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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 11/03/15 in tutte le aree
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Ciao a tutti. Vi mostro con piacere il mio ultimo acquisto: 50 centesimi "Leoni" 1924 bordo rigato. E' una moneta che io trovo straordinaria, cosa ne pensate, vi piace? Commentate la moneta. Come disse Russel Crow nel film "Il gladiatore": "Al mio via scatenate l'inferno". Pronti? Via! Vince5 punti
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Parlando sempre di aquile, le tetradramme alessandrine ne sono piene: Una volta girata a sinistra (Gallieno): Un'altra girata a destra (Probo)5 punti
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«La tartaruga disse a Zeus: "Voglio una casa tutta per me, in modo che vi possa entrare solo chi dico io!". Zeus rispose: "Avrai una casa tutta tua, ma ci potrai entrare solo tu!"» (Esopo)4 punti
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Buona giornata Il leone è tra gli animali più rappresentati sulle monete; stante in maestà, andante o rampante; coronato o non, portante i simboli regali e/o imperiali come lo scettro e il globo crucifero, oppure semplicemente un vessillo, lo troviamo in innumerevoli monetazioni, anche contemporanee. Venezia, come ben sapete, adottò il leone alato e nimbato (o non), simbolo dell'evangelista Marco suo Patrono e fece di questo simbolo il suo archetipo, il suo marchio originale, un'immagine totalizzante che rappresentava lo Stato, il suo popolo, la sua religione...tutto! Nell'osella che segue, emessa sotto il dogato di Alvise Mocenigo IV - anno IV 1766, a memoria della pace col Turco, si legge: AFRICA TIGRIS AGIT PACEM CVM REGE FERARUM ( La tigre africana stringe pace col re delle belve, ovviamente il leone rappresenta Venezia). Due animali a rappresentare due stati, due popoli, due religioni, due culture ..... e c'è anche la versione in oro saluti luciano4 punti
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Eppur si muove....anche a Milano....dissi qualche giorno fa in un post, oggi è effettivamente successo qualcosa di nuovo a Milano. Anticipando i media del settore :blum:, diamo notizia dell'apertura avvenuta stamattina a Milano davanti a rappresentanti di Associazioni,Società, Circoli, Università, del Gabinetto Numismatico della Veneranda Biblioteca Ambrosiana. A darne notizia il Curatore Prof. Giancarlo Alteri che ha poi portato i convenuti a vedere i luoghi dell'esposizione attuale e del Gabinetto dove erano esposti degli esempi di monete e medaglie. E' indubbiamente una partenza ma la volontà di catalogare e portare alla conoscenza questi pezzi c'è, compresa una futura messa on line degli stessi. Il Medagliere è formato da più di 20.000 pezzi tra monete greche, romane, monete medievali, rinascimentali, molte medaglie, papali in testa, circa 950 pezzi di monete milanesi tra cui diverse rarità. Emersione e catalogazione, mostre espositive a rotazione a tema, visite per studiosi e appassionati per vedere alcuni di questi pezzi mi sembra un programma importante. Ci è stata consegnata una bella brochure e un DVD contenente delle medaglie. Possiamo dire che oggi la Milano, e non solo, numismatica e medaglistica , può sorridere ... P.S. Segue programma delle Mostre già previste di monete e medaglie a tema e a rotazione.3 punti
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Dopo tanto volare :lol: torniamo per un attimo coi piedi per terra...anzi, nell'acqua. Quella dei fiumi, ma non per parlare di pesci, bensì di un animale che trascorre nei fiumi buona parte della sua vita...il castoro :) Siamo sempre in quella parte del mondo ufficialmente scoperta da Cristoforo Colombo il 12 ottobre 1492, e più precisamente nel Territorio dell'Oregon. Qui, i castori erano di casa e, malauguratamente per loro, vi avevano svolto a lungo un ruolo pre-monetario, poiché le loro pelli erano largamente usate come mezzo di scambio, sia tra gli indiani, che tra essi e i primi coloni bianchi. Così, quando i cittadini di Oregon City decisero di coniarsi le proprie monete con l'oro che arrivava dalla California, dove era stato scoperto in enormi quantità, non ebbero dubbi su cosa metterci sopra...un castoro :rolleyes: Le coniazioni, nell'Oregon come altrove, poterono avvenire grazie a un cavillo costituzionale. La Costituzione, infatti, proibiva ai singoli Stati o Territori di coniare monete, compito affidato esclusivamente al governo federale, ma non diceva nulla riguardo le coniazioni da parte dei privati. Otto importanti uomini d'affari fondarono la Oregon Exchange Company, che coniò pezzi da 5 dollari in oro, con al dritto un castoro, le iniziali dei soci della Compagnia (Kilborne, Magruder, Taylor, Abernethy, Wilson, Rector, Campbell e Smith, che sulla moneta formano la sequenza K.M.T.A.W.R.C.S.), la sigla T.O. per Territory of Oregon, e la data, 1849. Al rovescio il valore, la quantità d'oro contenuta (130 grani, pari a 8,42 grammi) e il nome dell'emittente. Poco dopo fece la sua comparsa anche un pezzo da 10 dollari, che riprendeva le lineee generali di quello da 5, ma dal quale le iniziali di Abernethy e Wilson erano sparite (per un motivo a tutt'oggi sconosciuto) e le iniziali del luogo di coniazione erano state modificate in O.T., Oregon Territory. Le "beaver coins of Oregon", le monete del castoro dell'Oregon, questo il loro nome ufficiale, erano d'oro puro, non ci fu alcun tentativo di saggiare l'oro o standardizzare la produzione, attività lontane dalle modeste capacità dei coniatori di Oregon City. Per essere sicuri di non sbagliare, essi fecero le loro monete di peso superiore agli standard federali: quando furono testate a Philadelphia si vide che il 5 dollari valeva 5,50 e il 10 dollari ne valeva 11. I banchieri della California, tuttavia, le valutavano molto di meno, per trarre profitto dalla loro fusione, ed in effetti la gran parte delle beaver coins finì rifusa entro pochi anni dalla loro coniazione. Coniazione che fu di breve durata, ebbe termine infatti il 1° settembre 1849, quando i due crogioli usati per la fusione dell'oro si ruppero. petronius oo)3 punti
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!nizio il 1962 con questa dracma di Paolo I, re di Grecia.3 punti
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Aquile ...sempre aquile e che aquile....rimango sul mio terreno il medievale, grande esempio a Pisa col grosso aquilino, in questo caso in versione aquila coronata, moneta che nei primi esemplari della serie richiama da vicino il rapace rappresentato sull'augustale di Federico II ( e qui siamo nei" must " della monetazione e in questo momento porgo un assist colossale a chi vorrà coglierlo :blum:....)3 punti
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Buongiorno! Aggiungo un contributo a questa interessante discussione dedicata agli animali sulle monete! Franco Belga del 19393 punti
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E' un piatto (Copertina de: Ceramiche dal XIV al XIX secolo dagli scavi archeologici di Aquileia, a cura della Soprintendenza arch. del Ven. e del Friuli-VG, 1977) di 22 di diam. della fine del XV sec. , trovato ad Aquileia, di produzione veneziana, ceramica graffita e dipinta su ingabbio e sotto vetrina.3 punti
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The Bald Eagle...what else? :D L'aquila calva (Bald Eagle) è da sempre l'emblema degli Stati Uniti, scelta fin dal 1782 per la sua lunga vita, la grande forza, l'aspetto maestoso. L'aquila rappresenta la libertà. Vive sulle cime delle più alte montagne, in mezzo alla grandezza solitaria della Natura, ha libertà illimitata. Rappresenta, anche, il massimo simbolo del potere imperiale, da Augusto a Napoleone, dagli Asburgo d'Austria agli Zar di Russia, ma credo vada dato atto ai Padri Fondatori di non pensare affatto, in quel momento, all'impero...quello è venuto dopo :rolleyes: Si dice che l'aquila sia stata scelta come emblema nazionale anche perché, in una delle prime battaglie della rivoluzione (che si combatté nelle prime ore del mattino), il rumore della lotta risvegliò le aquile che dormivano sulle alture lì intorno, ed esse volarono dai loro nidi in cerchio sopra le teste dei combattenti per tutto il tempo, facendo sentire le loro grida rauche: "Stanno urlando per la libertà", dissero i patrioti. Sulle monete, l'aquila compare fin dall'inizio, e fino a oggi: del resto, l'utilizzo di questo disegno era imposto già nel Mint Act del 1792 su tutte le monete d'oro e d'argento, che dovevano avere al dritto una raffigurazione di Lady Liberty, e al rovescio quella di un'aquila. In oltre due secoli, diverse e numerose sono state le raffigurazioni dell'aquila calva sulle monete, la mia preferita è quella dei Gobrecht dollars, così chiamati dal nome dell'incisore, Christian Gobrecht, dove, per la prima volta, l'aquila venne ritratta in natura, in volo. Il disegno si deve a Titian Peale, che avrebbe ritratto dal vero Peter, l'aquila-mascotte della Zecca di Philadelphia, che viveva nei locali della stessa, ed era libera di volare nei cieli della città. Purtroppo, tale tipo di dollaro, fu coniato in un numero limitato di esemplari solo nel 1836, e poi nel 1838-1839, e non sarebbe stato destinato alla circolazione, anche se diversi esemplari ne mostrano segni evidenti. Due furono le tipologie dell'aquila sul Gobrecht dollar, col cappello, e senza...ah no, quello era Clint :bandit: :lol: Con le stelle e senza, a me piace di più con, ma giudicate voi Il disegno di Peale e Gobrecht, fu ripreso vent'anni dopo da James B. Longacre, per il suo Flying Eagle cent e ad esso si ispirò per i suoi 20 dollari Augustus Saint-Gaudens, che considerava l'aquila di Longacre la più bella mai apparsa su una moneta americana. petronius oo)3 punti
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A volte dalla spirale del tempo ci giungono reperti archeologici che ci lasciano stupiti e ammirati per la loro eccezionalita' , modernita’ e direi anche ambiguita’ , come in questo caso specifico . La statua del guerriero di Capestrano venne rinvenuta per casualita’ , la scultura , risalente alla metà del VI sec. a.C. , rappresenta una figura maschile o almeno si ritiene tale in base alle armi che abbraccia e indossa con braccia piegate sul petto , arredato militarmente ; è una statua funeraria di un personaggio , forse di un capo guerriero o addirittura di un Re , collocata su un tumulo di terra posto sopra la tomba . Raffigura probabilmente un guerriero dell' antico popolo italico dei Piceni ; si tratta di una delle opere più monumentali e impressionanti dell' arte antica italica , e’ conservata a Chieti nel Museo Archeologico Nazionale d' Abruzzo . Il ritrovamento avvenne nel 1934 vicino al paese di Capestrano in provincia dell’ Aquila durante lavori agricoli di un terreno sotto il quale venne poi scoperta una estesa necropoli . La statua e’ ricavata da un unico blocco di pietra calcarea locale , ha un' imponenza straordinaria , fuori dal comune : è alta , senza la base , 2 metri e 10 centimetri e l' ampiezza delle spalle è di quasi 135 cm. E' un' opera realistica , ma possente , fantastica e modernissima nello stesso tempo perche’ il corpo sembra androgino , in quanto se non fosse per gli arredi militari si penserebbe piu’ , a causa dei fianchi molto accentuati e delle cosce , alle fattezze corporee di una donna , anziche’ di un uomo . Il copricapo e’ a forma di disco e copre tutte le spalle , dalla sproporzionata ampiezza , è completato da una calotta semisferica con una cresta che crea una specie di coda . Gli archeologi non hanno un' opinione comune sui lineamenti del volto , per alcuni stilizzati , per altri con maschera forse funeraria . Completo l' armamento che presenta una spada , un piccolo pugnale dal manico decorato con figure umane , un' ascia da battaglia e due lunghe lance . Bella anche la corazza con la quale il guerriero si difendeva in battaglia , la schiena e il torace , all' altezza del cuore , sono protetti da dischi , mentre l' addome e’ difeso da una lastra sagomata retta da fasce e cinghie incrociate , le gambe sono coperte da schinieri e i piedi da calzari . Ma chi era veramente questo personaggio guerriero ? Sul pilastro sinistro che regge la statua c'è una scritta incisa verticalmente su una sola riga che va letta e dal basso verso l' alto , questa scritta ha generato fin dalla scoperta dispute su dispute , forse chiarite di recente dallo studio di alcune iscrizioni simili ritrovate a Penna Sant'Andrea , in provincia di Teramo , dello stesso stile ; la scritta originaria dice : “MA KUPRí KORAM OPSÚT ANI{NI}S RAKINEL?ÍS? POMP?[ÚNE]Í” che secondo gli studiosi dovrebbe significare : "ME BELLA IMMAGINE FECE ANINI PER IL RE NEVIO POMPULEDIO" ; quindi la statua dovrebbe appartenere ad un personaggio importante , un Re , realizzata dallo scultore Anini . Alcuni hanno collegato questo Re , con un po' fi fantasia , al secondo Re di Roma Numa Pompilio , nome latinizzato . Sotto oltre alle foto della statua , una ricostruzione di un guerriero piceno con copricapo simile a quello del guerriero di Capestrano anche se di dimensioni molto piu’ contenute .2 punti
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Poi però altri tipo Blomquoist smentirono questa lega monetaria Toscana, ma parrebbe trattarsi più che altro di accordi di breve durata tra due o tre città in materia monetale, ti conviene leggere il libro della Baldassarri su " zecca e monete del comune di Pisa" dove ci sono anche altre citazioni bibliografiche....2 punti
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Ti consiglio di leggere gli studi di Herlihy che trattano proprio di questa ipotetica lega... in particolare l'intervento nel convegno di studi sulle zecche minori toscane del 1967 (i cui atti sono pubblicati, anche se di non facile reperibilità)...2 punti
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All'esterno, una guardia, la cui pistola era caduta a terra, si nascose subito dietro una macchina parcheggiata, un'altra lasciò cadere i sacchi di dollari che portava e si infilò sotto il furgone per sfuggire alle pallottole, una terza si catapultò all'interno dell'edificio della Zecca. Solo uno degli uomini di guardia all'esterno, provò a fare l'eroe, e divenne un eroe morto. Charles T. Linton, che vediamo nella foto, sparò con la sua pistola, ma fu colpito a morte dai banditi All'interno della Zecca scattò l'allarme. Secondo Allen Webb, la guardia che diede l'allarme, era difficile distnguere i banditi, alcuni dei quali pare indossassero la stessa divisa delle guardie. Seguì una violenta sparatoria, al termine della quale si contarono 51 fori di proiettile sul portone della Zecca. Il tutto durò appena 90 secondi, al termine dei quali i banditi fuggirono con un bottino di 200.000 dollari, circa 2.800.000 dollari di oggi. Un testimone raccontò di un bandito che, col sangue che gli colava da una mano, si fermò a raccogliere un sacco di soldi abbandonato sulla strada, lo lanciò sulla macchina, poi vi salì anche lui gridando "Let's go!". La Buick partì a gran velocità, andò a sbattere contro un idrante che schizzò acqua dappertutto, ma riuscì a mantenersi in carreggiata. Schivò poi un camion di misura, oltrepassò il Campidoglio, e sparì. Un'auto della polizia provò a inseguirla, ma senza risultato. Furono subito istituiti posti di blocco, in città e nei dintorni, ma l'unico risultato fu il fermo di una macchina sospetta sulla quale, però, c'erano solo dei contrabbandieri di whisky (erano gli anni del proibizionismo). La municipalità di Denver mise una taglia di 10.000 dollari sulla testa dei rapinatori...vivi o morti, ça va sans dire La notizia della rapina, naturalmente, occupò tutte le prime pagine dei giornali...2 punti
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Adesso "Quelli del Cordusio" sanno cosa organizzare .... magari dalla prossima primavera :pleasantry:2 punti
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Siamo nel medievale c'è una moneta chiamata tirolino che ebbe grande successo e fu anche molto imitata da varie zecche finche poi furono proibite perché crearono forti problemi alla circolazione. Qui l'imitazione del tirolino di Ivrea con la sua classica simbologia dell'aquila ad ali spiegate, certamente l'aquila è un altro ricorrente nella monetazione.2 punti
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Secondo alcune ipotesi, il tipo del leone che azzanna il bue trae origine dalla notizia descritta da Erodoto, secondo il quale i cammelli di Serse, mentre marciavano da Acanto a Therma, furono attaccati dai leoni perchè l’area abbondava di questi animali e di bovini dalle lunghe corna. In realtà, le scelte sottese all’adozione di questa tipologia, trova origini più antiche, soprattutto nella mitologia di Cibele e delle tradizioni provenienti dall’Anatolia.2 punti
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I graffi "spariscono" per via della luce. La luce gioca un ruolo di primaria importanza nella fotografia... ma anche e soprattutto nella visione in mano. Non sono quindi i graffi che vanno via, ma la luce, che cambiando angolazione, cambia incidenza sul metallo, e tira fuori quello che c'è Ergo: Dalle foto, si può anche "ingannare" se lo si vuole ( e lo si sa) fare Quindi: Le monete van viste in mano sapendo cosa guardare e come guardarlo sfruttando ogni tipo luce che abbiamo disponibile in quel momento. Importante quindi imparare a sfruttarla a nostro vantaggio2 punti
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Sarà che non sono per niente ferrato in questa materia, come in moltissime altre, ma rimarrei prudente e leggerei con piacere lo studio scritto da chi ha approfondito la tematica e ne sa ben più di me. Faccio sempre fatica a comprendere, quando si danno sentenze in un verso o nell'altro... E' vero che un forum serve per confrontarsi e formarsi magari un'opinione più compiuta, ma difficile che da qui si riesca a trovare quelle definizioni, quelle soluzioni, che sconvolgono lo status quo e riscrivono la storia degli studi numismatici. Non me ne vogliate. Questo in generale, vale per la libella, o diobolo che sia, come per le Idi o per tante altre cose. Dubitare, come affermare con certezza, è umano, ma cui prodest? Personalmente non ho elementi per confutare nè il ritrovamento spagnolo, nè quello greco con le Idi. Nell'ultimo caso, come sappiamo, andrebbe spiegata la differenza fra le foto dell'esemplare nelle tavole allegate all'articolo, rispetto a quella di un gruzzolo di monete apparentemente dello stesso ritrovamento. Saranno i greci, speriamo presto, a dircelo e successivamente sapremo se è stata una banale ricostruzione con foto prese quà e là, se l'immagine della moneta nelle tavole è sbagliata, se nel ritrovamento vi erano invece (la butto lì...) due Idi o se invece non ce n'era neanche una o addirittura non esiste alcun tesoretto. Comprenderete che metto insieme delle ipotesi per assurdo. Se invece qualcuno avesse elementi tangibili che smentiscano l'una come l'altra cosa, gli sarei davvero grato se ci facesse partecipi. Vorrebbe dire per me aggiungere un'informazione utile al modesto bagaglio di conoscenze numismatiche e sarebbe, almeno per il sottoscritto, oltremodo utile!2 punti
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Altri felini si trovano sullo stemma Reale del Regno Unito In particolare, nel primo e nel terzo quarto sono rappresentati tre leopardi d'oro armati e lampassati posti in palo a simboleggiare l'Inghilterra mentre nel secondo invece un leone armato e lampassato, rampante di rosso. Dal punto di vista araldico, si tratta, se non sbaglio dello stesso animale: si definisce leopardo quando ha la testa di fronte ed è passante e leone quando ha la testa di profilo ed è rampante; a complicare il tutto vi sono i leopardi illeoniti (rampanti) e i leoni illeoparditi (passanti). Venendo alle monete ecco il leone sulla moneta attualmente in circolazione da due penny della Gran Bretagna: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/4/4f/British_two_pence_coin_2015_reverse.png https://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/4/4f/British_two_pence_coin_2015_obverse.png e i leopardi in quella da dieci penny: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/3/3c/British_ten_pence_coin_2015_reverse.png https://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/3/34/British_ten_pence_coin_2015_obverse.png Un altro leopardo è presente al D/ delle monete da un somalo e da mezzo somalo coniate per l'Amministrazione Fiduciatia Italiana della Somalia (A.F.I.S.) Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online2 punti
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Tanto per rimanere in tema di felini ecco delle pantere sulla monetazione della Repubblica di Lucca che nonostante non siano il soggetto principale, in quanto solo sostegni dello scudo, hanno finito per denominare la moneta: Quattrino panterino https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1303&lot=94 Scudo panterino https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=1303&lot=111 Mi scuso ma non sono riuscito a trovare immagini esenti da diritto d'autore, per cui inserisco il link. Qui invece un bolognino di Carlo Ludovico di Borbone, sempre per la città toscana, con s. Pietro al R/. Fonte Cataloghi Online Fonte Cataloghi Online2 punti
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Giusto Luciano. La Tigre del Caspio (Panthera tigris virgata) era presente in Turchia orientale, Armenia, Iran, Iraq, Georgia, e via via verso oriente fino allo Xinjiang in Cina. I maschi arrivavano a pesare fino a 250 kg e a volte di più. E' estinta, anche se ogni tanto si cita qualche avvistamento mai però verificato. Il periodo nero per queste tigri fu la colonizzazione russa del Turkestan nel XIX secolo; ne fu fatta strage, promossa dal governo russo. L'ultimo esemplare in Turchia fu abbattuto nel 1970 (uccisione documentata); negli anni '80 era stata scoperta una popolazione relitta nella Turchia più orientale ma è stata velocemente "eliminata". Questo per dire che tigri e turchi non erano "lontani", come non lo erano turchi e l'Africa. Ma tornando alla nostra osella, il riferimento è alla resa del Bey di Tunisi. Per quanto detto sopra l'animale rappresentato può essere una tigre (incisa da qualcuno che non aveva davanti un buon disegno) ma non necessariamente, ... sin dal medioevo si usava spesso il termine tigre per indicare anche altre Pantherae, e forse si fa riferimento ad un leopardo. Per fare un esempio in Sudamerica popolarmente il ghepardo viene chiamato el tigre. Scusate ... el tigre sudamericano è il giaguaro non il ghepardo ovviamente.2 punti
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Un episodio che seppur ingigantito un po' dai media testimonia come il rischio dello scoppio di una guerra nucleare fosse comunque concreto, non tanto in seguito ad una eventuale decisione dei governi ma ad errori o punti deboli di qualche tipo nella catena di comando che gestiva gli arsenali nucleari. In questo caso il capitano del B-59, Valentin Savitskij, non potendo comunicare col comando della marina era sotto forte stress perchè aveva il sospetto che la crisi fosse degenerata e si fosse arrivati alla guerra. Se davvero fosse stato così le unità americane avrebbero usato direttamente i siluri, dato che le cariche di profondità all'epoca erano utilizzate solo come strumento intimidatorio per costringere i sottomarini ad emergere, ma lo stato di tensione in cui tutti si trovavano in quel contesto unito all'impossibilità di comunicare aveva quasi fatto perdere la testa capitano, che diede l'ordine di preparare ed armare il siluro per usarlo qualora le unità USA avessero tentato seriamente di affondare il B-59. Il pericolo di un incidente fu evitato grazie ad Arkhipov, che calmò il capitano e lo convinse ad emergere. E questo non è stato l'unico episodio in cui il mondo ha potenzialmente rischiato di saltare in aria... post #888 www.lamoneta.it/topic/44056-in-questo-momento-sto-ascoltando/page-362 punti
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@@Il*Numismatico Hai centrato il punto,come anche altri hanno scritto.Quelle righe nel campo dietro la testa, dovute ad un tentativo maldestro di pulizia?! Ma quando è stato fatto?Perche la patina che si vede sembra iniziare a coprire anche quei punti,infatti in basso vicino le lettere sembra si stiano coprendo o sbaglio? Un vero peccato altrimenti sarebbe stata una gran bella moneta,anche se rimane sempre migliore di molti BB con rilievi e bordi poco visibili.Chissa Tevere come l'avrebbe chiusa? Forse qBB/BB,queste erano l'email e le monete che ci scambiavamo e mi mancano ma le portero sempre con me e nella mia numismatica. Grazie a tutti,notte. :hi:2 punti
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Mm puoi comprare tranquillamente anche in Italia dai professionisti che rilasciano la documentazione necessaria: fattura e certificato di lecita provenienza. Credo si possa collezionare tranquillamente anche in Italia rivolgendosi a seri professionisti. Vedrai che quando leggerai meglio le discussioni ti farai un'idea più chiara. Ovvio che ci sono dei paletti importanti da rispettare, ma collezionare monete antiche non è reato :)2 punti
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MEDAGLIE PAPALI ASTE OTTOBRE 2015 Nelle tante aste italiane ed estere del decorso mese di ottobre la medaglistica papale è stata quasi sempre rappresentata, ma in nessuna asta è apparsa una collezione o una selezione importante. Il mercato, valutato tramite le aste, non ha presentato novità di rilievo: appare resistente, ma non brillante. Il collezionismo sta comperando abbastanza bene, a prezzi improntati a prudenza. Fornisco qualche dato analitico. NOMISMA - asta in sala - Ha proposto 26 lotti di medaglie papali con aggiudicazioni per il 70%, tra le quali sono le più significative a mio giudizio: - Pio VII - Scatola con effigie contenente 10 piccole raffigurazioni pittoriche di Roma - € 1700+diritti; - Gregorio XVI - Due medaglie annuali in argento - € 270/340+diritti; - Pio IX - Concilio grande modulo AE - € 280+diritti; - Leone XIII - Grande modulo anno XXVI - AE "Tu es Petrus...." € 250+diritti. ARTEMIDE - Asta on line- Ha messo in vendita circa 30 medaglie papali senza particolari pregi nè per rarità, nè per conservazione. Le aggiudicazioni risultano al 50%. Sono state ben vendute medaglie di restituzione (Serie chiavi e serie Pozzo) ad un prezzo medio di € 90+diritti. Hanno avuto acquirenti medaglie moderne in oro e sono state vendute anche le medaglie di Giovanni Paolo II (il prezzo delle annuali in argento di questo pontefice si conferma intorno a € 50 compresi diritti). Per le aste estere ricordo: KUENKER in sala - Sostanzialmente tutto il materiale proposto è stato venduto e meritano citazione: - medaglia portoghese del periodo di Pio VI per la erezione della Basilica Santissimo Cuore di Gesù, voluta dai Sovrani - in argento - € 1.700+diritti; Benedetto XIV - annuale argento anno II - € 625+diritti; Pio VI - Rovescio stemma - Argento - opus Reich - € 700+diritti; Pio VII - Medaglia del Colosseo, grande modulo, opus Mercandetti, in AE - € 420+diritti; Pio IX - annuale anno XII - Argento - € 400+diritti. KUENKER on line - Anche per questa asta la vendita dei pochi lotti è stata totalitaria e ricordo: - Sisto IV - Medaglia seicentesca di restituzione - opus Paladino - € 270+diritti; - Leone XIII - Annuale in argento € 125+diritti. LEIPZIGER - Ha proposto (o riproposto) circa 20 medaglie ,in massima parte riconi di Mazio. Tanti sono stati gli invenduti. Va rilevato che hanno trovato acquirente le due medaglie più belle (certamente originali) e precisamente: - CLEMENTE XI - Argento - Accademia San Luca con la cornice relativa al premio - € 1200+diritti; - BENEDETTO XIII - Bronzo dorato - Accademia di Sa Luca con cornice- € 400+diritti. GALLERIE NUMISMATIQUE - Ha proposto circa 30 decorazioni papali, anche dei Papi recenti, con aggiudicazioni intorno al 70% e con prezzi nella norma. CAYON - Questa asta on line era caratterizza per i circa 20 lotti (in genere vecchie medaglie, originali o riconiate, in conservazioni medie) da una base di asta meramente simbolica. Ovviamente, l'aggiudicazione è stata totalitaria. Devo dire che i collezionisti hanno comperato abbastanza bene,ma in nessun caso a prezzo insignificante. Desidero infine ricordare le seguenti aggiudicazioni: - SINCONA - Pio IX e Ferdinando a Gaeta - Ae in astuccio - € 600+diritti; - I NUMMIS - astuccio di epoca con 13 medaglie in bronzo di Pio IX (12 annuali + massimo modulo San Paolo) - € 1980+diritti; - GORNY - MOSCH - Leone XIII annuale oro € 3.200+diritti; Pio X/Benedetto XV annuali in argento - € 120+diritti; - WAG - lavanda Leone XII in argento - € 170+diritti2 punti
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L'intento è puramente divulgativo e di condividere insieme esempi, alcuni tra l'altro importantissimi delle varie monetazioni di ogni tempo, certamente è un mare, ma nel mare incontri i simboli, i messaggi, la comunicazione, la propaganda che c'era sulle monete e gli animali spesso rappresentano tutto questo... Francesco I che è la salamandra, l'aquila che rappresenta l'imperatore, quello che diceva adesso Luciano sul leone veneziano, il leone non è un animale a Venezia...., sono esempi che fanno riflettere e che forse i numerosi lettori che leggono potrebbero far loro, dicendo ho capito, la moneta non è solo iconografia, mezzo di pagamento ma è anche altro...qui stiamo esaminando un solo aspetto ulteriore di questo altro... Ma indipendentemente da questo, so che alcuni quando vedono la più bella o discussioni come queste fuggono o passano ad altro, ma l'intento è invece di unire le varie anime del forum, le identità, anche i periodi, forse anche la medaglistica, la cartamoneta, nelle varie sezioni questo è praticamente impossibile, io penso che un forum come questo debba fare anche questo, e sottolineo anche questo o almeno dobbiamo provarci ogni tanto....2 punti
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Un 1960 50-laari dalle Isole Maldive colpito a Londra di nichel-ottone, con un diametro di 23,5mm e un peso di 5,60g. Il 1960 50-laari è disponibile in entrambi zigrinato e "sicurezza" del bordo varietà (questa moneta ha il bordo scanalato "sicurezza"), e fu l'alto valore di una serie di sei-denominazione moneta che fu il primo coniato appositamente per o dalle Maldive in quasi mezzo secolo. Ha colpito nel corso degli ultimi anni delle Maldive come protettorato britannico, questo 50-laari—come il 10- e 25-laari nella nuova serie del 1960—era di una dimensione e una composizione molto simile per le monete di Ceylonese quindi circola nei canali commerciali Maldive. I britannici abbandonò il controllo degli affari esteri Maldive nel 1965, e il Sultanato sotto il quale è stato emesso questo pezzo 50-laari ha dato modo di una Repubblica nel 1968. Una caratteristica distintiva del paese è suo estremamente bassa elevazione—in media meno di cinque feet (1,5 metri) sul livello del mare—più basso di tutti i paesi del mondo. Che significa, tra le altre cose, che, durante la loro circolazione all'interno del paese, queste monete erano mai lontano. :) v. ----------------------------------------------------------- A 1960 50-laari from the Maldive Islands struck in London of nickel-brass, with a diameter of 23.5mm and a weight of 5.60g. The 1960 50-laari comes in both reeded and “security” edge varieties (this coin has the grooved “security” edge), and was the high-value in a six-denomination coin series that was the first coined specifically for or by the Maldives in almost half a century. Struck during the last few years of the Maldives as British protectorate, this 50-laari—like the 10- and 25-laari in the new series of 1960—was of a size and composition very similar to the Ceylonese coins then circulating in Maldive commercial channels. The British relinquished control of Maldive external affairs in 1965, and the Sultanate under which this 50-laari piece was issued gave way to a Republic in 1968. One distinctive feature of the country is its extremely low elevation—averaging less than five feet (1.5 meters) above sea level—lowest of all the world’s countries. Which means, among other things, that during their in-country circulating careers, these coins were never far from getting wet. :) v.2 punti
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..Ecco un interessante "mistero" nella prossima di Varesi: http://numismaticavaresi.bidinside.com/it/lot/11413/-roma-repubblica-italiana-1946-100-lire-/ "Mancante in tutte le opere di settore", dice la descrizione. E' periziata da Moruzzi. Qualcuno sa dire di più? ...Oppure si potrebbero chiedere lumi direttamente ad @@Alberto Varesi, perchè no? :)... O a Moruzzi....1 punto
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Ne stiamo parlando qui...........http://www.lamoneta.it/topic/123955-monaco-2014/page-18#entry1635567 Chiudo1 punto
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Ciao, Edoardo VII ed il 1868 non vanno minimamente d'accordo, per quella data ci deve essere raffigurata la regina Vittoria (vedi link) http://en.numista.com/catalogue/pieces6893.html Quindi una moneta di fantasia. Per l'altra serve l'immagine del rovescio e deve avere questi dati ponderali: http://en.numista.com/catalogue/pieces10361.html E' d'argento? dall'immagine non sembra. Servono comunque foto e/o scansioni migliori.1 punto
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temo che tra 10 anni non sapremo più cosa è vero e cosa è falso.1 punto
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Poi ci sono le aquile europee P.S.: questa è stata fatta scappare dal nido (folder)1 punto
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Ciao a tutti, a proposito di pantere, ve ne posto una delle mie zone..zecca di Minturnae, Pantera col tirso al rovescio: presente anche nello zoo di Gallieno:1 punto
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Subito dopo il loro rilascio, 1883 nickels "senza cents" spesso sono stati rimossi dalla circolazione da persone che erano convinti che il cambiamento nel design (per aggiungere "cents") renderebbe le prime monete in preziosi esemplari. Si sbagliavano, naturalmente. Tutti quei 1883 "senza cents" che sono stati salvati collezionisti assicurate non avrebbe un rifornimento abbondante per molti anni—ed era il 1883 "con cents" nickels (che maggior parte della gente ignorata) che è diventato il più preziose monete. Detto questo, il nichel "senza cents" 1883 è un bel pezzo—deve sono stati ritirati dalla circolazione quel primo anno. Bello! Così è il tuo ‘42 Walker, ma la moneta che mi piace molto è il 1867 Shield nickel... ;) v. ------------------------------------- Soon after their release, 1883 “no cents” nickels were often removed from circulation by people who were convinced that the change in design (to add “cents”) would make the early coins into valuable collectors’ pieces. They were wrong, of course. All those 1883 “no cents” that were saved insured collectors would have a plentiful supply for many years—and it was the 1883 “with cents” nickels (which most folks ignored) that became the more valuable coins. That said, your 1883 “no cents” nickel is a beautiful piece—must have been pulled from circulation that very first year. Nice! So is your ’42 Walker, but the coin I really like is your 1867 Shield nickel…. ;) v.1 punto
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Un bel pezzo ed applaudire il tuo approccio a questa nuova raccolta avenue. Sarebbe, tuttavia, partono dai miei amici un po' per quanto riguarda la classificazione di questa moneta (molto piacevole). Per me questo cento grandi 1817 è un robusto F = F12 = MB. Cosa è, questo è una delle relativamente poche monete americane dove la LIBERTY non è vitale al grado della moneta, come il motto è intatto anche su alcune altrimenti molto scroungy(!) pezzi. Mi piace il tuo grande cent... :D v. ------------------------------------------------ A beautiful piece, and I applaud your approach to this new collecting avenue. I would, however, depart from my friends a little as to the grading of this (very pleasant) coin. For me this 1817 large cent is a sturdy F = F12 = MB. Thing is, this is one of the relatively few American coins where LIBERTY is not vital to the coin’s grade, as the motto is intact even on some otherwise very scroungy(!) pieces. I like your big cent… :D v.1 punto
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Forse sfugge un particolare fondamentale nella discussione. Si è partiti dal concetto " Volevo sapere voi cosa ne pensate, sia della direzione che sta prendendo la monetazione commemorativa, sia della vostra personale situazione da collezionisti. Credo vi sia una certa fragilità strutturale alla base degli euro commemorativi che impedisce di mantenere un alto standard qualitativo nel tempo". Se parliamo delle fdc, come detto da b8b8 viaggiamo a circa 3 3,5 euro a pezzo, non possiamo paragonare la fattura di queste monete con altri metalli, soprattutto i nobili. Per esempio, non c'è un abisso tra le cc in euro e le nostre cc in lire? Sempre parlando di quelle riservate al circolato. mio avviso c'è stato un grosso progresso nella fattura delle monete. Ad oggi siamo a circa 300 monete emesse che esclusi i ministati si potrebbero acquistare intorno i mille euro. Se volessi orientarmi ad un'altra monetazione, repubblica, regno, o andando ancora più indietro nel tempo di sicuro non raggiungerei a quel prezzo quel numero di monete. Sempre considerato pari metallo (argento oro e altri metalli nobili esclusi). Tutto questo per dire che, le sole fdc sono abbordabili ed ancora completabili per chi sta iniziando adesso, poi certo tutte le altre declinazioni (coincard, proof, ministati, argenti, altri tagli e metalli nobili), aprono un mondo infinito e incollezionabile nella sua interezza. Si arriva al punto che si deve scegliere, solo fdc? No solo coincard, oppure proof! Questo saranno le tasche e la voglia di spendere per una passione che non credo porti dei futuri guadagni, ma grande soddisfazione nel vedere il "mondo Europa" racchiuso tuto in un album, dove si possono confrontare regnanti, momenti storici, personaggi importanti ed eventi epocali per ogni singolo stato, io ci vedo molta storia e molta cultura in tutto questo, e al momento cerco di non mollare il colpo.1 punto
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Il BB poteva starci, se non avesse avuto quel tentativo di pulizia dietro al collo, che deturpa tantissimo la bellissima patina dell'esemplare. Non ha avuto altri tentativi di pulizia, e lo si capisce dalla foto confrontando lo stato del campo del D/, da dietro la testa con quello davanti il viso. Dietro la testa è più lucido, palesemente rigato, la patina vistosamente circolare nella zona interessata. Completamente differente davanti al viso, la patina mantiene le sue naturali irregolarità, maggiormente spessa tra la legenda, più delicata e sottile nel campo, quest'ultimo si presenta vistosamente più patinato ed intatto dai segni di pulitura che compaiono dietro l'effige. R/ intatto da qualsiasi tentativo, usura diffusa ma omogenea, che tuttosommato non intacca però la gradevolezza dell'esemplare, di cui sono ampiamente godibili moltissimi dettagli (mani, parti anatomiche secondarie delle due figure, fiaccola, legacci del fascio littorio e via dicendo). Ho votato qBB/BB, ma il tentativo di parziale pulizia andrebbe comunque specificato, cosa che purtroppo degrada non solo la conservazione ma sopratutto il valore economico. Non lo avesse avuto, la gradevolezza dell'esemplare sarebbe stata intatta, non per altro per il fascino della storia vissuta che questa moneta si porta sulle spalle e grida attraverso la patina, cosa che non ha un FdC seppur patinato. Purtroppo il tentativo di pulizia è abbastanza evidente, pazienza, per me è comunque una bella moneta, non lo avesse avuto, sinceramente, ti avrei chiesto se la vendevi. Un BB così, di questi tempi, è più raro di un Fdc ;). Bella moneta Fabio!1 punto
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Statere di Egina con tartaruga :) Decisamente la mia moneta preferita! :D http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details/collection_image_gallery.aspx?partid=1&assetid=157563001&objectid=12876221 punto
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Bello questo biscione Antonio....vedo che però qui Milano va abbastanza forte .... :blum:.... LA FENICE.... Moneta che Alessandro Toffanin mette in copertina sul nuovo MIR Milano e che so essere la sua preferita, merita la scena e molta attenzione... Siamo alla reggenza di Bona di Savoia per il figlio Gian Galeazzo Maria Sforza ( 1476 - 1480 ), la moneta è un testone, molto raro e di grande fascino, la figura velata di Bona e la fenice fanno un bel mix molto affascinante.... La fenice è un uccello favoloso dell'Arabia raffigurato sul rogo, rappresenterebbe l'immortalità in quanto rinasce dalle proprie ceneri, quindi alta simbologia con l'immortalità....peccato che non portò poi nei fatti molta fortuna al povero Gian Galeazzo Maria .... da ac search1 punto
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Milano....le imprese...in particolare quella della salamandra in un grosso da soldi 3 con Francesco I d'Angouleme ( 1515 - 1521 ). L'impresa della salamandra trae origine pare da una leggenda che voleva che questo animale resistesse tra le fiamme per un freddo umore che emanava, rendendola quindi incolume. E' evidente l'allusione e la similitudine a Francesco I che avrebbe dovuto non temere il fuoco delle battaglie e rimanere quindi incolume nelle stesse. Quindi, se così fosse, la salamandra rappresentava la personificazione allegorica di Francesco I. da ac search1 punto
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______________ 1962 Unione sovietica Nikita Sergeyevich Khrushchev (1894-1971) 5 Kopechi - Rame http://www.lamoneta.it/topic/143024-1962-cuba-urss-usa-crisi-dei-missili-di-cuba/1 punto
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______________ 1962 Cuba Presidente dal 1959 al 1976 Osvaldo Dorticós Torrado (1919-1983) 20 Centavos - Rame/nickel http://www.lamoneta.it/topic/143024-1962-cuba-urss-usa-crisi-dei-missili-di-cuba/1 punto
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Per attacchi, leggasi insulti pesanti da parte di chi crede che conoscere una moneta sia più importante che imparare l'educazione di cui è totalmente privo (oltre a commenti sprezzanti da parte di chi,ipocritamente, continua a frequentare il forum che tanto schifo gli fa).1 punto
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Per Genova l'animale mitico è il grifo che vi presento su uno stupendo quartaro e, in omaggio, una serie di grifi che non si trovano in rete ma che ho trovato in un museo (al Buonconsiglio) e nel Duomo di Trento.1 punto
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