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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/28/15 in tutte le aree

  1. Scusa MarcoMarco, ma non capisco... Dici di essere un principiante ma sembra che quello che ti è stato consigliato qui non ti vada bene, molti sono intervenuti ma sembra che tu non sia soddisfatto delle risposte. Cercavi un altro tipo di risposte? Mi sembra di capire che benchè tu dica di essere un principiante tu non sia interessato a seguire consigli ed altri punti di vista. Non capisco perchè continui a fare domande se tanto non dai credito alle risposte che ricevi. Chiedi poi analisi comparative e dettagliate. Su cosa? Su un'immagine sgranata e in bassa risoluzione di un oggetto di cui non si conoscono peso e dimensioni? Suvvia...credo serva un po' piu' di rispetto del tempo e dell'attenzione che molti utenti hanno già speso finora in questa discussione, mettendoti gratuitamente a disposizione la loro competenza ed esperienza nonostante i pochi elementi disponibili. Ricordo che non siamo su facebook....
    4 punti
  2. Buonasera agli amici Veneziani Con piacere vi presento l'ultimo arrivo, un marcello di Agostino Barbarigo con contromarca inedita per il tipo, un cavaliere. A mia prima impressione la contromarca può essere associata alla Russia, si veda lo scudo condiviso da @@fabry61 nella discussione dedicata alle contromarche, in particolare è comune per enteambe la perlinatura che le racchiude. Che ne pensate? Un saluto Doge92
    2 punti
  3. Buonasera. Volevo chiedere agli esperti della monetazione del Lombardo Veneto un parere circa la rarità e la valutazione di questa moneta da 5 centesimi di Francesco Giuseppe I, caratterizzata da un vistoso errore nella legenda: "Regno LombarBo Veneto" anzichè "Lombardo Veneto". Grazie in anticipo a chi vorrà intervenire.
    2 punti
  4. Buona serata 1/2 Scudo ..... :cray: :cray: :cray: ma è "certificato" :dirol: a beh, allora .... :wacko: 35 Soldi - 1/4 Scudo veneziano saluti luciano
    2 punti
  5. La prima repubblica portoghese X (10) CENTAVOS. 500 ° anniversario della morte del principe Enrico il Navigatore: 5 ESCUDOS. 10 ESCUDOS. 20 ESCUDOS. Francia. Quarta Repubblica. 1 FRANC. 5 FRANCS. Svizzera. 20 RAPPEN (CENTIMES). Questo è l'ultimo (qualcuno tirare un sospiro di sollievo) anno della mia collezione. Grazie a tutti per la vostra comprensione e pazienza.
    2 punti
  6. La Repubblica Di Austria. 50 GROSCHEN. 1 SHILLING. 5 SHILLING. 25 SHILLING (40 ° anniversario del plebiscito in Carinzia). Il Belgio. Léopold III ° (1901 – 1983). 50 FRANCS (Il matrimonio di Re Baldovino e Fabiola). Repubblica popolare di Bulgaria. 1 ЛЕВ. Regno Unito. Elizabeth II ° (1926) FIVE SHILLINGS. la Repubblica di Ungheria. 2 FORINT.
    2 punti
  7. ciao Mario penso proprio di si un bel Corrado sai qual'e il problema che proprio ultimamente ne ho visto uguale stesso tipo di monogramma,stessa fattura e anche usura secondo te potrebbe starci un conio uguale ?
    2 punti
  8. Se qualcuno potesse darmi informazioni sulla probabile epoca di questa devozionale ne sarei grato.
    2 punti
  9. @@jagd ci stai prendendo gusto eh :good: Si tratta anche questa volta di un bolognino papale, nel caso specifico di una tipologia anonima coniata nella seconda metà del XIV secolo. Da quel poco che è rimasto lo classificherei come Muntoni 12. Antonio
    2 punti
  10. un gran bongiorno a tutti....ecco quartari!!!... :lol: .....piccole opere artistici...favolosi tutti.!! :good: per il griffo e porta urbica!
    2 punti
  11. :good: ..buongiorno a tutti!!...e ecco un altra di queste monetine....!!... :lol: ....per piaccere ,monete intrigante...questa e di piccolo diametro 15mm...
    2 punti
  12. I Romani , in particolare quelli che vissero negli ultimi decenni del I secolo a.C. e nei primi del I secolo della nostra era , ma anche dopo , furono grandi ammiratori della civilta’ egiziana , conquistatori dell’Egitto ma anche intimoriti dalla magnificenza delle Piramidi , dall’ altezza degli Obelischi , da tutti gli edifici colossali che sorgevano in Egitto e forse anche dalle loro numerose divinita’ mezze umane e animali . Questa ammirazione verso questa misteriosa ed antica civilta’ si riflesse come una moda dell’ epoca con la razzia di vari Obelischi trasportati a Roma , con la costruzione sempre a Roma di quattro Piramidi ad uso funebre come si usava per i Faraoni e in seguito con l’ adozione di divinita’ egiziane introdotte tra le classiche divinita’ romane , anche se in questo ultimo caso Augusto finche’ visse vi si oppose sempre decisamente . E’ noto che a Roma antica esistevano almeno quattro Piramidi , tutte costruite in epoca augustea secondo la moda dell’ epoca e della ricchezza dei committenti , l’ unica sopravvissuta , perche’ inglobata nelle Mura Aureliane e di questo dobbiamo essere grati ad Aureliano , e’ quella di Marco Cestio della quale abbiamo abbondantemente parlato in un precedente post , delle altre tre , due erano nell’ attuale Piazza del Popolo dove sorgono due , delle tre Chiese presenti nella Piazza , a sinistra quella di Santa Maria in Montesanto , a destra quella di Santa Maria dei Miracoli , come si possono vedere in foto ; probabilmente , ma non esiste prova , queste due Piramidi gemelle potrebbero essere state tombe appartenute a Marco Vipsanio Agrippa e al grande Marco Valerio Messalla Corvino , contemporanei di Caio Cestio ed anche suoi eredi , la certezza della presenza in antico di due Piramidi , nel luogo dove oggi sorgono le due Chiese e’ data da due piante di base quadrate simmetriche in lastroni di travertino ritrovate nel corso dei lavori di costruzione delle Chiese nel XVII secolo , basi di misura piu’ piccola di quella della Piramide di Marco Cestio che e’ di circa 30 metri per lato . Infine la quarta Piramide nota e’ quella che esisteva nel Campo Vaticano , situata in mezzo a quello che in futuro saranno il Circo di Nerone e il Mausoleo di Adriano , come si puo’ vedere in una ricostruzione di Pirro Ligorio e nota dal medioevo come Meta Romuli . Questa Piramide del Vaticano era , come le altre , una sepoltura monumentale che in antichità sorgeva in prossimità dell' incrocio tra la via Cornelia e la via Trionfale , in un' area chiamata Ager Vaticanus , zona cimiteriale come la vicina necropoli vaticana . Si trovava al fianco di un altro grande mausoleo , il cosiddetto Therebintus Neronis , altro edificio funebre demolito nel VII secolo che pero’ era a pianta circolare . La Piramide sopravvisse ai grandi cambiamenti edilizi dovuti alla costruzione della primitiva basilica di San Pietro , giungendo intatta fino al medioevo e divenendo un elemento importante e vistoso della topografia antica urbana di Roma . Il suo nome corrotto di Meta Romuli era dovuto alla credenza popolare che la collegava alla Piramide Cestia , chiamata Meta Remi , attribuendole ai sepolcri dei due mitici fondatori della Citta’ . Nel Rinascimento , stranamente per l' epoca di eruditi , fu creduta il Sepolcro degli Scipioni . Venne demolita a partire dal 1499 su ordine di papa Alessandro VI per l' apertura della nuova via Alessandrina che collegava l' area del Vaticano con il ponte sul Tevere . Dopo lo spoglio dei marmi alcuni resti del nucleo in calcestruzzo sopravvissero ancora per qualche decennio . La Piramide vaticana doveva essere presumibilmente della stessa epoca di quella di Cestio e secondo le testimonianze antiche era anche più grande di quella , alta circa 40 metri con una base di lato di uguale misura , circondata da una pavimentazione con lastroni di travertino riutilizzati poi per la scalinata di ingresso alla Basilica di San Pietro . Era costruita anch' essa con il nucleo in calcestruzzo e laterizi con rivestimento esterno in marmo poi smontato nel corso dei secoli e la camera sepolcrale interna coperta a volta come nella Cestia . Su questa Piramide vaticana purtroppo non c’e’ altro da dire come archeologia , tranne che sorgeva nel luogo dove oggi si trova la Chiesa di Santa Maria in Traspontina , nell’ odierna Via della Conciliazione ; ma a quale personaggio dell’ antica Roma apparteneva la Piramide ? purtroppo si possono fare solo delle ipotesi non essendoci stata trascritta alcuna legenda della lapide dedicatoria o dell’ incisione che ne attestava il nome o i nomi dei proprietari , ma essendo stata un’ opera imponente e costosissima doveva per forza essere appartenuta ad una persona molto influente , ricca e prossima alla corte imperiale , di conseguenza si puo’ circoscrivere ad un limitato numero il nome del personaggio proprietario , evidentemente molto legato all’ Egitto e alla sua cultura . I nomi dei committenti della costruzione della Piramide vaticana , vista l’ epoca , potrebbero essere stati solo due , quello di Marco Antonio , in quanto probabile proprietario del fondo terriero , passato poi , tramite il matrimonio della sorella Antonia maggiore , alla famiglia Domitia , pero’ di contro e’ ben noto che Antonio mori’ in Egitto e fu sepolto ad Alessandria , ma cio’ non toglie il fatto che il committente in vita potrebbe essere stato Antonio stesso e che la Piramide rimanesse ad uso della sua famiglia dopo la sua morte e sepoltura ad Alessandria . Il secondo nome possibile e forse piu’ probabile potrebbe essere quello di Caio Cornelio Gallo , al quale farebbe riferimento il nome stesso della Via in cui sorgeva la Piramide , cioe’ la Via Cornelia . Caio Cornelio Gallo fu il primo Prefetto dell’ Egitto , amico di Ottaviano , fino a quando questi nella sua funzione di Prefetto , influenzato dalla cultura ed usi egiziani , non assunse caratteristiche tipiche da sovrano egiziano , al punto che Ottaviano fu costretto a toglierli la carica di Prefetto romano . Cassio Dione conferma questa megalomania egizia di Gallo che giunse al punto di fare incidere su una stele il titolo di Faraone seguito dal suo nome . Oltre a questi due nomi di Romani , non esistono altre ipotesi di committenti di questa Piramide e questi rimarranno probabilmente tali per sempre . Sotto le due Chiese gemelle in Piazza del Popolo dove in antico si trovavano le due Piramidi anch'esse gemelle e la Chiesa di Santa Maria in Traspontina dove sorgeva la grande Piramide vaticana .
    2 punti
  13. Buon giorno a tutti... presente come sempre, con lo stand.. IL REALE....vi comunichero' poi il numero; come sempre, se volete , potrete utilizzare la mia postazione come " riferimento" per gli incontri fra lamonetiani... e non... a presto Riccardo
    2 punti
  14. A rigor di logica abbiamo tutti ragione. Per aumentare la confusione, perché non citare la famigerata moneta grimani? 2 soldini e mezzo, in rame, spesso anche in buona conservazione, venivano completamente ribattuti da Giovanni Battista Grimani con dei conii ben nettamente inferiori. E' l'esasperazione della contromarca se ci si pensa. Il Paolucci comunque riporta un esemplare molto simile a quello dell'utente greco , e lo attribuisce tranquillamente a Candia. con la nota "i sesini aboliti in Venezia nel 1603 furono esportati nel levante, dove nel primo decennio del XVII secolo costituirono la gran massa del circolante. ecc. ecc. ne avevamo parlato già, punzonature per confermarne il valore eccetera da parte dei vari veneziani al potere in Creta. secondo me non se ne esce se non si trova da dove il Paolucci scriveva le sue cose a riguardo
    2 punti
  15. :good: oh si ... vicini, vicini :blum:
    2 punti
  16. Il 51° Convegno numismatico nazionale di Bergamo avrà luogo venerdì 12 e sabato 13 febbraio 2016 nelle sale dell' hotel Cristallo Palace di Bergamo in via Betty Ambiveri. Organizzazione: Circolo numismatico bergamasco, e-mail [email protected]. Dettagli sulla manifestazione, regolamento, modulistica di iscrizione e orari sul sito https://circolonumismaticobergamasco.wordpress.com
    1 punto
  17. Direi che ci siamo ...a un mese esatto credo sia giusto partire con l'evento commerciale che rimane a oggi il più importante riferimento italiano, Verona...è pur sempre Verona, se ne parla bene...se ne parla male....ma Verona è il più grande meeting point della numismatica veramente aperto a tutti e per tutti, l'ingresso è libero ed è l'ideale per chi vuole iniziare a vedere, incuriosirsi, comprare anche qualche moneta, ma lato commerciale a parte, rimane il riferimento principe per incontri, saluti, scambi di opinione, il far diventare reale un forum che è poi virtuale e che a Verona magicamente tutto questo si compie tramite i meeting point di lamoneta, il pranzo del sabato, il vedersi e darsi la mano. Questo è anche poi Verona...l'ultimo fu incoraggiante, vedremo questo...attorniato da aste importanti e prestigiose che comunque non potranno togliere mai il simbolico valore di un caloroso saluto e incontro tra appassionati. Dico subito che è sicuramente confermato il meeting point del sabato e il pranzo lamonetiano sempre di sabato, tradizione ormai consolidata che mi piacerebbe che qualcuno in più che è presente prendesse in considerazione, far parte diciamolo di questa famiglia, di questo network è anche condivisione sia nel virtuale sul forum che nella realtà e Verona è l'occasione con la O maiuscola per tutto questo. Ricordo le date, venerdì, sabato, domenica , 27-28-29 novembre 2015, ingresso libero, chi vuole aderire e dire ci sarò anch'io, commentare ....può già farlo... Buon Verona a tutti, Mario
    1 punto
  18. Affascinato dai monetieri artigianali visti qui sul forum ne ho commissionato uno in stile classicheggiante alle magiche manine di mio padre...ecco qui il risultato
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  19. Per voi c'è o non c'è la "R"? :crazy: http://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=298719
    1 punto
  20. Buonasera, Il 29 agosto scorso a Genova è nevicato: mia moglie mi ha comprato una monetina. Un paio di giorni fa ho ricevuto il mio regalino. La moneta è una petachina di Carlo VI che a mio avviso e' molto particolare per due motivi: 1 al rovescio manca la o di Conradus 2. Le sigle non sono le solite v e sinceramente non le ho ancora identificate. La moneta pesa 1.10 g e presenta tracce di tosatura...cosa ne pensate????
    1 punto
  21. Ciao Filippo, l'elettrolisi non è una truffa o una cosa cattiva, parlo in generale, attenzione a non criminalizzare senza sapere, spesso una piccola pulizia/lavaggio ad alcune monete non può che migliorarle e certamente non le deprezza. Ora non posso svelare particolari processi chimici per ovvi motivi ma devi sapere che "l'elettrolisi" può anche essere casuale o non voluta come ad esempio nel caso in cui si utilizzano per la pulizia di monete d'argento alcuni liquidi pulenti delle note marche precedentemente utilizzati per la pulizia di monete d'oro, capita infatti che sulla superficie del tondello d'argento vadano poi a "depositarsi" micro particelle di impurità di metallo aureo e il gioco è fatto ..... anzi ..... la patina è fatta! Per caso noti la tonalità della tua patina leggermente tendente al color oro? Beh ..... e allora l'esempio che ho fatto non è che sia una fesseria. :good:
    1 punto
  22. Ottone I imperatore con Ottone II re (IMPERATOR - OTTO PIVS RE) Ottone III (HTERCIVSCI - IMPERATOR) Ottone II imperatore (IMPERATOR - AVGVSTVS) Ottone II imperatore (legende come sopra) Ottone II imperatore (legende come sopra) Ottone I imperatore con Ottone II re (legende come numero 1)
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  23. gr. 0,70 a sinistra nel D/ due puntini oltre ai cunei
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  24. Buona serata Mi permetto di affacciarmi ad una sezione che frequento poco; ogni tanto leggo qualche discussione per il titolo che mi incuriosisce, ma sono eccezioni. Che ti devo dire @@scipionis ? Sei la conferma - semmai ce ne fosse bisogno - del "cammino" che abbiamo fatto in tanti.... All'epoca cominciai con le monete della Repubblica, quelle che trovavo in circolazione e poi le serie per i numismatici e i dittici ed i trittici e poi quelle di San Marino .... stessa storia; poi basta ero stufo di raccogliere confezioni, buste, cofanetti che, passato il momento di euforia, non mi attiravano più. Era come collezionare figurine (senza nulla togliere a quest'ultima); non mi trasmettevano nulla più che la loro immagine attraverso la plastica. Basta, mi sono detto; venduto quasi tutto recuperando quello che avevo speso dieci anni prima (smenandoci, visto che all'epoca la svalutazione era superiore al 10% annuo). Sono passato al regno; andava già meglio .... ma arrivato alle monete "pesanti", mi sono bloccato. Sono passato alle veneziane (collezione impossibile lo so), ma che soddisfazione, quanta storia ... ogni moneta racconta anedotti di vita quotidiana, cultura economica e politica, storia di viaggi e di battaglie. Credo di aver trovato ciò che, forse, ho sempre cercato inconsciamente. Anche tu, forse, sei alla ricerca di qualche cosa di più coinvolgente; l'euro ti è servito come momento propedeutico .... guarda @@MEDUSA51, è stato in grado di fare - rispetto a me - un vero salto carpiato all'indietro :pleasantry: .... dall'euro alle romane! Senza rinnegare nulla, guardati intorno, vuoi mai che chiudi una porta e ti si spalanca un portone? Per me gli euro sono un diversivo....quelli "strani" che mi capitano tra le mani, li conservo .... ma già ne ho troppi, prima o poi dovrò spenderli. :pardon: saluti luciano
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  25. Ma nooo, adesso che ci conosciamo, non è che pagheremo i nostri prossimi acquisti, il doppio di quello che valgono?
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  26. Stavo rileggendo lo studio di Grierson sui grossi senatoriali nella RIN del 1956 quando ho notato una frase a cui precedentemente non avevo mai dato eccessiva importanza: "...i denari di Roma presero il nome di provisini, e questo nome si conservò per quasi due secoli, anche quando il "pettine" che era stato il segno originale della moneta, venne sostituito da un leone, o dalla testa di un Santo." Mi sembra quindi che, sebbene con l'omissione della figura di Roma e l'imprecisione circa il SVDARIVS, le monete citate siano inequivocabilemente i denari piccoli. Ora mi chiedo su quali basi Grierson affermò che questi erano chiamati provisini. Purtroppo infatti non vengono riportate note esplicative circa il perdurare di questa denominazione... Se così fosse, il punto C3 dell'articolo di @@adolfos acquisirebbe un nuovo appeal ;) infatti sarebbe stato inconcepibile usare lo stesso nome per due monete dal differente valore! Buona riflessione (e indagine), Antonio
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  27. Norvegia. Haakon VII (1872 — 1957). 1 ØRE. 10 ØRE. 25 ØRE. 50 ØRE. 1 KRONE. Repubblica Popolare Di Polonia. 2 ZŁOTE. La Repubblica Popolare Romena. 15 BANI. 25 BANI. La Repubblica di Finlandia. 1 MARKKA. 1000 MARKKAA (Il centenario del marchio finlandese).
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  28. Groenlandia. Società commerciale reale. 1 KRONE. Regno di Grecia. Παῦλος (Pavlos) (1901 – 1964). 20 ΔΡΑΧΜΑΙ. Jersey. Elizabeth II ° (1926). 1/12 SHILLING. Irlanda (Eire). REUL (6 pence). Lussemburgo. Charlotte (1896 — 1985) 1 FRANC. Il Principato Di Monaco. Rainier III ° 1923 —2005. 1 FRANC. 5 FRANCS. Paesi Bassi. Juliana (1909 — 2004). 2 1/2 GULDEN.
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  29. Presenti. Stand 510E Giovedì/venerdì e Sabato.
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  30. Vabbeh dai ve lo mostro a tutti , questo interessantissimo quartaro che acquistato da un membro del forum
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  31. Troppo buono Giova' :) anche per me è sempre un piacere sentirti :beerchug:
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  32. :lol: :lol: contento sentirti....!!...grazie!....sempre ottimo identificatore di queste monete...ottimo e rapido!! :good: ....maestro! :good: meilleures salutations!!..
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  33. Moneta indicata come RR Il passaggio d'asta indicato sul Gigante è inerente all'asta Negrini n°33 del 2011 Asta in cui un esemplare giudicato qSPL realizzò 1000€ più diritti. A mio parere è un esemplare apprezzabile che non può avere un valore inferiore a 650€
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  34. buongiorno a tutti....ecco una monetina d'argento,di 18mm di diametro... non ho peso,bilancia scaricata!.. :lol: ..non so di cosa si tratta. ...per un aiuto,grazie!
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  35. denier de melguel LANGUEDOC - COMTÉ DE MELGUEIL - ÉVÊQUES ... - CGB
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  36. Piacciono anche a me anche se non sono in alta conservazione...sono monete che hanno fatto il loro dovere ed è bello anche immaginare chi le ha avute in mano, dove sono state, insomma la loro storia... a mio avviso per questa siamo sul qBB
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  37. Ciao Nando, Si basta dirlo qui se partecipi e in quanti siete, se menù normale o pizza, poi ci penso io a fare la telefonata finale che di solito faccio verso il mercoledì sera, anche se ripeto poi l'importante e dare comunque un numero di massima, se vieni ovviamente ci farebbe molto piacere....
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  38. Veramente una bella particolarità.
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  39. Io credo che state dilagando, io ho detto la mia opinione su una moneta, non chiedo consiglio a chi vende altre monete di altri periodi nemmeno prese come oggetto di tale discussione. Preferireì sentire il parere di chi ne colleziona da anni e non ha interessi propi o a fini di lucro. (Senza nulla togliere a chi ha esperienza in merito) con questo chiudo il discorso e chi ha capito capisca e non faccia discorsi al vento. Saluti Fofo
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  40. Se originale e cosi sembra è una gran bella rarità di errore di conio. A mente non ricordo di everne viste anche se mi sembra di aver sentito di errori nelle lettere in questa monetazione. Da approfondire. :hi:
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  41. Interessante..... Aspettiamo pareri dei più esperti...
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  42. .......... ma Napoli è sempre Napoli, e non trovi mai una certezza, mi spiego: L'esposizione, inizialmente doveva aver luogo dal 1 di aprile del 1870 al 1 giugno del 1870; con un successivo decreto venne prorogata l'apertura al 1 settembre e la chiusura al 30 novembre del 1870. (e questi sono dati certi). Dopodichè mi ritrovo ad esaminare carte (del tipo Comandini e anche delle altre, ma abbastanza vaghe e senza riferimenti) nei quali si parla di un inaugurazione o meglio di un discorso inaugurale avvenuto il 17 aprile del 1871 e questa data corrisponde sia alla medaglia commemorativa con APRILE 1871 sia con le date che vediamo incise sulle medaglie ad personam (o almeno quelle che si sono viste fin d'ora). Preciso che non è un quiz, anzi, visto che la discussione sta seguendo un profilo informativo, cerchiamo di capire che cavolo successe. Un'inaugurazione dovrebbe essere fatta (per logica) prima, ma da come leggo man mano le carte è come se questo invece fosse stato l'ultimo atto dell'esposizione. Addirittura leggo che tutte le operazioni di chiusura della mostra, compreso lo sgombero dei prodotti e dei materiali, dovevano essere fatte entro e non oltre il 28 febbraio 1871.
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  43. @@filippo88 Se proprio ti da fastidio quella piccolissima macchia di verderame puoi usare un cotton fioc imbevuto nell'alcool
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  44. 0,60 gr. Da Nomisma 51, lotto 1399
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  45. Confermo ! aggiungo solo che è oramai conclamato il fatto che tali emissioni non sono state coniate solo sotto Antoniotto Adorno ma piu generalmente in periodo abbastanza ampio che ha come limite massimo il 1396 Ah la sigla dovrebbe essere L I per quel che riesco a vedere dal cellulare
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  46. Certificare un ''autentico falso'' mi sembra effettivamente troppo. Arka
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  47. mah, io sono in Cina da un po' di tempo e ne ho sentite di cose sulle antiche monete sagomate cinesi, spesso in contraddizione tra loro. Secondo quanto ho letto recentemente da riviste di arte e collezionismo cinese, le antiche monete sagomate (a vanga, coltello, ponte ecc..) avrebbero avuto quasi sempre una funzione religiosa o collegate col mondo religioso (taoista, shamanista, animista ecc). Ricordiamo che la religione ha avuto in antichita' un potere enorme in Asia, sia religioso che politico, culturale e economico. Come dicevo, molte di queste monete sagomate pare che svolgessero funzioni religiose: venivano emesse e pagate ad alti funzionari civili o dell'esercito, mandarini, monaci, principi ecc. per somme decisamente alte. In genere la popolazione "bassa" era esclusa da questa circolazione monetaria, almeno all'inizio. Essendo monete di gran valore, ed avendo la religione un'influenza molto grande sulla civilta' cinese dell'epoca, molte di queste monete venivano poi donate a templi o monaci per propiziarsi raccolti, come ex voto, o come testimonianze di fede. Dipende dal luogo in cui venivano emesse, ogni moneta rappresentava un po' l'usanza o l'economia locale, per cui avremo quelle a forma di pesce in zone costiere o ricche di fiumi per propiziarsi la pesca, quelle a forma di vanga nelle regioni agricole per propiziarsi il raccolto o per ringraziare per un raccolto abbondante, quelle a forma di coltello nelle zone a prevalenza nomade (non cinese o non completamente sinizzate) dove la caccia era l'attivita' principale o dove le guerre tra clan nomadi rivali necessitavano di armi d'offesa e difesa. Nutro dubbi che la forma del coltello sia identica a quelli usati per tagliare il bambu o il legname, dato che nelle regioni di provenienza (nord-nord est) il bambu' e il legname non sono comuni (e talora assenti del tutto) a causa del clima, e non molto utilizzati nella vita quotidiana, a differenza del sud dove era (ed e') abbondante, usatissimo e quasi fondamentale. Molto piu' probabile che questi coltelli erano simili a quelli per uccidere o scuoiare animali. Fatto sta che fino agli inizi del 20imo secolo, in regioni geograficamente lontane come la Mongolia (fino al 1922 ancora in uno stato semi medievale) i coltelli venivano ancora usati come valuta e mezzo di scambio per beni e merci dato che il nomade delle steppe ne ha assolutamente bisogno sia per cacciare che per difendersi o attaccare i nemici. Monete a forma di vanga o pesce rappresentavano bene cio' che la popolazione teneva in piu' alta considerazione per la loro vita quotidiana e la sopravvivenza. logico che quindi assumesero anche caratteri rituali e scaramantici. Quelle a forma di cicala, secondo alcuni, si riallacciano a un'antica tradizione cinese di allevare cicale (uso sopravvissuto fino a prima della Rivoluzione Culturale), sia per il loro bel canto che per le loro qualita' combattive. Molti ricchi o nobili spendevano cifre folli, o si rovinavano economicamente per ottenere e allevare i migliori esemplari di cicale. Esistono numerosi poemi, e tutta una letterartura specializzata sulle cicale. Puo' darsi quindi che le monete a forma di cicala siano state emesse da qualche ricco signore per far sfoggio della sua "potenza cicaleccia" o per rendere omaggio atali animali. Tra l'altro, nel libro di Tiziano Terzani "La porta proibita" c'e' proprio un capitolo dedicato a questo curioso hobby. Quelle a forma di ponte potrebbero allacciarsi al culto dei morti, e simboleggiare una specie di comunicazione tra questo e l'altro mondo, o permettere un passaggio semplice back & forth alle anime. Ancora oggi vengono stampate milioni di "banconote infernali" che vengono vendute dai templi (con lauti guadagni) e messe sulle tombe o bruciate per augurare ai morti una serena esistenza nell'aldila'. Come dicevo, i monaci o le persone religiose avevano un potere fortissimo, cosa che in alcune regioni come la Mongolia e' durata fino al 1922, e in Tibet fino a poco dopo. I nobili, guerrieri, ricchi, principi ecc donavano queste monete votive ricevute o in pagamento o come tributo ai vari monaci, santoni e templi. I religiosi a loro volta incameravano queste "offerte" (volontarie o forzate) sottoforma di monete sagomate/votive nei templi o centri religiosi principali, e le usavano per trattative commerciali di grossa importanza, come il comprare bestiame, tessuti, armi, cibo, o anche per costruire altri templi, scuole, ospedali, o per ingraziarsi altri signori locali, o altri religiosi. Insomma, in pratica i religiosi rimettevano in circolo queste monete votive, facendogli quindi assumere il valore di moneta vera e propria, anche se legata a transazioni grosse e non minute. Pare infatti che queste "monete sagomate" circolassero solo tra pochi eletti, le caste piu' alte e che detenevano il potere, mnentre gli strati piu' bassi erano ancora all'uso del baratto o di altri mezzi di valuta di scambio come pelli, arnesi, zucchero ecc.. Secondo altre teorie invece, queste "monete sagomate" venivano coniate soltanto come riserva di valore, un po' come i dollari americani o le sterline in tagli grandissimi che circolano solo tra banche per motivi contabili. Purtroppo i documenti sono scarsi, fatto sta che coinvolgevano somme piuttosto consistenti di pagamento o di contabilita'. Che abbiano avuto piu' funzione religiosa che contabile non e' chiaro, anche se da alcuni documenti e ritrovamenti pare che finissero quasi sempre tra le mani dei monaci ricollegandosi quindi alla prima ipotesi. Piccolo flash forward: Fino al 19imo secolo, in Mongolia, nelle zone di confine nel nord e nord est della Cina e in quelle immediatamente periferiche (come lo Shanxi), venivano emesse molte banconote in tagli grandissimi (mi pare fino a 10,000 cash). Sebbene c’erano altre banconote emesse da banche private cinesi o autorita’ centrali, molte di queste venivano spesso emesse, depositate o riscosse dai templi, in quanto erano le uniche strutture stabili (e murate) di quelle zone che fungevano anche come banche e centri economici. Tutta la vita sociale, politica, religiosa e economica dipendeva dai monaci, come in Mongolia fino al 1922 o in Tibet fino agli anni 50. Queste banconote venivano in genere usate per pagamenti di grandi mandrie di bestiame, grandi balle di pelli o te', insomma per cose grosse. Inoltre molti principi nomadi locali erano "obbligati" a offrire tributi ai vari templi, spesso indebitandosi irremediabilmente, sia spontaneamente (ma raramente) che forzatamente (molto piu' spesso), usando tali banconote. Queste grosse banconote fungevano anche come cambiali o mezzi coercitivi di pagamento di debito, con periodi di tempo piu' o meno limitati, entro il quale il tempio poteva ritirare e annullare tale banconota e esigere il pagamento "in natura", in genere in bestiame, onere che il principe locale non poteva pagare in quanto ormai ridotto sul lastrico a forza di pagare tributi ai monaci o imperatori. Tale onere quindi veniva imposto sulla popolazione locale a lui sottomessa, riducendola a sua volta sul lastrico ma rendendo il tempio sempre piu’ ricco. Non e’ escluso che anche le monete sagomate abbiano avuto simile funzione. Per un'interessante lettura sull'uso delle prime banconote cinesi fino al 19imo secolo, soprattutto col legame tra banconote e religione, leggete il libro di Martha Avery "The Tea Road". Ci sono alcuni capitoli dedicati alla monetazione cinese dell'antichita' e soprattutto sull'uso e emissione delle primissime banconote. OK, ritornando alle monete sagomate, col passare del tempo e grazie all'unificazione della Cina e un generale riappacificamento, comincia a sorgere e prendere potere la classe dei commercianti, che si inserisce tra quella dei religiosi e quella dei guerrieri e nobili. L’aumentato volume di scambi commerciali, richiede che un maggiore strato di popolazione abbia accesso alla monetazione. Il numero di scambi commerciali sempre piu’ alto e frequente richiede anche che le monete diventino uniformi in dimensioni e pesi, e piu’ piccole e piu’ maneggevoli da trasportare, ragione per cui diventano tonde e col foro centrale. Si passa quindi da un uso elitario e ristretto della moneta, ristretto sia come circolazione che come funzionalita’, ad un uso piu’ ampio e popolare e da qui in poi’ e’ storia moderna. Nelle varie regioni, l’abbandono delle monete sagomate in favore di quelle tonde avviene in tempi, modalita’ e velocita’ diverse a seconda del grado di sviluppo economico piu’ o meno elevato delle regioni stesse, per cui nelle zone costiere del sud, piu’ avvantaggiate e popolate gia’ da allora, compaiono prima che in quelle steppose e sottopopolate del nord. Tutto questo e’ quello che ho letto su alcune riviste o sentito da varie parti riguardo alle monete sagomate, spesso piu' oggetti "portafortuna" che vere e proprie monete anche se "tecnicamente" venivano spesso usate come tali. Ci sono alcune cose che magari sono in contraddizione con altre letture o con quello che si sapeva gia’; ma purtroppo lo studio dell’antichita’ cinese e’ spesso difficile anche in Cina stessa. L’invasione delle forze occidentali nel primo novecento, e soprattutto la Rivoluzione Culturale poi hanno fatto si che molti reperti e documenti siano scomparsi dalla Cina. La Rivoluzione Culturale soprattutto, ha cercato di distruggere tutta la cultura classica cinese, dando alle fiamme e distruggendo per sempre molti documenti antichi (spesso unici) compreso molte monete antiche, fuse per creare pentole, tegami, scodelle, munizioni, armi, attrezzi di lavoro. Molte altre cose furono rivendute da Europei prima e Guardie Rosse poi a collezionisti esteri, col risultato che adesso in Cina si e’ salvato pochissimo del patrimonio artistico e storico del passato. Inoltre, la Rivoluzione Culturale ha lasciato un vuoto culturale enorme, impedendo e eliminando lo studio della storia e documenti antichi per diverso tempo. Il risultato e’ che due generazioni sono cresciute senza sapere niente della storia, usi, documenti e tradizioni cinesi antiche e senza saper interpretare molti documenti antichi (moltissimi dei quali scomparsi) scritte in lingue o caratteri che piu’ nessuno sapeva decifrare. Dopo la Rivoluzione Culturale, dal 1976 in poi, i cinesi avevano capito che distruggere millenni di storia, arte, tradizioni, e religione per costruire una societa’ e una popolazione completamente nuova, e’ stato sbagliato. Si e’ cercato di salvare il poco rimasto, spesso in maniera confusa e senza criterio logico o filologico, causando ulteriori danni e errori. E’ successo lo stesso in Cambogia con Pol Pot e in Mongolia con le purghe sovietiche. Fatto sta che per un po’ c’e’ stato molto interesse per la “rinascita” culturale cinese, ma l’avvento di Deng Xiaoping e la sua apertura modernistica e capitalistica ha creato ulteriori danni culturali. Le generazioni che si sono susseguite, che non hanno imparato nulla dai genitori perche’ i genitori sono cresciuti in un ambito di totale ignoranza e mera propaganda, hanno perso l’interesse per tutto cio’ che e’ antico, dato che Deng Xiaoping gli prometteva il miraggio del nuovo, bello, scintillate, pulito e ricco facendo dimenticare le bruttezze e le tristezze del passato. Oggigiorno i cinesi (io sono insegnante all’universita’) sono una popolazione profondamente ignorante di tutto, ignorante soprattutto di fatti, cose, storia, arte, geografia cinesi. Alle nuove generazioni non interessa affatto cio’ che e’ vecchio perche’ per loro risulta brutto, triste (che ricorda i tempi difficli), tradizionale e autoritario. Al cinese di oggi interessa solo mangiare, bere, comprare il telefonino e la macchina e la casa nuova. Tutto il resto non interessa affatto. Le persone di buona cultura, e cultura e’ potere, sono pochissime, forse soltanto 1 su 50,000. Gli esperti di numismatica sono ancora meno, forse poche centinaia su una popolaziuone di un miliardo e mezzo. Le riviste specializzate sono soltanto un paio e scarsamente diffuse,. Di numismatici “veri” ce ne sono pochissimi, dato che la maggioranza sono piu’ interessati al valore economico della moneta come investimento che a quello storico/collezionistico. I pochi esperti rimasti si trovano nella difficolta’ di studiare il passato su documenti in gran parte illeggibili oggi, o sul poco che si e’ salvato dalle distruzioni degli anni 60 e 70. Le nuove generazioni non sono interessate a continuare quello che gli esperti fanno, dato che tutto cio’ che e’ antico, e’ noioso. Quindi, tutto quello che ho detto sopra e’ da prendersi con le molle, come quello che esperti cinesi e non dicono sulla storia delle prime monete cinesi, in quanto spesso non esiste nessuna prova concreta e le teorie possono essere molto diverse tra loro.
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  48. @@Monetaio E' una delle monete che mi piacerebbe avere in collezione, ma cedo che rimarrà un sogno nel cassetto! Però quello che non riesco a comprendere è perché una moneta battuta in 272000 pezzi è R2 e il 5 Lire cinquantenario battuto in 60000 pezzi è solo R?
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