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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/23/15 in tutte le aree

  1. In occasione di questa data voglio inviare un abbraccio virtuale a tutto il forum ringraziandolo per la compagnia, gli insegnamenti e l'amicizia che mi ha dimostrato in tante occasioni. Ciao
    9 punti
  2. pronti con il 1968,ne avevo una che mi piace molto del 1967,se possibile la posto dopo :) Messico 25 pesos USA mezzo dollaro Austria 25 shilling
    5 punti
  3. Con quest'ultima scheda riepilogativa ho concluso. Ciao Illyricum ;)
    5 punti
  4. 1968 Egitto- Piastra in occasione dell'inaugurazione della diga di Assuan
    4 punti
  5. ______________ 1968 Germania federale 5 Marchi Argento .625 150° anniversario della nascita di Friedrich Wilhelm Raiffeisen 500° anniversario della morte di Johannes Gutenberg
    3 punti
  6. Stando alla "documentazione" che si può recuperare online, Regno e Repubblica dovrebbero ricadere sulla stessa branca della Numismatica (ovvero monetazione contemporanea) e avere quindi le stesse metriche di giudizio anche per quanto riguarda la conservazione. Prendendo quindi ad esempio le definizioni di Wikipedia (per quanto fallaci) leggo che: SPL: splendido, moneta che ha circolato pochissimo e in cui tutti i rilievi sono integri BB: bellissimo, moneta che ha circolato e in cui i rilievi maggiori presentano segni di usura, ciò nonostante la moneta risulta perfettamente leggibile Anche se mi rendo conto che è impossibile riassumere in poche righe una disciplina plurisecolare, secondo la mia opinione in questo caso siamo più vicini a SPL che a BB, visto che i rilievi sono integri (e non ho dubbi che se stessimo parlando di un 10 centesimi VEII nelle medesime condizioni le opinioni sarebbero quasi unanimi). Inoltre la metà destra delle foto è frutto di una post elaborazione al computer, in cui ho volutamente messo in mostra tutti i difetti possibili aumentando contrasto e saturazione. Il marchingegno, che chiamerò per i posteri "Flusso Canalizzatore" (come? è già preso? ah...), procede abbastanza bene, anche se i risultati non mi soddifano ancora... Più sotto allego schema progettuale (scusate la rozzezza del modello ma non ho avuto il tempo di farlo in scala). Concludo dicendo che se insisto ogni tanto è solo per imparare qualcosa di più, visto che se dopo 6 mesi di "studio" ancora non riesco a distinguere un BB da un SPL ad un mercatino beh, dovrei dedurre che "Le monete non portano altro che guai. Mi occuperò del secondo grande mistero dell'universo: le donne!" :)
    3 punti
  7. Ricordo che sul C.N.I. Milano è solo disegnata, e in totale per ENRICO VII DI LUSSEMBURGO per la Zecca di Milano sono 6 le monete coniate. Posto an'altra aquila che vola per Milano
    3 punti
  8. 1968 MACAU 10 Avos (centavos) lega nichel-ottone 100 Avos = 1 Pataca
    3 punti
  9. I compilatori del CNI hanno descritto in modo sistematico tutte le varinati presenti nella collezione reale e, in più, le varianti presenti nelle collezioni, publiche e private e negli articoli e cataloghi del tempo, ma riportate come vennero allora descritte dai vari compilatori e collaboratori. Da questo insieme scaturiscono numerosi errori e doppioni. Nel nostro caso specifico il n°35 è presente nella collezione reale (SM) mentre il n°44 sarebbe conservato ai Civici Musei di Brescia (M. Br.) per cui la sua descrizione derivò sicuramente da uno scambio epistolare fra curatori del museo e compilatori del CNI. Come tu stesso fai notare entrambe le descrizioni portano ad uno stesso risultato .VIRGILIVS(stella)MAR(stella)MAN(rosone). - Nel 35 il punto è riportato dopo il rosone; - nel 44 il punto è descritto prima di VIRGILIVS; ma, essendo la legenda circolare e senza soluzione di continuità....il risultato finale è lo stesso... Più controversa ed interessante rimane invece la questione della reale attribuzione di questa monetina anonima e/o delle sue varianti più significative. Da alcuni (CNI in testa) viene attribuita esclusivamente a Francesco II Mentre altri (Margini, e se non erro Giannazza) ne ipotizzano la collocazione in periodi molto posteriori: Ferdinando Gonzaga. Di tutto ciò ne trovi corretta citazione nella relativa pagina del catalogo on-line http://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FR2/3 saluti Mario
    3 punti
  10. Infatti, secondo me, si sta snaturando il tema della discussione che avevo aperto. Forse sarebbe il caso di chiuderla qui per evitare una "deriva".....
    3 punti
  11. Buona serata E' proprio di poche settimane fa l'annuncio sul Giornale della Numismatica, dell'uscita del libro "L'area monetaria veronese. Verona e Tirolo". http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=6912 Monetazione importante quella di Verona che ha non pochi estimatori ed appassionati ..... e poi è così prossima alla veneziana dei primi tempi, che non è eludibile. Un plauso agli Autori e in particolare a Federico ... Lamonetiano da lunga data. saluti luciano
    2 punti
  12. L' Imperatore Claudio tanto moralmente disprezzato e maltrattato dai suoi influenti parenti a causa delle sue problematiche fisiche e pare anche mentali , quando divenne Imperatore alla morte di Caligola fu considerato dai contemporanei ed anche dai postumi un ottimo successore di Augusto , secondo per qualita’ solo a lui , nell’ ambito della famiglia Giulia Claudia . Come riporta Svetonio nella sua vita , Claudio in gioventu’ fu tenuto in disparte dagli impegni politici a causa della sua presunta quasi infermita’ mentale e fisica professata dai suoi stessi parenti : dallo stesso Augusto , anche se , si disse , sorpreso dalle capacità oratorie del nipote , ma comunque non gli diede nessun incarico pubblico né lo inserì tra gli eredi principali nel proprio testamento , lasciandogli appena 800.000 sesterzi alla propria morte ; dalla madre Antonia che addirittura lo definiva : “mostro in forma umana , non completato , ma solo abbozzato dalla natura” oppure quando , per definire qualcuno , soleva dire : “piu’ sciocco di mio figlio Claudio” ; dalla nonna Augusta ; dalla sorella Claudia Livilla la quale deplorava pubblicamente la possibilità che divenisse imperatore come cosa indegna e ingiusta per il popolo romano ed infine da Tiberio che lo tenne lontano dal potere . La sua famiglia non perdeva occasione per dimostrare di non averne grande stima di lui , mentre il popolo romano al contrario , pare lo tenesse in una qualche considerazione , infatti alla morte di Augusto l' Ordine Equestre lo elesse come proprio patrono e il Senato romano propose di ricostruire a spese pubbliche la sua casa distrutta da un incendio , inoltre di permettergli di partecipare alle sedute del Senato , tutte proposte che Tiberio respinse . Ritiratosi , fino all’ Impero , quasi a vita privata , si dedico alla sua passione per la storia in generale e in particolare della civiltà etrusca , fu un loro appassionato studioso , forse incoraggiato in questo dalla moglie di origine etrusca Plauzia Urgulanilla ; compose infatti un' opera monumentale sugli Etruschi scritta in greco e suddivisa in venti libri dal titolo Τυρρηνικά , Tyrrhenikà , nei quali , tra le altre cose , identificava il sesto re di Roma , Servio Tullio , con il re etrusco Macstrna , latinizzato Mastarna , personaggio rappresentato nella famosa Tomba di Vulci , fu anche studioso della lingua etrusca ritenuta fin da allora , oscura . Purtroppo questa monumentale opera di Claudio sugli Etruschi risulta perduta in epoca medievale , chissa’ se un giorno verra’ ritrovata . Scrisse inoltre una storia su Cartagine , una difesa di Cicerone , alcuni trattati sul gioco dei dadi e sull' alfabeto latino ed etrusco , purtroppo tutti testi andati perduti .
    2 punti
  13. La ANS inaugura il nuovo database interamente dedicato alle monete Macedoni, chiamato Pella: http://numismatics.org/pella/ Piu' di 10.000 monete macedoni inserite seguendo la catalogazione e la numerazione del Price. Le monete sono quelle delle collezioni del British Museum, dell'ANS e del Muenzkabinett di Berlino. Sono presenti anche link tra gli oggetti e l'Inventory of Greek Coin Hoards online (http://coinhoards.org). Un sito che farà felici tutti gli appassionati di Macedoni e di Alessandro Magno ;) Ulteriori notizie: http://numismatics.org/NewsEvents/PELLA
    2 punti
  14. Non saprei ma visto che i 10 soldi della Repubblica Ligure pare che siano stati coniati solo con la data 1798 e 1799 e i successivi 10 soldi sono stati coniati nella seguente Repubblica Genovese "Napoleonica" nel 1814 (che pesavano 2,10 gr) potrei ipotizzare una coniazione "d'emergenza" poco prima di Napoleone, con peso adeguato del momento, utilizzando i coni eseguiti da Geronimo Vassallo (...l'archipenzolo), il capo incisore della zecca genovese che nel 1808 si era trasferito alla zecca di Milano, senza modificare l'anno sul conio utilizzato.
    2 punti
  15. Ciao. @@antvwaIa Va però riconosciuto, per onestà intellettuale, che l'intervento di Druso Galerio n. 204 non è "confessionale" ma esclusivamente storico. M.
    2 punti
  16. Caro Illy, la questione è un po' diversa. Se per secoli l’Europa occidentale non ebbe un facile accesso alla cultura classica conservata nell’impero bizantino è proprio perché le conquiste arabe avevano reso la navigazione nel mar Mediterraneo estremamente insicura per i cristiani. Molti riconoscono agli arabi il merito di aver fatto da tramite delle innovazioni giunte in Europa dall’Oriente, come i numeri con lo zero, erroneamente detti “arabi” ma in realtà nati in India; la carta, inventata in Cina e diffusa in Spagna dagli arabi durante la metà del XII secolo; o il gioco degli scacchi, sviluppato anticamente tra l’India e la Persia e pervenuto in Occidente all’epoca delle prime crociate. Va osservato tuttavia che, essendo l’impero arabo situato a metà strada tra la Cristianità europea e le civiltà orientali, ogni novità proveniente dall’Asia doveva necessariamente passare dal Medio Oriente musulmano per raggiungere l’Europa, ma difficilmente si può attribuire all’islam il merito di questo accidente geografico. Occorre piuttosto chiedersi come mai il mondo islamico, pur trovandosi in una posizione geografica ideale, a contatto con tutte le maggiori civiltà mondiali dell’epoca, non coltivò nessuna delle innovazioni che si svilupparono nella più isolata Europa medievale, come la stampa (la cui introduzione nelle terre islamiche venne impedita praticamente fino al diciannovesimo secolo), le nuove tecniche di coltivazione, la ruota idraulica, i mulini a vento, gli orologi meccanici, gli occhiali, la partita doppia, la notazione musicale, le università o gli ospedali (il primo ospedale, costruito a Baghdad ai tempi del califfato Abbaside, fu opera del cristiano nestoriano Gabrail ibn Bahtisu, così come la prima scuola di medicina fu fondata a Gundeshapur, in Persia, dai cristiani assiri). È chiaro che la cosiddetta “scienza islamica” aveva poco o nulla a che fare con l’islam, ma era invece il risultato dell’amalgama delle avanzate conoscenze dei greci, degli indiani, dei persiani, degli ebrei e dei cristiani orientali, che i dominatori islamici sfruttarono in maniera parassitaria. La breve fioritura culturale dei primi secoli di dominio islamico si ebbe quasi esclusivamente grazie all’eredità pre-islamica di una regione che rimase, per parecchio tempo, a maggioranza non islamica. Col passar dei secoli, man mano che i musulmani diventavano numericamente maggioritari nelle terre da loro conquistate, anche la creatività culturale andò definitivamente spegnendosi. In conclusione, chi parla di “età d’oro” dell’islam commette un errore di prospettiva storica, perché ai tempi della conquista araba il Medio Oriente era già più avanzato dell’Europa devastata dalle invasioni barbariche. Questa superiorità non iniziò con l’introduzione dell’islam: al contrario, cessò con essa. La tanto vantata grandezza islamica rappresentò in realtà il crepuscolo finale delle progredite civiltà pre-islamiche mediorientali. Tuttavia, malgrado fossero diventati più rari e difficoltosi, i legami con Bisanzio non si interruppero mai del tutto. Anche nel corso dell’Alto Medioevo circolavano in Occidente numerosi manoscritti antichi e molte persone erano in grado di leggerli, tanto che Pipino il Breve si fece spedire da Papa Paolo I la “Retorica” di Aristotele e altri testi greci. Con la ripresa politica ed economica successiva all’anno 1000 i cristiani latini furono in grado di ripristinare dei contatti più intensi con i propri cugini orientali, entrando così in possesso delle opere originali greco-romane senza necessità di intermediazioni arabe. Il domenicano Guglielmo di Moerbeke tradusse una quantità enorme di opere di Aristotele, Archimede, Erone di Alessandria, e molte altre furono tradotte dai monaci di Saint-Michel. Infine, dopo la conquista turca di Costantinopoli del 1453, molti studiosi greci fuggirono verso Occidente, favorendo l’ulteriore diffusione della cultura classica nell’Italia rinascimentale. Va aggiunto inoltre che quasi tutti i traduttori arabi non erano musulmani ma “dhimmi” cristiani, come l’assiro Johannitius (in arabo Hunayn ibn Ishaq, 809-873) o il giacobita Yahya ibn’Adi (893-974), e che le traduzioni arabe delle opere greche furono scelte in maniera molto selettiva. Praticamente tutti i maggiori pensatori della cosiddetta “epoca d’oro” dell’islam, come Rhazi (865-925), Farabi (870-950), Avicenna (980-1037), Averroè (1126-1198), furono osteggiati o perseguitati dalle autorità politiche e religiose musulmane. Nel libro “L’incoerenza dei filosofi” l’influentissimo teologo musulmano Al-Ghazali (1058-1111) attaccò il razionalismo greco e l’idea stessa di causa ed effetto, e ne concluse che la conoscenza scientifica è impossibile. I testi politici, ad esempio, non furono mai tradotti in arabo perché considerati incompatibili con l’islam. Non è un caso che la “Politica” di Aristotele, che Guglielmo di Moerbeke aveva tradotto in latino nel 1260, sia stata pubblicata per la prima volta in lingua persiana solo nel 1963. Riguardo poi le Crociate, visto che si parla molto di constestualizzazione storica dei fatti, esse andrebbero considerate come guerre DIFENSIVE, in opposizione ad un'espansione islamica veemente e continuata, che a tenaglia ha assaltato l'europa per secoli spingendosi da un lato fino ai Pirenei, dall'alto, più tardi, fino ai Balcani e poi a Vienna. Non si capisce a che titolo gli Stati Cristiani non avrebbero dovuto difendersi da quella che era una vera e propria pulizia etnica e religiosa; i miti della tolleranza andalusa e sicula erano appunto miti: le fonti storiche come il patto di Omar ci mostrano come la vita dei cristiani conquistati fosse sistematicamente e legalmente fatta di violenze, umiliazioni e estorsioni. L'Europa si è liberata dell'invasore turco circa 150 anni, fa non dimentichiamolo. E visto, come sopra, che "non bisogna fare di tutta l'erba un fascio", giova ricordare che le sanguinose colonizzazioni del Sud America furono portate avanti non dalla Chiesa Cattolica, ma dalle corone di Spagna e di Portogallo, che usarano la religione come instrumentum regni. Infine, la Chiesa Cattolica ha condannato ampiamente il Nazionalsocialismo, in più occasioni e in vari modi, e una banale ricerca su google basta a verificarlo. La versione contraria è una "leggenda nera" figlia della propaganda comunista dei tempi.
    2 punti
  17. Aggiungete un posto a tavola. Vengo anch'io.
    2 punti
  18. Buona Domenica Potevamo farci mancare un grosso di Giovanni Soranzo non censito dal Papadopoli? Eccolo, con una croce formata da bisanti sotto il gomito destro ed un bisante sotto il gomito sinistro. Lo classifichiamo al nr. 20? e quindi aggiorniamo il nostro elenco Elenco di quelli trovati 1 - post 4/24/28/34/44/94/107/108/137 3 - post 3/2/106 6 - post 1/3/82 9 - post 154 10 - post 147 11 - post 146 12 - post 5/120 13 - post 104 17 - post 44 18 - post 148 20 - post 155 Mancano all'appello i tipi: 2 - 4 - 5 - 7 - 8 - 14 - 15 - 16 - 19 Luciano
    2 punti
  19. lo scorso anno sono state trovate 5000 monete romane del II-III secolo sopra Locarno Quest'anno 4000 monete nella Svizzera interna.. NOn c'è che dire già gli antichi Romani portavano i soldi in Svizzera :rofl:
    2 punti
  20. non so se questa sia la sezione giusta, nel caso mi correggerete... dal web ho raccolto immagini nel tempo di "cose" a me ignote, dette dai venditori "placchette misteriche"...poi un bel giorno mi sono accorto che queste "placchette" erano ben più che simili..... cosa ne pensate? a cosa servivano realmente e dove si applicavano? a seguire le immagini scaricate negli ultimi anni grazie
    1 punto
  21. Grazie AntPer fortuna siamo ancora un passettino avanti a questi 'artisti' ( vi ricordate le teste di Modigliani rifatte da tre studenti di Livorno?) - sempre per restare in tema di graffiti facili...
    1 punto
  22. 1 punto
  23. ..Mah: a me sembra strano che una simile "voragine" sia dovuta solo ad un colpo, qualcosa di accidentale...tanto più che è in corrispondenza della rosetta. Per me è una mancanza di metallo, @@marco91... cosa che comunque, giustamente, non ha influito sullo stato di conservazione, che è proprio BB.
    1 punto
  24. su ebay ho visto in vendita il gettone di cui posto le immagini e che è illustrata in dettaglio nell'annuncio e che viene offerta ad un prezzo non basso; Premesso che non è alla mia portata, allego anche la descrizione riportata. PRE EURO 1 EURO MFE BOLOGNA 1965 MOVIMENTO FEDERALISTA EUROPEO LA PRIMA MONETA IN EURO!!! 1 Euro 1965: Tiratura 3000 pezzi in Argento 800/1000 peso 11,7 grammi e diametro 29 millimetri Incisore: Ditta Lorioli-M. Rosa Splendida come da foto con tracce di patinatura. Si segnala leggero colpetto al bordo. La prima moneta europea, per giunta proprio con il nome EURO, fu realizzata a Bologna quaranta anni fa, nel 1963-1964, da quattro giovani dirigenti della sezione di Bologna del Movimento Federalista Europeo (MFE). I quattro dirigenti federalisti bolognesi erano Maurizio Rosa, Jacopo Di Cocco, G.Carlo Cassoli e Dino Buzzetti. L’iniziativa ebbe inizio nel 1963 ed ebbe una durata di dieci o undici anni. L’azione del comitato si sviluppò attraverso l’edizione in più lingue di un mensile federalista, la coniazione di monete simboliche in argento ed oro da 1,2,5,10 e 20 EURO dalla cui vendita si trassero le risorse per finanziare l’azione editoriale e le altre attività promosse dalla sezione del MFE di Bologna, la promozione di studi e ricerche sulla fattibilità della moneta unica (particolarmente importante lo studio compiuto da un gruppo di economisti coordinato da Gino Maiocchi). I bozzetti delle monete da 1 Euro, da 5 e da 10 Euro furono ideati da Rosa e studiati con uno dei bozzettisti abituali della ditta milanese Fratelli Lorioli che realizzò poi le monete e con il contributo per alcune idee del pittore bolognese Paolo Gasperini, anche lui iscritto al MFE. La faccia della prima moneta risulta semplice: la cifra ed il nome della moneta campeggiano in grande per dare più forza all’idea della nuova moneta. Anche la dimensione della moneta fu scelta con quello scopo, assai più grande di quelle che poi furono scelte quasi quaranta anni dopo dalla BCE per l’euro messo in circolazione. La realizzazione dell’iniziativa fu assicurata, per conto del Movimento Federalista Europeo, dai promotori costituitosi in un “Comitato Federale europeo per l’Unità economica e monetaria”. Il taglio da 1 euro fu coniato in argento nel 1965, il cui valore era (11,5 g di argento 800/1000) pari ad un grammo di oro fino, che all’epoca era di poco più di settecento lire; quello era allora anche il valore di un dollaro; esso recava, sul retro, il valore, l’emittente MFE, con la specifica B (per Bologna), l’anno 1963 nonché il motto “in unitate robur”, dove il raro nominativo “robur” era stato scelto per indicare la forza morale dell’unione monetaria europea, rispetto al significato più fisico di “vis”. Sul verso, una corona di quattordici mani a simboleggiare l’Europa come unione di popoli con la prima bandiera europea. Dopo un pò di tempo per finanziare l’iniziativa da 750 lire, veniva venduto nella sua confezione originale a lire 1.000 ad euro (1.250 dal settembre 1968). Negli anni successivi vennero coniati euro in oro e in argento del valore di 10 euro in oro (1965 e 1966) , 5 euro in oro (1967), 2 euro in argento (1972) e di 20 euro in oro (1972). Sul pezzo da 10 Euro “il ratto d’Europa” da parte di Giove trasformatosi in toro risultò quasi scontato. Per il pezzo da 5 Euro invece fu scelta l’immagine di Giano bifronte per simboleggiare le due facce che avrebbe dovuto avere l’Europa unita e federalista, l’una forte e sicura verso l’esterno, l’altra all’interno attenta alle esigenze di tutte le sue popolazioni. Nei successivi “pezzi” da 2 Euro in argento e da 20 Euro in oro il bozzetto è invece opera di un ceramista di Faenza, Matteucci, il cui nome compare sulle monete. Su una faccia di queste, che hanno lo stesso motivo, compare la bandiera del Movimento Federalista, che allora era considerata la Bandiera dell’Europa, che sventola sovrastando i pennoni con le sei bandiere degli stati fondatori della Comunità Europea. In queste monete compare la scritta “EUROPAE FOEDERATAE UNA RATIO AERARIA”. Valore economico della moneta: A solo titolo di curiosità su quale possa essere il valore economico attuale di una di tali monete che naturalmente dipenderà di volta in volta dal mercato, mi risulta che nell'autunno del 1999 furono vendute in Francia, non so se in asta o per trattativa diretta, due delle nostre monete da 1 Euro per un controvalore, ciascuna, di circa 5.000 Euro attuali. Recentemente in Italia una moneta è stata ceduta per 6.000 Euro, mentre sia una associazione che ne cercava una per farne dono ad una personalità ospite sia un Comune che voleva regalarne una al sindaco di una città gemellata non sono riuscite a trovare qualcuno che se ne privasse pur arrivando ad offrire cifre consistenti.
    1 punto
  25. Salve @@vendocollezione, come chiaramente espresso dal regolamento è vietato effettuare compravendite sul forum. Ho oscurato il tuo ultimo post in cui riproponevi, condensata, la già precedentemente oscurata proposta. Chiudo inoltre la discussione essendosi trasformata la stessa in un evidente tentativo di vendita. Puoi usare la sezione "mercatino" dedicata. Forse non lo sapevi, ora che lo sai cerchiamo di non ripetere ;)
    1 punto
  26. ______________ 1968 Tonga Re dal 1965 al 2006 ___ Taufa Tupou IV (1918-2006) 2 Paanga - Rame/nickel Moneta di grande modulo (vedi comparazione con un nostro 2 euro) Solo 14.000 pezzi coniati.
    1 punto
  27. Contromarca LXXXIII su un sesterzio di Augusto che pesa 18 g. Mi sono fatto una risata con la mia gatta
    1 punto
  28. esistono diverse monete che sono in rame, più spesse, e di peso maggiore. Ne posseggo una anch'essa di peso superiore al grammo. Credo si possa considerare tranquillamente come una variante.
    1 punto
  29. Oggi finalmente sono arrivate le tanto attese nuove monete del Vaticano, sono veramente stupende soprattutto il 10€ e il 2€ proof. Allego anche un'immagine di confronto tra il 5€ 2011 e il 10€ di quest'anno che condividono il personaggio. ps: anche voi avete all'interno delle scatoline in cartone un bollino con un numero lunghissimo? cosa vorrà dire?
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  30. ...beato te: io vivo a "Grande Inverno", citando "Il Trono di Spade"! :)... Comunque anche la mia ha una T di Fert "strabordante", che intacca leggermente il bordo; è una cosa normale.
    1 punto
  31. Sembrerebbe avere diversi problemi al bordo, ma occorrono foto nitide per valutare correttamente.
    1 punto
  32. Bella presa, complimenti. Ne so qualcosa con questi scudi, una volta che parti non sai mai quando finisci, sono uno tira l'altro.
    1 punto
  33. Regno di Baviera La moneta che posto, 1 Heller del 1847, fu coniata verso la fine del regno di Ludovico I Wittelsbach, qualche volta tradotto in italiano anche come Luigi I di Baviera (1786-1868). Il suo regno finì nel 1848 quando dovette confrontarsi con le crescenti proteste e dimostrazioni studentesche della classe media contro la sua stessa persona. Ludovico veniva ritenuto un monarca anticostituzionale e come tale dovette abdicare il 20 marzo 1848 in favore del figlio maggiore, Massimiliano. 1 Heller 1847 - Regno di Baviera
    1 punto
  34. Mi associo. Gli ultimi interventi di Druso Galerio sono prettamente confessionali: ribatterli vuol dire avviare una discussione di tipo religiosa che non ha nulla a che vedere con il tema in oggetto ed è un argomento escluso dal forum. Lamento che l'integralismo di alcuni cattolici per i quali la Rivoluzione laica non è mai esistita portino ancora una volta a proporre di chidere una discussione che ha mantenuto toni pacati, ma è sfociata in termini confessionali.
    1 punto
  35. Ciao @@massi75rn , anche se questo argomento non rientra nel tema del post , ma visto che l' hai sollevato , vediamo di concluderlo per bene , ma brevemente . In gioventu' Claudio ebbe in sequenza due fidanzate Emilia Lepida pronipote di Augusto e Livia Medullina Camilla , ripudio' la prima , mentre la seconda mori' di malattia ; sposo' quindi Plauzia Urgalanilla e in seguito Elia Petina , ma divorzio' da entrambe e sposo' Valeria Messalina . Dopo aver divorziato anche da Messalina , dichiaro' che sarebbe rimasto celibe , ma fu tentato di risposarsi di nuovo con Elia Petina , oppure con Lollia Paolina che era stata moglie di Gaio Cesare , infine si sposo' con la nipote Agrippina , sebbene l' unione con congiunti fosse vietata dalla legge romana . Ebbe figli da tre mogli diverse : da Urgalanilla : Druso e Claudia , da Petina : Antonia , da Messalina : Ottavia e Britannico .
    1 punto
  36. Buonasera saturnus 83, la moneta è molto simile al doppio sesino con Mantova seduta del II°/III° tipo di Francesco II° Gonzaga IV° marchese di Mantova ma con varianti che non sono riuscito a rilevare sia sul CNI che nella Magnaguti.La scritta "SANGUIN" è presente nell' esemplare BAM 269 ex Magnaguti 132 ma con MAN e non MANTU come nel Suo esemplare. MANTU è invece presente nel BAM 262 ma con SANGUINIS.. Potrebbe essere una variante non ancora nota delle molte esistenti per questo conio. Cordialmente. vannilo
    1 punto
  37. _____ Regno di Prussia _Impero tedesco Guglielmo II° di Prussia e Germania (1859-1941) Ultimo Imperatore tedesco e Re di Prussia. Nel 1918 venne costretto ad abdicare e fu esiliato in Olanda. Di fronte alle persecuzioni agli ebrei del 1938, Guglielmo affermò: «Per la prima volta mi vergogno di essere tedesco». Ciononostante, nel 1940, inviò le sue congratulazioni a Hitler per la conquista di Parigi. Ma nel 1941, come da sue disposizioni, l'ex imperatore fu sepolto nel mausoleo di Doorn (Paesi Bassi), benché Hitler avesse offerto funerali di stato a Berlino. 3 Marchi 1912 - Argento .900
    1 punto
  38. __Regno di Prussia Il Regno di Prussia è stato un regno tedesco esistito dal 1701 al 1918. Le truppe prussiane contribuirono in maniera decisiva alla vittoria della Battaglia di Waterloo del 1815 che sconfisse definitivamente Napoleone. La ricompensa per la Prussia dei danni subiti durante il periodo napoleonico gli pervenne dal Congresso di Vienna, dove ottenne la restituzione di tutti i suoi territori. Dal 1867 la Prussia costrinse all'alleanza la maggior parte degli stati tedeschi (da sola costituiva circa i due terzi dell'Impero tedesco). Nel 1871 fu proclamata la fondazione dell'Impero sotto la guida del primo imperatore Guglielmo I°. Nel 1918, a seguito della sconfitta nella prima guerra mondiale, Guglielmo II° venne costretto ad abdicare. Fu trasformata successivamente nella Repubblica di Weimar come *Stato Libero di Prussia*, poi inglobata nella Germania nazista sino alla caduta del Terzo Reich. Dal 1947 il termine *Prussia* non ha più un significato geografico o politico ma solo storico e culturale. Federico Guglielmo III° di Prussia 1 Silber Groschen (1/30 di Tallero) 1824 - Argento .222 Guglielmo I° di Germania Re di Prussia ed Imperatore tedesco. 1 Silber Groschen (1/30 di Tallero) 1866 - Argento .222
    1 punto
  39. Cari amici, anche quest'anno ho preparato il nuovo calendario. Chi lo desidera lo può scaricare in: http://www.roth37.it/Calendario2016.zip Per vedere i calendari degli anni precedenti : http://roth37.it/COINS/Calendars/index.html P.S. Se avessi messo questo avviso in "Piazzetta" sarebbe stato cancellato dopo pochi minuti, per la grande affluenza. roth37
    1 punto
  40. anche io la sigillerei subito. se è stata lavata non patinera più in modo naturale, il rame lavato quando torna a patinate assume dei riflessi bluastri che non sono molto naturali....secondo me è già apprezzabile così.
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  41. ...magari non ve ne importa niente...ma, giusto per condividere le proprie "strategie da collezionista"...vi dico perché ho un'alta considerazione del 5 lire d'oro, specialmente se è del 65... Intanto, è una tipologia veramente insolita; non ce n'è un altra: è un "unicum", nella monetazione del Regno d'Italia. Realisticamente parlando, poi, penso che non entrerà mai nella mia collezione uno "stemmino" (il 20 cent "Stemma" del 1863; l'ultimo ad apparire è stato quello dell'asta Varesi della scorsa primavera, andato via per circa 70mila euro...); quindi, dato che il 5 lire d'oro è, praticamente, il suo sosia (e alcuni pensano che proprio per questo motivo il 20 cent fu ritirato, per evitare falsificazioni..), l'ho messo al posto del 20 cent! ;) ...E direi che non fa per niente la figura del "tappabuchi", visto che sono orgoglioso di averne uno in Fdc (69, secondo Montenegro...)... Non colleziono l'oro (perché alcuni pezzi sarebbero inarrivabili (...vedi il 50 lire del 64..), ma ne ho 3 "rappresentative" per ogni sovrano: 5 lire 1865 , un marengo di Umberto.....e naturalmente, la più bella moneta di tutto il ventesimo secolo: il 50 lire dell'11! :).... (...PS: e sto scrivendo anche per distrarmi dal fatto che fuori ci sia un tempaccio allucinante!!....)
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  42. Comunque scherzi a parte: è stato un breve incontro durato 90 minuti dove ho parlato della numismatica a Napoli nel XVIII secolo durante i regni di Carlo e Ferdinando IV di Borbone, era un pubblico per lo più costituito da insegnanti di storia e di italiano, qualcuno anche in pensione ma pensate un po' se questi docenti iniziassero da domani mattina a raccontare in classe la storia d'Italia attraverso la numismatica ..... noi numismatici non verremmo più considerati degli sfigati ma persone sensibili alla storia e alla cultura. Ne potrebbe beneficiare un po' tutta la comunità. Chissà .....
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  43. Ultime foto ..... non mi insultate per la pancetta per favore. :rofl:
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  44. come promesso ecco la banconota segnalata alcuni post fa Nonostante nella foto sembri il contrario, le pieghe non sono accennate al massimo, con un po' di "riposo" tra i libri dovrebbero appiattirsi un bel po'.. L'unica cosa deturpante è la scritta sul fronte della banconota.. La carta è ancora abbastanza integra e non mostra strappi nè altro.. Posso tranquillamente dire che è stato il mio ritrovamento più emozionante, nonostante i palindromi, le 2 banconote da 5€ j004... Ma quasta li batte tutti.-.. È la nona banconota ufficiale prodotta in Italia.. Sto nella top ten!!!
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  45. Ciao Pensando di far piacere ai Costantiniani vi posto la foto di un centenionale non proprio comune e in più con una variante, il retro è un classico VOT PR ma il dritto come dice il RIC è un busto D7 con la variante che non è solo corazzato ma è anche paludato con elmo a ciotola con pennacchio. Zecca di Ticinum T T. Silvio
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  46. @@miza, grazie, si è così, all'epoca ne presi 2, un 5 e un 10 lirot.
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  47. Si l'ho sentita, ormai ce li abbiamo dentro casa. Siamo prigionieri in casa nostra, adesso anche prendere un treno è diventato "pericoloso", controllano i bagagli ecc.. che coniano monete è il minimo. Hanno costretto la gente di Sirte di lasciargli le donne per avere una propria prole futura.. come la vedo male l'Europa se continuano con questi falsi moralismi che celano malamente solo interessi economici
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