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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/01/16 in tutte le aree
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Ciao @@ak72, IMHO, cavallo Ferdinando II, con vecchi coni di Ferdinando I°, ribattuto su cavallo aquilano di Carlo VIII; e monogramma di Tramontano.. Gli amici abruzzesi, ne sanno sicuramente di più.. Saluti e buon anno Eliodoro4 punti
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per me la croce è di Chieti, NOTA ANCHE LA SFERA NEL PUNTO DI INCONTRO DEI BRACCI PIU' GRANDE SUI CAVALLI DI CHIETI E ANCHE SUL TUO,QUASI INVISIBILE SUGLI AQUILANI, resta da vedere per le altre lettere se è stato ribattuto due volte, ma dalle immagini non posso dire di più, bisognerebbe vederlo dal vivo3 punti
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Con il nuovo anno una nuova nazione non ancora in lista :) ______________ 1979 Lesotho Vi è raffigurato Re Moshoeshoe II del Lesotho (1939-1996) 5 Lisente - Nickel/ottone curiosità: Il Loti è la valuta ufficiale del Regno del Lesotho ed è suddiviso in 100 lisente. La valuta è agganciata al Rand sudafricano alla pari ed entrambi hanno corso legale all'interno del Lesotho. Il Loti è la valuta del paese fin dal 1966 sebbene non sia mai entrato in circolazione fino al 1979, anno in cui il Lesotho coniò le sue prime monete circolanti denominate in Loti e Lisente per sostituire il Rand sudafricano come mezzo di pagamento. La sostituzione totale non avvenne e quindi attualmente circola indifferentemente con il Rand sudafricano, quest'ultimo è agganciato alla pari pure con il Lilangeni dello Swaziland ed il Dollaro namibiano (circa 7 cent di euro).3 punti
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Auguri 2016 da una Parigi che cerca quella normalità che qualcuno ha voluto provare a toglierle il 13 novembre scorso. Speriamo che fatti simili non abbiano mai più a ripetersi e che le luci che incorniciano i Campi Elisi stasera siano i messaggeri di un anno migliore.3 punti
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Proporrei un Matzke Tipo H4a infortiatus (1129-1150/60) Bianchitura, lettere e cerchio con aste spesse, cerchio rotondo e stretto, C di Lucca che spinge verso il centro e aste del monogramma potenziate sarebbero indizi importanti. Il peso calante potrebbe essere causato da "alleggerimento" fraudolento. E' utile evidenziare che quando si esprimono pareri riguardo a queste monete è necessario procedere con cautela perchè le "tranvate" sono sempre in agguato :lol:. Imparerò mai? Mi raccomando, fate un buon primo dell'anno. Cari saluti a tutti3 punti
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Ecco il programma numismatico italiano per l'anno 2016: http://numistoria.altervista.org/blog/?p=201982 punti
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è un soldino di I° tipo -di Andrea Dandolo per Venezia - 54° Doge - 1343-1354 D/ ANDR.DAN - DVLO . DVX - Doge inginocchiato a s. con il vessillo R/ S.MARCVS. VENETI - Leone rampante a s. con vessillo2 punti
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Buon anno! Trovato un esemplare, che a me pare originale, nel sito della Baldwin's. La particolarità è che, oltre ad avere il punto sotto il gomito sinistro (come al nr. 3), ha sotto il gomito destro un quadrato formato da 4 punti (o forse rappresenta una croce obliqua). Se così fosse sarebbe un inedito, il nr. 21. saluti luciano2 punti
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buon 2016 dal... CANADA dollaro commemorativo del 1979 visibile anche in Mediateca http://www.lamoneta.it/gallery/image/9861-canada-dollaro-1979-tercentenario-del-veliero-griffon/2 punti
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Auguro anche io un felice anno nuovo a @@giorgio28 @@adolfos @@monbalda @@dabbene e a tutti i partecipanti a questa discussione.2 punti
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Buon Anno Nuovo a tutti. Normalmente le fratture di conio interessano anche parte del bordo. In questo caso è concentrata in un determinato punto. Non sarebbe anche da escludere un conio con "sporco" o un sedimento sul tondello al momento della battitura (che aumentando la pressione sul punto ha determinato poi la rottura). Riporto di seguito altri 2 esemplari ( il primo con una minore infrazione, il secondo con una maggiore infrazione rispetto sempre all'esemplare del post 3): Roma Numismatics e-sale 3, n.94, gr.16,63. Roma Numismatics e-sale 15, n.17, gr.17,68. Skuby2 punti
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Bene, i risultati finali sono : 1° ) @@Brios con 22 mi piace a cui andranno 5 mi piace di premio 2° ) @@fofo con 20 mi piace, premio 3 mi piace 3°) @@magellano83 con 18 mi piace, premio 1 mi piace 1°) per monete straniere @@Fratelupo con 5 mi piace, premio 3 mi piace La discussione comunque non termina qui, termina ai fini del Concorso, però si possono commentare sia il Concorso, sia le monete che mettere ancora mi piace, ma il risultato è questo.... Nei prossimi giorni provvederò a mettere i mi piace ai vincitori, è ovviamente tutto estremamente simbolico, vincono i collezionisti, i divulgatori, vince anche Lamoneta che è il mezzo per fare tutto questo, credo ora possiamo dirlo che meglio non poteva andare, i miei complimenti a tutti e ora anche i migliori auguri di buon anno ! Mario2 punti
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Non so riconoscere se è un originale oppure un'imitazione, ma sicuramente come nominale è un 1/2 dirham Almohade del Nord Africa e della Spagna. Non occorre pensare solo alle incursioni, questa moneta è stata per più di un secolo la valuta principale dei traffici nel Mediterraneo Occidentale, al punto che venne ufficialmente coniata anche da regni cristiani e largamente imitata (secondo alcuni massicciamente anche in Italia, ma a mio avviso non ci sono prove). Nelle fonti europee veniva chiamata miliarese (millarés in catalano) e molto probabilmente i primi grossi tirrenici del peso di 1,4 g vennero battuti sul piede di questa moneta, vista la sua importanza. Comunque è in atto una vivace discussione sulla questione miliarense/grosso, originata da un archivista provenzale di fine Ottocento e ancora aperta. Andreas2 punti
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Buonasera! Vorrei sapere come faccio a sapere se un certo 2 euro CC è destinato alla circolazione oppure viene emesso solo per collezionisti??? Vi chiedo questo perchè io colleziono 2 CC solo circolati. Grazie mille!1 punto
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La monetazione dichiaratamente viscontea inizia nel 1329, in seguito all'acquisto da parte di Azzone (Azzo) del vicariato imperiale. Con Azzone vediamo la fine della coniazione del terzolo mentre l'imperiale si afferma come moneta spicciola e prodotta con tipi simili anche in altre zecche come Cremona e Como (quest'ultima produrrà anche imperiali che si discosteranno dalla canonica accoppiata croce-scritta). Nell'imperiale milanese troviamo al diritto la leggenda A3O VICECOMES e la croce, che diventa del tipo definito gigliato. Al rovescio abbiamo sempre la costante scritta su più righe +MEDIOLANVM tra le due serie di tre simboli. Ed è proprio nei simboli che questa moneta è profondamente innovativa. Infatti, posta tra due trifogli, troviamo la biscia viscontea. Come anticipava Mario il simbolo identificativo di emissione diventa ora anche simbolo d'identità e di ostentazione del potere. L'imperiale di Azzone coniato a Milano è una moneta abbastanza comune, quelli di Cremona e alcune tipologie comasche sono invece croce e delizia dei collezionisti!1 punto
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@@Gallienus ti ringrazio per le tue gentili parole.. ti confermo che sono nato nel 1984, compio 32 anni il 12 di questo mese. Anche se siamo "giovani" abbiamo iniziato a collezionare in un'era completamente diversa, dove (almeno per quanto mi riguarda) il collezionare qualcosa era un fatto individuale e privato, raramente condiviso con gli altri. Una delle cose belle di questo terzo millennio è proprio la possibilità di condividere questa nostra passione con altre persone che riescono a capire cosa ci sia veramente dietro questo nostro essere perennemente alla ricerca del prossimo pezzo da mettere in collezione.. Ribadisco infine che io per primo sfrutto il noto sito per i miei acquisti (ci mancherebbe!), infatti il punto del mio intervento non è tanto questo, quanto gli interventi che alle volte capita di leggere quando vengono qui proposti sul forum pezzi di proprietà di collezionisti più o meno principianti che si sentono forse "sviliti" nel sentire che le proprie monete valgono se sono fortunati il metallo in esse contenute.. Ridiamo dignità alle nostre collezioni! Nessuno di noi ha iniziato a collezionare mettendo nell'album solo FDC assoluti.. :) Buon anno a tutti voi.. Marco1 punto
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leggendo questo post è venuta anche a me la curiosità di sapere che fine a fatto la corona borbonica ma in rete non ho trovato niente ,spero solo che i savoia non l'abbiano ...fusa...1 punto
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Le catalogazioni delle case d'asta spesso sono errate, io ci leggo FEDERICUS ma è ribattuto su Carlo VIII, nota i gigli dello scudo sotto il cavallo1 punto
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Primo intervento 2016, aggiungo il mio LUDOVICO IL BAVARO Si può ben vedere come ben descritto dall'amico Antonio la O e la N di MEDIOLANUM1 punto
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so come sono le croci, altrimenti non avrei detto che è di un cavallo di Chieti, in collezione ho quasi tutte le varianti sia di Chieti che di Aquila, ma vedo altre lettere che mi fanno pensare ad un cavallo di Ferdinando I ribattuto da Carlo VIII e a sua volta ribattuto sotto Ferdinando II con i conii di Ferdinando I, come puoi vedere la croce sul tuo cavallo e sul mio di Chieti sono perfettamente uguali ( molto sottili), mentre quelle aquilane sono più tozze1 punto
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@@pippo78 Ottimo acquisto, chi vendeva non sapeva cosa aveva tra le mani, dalla foto siamo sopra lo SPL tanquillamente. Saluti e buon anno. Marfir.1 punto
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Prezzo giusto anche per me qspl.Se ha lustro forse spl, per la perizia in questa conservazione e dato la moneta CC lascerei perdere perchè se ti trovi un perito esigente e pignolo è capace di chiudertela anche con BB++1 punto
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______________ 1979 New Hebrides 5 Franchi - Nickel/ottone1 punto
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Difficile dare un giudizio definitivo dalle foto, posso dirvi con buona sicurezza che la moneta mostra evidenti tracce di rimaneggiamento meccanico di tutto il modellato forse per eliminare profondi graffi di cui tuttavia resta qualche testimone o per spianare una pronunciata rugosità dovuta forse a profonda corrosione o altro (da qui quei forellini come testimone della precedente porosità). Ovvio che, da quanto resta da vedere, non possiamo certamente escludere nemmeno l'intenzione di eliminare evidenti difetti da fusione sebbene personalmente propendo per la moneta autentica ma profondamente rimaneggiata per il semplice fatto che i segni di circolazione sembrerebbero precedenti all'intervento meccanico.1 punto
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Auguri di Buon 2016 a tutti :beerchug: Ne abbiamo bisogno! :D1 punto
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Non ho parole. È la sorpresa troppo grande. Buon anno Ringrazio per attenzione alle mie monete modeste. :hi:1 punto
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Il delfino è integro, vi è una frattura di conio subito sotto, triangolariforme, che si estende tra testa e coda inferiormente del delfino e radice del naso di Aretusa. Buon anno Sebastiano.1 punto
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.e'. Probabilmente una"parente stretta" della moneta postata, ma la legatura delle chiavi escluderebbe che si tratti della stessa Purtroppo la giornata o il periodo festivo non è' favorevole alle ricerche Direi che è' meglio attendere Buon anno1 punto
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Scudo della Croce da 140 Soldi Francesco Erizzo (1631-1646) Secondo dei quattro figli maschi di Benedetto e Marina Contarini, apparteneva alla famiglia degli Erizzo, casata di origine istriana ascritta al patriziato sin dalla serrata del Maggior Consiglio. La famiglia viveva da tempo nella parrocchia di San Martino e non era particolarmente ricca né, nonostante l'antica nobiltà, prestigiosa; solo con Francesco riuscì a raggiungere le massime cariche della Repubblica. Non si sposò, lasciando al fratello Nicolò il compito di continuare la discendenza. Ebbe tuttavia una figlia naturale, che fu suora a Santo Spirito con il nome di Maria Benedetta. Si formò all'Università di Padova frequentando corsi di filosofia e retorica (ma non raggiunse mai il dottorato), potendo così potenziare le sue già notevoli dote di oratore. Iniziò la carriera politica nell'aprile del 1590 quando fu, per un semestre, savio agli Ordini. Era questo un periodo di forti attriti politici, con gli scontri tra il partito dei "giovani" e quello filoclericale e filospagnolo. L'Erizzo, però, mantenne saggiamente una posizione moderata, equidistante tra le fazioni. Questo gli permise di essere riconfermato nel saviato per altri due semestri tra 1592 e il 1594. L'11 marzo 1595 veniva eletto, con Cristoforo Valier, sindaco in Dalmazia, con il compito di controllare i rettori della zona. La relazione che presentarono al Senato nel 1596 descrive una situazione disastrosa in termini economici. Dopo due anni di inattività, ritorna nella scena pubblica il 25 maggio 1599 quando venne inviato a Salò in qualità di provveditore e capitano della Riviera Bresciana, incarico che concluse il 24 novembre 1600. Fu poi savio di Terraferma (sue semestri del 1601 e 1605) e, durante gli anni dell'interdetto, accettò prudentemente l'elezione a luogotenente della Patria del Friuli (1605-1607). Tornò poi a Venezia dove ricoprì ancora il saviato di Terraferma per un trimestre. Durante la guerra di Gradisca (1615) fu provveditore di Palmanova[1] La grande considerazione cui godeva presso l'opinione pubblica lo condusse ad esser eletto doge il 10 aprile 1631 al primo scrutinio, con ben 40 voti su 41. Ricevette la notizia mentre si trovava a Vicenza dove seguiva la costruzione di nuove fortificazioni. Svolse il ducato in un periodo piuttosto tranquillo[2]. Negli anni Trenta si sviluppò il gioco d’azzardo (ed i famosi ridotti, cioè case da gioco), mentre i teatri ebbero nuova fortuna. La spensieratezza di quel periodo non venne turbata neppure dalla breve guerra contro lo Stato Pontificio che rivendicava il piccolo ducato di Castro, compreso nei territori di Parma: nel 1644 fu raggiunta una pace favorevole per Venezia (Castro rimase a Parma) la quale riabilitò un po' il nome della Repubblica che, in campo internazionale, iniziava ad offuscarsi. Questo periodo si interruppe nel 1645 con l'inizio della lunga guerra di Candia. Il 7 dicembre, probabilmente con l'intento di risollevare gli animi, il Senato offrì al doge il comando delle operazioni militari. L'Erizzo accettò di buon grado, ma il suo fisico di uomo anziano (aveva 78 anni) non resse all'ansia e all'impegno: morì infatti poco dopo, il 3 gennaio 1646. Viene sepolto nella chiesa di San Martino di Castello vicino al suo luogo di nascita. Per sua stessa volontà nella Basilica di San Marco a pochi passi dalla Pala d'oro nel pavimento sotto una piastrella che reca il simbolo della famiglia Erizzo sormontata dal Corno Ducale riposa il Cuore dello stesso Doge.1 punto
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Salve , ho provato ad ingrandire l' immagine fino ad un punto di risoluzione accettabile per tentare di capire meglio la natura di quelle macchie , sembrano punti di Azzurrite , a parer mio non toccherei nulla , sono talmente piccole al punto che la loro eventuale rimozione non arrecherebbe alcun vantaggio generale , anche in caso di cancro del bronzo passerebbe una vita prima che arrechi danni ; anzi lasciate cosi' come sono nobilizzano la moneta gia abbastanza butterellata di craterini . Buon anno a tutti :beerchug:1 punto
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Se posso permettermi vorrei proporre un'altra chiave di lettura ai ragionamenti fin qui proposti. I prezzi di catalogo funzionavano fintanto che internet non esisteva.. c'era molto meno materiale disponibile, e quando avevi la fortuna di trovare il pezzo che da tanto tempo cercavi non badavi né al prezzo né tantomeno la conservazione.. era già una fortuna aver trovato la moneta giusta! Non c'era la mania del "fiordiconio altrimenti non lo voglio" all'epoca.. Ebay in questo senso a mio avviso sta falsando il mercato. Ogni tanto vedo monete belle e rarette andarsene per cifre ridicole, e francamente penso che alla lunga questo meccanismo finirà per danneggiarci tutti.. abbiamo tutti piacere infatti di acquistare pezzi importanti ad un quarto del loro REALE valore, ma quando arriva il momento di venderle pretendiamo di affidarci al tanto bistrattato prezziario.. Teniamo anche conto che i prezzi di catalogo derivano dalla media dei prezzi di realizzo in asta delle varie monete, quindi cercano di essere una rappresentazione veritiera di quello che dovrebbe essere il mercato ufficiale. Se poi vogliamo equiparare la baia ad un negozio nip allora tutto il ragionamento va a rotoli... Beninteso, ben venga che le transazioni tra privati portino ad un ritocco al ribasso dei prezzi di vendita dei professionisti. Penso non ci sia niente di male in questo.. ma pretendere che sia solamente ebay a fare il mercato mi pare eccessivo.. cosi facendo stiamo svalutando le nostre monete e la nostra passione. Solo il mio pensiero.. Marco1 punto
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98 euro li vale anche con i graffi...se la rivendi con due foto a modo ne fai anche di più...1 punto
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@@robin chiedi sempre quando vuoi....ci sarà qualcuno gentile che ti risponde.... @@Georg troppe battute alla lunga stancano...... -_-1 punto
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La causa della morte di Marco Aurelio Numeriano rimase avvolta nel dubbio anche tra i contemporanei ; Numeriano era nato nel 254 circa e divenne Imperatore romano solo per alcuni mesi , dal 283 alla sua morte nel 284 , fu ricordato dalla Storia piu’ che altro come : “il piu’ grande oratore del suo tempo” , ma era anche stimato tra i suoi soldati . Figlio minore dell' Imperatore Marco Aurelio Caro e fratello dell' Imperatore Marco Aurelio Carino , fu associato al potere dal padre col titolo di Cesare quando lo seguì in Oriente nella guerra contro i Persiani ; dopo la conquista della capitale nemica Ctesifonte fu acclamato Imperatore dall' esercito insieme al padre e dopo la morte di Caro avvenuta nel corso della spedizione militare , Numeriano gli succedette , ma nel ritorno verso Roma poco dopo morì anche lui in circostanze misteriose , mai accertate . Secondo gli storici condusse a termine la campagna in Persia anche se pare subisse una sconfitta , ma non grave , perche’ comunque sia la Mesopotamia rimase sotto il controllo romano , dopo di che inizio’ il ritorno a Roma ; nel corso del lungo viaggio mori’ , a parere dei contemporanei sembra che venisse ucciso per interesse personale dal suocero e Prefetto del Pretorio : Arrio Apro , il quale forse sperava di succedergli sul trono imperiale . Questo fatto rimane comunque una ipotesi , infatti secondo la Storia Augusta i fatti si sarebbero svolti nel seguente modo , pare che Numeriano soffrisse di un disturbo agli occhi forse a causa della sabbia o della luce intensa del deserto e il suocero Apro gli consigliò di viaggiare in una lettiga chiusa al riparo di luce e sabbia . Approfittando del fatto che non poteva apparire alla presenza dei soldati , forse lo uccise ; i soldati , che lo rispettavano e lo amavano come sovrano , chiedevano spesso ad Apro le condizioni di salute di Numeriano , al che rispondeva che stava bene ma non usciva dalla lettiga per riparare gli occhi dal vento e dal Sole , questa situazione ando’ avanti per parecchi giorni finche’ il fetore del cadavere in decomposizione svelo’ la morte di Numeriano . Apro ne fu ritenuto il responsabile seppur senza prove evidenti , Numeriano infatti non aveva segni di morte violenta ne’ di avvelenamento , il suocero fu accusato del fatto ed attorniato dai soldati inferociti che lo consegnarono ai loro generali ; uno di questi era Diocle , che poi da Imperatore cambiò il suo nome nel più latino Diocleziano , mise di sua mano immediatamente a morte Apro senza processo e pur senza prove , forse per nascondere altri intrighi , esclamando davanti l’ esercito riunito dopo un breve discorso introduttivo : “ecco l’ assassino di Numeriano” e riprendendo una frase dell’ Eneide di Virgilio : “allietati Apro , poiche’ cadi colpito dalla destra del grande Enea”. Secondo altri storici , come il bizantino Giovanni Zonara vissuto nel XII secolo , la versione precedente sarebbe invece una propaganda romana , volta a nascondere la sconfitta di Numeriano per mano del sovrano sasanide Vahram II , con la conseguente morte dell' Imperatore romano per mano persiana , a meno che questa versione non venne confusa da Zonara con quella avvenuta precedentemente al tempo di Valeriano o postuma al tempo di Giuliano II l’ Apostata ; infatti nel caso riferito a Numeriano risulterebbe strano che i Romani in questa occasione mantenessero il possesso della Mesopotamia dopo una grave sconfitta militare in Persia che comporto’ la morte di un Imperatore . Comunque sia la verita’ sulla vera causa della morte di Numeriano non fu mai completamente chiarita , se fu morte naturale , morte per mano persiana , opera del suocero Apro , oppure un complotto degli alti ufficiali dell’ esercito . Un Antoniano emesso a Roma in occasione della spedizione militare in Persia di Caro e Numeriano (AUGG) e un altro emesso a Roma da Carino per la morte del fratello Numeriano1 punto
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E io mi domando ancora - lo so che la domanda è banale, lo so che è trita e ritrita - ma PERCHE' un catalogo deve dirmi delle vaccate quando lo compro ANCHE per avere una valutazione? Perché comunque lo sappiamo che il 2 lire del '02 in BB non costa COMUNQUE 250 euro, così come sappiamo che un 10 lire del '48 in MB non lo paghiamo certo 13 euro, e sappiamo che NESSUNO, in questa vita o nella prossimaci darà dai 3 ai 9 euro per un 100 lire degli anni '50-'60 in BB. E allora PERCHE' non mettere cifre più vicine alla realtà? Ormai colleziono monete da un quarto di secolo e con quel po' di esperienza accumulata so quando devo dividere il prezzo per due, quando lo devo dividere per quattro e quando invece lo devo aumentare (perché sì, ci sono anche questi casi)... ma a questo punto manco mettiamoceli i prezzi se non lo sappiamo fare. O no?1 punto
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Attenzione però a non confondere questo Marco Porcio Catone, Magistrato Monetario nell'89, con il ben più celebre Marco Porcio Catone, che ricoprì la censura un secolo prima. Come giustamente affermato da @@Legio II Italica il problema delle lettere di controllo resta ancora aperto.1 punto
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Per avere quel grado, dovrebbe presentare fondi lucenti o particolarmente brillanti. Avere un spl + ben coniato secondo me é già tanta roba. Sembra sul lato dx del diritto davanti al naso e legenda che i fondi siano un briciolo porosi o sempre leggermente incrostati da materiale. Mha questo le da un fascino ancora maggiore e un valore aggiunto, un spl+ patinato può valere più di un spl/fdc o qFDC spatinato o coniato peggio. Saluti Fofo1 punto
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Per mio personale parere preferisco non mettere la rarità sui certellini ( intanto ogniuno di noi sa benissimo quanto siano rare le nostre monete ) per diversi motivi fra cui il fatto che non sempre i cataloghi ci prendono e che a volte bisogna anche considerare il rapporto rarità / conservazione ( ci sono monete comunissime che trovarle in BB è un miracolo ) cosí come preferisco evitare le conservazioni .. Troppo banale scrivere BB in riferimento ad una moneta di 1000 anni fa per esempio .... A mio avviso i cartellini devono contenere solamente i dati oggettivi della moneta ( peso , legende , materiale , zecca etc ) Un po' come quando si sfoglia un catalogo di un museo o di una collezione1 punto
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http://www.ebay.it/itm/MONETE-E-BANCONOTE-ITALIANE-/251816304315?pt=Monete_Italiane_in_Lire&hash=item3aa16bdebb ...1 punto
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Nonostante su ebay ci siano truffatori, disonesti, furbacchioni, vendite fasulle e ingannevoli, rialzi programmati dal venditore stesso (che usa vari account) e chi più ne ha più ne metta, posso dire che secondo la mia personalissima esperienza di circa 3 anni, ebay è una fortuna per noi collezionisti. Ovviamente bisogna sapere scegliere il venditore e nonostante tutto, di persone serie e affidabili (sia privati che commercianti) ce ne sono tantissime. Il 95% delle monete che ho in collezione le ho acquistate tutte tramite e bay e aste on line, e finora mai una delusione, anzi tutt'altro. Di contro, ho paura ad avvicinarmi ad un commerciante sia in negozio che ai convegni. Io capisco i costi che hanno: fitto, luce, telefono,contributi etc etc e costi per esporre il loro stand durante i convegni, ma non è possibile che appena ti vedano vogliono recuperare queste spese vendendo semplicemente una sola moneta. Un esempio accaduto questo week-end al convengno di Avellino: una 2 Lire 1905 Vittorio Emanuele III (conservazione BB), prezzo richiesto 300,00 € Io non ho potuto evitare di rispondergli: "Mi sà che resterà per molti anni nel suo album a prendere polvere" -_- Evviva ebay, che ha portato e porta ad abbassare i prezzi ed invita i collezionisti ad affacciarsi (e non a scoraggiarli) a questo mondo ;)1 punto
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