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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/28/15 in tutte le aree
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Scusa MarcoMarco, ma non capisco... Dici di essere un principiante ma sembra che quello che ti è stato consigliato qui non ti vada bene, molti sono intervenuti ma sembra che tu non sia soddisfatto delle risposte. Cercavi un altro tipo di risposte? Mi sembra di capire che benchè tu dica di essere un principiante tu non sia interessato a seguire consigli ed altri punti di vista. Non capisco perchè continui a fare domande se tanto non dai credito alle risposte che ricevi. Chiedi poi analisi comparative e dettagliate. Su cosa? Su un'immagine sgranata e in bassa risoluzione di un oggetto di cui non si conoscono peso e dimensioni? Suvvia...credo serva un po' piu' di rispetto del tempo e dell'attenzione che molti utenti hanno già speso finora in questa discussione, mettendoti gratuitamente a disposizione la loro competenza ed esperienza nonostante i pochi elementi disponibili. Ricordo che non siamo su facebook....4 punti
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Buonasera agli amici Veneziani Con piacere vi presento l'ultimo arrivo, un marcello di Agostino Barbarigo con contromarca inedita per il tipo, un cavaliere. A mia prima impressione la contromarca può essere associata alla Russia, si veda lo scudo condiviso da @@fabry61 nella discussione dedicata alle contromarche, in particolare è comune per enteambe la perlinatura che le racchiude. Che ne pensate? Un saluto Doge922 punti
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Buonasera. Volevo chiedere agli esperti della monetazione del Lombardo Veneto un parere circa la rarità e la valutazione di questa moneta da 5 centesimi di Francesco Giuseppe I, caratterizzata da un vistoso errore nella legenda: "Regno LombarBo Veneto" anzichè "Lombardo Veneto". Grazie in anticipo a chi vorrà intervenire.2 punti
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Buona serata 1/2 Scudo ..... :cray: :cray: :cray: ma è "certificato" :dirol: a beh, allora .... :wacko: 35 Soldi - 1/4 Scudo veneziano saluti luciano2 punti
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La prima repubblica portoghese X (10) CENTAVOS. 500 ° anniversario della morte del principe Enrico il Navigatore: 5 ESCUDOS. 10 ESCUDOS. 20 ESCUDOS. Francia. Quarta Repubblica. 1 FRANC. 5 FRANCS. Svizzera. 20 RAPPEN (CENTIMES). Questo è l'ultimo (qualcuno tirare un sospiro di sollievo) anno della mia collezione. Grazie a tutti per la vostra comprensione e pazienza.2 punti
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La Repubblica Di Austria. 50 GROSCHEN. 1 SHILLING. 5 SHILLING. 25 SHILLING (40 ° anniversario del plebiscito in Carinzia). Il Belgio. Léopold III ° (1901 – 1983). 50 FRANCS (Il matrimonio di Re Baldovino e Fabiola). Repubblica popolare di Bulgaria. 1 ЛЕВ. Regno Unito. Elizabeth II ° (1926) FIVE SHILLINGS. la Repubblica di Ungheria. 2 FORINT.2 punti
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ciao Mario penso proprio di si un bel Corrado sai qual'e il problema che proprio ultimamente ne ho visto uguale stesso tipo di monogramma,stessa fattura e anche usura secondo te potrebbe starci un conio uguale ?2 punti
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Se qualcuno potesse darmi informazioni sulla probabile epoca di questa devozionale ne sarei grato.2 punti
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@@jagd ci stai prendendo gusto eh :good: Si tratta anche questa volta di un bolognino papale, nel caso specifico di una tipologia anonima coniata nella seconda metà del XIV secolo. Da quel poco che è rimasto lo classificherei come Muntoni 12. Antonio2 punti
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un gran bongiorno a tutti....ecco quartari!!!... :lol: .....piccole opere artistici...favolosi tutti.!! :good: per il griffo e porta urbica!2 punti
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:good: ..buongiorno a tutti!!...e ecco un altra di queste monetine....!!... :lol: ....per piaccere ,monete intrigante...questa e di piccolo diametro 15mm...2 punti
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I Romani , in particolare quelli che vissero negli ultimi decenni del I secolo a.C. e nei primi del I secolo della nostra era , ma anche dopo , furono grandi ammiratori della civilta’ egiziana , conquistatori dell’Egitto ma anche intimoriti dalla magnificenza delle Piramidi , dall’ altezza degli Obelischi , da tutti gli edifici colossali che sorgevano in Egitto e forse anche dalle loro numerose divinita’ mezze umane e animali . Questa ammirazione verso questa misteriosa ed antica civilta’ si riflesse come una moda dell’ epoca con la razzia di vari Obelischi trasportati a Roma , con la costruzione sempre a Roma di quattro Piramidi ad uso funebre come si usava per i Faraoni e in seguito con l’ adozione di divinita’ egiziane introdotte tra le classiche divinita’ romane , anche se in questo ultimo caso Augusto finche’ visse vi si oppose sempre decisamente . E’ noto che a Roma antica esistevano almeno quattro Piramidi , tutte costruite in epoca augustea secondo la moda dell’ epoca e della ricchezza dei committenti , l’ unica sopravvissuta , perche’ inglobata nelle Mura Aureliane e di questo dobbiamo essere grati ad Aureliano , e’ quella di Marco Cestio della quale abbiamo abbondantemente parlato in un precedente post , delle altre tre , due erano nell’ attuale Piazza del Popolo dove sorgono due , delle tre Chiese presenti nella Piazza , a sinistra quella di Santa Maria in Montesanto , a destra quella di Santa Maria dei Miracoli , come si possono vedere in foto ; probabilmente , ma non esiste prova , queste due Piramidi gemelle potrebbero essere state tombe appartenute a Marco Vipsanio Agrippa e al grande Marco Valerio Messalla Corvino , contemporanei di Caio Cestio ed anche suoi eredi , la certezza della presenza in antico di due Piramidi , nel luogo dove oggi sorgono le due Chiese e’ data da due piante di base quadrate simmetriche in lastroni di travertino ritrovate nel corso dei lavori di costruzione delle Chiese nel XVII secolo , basi di misura piu’ piccola di quella della Piramide di Marco Cestio che e’ di circa 30 metri per lato . Infine la quarta Piramide nota e’ quella che esisteva nel Campo Vaticano , situata in mezzo a quello che in futuro saranno il Circo di Nerone e il Mausoleo di Adriano , come si puo’ vedere in una ricostruzione di Pirro Ligorio e nota dal medioevo come Meta Romuli . Questa Piramide del Vaticano era , come le altre , una sepoltura monumentale che in antichità sorgeva in prossimità dell' incrocio tra la via Cornelia e la via Trionfale , in un' area chiamata Ager Vaticanus , zona cimiteriale come la vicina necropoli vaticana . Si trovava al fianco di un altro grande mausoleo , il cosiddetto Therebintus Neronis , altro edificio funebre demolito nel VII secolo che pero’ era a pianta circolare . La Piramide sopravvisse ai grandi cambiamenti edilizi dovuti alla costruzione della primitiva basilica di San Pietro , giungendo intatta fino al medioevo e divenendo un elemento importante e vistoso della topografia antica urbana di Roma . Il suo nome corrotto di Meta Romuli era dovuto alla credenza popolare che la collegava alla Piramide Cestia , chiamata Meta Remi , attribuendole ai sepolcri dei due mitici fondatori della Citta’ . Nel Rinascimento , stranamente per l' epoca di eruditi , fu creduta il Sepolcro degli Scipioni . Venne demolita a partire dal 1499 su ordine di papa Alessandro VI per l' apertura della nuova via Alessandrina che collegava l' area del Vaticano con il ponte sul Tevere . Dopo lo spoglio dei marmi alcuni resti del nucleo in calcestruzzo sopravvissero ancora per qualche decennio . La Piramide vaticana doveva essere presumibilmente della stessa epoca di quella di Cestio e secondo le testimonianze antiche era anche più grande di quella , alta circa 40 metri con una base di lato di uguale misura , circondata da una pavimentazione con lastroni di travertino riutilizzati poi per la scalinata di ingresso alla Basilica di San Pietro . Era costruita anch' essa con il nucleo in calcestruzzo e laterizi con rivestimento esterno in marmo poi smontato nel corso dei secoli e la camera sepolcrale interna coperta a volta come nella Cestia . Su questa Piramide vaticana purtroppo non c’e’ altro da dire come archeologia , tranne che sorgeva nel luogo dove oggi si trova la Chiesa di Santa Maria in Traspontina , nell’ odierna Via della Conciliazione ; ma a quale personaggio dell’ antica Roma apparteneva la Piramide ? purtroppo si possono fare solo delle ipotesi non essendoci stata trascritta alcuna legenda della lapide dedicatoria o dell’ incisione che ne attestava il nome o i nomi dei proprietari , ma essendo stata un’ opera imponente e costosissima doveva per forza essere appartenuta ad una persona molto influente , ricca e prossima alla corte imperiale , di conseguenza si puo’ circoscrivere ad un limitato numero il nome del personaggio proprietario , evidentemente molto legato all’ Egitto e alla sua cultura . I nomi dei committenti della costruzione della Piramide vaticana , vista l’ epoca , potrebbero essere stati solo due , quello di Marco Antonio , in quanto probabile proprietario del fondo terriero , passato poi , tramite il matrimonio della sorella Antonia maggiore , alla famiglia Domitia , pero’ di contro e’ ben noto che Antonio mori’ in Egitto e fu sepolto ad Alessandria , ma cio’ non toglie il fatto che il committente in vita potrebbe essere stato Antonio stesso e che la Piramide rimanesse ad uso della sua famiglia dopo la sua morte e sepoltura ad Alessandria . Il secondo nome possibile e forse piu’ probabile potrebbe essere quello di Caio Cornelio Gallo , al quale farebbe riferimento il nome stesso della Via in cui sorgeva la Piramide , cioe’ la Via Cornelia . Caio Cornelio Gallo fu il primo Prefetto dell’ Egitto , amico di Ottaviano , fino a quando questi nella sua funzione di Prefetto , influenzato dalla cultura ed usi egiziani , non assunse caratteristiche tipiche da sovrano egiziano , al punto che Ottaviano fu costretto a toglierli la carica di Prefetto romano . Cassio Dione conferma questa megalomania egizia di Gallo che giunse al punto di fare incidere su una stele il titolo di Faraone seguito dal suo nome . Oltre a questi due nomi di Romani , non esistono altre ipotesi di committenti di questa Piramide e questi rimarranno probabilmente tali per sempre . Sotto le due Chiese gemelle in Piazza del Popolo dove in antico si trovavano le due Piramidi anch'esse gemelle e la Chiesa di Santa Maria in Traspontina dove sorgeva la grande Piramide vaticana .2 punti
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Buon giorno a tutti... presente come sempre, con lo stand.. IL REALE....vi comunichero' poi il numero; come sempre, se volete , potrete utilizzare la mia postazione come " riferimento" per gli incontri fra lamonetiani... e non... a presto Riccardo2 punti
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A rigor di logica abbiamo tutti ragione. Per aumentare la confusione, perché non citare la famigerata moneta grimani? 2 soldini e mezzo, in rame, spesso anche in buona conservazione, venivano completamente ribattuti da Giovanni Battista Grimani con dei conii ben nettamente inferiori. E' l'esasperazione della contromarca se ci si pensa. Il Paolucci comunque riporta un esemplare molto simile a quello dell'utente greco , e lo attribuisce tranquillamente a Candia. con la nota "i sesini aboliti in Venezia nel 1603 furono esportati nel levante, dove nel primo decennio del XVII secolo costituirono la gran massa del circolante. ecc. ecc. ne avevamo parlato già, punzonature per confermarne il valore eccetera da parte dei vari veneziani al potere in Creta. secondo me non se ne esce se non si trova da dove il Paolucci scriveva le sue cose a riguardo2 punti
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Salve a tutti, sono iscritto ormai da quasi tre anni al forum, non scrivo mai, ma vi leggo sempre tutti con il massimo interesse, anche perchè trovo il forum ben tenuto e graficamente molto ben fatto. Volevo condividere con voi alcune considerazioni generali, che in realtà credo ritornino ciclicamente in questa sezione, e più in generale su un sito di numismatica. Trovo però interessante aggiornarle all'odierno "stato dell'arte" della monetazione euro. Come avrete capito, sono un collezionista di monete Euro, in particolare commemorative FDC, ministati esclusi, in linea con il mio buget attuale. Ho iniziato quando ero giovanissimo e l'Euro appena nato, raccogliendo le serie nazionali circolate, per nazione e senza anno. Poi mi sono appassionato progressivamente alle emissioni commemorative, che già avevo iniziato a conservare circolate. Ho così iniziato a sviluppare una collezione sistematica in FDC, con alcune eccezioni in Coincard per monete che trovavo particolarmente significative. Mi sembrava una collezione bellissima, che permetteva di far conoscere con una semplice immagine su una moneta alcune delle tappe fondamentali della storia dei singoli Paesi e dell'Europa intera, o alcuni dei simboli di queste nazioni. Ritengo che la monetazione commemorativa costituisca un veicolo che, nel suo piccolo, può aiutare nella costruzione di un'identità europea che sembra ormai sempre più una chimera, un'idea da anime belle. Sono però ormai alcuni mesi che è sopraggiunta una forte stanchezza per la mia collezione. Acquisto ormai sempre più di rado, ho completato l'anno 2013 e raccolto alcuni pezzi del 2014-2015 (compresa la mia prima commemorativa vaticana che ho trovato esteticamente molto bella e di grande rilevanza simbolica, quella del 2014 sul crollo del Muro di Berlino), ma poi nulla più. Sento che questa collezione ha perso la sua forza di coinvolgermi e interessarmi. Credo che ciò sia dovuto soprattutto all'aumento esponenziale della quantità di monete commemorative, non supportato da un mantenimento di un livello qualitativo accettabile. Purtroppo si moltiplicano non solo le emissioni annuali dei singoli stati, ma anche gli stati coniatori stessi. Mi trovo così a dover acquistare monete dallo scarso valore storico-simbolico, oltre che artisticamente molto poco valide. Sono consapevole del fatto che anche gli Stati "minori" abbiano le loro ricorrenze, che per me italiano possono dire poco, ma che per loro sono molto sentite. Così come riconosco che, come detto prima, la monetazione euro può avere proprio quel ruolo di avvicinarci gli uni agli altri, condividendo le rispettive tradizioni culturali. Però, da un punto di vista meramente numismatico, mi sembra che la collezione stia perdendo valore, e che sia nel breve che nel lungo periodo continuerà in questa direzione. Non riesco ad appassionarmi alle monete di Malta e Lussemburgo, e neanche alle nuove di Lituania, Lettonia, Slovenia, Slovacchia. La Finlandia, che secondo me ha emesso le monete più belle dal 2004, sta perdendo gusto. Portogallo e Belgio si sono invischiate in una serie di commemorazioni francamente secondarie. I "grandi" Stati (Italia, Germania, Spagna, Francia, ma anche la Grecia) riescono invece a mantenere un buon livello, grazie soprattutto alle loro grandi storie e tradizioni nazionali. Volevo sapere voi cosa ne pensate, sia della direzione che sta prendendo la monetazione commemorativa, sia della vostra personale situazione da collezionisti. Credo vi sia una certa fragilità strutturale alla base degli euro commemorativi che impedisce di mantenere un alto standard qualitativo nel tempo. Purtroppo, non riuscendo a vedere un valore affettivo e concettuale che accompagna la collezione delle monete, non riesco a convincermi fino in fondo a continuare. Vi ringrazio in anticipo per le risposte!1 punto
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Complimenti per la ricerca, però questa moneta la giudicherei superiore al qSPL, quindi la valuterei almeno 1000€ (per la gioia del proprietario @King John ) :)1 punto
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Il coperchio del post precedente rivaluta il mio nel post # 262 qui riproposto apollonia1 punto
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Presente all'appello! Segnatemi anche per il pranzo eh :good: Antonio1 punto
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Salve a tutti, su questa medaglia di decima grandezza, (cm4,5x4 gr,40,4) probabilmente del XVIII Secolo, la croce di San Benedetto sembra quella di Malta, e non la classica Croce che si vede su tutte le medaglie. Secondo voi, è stato una concessione artistica dell'incisore oppure è cambiata nel corso dei secoli?1 punto
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La repubblica federale di Germania. 2 PFENNIG. La Repubblica democratica tedesca. 1 PFENNIG. Danimarca. Frederik IX (1899-1972) 1 ØRE. 2 ØRE. 5 ØRE. 25 ØRE. 1 KRONE. 5 KRONER. 5 KRONER (nozze d'Argento).1 punto
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Lo so e per me è assurdo, per il PM il prezzo d'acquisto al di sotto di quello di borsa doveva suonare da campanello d'allarme e fargli capire subito che si trattava di materiale di provenienza illecita, perchè venduto a meno del prezzo che il venditore avrebbe potuto ottenere da un qualsiasi cambiavalute o banca, aggiunto poi al fatto che secondo il PM non si è sufficentemente accertato della provenienza della merce, tramite incontri di persona, e altre amenità medioevali lo ha rinviato a giudizio, ora si spera trovi un giudice a Berlino. Ovvio che se le monete non fossero state rubate non sarebbe accaduto niente, e nessuno gli avrebbe chiesto nulla, per quello dicevo semplicemente occhio agli affari quando si parla in monete in oro.1 punto
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provo ad aggiornarvi..... lo studio di questa monetazione è davvero ostico, da un lato perché lo porto avanti nei "ritagli notturni :) " dall'altro perché le tipologie sono molto numerose e le idee degli scrittori, contradditorie e confuse.... le "silique" Gepide (cosiddette) iniziano ad essere più di quelle che mi aspettavo, diciamo almeno 10 tipologie ben distinte. 1 - anastasio + invicta roma + monogramma 2 - anastasio + monogramma anepigrafe 3 - anastasio + victoria avg + monogramma 4 - giustiniano + invicta roma + monogramma 5 - giustiniano + monogramma anepigrafe 6 - giustino (I o II vedremo...) + invicta roma + monogramma 7 - giustino (idem come sopra) + diverso monogramma anepigrafe 8 - giustino + presunta indicazione a Cunimondo/Croce 9 - dubbie o particolari 10 - le "doppie" (per peso) con riferimento alla zecca di Sirmium (rarissime) ora, con il lavoro sono molto indietro, e lavoro a rilento, ma quello che si sta prospettando è particolarissimo! - catene di conii che legano moltissime se non tutte queste tipologie - monete imitative - monete che potrebbero essere Ostrogote qua si prospetta un uso "indiscriminato" della parola "gepida" simile a quello che riscontrammo con il GSMV per la parola "vandala" , e non solo, ma la zecca di Sirmium? chi la governava? i Gepidi solo in alcuni periodi, pre 504 o post 527/30... in mezzo è in mano agli Ostrogoti di Teodorico... ragazzi ...che casino... :) se come sembra almeno una parte di queste monete potrebbe essere Ostrogota, le altre potrebbero essere state coniate in zona, ma forse non a Sirmio....vi terrò aggiornati1 punto
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E vabbè son ragazzi! E' solo un classico entusiasmo di gioventù se si scaldano un po' gli animi. :good:1 punto
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Eh si , un bel Corrado II ....per me e'stato un trappolone di Giancarlo ....rimane il secondo con l' H e quel peso ....comunque un corradiano ci stava alla grande.....1 punto
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Il primo denaro ha un monogramma particolare, almeno per come lo vedo io...mi fa riflettere soprattutto la riga centrale...siamo sicuri che sia un enriciano? Perchè a me le tre lettere della riga di mezzo sembrano CDO...quindi Corrado II!1 punto
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Personalmente ci vedo più un patetico tentativo di propaganda pubblicitaria per vendere le loro monete a prezzi esageratissimi (escludendo le aste). Questo è amore per i soldi non per le monete...1 punto
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E' incredibile! Anche in questo c'è il grifo sotto ...ho l'impressione che stiano diventando monete comuni ...tienile da parte sono monete ancora da studiare. Complimenti.1 punto
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buongiorno...quest di bronzo 21mm...deve pesare circa 3 grammi... :) ..."nome,indirizzo ,data di nascita etc! etc"!!!... :lol: ...ma che sara stato???1 punto
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Potrebbe essere questa, anche se il carattere a sinistra di Sol sembra un cerchio: RIC VII 60 zecca di Arelate, IMPLICINIVSPFAVG, SOLI-I-NVICTO COMITI, S/F ai lati della figura, esergo QARL1 punto
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semplice ricerca su internet: https://www.google.it/search?q=medaille+bois+le+pretre&espv=2&biw=1901&bih=1049&tbm=isch&imgil=veWCVbVeqOQjCM%253A%253BeJzUIpr4mFevEM%253Bhttp%25253A%25252F%25252Fwww.delcampe.net%25252Fpage%25252Fitem%25252Fid%25252C227196057%25252Cvar%25252CANCIEN-INSIGNE-INFANTERIE-LE-168-RIF-FORTERESSE-BOIS-LE-PRETRE-ETAT-EXCELLENT%25252Clanguage%25252CF.html&source=iu&pf=m&fir=veWCVbVeqOQjCM%253A%252CeJzUIpr4mFevEM%252C_&usg=__2QSVSBgLBAj4RgmPM2aFOh3-Lds%3D&ved=0CC0QyjdqFQoTCKKOoeT35MgCFYW0FAod2wkPbg&ei=d6AwVuL2IYXpUtuTvPAG#imgrc=veWCVbVeqOQjCM%3A&usg=__2QSVSBgLBAj4RgmPM2aFOh3-Lds%3D Altro non so dirti1 punto
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La cosa più triste, a dimostrazione del pragmatismo politico dei Romani, è che, quando l'Imperatore Teodosio decise di spegnere il sacro fuoco, ivi da sempre acceso, il Tempio di Vesta, da un giorno all'altro, divenne un semplice ufficio imperiale...1 punto
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Caro @@Jacopo92 hai ragione. Il dubbio c'è. Però viste le schiacciature di conio, direi che c'era ma è stata "appiattita"1 punto
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Ciao a tutti, confermo da subito la mia presenza sabato tutto il giorno, compreso pranzo. Roberto1 punto
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Ciao , il Tempio di Vesta e' uno dei piu' antichi di Roma , oltre al fuoco sacro conservava il Palladio e i testamenti degli uomini piu' influenti di Roma , la mitica statuetta del Palladio rappresentava Atena , fu portata da Enea da Troia . La forma geometrica del Tempio era quella rappresentata nelle monete e la statua in esse rappresentate dovrebbe essere quella di Vesta ; comunque notizie piu' complete le trovi in : https://it.wikipedia.org/wiki/Tempio_di_Vesta1 punto
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D/ 1 cuneo, leggenda IMPERATOR parte dal basso in senso orario gr. 0,72 cliccando sulle monete si ingrandiscono1 punto
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Ciao, L'ho scritto io, e ' il tipo 5a o Limido - Fusconi 20 di un denaro di Ottone III di Pavia1 punto
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buonaserra arrigome...d'appresso te,tutte quelle belle monete brillante come speci che si trovano da i mercanti,e ne aste....che siano medievale o no,ed anche romane,di metale argento...come pensi che son state rendute cosi attrative?????...acido? mecanica? od altro?? in cui riguarda la mia,un operaio la trovata ne un tubo di scarica di fogna di 1.60 m di diametro.vecchio impianto ..tubo in quale oggi fogna non core piu..ma che si e buttata in mare tantissimi annin fa....e mi la regalata..... non era patina naturale,era patina gia chimica dovuto a le fermentazione de i ributi umani.1 punto
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Se tutto va bene quelli di Beinasco saranno presenti il sabato,pranzo compreso. Blaise P.S. spero di rincontrare Giovanna.1 punto
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Certificare che il pezzo sia un falso "autentico" e non una volgare imitazione ( di falso) ... Che ossimoro sublime ?1 punto
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vedo che vi siete trovati. Evvvai una sottosezione della sezione venezia. Ebbbravi i ragazzi. Continuate e scrivete mi raccomando avete tutti il mio plauso. :good: :good: :good:1 punto
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È stato condiviso tra gli autori, anche Eliodoro c'ha messo il suo... ;)L'importante è che sia stato apprezzato! Ciao Illyricum :)1 punto
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avrai comunque sempre dei buchi, perché le emissioni non vanno mai di pari passo ci sono nazioni che non emettono tutti gli anni ed altre che ne emettono 2 o anche 3 per cui avrai sempre il salto del vassoio ed inoltre a prima vista nel tempo non saprai più in che anno e stata emessa questa o quell'altra moneta.1 punto
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Buonasera @@fabio22, come promesso le invio la foto riguardante il peso della medaglia da inserire nella scheda del catalogo. :good: (13 gr. tondi tondi) Mi scuso anticipatamente per la foto fatta con luce artificiale, ma oggi ho lavorato tutto il giorno e mi sono sbrigato soltanto adesso. Saluti, Sergio.1 punto
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Buona serata la forum ed in particolare a te Matteo 91 ed a Filipponotgeld Non v’è dubbio alcuno che per molti secoli, prima dell’invenzione della moneta, gli scambi di merce avvenissero attraverso il baratto: puro e semplice . Nei primi contatti sociali tra gli uomini infatti l’acquisizione o la cessione dei beni, quando non forzata, era regolata dallo scambio. Nello scambio attraverso “baratto” occorreva valutare l’entità del bene ceduto nei confronti di quello acquisito sì che i valori fossero il più possibile equivalenti. Vero è che poter ricorrere, per lo scambio di merci, ad un bene comune che rappresentasse: Certo valore intrinseco Elevato, rispetto al/ai beni oggetto dello scambio Divisibile in modo da potersi avvicinare il più possibile all’equità facilitava il problema; se non la moneta era nato il concetto in fieri, della moneta stessa. Il collegamento della moneta con la tradizione agricolo pastorale lo ritroviamo nel nome che vari popoli hanno successivamente dato a questo oggetto primario di scambio: “Pecunia” da Pecus ovvero pecora, per gli indiani “Ripia” deriva dal Sanscritto ed il significato è: “Bestiame” Il passo successivo di questo primordiale metodo di scambio fu il tentativo di semplificare le transazioni commerciali, per lo più improntate a beni agricolo pastorali, sostituendo il possesso del bue o delle pecore con elementi più maneggevoli cui veniva arbitrariamente attribuito un valore equivalente. Il raggiungimento di questo stato transizionale, nello sviluppo del commercio è stato mirabilmente descritto da Aristotele: “ Il commercio ricavò beneficio dalla acquisizione di merci che scarseggiavano nello stato e dall’esportazione di quelle risorse che erano in eccesso, per questi scambi si rese necessario ricorrere ad una valuta. Dato che il baratto in natura non era facile si scelse, di comune accordo, di dare ed accettare di ricevere oggetti più facilmente maneggiabili. Questi oggetti erano inizialmente costituiti da pezzi di Ferro od Argento, valutabili a peso e successivamente su di essi vennero riportati dei segni che ne indicavano e garantivano il valore” Si osservi come la moneta sia comparsa inizialmente sulle coste bagnate dall’Egeo, mare ricco di isole che raccordano le coste greche con le asiatiche . Le caratteristiche geografiche che contraddistinguono la penisola Ellenica sono: la presenza di numerose montagne e l’esteso sviluppo delle sue coste. Numerose baie incidono profondamente la costa mentre lunghi e stretti promontori si proiettano ovunque nel mare dando origine ad una quantità di costa tale che non ha riscontro in nessun altro paese del Sud Europa. Molti sono i porti eccellenti ed il mare non presenta soverchi pericoli, oltretutto appena oltre la costa, come già detto, si trovano numerose isole fertili e di inaudita bellezza; la natura ha fatto di tutto perché la gente di qui scegliesse la via del mare e coltivasse le arti proprie della navigazione e del commercio. La comunicazione tra le varie parti del paese è più breve e più facile per via mare che non attraverso la terra emersa che è ricca di catene montane intersecantesi tra loro in tutte le direzioni e che sono per lo più elevate e scoscese, superabili solo attraverso rari passi spesso in inverno bloccati per la neve. Poche, scarsamente estese, le zone pianeggianti e sostanzialmente povero e sassoso il terreno che permette lo sviluppo di: Fichi, olivo e vite tutte coltivazioni che solo acconsentono terreni di scarsa fertilità; i cereali si dovevano importare mentre le esportazioni erano costituite dai raffinati prodotti dell’industria greca. Va da sé che i contatti commerciali privilegiarono l’ opposta sponda asiatica dell’Egeo ed i territori che su quel mare si affacciano e mi è qui caro riportare quanto dice a questo proposito il Griesom: ” Dall’Asia Minore (Città greche costiere della Ionia o della Lidia ha poca importanza) l’uso della moneta coniata si estese a sud est fino alla Persia e verso Ovest sino alle isole egee della Grecia e da qui raggiunse la Magna Grecia…al di fuori della Magna Grecia l’uso della moneta coniata fu accolto,con qualche ritardo, anche dai Popoli Semitici, dai Celti, dai Romani e dai Popoli dell’India sino a che divenne parte comune del patrimonio culturale: Cristiano, Musulmano ed Indù ed infine del mondo intero…” Il valore intrinseco certo e più elevato, rispetto alle altre merci, era ed ancor oggi in altra misura, è rappresentato dal biondo metallo, oggetto del desiderio di gran parte dell’umanità… con il quale è possibile acquistare ogni altro bene terreno: vegetale, animale o cosa inanimata che sia. Operarne la divisibilità non era un problema, almeno sin dal tempo degli Egizi i quali già 2.000 anni prima della nascita di Nostro Signore, utilizzavano uno strumento, a noi noto come: Bilancia sul cui piatto si poneva il biondo metallo e se ne ricavava un peso. Solo Oro od anche Argento ? Certo anche l’Argento fu standard per gli scambi commerciali e per passare dall’Oro all’Argento non era poi così complicato: Oro = Sole; Argento = Luna e visto che ad un ciclo solare corrispondono 13,3 cicli lunari perché la stessa cosa non poteva valere per i metalli? Per controbilanciare il valore di 1 Kg d’Oro erano pertanto necessari 13,3 Kg di Argento. Per transazioni di modesta entità non si faceva ricorso alla bilancia; ma si utilizzavano piccoli pezzi di metallo, con peso predeterminato garantito dai mercanti stessi, com’è il caso delle “Punk marched” dell’India ovvero dalle divinità protettrici delle città emittenti ed è questo il caso delle città greche dove Giove; Apollo; Venere ed un po’ tutti i personaggi dell’Olimpo la fanno da padroni. La presenza sulle monete di simboli animalistici è rapportabile alla divinità protettrice della citta… dello stato… che si fa essa stessa garante del bene moneta; una per tutte il binomio: Atena - Civetta Per gli Asiatici è lo stesso “Re dei Re” che compare con lancia od arco e frecce sul “Darico” d’Oro; sullo “Statere” d’Argento e sulla “Dracma” Quest’ultima moneta durerà a lungo affiancata dalla “Dracma Partica” in Oriente e dal “Denaro Romano” nell’Occidente. Questa la mia personale convinzione; ma tornando alla monetazione cinese, con estrema sfacciataggine, due cose desidererei chiedere a Filipponotgeld che intanto saluto e ringrazio per le preziose informazioni che ci ha fornito, a questo proposito: La prima: Nei contatti tra Cina e mercanti dall’india, anch’essi venuti dal mare ai primordi si parla di scambi onorati con strumenti premonetali…Quali? Conchiglie, coltelli od altro? Se ne ha notizia in Cina? La seconda: le “barchette” che originariamente dovevano essere di Argento più o meno fino, mentre quelle che oggi si trovano sul mercato sono per lo più costituite da Piombo leggermente argentato…le barchette dicevo od altri lingotti di varia forma e genere; sembrerebbero essere stata moneta di pregio, utilizzata per scambi di non comune entità, nel periodo mancese dei Quing, prima dell’adozione delle argentee monete occidentali: dollaro in primis. Filipponogeld tu che hai un approccio diretto con la Cina puoi confermarmi questa ipotesi ? Ti ringrazio se vorrai fugare un qualche dubbio al proposito ed una notizia in particolare mi stupisce: la condanna per i falsificatori di monete in Cina. Mi stupisce perché: a parte la consuetudine tutta nostrana degli “Arresti domiciliari” e del fatto che in ogni scandalo figuri un politico e che nessuno di loro alla fine ne tragga conseguenze tangibili…non è polemica è un dato di fatto…perché tanta animosità nei confronti degli artisti cinesi, perché sono veri artisti, almeno alcuni, che riproducono le monete del loro antico paese per farle conoscere al resto del mondo? Dici che sono pochi coloro che hanno mantenuto una tradizione storica; ma è grazie a loro ed alle loro riproduzioni che siamo oggi in grado, almeno a grandi linee, di apprezzare ciò che fu l’arte numismatica di quel popolo…perché perseguirli quando già al tempo delle emissioni, come dire “consacrate” forte era l’emissione di moneta “fuori dai canoni” Buon ultimo la collezione di monete (sic) cinesi che posseggo, per qualche amico bella, meravigliosa per me, è costituita quasi interamente da “Segnaposto” chiamiamoli così, giacchè è estremamente difficile trovare pezzi originali; qualcuno forse sono riuscito a trovarlo in Canada e Stati uniti; ma non ci metterei la mano sul fuoco; gli acquisti effettuati in Cina: direttamente o via internet…puzzano di rifatto, fatto bene; ma rifatto e le prime monete cinesi che comprai nel nostro paese, sia quelle acquistate nella capitale che quelle prese nel veneto, le pagai una bussola ( il noviziato si paga sempre) per poi accorgermi, ad esempio che un bel “coltellino” era stato rifinito delle sbavature della fusione con un attrezzo rotante che certamente non possedevano i cinesi degli “stati combattenti” Quanto sopra per chi si accinge ad acquistare monete di questo tipo, dirò però che sono soddisfatto degli acquisti fatti dal momento che non avendo frequentato “La Bocconi” ed avendo perciò più in pregio l’arte e la storia che queste monete trasmettono, a dispetto del loro valore venale, raccogliendole mi si è aperto un mondo che non conoscevo e che è doveroso prendere in considerazione almeno per il fatto che metà dell’umanità porta gli occhi a mandorla e molti sono oramai gli operatori cinesi che si sono insediati nel nostro paese. Grazie per l’opportunità che mi è stata concessa ed un caro saluto da parte di nonno cesare1 punto
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In questa tipologia non ci sono dubbi sul fatto che il gettone Jesurum sia un amuleto oltre che souvenir. D/ Bordo circolare rilevato con margine interno perlinato PORTE BONHEUR * SOUVENIR * Foro circolare centrale circondato da ferro di cavallo. R/ Bordo circolare rilevato con margine interno perlinato *M. JESVRUM & C.IE * VENISE / DENTELLES BRODERIES ETOFFES Foro circolare centrale con bordo rilevato. Senza contare la coppia di quadrifogli al diritto e al rovescio. Ottone: 6,6 g, 30,4 mm. apollonia1 punto
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