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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/21/15 in tutte le aree
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Buongiorno, ultima moneta delle tre da poter postare. questa moneta l'ho presa a Maggio di quest'anno, proviende dall 'ex asta del 2010 di Artemide http://www.deamoneta.com/auctions/view/21/474 catalogata come: Firenze. Ferdinando I (1587-1608). Piastra 1601. Di G. 32. gr. 32.25 RRR. AG. SPL+/qFDC. Conservazione altissima. moneta con leggera patina, ben coniata, ha tutto il bordo e la perlinatura a orologio cosa ben rara su queste emissioni molte volte tosate, inoltre non presenta screpolature di metallo, i fondi sono lisci e nitidi e brillanti. solo alla pinacoteca di Volterra ho notato un esemplare del genere in FDC cangiante non della solita data. uno ne è passato su nomisma quest anno catalogato FDC a 12500 euro, ma completamente screpolato. http://nomisma.bidinside.com/it/lot/53698/firenze-ferdinando-i-de-medici-1587-1609-/ (queste monete sono rarissime già di per se, ma in queste conservazioni diventano eccezionali) Piastra coniata con l’argento fornito da Cristina di Lorena dalle miniere di Serravezza e molti esemplari finirono rifusi. saluti Fofo7 punti
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Premetto che questa discussione non riguarda in alcun modo la religione. ma i rapporti tra le culture. Tempo fa, un mio amico organizza una gita in una abbazia e riesce ad ottenere che il Priore (lo chiama proprio così) ci faccia da guida nella biblioteca. Vi sono circa 30.000 volumi (medio piccola, dirà il Priore). Siamo in dodici e ci conosciamo tutti per motivi di lavoro. Visitiamo lo scriptorium ed una delle salette della biblioteca. I libri arrivano al soffitto e ricoprono tutte le pareti. Il Priore afferra un librone da uno scaffale che è seguito da almeno altri cinque volumi della stessa fattezza. Ci dice "adesso vi faccio vedere come si possa essere intelligenti". Apre il libro su di un tavolo e lo accerchiamo. "Ho preso questo, perché il passo lo conosciamo tutti" E' la Genesi. il passo è ripetuto sette lingue: ebraico, greco, siriaco, targum, arabo ed altre. La singolarità è che accanto ad ogni versione c'è una traduzione in latino: quindi, sette lingue e sette versioni di latino accanto a ciascuna di esse. Rompo la mia ritrosia e domando: "Mi perdoni, perché sette versioni in latino, non ne sarebbe stata sufficiente una ?" Mi risponde: "Perché le versioni in latino sono differenti tra loro a secondo della lingua che traducono. Guardi qui: il latino che traduce dall'ebreo usa "creò", quello che traduce dal greco ricorre a fece (perché i greci hanno difficoltà a pensare che la materia possa essere creata dal nulla); il latino che traduce dal siriano usa il termine "l'essere cielo e e l'essere terra" (perché si astrae maggiormente), quello che traduce dall'arabo non dice "in principio" ma "per prima cosa" (è forte l'influsso della matematica ed il voler mettere dare un ordine al tutto). Ogni cultura ha tradotto la bibbia ebraica nella propria lingua e con la propria interpretazione del mondo. E le singole versioni di latino tengono conto delle differenze interpretative. Beh, mi sono commosso ... Polemarco4 punti
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Grazie per essere intervenuti! Moneta interessante e rompicapo difficilmente risolvibile in maniera certa. Rimango abbastanza convinto che si tratti di una emissione imitativa o quanto meno pseudo tale... approntata per qualche motivo in fretta e furia senza troppi accorgimenti. Vi illustro il mio ragionamento deduttivo per arrivare a questa conclusione... indicatemi pure eventuali falle!!! La prima la indico già io: la certezza della corretta datazione fatta da Elmer. Prendendo per buona la tesi della coniazione ufficiale, ho utilizzato le datazioni proposte da Elmer per identificare l'anno di coniazione. L'autore dà per Vittorino il "tribunician power" "II" dal 10/12/268 al 9/12/269 e il "consulships" "II" (il "I" lo fece durante il regno di Postumo quindi lo scarto) dal 01/01/269 al 31/12/269. Tenendo per buono Vittorino e fingendo per un istante che non sia un ibrido con Postumo, avremmo come datazione per il pezzo comunque un ipotetico 269 d.C. Sempre Elmer tuttavia data la legenda abbreviata IMP C VICTORINVS PF AVG dal 270... tenendo per buono lo schema di date di Elmer questo esemplare non si incastrerebbe... Guardando ora Tetrico vediamo che Elmer indico il "II" "tribunician power" dal 10/12/270 al 9/12/271 abbinato al "I" "consulships" dal 1/1/2071 al 31/12/271. Orbene, per il 271 Elmer individua già la legenda abbreviata "IMP C TETRICVS PF AVG". Quindi prendendo il pezzo per ufficiale e accantonando l'ipotesi dell'ibrido con Postumo dato che comunque il pezzo in questione non sembrerebbe il classico tipo di Marte con trofeo (assomiglia di più alla versione con l'imperatore di Claudio II), potrebbe essere una emissione non conosciuta di Tetrico I databile al 271. Iconograficamente ci potrebbe stare anche il ritratto (non c'è naso aquilino tipico di Vittorino). Cert'è che non tornerebbe la correttezza della legenda al dritto... ergo che senso ha una emissione ufficiale datata e non riconducibile agli inizi della sua reggenza con un errore macroscopico nel nome al dritto? L'unica spiegazione plausibile è quindi la produzione imitativa. Imitativa in questo caso di discreto, se non alto livello (del resto anche per le imitative sorprese in tal senso ne escono spesso, vedi ad esempio la recente http://www.lamoneta.it/topic/144162-tetrico-imitativo-apolini-propvg/). Esemplare quindi riconducibile a Tetrico I (con errore in legenda al dritto) con un rovescio probabilmente derivato da Claudio II (RIC 12). Non è quindi corretto parlare di ibrido in senso stretto dato che gli imperatori sono sovrani di due distinti imperi che durante la loro reciproca attività non hanno fatto uso delle stesse zecche. Del pezzo in questione purtroppo non si sa nulla circa la provenienza fisica trattandosi di un esemplare rilevato da una collezione precedente e posto in vendita dal venditore professionale Lanz. Resto ovviamente aperto a qualsiasi tipo di controproposta! Anzi... ben vengano specie se mettono in discussione la mia tesi. Leggere le vostre teorie mi fa estremamente piacere perché mi permette di non focalizzarmi unicamente nel mio punto di vista che spesso si incaponisce in una sola direzione. :)4 punti
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Quasi un anno fa il nostro @@slapdash84 aprì una discussione dal titolo "Il mi pontificio regalo di Natale", dove presentava i suoi bei regali e proponeva agli altri utenti di fare lo stesso. Ripropongo quindi lo stesso format di discussione, in versione 2015, così ho anche il pretesto per mostrare agli amici della sezione due monete che sono recentemente entrate a far parte della mia collezione :blum: . Premesso che cercavo da tempo un bel pezzo (o almeno decente) di Clemente VIII e Sisto V, finalmente sono riuscito nel mio intento con la seguente doppietta. Sono monete abbastanza fuori dal mio standard collezionistico, però quando le ho viste non sono riuscito a resistere... Clemente VIII, Roma Testone Muntoni 12 var. I 9,48 gr. Ex NAC 81, 447, collezione Giuseppe De Falco Visto il pedigree penso sia superfluo sottolineare la buona conservazione, i salti di conio quasi assenti ecc... Mai avrei pensato, in un momento così prossimo all'asta, di vedere sul mercato un pezzo della prestigiosa raccolta. Ovviamente non me lo sono fatto scappare, adesso si è accasato in maniera permanente! Moneta certamente non rara, ma quando ne capita un'altra in questa qualità? Sisto V, Ancona Testone 1585 CNI 9 9,14 gr. Leggevo qualche settimana fa una vecchia discussione nella quale veniva continuamente sottolineata la difficoltà di reperimento di testoni del Peretti senza tosature, notevoli salti di conio e quant'altro affligge genericamente le emissioni della fine XVI - inizi XVII secolo. Questo esemplare mi è subito piaciuto, gli slittamenti sono minimi al diritto (nella zona dove è riportato il nome del papa) mentre al rovescio affliggono la prima O, una gamba del Cristo ed il volto della Maddalena, senza però risultare sgradevoli al mio sguardo. La mancanza di metallo credo sia dovuta ad un problema in fase di produzione, comunque il peso risulta superiore ai 9 grammi. Non si tratta di un millesimo particolarmente raro, però essendo una tipologia di rovescio che mi ha sempre affascinato e cercando come detto da tempo un'appagante moneta del Peretti mi sono deciso ad acquistarla. Cliccando le immagini si ingrandiscono. Commenti come sempre ben accetti, poi però voglio vedere i vostri di regali eh :hi: Buon Natale e buone feste a tutti, Antonio3 punti
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Dopo l'R4 il secondo acquisto targato 2015 che ho piacere di condividere riguarda una monetina entrata in collezione squisitamente per una questione di tecnica monetaria. Il Tecnico. 8 bolognini del 1663 di Alberico II Cybo Malaspina Principe (1662-1664) per la zecca Massa di Lunigiana. Al dritto busto corazzato del Principe a destra, al rovescio stemma coronato. Proveniente dalla prestigiosa raccolta PAB, Bellesia n. 7/Ac (questa moneta), Cammarano n. 224. L'esemplare presenta al rovescio la lettera R di LIBERTAS ruotata di 90 gradi a riprova che lo stemma non veniva inciso con un unico punzone ma assemblato con tutti i vari elementi.3 punti
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Quando leggo interventi come quelli del sig. Mommsen (per fortuna non quello "originale") mi cadono le braccia, per non dire altro. Sia chiaro, massimo rispetto per le opinioni altrui, tutte, ma mi permetto di non condividere e di far notare che il collezionismo privato è stato la linfa principale per la costituzione di tanti medaglieri pubblici. Chi mi ha preceduto ha già riaffermato, vivaddio, l'importanza di studi tuttora attuali prodotti da privati collezionisti. Il sig. Mommsen ci dice che alcuni di questi studiosi siano stati dei "dilettanti" (mia forzatura) perchè privi di basi scientifiche. Ci sta e può anche darsi che sia così. In fondo, non basta una vita di studi ed approfondimenti per dirsi ferrati di qualcosa ma sia chi legge a giudicare. Molti studi andrebbero certamente tarati e perfezionati e se lo facessero persone con basi scientifiche e tecniche sarebbe certamente meglio. Aggiungo una componente che colgo ogni volta che mi metto a leggere un articolo o un piccolo studio di numismatica, anche quello meno approfondito: si chiama Passione, sig. Mommsen, amore per la materia che si affronta e si cerca di approfondire con i propri mezzi, ampi o modesti. Se lasciassimo, come legittimamente lei afferma, lo studio solo a coloro i quali abbiano una preparazione scientifica, cattedratica, di studi sulla numismatica quanti ne avremmo? Glielo dico io, quasi nessuno. Certo, ma lei, dall'alto della sua indubbia appartenenza a quella "casta", vorrebbe che ad occuparsi della materia fossero solo gli accademici, gli studiosi seri (sempre mia forzatura). Chiaramente, il popolo-pecora va mantenuto ignorante, sta poi agli "illuminati" decidere se e quali informazioni far filtrare. A me questo atteggiamento non sta bene, caro signore. Non si possono privatizzare beni che sono, fino a prova contraria, di tutti. Questo è invece ciò che mi pare di cogliere dai suoi interventi, mi corregga pure se sbaglio. In un paese civile, caro signore, con leggi che fino a prova contraria tutelano il collezionismo privato, ci sta che uno studioso serio, accademico o meno, possa visitare la casa del sig. Rossi per visionare un pezzo singolo o una raccolta e magari, fra un caffè e un dolcetto gentilmente offerti dal collezionista, potrebbe talora trovare spunti nuovi o punti di vista interessanti anche ai fini della ricerca. Forse lei lo ignora, ma la stragrande maggioranza dei numismatici sono persone perbene e definire il collezionismo privato come complice del "tombarolaggio" risulta persino offensivo. Ci sono delle norme da rispettare e tutti i cittadini, numismatici e non, devono rispettarle. Fino a prova contraria i numismatici lo fanno, ma se lei dovesse avere informazioni diverse ce le faccia pure conoscere. Che poi le normative si possano cambiare, in un senso più liberale (come molti numismatici auspicano), o più restrittivo come lei ed altri come lei vorrebbero ci sta. Vedremo in futuro. A mio modesto parere, gli accademici hanno tanto di quel materiale custodito, non sempre egregiamente, nei magazzini dei nostri musei, come le cronache spesso ahimè ci insegnano e comincino da quello. Se occorre poi, in uno spirito di reciproco rispetto e collaborazione, saranno di sicuro tanti i sigg.ri Rossi ad aprire le porte delle loro raccolte e a favorire i loro studi. Infine, ben venga la notizia di ritrovamenti come quello sardo, che secondo me non favoriscono tombaroli o banditi vari (non credo che ne abbiano bisogno).3 punti
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Intervengo nella discussione, per dire che l'ipotesi di effettiva nascita di Gesù sia avvenuta il 25 dicembre, potrebbe essere reale. La scoperta di un testo trovato a Qumran riportante i turni del sacerdozio ebraico al Tempio, lo conferma. Riporto un articolo che ne parla : "Cominciamo col dire che il solstizio d’inverno – data in cui si festeggiava nelle culture politeiste il Sol Invictus - cade il 21 dicembre e non il 25. In secondo luogo è bene precisare che la Chiesa primitiva, soprattutto d’Oriente, aveva fissato la data di nascita di Gesù al 25 dicembre già nei primissimi anni successivi alla sua morte. Il dato è stato ricavato dallo studio della primitiva tradizione di matrice giudeo-cristiana - risultata fedelissima al vaglio degli storici contemporanei - e che ha avuto origine dalla cerchia dei familiari di Gesù, ossia dalla originaria Chiesa di Gerusalemme e di Palestina. E allora, se la Chiesa ha subito fissato al 25 dicembre la nascita di Gesù, abbiamo oggi prove documentali e archeologiche che possono confermare la veneranda tradizione ecclesiale? La risposta è sì. Nel 1947 un pastorello palestinese trova casualmente una giara, semisepolta in una grotta del deserto di Qumran, un’arida regione a pochi chilometri da Gerusalemme. La località era stata sede della comunità monastica degli esseni, che oltre all’ascetismo praticava la copiatura dei testi sacri appartenuti ai loro antenati israeliti. I monaci del Mar Morto produssero in pochi decenni una grande quantità di testi, poi nascosti in grandi anfore per salvarli dall’occupazione romana del 70 d.C. All’indomani della fortunata scoperta, archeologi di tutto il mondo avviarono una grande campagna di scavi nell’intera zona desertica, rinvenendo ben 11 grotte, che custodivano, da quasi venti secoli, numerosi vasi e migliaia di manoscritti delle Sacre Scritture israelitiche, arrotolati e ben conservati. Tra questi importanti documenti, uno ci interessa particolarmente: è il Libro dei Giubilei, un testo del II secolo a.C. La fonte giudaica ci ha permesso di conoscere, dopo quasi due millenni, le date in cui le classi sacerdotali di Israele officiavano al Tempio di Gerusalemme, ciclicamente da sabato a sabato, quindi sempre nello stesso periodo dell’anno. Il testo in questione riferisce poi che la classe di Abia, l’VIII delle ventiquattro che ruotavano all’officiatura del Tempio - classe sacerdotale cui apparteneva il sacerdote Zaccaria, il padre di Giovanni Battista - entrava nel Tempio nella settimana compresa tra il 23 e il 30 settembre. La notizia apparentemente secondaria si è rivelata invece una vera bomba per gli studiosi del cristianesimo antico. Infatti, se Zaccaria è entrato nel Tempio il 23 settembre, giorno in cui secondo il vangelo di Luca ha ricevuto l’annuncio dell’Arcangelo Gabriele, che gli ha comunicato - nonostante la sua vecchia età e la sterilità della moglie Elisabetta - che avrebbe avuto un figlio, il cui nome sarebbe stato Giovanni, questo vuol dire che il Precursore del Signore potrebbe essere nato intorno al 24 giugno, nove mesi circa dopo l’Annuncio dell’angelo. Guarda caso gli stessi giorni in cui la Chiesa commemora nel calendario liturgico, già dal I secolo, sia il giorno dell’Annunciazione a Zaccaria che la nascita di Giovanni. Detto ciò, Maria potrebbe avere avuto la visita, sempre di Gabriele, giorno dell’Annunciazione, proprio il 25 marzo. Infatti, quando Maria si reca da sua cugina Elisabetta, subito dopo le parole dell’Arcangelo, per comunicare la notizia del concepimento di Gesù, l’evangelista annota: “Elisabetta era al sesto mese di gravidanza”. Passo evangelico che mette in evidenza la differenza di sei mesi tra Giovanni e Gesù. E allora, se Gesù è stato concepito il 25 marzo, la sua nascita può essere ragionevolmente commemorata il 25 dicembre, giorno più, giorno meno. Se così stanno i fatti - e la fonte qumranica li documenta - possiamo affermare senza tema di smentita che grazie alla scoperta della prezioso testo, avvenuto appena sessant’anni fa, la plurimillenaria tradizione ecclesiastica è confermata: le ricorrenze liturgiche dei concepimenti e dei giorni di nascita, sia di Giovanni che soprattutto di Gesù, si sono rivelati pertanto compatibili con la scoperta archeologica del Deserto di Giuda" da L'Occidentale (http://www.loccidentale.it/node/83623) saluti e auguri a tutti3 punti
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Come fatto notare più volte sul forum non bisogna dimenticare che enormi contributi alla scienza numismatica sono arrivati anche da collezionisti privati. In quei Paesi dove il collezionismo di monete antiche è vietato, non mi sembra non ci siano problemi di riciclaggio di materiale trafugato: vedi Turchia, complice la drammatica situazione nella vicina Siria...Nè, mi pare, arrivino dal mondo accademico di questi Paesi "protezionisti" molti più contributi alla numismatica di quanti non ne arrivino dalla "liberale" Inghilterra o dall'Italia. Se il collezionismo di antichità fosse vietato in tutto il mondo non avremmo problemi di tombaroli? Forse sì, ma ma non credo sia il caso discuterne in questa discussione... Aggiungerei una domanda: gli scavi archeologici (tutti, alcuni, pochissimi, questo non lo so) sono finanziati da soldi pubblici? Almeno per quelli che lo sono, credo possa essere un nostro diritto essere informati sui risultati: sbaglio? Ho finito con le questioni fuori argomento :D3 punti
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Buongiorno 1976 Malta 2 centesimi diametro 17,75 mm3 punti
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______________ 1976 Germania (Repubblica Federale) 300° Anniversario della morte dello scrittore Hans Jakob Christoffel von Grimmelshausen. 5 Marchi D - Argento .625 La creatura inquietante che spicca sulla moneta è tratta dalla copertina del libro *L'avventuroso Simplicissimus*, il primo romanzo di avventura tedesco. (l'originale allegoria del XVII sec.)3 punti
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DE GREGE EPICURI Questa volta ritorno alla mia vecchia passione iconografica per i rovesci, con questo sesterzio di Commodo (19,7 g.) La scritta del rovescio (qui illeggibile) recita: MATRI DEUM CONSERV AUGU COS VI PP SC. Si vede Cibele in groppa al leone,alla maniera delle amazzoni (cioè seduta da un lato); e il leone più che camminare, galoppa. La moneta (C 355 valutata 40 Fr. oro, e RIC 599) ci ricorda che Cibele non è arrivata a Roma con Elagabalo e le Donne di Emesa, ma era presente molto prima. Durante la seconda Guerra Punica,nel 205 a.C., gli animi erano molto agitati, e vi fu un improvviso scoppio di emotività religiosa. Erano cadute "molte pietre dal cielo". Consultati i Libri Sibillini, questi prescrissero l'introduzione in Roma della Magna Mater. Fu mandata un'ambasceria in Oriente, transitata anche dall'oracolo di Delfi; il re Attalo di Pergamo,alleato di Roma, garantì i suoi buoni uffici, e nel Megalesion, alla periferia di Pergamo, fu individuata e prelevata una pietra nera, che approdò ad Ostia il 4 aprile del 204 a.C. I sacerdoti della dea, che l'avevano accompagnata nel viaggio, la consegnarono al cugino dell'Africano, Cornelius Scipio Nasica. Per la dea fu costruito un tempio sul Palatino, inaugurato nel 191 a.C. Ma ecco la moneta. Proviene da una vecchia collezione, come testimonia il numero scritto al D in china bianca.2 punti
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Leone XIII - Medaglia Straordinaria Anno XVII - Arrivo a Milano del nuovo Arcivescovo Card. Andrea Carlo Ferrari2 punti
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Ciao a tutti, proprio grazie al sopracitato amico Marco alias @@slapdash84 quest'anno ho potuto mettere sotto l'albero tre bei pezzi che arricchiranno la mia magra collezione Pontificia. Sono nell'ordine un bel testone di Alessandro VIII: una piastra di Alessandro VII: e per ultima ma non per importanza una bella piastra per il Giubileo del 1675 di Clemente X: Saluti a tutti, Marco2 punti
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Leggo delle affermazioni in questa discussione che provocano tristezza e sbigottimento e devo per forza intervenire : 1) Le porte di molti collezionisti / studiosi sono sempre aperte, hanno sempre collaborato con tutti, accademici compresi, lo insegna la storia della nostra numismatica basata sugli studi fondamentali di queste persone che hanno donato tra l'altro le collezioni allo Stato e ai Comuni sulle quali noi tutti studiamo, senza i collezionisti, i loro apporti, le loro collezioni la nostra numismatica sarebbe ben altro, non lo dico io, lo dice Arslan, eventualmente sono le porte dei Musei che dovrebbero aprirsi di più a tutti studiosi e non studiosi, visto che le monete sono anche nostre..... 2) Torniamo al collezionismo privato che incentiva il tombarolaggio, ai collezionisti senza scrupoli.... allora ricordiamo che in Italia si può collezionare, che nessuno incentiva nessuno, il collezionista è il collezionista, il tomabarolo è il tombarolo e lo Stato questi dovrebbe controllare monitorando, come promesso recentemente, siti sensibili e questo si chiama prevenzione e controllo sui siti e sui tombaroli che delinquono.... 3) La numismatica deve essere appannaggio dei soli accademici.... penso che sia una provocazione e tale la ritengo, a meno che sia uscita oggi una nuova legge.... 4) Le monete vanno studiate da chi ha le competenze e i titoli per farlo, non raccolte dagli amatori.....peccato che poi, anche oggi una marea di importanti pubblicazioni vengano fatte da studiosi privati, BDN, Collezione Reale compresa, e poi divulgate....a tutti... 5) Diversi collezionisti producono tale e tanta spazzatura che farebbero meglio con lo starsene con le mani in mano ....qui è anche inutile rispondere perchè chiama in causa sicuramente tutto questo forum dove scrivono tanti studiosi privati che invece collaborano proficuamente con tutti, anche con diversi accademici .... 6) Noi qui in questo forum abbiamo un credo, divulgare e far appassionare, sperare che qualcuno si accosti alla cultura, allo studio, alla ricerca, molti, anche giovani lo hanno fatto, la cultura, la storia , lo studio deve essere aperto per tutti, non di pochi ....creiamo cittadini più consapevoli delle loro identità, della loro storia monetazione compresa, sarà una crescita sociale e civica, è esattamente l'incontrario di quello che si sta dicendo pochi e non tanti, tutti hanno diritto a studiare, ricercare, collezionare, e perché no anche pubblicare.... Dai comunque auguri e pace e bene.....a tutti....2 punti
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amici veneziani, permettetemi di esultare. Ho trovato la fonte per cui, il Montenegro, definisce questa moneta di zecca egea. Dopo varie ricerche ho trovato il Lunardi che nel suo " Le monete delle colonie Genovesi" cita il Castellani (pag. 286), curatore ricordiamo della raccolta Papadopoli, il quale attribuisce un ducato contraffatto del Foscari a Chio con la leggenda "YRAXDSORDARI". Scrive anche: Il dogato di Foscari interessa un periodo in cui Chio coniava anche ducati al nome dei signori genovesi. Ricordiamo inoltre lo « scioto » (LEONARDVS LAVREDANVS) di stile più moderno (Loredan fu doge dal 1501 al 1521) moneta tanto nota a Venezia da essere inserita in una tavola di cambio del 1543. Iliescu14, parlando di recenti e recentissimi ritrovamenti (Braesti, Cirpiti, Vladiceni, Borolea, Orhei, etc.) nel litorale rumeno, condivide il parere che provengano da Chio ducati col nome di n rea Dandolo, di Antonio Venier, di Michele Steno ed altri meno noti di Giovanni Soranzo (doge dal 1312 al 1328) e di Giovanni Dolfin (doge dal 1356 al 1361). Nudelman 15 accenna alla diffusione in Bessarabia dei ducati veneziani. A questo punto vista la somiglianza della leggenda ritengo che la zecca più probabile sia proprio quella di Chio e che le motivazioni che portarono alla sua coniazione sono da ricercare nella guerra tra Milano e la lega di Cambrai e Venezia.2 punti
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Ciao, si tratta anche qui (come nell'asse di Nerva) di un falso "antichizzato". http://forgerynetwork.com/asset.aspx?id=y2fvPCIQBQw=2 punti
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Per la maggioranza penso sia vera la prima ipotesi, quanto alla seconda, se davvero qualcuno le ha tenute sperando che tornassero a circolare, bisogna dire che è stato cogl...ehm, sciocco, due volte Sicuramente è possibile che prima o poi si abbandoni l'euro (noi o tutti) e si torni alle valute nazionali, ma come si può pensare che in questo caso riacquistino automaticamente valore le vecchie banconote, già da anni fuori corso, piuttosto che vengano emesse delle tipologie completamente nuove? sarebbe come se, nel caso in Italia tornasse la monarchia, tornassero al contempo spendibili le banconote di Barbetti. petronius2 punti
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Non ho mai nascosto a nessuno la mia antipatia verso il collezionismo privato: le monete vanno studiate da chi ha le competenze ed i titoli per farlo, non raccolte dagli amatori.2 punti
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Complimenti per le meraviglie che state postando.. :good: :good: non so se c'è qualche appassionato di ciclismo, ma, anni fa, c'era la maglia nera...me la vorrei aggiudicare :D :D..eccola2 punti
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sono riuscito a caricare solo questa foto ... si capisce? ... nella parte scura sopra c'è il giglio2 punti
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Vorrei presentarVi questa medaglia in argento coniata sotto il Pontificato di Benedetto XV, il Pontefice che salì al Soglio di Pietro pochi mesi dopo lo scoppio della prima guerra mondiale. La medaglia è dedicata alla Madonna, Regina della Pace. Chiedo scusa per le scansioni, che non rendono pienamente ragione del suo reale aspetto. E' amaro notare, come, a quasi un secolo dalla sua emissione, la situazione mondiale non sia cambiata molto rispetto all'epoca dell' "inutile strage" che dilaniò il continente negli anni 1914-1918. D/ Circolarmente "BENEDICTVS • XV • PONT • MAX • A • II" Busto a sinistra con berretto, mozzetta e stola. Sotto: BIANCHI R/ Circolarmente REGINA • PACIS _ ORA • PRO • NOBIS" Il Papa con l'allegoria dei cinque continenti in adorazione alla Beata Vergine su nubi. In esergo su due righe A MDCCCCXVI BIANCHI Ex Nomisma 14 On Line l. 604 http://nomisma.bidinside.com/it/lot/539034/benedetto-xv-1914-1922-medaglia-1916-a-ii-/ Ringrazio tutti per i pareri preziosi che vorrete esprimere: ormai credo di essere entrato nel "vortice" delle monete e medaglie papali, per cui ogni consiglio è ben accetto.2 punti
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suvvia non stiamo a fare polemica. Io ho deciso che volevo la grimani, ho pagato forse più di quanto vale, lo so, ma non mi pento. Avrei fatto lo stesso con quella di Antivari, ben più rara e che ho apprezzato sinceramente quando l'ha pubblicata doge. Chi mi conosce lo sa. Se fossimo tutti milionari nemmeno ci faremmo tutte queste domande, ne parlavo con volonensis proprio ieri sera. Dopodiché, se è vero che la grimani me la sono giocata con lui (inconsapevolmente), valgono le regole del mercato: chi paga di più, compra.2 punti
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Vorrei trovare il tempo per inserire le immagini dei tre acquisti targati 2015 che per me hanno più significato, comincio questa sera con un esemplare entrato in collezione per la rarità. L'R4. Luigino del 1662 di papa Alessandro VII coniato ad Avignone a nome del Cardinale legato Flavio Chigi. Cammarano n.13a. Il tipo presenta al rovescio lo stemma in ottagono centinato ruotato di 90° a destra rispetto l'inizio della legenda EX MONTIBUS PAX ORIETVR (Dai monti nascerà la pace).2 punti
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Ecco il dritto. Proviene da Asta Nomisma dello scorso Novembre. Sulla foto del rovescio a ore 11-12 c'è una macchia nera ed un pezzo di vetro che mi è sfuggito al momento dello scatto... Vi piace? Saluti a tutti Silver2 punti
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Come da titolo vi presento l'ultimo acquisto ex Lanz: 1,42g 17-21mm D/ IMP [...] NVS P F AVG, (Vittorino? I caratteri disponibili sembrerebbero pochi... Tetrico imitativo con legenda degradata?) R/ [...]M TR P II C [...], Marte (imperatore?) andante verso dx con lancia Sembrerebbe quasi un ibrido con un rovescio di Postumo o di Claudio II... lo stile potrebbe far pensare a un'imitativo, ma ho visto ufficiali molto vicine a questo esemplare. Voi che dite? Di sicuro un'altra gallica interessante che non potevo farmi scappare... E io che pensavo di aver finito che n i regali di natale! :)1 punto
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Scusate, ma a me sembra che in tutto questo ci sia un vizio di fondo. Come si fa a parlare di "importanza storica", quando tutto il discorso sulla coincidenza delle date si baserebbe sull'annuncio dato da un angelo? capisco che, per chi crede, questo possa essere sufficiente (e naturalmente ho il massimo rispetto per questo), ma a uno storico non può certo bastare, uno storico ha bisogno di fatti documentati, e l'annuncio della nascita di Giovanni da parte di un angelo, non mi pare possa definirsi tale. Ferma restando l'esistenza storica di Giovanni Battista (e di Gesù, lo preciso perché molti la mettono in dubbio) credo che sulle loro date di nascita non sia ancora possibile dare una risposta definitiva. petronius1 punto
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Come hai già individuato è un quadrante di C. Curiatius Trigeminus filius Crawford 240/4 Per ulteriori riferimenti: http://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-G43/51 punto
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@@papalcoins Magra mica troppo, sono tre monete belle cicciute! :blum: Mi piace molto l'Alessandro VIII, pontefice per cui ho solamente un triste quattrino bolognese (però non è il periodo che mi interessa, vale come scusa? :crazy: ) @@dux-sab i commenti li ho già fatti nell'altra sede... ;)1 punto
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La busta ti viene in questo modo perchè la calibrazione del punto di bianco ha una forte predominanza di colori freddi, quindi il bianco tende al blu. Per quanto riguarda la conservazione, direi che ne abbiamo parlato parecchio, hai diversi riferimenti fotografici per fare confronti.1 punto
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DE GREGE EPICURI Con molti dubbi, anch'io propendo per Vittorino, e direi una moneta ufficiale abbastanza malfatta (forse un ibrido? mah...) Al D., IMP C si trova sia in Postumo, che in Vittorino, che in Tetrico 1° e quindi non ci aiuta. Le lettere in effetti sono malfatte (peggio ancora al rov.),ma la figura di Marte è molto adeguata,non ho mai visto delle imitative con calzari come quelli !1 punto
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@@Il*Numismatico Che ha il metallo in quelle zone da te evidenziate? Scusami se ti riempio di domande ma vorrei capire1 punto
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Ricambio con piacere .....rimanendo in tema, spero che al piú presto si possa visionare foto migliori di questo stupendo ripostiglio1 punto
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"Il collezionismo privato incentiva il "tombarolaggio" e toglie dalla circolazione materiali importanti per gli studiosi: dovrei forse andare a casa dei collezionisti per studiare questo o quell'esemplare?" Allora aboliamo il collezionismo privato....così non si corrono più rischi e le monete le potranno studiare solo gli accademici nelle sedi loro proprie. M1 punto
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@@fofo la conservazione della pelle di animale indossata da Giovanni il Battista è semplicemente da lasciare senza fiato! Intendo, si vedono i peli..! Complimenti sinceri. Antonio1 punto
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Ciao @@grigioviola a me sembra un' imitativa di Postumo. il rovescio anche per me è Marte...l'ufficiale,potrebbe essere questo, al netto delle legende ( ho dovuto correggere perchè, all'inizio, pensavo Vittorino) Complimenti per la new entry ;) ;)1 punto
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Taglio: 5 cent Nazione: San Marino Anno: 2006 Tiratura: 5.000 Condizioni: BB Città: Milano @@vaio4ever @@Atletica1 punto
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Eccomi, scusate il ritardo! Come fotografo però faccio pena, io vi avviso! :blush: Da sinistra, tre colonne per l'Austria, due per il Lussemburgo e l'ultima con le tre lettoni1 punto
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. infatti, per convenzione, penso che l'abbiano definita "K", giusto per darle un nome :)... Anche se, oggettivamente, è molto strana, come K...1 punto
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Un interessante esempio di riutilizzo dei nuraghi in epoca punica (e forse anche romana).1 punto
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....mi sono liquefatto... :lol: Amo Foscolo.. ..Ma vediamo se riesco a farvi venire ancor di più la pelle d'oca con ....il Vate!... ( Consiglierei la lettura accompagnata dall'ascolto di un qualsiasi "Notturno" di Chopin, per esempio questo oppure con il "Clair de lune" di Debussy...) "La sera fiesolana". Da "Alcyone". Fresche le mie parole ne la sera ti sien come il fruscìo che fan le foglie del gelso ne la man di chi le coglie silenzioso e ancor s’attarda a l’opra lenta su l’alta scala che s’annera contro il fusto che s’inargenta con le sue rame spoglie mentre la Luna è prossima a le soglie cerule e par che innanzi a sé distenda un velo ove il nostro sogno si giace e par che la campagna già si senta da lei sommersa nel notturno gelo e da lei beva la sperata pace senza vederla. Laudata sii pel tuo viso di perla, o Sera, e pe’ tuoi grandi umidi occhi ove si tace l’acqua del cielo! Dolci le mie parole ne la sera ti sien come la pioggia che bruiva tepida e fuggitiva, commiato lacrimoso de la primavera, su i gelsi e su gli olmi e su le viti e su i pini dai novelli rosei diti che giocano con l’aura che si perde, e su ’l grano che non è biondo ancóra e non è verde, e su ’l fieno che già patì la falce e trascolora, e su gli olivi, su i fratelli olivi che fan di santità pallidi i clivi e sorridenti. Laudata sii per le tue vesti aulenti, o Sera, e pel cinto che ti cinge come il salce il fien che odora! Io ti dirò verso quali reami d’amor ci chiami il fiume, le cui fonti eterne a l’ombra de gli antichi rami parlano nel mistero sacro dei monti; e ti dirò per qual segreto le colline su i limpidi orizzonti s’incùrvino come labbra che un divieto chiuda, e perché la volontà di dire le faccia belle oltre ogni uman desire e nel silenzio lor sempre novelle consolatrici, sì che pare che ogni sera l’anima le possa amare d’amor più forte. Laudata sii per la tua pura morte, o Sera, e per l’attesa che in te fa palpitare le prime stelle!1 punto
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Presente! A differenza di te, però, che mi pare di capire ritardi l'ora di coricarsi io faccio parte della schiera di coloro che si svegliano presto :). P.S. Questa discussione mi ha fatto tornare in mente un sonetto di uno dei più grandi poeti; nonostante sia dedicato alla sera, si può benissimo estendere le conclusioni alla notte... Forse perchè della fatal quïete Tu sei l’immago a me sì cara, vieni, O Sera! E quando ti corteggian liete 4Le nubi estive e i zeffiri sereni, E quando dal nevoso aere inquiete Tenebre, e lunghe, all’universo meni, Sempre scendi invocata, e le secrete 8Vie del mio cor soavemente tieni. Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme Che vanno al nulla eterno; e intanto fugge 11Questo reo tempo, e van con lui le torme Delle cure, onde meco egli si strugge; E mentre io guardo la tua pace, dorme 14Quello spirto guerrier ch’entro mi rugge.1 punto
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Forse nemmeno progressiva. Forse, semplicemente, nel corso degli anni in cui questa tipologia fu coniata, potenzialmente dal 1145/46 alla morte di Ruggero nove anni dopo, vari incisori si sono avvicendati, e lo stesso incisore avrà approntato molti conii, a volte più grandi a volte più piccoli. Quanto al diametro del tondello, spessore e peso, ripeto che secondo me erano parametri che non contavano a livello individuale.1 punto
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Ho trovato. Quale parola principale? La più bella della sez. monete moderne 2015 il più bello Per me Gonzaga-fenomeno delle dinastie rinascimentali che nelle arte numismatica e medaglistica incarnarono quel GENIUS LOCI. Il Rinascimento, al contrario, una meravigliosa infermita, una divina mostruosita che vezzeggiamo malgrado ci divori. Anatole France1 punto
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Questa è la prima di tutta la serie di Pezze della Rosa, la più espressiva affascinante e grossolana e anche la più particolare con lo stemma coronato al diritto con la testa di Cherubino. Livorno Ferdinando II de’Medici granduca di Toscana (1621-1670). Pezza della rosa 1665. FERDINANDVS II - MAG·D·ETR·V· Stemma coronato entro cartella ornata da volute e drappeggi, e sormontata da testa di cherubino; sotto, nel giro, giglio 1665 giglio . Rv. GRATIA OBVIA VLTIO QVÆSITA Due piante di rose fiorite intrecciate; sotto, nel giro, LIBVRNI tra ornatini. CNI 46 var. Galeotti LI/2 var. Davenport 4208. Di Giulio R3 in conservazione SPL+ con bella patina. (mai vista passare su aste pubbliche negli ultimi anni di questo grado, solo al museo del Bargello a Firenze se ne trova una di conservazione migliore.) bordo leggermente limato. In mio possesso dall'asta Kuenker 266 lotto 1860. Saluti Fofo1 punto
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La presunta laicità dello Stato è una delle grandi ipocrisie di questa società. Non si può negare certo, che la stragrande maggioranza della popolazione italiana sia di sentimento cattolico (anche se non praticante assiduo) e che l'intera storia di questa nostra nazione sia intrisa e a volte sia stata praticamente la stessa della Chiesa, la quale, non diementichiamo, ha governato direttamente una buona parte della Penisola e ha avuto una influenza enorme nel plasmare la società nei sui costumi e usi.Per questo molte festività religiose hanno effetto civile. Non capisco questo accanimento contro usi e costumi radicati nel nostro sentimento di popolo , accanimenti provenienti da taluni ambienti , anche scolastici , che credono di fare un'opera meritoria di rispetto per lo straniero di fede diversa, rinnegando le nostre tradizion (elimimare il presepe, nonfare i canti, togliendo il crocefisso...). Il vero rispetto per lo straniero deve provenire in altro modo, rispettando, vero, le sue tradizioni e feste, ma senza svendere le nostre.1 punto
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