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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/12/15 in tutte le aree
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Quante volte sarà capitato di voler condividere un nuovo acquisto ma nessuno vi da attenzione? (tranne ovviamente nel forum) In queste occasioni: - i parenti vi ritengono dei pazzi che spendete soldi in cose inutili (beh certo comprare sigarette, cambiare ogni 6 mesi il cellulare, abbonarsi ad una payTV, andare ogni domenica allo stadio, .......sono tutti passatempi economici ed utili......); - gli amici vi compatiscono perché pensano che avete dei problemi famigliari (invece di pensare alle proprie corna e ai loro figli che ne combinano di tutti i colori); - mogli non né parliamo (tanto ve l'hanno già detto che quando tirate le cuoia vendono o svendono tutto) E alla fine chi vi rimane? IL FORUM. Quindi la socializzazione è un tantino difficoltosa se non si hanno persone con le stesse passioni. PS: la passione numismatica mi è stata trasmessa da mio nonno materno, e devo dire che in famiglia eravamo solo noi due ad avere questa passione. Ora che è venuto a mancare, oltre al vuoto affettivo incolmabile, mi manca anche una persona vicina che quando parlo di monete sia sinceramente interessata.5 punti
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Spero di contribuire a conoscere meglio queste particolari monete veramente belle. Proprio all’inizio della serie reggina dei nuovi tetradrammi con Testa di Leone/Testa di Apollo, all’inizio del periodo 420-410 a.C., almeno tre conii del rovescio risultano essere stati firmati dall’incisore greco Kratesippos, il cui nome non comparirà in altre monete. Manca ancora uno studio su questo incisore, se si esclude un breve servizio a cura di Attilio Stazio, per la pagina 403 del vol. IV di Enciclopedia dell’Arte Antica, della Treccani. Riporto testualmente la nota di Stazio. KRATESIPPOS – Incisore monetale della fine del sec. V a.C. – inizio IV, la cui firma si legge sotto il mento della testa laureata di Apollo su alcuni conii del rovescio di un tetradramma di Reggio. Nell’evoluzione stilistica della testa di Apollo sulle monete di Reggio, i tipi firmati da K. si distaccano dagli altri, pur nell’uniformità esteriore di atteggiamento e di acconciatura, per un’attenuata plasticità del rilievo ed un gusto più delicatamente disegnativo, non alieno da qualche accademica leziosità, soprattutto nel trattamento della chioma in cui una serie di riccioletti turba la severità ancora arcaica dell’acconciatura. L’iscrizione, su due linee e in scrittura bustrofedica, fu in principio letta anche Hippokrates. (mia nota: la vecchia attribuzione a un incisore di nome Hippokrates fu fatta da Brunn nel 1889, ma già Head, nel 1911, aveva definitivamente chiarito la corretta lettura in Kratesippos. Poi l'opinione di Stazio sulla resa stilistica di questo incisore è sempre un pò personale). Riporto le due pagine di Herzfelder che descrive i tre conii firmati da questo incisore (nn. 62-64) Passando al dettaglio scopriamo che l’esemplare di ACR, asta 19/2015, n. 95, peso 17,32 g diam. 24 mm, orientamento assi 12 h, senza pedigree e classificato come Herzfelder 63 in realtà il conio del rovescio appartiene a Herzfelder 64 (R53). I tre conii firmati R51-R53 noti all’Herzfelder sono combinati con un solo conio del diritto, con testa di leone, D36, che risulta ritoccato dall’incisore ad ogni nuovo abbinamento. Vediamo un esemplare autenticissimo di Herzfelder 62 (conio R51), da Berlino. Berlino 18219201 (ex 1860/21289), peso 17,25 g diam. 24 mm orientamento assi 10h. Ecco il dettaglio della firma dell’incisore, che è dentro la foglia dietro il collo di Apollo ! Passiamo ad Herfelder 63 (conio R52), da Parigi: Parigi, coll. Luynes 798, peso 17,19 diam. 24 mm. E il dettaglio della firma, sotto il mento: Per Herzfelder 64 (R53) non trovo la foto del BMC 26 e riproduco quello passato in asta Tkalec (aggiudicato a 12.000 CHF): Tkalec 2005, 12 g. 17,37 diam 24 mm E confronto il dettaglio della firma tra questo esemplare, che è autentico, con quello di ACR: Non giudico il pezzo ACR, che però a prima vista sembra genuino e le minime difformità dovrebbero essere attribuite a una diversa battitura…. Il prezzo aggiudicato da ACR è buono per la qualità della moneta e mi auguro che venga apprezzato dal possessore. Con Herzfelder 65 scompare la firma del maestro incisore e lo stile decade un poco…, come si può vedere in questo esemplare di Parigi, Luynes 796, g. 17,30 diam 24mm.4 punti
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1958 "Fiera mondiale" 50-franc pezzo del Belgio, coniata in argento 0,835. Con un diametro di 30mm e un peso di 12.50g, questa è la varietà di lingua francese di questa moneta, che è stato anche colpita — come era consuetudine con l'monete belga—in una varietà di lingua fiamminga. Fiera mondiale Bruxelles 1958 è stato il primo in Europa—e il primo major tale fiera—dalla fine della guerra. (Un evento più piccolo si è svolta ad Haiti in ‘49.) Fiera di Bruxelles 17 aprile 1958 di aperto e chiuso sei mesi dopo, il 19 ottobre. Circa 41 milioni di visitatori hanno partecipato alla fiera. L'ingresso alla fiera era 30 franchi per gli adulti e 20 franchi per i bambini tra i 6 e i 12. Soldati e invalidi anche entrato per 20 franchi, ognuno dei quali dà un'idea di cosa potrebbe comprare questa argento moneta da 50 franchi. Ma com'e ' andata, nel 1958? Un piccolo ma importante indizio può essere trovato confrontando due edizioni della Guida turistica tascabile Nuovi Orizzonti World Guide un pubblicato da Pan American World Airways... Nell'edizione del 1956: "come per ottenere ci... Da Pan American Clipper, attraverso-aereo servizio da New York a Bruxelles, addì 14 ore (tempo trascorso)." E l'edizione del 1960: "come per ottenere ci... Da Pan American Jet Clipper, da New York a Bruxelles, addì 8 ore (tempo trascorso)." Getti! L'età del getto; il "jet-set" . Anche nell'edizione 1960 di Pan Am po prenotare: "Per motivi della fiera mondiale del 1958, a breve distanza dal centro della città, il ristorante in cima l'Atomium è ancora aperto." Dieci anni più tardi nella sua edizione 1970, NEW HORIZONS lasciate che la gente sa che ancora potevano mangiare "il 340-foot-alto Atomium ristorante costruito per la fiera mondiale 1958." E ancora una volta, suggerendo il potere d'acquisto di questo pezzo di 50-franchi, Pan Am consigliato gente che il viaggio in treno dall'aeroporto nazionale a Bruxelles era 80 cents (40 franchi), e che i facchini ottenuto una mancia di 10 franchi un sacchetto. Ma il 1958 50-franco era una moneta d'argento che sarebbe essere demonetizzata su 1° gennaio 1972. Nel 1970, sto cercando di indovinare, era quasi mai—se mai—visto in circolazione. Un sacchetto di 10 franchi, era questa moneta, ci scommetto, che i portieri del 1970 sono state vedendo un sacco di... :) v. ------------------------------------------------------ Belgium’s 1958 “World’s Fair” 50-franc piece, struck in .835 silver. With a diameter of 30mm and a weight of 12.50g, this is the French language variety of this coin, which was also struck—as was customary with Belgian coinage—in a Flemish language variety as well. Brussels’ 1958 World’s Fair was the first in Europe—and the first major such Fair—since the end of the war. (A smaller event had been held in Haiti in ’49.) The Brussels’ Fair opened 17 April 1958 and closed six months later, on 19 October. Some 41+ million visitors attended the Fair. Admission to the Fair was 30 francs for adults and 20 francs for kids between the ages of 6 and 12. Soldiers and invalids also got in for 20 francs, all of which gives an idea of what this silver 50-franc coin could buy. But what was it like, in 1958? One small but important clue can be found comparing two editions of the NEW HORIZONS World Guide a (big) pocket-sized travel guide published by Pan American World Airways…. In the 1956 edition: “HOW TO GET THERE…By Pan American Clipper, through-plane service from New York to Brussels, 14 hours (elapsed time).” And the 1960 edition: “HOW TO GET THERE…By Pan American Jet Clipper, from New York to Brussels, 8 hours (elapsed time).” Jets! The jet-age; the “jet-set.” Also in the 1960 edition of Pan Am’s little book: “On the grounds of the 1958 World’s Fair, a short distance from the center of the city, the restaurant atop the Atomium is still open.” Ten years later in its 1970 edition, NEW HORIZONS let folks know they could still eat at ”the 340-foot-high Atomium restaurant built for the 1958 World’s Fair.” And again, suggesting the buying power of this 50-franc piece, Pan Am advised folks that the train trip from National Airport into Brussels was 80 cents (40 francs), and that porters got tipped 10 francs a bag. But the 1958 50-franc was a silver coin that would be demonetized on 1 January 1972. By 1970, I’m guessing, it was hardly ever—if ever—seen in circulation. At 10 francs a bag, it was this coin, I’ll bet, that the porters of 1970 were seeing a lot of…. :) v.3 punti
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Buona serata Pensavo che farsi venire il mal di testa per controllare tutte le varianti dei grossi, fosse una prerogativa dei "venetici" quando devono controllare, di tanti dogi, i "punti segreti" dei vari massari, piuttosto del disegno inserito nella bandierina in cima all'asta, oppure dei simboli posti sul vestito di san Marco .... ma vedo che anche i "Mediolanesi" un po' di cefalea se la fanno venire .... :blum: Complimenti per la discussione che, seppur silente, seguo..... da profano, comunque, ritengo che siano monete belle :clapping: saluti luciano3 punti
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Visto che finalmente è stata aperta una discussione ad hoc, che avrà sicuramente un grande riscontro, vi posto una rarissima medaglia che ho avuto il privilegio di poter vedere e fotografare in una prestigiosa collezione privata. La medaglia riguarda la troppo poco conosciuta Esposizione Regionale Abruzzese che si è tenuta nel 1868 a Chieti. Il pezzo, seppur mostra di aver avuto una vita molto travagliata, è una rara coniazione in argento. Ma è però il nome del premiato a dare ancora più prestigio a questo pezzo: il Principe Alessandro Torlonia Il motivo della premiazione è il prosciugamento del Lago Fucino, opera faraonica per l'epoca che ebbe enorme risalto. A voi i commenti, sempre precisi e puntuali3 punti
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Teniamo presente anche che son passati 14 anni dall'introduzione dell'euro... Visto che abbiamo fatto l'esempio di Topolino, proviamo a guardarlo in concreto. Al momento dell'introduzione dell'euro, il 1 gennaio 2002, Topolino costava 3400 lire - 1,76 euro; oggi, 14 anni dopo, costa 2,50 euro. L'aumento in 14 anni di euro è stato del 42%. 14 anni prima dell'introduzione dell'euro, il 1 gennaio 1988, Topolino costava 1400 lire. Negli ultimi 14 anni di lira, l'aumento è stato del 143%, oltre il triplo di quanto è avvenuto in 14 anni di euro.3 punti
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Solitamente vediamo grossi da 6 con i cunei in basso, fotografati anche nei cataloghi senza distinzione di rarità con i cunei nel I° e II° quarto, l'avete notato?, a mio giudizio sono più rari. Crippa la riconosce solo come variante 11/A, senza distinzione di rarità, voi cosa ne pensate.3 punti
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Su subito.it è meglio se compri qualche buon libro di numismatica.. Ma le monete, prendile su canali più sicuri ;)3 punti
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Cosa sarebbe successo se avessimo ancora la lira, mi sa che nessuno lo può dire con certezza. Dico soltanto che la lira non valeva granché lo sappiamo bene che il governo svalutava la nostra valuta per mantenere competitive le industrie nazionali e l'esportazione, ma se andavi all'estero ti accorgevi che la lira italiana non valeva niente, ma anche per gli acquisti quotidiani in Italia il senso non cambiava. Ricordo che per un biglietto del tram ci volevano 1500 lire, pagando in monete erano 15 pezzi da 100 oppure 3 da 500. Con le monete non ci facevi nulla; avevo un vaso pieno di spiccioli , che spendevo soprattutto alle macchinette del caffè aziendale, ma non portavo monete con me, pesavano e non ci compravo nulla. Andava moltissimo il biglietto da 1000 lire, ma non la moneta, non circolava , tutti preferivano il biglietto di banca. Chiaramente si parla di 15 anni fa e magari ci si ricorda con nostalgia della moneta nazionale, ma parliamoci chiaro, nonostante tutti i rincari l'euro è meglio. saluti3 punti
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Piras, il punto in discussione non è questo. Non è quanto costava una pizza o tutto il resto prima del 2002 e dopo: lo sappiamo tutti benissimo che ci sono stati aumenti generalizzati e su questo non c'è niente da confutare. La questione è il motivo per cui nel 2002 i prezzi sono aumentati in modo anomalo. Questo motivo non ha niente a che vedere con quale valuta usavamo, perchè è stato il frutto di una speculazione mirata e attuata in quello specifico anno, anche al netto dell'inflazione ordinaria. Lo ripeto in continuazione e non mi stancherò mai di farlo, perchè giocando con questo particolare all'apparenza insignificante ci stanno prendendo ben bene per fessi! Qualcosa come il 40% della popolazione italiana valuta negativamente l'euro perchè gli attribuisce la colpa di aver fatto aumentare tutto a dismisura all'atto della sua introduzione, quando questo aumento l'abbiamo avuto 3 anni dopo l'arrivo dell'euro e per tutt'altro motivo che non il cambio di valuta. Questa convinzione viene usata ancora oggi come "cavallo di Troia" standard in campagne politiche per il ritrovo di presunti paradisi perduti rappresentati idealmente dalla lira. Mi pare che con tutti i problemi (veri) che abbiamo dovremmo fare proprio a meno di perdere tempo con idiozie simili, stando anche attenti a non fomentarle involontariamente.2 punti
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...... e poi mi hai un po' deluso, da buon siciliano quale sei non mi aspettavo che avresti messo in collezione una medaglia con colpi al bordo, se Nino B. (alias @@Jolly-Roger ) lo venisse a sapere ti toglierebbe il saluto. ahahahahahah :rofl: Scherzi a parte, è la prima medaglia che vedo di questa tipologia.2 punti
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Questa adesso però la facciamo commentare da un altro volontario.... :blum:2 punti
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dalla foto non si vedono compiutamente i dettagli della moneta per una corretta valutazione. Da quello che si vede sembra sul MB pare mancano alcuni rilievi e presenta difetto di tondello (ondulazione) (a mio parere ) puo' essere una equa valutazione 70/ 80 euro Chaponnière & Firmenich SA, e-Auction 1, Lot 735 ITALY. Venezia. Pasquale Cicogna, 1585-1595. 88th Doge. Scudo della Croce ND, AB. CNI. 73; Dav. 8402. AR 27.59 g. F ... Price: 75 USD http://www.acsearch.info/search.html?id=1601556 http://www.acsearch.info/search.html?id=1406476 http://www.acsearch.info/search.html?id=21130172 punti
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uhm... discussione interessante... per quel che riguarda il titolo della discussione non sono in grado di dare un parere , in quanto agli inizi, quindi aspettate ancora un pò, che devo studiare bene prima, e poi mi farò prendere dalla psicosi ehehehe :-D invece, l'altro tema scaturito su collezionismo maschile e femminile è altrettanto interessante ma può portare facilmente a cadere nella sfera dei luoghi comuni. Verissimo che nella numismatica la presenza femminile è ridottissima, e sicuramente è interessante analizzarne i possibili motivi... che non sono da incanalare nell'acquisto o meno di borse o scarpe... lo trovo scontato e sciocco. Io da donna ho il piacere di acquistare scarpe vestiti e borse, e contemporaneamente adoro la numismatica e, soprattutto, la storia che la accompagna. Anzi, forse è proprio la storia la spinta iniziale, essendone le monete intrise . Molte donne, invece, ahimè, sono solo legate alle cavolate frivole della moda, alle fiction e/o programmi spazzatura della tivvù, oppure alla lettura di pseudolibri commercialmente studiati per la massa, senza alcun interesse legato alla cultura. Ma così avviene anche per molti uomini. C'è tanta gente poco curiosa in giro, c'è tanta gente piatta, con cervelli in prognosi riservata. Quindi, ricapitolando, senza diventare logorroica :mega_shok: , i motivi che portano la numismatica ad essere prevalentemente passione maschile sono altri. interessante è analizzarli assieme (anzi, ora ci penso un pò e provo a trovare delle possibili cause) , ma lasciamo perdere i luoghi comuni. Ciao! :angel: Chiara2 punti
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MEDAGLIA DI CANONIZZAZIONE 1839 In verità S. ALFONSO MARIA DE' LIGUORI (Napoli) è il primo dei 5 canonizzati del 1839, altri sono S. FRANCESCO DE GIROLAMO (Grottaglie, Taranto), S. GIOVANNI GIUSEPPE DELLA CROCE (Avila Spagna), S. VERONICA GIULIANI (Mercatello, Pesaro Urbino), S. PACIFICO DI S. SEVERINO (Marche) Ottone, mm. 33x37 escluso appiccagnolo.2 punti
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non esageriamo, stiamo con i piedi per terra...... Vorrei soffermarmi, oltre all'apporto visivo l'importanza della fotografia, una foto ben fatta riesce a far emergere certi particolari che con la moneta in mano sfuggono, certo che anche la moneta in buona conservazione aiuta................. siamo sempre in tema Ricordo che cliccando sulle foto si ingrandiscono2 punti
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La moneta di @@Vince è sicuramente in altissima conservazione, di molto superiore alla media, ma a mio avviso non ha la forza di una moneta che non ha circolato. Lo si nota dal baffo e dalla capigliatura che non sono deboli di conio, ma appena toccati (le debolezze qui le ha sulla zampetta del quarto leone, sulla veste dell'Italia su carro e sulla scritta AEQUITAS) Comunque la moneta va valutata in mano. Allego alcuni rigati per confronto: un 1920 qFDC Tevere e un '24 di NLM. Quest'ultimo, anche se le foto sono piccole, è superiore qualitativamente a quello di Vince (tra i 3 esemplari più belli che abbia mai visto).2 punti
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Io conosco comunque un buon psichiatra che è sul forum e colleziona pure, se siamo in tanti magari ci fa un forfait o una visita di gruppo.... :blum:2 punti
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Discussione interessante @Antvwala.... Resta ai miei occhi un'incognita il perchè la "malattia" del collezionismo contagi principalmente gli uomini e non le donne le quali, seppur intelligenti e di ottima cultura, sembrano esserne immuni. Almeno nell'80% dei casi (viceversa gli uomini, direi colpiti dal virus almeno nell'80% dei casi) Sai darmi una spiegazione ? Ciao2 punti
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Eppure il collezionismo è antico quanto l'uomo. Ho già detto che è universale: ma esso va oltre e trascende le epoche. In epoca storica, per esempio in età alto-imperiale, il collezionismo numismatico è ben documentato. Nella Gerusalemme assediata dalle legioni di Tito, alcuni ricchi ebrei riuscirono a salvarsi offrendo a un centurione alcuni sicli coniati nella città assediata e per questa stessa ragione rarissimi e ambiti da quel centurione, evidentemente collezionista numismatico. Ma il collezionismo è più antico della moneta e risale alla protostoria. Forse anche alla preistoria dell'uomo. Nei resti archeologici è spesso difficile riconoscerlo: ma vi sono evidenze che anche l'uomo cosiddetto primitivo collezionava. Resti di focolari preistorici nei quali erano conservati anche oggetti tutti di una stessa natura ma che paiono privi di uso concreto: conchiglie, sassolini colorati, frammenti di onice… Particolarmente interessante il fatto che in un focolare neandertaliano sia stato rinvenuto un piccolo accumulo di pietre colorate, tutte rosso-brune, con forma arrotondata e della dimensione di un pisello. L'assenza di qualunque foro, o traccia di foratura, fa escludere che fossero destinate a diventare perline di una collana. D'altra parte, presso popolazioni che sono giunte alla soglia del XIX secolo vivendo ancora secondo modelli di vita paleolitici, non dissimili da quelli neandertaliani, gli studiosi hanno osservato che il collezionismo era la norma e non l'eccezione. Nella figura, ricostruzione del volto di una ragazzina neandertaliana realizzata grazie alla collaborazione tra genetisti, anatomisti e archeologi. Avevo già postato in altra sezione questa stessa immagine, ma mi fu cassata da un moderatore in quanto un forista (che aveva avuto una digestione particolarmente difficile) mi accusò di postare immagini pedofile!!! Spero che stavolta ci sia più buon senso e che l'immagine non venga rimossa: mi pare che possa essere mostrare bene quale immagine errata abbiamo dell' homo neanderthaliensis che troppo spesso sciocche pubblicazioni e giornalisti poco informati hanno dipinto più simile a una scimmia che a un essere umano…2 punti
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Da encomiare immediatamente, grande esempio di un ITALIANO vero, non ti conosco ma comunque mi complimento per il tuo coraggio e una persona che compie un atto del genere per me è un eroe, io forse non l'avrei mai fatto. Ancora complimenti.2 punti
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In asta il 14/12/2015 , da Numismatica Genevensis SA , 75 " Masterpieces of greek coinage " : una selezione di esemplari veramente ragguardevoli . Con le altre 74 splendide e rare monete , il rarissimo statere con tripode tra schinieri / elmo a des. TEM , attribuito a Temesa . Di questa tipologia , unisco l'immagine del precedente passaggio in Leu 86 dell'esemplare ora in Genevensis ed i soli 2 altri esemplari che ho saputo trovare , passati rispettivamente in Busso Peus 407 ( = NAC 13 ) e NAC 48 . Incuriosisce di queste monete , la notazione di Rutter ( HN Italy 2001 ) che elenca come attribuibili a Temesa gli stateri di tipo crotoniate ( con tripode TEM / elmo a sin. TEM = Rutter 2566 = Montesanti serie XI-1 Monetazione d'impero e d'alleanza di Crotone 2008 ) , ricordando poi per l' altra tipologia con tripode tra schinieri ( Montesanti serie XI-2 ) la falsificazione di Becker , questa , tra l'altro , pubblicata in Garrucci pl. CXVI ; 27 .1 punto
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Si tratta di moneta giapponese da 5 Yen del periodo Showa. http://en.numista.com/catalogue/pieces929.html Comunque le scritture coreana e giapponese son completamente diverse, alfabetica la prima, mista ideografica e sillabica la seconda.1 punto
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Tutte le monete vanno apprezzate per la testimonianza storica e artistica che portano implicitamente con se, qualunque ne sia la conservazione. L'important è acquisire un pezzo di cui si è soddisfatti al giusto prezzo di mercato. Tieni conto che con gli anni i gusti cambiano e per rimanere soddisfatti di un pezzo si esigeranno conservazioni e qualità migliori (anche se non per tutti è così). Tornando ai pezzi, la prima non raggiunge il mb, molti dettagli sono compromessi e spariscono completamente o quasi (vedi il segno di zecca. l'orecchio del sovrano o il bordo), diciamo qMB. La seconda è intorno al mb, mb+ , ma non di più perchè anche in questo caso molti particolari sono al limite dell'identificabilità. In ogni caso monete da apprezzare più per il loro valore storico (inestimabile) che portano con loro più che per quello economico.1 punto
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Provvedo. Non l'avevo ancora fatto perché non sapevo, non conoscendo quel periodo, se fosse imperiale o provinciale ...1 punto
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allora non ho al momento avuto modo di cercare passaggi di esemplari analoghi . Comunque per contestualizzare un po' la moneta possiamo dire che si tratta di un Light Ryal , perchè light ? Perche nel 1464-5 si dovette far fronte ad una crisi monetaria dovuta al fatto che all'estero le monete auree inglesi avevano un valore intrinseco superiore a quello nominale e pertanto la gente varcava i confini per andarle a vendere. Così Lord William Hastings , mastro della zecca di Londra e uno degli amici più cari a Edward IV si occupò si produrre una nuova monetazione. Il risultato fu che il penny venne abbassato da 15 a 12 grains ( 0.78 g ) ( è anche per questo che molti dei penny precedenti si trovano tosati !!) e venne introdotta una nuova moneta d'oro : il Ryal ( conosciuta anche come "Rose Noble" ) valutata 10 shillings con tanto di frazioni da mezzo e quarto di ryal. Lo stile del ryal riprende quello del noble le uniche differenze differenze degne di nota sono la rosa al centro della barca , la ( bandiera ? ) con la lettera E al diritto e la rosa al centro del rovescio. Il regno di Edward IV vide per un breve periodo una decentralizzazione della produzione monetaria , venne aperta per la prima volta la zecca di Coventry a vennero riaperte alcune zecche che erano inattive dalla fine del XIII sec. come Bristol e Norwich. sulla moneta ho trovato poco in specifico , sia Lord Stewartby sia J.J.North classificano questa moneta come Very rare e si conoscono solo esemplari appertenenti alla classe 6 saluti ;)1 punto
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E' interessante comunque l'argomento sul collezionismo numismatico maschile e femminile, in effetti le donne che collezionano mi sembrano poche...e probabilmente gli interessi vanno su altro...però qualche fidanzata, compagna, moglie che compra magari anche monete diverse dal marito vedo che ci sono, dove vivo io c'è una collezionista donna diciamo " di primissimo livello " , forse c'è in tutto questo anche qualcosa di atavico,psicologico, soldi, danaro, il borsellino che era tenuto dagli uomini, ora mi sembra però diverso.... :blum:, non escluderei che la materialità del possesso comunque di danaro, di simboli monetali possa attrarre di più l'uomo, qui più che uno psichiatra ci vorrebbe però uno psicologo, lo spunto è comunque interessante....1 punto
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Buongiorno, segnalo questa bella medaglia in vendita su Ebay (l'asta termina oggi), solo per segnalare che si tratta di un riconio successivo al 1880. Il venditore (peraltro molto affidabile) non lo indica espressamente, ma segnala il punzone "corno", utilizzato dalla zecca di Parigi proprio a partire dal 1880. http://www.ebay.it/itm/231722196367?_trksid=p2060353.m1438.l2649&ssPageName=STRK%3AMEBIDX%3AIT1 punto
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Ottime foto, sembra di avere quasi la moneta in mano. personalmente, su base fotografica continuo a vederla Spl/Fdc, giudizio rigoroso ma meritatissimo (in un sistema che è di larga manica, tale conservazione obiettiva è praticamente utopica per questa tipologia). qFdC in mano protrebbe anche starci. Ma indipendentemente dalla conservazione tecnica, è una moneta di assoluto rilievo, come le altre che ha postato, ed è estremamente difficile trovare di meglio. Complimenti1 punto
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Scusa, ma se ti vendono 47000€ di moneta senza neanche una perizia lascerei perdere...descritta così é una situazione paradossale :D fosse autentica penso che il proprietario avrebbe qualche documentazione: non è una moneta che si trova per caso.1 punto
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Riconiate le lire 100 del 1940...mi sento di escluderlo...sono state scoperte solo negli anni 70...le magagne le hanno fatto, spero, solo negli anni 20 e alla fine degli anni 50...almeno di alcune tipologie.1 punto
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Ormai siamo in dirittura d'arrivo Altri nomi, oltre quelli citati sopra, furono presi in considerazione, e qualcuno tra i detectives arrivò a ipotizzare che erano coinvolte ben dodici persone, tra cui due o tre donne. La svolta decisiva ci fu nel febbraio del 1923. Un banchiere di Cincinnati, denunciò che gli erano stati offerti 80.000 dollari provenienti dalla rapina di Denver, durante un suo viaggio a St. Paul. Goddard e gli altri investigatori si riunirono a St. Paul, pensando che se i soldi erano lì, i banditi non potevano essere lontani. Escogitarono un piano, che sembrava infallibile, coinvolgendovi ispettori postali, banchieri, il contrabbandiere di alcol Otto Schulz, e figure del sottobosco malavitoso della città...troppa gente In particolare, il banchiere di Cincinnati era talmente eccitato dal suo coinvolgimento nell'avventura, da raccontarlo a tutti, anche ai giornali di St. Paul, che non potevano certo tacere la ghiotta notizia. Il piano scoppiò in faccia gli investigatori, che in seguito non impiegarono più le stesse energie profuse in quell'occasione, sebbene riuscissero comunque a recuperare 80.000 dei 200.000 dollari rapinati, insieme a 73.000 dollari in obbligazioni rapinati tre mesi prima di quelli di Denver a Walnut Hills, Ohio, rapina nella quale si riteneva fossero coinvolti Nick Trainor e Harvey Bailey, due dei banditi di Denver. Ma la pista era ormai fredda, i testimoni si erano allontanati, e alla fine... NESSUNO FU MAI PROCESSATO E CONDANNATO PER LA RAPINA DEL SECOLO A DENVER! Dodici anni dopo la rapina, il 1° dicembre 1934, il Dipartimento di Polizia di Denver dichiarò ufficialmente chiuso il caso, poiché tutte le persone che si pensava vi fossero coinvolte erano morte o in prigione (ma per altri reati). Nicholas Trainor e Robert Knapp erano morti. Harvey Bailey stava scontando l'ergastolo a Alcatraz, condannato per un rapimento. James Clark stava ugualmente scontando l'ergastolo, in un penitenziario dell'Indiana. Florence Thompson e Maggie Shecog erano state uccise. Otto Schulz viveva in California, e avendo detto tutto quel che sapeva non poteva ormai offrire più alcun aiuto. Noi, invece, non abbiamo ancora detto tutto. Nel 1950, James Clark, già condannato all'ergastolo, fu graziato, e uscì di prigione. Andò a vivere in una piccola fattoria nel Kansas, vicino alla sua famiglia, e qualche tempo dopo rilasciò un'intervista a un inviato del Denver Post. Nell'intervista, Clark disse che c'erano in realtà tre membri della rapina alla Zecca ancora in vita. Il terzo era stato in carcere con lui nell'Indiana. "Uno di loro è ancora lassù dove mi trovavo", disse Clark, "se hanno trovato me, dovrebbero essere in grado di trovare anche lui". Ma, a quanto sembra, nessuno lo ha mai cercato...e allora è davvero tutto petronius1 punto
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Aggiungo che il povero Capodistria per modernizzare un paese molto arretrato si trovò costretto ad inimicarsi molte delle famiglie nobili dell'epoca, con metodi anche apparentemente dispotici, egli venne accusato anche di ambire al trono ellenico...per tali ragioni nel 1831 venne assassinato, mentre si dirigeva in chiesa, dal fratello di uno dei nobili che aveva fatto arrestare. In seguito la Grecia divenne una monarchia sotto il Re Otone di Baviera. Capodistria è al giorno d'oggi considerato una delle figura più importanti della storia e politica della Grecia moderna tanto da essere effigiato anche sulla corrente moneta da 20 centesimi di euro.1 punto
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Mi ha fatto molto piacere leggere le tue parole, che mi confortano moltissimo, sarà pur vero che il prezzo d'acquisto è stato leggermente superiore di quello da te indicato (60 euro), ma non fa nulla, apprezzo davvero tanto la tua sincerità e di tutti (o quasi) quelli che scrivono su questo forum (magari qualcuno è anche troppo sincero ;) ) Tale esperienza mi sarà comunque utilissima per futuri acquisti della tipologia e non solo. Che altro dire, grazie ancora per tutto e alla prossima! (Alessandro, comunque:D:D)1 punto
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Dal 1771 al 1803; tuttavia per quanto riguarda i Colloredo anche le coniazioni del principe arcivescovo di Olmutz, cardinale Antonio Teodoro di Colloredo Mels e Wallsee, salito al trono nel 1777.1 punto
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Quanto varrebbe la nostra collezione, non importa cosa abbiamo collezionato, se improvvisamente non esistesse più nessun'altra persona al mondo che collezionasse le stesse cose? Nulla. Non varrebbe più nulla. Il valore dell'oggetto collezionato esiste solo perché ci sono altre persone che collezionano lo stesso oggetto. Ecco perché scrivevo che il collezionismo è un fenomeno di gruppo. Ma questo riguarda un valore assegnato agli oggetti collezionati. Può un soggetto collezionare senza dare un valore venale agli oggetti, ma solo un valore personale, "spirituale", tolto il prezzo che può aver pagato per quegli oggetti? In questo caso, anche se il soggetto fosse da solo, la sua collezione e il suo collezionare non perderebbero di valore, almeno non per quel soggetto. In questo senso, può essere un fenomeno personale e non di gruppo? Che ne pensate?1 punto
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Dunque: irrazionale, compulsivo… ma proprio dell'essere umano. Il collezionismo, quindi, sembra costituire una caratteristica importante e propria dell'homo sapiens, anche se la sua oggettiva inutilità, il suo "non senso", rendono molto difficile comprendere le ragioni della sua presenza nel comportamento umano. Una presenza che sembra avere un ruolo positivo nello sviluppo della personalità: è significativo, infatti, quanto osservato dagli antropologi, ovvero che nei gruppi umani "border-line", dal comportamento asociale, sembra essere assente la spinta al collezionismo. Al contrario, nelle società meglio integrate, più colte (ma non necessariamente più ricche in senso economico) e più attente ai valori, il collezionismo è la norma, anche se spesso è rivolto verso un'oggettistica di basso costo. Dunque: irrazionale, compulsivo… eppure il collezionismo rappresenta un valore culturale positivo e con chiari connotati valorici.1 punto
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Ed era libero dal servizio...non so se ho reso l'idea....e pensare che ci sono persone che si girano dall'altra parte o fanno finta di niente...o peggio ancora che lavorano a tassametro. Hai dato veramente lustro alla divisa che porti. Grazie...anche a nome di tutti quelli che lavorano ogni giorno senza rubare e che svolgono il loro lavoro, spesso umile e silenzioso, e che purtroppo viene reso spesso vano da quella massa di ladroni che vanno avanti presentando rimborsi spese e intrallazzando, perchè già quello che intascano senza lavorare non gli basta..... speriamo che il nostro paese cambi rotta...perchè tra dame nere...re e regine delle bustarelle...siamo messi davvero male. Grazie ancora.....1 punto
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Che orgoglio! La consapevolezza di aver salvato una vita, renderà più bella la sua vita!1 punto
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Grazie @@cembruno5500 per la tua simpatia verso i miei confronti, sei uno dei pochi curatori (se non l'unico) a correggermi nei miei errori ed a indirizzarmi nel cammino, credo che qui più di qualcuno debba prendere il tuo esempio. Non ti conosco ma stimo moltissimo. Saluti da nando121 punto
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di certo, la ghianda era nota dai tempi dei tempi come testimoniano anche questi reperti dell'epoca: scusate ma non ho resistito!!! :crazy: :crazy: :crazy:1 punto
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Assieme ai rari incusi di Lao e Siri/Pixunte , ancora in asta ACR 19 lotto 89 , 11/11/2015 , il piuttosto raro statere incuso a doppia leggenda QPO TE . Moneta , forse , di " alleanza " tra Crotone e Te(rina) o Te(mesa) : l' identificazione di quale sia la seconda Polis è tuttora controversa e sull'argomento molto si è scritto e nulla , ad oggi , può dirsi definito . Unisco i due esemplari in Londra BMC , il primo catalogato nel volume Italy al n: 24 di Crotone , il secondo di successiva acquisizione ( 1946 ) : entrambi lì classificati come ascrivibili a Terina . Aggiungo l'esemplare in Gorini ( la monetazione incusa della Magna Grecia 1975 ) per il quale l'Autore non sceglie tra Terina e Temesa . Per gli ulteriori tipi a doppia leggenda QPO TE , sarebbero interessanti maggiori elementi ( e migliori fotografie ) degli esemplari in Attianese ai nn. 274 e 275 , riportati , anche con altri tipi , pure nell'allegata serie IX dallo studio di Montesanti ( la monetazione d'impero e d'alleanza di Crotone 2008 )1 punto
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No Claudio, questa che hai postato non è adatta per un confronto con quella di Vince, per il semplice fatto che è un contorno liscio, che poi, onestamente, Fdc non glielo darei, il dritto, dalla foto, non mi pare compatibile con tale conservazione (vedi zona intorno alla parte alta della testa e parte della guancia) Quella di Vince, dalle foto, per me è sullo Spl/Fdc... pieno e comodo. Lustro vivace nel campo, un pochino più rado sui rilievi. Bell'esemplare, complimenti1 punto
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Non sono uno specialista del settore (seguo le bizantine di Sicilia), però è un'ipotesi da non scartare completamente. Il Dr. Mi sembra proprio quello.1 punto
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Sempre per rimanere in tema di charme e classe ecco una Head and Tail "flipping coin" cioe' una moneta/gettone per giocare d'azzardo il "Testa o Croce" trovata su un marciapiede in Reno, Nevada.:)1 punto
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Buondì Già che siamo in tema, posto un gettone e il luogo per... l'utilizzatore finale. apollonia1 punto
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