del Consiglio" (fonte: Repubblica.it). petronius oo)1 punto
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Eccomi qui che riporto su questa discussione per condividere con tutti voi cari amici la prima piccola ma anche grande gioia della mia carriera universitaria...Oggi ho dato il mio primo esame, letteratura italiana, con un professore che mi ha fatto scoprire la bellezza di questa materia sempre ritenuta tra le più interessanti ma mai studiata in modo approfondito alle superiori...Ebbene la mia grande gioia sta nel voto preso, 30 e lode, di molto maggiore alle mie aspettative e per questo apprezzato immensamente...una piccola soddisfazione che mi sono portato a casa senza soffrire giorno e notte sui libri ma con il necessario studio aiutato da tutta la passione che ho scoperto di avere e che mi fa capire sempre di più che questa è la mia strada...1 punto
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Tutto quanto detto sopra da @@nikita_, @@sandokan e @@incuso, è corretto, informazioni complete e dettagliate potete leggerle in questo pdf http://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/archivio_storico/Campionario_di_marche_da_bollo.pdf petronius :)1 punto
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