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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/05/15 in tutte le aree
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Le mie condoglianze, credo di far cosa grata allegare un link "Lezione di numismatica" Antonio4 punti
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50 Schilling 1971 Austria 80th Anniversary of Julius Raab3 punti
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Buongiorno a tutti! 1971 Stati Uniti HALF DOLLAR3 punti
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Noto un grande interesse in questi ultimi giorni per le belle monete made in USA. Vorrei contribuire anche io con il mio ultimo acquisto. Si tratta di un mezzo dollaro del tipo Capped Bust, coniato dalla zecca di Philadelphia nel 1817. La tiratura per questo millesimo è di 1.215.567 esemplari ed esistono, come ovvio per tale periodo, moltissime varianti ed Overdates. Tali monete hanno un peso di 13,48 grammi in argento '892 ed un diametro di circa 32-33 mm, segno che le tecniche di coniazione erano ancora "d'altri tempi". Segnalo che l'esemplare che vi presento ha una qualche particolarità, vediamo se la notate anche voi..;)2 punti
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Ecco la mia seconda cattarina, acquistata fresca fresca da un carissimo amico: grossetto, sigle ZFC (Zan Francesco da Canal, 1551-1552).2 punti
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Dovrebbe essere prossimamente pubblicato sul prossimo AJN: The 'Gaza Hoard', American Journal of Numismatics 27, 2015 (forthcoming).2 punti
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25 Schilling 1971 Austria 200th Anniversary of the Vienna Bourse2 punti
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Non amo intervenire in queste discussioni, il rischio che una parola venga strumentalizzata e' alto, parto dagli inizi, a Milano , in centro città anche qualche anno fanno giravano per le strade ancora gli zampognari, la loro musica arrivava nei palazzoni alti, la gente si affacciava sui balconi, applaudiva, quelli in strada davano un giusto obolo, era l'Italia che stiamo perdendo, l'Italia dei nostri simboli, delle tradizioni, dell'identità sia religiosa che non, anche quella del presepe, dell'albero di Natale, ma anche dei simboli cittadini, dell'identità, della nostra storia che non possiamo perdere, ne' dimenticare. Ho iniziato a interessarmi di numismatica proprio per ristudiare la storia tramite le monete e allora Sant'Ambrogio come saprete va oltre al Santo e' il simbolo di Milano nella sua monetazione, la Santacroce e' Lucca, la Beata Vergine e' Pisa, Genova, ho fatto anche una discussione su questo. Qui non si tratta di essere credenti, poco credenti o non, qui si tratta della nostra storia, dell'identità nostra, non perdiamole....non dobbiamo aver paura, il non esporre in Piazzetta Reale la Madonnina a Milano per farla vedere a tutti e mandarla poi a Expo come ripiego e non si sa ora e' stato un errore, motivi di opportunità si disse, ma la Madonnina e' Milano , va oltre il significato religioso, non mettere l'albero di Natale a Parigi a Notre Dame e' un arretramento, il presepe e' il Natale di tutti, vecchi e bambini. Io amo i simboli... il biscione...., le tradizioni, il dialetto milanese, il fatto di poter dire sono milanese perché per tre generazioni siamo nati a Milano, e sono contento che mio figlio figlio sia il quarto, amo la mia identità, la nostra cultura, secoli di storia e civiltà non devono essere dimenticati e abbandonati, rispetto, convivenza, tolleranza non vogliono dire perdere noi stessi, lo dobbiamo ai nostri avi e ai nostri figli.....e' un dovere e diritto...2 punti
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@@papalcoins Da curatore della sezione penso sia corretto e doveroso tenere la barra della discussione nella giusta direzione. In ogni manuale d'uso, istruzione o procedura operativa è buona norma inserire le avvertenze ed i pericoli insiti nell'uso delle stesse. Per cui, in presenza di proposte di metodologie non ortodosse, non posso e non voglio far mancare questa voce. Per entrare nello specifico mi preme far notare che solo in algebra: - x - = + Normalmente è difficile porre rimedio a un errore con un altro errore (e qui la storia politica ed economica recente e remota ci è maestra....). - Una moneta spatinata, lucidata o invasivamente ripulita.....ripatinerà nel tempo...senza fretta (la fretta, il nostro male oscuro)... - Ripatinare velocemente vuol dire innescare in modo violento dei meccanismi ossidativi rapidi, accellerati eeee (????) difficili poi da gestire, controllare e/o rallentare; come sarà fra vent'anni la moneta patinata in 4 giorni? Qualcuno dirà poi "troppo nera...sembra catramata! meglio spatinarla e darle una bella patinata rapida!" ....e via che la giostra riparte.... - Se facciamo una veloce ricerca fra le varie discussioni sulle patine dell'argento troveremo decine di discussioni su monete ripulite, spatinate, ripatinate....immediati "wow! che spettacolo!" ma anche con successivo pentimento "macchie gialle!? leopardato?! scarsa uniformità!?"; successiva ripullitara, etc.etc. Qui non ho la pretesa di censurare nessuno ma ho la volontà di mettere in guardia sull'eccessiva voglia di fare e dalla fretta. E chiudo con un consiglio (che non vuole essere offensivo, non mette minimamente in dubbio la base culturale di nessuno e non è indirizzato alle persone citate ma...al pulitore che si cela in noi): se avete tempo da dedicare alla numismatica, lasciate le monete a patinare (e non troppo) al riparo da ogni tipo di agente atmosferico o aggressivo, in un elegante monetiere, in un raccoglitore o...dove volete, e passate il tempo dell'attesa a leggere quanto più potete della loro storia, dei personaggi rappresentati e degli artisti che le hanno prodotte. un caro saluto Mario2 punti
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Anche a me fa piacere la conservazione del modello in atto per monete e medaglie papali. Apprezzo molto che si sia fatta una sperimentazione (per alcuni settori) e che sia stata valutata oggettivamente dai responsabili che l'avevano proposta.2 punti
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per il 1971 ad argento sono scarsino :) 500 lire Città del Vaticano e 5 ore Norvegesi2 punti
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Buonasera a tutti! Vi posto un ritrovamento di oggi, di resto al bar! Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2002 Tiratura: 496.000 (456.000 circolanti) Condizioni: BB Città: Castelletto Cervo (BI)2 punti
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Salve Ho pensato di riunire i libri di numismatica, i romanzi e le pubblicazioni inerenti ad Alessandro Magno e ai suoi predecessori e successori che ho in biblioteca. Apro con i romanzi apollonia1 punto
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Prendo spunto da alcune foto che ho postato nella discussione sui leoni dei lamonetiani e che riguardano la città di Cattaro, per parlare della monetazione veneziana coniata in questa città all'epoca del dogato di Francesco Foscari e successivamente, fino alla caduta della repubblica ed al successivo trattato di Campoformido. Cattaro già disponeva del diritto di conio quando, prima della sua integrazione nel dominio veneziano, era suddita del regno di Serbia (Rascia) e dopo la caduta di questa, nel 1389, tale diritto veniva mantenuto dalla città che riusciva a conquistarsi un governo autonomo, pur dovendosi barcamenare tra le mire ungheresi, albanesi, slave e turche. Finalmente, nel 1420, sotto il dogato di Tomaso Mocenigo, Venezia, dopo ben sette reiterate ed altrettante rifiutate richieste di dedizione rivoltegli dai cattarini, accettava l'atto di spontanea sottomissione, con la salvaguardia di tutti i suoi statuti e da subito, la Serenissima, per proteggere quel nuovo territorio, così strategico, ma anche vulnerabile agli attacchi nemici, soprattutto se provenienti da terra, iniziava a costruire la cinta di mura nella quale la città è tuttora racchiusa, con gran profusione di denari. Ancora oggi, a Venezia, per indicare un'amante troppo pretenziosa, si usa dire: “te me costi come i muri de Cattaro”. Oltre alla conferma dei propri statuti, e a deroga della gelosa prerogativa che Venezia aveva mantenuto sempre nei confronti di tutte le città suddite, confermava a Cattaro anche il privilegio di coniare moneta propria con le insegne della Serenissima. Non era, questa, una piccola concessione, anzi, fu una tra le pochissime fatte, se consideriamo che, solo poco tempo dopo, la medesima richiesta veniva negata alla città di Dulcigno. Erano indubbiamente monete che servivano esclusivamente all'uso nel territorio di Cattaro ed a quello limitrofo ed il cui valore corrispondeva ai 2/3 circa delle corrispondenti monete coniate a Venezia Queste monete cominciarono ad essere coniate dal 1433, sotto il dogato di Francesco Foscari e possono essere suddivise in due diverse tipologie: la prima che riguarda le monete che non riportano alcuna sigla del Conte Rettore e Provveditore che amministrava generalmente per 24 mesi la comunità per conto del governo veneziano; la seconda che le riporta, in un primo momento da sole ed in un secondo momento accompagnate dal proprio scudo aradico. Prossimamente posterò anche i tipi, ma se c'è qualche collezionista di queste monete …. ebbene, se lo desidera, può anticiparci qualche immagine e, da appassionato di queste coniazioni, può ben integrare il mio scritto con qualche considerazione. Continua... Saluti luciano1 punto
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Salve a tutti, volevo chiedervi informazioni relative a questi tipi di brockage, visto che su internet ho trovato poco o niente, quanto sono effettivamente rari ? Vi ringrazio!!1 punto
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La serie di imitative si arricchisce di un nuovo esemplare di Gallieno. Il venditore (commerciante professionale francese) lo classificava come ufficiale tipo PAX AVG senza riferimenti al RIC. Io però ho delle perplessità... 3,07 gr; 19,05 mm Sul fatto che sia Gallieno non ci piove... Ma per il resto? A voi i commenti!1 punto
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certo che san marco con la corona di re artù è proprio ridicolo :rofl:1 punto
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Il periodo degli adottivi è una fossa di "not in ric" :) I busti furono censiti, secondo me molto approssimativamente, solo in alcune varianti...mentre ad oggi sappiamo benissimo che esistono nudi, laureati, drappeggiati, drappeggiati su spalla sinistra, drappeggiati e corazzati, corazzati e basta, visti di fronte, visti da dietro, testa nuda ma busto drappeggiato...insomma...una gran bella storia! :D Non è raro infatti trovare varianti non censite nel RIC. Tra le donne, le varie capigliature e la velatura, invece, sono fondamentali e anche qua, vale la stessa regola di sopra (solo con molte meno variabili). Questo esemplare è molto gradevole, complimenti! Anche per me decisamente NC!1 punto
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Buonasera, per me è un bb, la quotazione è soggettiva, poi sta' a te decidere se è congrua! la mia fu pagata circa 700,00 euro! Ciao.1 punto
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E ora vorrei rendere giustizia ad Alessandro Magno, in particolare al suo ritratto raffigurato sugli stateri di Lisimaco che lo vede adorno del corno di Ammone e in espressioni cariche di pathos che riflettono il riconoscimento come figlio di Zeus Ammone dopo la visita al santuario di Siwa, dove questa paternità fu confermata. Per chi avesse qualche dubbio e logicamente gli potesse interessare la cosa, gli interventi di apollonia sulle monete di Alessandro ed eventuali aspetti storici e mitologici ad esse correlati non sono improntati al benchè minimo interesse commerciale o corporativo ma esclusivamente all’ammirazione per il Macedone (pur con i suoi difetti e i alcuni suoi eccessi condannabili) di un collezionista delle sue monete. Credo che la discussione ‘Le monete più attraenti di Alessandro Magno’ da me aperta il 21 gennaio 2011 con le oltre 70.000 visualizzazioni e le quasi 2600 risposte in quattro anni di vita ne sia prova. Nelle discussioni sul forum non vedi l’interlocutore che il più delle volte nemmeno conosci e non puoi usare i toni, la pause e le espressioni di una discussione vis-à-vis. Il vantaggio dello ‘scripta manent’ non compensa i possibili fraintendimenti dovuti al fatto che l’impressione di chi legge un nostro intervento può essere diversa dalla nostra impressione quando lo rileggiamo. Ma veniamo alle immagini cominciando con lo statere di Pella, la zecca di quello incriminato, non dopo però aver ringraziato Blanche R. Brown per le foto tratte dal suo libro ‘Royal Portraits in Sculpture and Coins - Pyrrhos and the Successors of Alexander the Great’, Peter Lang, New York 1995. apollonia1 punto
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Impero Tedesco Armistizio di Compiange la Grande Guerra sul fronte occidentale finì con l'armistizio di Compiange firmato l'11 Novembre del 1918 all'interno di un vagone ferroviario nei boschi vicino a Compiange in Piccardia. Intanto però l'impero si stava sgretolando infatti il 9 dello stesso mese era stata proclamata la repubblica e il giorno seguente l'imperatore si era rifugiato nei Paesi Bassi. L'armistizio prevedeva la cessazione delle ostilità, il ritiro delle truppe dalle zone occupate e l'abbandono di tutti i territorio sulla riva sinistra del Reno. La consegna alle forze alleate di un elevato numero di armi, aerei, cannoni e di tutte le navi moderna da guerra, ma anche di vagoni e locomotiva. Infine l'annullamento del trattato di Brest-Livtovsk (la pace tra Imperi Centrali e la Russia). 1/2 Mark - Impero Tedesco - 1918 (A)1 punto
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Io voglio essere chiaro perche' non sono sul forum ne per prendere in giro ne per essere preso in giro. Sostenere che "bisogna adeguarsi alle logiche commerciali senza risentimenti" mi sembra uno tra di discorsi meno sensati che abbia mai sentito in vita mia. Il guadagno e' una cosa, e ci sta. Ma fino ad un certo punto. Prendere una moneta a 95 Euro e rivenderla a 1000 non e' guadagno! E' rubare e prendere in giro. Punto. Non ci sono ne se ne ma. Altrimenti io ti dico vai a prenderti un finanziamento da uno strozzino che ti chiede il 40/50 per cento di interesse e poi giustificalo perche' "investiva soldi senza sapere se tornassero o meno quindi e' giusto chiedere il 50 per cento d'interesse". Io credo che bisogna ragionare bene prima di scrivere. Ovviamente qui siamo in totale democrazia quindi hai fatto bene ad esprimere la tua opionione. Secondo me e' un'opinione totalmente insensata. Non ha davvero senso ragionare in quel modo. In quel modo ragiona un commerciante non un collezionista. E questo e' un forum per collezionisti non per commercianti. Se si continuasse a ragionare in codesto modo tra poco le monete CC arriveranno a costare prezzi insostenibili. E tutto cio' e' intollerabile. Ad ogni modo,rispetto le opinioni di tutti. Ma questa proprio non mi piace,per niente.1 punto
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Ciao @@Littore, posso essere daccordo....però quello che a volte i più non capiscono è che la differenza tra un SPL-FDC, QFDC e FDC è minima..... da queste foto sono tra i primi due stati di conservazione Cambia solo il prezzo.....e di tanto a volte..... :blum: Saluti1 punto
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penso che come incisioni si potevano sprecare un po' di più,visto che è stata l'unica 1000 lire in argento pensata per la circolazione :closedeyes:1 punto
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Devo dire che, da queste foto, nemmeno io riesco a rilevare qualche particolarità. Intanto, però, si può dire quello che non è. Non credo sia un overdate "7 over 4" :P (8 esemplari conosciuti), e non è nemmeno un single leaf below wing, foglia singola sotto l'ala, questo è evidente. Non vedo neanche tracce di un "7 over 3", quindi rimarrebbe solo il punctuated date, un punto tra l'uno e il sette della data, come qui http://www.usacoinbook.com/us-coins/1817-181-7-punctuated-date-capped-bust-half-dollar.jpg ma se devo essere sincero non vedo nemmeno quello, tu con la moneta in mano ci riesci, o è proprio qualche altra cosa? Comunque, complimenti per la moneta :good: petronius :) P.S.: vedo ora che hai scritto che è abbastanza evidente, allora sono io che sono cecato :D1 punto
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Semplicemente fantastica... in conservazione ottimale per i miei gusti, ottima acquisizione. Particolarità non ne vedo... a parte la moneta stessa che è molto particolare! :D E' evidente o c'è qualche macchiolina che la nasconde?1 punto
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@@carlo82 Non ho capito perchè hai aperto una nuova discussione per la stessa moneta, ad ogni modo ho unito quella del 2 Novembre con quella che hai iniziato oggi, giusto per non creare doppioni..........1 punto
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Felice che si ritorni "all'antico" e che si sia seguito prudentemente il vecchio adagio che invita a non lasciare la strada vecchia per la nuova. D'altronde, a parte qualche intervento obbligatoriamente "diplomatico" da parte specialmente di curatori, il coro di dissensi per gli accorpamenti e la soppressione delle sezioni tematiche, era pressoché unanime. Sono contento di apprendere che a tale dissenso ha corrisposto, come era logico attendersi, una deludente sperimentazione degli accorpamenti. Bene così, sperando ora che nel ripristinare lo status quo ante non vada persa qualche importante discussione. M.1 punto
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Il rovescio mi sembra migliore del dritto (forse è la foto)Per me la moneta è in alta conservazione sicuramente, direi SPL+\FDC Per quanto riguarda il discorso del bordo invece, mi sembra che con il '40 esistano anche degli esemplari con bordo completamente liscio, ne ho rivisti in mano parzialmente lisci..quindi vedendo il tuo esemplare si capisce che quel conio ha avuto diversi difettucci :D In definitiva lo definirei più "difetto", proprio perché il '40 è stato un anno abbastanza maldestro ;)1 punto
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Le istituzioni statali devono assolutamente essere laiche ma questo non significa che lo debba essere anche la popolazione. Quindi via il crocifisso dalle scuole pubbliche (che poi a dirla tutta io non l'ho mai visto nella mia carriera scolastica...) ma allo stesso tempo non trovo incongruo che si rispetti il credo della maggioranza della popolazione. Vorrei sottolineare che laico non significa né ateo né nemico della religione ma fondamentalmente aconfessionale.1 punto
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La cosa che non riesco a capire è come questa moneta abbia potuto entrare in asta e vedo di spiegarne i motivi. Lo statere non è molto raro e alcuni esemplari sono facilmente accessibili dalla rete, come quello in wildwinds (a sinistra in verticale) che ho accostato al falso diritto con diritto e rovescio con rovescio. Una delle prime cose che insegnano al collezionista neofita a fronte di una moneta che non ha mai visto per considerarne l’acquisto è il confronto con una autentica. In rete si trovano parecchie monete con il diritto di quella a sinistra, con piccole differenze nella raffigurazione di Alessandro deificato con il corno di Ammone a seconda della zecca (Pella, Lampsaco, Pergamo, Magnesia al Meandro) ma in bello stile, conforme ai canoni classici dell’Ellenismo. Analogo discorso per il rovescio, in quanto una Minerva come quella della moneta di destra si trova solo nelle imitazioni barbariche. Faccio notare che tra le monete in rete pur stilisticamente ‘giuste’ si trovano dei falsi che sono difficili da individuare, e quindi anche nel caso di una moneta piacevole dal punto di vista estetico è opportuno sentire il parere di esperti di quella monetazione per un giudizio attendibile sull’autenticità. Ma in casi di un’evidenza così lampante, non mi sembra proprio il caso di fare un consulto. E’ come se di fronte a foto come queste uno ritenga sia il caso di chiedere a un chirurgo estetico se le labbra o le tette di queste signorine sono naturali. Comunque non è tutto: ho altro da aggiungere, non su queste signorine che – tengo a precisare – non sono il mio tipo, ma sullo statere di Lisimaco Thompson 241 ‘condemned’. (segue) apollonia1 punto
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:rolleyes: ...Ne hai aggiunte due di troppo e ne hai tralasciate due. Hai dimenticato il primo di Novembre, solennità di tutti i Santi, e il primo dell'anno, solennità della Madre di Dio. Il 26 dicembre (santo Stefano protomartire) e il Lunedì di Pasqua non sono "feste di precetto" cattoliche (definizione che non condivido, perchè sottintende l'idea di una "imposizione", cosa completamente errata...). Tradizionalmente, però, si festeggiano sia civilmente sia cristianamente.... ...Al di là, poi, di tutte queste definizioni "formali", tu tocchi un argomento molto bello e valido: quello della coerenza. E io lo affronto in un altro modo, "rigirando" la questione, anche a mo' di "sana provocazione". Che cos'è il "tempo della festa", e che cos'è il "tempo del lavoro"? Un cristiano (cattolico) può anche stare a casa in tutte queste feste.....Ma come santifica la festa??.... Infischiandosene del tutto dell'aspetto religioso....e magari partendo per mari e monti o per i centri commerciali, dimenticandosi della Messa oppure di fare anche solo un'opera di bene?.... Secondo me, è molto più coerente un non cristiano che chieda di lavorare in una di queste feste, piuttosto che un cristiano che se ne freghi altamente e faccia tutt'altro, anzichè santificarle nel modo appropriato; che non vuol certo dire solamente "andando a Messa" per mettersi a posto la coscienza col Signore..... ....Tutto sta proprio nella coerenza di quello che uno sceglie di fare. Se è il "tempo della festa", si festeggia; e un cristiano dovrebbe sapere come. Se è il "tempo del lavoro" si lavora. Ma mai confondere le due cose. Altrimenti, meglio che a Natale si vada a lavorare, piuttosto che passarlo tra mille e mille cretinate e dandosi alla pazza gioia, dimenticandosi di cosa sia veramente la Festa... Tempo di grazia...tempo di riposo, ma non di ozio! Tempo non "imposto" da qualcuno.... ma Tempo donato , e da donare. E tempo di cui non "approfittare" (in negativo).... Tempo libero, ma non "libertino".... Evidentemente, se lo Stato riconosce il valore di certe feste...al di là di quello che queste feste rappresentino dal punto di vista religioso, significa che esso riconosce il valore universale della "Festa"..... Significato universale che anche il non cristiano è invitato a riconoscere, e a fare proprio!.... Vorrei scrivere di più ma sono molto stanco....magari lo riprendo domani o dopo...! :) (Godendomi il "tempo della festa")...1 punto
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Che dispiacere. :( Una bravissima persona. Conosciuto durante un’asta di Gorny & Mosch a Monaco e da allora suo cliente sia nei convegni (Vicenza e Verona) sia attraverso i suoi listini a prezzo fisso. Conservo una fattura di acquisto nella quale mi fece gli auguri per il matrimonio: questo perché la mattina lo chiamai per acquistare un paio di monete dal listino appena ricevuto, il pomeriggio ero in chiesa a sposarmi.....1 punto
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Ciao azaad. Come già ricordato da viganò, argomenti come questi interessano, in realtà, solo un'esigua percentuale di collezionisti e studiosi. All'ultimo Veronafil ho incontrato un amico che aveva appena acquistato un bel 20 lire del '36. Prima ancora che egli mi porgesse la moneta per mostrarmela, già chiusa nella sua bustina, gli ho chiesto istintivamente: "com'è il contorno, di primo o di secondo tipo"? Lui mi guarda e mi fa: "cioè?" "Niente", gli rispondo...."lascia perdere, come non detto". Questa, purtroppo, è la realtà del collezionismo, e i tentativi di qualcuno di suscitare interesse su aspetti che non siano le solite questioni della conservazione e del prezzo di una moneta, sono destinati a rimanere all'angolo. Se ne ha testimonianza anche in questa sezione (che poi dovrebbe essere la sede più idonea a discutere di queste cose). dove quei quattro o cinque "rompiscatole" ogni tanto con un loro intervento riportano a galla discussioni come queste, che altrimenti sarebbero dopo qualche giorno sommerse dalle solite domande "conservazione"? "prezzo"?, che per la stragrande maggioranza di chi interviene sono le uniche due domande in cui sembra riassumersi la numismatica del Regno. Di conseguenza, anche la Tua proposta di un "censimento" dei pezzi, mi sembra difficilmente attuabile. M.1 punto
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cavolo per 80 bisognava essere in bolletta per non prenderla! Ottimo acquisto. .. online non c'è più! Era con una bella patina e chiusa quasi fdc.. se è la stessa te l'ha data a metà prezzo :D1 punto
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Molti cataloghi in circolazione e una sola rivista numismatica cartacea...1 punto
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Concordo con Michele @@lamanna921, lasciala così......e non pensare al suo valore economico, dai qualche letta in giro e cerca di capire quale fu il suo valore storico. Bisogna davvero ricercare e ricercare per trovarne in stati conservativi ottimi....ma a volte bisogna anche comprendere in ordine al periodo storico del regno di Napoli e alle sue vicessitudini......quando bisogna accontentarsi. Moneta collezionabile !!1 punto
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@@contemax67 Ciao,perché è una moneta troppo complessa,troppi particolari in un tondellino di niente :crazy:1 punto
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@@Biagio75 E' un'ottima definizione, quella di "legittima" o "illegittima", per esprimere non tanto la "sostanza" dell'oggetto, quanto il suo "essere nel mondo" dal punto di vista legale..... Me ne viene in mente un'altra, presa dal diritto canonico: la distinzione tra "validità" e "liceità", dove la Validità riguarda proprio la sostanza di una cosa,il suo "essere".... e la liceità il suo "essere consentita dalla legge". Per esempio: nel 2008 è stata promulgata la nuova edizione della Bibbia Cei, ed è diventato obbligatorio utilizzarla anche in Chiesa, per direttiva della Santa Sede; perciò, se durante una liturgia tu leggi pubblicamente un brano tratto da una edizione precedente, magari quella del 74, ciò è valido - perchè la sostanza è sempre quella, sempre di Bibbia si tratta - ma non è lecito!.. Altra cosa estremamente più grave: se un vescovo (magari per ordine del governo del suo paese che interferisce) conferisce l'ordinazione episcopale ad un sacerdote senza il mandato del Papa, il sacramento c'è, ed è valido.....Ma non è lecito: l'ordinato non può assolutamente esercitare il suo ministero, e scatta anche la scomunica. Allo stesso modo (..."scadendo" dalle stelle alle stalle, al "vile metallo" ;) ) si potrebbe dire - mi perdonino i canonisti, che se una moneta "c'è", dal punto di vista della sostanza, dal momento che è stata prodotta in Zecca con i conii ufficiali (e quindi nel rispetto di tutte le caratteristiche della moneta "originaria") ma non sono state rispettate tutte le condizioni per la "liceità",...è "valida ma non lecita".1 punto
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Pino ma come cappero fai ad esprimere un parere su quelle pseudo foto formato micromachine? Dalle scansioni un obiettivo "beneficio del dubbio" è un must darlo, perchè il dubbio che lasciano può essere in più o in meno.1 punto
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Grazie Giovanni, questo è il corretto ragionamento che va fatto intorno alla vicenda e che, naturalmente, nessun catalogo ha mai riportato e probabilmente mai riporterà. Volevo solo aggiungere una riflessione sulla presunta (da alcuni) effettiva circolazione del 20 lire del '36. La moneta di cui parliamo è evidentissimamente una moneta di pura ostentazione coniata per celebrare la costituzione dell'Impero. Alla fine del 1935 all'Italia vennero imposte le sanzioni per l'aggressione ai danni dell'Etiopia e già alla fine del '35 il regime, un po' strumentalmente ed un po' per effettive necessità, chiamò il popolo italiano a donare oro ed altri metalli per sostenere l'economia (sopratutto bellica) della nazione. La situazione era tale per cui in quel frangente non ci si limitò a chiedere solo l'oro e l'argento delle famiglie, ma si arrivò persino a smontare cancellili e grate non strettamente indispensabili per recuperare il ferro. Ebbene, vi sembra questo un contesto favorevole all'immissione nell'ordinaria circolazione monetaria di un 'gruzzoletto' di 10 mila monete d'argento? Anche se i Cataloghi non lo riportano, penso che basti riflettere su questo particolare contesto storico socio-economico per rendersi conto da soli che la possibilita che il 20 lire del '36 abbia realmente circolato non è solo remota....ma è assurda. M.1 punto
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e per finire i follari di dimensione inferiore rispetto ai precedenti: Follaro: che riporta la sigla riconducibile al Conte Rettore Provveditore e che ha queste caratteristiche: diam. mm. 15/18 – gr. 0,62/1,34 – rame D/ S. Trifone, posto di prospetto, con il capo nimbato, vestito da una lunga tunica, che tiene nella mano destra la palma del martirio e nella sinistra la città; ai lati le iniziali del Conte Provveditore; nel giro: SANTVS TRIFON R/ Leone in soldo all'interno di un cerchio perlinato, nel giro S MARCVS VENETI oppure D/ S. Trifone, posto di prospetto, con il capo nimbato, vestito da una lunga tunica, che tiene nella mano destra la palma del martirio e nella sinistra la città; ai lati le iniziali del Conte Provveditore; nel giro: SANTVS TRIFON R/ Leone in soldo all'interno di un cerchio perlinato, sotto lo stemma del Rettore e nel giro S MARCVS VENETI qualche altro tipo di follaro: Conte Rettore Provveditore Zuanne Lion (1449-1451) Conte Rettore Provveditore Sebastiano Contarini (1501-1503) Conte Rettore Provveditore Francesco Sanudo (1533-1534) Nb: le immagini sono state prese in rete (mcsearch) ho omesso quelle varianti che riguardano la differente interpunzione e/o legenda saluti luciano1 punto
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Gazzetta: diam. mm. 17,5/19 – gr. 1,09/1,71 – mistura D/ S. Trifone, posto di prospetto, con il capo nimbato, vestito da una lunga tunica, che tiene nella mano destra la palma del martirio e nella la città; ai lati S T (San Trifone); un cerchio di perline delimita il campo della legenda, che recita: COMITAS CATARI; R/ S. Marco in piedi posto di prospetto; con la mano destra benedice e con la sinistra tiene il Vangelo; ai due lati le iniziali del Conte Rettore Provveditore; sotto un scudetto bandato; nel giro S MARCVS VENETVS Soldo: diam. mm. 20/21 gr. 1,63/1,90 mistura D/ S. Trifone, posto di prospetto, con il capo nimbato, vestito da una lunga tunica, che tiene nella mano destra la palma del martirio e nella la città; ai lati S T (San Trifone); un cerchio di perline delimita il campo della legenda, che recita: COMITAS CATARI; R/ S. Marco in piedi posto di prospetto; con la mano destra benedice e con la sinistra tiene il Vangelo; nell'esergo le iniziali del Conte Rettore Provveditore ZM (Zorzi Morosini) e relativo scudo bandato; nel giro S MARCVS VENETVS Mezzo soldo: diam. mm. 20/21 gr. 1,63/1,90 mistura D/ S. Trifone, posto di prospetto, con il capo nimbato, vestito da una lunga tunica, che tiene nella mano destra la palma del martirio e nella sinistra la città; ai lati S T (San Trifone); un cerchio di perline delimita il campo della legenda, che recita: COMITAS CATARI; R/ S. Marco in piedi posto di prospetto; con la mano destra benedice e con la sinistra tiene il Vangelo; nell'esergo le iniziali del Conte Rettore Provveditore ZM (Zorzi Morosini) e relativo scudo bandato; nel giro S MARCVS VENETVS Follaro: che non riporta alcuna sigla riconducibile al Conte Rettore Provveditore e che ha queste caratteristiche: diam. mm. 18,19 – gr. 0,97/1,81 – rame D/ S. Trifone, posto di prospetto, con il capo nimbato, vestito da una lunga tunica, che tiene nella mano destra la palma del martirio e la sinistra contro il petto; nel giro: SANTVS TRIFON R/ Leone in soldo; in cerchio di perline S MARCVS VENETV Follaro: che riporta la sigla riconducibile al Conte Rettore Provveditore e che ha queste caratteristiche: diam. mm. 18,19 – gr. 0,97/1,81 – rame D/ S. Trifone, posto di prospetto, con il capo nimbato, vestito da una lunga tunica, che tiene nella mano destra la palma del martirio e la sinistra contro il petto; ai lati le iniziali del Conte Rettore Provveditore; nel giro: S TRIFON CATARI R/ Leone in soldo; in cerchio di perline S MARCVS VENETV oppure D/ S. Trifone, posto di prospetto, con il capo nimbato, vestito da una lunga tunica, che tiene nella mano destra la palma del martirio e la sinistra contro il petto; ai lati le iniziali del Conte Rettore Provveditore; nel giro: S TRIFON CATARI R/ Leone in soldo all'interno di un quadrato accantonato su tre lati da S M V ; in primo piano sul lato di base, lo stemma del Conte Rettore Provveditore continua... saluti luciano alcuni tipi di follari:1 punto
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Esistono anche alcune varianti che presentano differenze: D/ S. Trifone, posto di prospetto, con il capo nimbato, vestito da una lunga tunica, che tiene nella mano destra la palma del martirio e la croce nella sinistra; un cerchio di perline delimita il campo della legenda, la cui epigrafe nel giro della moneta recita: S. TRIFON . CATARI e nel campo le iniziali del Conte Rettore Provveditore R/ Leone in soldo con alla base lo stemma del Conte Rettore Provveditore. La legenda nel giro della moneta presenta la consueta epigrafe S. MARCVS . VENETVS. D/ S. Trifone, posto di prospetto, con il capo nimbato, vestito da una lunga tunica, che tiene nella mano destra la palma del martirio e la sinistra contro il petto; un cerchio di perline delimita il campo della legenda, la cui epigrafe nel giro della moneta recita: S. TRIFON . CATARI R/ Leone in soldo all'interno di uno scudo fasciato. La legenda nel giro della moneta presenta la consueta epigrafe S. MARCVS . VENETVS. D/ S. Trifone, posto di prospetto, con il capo nimbato, vestito da una lunga tunica, che tiene nella mano destra la palma del martirio e la croce nella sinistra; un cerchio di perline delimita il campo della legenda, la cui epigrafe nel giro della moneta recita: S. TRIFON . CATARI e nel campo le iniziali del Conte Rettore Provveditore R/ S. Marco seduto in trono nell'atto di scrivere il vangelo; sotto lo stemma del Conte Rettore Provveditore. La legenda nel giro della moneta presenta la consueta epigrafe S. MARCVS . VENETVS. oppure D/ S. Trifone, posto di prospetto, con il capo nimbato, vestito da una lunga tunica, che tiene nella mano destra la palma del martirio e la croce nella sinistra; un cerchio di perline delimita il campo della legenda, la cui epigrafe nel giro della moneta recita: S. TRIFON . CATARI e nel campo le iniziali del Conte Rettore Provveditore R/ S. Marco seduto in trono nell'atto di scrivere il vangelo; sotto lo stemma del Conte Rettore Provveditore. La legenda nel giro della moneta presenta la consueta epigrafe S. MARCVS . VENETVS. D/ S. Trifone, posto di prospetto, con il capo nimbato, vestito da una lunga tunica, che tiene nella mano destra la palma del martirio e la sinistra contro il petto; un cerchio di perline delimita il campo della legenda, la cui epigrafe nel giro della moneta recita: COMITAS CATARI e nel campo le iniziali del Conte Rettore Provveditore R/ S. Marco seduto in trono nell'atto di scrivere il vangelo; sotto lo stemma del Conte Rettore Provveditore. La legenda nel giro della moneta presenta la consueta epigrafe S. MARCVS . VENETVS. D/ S. Trifone, posto di prospetto, con il capo nimbato, vestito da una lunga tunica, che tiene nella mano destra la palma del martirio e la sinistra contro il petto; un cerchio di perline delimita il campo della legenda, la cui epigrafe nel giro della moneta recita: COMITAS CATARI e nel campo le iniziali del Conte Rettore Provveditore R/ S. Marco in piedi posto di prospetto; a lato lo stemma del Conte Rettore Provveditore. La legenda nel giro della moneta presenta la consueta epigrafe S. MARCVS . VENETVS. D/ S. Trifone, posto di prospetto, con il capo nimbato, vestito da una lunga tunica, che tiene nella mano destra la palma del martirio e la sinistra contro il petto; un cerchio di perline delimita il campo della legenda, la cui epigrafe nel giro della moneta recita: COMITAS CATARI e nel campo le iniziali del Conte Rettore Provveditore R/ S. Marco in piedi posto di prospetto; sotto lo stemma del Conte Rettore Provveditore. La legenda nel giro della moneta presenta la consueta epigrafe S. MARCVS . VENETVS. continua ... saluti luciano1 punto
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Breve excursus sulle date e sul periodo di coniazione di questa moneta, coniata a Firenze da Ferdinando II dè Medici. Il MIR Toscana fa partire, come anche Ravegnani Morosini, dal 1657 ininterrottamente fino al 1665 con la esclusione del solo anno 1658. Il CNI riporta tutti gli anni non menzionando però il 1659, altrettanto nel Galeotti, in " Le zecche italiane fino all'unità " nella parte sulla zecca di Livorno si fa partire invece la coniazione di questa moneta dal 1660 ( ? ). Ma questa coniazione ufficiale per Livorno da parte della zecca di Firenze fu anche imitata nel periodo come magari vedremo con un esempio molto interessante, ma domani.1 punto
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