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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/02/15 in tutte le aree
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Complimenti vivissimi all'amico Matteo che ha portato a casa un simbolo culturale fra i più importanti del XX secolo per l'Italia. Pollice verso invece per le nostre istituzioni che invece di notificare a danno dei privati dovrebbero imparare a tirare fuori i soldi ed esercitare una prelazione. Ma sono d'altra parte convinto che l'acquirente saprà apprezzare degnamente l'oggetto, al contrario dei nostri inutili burocrati.7 punti
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Bronzo di Macrino, zecca di Marcianopolis http://www.acsearch.info/search.html?id=1529254 punti
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vi allego il dritto, in mano la ramatura è più rossa dell'effetto in foto...4 punti
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Ciao. Complimenti agli organizzatori per l'allestimento di questo interessante evento, che coniuga cultura e commercio numismatici in una splendida location. Farò di tutto per esserci e per seguire gli interventi dei giovani e promettenti numismatici, Ryanair permettendo....... Saluti. Michele3 punti
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"Scusate l'ignoranza a livello legislativo, ma se una moneta viene emessa in data postuma ,senza un decreto che autorizza la coniazione e destina la moneta alla circolazione, anche se coniata con coni originali non è da considerarsi falsa?" In questi casi propenderei per l'utilizzo di un altro aggettivo: in luogo di moneta falsa, parlerei di moneta "illegittima". E' forse una sottigliezza....ma in questo caso non me la sentirei di definire "moneta falsa" la moneta prodotta in zecca con conii ufficiali e nel rispetto delle caratteristiche pondometriche e metalliche della moneta legale (ghiera a parte..), ancorché con modalità di battitura illegittime e non conformi a quanto prescritto per l'emissione ufficiale. D'altra parte, non credo che gli studiosi della materia si siano mai cimentati intorno ad un tema come questo e credo, pertanto, che ci possano ancora essere ampi margini di confronto, anche di ordine definitorio. In realtà, poi, la caratteristica della ghiera (o meglio, del contorno della moneta) è solo genericamente indicata dai provvedimenti monetari, con riferimenti quali "contorno godronato", liscio, fert con nodi e rosette, ecc. Dunque, non vi è mai una specificazione talmente analitica da indicare se la ghiera per la godronatura debba riportare le righe a base "triangolare" o "piana" o di altro tipo E possiamo anche dire che se i "riconiatori" degli anni '50 avessero utilizzato la ghiera corretta, oggi nessuno starebbe qui a parlare di contorno di I e di II tipo. Saluti. M.3 punti
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Se anche avessi 100.000 euro da buttare, credo che non comprerei mai una cosa del genere, è troppo, come dire, "personale"...il Nobel non l'ho mica vinto io (non ancora :rolleyes:) petronius3 punti
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Che tristezza...come quando vedo in vendita medaglie d'oro al valor militare. Speriamo che chi ha acquistato non faccia andare perduto questo simbolo3 punti
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@@pedro_88, questo è il mio metodo, come ti ho già spiegato. ;)3 punti
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Ciao a tutti, volevo chiedere un vostro parere riguardo questa moneta. Come il 20 centesimi postato prima, moneta comune ma penso in alta conservazione. Voi cosa ne pensate? grazie mille.2 punti
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buonasera forum. ecco uno dei miei ultimi acquisti la foto non e' delle migliori, purtroppo la plastica non aiuta ed e' per questo che sto pensando di toglierla dalla perizia. tuttavia, gradirei i vostri pareri sullo stato di conservazione ( cio' al fine di verificare se la vostra opinione e' in linea con la perizia) e l'eventuale valore. grazie a tutti saluti, max2 punti
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Questo è il meglio che sono riuscito a fare di ingrandimento dello stemma (immagine lotto 84, Artemide monete napoletane del periodo spagnolo)... c'è da dire che di esemplari in cui si riesce a distinguere così precisamente lo stemma ce ne sono pochi.... ed è dunque proprio lo stesso presente nella "Sala degli Artificieri" del Castello di Barletta...2 punti
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io sono felice che un collezionista italiano sia entrato in possesso di questa medaglia, che resta cmq un simbolo, un premio. Forse, vista la scarsità di risorse che hanno le istituzione preferirei che 100.000 € vengano spesi magari per sistemare la polis di Pompei (di cui da tempo non sia hanno notizie .. spero vada tutto bene..., vero patrimonio nazionale) o magari qualche impolverato libro antico dimenticato in qualche scaffale di cantina museale o perché no, un bel restauro a monete che soffrono in qualche monetiere "dimenticato"..ecc potrei riassumere quello che penso con un equazione: medaglia : dito = opere : luna Nel senso..... Non voglio sminuire l'importanza di questa medaglia, ma non dimentichiamoci del perché è stata assegnata...le sue Opere... skuby2 punti
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Un elogio alla Libertà del 19 :)... ..Nemmeno io vedo la necessità di toglierla solo per aumentarne la visibilità...La precedenza alla protezione dell'esemplare. La bustina, se è moderna, sarà sicuramente priva (o quasi) di plastificanti o altre cose strane. Conservala al secco, non farle prendere sbalzi di temperatura....e goditela!..2 punti
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@@Alex0901 http://www.classicadiana.it/libreria/content/p-magliocca-maestri-di-zecca-di-prova-ed-incisori-della-zecca-napoletana-dal-1278-al-17342 punti
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@@Biagio75 E' un'ottima definizione, quella di "legittima" o "illegittima", per esprimere non tanto la "sostanza" dell'oggetto, quanto il suo "essere nel mondo" dal punto di vista legale..... Me ne viene in mente un'altra, presa dal diritto canonico: la distinzione tra "validità" e "liceità", dove la Validità riguarda proprio la sostanza di una cosa,il suo "essere".... e la liceità il suo "essere consentita dalla legge". Per esempio: nel 2008 è stata promulgata la nuova edizione della Bibbia Cei, ed è diventato obbligatorio utilizzarla anche in Chiesa, per direttiva della Santa Sede; perciò, se durante una liturgia tu leggi pubblicamente un brano tratto da una edizione precedente, magari quella del 74, ciò è valido - perchè la sostanza è sempre quella, sempre di Bibbia si tratta - ma non è lecito!.. Altra cosa estremamente più grave: se un vescovo (magari per ordine del governo del suo paese che interferisce) conferisce l'ordinazione episcopale ad un sacerdote senza il mandato del Papa, il sacramento c'è, ed è valido.....Ma non è lecito: l'ordinato non può assolutamente esercitare il suo ministero, e scatta anche la scomunica. Allo stesso modo (..."scadendo" dalle stelle alle stalle, al "vile metallo" ;) ) si potrebbe dire - mi perdonino i canonisti, che se una moneta "c'è", dal punto di vista della sostanza, dal momento che è stata prodotta in Zecca con i conii ufficiali (e quindi nel rispetto di tutte le caratteristiche della moneta "originaria") ma non sono state rispettate tutte le condizioni per la "liceità",...è "valida ma non lecita".2 punti
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Buona serata Non nascondo che sono sorpreso; non avevo mai letto del "metodo del termosifone" .... avevo letto di monete lasciate sul balcone, alle intemperie (meglio se in una città con smog) :pleasantry: di monete lavate con il sapone allo zolfo, (buono per le dermatiti), di monete sotterrate nei vasi dei fiori; mai "allietate" da una borsa dell'acqua calda. Se il risultato è quello che hai fatto vedere, @@nando12 , perché no? Magari fermandosi un po' prima (ma come ha detto che mi ha preceduto, è questione di gusti) @@Alex0901 , povera la tua moneta, devi fargli qualche cosa :pardon: qualunque cosa sarà meglio di com'è ora. Scherzo ovviamente, ma una ripatinatura può solo giovargli, magari leggera, tanto per vedere come viene. saluti luciano2 punti
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approfitto anch'io per inserire un piccolo stato che ha però dato tanto alla numismatica ed è sempre stato il mio primo amore... La Città del Vaticano :wub: il 1970 vede cominciare sotto Paolo VI un "declino numismatico", per ben sette anni le serie divisionali saranno tutte uguali, nel 1977 cambierà il pezzo da 500 lire e finalmente nel 1978 si avrà un "restiling" con l'introduzione del pezzo da 200 lire e l'abolizione dei pezzi da 1 e 2 lire. Mi scuso in anticipo se è stato già proposto decidendo di non inserirlo. Città del Vaticano lire 5002 punti
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@@andme secondo me non bisogna sottovalutare nessuna tipologia sono tutte da apprezzare, soprattutto per la loro storia :good:2 punti
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Dovresti far cambiare il titolo alla discussione: 9 cavalli e non 6 .... la moneta così....non vale più di 5/8 euro, ma non è quello che deve interessarti...ma il periodo storico di questo regnate e le sue monete. Se te ne regalano altre, tu prendi....e studiale...avrai tempo un domani per cambiarle, una volta scelto cosa collezionare del regno di Napoli.2 punti
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1970 Due monete molto comuni ma a mio parere altrettanto belle: 1 franco francese, 2 marchi tedeschi2 punti
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Qualche anno fa, quando frequentavo il liceo classico, il nostro benamato preside (democristianissimo, ma con un forte spirito critico e laico) ci disse: "La legge impone il Crocifisso. Perfetto. La legge però non ci vieta di attaccare altri simboli, quindi chi vuole può farlo." Avendo io tendenze protestanti-calviniste, pur essendo Cattolico, ho scaricato i profili di Lutero e di Calvino, e li ho attaccati a destra e sinistra del Crocefisso (naturalmente in una posizione più bassa del Crocefisso, sia per motivazioni religiose che per motivazioni squisitamente estetiche). E nessuno ha mai avuto niente da ridire, anzi.2 punti
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Ciao a tutti, volevo condividere con voi questo 2 lire davvero eccezionale del 1793 della repubblica genovese... Secondo alcuni commercianti che l'hanno avuto in mano definito il più bello che hanno visto, Cosa ve ne pare?vi garba??2 punti
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@@pedro_88, naturalmente la gradazione la scegli tu giorno per giorno, quando sei arrivato al tuo risultato prestabilito togli il tutto.2 punti
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Quando un secondo sa di poco, ci si aggiunge il prezzemolo e il peperoncino per ravvivarlo un poco. Quando un bronzetto è malandato e imita più o meno vagamento un nummo imperiale del IV secolo o dell'inizio del V, poiché non si sa come valorizzarlo ci si scrive "nummo vandalo - periodo delle migrazioni". Non vuol dire un caz...zo! Non esiste nessuna prova che durante le loro migrazioni (ma quali?, dai territori originari del nord Europa? da quelli dell'Europa centrale? mentre gironzolavano nella penisoma iberica?) i vandali abbiano coniato moneta: era molto più facile razziarla e razziarla faceva parte delle loro sane abitudini. Il bronzo: ai vandali il bronzo importava tanto quanto a @@incuso importano i calzettini di Madonna. Cioè se ne fregavano proprio. Quando finalmente - già erano stabiliti nella Provincia d'Africa - Genserico entra nell'ordine delle idee che tutto l'argento razziato sarebbe pratico monetarlo, fa coniare moneta fina, le silique e (rare) mezze silique imitative in nome di Onorio (poi Unerico prosegue giocando sull'ambiguità del nome Onorio-Unerico, che i romani chiamavano Onorico), ma di coniare bronzo non gli ne può fregar di meno. Poiché nella Provincia d'Africa ormai dominata dai vandali (che come dominatori non erano affatto peggio dei romani doc e, al contrario, facevano pagare meno tasse!) ormai non arriva la monetazione imperiale e alla nonna di Poemenius per comprare il pane non servono solidi e silique d'argento, ma minuscole monetine di rame che ormai scarseggiano, a un tizio di nome Pierinus viene in mente di mettersi a coniare moneta enea. Imita quello che allora era in circolazione: monete del tardo impero di destra e di sinistra (rispetto della par condicio). E poiché l'idea risulta proficua e in vari si accorgono che le tasche di Pierino grazie alla sua iniziativa sono stragonfie (di solidi, mica di ronzetti!), ecco che in tanti cominciano a copiarlo e così c'è un proliferare di monete enee imitative: imitano di tutto, tranne i gettoni del telefono perché non era ancora stato inventato. E Genserico che dice? ma fate un po' quel che cacchio volete! Intanto ai vandali (e alani) la moneta di bronzo non interessa: loro guardano solamente quella di metallo fine. Bisogna attendere che giunga Guntamundo, lungimirante e con le idee molto più chiare di cosa fosse il denaro e di come funzionasse un sistema monetario, affinché i vandali si mettano a coniare anche il bronzo. Ma lo fanno seriamente, non del cavolo. Definiscono un'unità di misura del bronzo, 1/500 di libbra romana, e stabiliscono pure un valore ben definito rispetto alla moneta d'argento che ridefiniscono in peso e iconografia in funzione di quell'unità enea. Insomma: mettono in piedi un sistema monetario bimetallico molto serio: talmente serio che servirà poi da modello al buon Anastasio, che quanto a finanza era parecchio scafato: mica come ste mezze calzette che da decenni governano lo Stivale! La moneta enea di Guntamundo on è imitativa, ma ha un suo disegno ben preciso: la vittoria, la D in ghirlanda, la stella in ghirlanda... Ma tutto quel nientepopodimenoché di monete imitative che cani e porci (più i porci che i cani) coniarono prima che ai vandali venisse in mente di coniare pure il bronzo e non solo l'argento, viene perlopiù chiamato "monetazione protovandala". Suona bene. La monetazione vandal è interessante, ricercata. Allora scriviamoci sopra protovandala che così la rendiamo interessante e magari pure essa ricercata. Peccato che non vuol dire nulla, quel "protovandalo". O meglio, vuol dire: "sembra nordafricana, arriva da là, oppure dalla Palestina, è imitativa e mal fatta, non si sa chi diavolo l'abbia coniata poiché può essere stato chiunque". Ma se chi la vuol vendere scrive quello, si sta dando con una mazza sugli zebedei! E allora ci scrive "protovandala!" e improvvisamente diventa vendibile a buon prezzo ciò che prima non si vendeva affatto.2 punti
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@@gia333, Concordo con quanto detto soprae aggiungo, Banco di Napoli S.p.A. è una Banca italiana. A seguito dell'acquisizione avvenuta a fine 2002 del Banco di Napoli da parte del gruppo Sanpaolo IMI, la banca nel 2003 aveva assunto la denominazione Sanpaolo Banco di Napoli. L'operazione si era realizzata in due fasi distinte: Alla fine del 2002 ci fu la fusione per incorporazione di Banco di Napoli S.p.A. in Sanpaolo IMI S.p.A., con conseguente cessazione della prima. Successivamente venne costituita Sanpaolo Banco di Napoli S.p.A. alla quale, con effetto dal 1 luglio 2003, fu conferita l'intera attività del vecchio Banco di Napoli. Con la fusione avvenuta nel dicembre 2006 tra Banca Intesa e Sanpaolo IMI la società è entrata a far parte del gruppo Intesa Sanpaolo ed ha ripreso successivamente il vecchio nome di Banco di Napoli.2 punti
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Giov-dom, ven-dom. ven-sab, .... si mettano d'accordo i venditori tra loro e l'Ente fiera. Ci facciano sapere in quali giorni venire, ... ma nei giorni in cui accettano loro (in maggioranza, non singolarmente) di esserci, ci siano. Che la domenica o peggio ancora il sabato pomeriggio "sbaracchino" non è cosa corretta. Che poi la domenica non ci possano essere clienti mi sembra impossibile, ... forse c'è il timore di una folla di curiosi che non comprano, ... ma allora che si metta un tot per l'entrata ..... Gli orari di apertura vanno rispettati ... per rispetto verso gli utenti.2 punti
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E questa giusto per inserire una nazione non presente in lista, vado ad aggiornarla :D ______________ 197o Rwanda Emissione FAO 2 Franchi - Alluminio2 punti
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immagine real http://collezionieuro.altervista.org/blog/lettonia-rotolino-2-euro-commemorativo-natura-in-pericolo-la-cicogna-nera-2015/2 punti
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Un Classico del ___ 1970 che non può mancare. Unione Sovietica Centesimo anniversario della nascita di Vladimir Lenin 1 Rublo - Rame/nickel/zinco2 punti
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Vorrei dire due parole dal punto di vista di un organizzatore di convegni, ed esattamente di quello organizzato dal Circolo numismatico bergamasco, riguardo al problema giorni e orari di apertura: mi sono sempre sentito in grande imbarazzo nei confronti dei visitatori quando le sale dei convegni si presentavano mezze vuote. In anni passati il nostro convegno si organizzava di sabato e domenica, ma a un certo punto la domenica pomeriggio non c'erano più commercianti; abbiamo ridotto l'orario fino alle 14, ma molti se ne andavano al sabato sera perché la mezza giornata di domenica non giustificava i costi di alloggio il sabato notte. Abbiamo quindi provato ad aprire solo il sabato, adesso facciamo venerdì pomeriggio e sabato tutto il giorno. Questa sembra la soluzione più gradita, ma diversi commercianti al venerdì non vengono e molti altri se ne vanno al primo pomeriggio di sabato per motivi di sicurezza se devono affrontare viaggi lunghi, e inoltre alcuni non partecipano più al convegno perché non spostano il materiale per un solo giorno e mezzo. I commercianti possono avere tutte le loro buone ragioni, e non voglio entrare nel merito di ciò, ma è difficile gestire questa situazione visto che una soluzione condivisa non c'è. L'ideale certo sarebbe se i commercianti fossero in grado di operare una scelta unanime da osservare poi tutti, ma ..... Quindi continuiamo così !!2 punti
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Ciao Fabrizio. Due sono i fiumi che cingono la città da due lati, il Tordino e il Vezzola e così la battezzarono i Romani, "inter amnia", tra i fiumi. Come ha già ricordato Fabio, il drago Tyrus è il simbolo della città, situata in una zona allora umida e malarica. L'alito mefitico del Drago sta a ricordare i miasmi che si alzavano dagli acquitrini, finché un Cavalier inviato dagli Anziani non uccise la fiera dopo un aspro combattimento. Il verso, pur nella sua ridondante retorica, è molto ben realizzato e l'immagine dell'operaio che forgio il metallo a colpi di maglio comunica non solo forza, ma rende anche l'idea del movimento. Anche il simbolo del Regime, di grande dimensioni, è inserito armonicamente nella composizione. Lo spazio bianco al verso serviva per incidervi il nome del percettore della medaglia : visitatori e dipendenti così premiati dalle Acciaierie. Complimenti, davvero una bella realizzazione. @@Fabrizio192 punti
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Spettacolare medaglia fusa realizzata da Aurelio Mistruzzi presumibilmente alla fine degli anni '30 del novecento Il dritto rappresenta la maggiore attività lavorativa della Città di Terni: le acciaierie. Con operaio di spalle impegnato con martello a forgiare un pezzo metallico su incudine; sullo sfondo fascio verticale con lama a sx sormontata da testa d'aquila Il Verso presenta il Drago coronato TIRO, emblema della Città con il motto in latino presente anche sullo stemma della città: Tiro e i fiumi segnarono Terni il verso di questa medaglia ritengo sia stato utilizzato anche per un'altra emissione dello stesso periodo, la medaglia censita da Casolari nelle Medaglie del ventennio anno XV n° 69, censita in catalogo dalla scheda: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME61Q/79 Mi permetto di fare la scheda relativa, se vuoi la potrai così inserire2 punti
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Ciao a tutti, ecco l'unico ramino che mi son portato a casa da Verona... un bellissimo 2 tornesi di Francesco ii, ora mi manca solo il 120 grana per completare la serie, ovviamente senza i pezzi introvabili, 60 grana e 5 tornesi... cosa ne pensate? Filippo1 punto
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Davvero il nostro @@Rex Neap ha pubblicato uno studio su queste intriganti sigle Vicereali? Come è intitolato che lo vado subito a cercare (tra l'altro il cartaceo è molto più interessante e che invoglia ad essere letto :good:!)?1 punto
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@@lamanna921 in collezione ho solo il 10 tornesi Napoli, faccio per tipologia , da Ferdinando quarto in poi, quindi risulterebbe molto dispendioso fare anno per anno e ogni variante.. Comunque la qualità è medesima a questo, sia il tarì che il 10 tornesi di Francesco ii... PS: grazie mille a tutti Buona serata, Filippo1 punto
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Vorrei condividere con voi questa foto che mi è sembrata molto simile all'iconografia del saluto angioino, ma con la Madonna in ginocchio. L'iscrizione mi pare sia proprio "AVE GRATIA PLENA DOMINUS TECUM", anche se non si legge benissimo. Si trova a Pavia, castello visconteo (1360). Un saluto, Luca1 punto
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Ovviamente non che sia la più bella tra le varie tipologie..però in alta conservazione è sempre un bel vedere! E la serie del 1936, oltre ad essere rara e quindi più desiderabile, ha un non so ché di patina rispetto alle altre annate che mi intriga ancor di più.. Per adesso mi sono fermato al 2 lire e 1 lira..sto lavorando sul 20 centesimi appunto e al 50 centesimi..e poi in un'altra vita al 20 lire! :rofl:1 punto
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@@elledi 20 lire 1936 "secondo tipo": moneta autentica ma non coniata nel 1936 ed esulante dal contingente ufficiale, quindi, dal valore storico ben diverso. Di conseguenza anche l'interesse collezionistico (e commerciale) dovrebbe essere diverso. Sono in errore?1 punto
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Sì, secondo il calendario persiano reintrodotto nel 1922 (prima usavano il calendario mussulmano) l'anno 1306 è il nostro 1927. petronius :)1 punto
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Letto l'articolo....purtroppo per l'autore ci sono molte incongruenze, tra le quali emerge soprattutto che: Tevere fu per primo a notare la ghiera diversa ma non parlo' di falsi; ma di possibile riconio Bazzoni non ha mai affermato che fino al momento di conoscermi aveva considerato le 20 lire dalla ghiera diversa dei falsi. E mi meraviglierei molto di questo: una moneta perfetta giudicata falsa solo per la ghiera? Suvvia... Infine...mi dispiace contraddire l'autore dell'articolo ma alla zecca le ghiere non venivano prese "a caso", anzi, come nel caso delle 20 lire del 1908 si utilizzò una ghiera diversa proprio per distinguere il riconio ufficiale. Ipotizzo che la moneta del 1936 sia stata riconiata in epoca successiva con ghiera diversa perchè negli anni 50 (fine ani 50) chi ha riconiato non poteva certo sapere esattamente quale fosse la ghiera giusta e ne ha presa una adattabile al pezzo da lire 20 di grosso modulo...il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Morale della favola: moneta autentica ma non coniata nel 1936 e soprattutto al di fuori del contingente ufficiale.1 punto
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h 1 ma non sai che bisogna portare avanti di un'ora per il fuso orario di Mileto :rofl: apollonia1 punto
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Inutile continuare a lamentarsi. È l'interesse della gente che detta le regole. Per questo io non mi capacito come mai molte testate giornalistiche italiane interessano a pochi e dovrebbero chiudere, mentre riescono a sopravvivere grazie ai finanziamenti pubblici. C'è poi da dire che la cultura va a rotoli in un paese che continua a finanziare iniziative ridicole, facendo poi a pezzi i privati che ancora costituiscono l'unica e sola vera ricchezza, e non solo in termini economici, di quasto paese.1 punto
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Ciao max, grazie della segnalazione, ci vedremo sicuramente al convegno per gli auguri di Natale.1 punto
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No, no. Non ti sbagli! E' un bel quartaro genovese del III° tipo, sopracconiato dal quartaro bonifacino e, ancora, sopracconiato dalla grande B ...io lo vedo così1 punto
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