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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/04/15 in tutte le aree
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Avevo lanciato un assist a tutti coloro che la desideravano, ma nessuno, e dico nessuno, ha saputo leggere tra le righe Mi cito quanto avevo scritto: Quindi, riepiloghiamo quello che era pacifico: - Moneta garantita autentica da noto perito Romano - Moneta gradevolissima in mano, colpetto presente, ma non drasticamente deturpante. Bellissimo rovescio - L'utente, conosciuto di persona, si è dimostrato gentile, simpatico e disponibilissimo ad una vendita seria perchè aveva chiaramente necessità di monetizzare Quindi, mentre ci si perdeva tra le miriade di congetture inutili, tra cui non ci dimentichiamo anche quella di definire "s*****a" questa bellissima moneta, che per inciso è una moneta agognata e desiderata da tanti, me la sono comprata. Ringrazio ancora l'utente che alla fine, ha scelto consapevolmente di darla a me anzichè ad un commerciante, lasciandomela ad un prezzo da commerciante. Era l'occasione della vita per avere una moneta costosa, molto molto bella, desiderata ad un prezzo da sogno. Ma era una moneta "s*****a"!!!!! Macchissenefrega? ad avercela la moneta "s*******a"... a quel prezzo poi ;) E vi ci metto pure la foto del R/, guardate che bello con la leggerissima patina che ha10 punti
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Mi faccio carico , con molto piacere , della richiesta di @@margheludo , espressa nel suo intervento sulla “bocca della verita’” per trattare brevemente dell’ Isola Tiberina a Roma . L' Isola Tiberina nacque nell’ antichita’ preistorica in modo alluvionale per accumulo progressivo di detriti , si trova al centro di Roma in un’ ansa del Tevere , poco dopo il moderno Ponte Garibaldi che unisce Via Arenula a Piazza Gioacchino Belli in Trastevere e quindi a Viale Trastevere . Nella grande pianta marmorea di Roma fatta costruire da Settimio Severo , la Forma Urbis Severiana , era chiamata “inter duos pontes”, infatti e’ collegata alle due rive opposte del Tevere dagli antichi Ponte Cestio e Ponte Fabricio . La leggenda tramandataci da Tito Livio narra che l' isola si formo’ nel 510 a. C. dall’ accumulo dei fasci di spighe del grano che era mietuto in Campo Marzio , terreno all’ epoca di proprietà del re Tarquinio il Superbo , in realta’ l' isola ha origini e basi ben piu’ solide dei fasci di spighe , formatasi gia’ in epoca preistorica per motivi naturali di accumulo di detriti alluvionali . A seguito di una pestilenza scoppiata nell’ Urbe nel 292 a.C. e in seguito a voti ed anche su indicazione degli aruspici , venne costruito nell’ isola un Tempio ad Esculapio , Dio della medicina , il cui culto fu introdotto a Roma proprio in questa data e in questa occasione . Circa nella prima metà del I secolo a.C. l’ isola venne ampliata ed edificata in opera quadrata , insieme a questi lavori vennero costruiti i Ponti Fabricio e Cestio poi ristrutturati dai futuri Imperatori ; sfruttando la forma oblunga dell’ isola venne ideata la forma di una nave di cui oggi è ancora visibile parte della prua o piu’ probabilmente della poppa , costruita con blocchi di travertino che rivestono l' interno in tufo peperino ; essendo ricoperta di travertino e non di marmo fa supporre che la "nave" venne costruita in un' epoca non posteriore alla Flavia , piu' probabilmente in epoca augustea quando Vipsanio Agrippa costrui' il vicino Ponte di Agrippa , oggi Ponte Sisto , anch'esso in origine in travertino . Al centro dell’ isola vi era un obelisco che raffigurava un albero maestro di una nave a ricordo dell' arrivo nel 292 a.C. da Epidauro del culto della divinità . Due anni prima infatti alcuni saggi pellegrini si erano recati nella città greca per consultare la divinità dopo una grave pestilenza , il mito vuole che un serpente , simbolo del dio , si allontanò dal Tempio e salì sulla nave ed una volta giunti a Roma lo stesso animale scese sull' isola stabilendovisi , dopo la costruzione del Tempio dedicato al dio, si racconta che la peste svanì miracolosamente . Il Tempio di Esculapio venne inaugurato nel 289 a.C. e sorgeva nella parte meridionale dell’ isola , verso la foce del Tevere , nel luogo che oggi e’ occupato dalla chiesa di San Bartolomeo , dentro la Chiesa un pozzo prenderebbe la posizione di una fonte collegata in antico al santuario . Ai lati del tempio si trovava un portico per l' accoglienza dei pellegrini e soprattutto dei malati . Nella parte settentrionale si trovavano alcuni piccoli santuari legati a culti particolari , ora situati fra le fondamenta del moderno Ospedale Fatebenefratelli . Questi due Templi erano dedicati nel 194 a.C. a Fauno e Veiove , vi era anche un sacello dedicato a Iuppiter Iuralius "garante dei giuramenti" , dove oggi si trova la chiesa di San Giovanni Calibita , nella quale un pavimento musivo mostra una dedica al dio e un altare dedicato al dio Semo Sancus , di origine sabina . Altri culti attestati storicamente sull' isola erano rivolti a Tiberino e Gaia , e a Bellona . Al posto dell' Obelisco , dopo la sua scomparsa e i cui frammenti si trovano a Napoli , che rappresentava l’ albero maestro della nave , venne eretta una colonna poi trasferita nel portico della Chiesa di San Bartolomeo , questa colonna si frantumò nel 1867 a causa dell' urto di un carro . Oggi sul luogo si trova una piccola edicola fatta costruire da Papa Pio IX nel 1869 da parte di Ignazio Jacometti , dove nelle quattro nicchie raffigurò i Santi collegati all' isola , San Bartolomeo , San Paolino da Nola , San Francesco d' Assisi e San Giovanni di Dio . Per concludere , le misure della nave tiberina erano in antico metri 280 circa di lunghezza per 76 di larghezza , misure ricavate dai frammenti architettonici ancora esistenti alla fine del XIX secolo .5 punti
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Allora finalmente ci capiamo e quoto il tuo pensiero. Personalmente non comprerei mai queste cose; lo dico consapevole che potrei andare contro i miei stessi interessi ma......anche per me non appartengono a serie ufficiali. Però c'è chi ha speso anche alcune migliaia di euro per quei centesimini. E qui, ribadisco, ognuno è libero di pensare ciò che crede (in questo senso intendevo, @@Georg)4 punti
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E allora, torniamo a volare...sulla carta ^_^ Dal Paese delle Aquile e, stavolta, dalla mia collezione: 5 franga 1939 10 lek 1940 e 2 lek 1941 petronius :)4 punti
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Il mondo andrà avanti fino a quando si avrà la libertà di esprimere le proprie idee. Se @@King John ha avuto il coraggio di pubblicarle in un libro, tanto di cappello. @@Caio153 tu hai il diritto di criticare, ma anche il dovere di rispettare i toni del normale confronto di idee. Puoi avere anche ragione, ma se lo fai con questi toni passi dalla parte del torto4 punti
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@@cristianaprilia : capisco perfettamente il ragionamento di TychoBrahe, e sono certo che sia il più logico, così come apprezzo la tua sincerità. Io non biasimo nessuno, né mi metto a giudicare. Sono quasi dieci anni che sono sul forum, e soprattutto nei primi anni ho conosciuto persone che come me erano disposti ad aiutare il prossimo a costo di rimetterci qualcosa. Purtroppo di quegli amici ne sono rimasti pochi. Molti se ne sono proprio andati per via dello spirito diverso dai principi che ci hanno uniti che si respira qui sul forum. A molti di loro ho anche fatto favori a prezzi di costo, come quando ho ceduto al prezzo di emissione una divisionale 2002 del Vaticano a un utente del forum che non era ancora riuscito ad entrare nelle liste. Io sono fatto così. Un gesto del genere sono certo che cementa un'amicizia per sempre, e questo mi ripaga mille volte del denaro che avrei potuto spuntare vendendo la divisionale in più che avevo ricevuto. Il senso dei miei messaggi è il medesimo. Spero che ci sia qualcuno che vive l'altruismo come un piacere e se può contribuire a risolvere il problema a chi vive dall'altra parte del mondo (se fossi in Italia organizzerei personalmente il viaggio, per questo sono disposto a contribuire con le spese) lo fa con vero gusto d'amicizia, ma se questo non accade non mi cambierà la vita. Purtroppo di delusioni ne subiamo tutti in continuazione. Diciamo che una in più non mi stupirebbe, ma se trovassi che sa smentirmi sarei veramente felice ;)4 punti
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:) buongiorno a tutti,ecco una dui soldi di Genova...moneta molta diffusa,ma vi mostro,perche li rimane ancora belli relievi,anche se il metale a un po sofferto,penso piacevole quantunche... ^_^ ci ne son state piu belle.. mah??!!.. il bordo con strie...3 punti
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Tornando un attimo sull'aquila, volevo condividere questa: https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2309&category=46236&lot=1950800 PAPHLAGONIA SINOPE Drachm, about 425-410 BC. AR 6.11 g. Head of eagle l., below, dolphin l. Rev. Two plain and two incuse lozenges, in the upper incuse lozenge, D. SNG von Aulock 6835var. (E on rev.). Rare variety of excellent style. Oval flan. Extremely fine Provenance: R.A. van Every collection and auctions Glendining & Co., London July 9, 1963, 97; Bank Leu AG, Zürich 15 (1976), 272 and Numismatic Fine Arts, Inc., Beverly Hills XVIII/1 (1987), 169.3 punti
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Le cose saranno andate come sempre: 1. un soggetto X contatta il suo fornitore abituale (e penalmente perseguibile) che lavora in zecca; 2. si accordano sul battere una moneta con metallo diverso da quello previsto 3. il soggetto X fornisce al contatto il tondello (o piu' tondelli) in metallo non conforme 4. Si batte la moneta....si porta fuori alla solita maniera truffaldina 5. Si intasca il corrispettivo ET VOILA' CREATA LA RARITA' Ovviamente la moneta risulta coniata...in zecca...ma che valore numismatico può avere? Valore di intrallazzo. Lanfranco sembra si divertisse a fare queste cosucce e per questo nel 1929, dopo le ultime alzate di ingegno...venne trasferito a Lucca..e fine del suo regno in zecca, durato dal 1910 al 1929....e in quel periodo...riconii a go go...3 punti
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Ciao @@blaise erano gratuiti, vedremo se ne hanno altri.... Ieri c'era anche Roberto Ganganelli che ha parlato e sicuramente a breve scriverà sul giornale della Numismatica, e ne parlerà bene, come ha fatto d'altronde ieri. C'era anche qualche altro Lamonetiano ieri certo noi non siamo il GDN ma un network come questo ha il vantaggio della notizia in tempo reale, la velocità e poi anche il commento, le impressioni...in fondo siamo un po' giornale anche noi, di settore, ma le news le riportiamo e questa è una news importante secondo me. Intanto ho visto degli esempi di monete di Milano e medaglie, tutte di grande bellezza, e quando vedi è sempre un punto a favore. Quindi su appuntamento si potranno vedere, poi come sempre questa è una partenza e quindi bisognerà vedere sempre tutto nel tempo. E poi le piccole esposizioni temporanee a rotazione a tema, aspetto secondo me molto importante per la divulgazione della numismatica e anche la medaglistica perché comprendere all'interno di un tour di grandi capolavori d'arte, in una prestigiosa biblioteca qualche moneta e medaglia è secondo me motivo di creare stimoli e curiosità nel visitatore. Giorno fa feci in piazzetta una discussione " quando si vuole....quando si può..." partii da lontano dal virtuoso esempio espositivo di Ozieri in Sardegna, in realtà poi il messaggio voleva arrivare anche a grandi realtà nazionali, anche città come Milano. A Milano non mancano di certo le monete, forse ne abbiamo anche troppe...,certamente su appuntamento si possono vedere...ma l'esposizione a tema anche simbolica che una volta in città si facevano fanno divulgazione per quelli in cui la fiammella non si è ancora accesa. Un conto è quello che sa e che studia già, e siamo già in una fase successiva, un conto è uno che vuol capire, orientarsi, iniziare...e Milano ha monete ma anche grandi spazi per esempio come il piano terreno del bellissimo nuovo Museo Archeologico in Corso Magenta a disposizione proprio per sole Mostre temporanee. Ultima riflessione l'iniziativa parte nell'ambito della Curia milanese e hanno parlato ovviamente anche i loro rappresentanti, alla fine nel dopo conferenza ho parlato con un loro responsabile, gli occhi non mentono mai, vedere gli occhi di una persona vuol dire capire molto, questi occhi brillavano per aver fatto una cosa che reputavano giusta, utile, importante, diciamo anche di orgoglio....e quindi potrei concludere quando si vuole....quando si può...3 punti
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Cosa ne penso io? Uno stupendo esempio di numismatica...io ho una moneta da due euro in platino, oro e diamanti del 2002. Autentica e superperiziata..... Ma non scherziamo dai....una moneta da ire 100 in oro millesimata 1981....povera numismatica...fosse anche periziata dal Padreterno....si tratta di una grande e grossa bufala....nella migliore delle ipotesi un esemplare coniato a bella posta negli anni d'oro del tutto fuori dalla zecca di Roma...bastava mettere un tondello in oro sulla pressa a colpo singolo ed il gioco era fatto...comunque...de gustibus...si continui pure a collezionare bufale.3 punti
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Tornerei a terra o, meglio, sott'acqua :D :D un polipo su di un'Emilitra di Siracusa, IV° secolo a.c.3 punti
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Eppur si muove....anche a Milano....dissi qualche giorno fa in un post, oggi è effettivamente successo qualcosa di nuovo a Milano. Anticipando i media del settore :blum:, diamo notizia dell'apertura avvenuta stamattina a Milano davanti a rappresentanti di Associazioni,Società, Circoli, Università, del Gabinetto Numismatico della Veneranda Biblioteca Ambrosiana. A darne notizia il Curatore Prof. Giancarlo Alteri che ha poi portato i convenuti a vedere i luoghi dell'esposizione attuale e del Gabinetto dove erano esposti degli esempi di monete e medaglie. E' indubbiamente una partenza ma la volontà di catalogare e portare alla conoscenza questi pezzi c'è, compresa una futura messa on line degli stessi. Il Medagliere è formato da più di 20.000 pezzi tra monete greche, romane, monete medievali, rinascimentali, molte medaglie, papali in testa, circa 950 pezzi di monete milanesi tra cui diverse rarità. Emersione e catalogazione, mostre espositive a rotazione a tema, visite per studiosi e appassionati per vedere alcuni di questi pezzi mi sembra un programma importante. Ci è stata consegnata una bella brochure e un DVD contenente delle medaglie. Possiamo dire che oggi la Milano, e non solo, numismatica e medaglistica , può sorridere ... P.S. Segue programma delle Mostre già previste di monete e medaglie a tema e a rotazione.2 punti
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Buongiorno, domenica scorsa ho preso per 50 centesimi, questa bella monetona da 50 pesos messicani 1982. Pesa quasi 20 grammi e raffigura la dea della Luna degli Aztechi, dal nome impronunciabile : Coyolxauhqui. Sulla moneta è raffigurata una pietra con l'immagine della dea, rinvenuta presso il luogo dove sorgeva il Tempio Maggiore di Tenochtitlan (l'odierna Città del Messico). La moneta è molto comune, coniata in oltre 222 milioni di esemplari; ma la raffigurazione della dea è veramente ricca di particolari e riprende alla perfezione la pietra ritrovata.2 punti
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Qui abbiamo un bel rapace che è anche lo stemma della città dove fu battuta la moneta: l'Aquila. E poi questo nominale è il cavallo....vale doppio? :blum:2 punti
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Ragazzi, non conosco a fondo la materia perchè non colleziono tali monetazioni. Eppure mi viene da chiedermi perchè, una volta espressa una opinione la cosa non possa finire lì. C'è una persona che rivendica una tesi (spiegata in pubblicazione) prendendosi la responsabilità di ciò che ha scritto. E anche rivendicando la correttezza delle sue ipotesi (e ci mancherebbe, altrimenti che pubblicava a fare?). Un'altra persona non è d'accordo. Si parla, si discute un po', poi basta però, altrimenti si sfocia in un inutile litigio che non giova a nessuno. Un po' come quei popoli che si fanno la guerra ma non si ricordano nemmeno perchè. Avete detto la vostra, uno per difendere le proprie idee, l'altro per contraddirle con sue argomentazioni... E' proprio così strettamente necessario litigare? L'autore del libro in questione non ritratterà mai le sue idee, quindi Caio mettiti l'animo in pace: non avverrà, altrimenti, se non ci credesse, non avrebbe pubblicato un libro in merito. E sarebbe anche stupido se ora, a libro pubblicato, ritrattasse subito tutto. King John, d'altro canto, una volta che hai dimostrato,a tuo dire, la veridicità delle tue affermazioni, si può andare oltre... Sbaglio ragazzi?2 punti
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Buonasera. Sto leggendo il libro e mi sono fermato al capitolo sulle monete di Alessandro Magno, perché credo che un utile banco di prova come punto di partenza per dimostrare che a volte i monogrammi sulle monete possono anche essere dei numeri sia la monetazione descritta nell’opera di Martin J. Price The coinage in the name of Alexander the Great and Philip Arrhidaeus: a British Museum Catalogue, 2 vol. Swiss Numismatic Society (Pub.) in association with British Museum Press, Zurich, 1991, con la presentazione lasciata in inglese che segue. A two-volume set corpus of coins arranged by mints (listing over 4,000 types), with large indices of monograms for quick reference. Certain to be the standard reference for many decades to come. 637 pages and 149 excellent plates. Aggiungo che varie pagine sono dedicate ai simboli e monogrammi, alle attribuzioni e ai metodi di studio, con più di 80 pagine specifiche sulle lettere greche e i monogrammi. Per stabilire una corrispondenza lettera-numero credo che la numerazione ionica (o alfabetica) sia ideale come base, potendo esprimere anche grandi numeri che, come ipotesi, dovevano essere rappresentativi dei contingenti di monete coniate con quel particolare monogramma. Ad es., il numero 100.000 poteva essere formato della combinazione per sovrapposizione o accostamento (come ipotesi corrispondenti alla moltiplicazione) dei simboli ionici dei numeri 10 e 10.000 oppure 100 e 1000, ferma restando la possibilità di inversione dato che, cambiando l’ordine dei fattori, il prodotto non cambia. Naturalmente lo stesso numero 100.000 poteva risultare dal prodotto 5 x 20.000 oppure 50 x 2000 (come pure invertendo i fattori), ma sarebbe molto strano ritenere che entrambe le simbologie potessero coesistere su una moneta, come pure pensare che su uno statere, per fare un esempio, ci fosse un numero che indicasse non il numero di stateri coniati, bensì l’equivalente in dramme. Il fatto poi che su una moneta ci potesse essere un numero accanto a un suo multiplo o sottomultiplo (quindi due diversi monogrammi) per ripetere un dato che si poteva dedurre da una semplice relazione matematica (1 statere = 2 dramme) non è logico. Perché mai due monogrammi diversi per ripetere le stessa informazione invece di dare con uno l’informazione – poniamo pure – numerica e con l’altro una delle tante, importanti informazioni attribuite ai monogrammi (marchio di controllo della zecca, etnico della città, ecc.)? Un’altra domanda è come spiegare la stessa coppia di simboli su monete che ricoprono un intervallo ponderale di due ordini di grandezza, dal decadramma che pesa qualche decina di grammi al trentesimo di tetradramma che pesa qualche decimo di grammo. Stessa numerosità di emissioni così diverse? E gli esempi, specie in quel di Babilonia, non sono pochi. apollonia2 punti
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E allora intavolate una discussione solo ed unicamente numismatica nella quale entrambi esponete le vostre tesi. Guarda non ho niente contro di te e mi sento solo di consigliarti di mettere da parte le polemiche e puntare solamente sul dibattito scientifico. Un paio di anni fa io ed altri amici ci trovammo in una situazione simile alla tua e per esperienza diretta posso dirti che la polemica non serve a niente. Secondo te le cose scritte sono tutte sbagliate? Bene, smonta le sue tesi. Ma almeno permettigli di difenderle senza far morire la discussione sul nascere.2 punti
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Un modo per "sentire" l'unità nel mondo della numismatica è quello di partire dall'idea di base intrinseca a questa disciplina, la numismatica è una disciplina storica, le monete sono un punto di vista da cui partire per ricostruire e combinare le preziose tessere del grande mosaico storico, ne consegue che chiunque "senta" propria questa idea, questa sensibilità storica, nel momento in cui osserva e maneggia una moneta è unito a tutti quelli che condividono con lui queste emozioni, sono le diverse sensibilità che distinguono o uniscono e la sensibilità storica non appartiene a tutti quelli interessati o gravitanti in qualche modo attorno alle monete, però, ed è questa una cosa importante da tenere sempre presente, la sensibilità storica appartiene anche a tante persone che di monete ne sanno poco o nulla e cionondimeno sono parte di questo sentire unito, queste persone sono bacini preziosi per fare squadra. Il potenziale della numismatica come catalizzatore di interesse storico e culturale ad ogni livello è enorme, si possono fare molti esempi ma quello più "potente" a mio avviso sono gli sguardi dei ragazzi davanti a una moneta greca o romana mostrata durante lezioni di latino e greco, la divulgazione è un motore fondamentale per esprimere questo potenziale e credo che circoli e associazioni culturali abbiano questo compito in primis, uno strumento privilegiato a tal fine potrebbero essere delle biblioteche specializzate destinate a tutti e non solo a elites di studiosi e accademici, sarebbero preziosi luoghi di incontro e di formazione tra le tante anime di appassionati di numismatica e altre discipline storiche.2 punti
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Non capisco tutta questa ostilità per queste tesi riportate da King John...giuste o sbagliate sono frutto di un lavoro ed uno studio e come tali meritano un dibattito onesto senza insulti e cose varie... Non conosco questa monetazione, non conosco bene l'argomento ma dopo questo polverone so solo che comprerò il libro per cercare di capirci qualcosa, perchè per quanto possano essere ipoteticamente sbagliate determinate cose, sicuramente ce ne saranno altrettante giuste che possano fungere da base per eventuali futuri studi. Gaetano2 punti
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Ad essere precisi, nel 2007 non si fece a botte Era la prima 2€ commemorativa di Monaco. Nessuno nemmeno sapeva di questa moneta Kelly Ci fu una mostra per ricordare la principessa. Ogni visitatore aveva diritto, dietro espilicita richiesta al bancone e presentando il biglietto di ingresso, ad una moneta Kelly. Pochissimi visitatori ne fecero richiesta. Mi sembra costasse 115€ Dopo un paio di mesi il prezzo di mercato comincio' a gonfiarsi A botte fecere in occasione della emissione divisionale 2009, con intervento della gendarmeria locale Solo per la precisione2 punti
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Sì, l unica differenza, a detta proprio di LANZ, sono i certificati di lecita provenienza, non prescritti dalla loro legge, per certe monete. Così una parte dello scavato può arrivare in Germania e forse lì, circolare liberamente. Roberto2 punti
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Capisco il tuo ragionamento @@TychoBrahe, ma dopo tutto questo forum ha sempre cercato di contribuire, ove possibile, ad aiutarsi l'uno con l'altro. C'è stata a suo tempo una baraonda tale per mantenere le razzie in vita, nonostante questo forum non sia nato per questo, che adesso farei fatica a capire uno spirito diverso da quello che ispira le razzie stesse... Allora, se fosse come sostieni tu, avrebbe ragione chi ritiene che su questo forum c'è solo gente che scrive e segue le discussioni per tornaconto personale e per speculare in ogni occasione possibile. Dopotutto sarebbe piuttosto ipocrita e meschino diventare particolarmente "generosi" in occasione delle festività natalizie partecipando alle iniziative tipo "Strenna", e pensare al proprio portafoglio durante il resto dell'anno... Non sei d'accordo con me ? Io, in ogni caso, spero che qualcuno possa aiutarmi. Non pretendo nulla, ma diciamo che se qualcuno mi facesse questo favore sarei molto felice di poter ricambiare alla prima occasione. Sono sicuro che se dicessi che metto a disposizione una serie di Andorra o la commemorativa Proof vaticana 2015 come contropartita per questa moneta monegasca, magicamente apparirebbero aiutanti come funghi...2 punti
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Ma in questo caso tornare a volare può essere utile.... :blum: e bello se questo permette di far vedere l'augustale, far vedere una moneta così forse sarebbe toccato ad altri, ma ormai vedo che devo spaziare su tutto anche nelle sezioni e alla fine non è poi neanche un male... Siamo a Messina con Federico II di Svevia ( 1197 - 1250 ), moneta che si richiama a modelli classici con ancora l'aquila ma anche in questo caso vediamo l'aquila ma in realtà la rappresentazione va ben oltre in quanto è simbolo degli Hohenstaufen, ma nel contempo Federico stesso era l'aquila, come alcuni sovrani dell'antichità. Quindi altra personificazione di un animale come l'aquila che assume le sembianze dell'Imperatore....poi c'è la indubbia bellezza della moneta, l'oro e il successo della stessa.... Come potete vedere forse diremo ovvietà per alcuni...per altri sicuramente meno ....di certo parliamo di alte simbologie nelle grandi monete della nostra monetazione, altissimi esempi....di certo si divulga....2 punti
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Adesso "Quelli del Cordusio" sanno cosa organizzare .... magari dalla prossima primavera :pleasantry:2 punti
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segnalo questo reportage: http://www.vice.com/it/video/archeologia-criminale-vice-on-skytg24-full1 punto
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Affascinato dai monetieri artigianali visti qui sul forum ne ho commissionato uno in stile classicheggiante alle magiche manine di mio padre...ecco qui il risultato1 punto
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Allora..sicuramente è stata coniata in zecca ed è autentica...ma non fa parte della numismatica, così come il cent mole...sono...a mio parere...due patacche anche se realizzate con materiale creatore originale..no..non sono numismatica...solo souvenir1 punto
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@Il*Numismatico Ma allora è una bellissima storia con un lieto fine! ... e tutti vissero felici e contenti, inclusa la monetina s*****a (ma chi se ne frega veramente!) che si è trovata una nuovo "principe". Grazie per l'aggiornamento e goditi la moneta! Saluti, Njk1 punto
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Non si tratta di un grosso ma di un aquilino minuto (denaro) della zecca di Pisa. Questo si può verificare proprio per il tipo della moneta e in particolare dell'aquila, oltre che dalle dimensioni rispetto al dito dell'utente nella foto postata. La forte usura di cui ha parlato del resto è un'ulteriore conferma. Saluti cordiali MB1 punto
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Bella, la parpagliola. Noi diciamo sempre che era monetina di poco valore ma corrispondeva a circa un'ora di salario infatti i salariati guadagnavano dai trenta ai quaranta soldi al giorno e la sua famiglia (padre salariato, moglie e figlio) spendeva 24 soldi per i tutti i pasti giornalieri che diventavano 27/28 se aggiungiamo il sale, il carbone o la legna, le candele, il tabacco e il sapone... quindi ben poco restava per abbigliamento, affitto e altre spese voluttuarie. Allora spesso accadeva che la moglie andasse a servizio presso le famiglie dei più ricchi, per arrotondare il bilancio familiare, così poteva guadagnare la misera cifra di 15-20 denari all'ora e in questo caso la parpagliola rappresentava oltre due ore di lavoro. Tutto questo per dire che con quella cifra poteva starci un bel minestrone per sfamare uno dei tanti sfortunati di quell'epoca.1 punto
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@@dabbene Un passo davvero importante per la nostra Città!!! Ma secondo Lei/Voi in questo Gabinetto cosa ci può essere di sabaudo??? Sono interessatissimo alla cosa... Un sincero complimento a coloro i quali hanno reso possibile tutto questo.1 punto
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se un libro è nuovo, è nuovo e si assume la responsabilità di dire cose mai dette da altri. Altrimenti il libro è copiato e dentro ci riconosci i testi citati nella bibliografia. Semplice...1 punto
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Mi sono riletto con molto piacere tutta la discussione (a cui avevo anche partecipato) e mi complimento con te per l'acquisto: hai fatto benissimo... Leggevo infatti tra le vecchie regole fondamentali del collezionista scritte ai tempi da Ambrosoli & Co. che certe volte durante il proprio percorso collezionistico ci vuole il coraggio di cogliere al volo le opportunità che si presentano. ;) E mai nick come il tuo fu più appropriato in questa occasione a fronte dei tanti pseudo collezionisti / investitori / traffichini che bazzicano il giro. Saluti Simone1 punto
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Non l'ho presa come una critica, quello che dici tu è vero! Ho voluto specificare semplicemente per rendere più chiaro ciò che intendevo, e per evitare che passassero messaggi da "integralisti" :)Ps: in effetti, a rileggermi, sembro piuttosto polemico. Pardon, non era mia intenzione :D1 punto
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Chiamerò Umberto...ma credetemi...questa non è più numismatica...è mercatino collezionistico.1 punto
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In questa serqua (termine peraltro adatto al contesto, derivando etimologicamente dalla parola siliqua) di discussioni di valutazione inserisco questa di approfondimento, nella speranza che possa essere utile a qualche utente. La siglia BN, come monogramma corsivo in rilievo, ovvero, in incuso in carattere tipografico romano maiuscolo, è presente sui seguenti tagli della monetazione di Vittorio Emanuele II: - 100 lire (1864) - 50 lire (1864), - 20 lire (parte del contingente del 1861, dal 1862 al 1869, parte del contingente del 1870, dal 1872 al 1873, parte del contingente del 1874) - 10 (1863 e 1865) - 5 lire oro (1863 e 1865) - 5 lire argento (parte del contingente del 1862, dal 1864 al 1866, 1869, parte del contingente del 1870, parte del contingente del 1871, parte del contingente del 1872, parte del contingente del 1873 e parte di quello del 1874) - 2 lire (1863) - 1 lira (parte del contingente del 1862, 1863, 1867), - 50 centesimi (parte del contingente del 1862, 1863, 1866, 1867) - 20 centesimi (1863, 1867). Tale sigla è il monogramma della Banca Nazionale e il ruolo assunto dalla stessa nella gestione della produzione delle monete del Regno d'Italia. Con R.D. n. 288 del 1861 venne stabilito che la fabbricazione di nuove monete d’oro e d’argento sarebbe avvenuta “su appalto a seguito di pubblici incanti”. Con la Convenzione del 21 dicembre 1861, la Banca Nazionale negli Stati Sardi ottenne l’esercizio di tutte le zecche per il periodo dal 1° gennaio 1862 al 31 dicembre 1873, e, a seguito di proroga, fino al 31 dicembre 1875. La zecca di Torino fu gestita direttamente dalla Banca Nazionale, quella di Milano alla società Talanger di Parigi, quella di Napoli affidata in gestione alla società Estivant anch'essa di Parigi, sotto la supervisione della Banca. Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online 5 lire 1870 M BN in corsivo maiuscolo per la zecca di Milano. Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online 2 lire 1863 N BN in cartella in incuso per la zecca di Napoli1 punto
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Buongiorno. Nel sito del Circolo vada alla sezione "eventi", lì troverà quanto cerca. Il modulo di partecipazione, come indicato, sarà disponibile da domani. La prenotazione sarà subordinata alla disponibilità di posti dopo la riconferma dei partecipanti dello scorso anno, che raccoglieremo a Verona e nei giorni immediatamente successivi. Indichi per favore che tipo di materiale porterebbe. Cordialmente. G. Basetti1 punto
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Questa è la tessera Cristo Salvatore-Colomba corrispondente alla Minard 184. apollonia1 punto
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Io credo che si debba avere il coraggio, una volta per tutte di fare dei distinguo: Un conto è la numismatica, intesa come scienza, materia di studio, ricerca...altro è il commercio, il collezionismo che interessa la monetazione e quanto ad essa legato (libri, strumenti di precisione ecc.). Conosco collezionisti che al di la dei cataloghi non hanno mai sfogliato un volume di numismatica o partecipato ad una conferenza di numismatica e ne conosco molti altri che iniziando così oggi invece approfondiscono, partecipano e talvolta scrivono di numismatica. Certo, si tratta di settori (Numismatica, commercio numismatico, collezionismo), fortemente legati tra di loro e molto spesso tra i collezionisti e i commercianti abbiamo fior di studiosi, ma da qui a fare di tutta un'erba un fascio ce ne corre. Quando avevo 13 anni mio nonno mi regalò alcune monete del Regno, e di antichi stati italiani ed un vecchio catalogo (Il Cermentini del 1975). Ma avevo 13 anni....collezionavo semplicemente...se avessi continuato a collezionare consultando solo i preziari che escono ogni anno sarei rimasto solo un collezionista. Certo, non posso definirmi oggi, a 53 anni un numismatico, e lungi da me dal pensarlo...diciamo però che mi trovo in quella zona grigia dove stanziano collezionisti appassionati e cultori della materia...niente a paragone ovviamente di nomi come il compianto Grierson o la prof.Travaini (non me ne vogliano i molti e molti altri) che rappresentano la categoria dei numismatici "puri". Vi sono poi i commercianti studiosi, che tanto hanno dato e danno alla numismatica, in termini di studi, pubblicazioni, studio delle monetazioni (e qui, Crippa, Tevere, Varesi, Montenegro insegnano). Ed anche questi, grazie anche alla loro esperienza "sul campo" sono di un gradino più elevato di noi semplici appassionati della materia. Ma vi sono anche i venditori di fumo, i laureati in Tuttologia Numismatica, che amano fare passerelle ma che molto poco di nuovo portano alla numismatica, se non la loro presenza, spesso fastidiosa, da "servi sciocchi" appunto. Però...raramente osservo un incontro tra tutte queste "correnti"...ognuno rimane nel suo alveo e se la suona e se la canta da solo o al limite per la sua ristretta platea di interessati. Sarebbe auspicabile un bel convegno con tanto di conferenza aperta a tutti coloro che fanno parte di queste branche, dove ognuno è libero di esprimere il proprio parere...ma si sa...in un modo o nell'altro, chi snobba sempre lo troviamo. Io credo che tutti abbiano bisogno l'uno dell'altro, dal professorone al semplice collezionista, ma se non si superano queste barriere...tutto rimarrà così come è. Sapete come la penso...giusto o sbagliato che sia....l'Oligarchia numismatica pretende di detenere il copyright su tutto quanto sia riconducibile alla numismatica intesa come materia scientifica, decidendo tempi e modalità di erogazione a tutti gli altri del loro sapere. Questo forse una volta poteva andare bene..oggi nell'era del mondo virtuale non è più possibile e concepibile.E, non so perchè, anche l'evento di Taormina, al di la delle giuste note positive, mi pare una passerella dove comunque la linea di impostazione è stabilita rigidamente...mi sbaglierò...ma sono fatto così e mi piace dire quello che penso. E mi chiedo anche se invece di Taormina la location fosse stata Rho o Prato (senza togliere nulla o offendere queste cittadine) ci sarebbe stato lo stesso richiamo. E soprattutto, senza sponsor, contributi pubblici o privati. Concludo...ma davvero per la pubblicazione degli atti ci vogliono due anni? Nell'era del digitale? Mah.1 punto
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Non sfociamo nelle solite futili polemiche. Per una volta che sul forum gira un 5 lire 1914 autentico questa conversazione dovrebbe essere sacra!1 punto
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come da titolo. Se non ricordo male mi sembrava che per esportare monete dalla spagna servisse documentazione. Forse però tale documentazione non è necessaria per tutti i paesi. A mia richiesta preventiva a titolo informativo di documenti legali per l'importazione e fiscali per la legittima provenienza, questa la risposta di un noto commerciante spagnolo professionista: Ora vedo di approfondire, perché non vorrei che desse per scontate restrizioni di tipo normativo sulla tipologia di merce in oggetto: moneta = potenziale oggetto storico non esportabile liberamente? Ma non credo sia così. Da quel che mi risulta il mercato spagnolo è/era molto seguito dagli americani e credo che questo "alert" sia riferito principalmente a loro. Ho deciso di iniziare a chiedere, a una rosa di commercianti stranieri che adempimenti normativi ci sono e di riportare via via le risposte qui. Ovviamente per la privacy non dirò a quali commercianti mi sono rivolto. Come parametro di ricerca chiederò solo a commercianti professionisti. Per ora: Dall'Inghilterra: nessun adempimento per l'importazione in Italia. Da richiedere quale documentazione fiscale inovice con VAT number (partita iva). In taluni casi, quando il commerciante lo rilascia: richiedere Certificate of Authenticity Invoice generalmente è upon request. Dalla Francia: nessun adempimento per l'importazione in Italia. Da richiedere quale documentazione fiscale invoice con SIRET e/o SIREN. I più scrupolosi citano questa normativa propria della francia: cet objet ne provient ni de fouilles , ni de découvertes terrestres et sous-marines sur sites archéologiques, nide collections archéologiques. celui-ci est vendu en conformité avec la réglementation applicable respecte l'ensemble des lois et réglementations applicables à sa vente de Par ailleurs cette piece numismatique est d'une valeur inferieure a 1500 euros et peux donc circuler librement en Europe Par consequent je suis en conformité avec la reglementation d'Ebay (http://pages.ebay.fr/help/policies/cultural.html et http://pages.ebay.fr/help/policies/artifacts.html) Dalla Germania: nessun adempimento per l'importazione in Italia. Da richiedere quale documentazione fiscale invoice con Umsatzsteuer-Identifikationsnummer (numero di partita iva) e/o Anmeldenummer im örtlichen Handelsregister oder anderen Registern (equivalente numero registro imprese italiano). Alcuni, scrupolosi, quali riferimenti normativi e/o alert simili riportano quanto segue: Spero di fare cosa gradita condividendo queste informazioni.1 punto
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