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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/13/15 in tutte le aree
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Ciao a tutti, ottimizzare,recuperare,evitare di gettare cose che ancora possono essere utili,questo da sempre è un mio piccolo pallino :) Ammetto che a volte ho l'impressione di essere un "accumulatore patologico",però con il tempo e un minimo di ingegno credo si possa donare una seconda vita ad oggetti che altrimenti verrebbero gettati per poi essere sostituiti con qualcosa di simile,ma inevitabilmente più moderno,ed anche più omologato,più ripetitivo e anonimo. il contenitore per monete che vado a mostrarvi insieme ai pochi vassoi di cui è corredato è costato qualche ora di tempo e pochi euro di velluto(l'unica cosa non riciclata),è ancora ampliabile,però già così mi soddisfa. La struttura è stata rivestita ed è una valigetta usata molti anni fà per trasportare modelli in metallo di apparecchiature sanitarie,i supporti per i vassoi sono ricavati da un vecchio pannello di una porta e le bacchette che separano le caselle provengono da un vecchio traliccio per rampicanti. Che ve ne pare? Un saluto a tutti, Marco6 punti
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Partecipo anch'io a questa bellissima iniziativa. La moneta che vi presento è una 2 lire da 80 sesini, trofeo d'armi 1702 (Mantova). Questa moneta risale al periodo dell'ultimo duca mantovano (Ferdinando Carlo Gonzaga-Nevers) in un periodo in cui il ducato di Mantova era in decadenza. Per la storia personale che mi lega a questa moneta, la considero la mia preferita.5 punti
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Ciao, informazioni pochine per queste banconote ossidionali. La "Moneta Patriottica* era garantita dai prestiti volontari e forzosi, quando gli austriaci ripresero la città non furono ammessi al cambio. Quelle del *Comune di Venezia* erano garantiti dai beni del comune, reinsediatatisi gli austriaci furono ammessi al cambio con una svalutazione del 50%. I tagli erano: 0,5 - 1- 3 - 5 - 50 - 100 Quelli da 0,125 e 0,25 non erano altro che la quarta parte e la metà del biglietto da 0,50, in buona sostanza la banconota da 0,50 lire era tagliata appositamente per formare le due frazioni. Il *Dono Patriottico di Venezia* (5-10-25-50-100 lire correnti) erano solo delle donazioni volontarie a sostegno dell'insurrezione, per la procamazione della Repubblica di San Marco. I biglietti erano firmati da Daniele Manin, "dono" significa nessuna garanzia, quello che avrebbe ripagato i donatori era un'eventuale vittoria sugli austriaci. Di quest'ultimi ti inserisco l'immagine di 2 biglietti tratti dal mio catalogo.4 punti
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Piccolo acquisto fatto questa mattina in Cordusio... 1,67 gr. Vista la data con l'ultima cifra completamente chiusa in alto direi 1728, Crippa 25/B. Un buon inizio? :blum: Cliccando l'immagine si ingrandisce.3 punti
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A Verona non ho preso molto per tanti motivi ma ho voluto regalare un giusto giaciglio alle prime 6 annuali di Pio X. Che ne pensate va bene per il loro riposo??? Gian3 punti
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kenia 5 shillings Ten years of freedom3 punti
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Buongiorno a tutti: oggi festeggio i miei primi 10 anni di forum e mi auguro BUON COMPLEFORUM. Approfitto anche per augurare a tutti un sereno NATALE: che Vi porti serenità. Un abbraccio, Graziano.2 punti
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Dato che il concorso è aperto anche per le sezioni speciali... Gregorio XIII (1572 - 1585) Testone dell'anno giubilare 1575 CNI 28 Mi piace in particolar modo la patina iridescente piuttosto scura, quasi violacea, che colora in modo molto espressivo il ritratto di un Papa vigoroso, dal carattere forte e con ben chiare le mosse in ogni campo d'azione. Giusto per citare due tra i molti fatti avvenuti durante il suo pontificato, ricordo la grande (e terribile) persecuzione degli ugonotti e la riforma del calendario (che infatti prese il nome di gregoriano). In preparazione all'anno giubilare impose un lungo periodo di preparazione spirituale, proibendo addirittura i festeggiamenti carnevaleschi del 1574. Lastricò le strade romane e fece spianare la collina posta tra S. Giovanni in Laterano e S. Maria Maggiore. Immaginatevi la scena, tenendo conto dei mezzi dell'epoca! :mega_shok: Di seguito il link della discussione aperta al tempo dell'acquisto nella sezione pontificie, nel caso voleste approfondire questa particolare emissione: http://www.lamoneta.it/topic/138797-il-testone-giubilare-di-gregorio-xiii Buona serata a tutti, Antonio2 punti
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Avrei giurato per Costantino I ma ora mi devi dire tutto ciò che sai... :D2 punti
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Ciao Si tratta di un chalkous di Tolomeo II AE 13 Svoronos 873 o 874 coniato a Cirene, in certi testi l'ho visto attribuito a Tolomeo III. Quelle sporgenze che vedete giustamente sono i codoli di fusione che nella monetazione Tolemaica sui moduli più piccoli ma a volte anche su altri ben più pesanti come gli emioboli da 6 gr non veniva tolto prima della coniatura, e come si è detto più volte i semi fori non sono per centrare i coni ma per la tornitura. Silvio TOLOMEO III.doc2 punti
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buona sera, colgo l'occasione per chiedere ai lamonetiani se hanno notizia di esemplari del mezzo testone di questo tipo, presenti in aste o in collezioni private negli ultimi 100 anni. ( oltre quello presente da Bolaffi)2 punti
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Personalmente ho votato SI. Penso che sia giusto dare un preciso spazio a chi ne abbia diritto e con questo dico semplicemente che non c'è una sezione di serie A o di serie B, dico che non esisterebbe sezione senza l'altra, e tenerle unite non porta da nessuna parte. Se alla maggior parte dei frequentatori della sezione non sente il dovere di dare il proprio giudizio a questo sondaggio vuole dire che non vuole cambiare il "format" della sezione, oppure non gli importa che possa cambiare.... Penso anche che se una parte dei frequentatori, studiosi, appassionati ecc. che al di là delle conservazioni e quotazioni vorrebbe diviso in due la sezione (badate bene che il sottoscritto partecipa nel limite del tempo che ha disposizione in discussioni riguardanti le valutazioni economiche e le conservazioni con maggiore facilità essendo collezionista) non ci vedo nulla di male, anzi probabilmente servirebbe a incentivare l'interesse per quelle persone che avessero la curiosità di farlo, anche solo per leggere quello che viene scritto e dibattuto. Non nascondo che leggo sempre molto volentieri, anche senza intervenire, gli approfondimenti, ed è un mondo che va oltre al collezionismo ma senza di quello non sarebbe l'identica cosa per il collezionista, quindi se questa divisione dovesse servire per riaccendere la sezione, ben venga! Non sono gli studiosi che si devono "adattare" al collezionista, ma è il collezionista che dovrebbe interessarsi agli studi.2 punti
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Ciao @@molay666, moneta molto usurata...a me sembra una AE3 di Procopio.. giusto per parlarne.. Saluti Eliodoro2 punti
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Si è concentrata sulla dinastia Severiana perchè questi imperatori avevano necessità impellente di giustificare la propria posizione facendola discendere da una investitura divina, dato che non avevano legami parentali con precedenti gruppi di potere o notevole supporto militare. Questo l'indice dell'opera: Table of ContentsIntroduction 1. Contextualising a ’foreign’ dynasty 2. Septimius Severus, Liber Pater and Hercules 3. Medical tourism and iconographic dialogues in the reign of Caracalla 4. Elagabalus, Summus Sacerdos Elagabali 5. Severus Alexander and the refounding of Rome 6. Divine ideology in the Severan dynasty Appendix A. Shifting imperial ideology Appendix B. Dies of the stone on quadriga type Appendix C. Coin hoards2 punti
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Mi accodo a chi mi ha preceduto, rigirarsela tra le mani deve essere un piacere... Guarda l'espressività del volto ancora intatta, e quell'aquila poi... Mi pare anche ben centrata, tutto proporzionato! Mi spiace per la mancanza del metallo, ma è di ordinaria amministrazione quando si ha a che fare con esemplari di questa tipologia, appunto denominati "maltagliati". I miei più vivi complimenti :clapping:! (Anche io ne sto puntando qualcuno, ma per adesso meglio fermarsi e procedere con la ricerca di pezzi del mio ramo principale, il Viceregno Napoletano, sennò qui i liquidi si esauriscono troppo rapidamente :good:!)2 punti
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In questo momento non sono precisa nel parlare di questa moneta.Dovrò cercare una vecchia nota finita in qualche cassetto (se la trovo). Si tratta di una tra le prime monete emesse. Scusate se mi esprimo male. Erano coniate a "grappolo" e venivano staccate dall'"anima" come si fa con un frutto. Ecco il motivo di quella forma strana, leggermente a pera. I simboli riportati su queste monete erano imprecisi e poco identificabili.Se in questa monete vedete una perlinatura, dei soggetti ben riconoscibili significa che si tratta di un miglioramento della tecnica. Ricordo che su un libro di numismatica di fine 800 in lingua inglese, a questo tipo di moneta erano state dedicate parecchie pagine. Non rammento in quale occasione o in quale biblioteca abbia visto quel libro. Allora non mi occupavo di numismatica, a volte, particolarmente incuriosita da una moneta, seguivo mio padre nelle ricerche. Stimo che da quando ho visto quel libro sette / dieci anni siano trascorsi, e questo per la mia memoria di numismatica vuol dire molto. Ho fatto questo scritto per aprire la strada, l'interesse e per una ricerca approfondita su queste monete antiche. Grazie per l'attenzione e scusate se il mio scritto è impreciso e confuso. Meglio dire qualcosa che si sa anche approssimativamente che stare zitta quando la mia nota potrebbe aprire una discussione interessante. In caso contrario buttatela nel cestino. PizzaMargherita2 punti
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Buon giorno al forum ed a te Michele... che dire grazie per non aver fatto sentire nonno cesare il sognatore solitario, speriamo un giorno di svegliarci sotto un cielo migliore; Buona domenica a tutti2 punti
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Appare interessante che un terzo esemplare, con gli stessi conii e dettagli di un pezzo di ArtCoins e di Gorny (vedi questa discussione a pag. 1, # 17) apparirà nella prossima asta Triton del 2016, al n. 390. Ha il peso più basso fra i pezzi censiti con questa tipologia (solo 3,35 g). Triton 2016, 390 ArtCoins 6/2012, 584 Gorny 141/2005, 224 Questi tre esemplari sono stati coniati con conii inediti, simili a quelli indicati in Campana 100, ma con alcuni dettagli difformi (per il confronto, vedi questa discussione a pagina 1, # 4). Io ho visto solo il pezzo ArtCoins, che mi ha lasciato una impressione molto sgradevole ed è difficile spiegare sul piano tecnico, C'erano particolari, visibili solo dal vivo, che mi erano sembrati incongruentie e che mi sembravano riconducibili alla "scuola siciliana"... In realtà questo pezzo che apparirà su Triton girava da almeno un paio di anni ed era stato rifiutato da una nota Casa di asta europea, essendo in odore di falsità. Non conosco gli esatti motivi e risultati di analisi. Naturalmente non si può escludere a priori che ci sia un conio inedito, con tre esemplari che però sono comparsi solo nel corso degli ultimi dieci anni e mai visti in precedenza.... Una certa prudenza è d'obbligo e sicuramente una simile tipologia, di grande impatto sul collezionista, può avere sollecitato2 punti
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Dici che la scritta con EID MAR è troppo perfetta rispetto al resto della moneta? Sicuramente è una situazione che merita di essere approfondita solo con un esame dal vivo. Tuttavia può non essere assurda. Ci sono fattori, come ad esempio una migliore pressione vicino al centro della battitura col conio di martello (la moneta è poi piuttosto scentrata), accompagnata da una maggiore corrosione sul lato del diritto. Può colpire come ci sia una sorta di lisciatura intorno alle lettere della scritta e anche alle perline del bordo perlinato. Sono dettagli che meritano di essere analizzati bene di persona, Eppure sorprende come dettagli molto simili si ritrovano nell'esemplare del museo di Berlino, che proviene dalla stessa coppia di conii e che risulta, dalle carte del museo, che era entrato nel medagliere tedesco nel 1864, quindi un secolo e mezzo fa.... L'esemplare di Berlino è stato coniato con conio un pò più stanco e si presenta con conservazione minore, come se avesse circolato un pò di più.... Ci sono altri esemplari noti della stessa coppia di conii (Cahn 22), ma più scentrati al rovescio oppure più rovinati e non adatti al confronto... Triton 2016 Berlino 18204986 Oxford, Ashmolean museum (non ho ancora richiesto la foto digitale) Di contro appare più sospetto un esemplare apparso in asta Stack's nel 2008 e definito suberato (pesa solo 3,18 g), pur non mostrando alcuna traccia affiorante dell'anima di bronzo (forse aveva un suono metallico ben differente da un denario in buon argento)....2 punti
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Infine La stessa analisi per Federico. Su Federico si può osservare che esiste un certo numero di denari aventi stesso diametro interno dei mezzi denari. In realtà questo non è affatto un problema, i denari subdoli sono i primissimi emessi da Federico II, quelli con stella a 6 e 8 raggi. Questa tipologia è caratterizzata da un diametro interno ridottissimo. La differenza coi mezzi per questa tipologia non era data dal diametro, quanto dalla presenza della mezzaluna sopra l'aquila del dritto (diciamo che andrebbero tolti a rigore da questa analisi) @@anto R questa era l'analisi che avevo in mente per i denari di Carlo d'Angiò2 punti
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...allora, un passo alla volta ;) : prima di tutto utilizziamo un linguaggio più appropriato; in secondo luogo, impariamo i nomi delle monete: questo è il 2 lire "QuadriGa briosa"; la "quadriglia", invece, è un tipo di danza; terzo: cosa intendi per "incapsulata nel mucchio"?...La moneta era contenuta in una capsula di plastica?...2 punti
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Taglio: 2 € CC Nazione: San Marino Anno: 2004 Tiratura: 110.000 Condizioni: BB Città: Roma2 punti
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Giovanni Gastone de' Medici, meglio noto come Gian Gastone o Giangastone (Firenze, 25 maggio 1671 – Firenze, 9 luglio 1737), fu l'ultimo Granduca di Toscana appartenente alla dinastia de' Medici. Regnò dal 1723 al 1737. Gian Gastone assunse una decisiva importanza agli occhi del padre Cosimo III solo quando fu chiaro che il matrimonio del primogenito Ferdinando con la principessa Violante Beatrice di Baviera era destinato a non generare figli: a parte l'ostilità di Ferdinando, dichiaratamente bisessuale, verso la moglie, si aggiunse pure la sifilide che lo stesso Ferdinando contrasse in occasione di un libertino soggiorno a Venezia e che doveva portarlo prima ad una precoce demenza, e poi ad una prematura scomparsa. Nel 1722, quando oramai la Toscana era considerata dalle potenze europee solo come una preziosa pedina per i vari mercanteggiamenti di troni, Gian Gastone assunse per la prima volta incarichi governativi come reggente, date le cattive condizioni di salute dell'ottantenne Cosimo III. L'anno successivo Cosimo III morì e Gian Gastone salì al trono, anche se era cosciente che il suo regno sarebbe stato solo una formalità e che il potere era oramai nelle mani delle grandi potenze. Disse al momento dell'incoronazione: « Mi pare di far la parte del Re in una commedia» Poiché l'omosessualità di Gian Gastone era nota a livello europeo, i suoi quattordici anni di regno furono caratterizzati dai numerosi progetti delle potenze europee per la futura successione al trono in Toscana: in un primo tempo il granducato fu destinato ad un figlio cadetto di Filippo V di Spagna, Don Carlo di Borbone, che fece il suo ingresso a Firenze nel 1732 ben accolto dal Granduca. Ricevendolo a Palazzo Pitti, Gian Gastone commentò bonariamente: « Andiamo a vedere di chi m'han fatto padre a sessant'anni le potenze europee» Successivamente si decise che Don Carlo di Borbone sarebbe diventato Re di Napoli e di Sicilia e che la Toscana sarebbe andata a Francesco Stefano di Lorena, fidanzato di Maria Teresa d'Austria. Gian Gastone de' Medici, conscio che le forze erano impari, non provò nemmeno ad opporre resistenza ai progetti delle potenze europee. Nonostante ciò, Gian Gastone ebbe lo stesso la forza di effettuare alcune grandi riforme che rimediarono almeno in parte al malgoverno del padre, gettando in parte le basi delle riforme lorenesi: condusse una politica laica e ridusse il potere e l'influenza della Chiesa; risollevò le sorti dell'Università di Pisa; fece tributare solenni onoranze a Galileo Galilei nella basilica di Santa Croce; abrogò i decreti del padre contro le prostitute, gli ebrei e le feste laiche; ridusse notevolmente il carico fiscale e affidò il governo di Siena all'intelligente Violante Beatrice di Baviera, a cui era legato da sempre da fraterna amicizia (odiava invece la propria sorella Anna Maria Luisa de' Medici, che considerava la responsabile del suo matrimonio). Fiorino d'oro 1729 diametro: 22 mm peso: 3,29 gr contorno: seghettato Rarità: da C a R (a seconda dei testi); C nel nostro catalogo. Conservazione: qSPL (forse proveniente da montatura)2 punti
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Recente acquisizione Zecca di Ancona - Moneta anonima attribuita a Clemente VII (Secolo XVI) Grosso , Ag. gr. 1,78, diam mm 23,52 D/ chiavette ANCO N rondine D rondine CIVI TAS rondine FI rondine / Cavaliere galoppante a sinistra con spada sguainata R/..EPS.S.CY RIACVS / Il Santo nimbato e mitrato benedice con la destra, croce pomata nella sinistra, in quadrilobo ornato da 6 rosette a sei petali CNI - Muntoni - Berman - Dubbini Mancinelli : manca Moneta inedita proveniente da Listino n. 6/2015 Numismatica Picena.2 punti
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La butto li e vorrei sentire qualche vostro parere, perché è chiaro che da solo non vai da nessuna parte, e se facessimo anche per vivacizzare la sezione , un mini concorsino natalizio in cui postare le monete di proprietà, e su questo non posso che fidarmi di voi, acquistate nell'anno 2015 possibilmente con catalogazione e magari descrizione della stessa? Avrebbe un semplice scopo divulgativo, non certo di esibire, per cercare di incuriosire e appassionare . Massimo tre monete per utente, vince chi ha più mi piace, riconoscimento 5, 3, 1 mi piace dati dal curatore nel tempo ai primi tre, vediamo se c'è interesse e pareri, e' chiaro che è simbolica e per divulgare e far divertire alla buona....1 punto
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Direi proprio di si; tra l'altro si legge bene SEB ...... NERIVS DVX VENET. Lottazzo? :good:1 punto
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Della moneta patriottica e, di sfuggita, delle emissioni del Comune, si era parlato in questa discussione http://www.lamoneta.it/topic/18201-il-morbo-infuria-il-pan-ci-manca/ Domani vedrò di aggiungere qualcosa al discorso sui biglietti del Comune di Venezia, mentre per quelli del "Dono Patriottico", temo di non saperne di più di quanto già detto da nikita, ho provato a fare una ricerca, sia sui cataloghi che online, ma non è uscito quasi nulla. petronius :)1 punto
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@@Lafayette Luca a me sembra il progetto in rame del testone, Crippa 7 MIR 232, per entrambi R3. In caso complimenti!! Però attendiamo i guru ;) Ps Ma è fusa? O semplicemente pulita/corrosa? Perchè se fosse fusa sarebbe una "tarda riproduzione" (Crippa dixit). Un saluto, Antonio1 punto
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Veramente il dato è errato, ci sono altri 80 mila pezzi nelle 2 divisionali e 10 mila nelle stamp&coin. Senza contare le proof 5000 proof. Non credo proprio che varranno "molto", ma spero di sbagliare.1 punto
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È' questione di gusti.. Sicuramente però trovare 1 lira 1859 Bologna con la sua pagina originale e per giunta sigillata Tevere fdc é una rarità. Qualora dovessi un giorno lavarla troverai comunque uno spettacolo sotto. De gustibus...1 punto
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E qui in che anno siamo ? Giusto per vivacizzare un po'....1 punto
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per quel che mi riguarda quando mi imbatto on line con monete periziate fdc o qfdc con patine pesanti, preferisco evitare di acquistare perche' e' difficile capire da una foto la reale situazione dei fondi e dei rilievi, detto questo penso che la patina e' bella se valorizza fondi e rilievi, se li nasconde ne sminuisce il valore... e' solo una mia opinione personale. ad esempio per la moneta che hai postato ci vorrebbe proprio una foto di alta qualita' con piu' luce proprio per apprezzarla meglio soprattutto nei rielievi.. la bellezza dei fondi puo' emergere solo con tanta luce1 punto
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dal poco che si vede potrebbe anche essere un qBB, valore poco,storia tantissima :)1 punto
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Ciao Le foto obiettivamente non sono superlative. Comunque la moneta e' autentica; purtroppo di modesta conservazione, per quel che si può vedere direi MB, e di valore commerciale assai limitato. Si trova facilmente, anche più bella, nelle ciotole dei mercatini a pochi euro. Un saluto1 punto
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Concordo che la medaglia del premio Nobel a Salvatore Quasimodo ha un valore "documentale", che prevale sugli aspetti numismatico-medaglistici (anche se un collezionismo specifico sulla medaglistica per i premi Nobel esiste). Ne ho parlato perchè il fatto che "una medaglia" sia stata oggetto di un marketing abilmente curato ha stupito il vecchio collezionista. Certamente fa parte della attuale impostazione commerciale Bolaffi il desiderio di attrarre collezionismo meravigliando con la ricerca dell'eccezionale, del sensazionale, della grande rarità, qualche volta costruita (prescindendo dal settore). Si deve prevalentemente alla sua pubblicità se tante persone (non collezionisti) conoscono il francobollo "Gronchi rosa" e penso inoltre alla sua vetrina con il primo francobollo mondiale emesso o con la busta affrancata, famosa per avere viaggiato fino alla luna e per essere arrivata ad un ufficio postale virtuale sul suolo lunare e/o da lì ritornata. Questa volta la pubblicità è toccata ad una medaglia, ampiamente celebrata, che potrebbe essere esposta in un negozio fiorentino o rientrare (secondo voci che qualcuno ha riportato nel nostro forum e delle quali non so dire il fondamento) nella vetrina di Bolaffi. Personalmente il fenomeno che mi ha sorpreso e sul quale ho cercato di ragionare è il fatto che forse per la prima volta assisto ad una operazione diretta a rilevare ed elevare il valore economico di una medaglia non squisitamente commerciale. E ho anche pensato che le medaglie antiche, le medaglie d'arte, le collezioni medaglistiche che testimoniano una storia, meriterebbero una maggiore conoscenza. Quando ero un giovane collezionista, appassionato di medaglie papali, tanti esperti (ma soprattutto commercianti) mi consigliavano altri settori, sostenendo che la collezione di medaglie era poco commerciabile. Questa cronaca sulla medaglistica papale nelle aste, che dura da qualche anno, è nata proprio come ricerca volta ad accertare e quantificare (fornendo anche notizie ai collezionisti acquirenti su probabili giusti prezzi) i limiti della commerciabilità. A mio giudizio, la ricerca ha evidenziato che di norma vi è una buona percentuale di vendite: qualche volta c'è competizione, altre volte i prezzi di aggiudicazione sono meno brillanti. Pur risentendo di una evidente crisi generalizzata, che riguarda gli acquisti di beni voluttuari per piccolo-medio importo, il settore, non oggetto di speculazioni, ha conservato abbastanza le sue quotazioni. Le medaglie papali si vendono soprattutto in aste italiane, ma vanno bene (talvolta anche meglio) in aste di area tedesca, del Regno Unito e anche americane (ove appaiono molto più raramente). Si chiede bizerba con un ragionamento di carattere generale: rappresentano le aste con sufficiente verità il mercato o potrebbero essere ampiamente manipolate? Per le medaglie papali osservo una discreta omogeneità di risultati. Mi pare che la componente speculativa manchi; non ritengo che vi siano disponibilità di stock di materiale con conseguenti interessi "forti". La passione del collezionista deve prevalere sulla attesa del risultato economico, ma alla fine non si tratta di danaro sprecato: e ciò mi piace. Se qualche volta appare una selezione importante e i prezzi sono superiori al consueto, credo che sia un fenomeno fisiologico e non patologico.1 punto
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Ecco nei seguenti file l'analisi in peso e diametro, sia interno che esterno. Cominciamo col diametro esterno. Da queste figure si evince come il diametro interno sia più importante di quelle esterno. Una moneta molto tosata, ha dimensioni e peso molto simili a quelle del mezzo denaro. La distinzione diventa evidente solo considerando il diametro interno1 punto
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Caro @@giorgio28 non penso proprio che nei quarti ci siano le lettere VRBS. Tale particolarità la troviamo esclusivamente nei denari di Cola di Rienzo, che però sopra al pettine non hanno una S (nel tuo distinguo la parte bassa della lettera) ma un cerchietto. La cosa più interessante secondo me è lo stile, guarda il dorso del pettine sottilissimo,i bracci della croce, i quattro punti a sinistra della S...fattura generale piuttosto scadente...o è molto tardo oppure potrebbe essere (il solito potrebbe :rolleyes: ) essere una falsificazione dell'epoca. @@adolfos che ne pensi? Un saluto a tutti, Antonio PS puoi fornire il peso? Grazie1 punto
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Taglio: 2 € CC Nazione: Malta Anno: 2012 Tiratura: 400.000 Condizioni: BB Città: Bruxelles Note: NEWS1 punto
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appena posso cercherò di accontentarla grazie per l'interessamento e mi scusi per il ritardo1 punto
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Io quando si tratta della moneta più "bella" in mio possesso non riesco a non pensare al mio scudo largo, non è particolarmente rara ne ben conservata ma il suo fascino per me è eccezionale Questo esemplare è del 1666, ha un diametro di 5.8 cm e un peso di 37.3 g quindi è molto sottile e trasmette una fragile bellezza1 punto
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Io non so se è il botto finale o ce ne saranno altri.... :blum:, so che l'obolo o frazione di denaro terzolo è rarissimo, il Crippa vista l'esiguità dei pezzi non vuole neanche dare un parametro della stessa, diminuisce il diametro che è di circa 14 mm., diminuisce il peso, ci sono spesso cunei e a volte anche globetti, rimangono come segno distintivo le lettere con le estremità fortemente cuspidate. Non mi piace citarmi ma per una volta lo devo fare, tratto dall'articolo " Il denaro imperiale piano di Milano nell'epoca di Federico II" di Mario Limido in Panorama Numismatico n.272, aprile 2012, e che comunque trovate anche nella sezione articoli del forum, ecco anche un obolo o frazione di denaro terzolo Peso gr. 0,38, collezione privata.1 punto
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specialmente per pier...... mi sono fatto prestare il Promis "monete dei reali di savoia" per ricercare qualche notizia in più..... sono arrivato alla conclusione che Heredes Grobert (di cui le sigle HG sulla moneta) non è il nome dello zecchiere ma significa "eredi Grobert" siccome all'inizio del 1600 Chiaffredo Grobert allora zecchiere in Chambéry passò a miglior vita rilevò il contratto tale Antonio Grobert tutore dei figli del fu Chiaffredo e quindi siglò le monete con HG cioè eredi Grobert..... quello che mi manca e ricerco è da dove il Simonetti abbia rintracciato le sigle HG (segnate sui suoi volumi) mancando in tutta la monetazione del periodo altre monete con quelle sigle.... probabilmente su qualche documento dell'epoca.... QUALCUNO HA QUALCHE NOTIZIA DA DARMI?????? dove posso ricercare altre notizie e dove posso rintracciare dei documenti da consultare????? purtroppo tutte le pubblicazioni moderne sono come un cane che si morde la coda... il MIR indica le fonti del Simonetti, come il Biaggi; il Simonetti dal Promis.... e poi sono perso..........1 punto
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