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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/26/15 in tutte le aree

  1. 1960 FRANCIA 5 Franchi arg. 835/ sul contorno è ribadito, in rilievo, il motto già presente al Rovescio LIBERTE·EGALITE·FRATERNITE
    5 punti
  2. ciao @@Piovasco77, lo so.... è brutto autocitarsi :D :D , però qualche notizia su Giuliano II, la puoi leggere qui: http://numismaticamente.it/collezionismo-numismatico/evoluzione-stilistica-e-proposta-di-seriazione-cronologica-della-monetazione-di-giuliano-ii Saluti Eliodoro
    4 punti
  3. Il 51° Convegno numismatico nazionale di Bergamo avrà luogo venerdì 12 e sabato 13 febbraio 2016 nelle sale dell' hotel Cristallo Palace di Bergamo in via Betty Ambiveri. Organizzazione: Circolo numismatico bergamasco, e-mail [email protected]. Dettagli sulla manifestazione, regolamento, modulistica di iscrizione e orari sul sito https://circolonumismaticobergamasco.wordpress.com
    3 punti
  4. Francia 1960 1 franc Del 1960 ne esiste una variante più rara con lo 0 grande Ma non l'ho mai vista. Qualcuno sa dirmi di più? saluti
    3 punti
  5. Sarebbe utile ed auspicabile creare una nuova sezione di Religione e di Patristica , visti anche i tempi in cui viviamo .
    3 punti
  6. @@marco91, questa è la mia. :)
    3 punti
  7. ______________ 1960 Venezuela 2 Bolivar - Argento .835 Moneta coniata solo nel 1960 e nel 1965
    3 punti
  8. Una mattina d'estate decisi di fare una bella gita con la figlia, anzi, una DOPPIA gita.. montagna e MARENGO! Caricammo di buon'ora il mio nuovo MEZZO, DUCATO, poiché sul vecchio SCUDO non ci sarebbe stato tutto l'occorrente, compresa la cuccia del CARLINO. Già, devo portare anche lui per non scatenare LIRA della bimba, dividerli sarebbe un DRACMA. In QUATTRINO e quattr'otto si inGRANA la marcia e via! Ma no... LEI ha dimenticato i suoi BAIOCCHI per la merenda, ed ancora più importante la PIASTRA per stirare i capelli! "Papà dopo il bagno con questi ricci sembra che ho un TESTONE!" Dopo esser TORNESE indietro e salutato gli amichetti MARCO e FRANCO che in cortile esibiscono il loro TALENTO calcistico, ripartiamo. Prima tappa la montagna... L'ora è tarda e curva dopo curva sfrutto i CAVALLI del potente mezzo quando, distratto, centro un GROSSO buco. Nonostante lo spavento riprendiamo la marcia sperando non fosse successo niente ad ASSE o semiasse. Un po' per la velocità ed un po' per il PESOS si sente un rumore fastidioso, ma non sempre, solo SE STERZIO. Il resto alla prossima puntata! Anche se, come potete immaginare, non è stata una giornata da inCORONAre. Nessun FIORINO all'occhiello :-( La prossima volta cara la mia bambina, tu con la tua carretta da quattro SOLDI ed io col mio motoSCICLO Mi sono rinCONIOnito!
    2 punti
  9. Beh lui è una scheggia e estremamente competente, diciamo che lo potresti aiutare inserendo l'altro lato. ma magari anche altri utenti a volte la beccano ;) pensa che io addirittura una volta sono arrivato 5 minuti prima di prof... che soddisfazione!! :pleasantry:
    2 punti
  10. mi ricordo di una discussione su un falso d'epoca che era fatto benissimo e l'unica cosa che cambiava erano le rose staccate dal gambo... guardaci
    2 punti
  11. Molto prima di Colombo, e anche dei vichinghi, ci furono diverse "scoperte dell'America". Escludendo, ovviamente, le genti che decine di migliaia di anni fa passarono dall'Asia all'America del Nord attraverso l'Istmo di Bering, per poi popolare l'intero continente, la prima scoperta "storica" dell'America risalirebbe al 2640 avanti Cristo! Sarebbero stati due astronomi cinesi, in missione esplorativa per conto dell'imperatore Huang Ti, a raggiungere le coste americane dopo aver navigato a nord di quello che, nel frattempo, era diventato lo Stretto di Bering. La loro impresa, è narrata nello Shanh Hai Jing, antichissimo testo cinese risalente a oltre 2000 anni fa. La spedizione, probabilmente, non fu un successo, lo si deduce dal fatto che i cinesi lasciarono passare oltre due millenni, prima di riprovarci :rolleyes: Stavolta sarebbe stato un monaco buddista, tale Hiu Shun, ad approdare in Alaska, nel 458 a.C. La via dall'Asia, ormai, era tracciata, e nel 400 a.C. sarebbero stati gli indiani, quelli veri, a raggiungere non più l'Alaska, ma il Messico. Uno di loro, un sacerdote indù, sarebbe vissuto diversi anni con gli Aztechi, che lo chiamarono Vixepecocha. E, come non ricordare i marziani? grandissimi esploratori, avrebbero raggiunto non solo le Americhe, ma quasi ogni punto del globo terrestre :D Tutto questo però, se anche un giorno dovesse essere davvero dimostrato, marziani compresi, non sminuirebbe di una virgola l'enorme importanza della scoperta di Colombo. Se anche cinesi, indiani, romani, vichinghi fossero giunti in America prima di lui, non cambierebbe nulla, perché è solo con Colombo che l'America viene davvero scoperta, solo con lui il resto del mondo, Europa in primis, diviene consapevole dell'esistenza di un intero continente, fino ad allora sconosciuto, e parte alla sua conquista. Quel che è avvenuto dopo, lo sappiamo, e non possiamo certo parlarne qui, nemmeno a grandi linee. Ma tutto quel che è avvenuto, è stato, nel bene e nel male, conseguenza diretta del viaggio di Colombo, non dei cinesi o dei vichinghi...ricordate Roberto Benigni che in Non ci resta che piangere tenta di fermare Colombo, così nessuno avrebbe scoperto l'America, e sua sorella non avrebbe mai conosciuto l'americano che poi l'ha lasciata, spezzandole il cuore? ecco, anche della sorella abbandonata di Benigni, è responsabile Cristoforo Colombo :lol: petronius oo)
    2 punti
  12. Ciao Fabio @@favaldar , se leggi al post n. 15 della discussione linkata da Gaetano comprenderai meglio l'errore tecnico inerente la parte centrale dell'effigie. Grazie
    2 punti
  13. Oggi ricorre la memoria liturgica del Beato Bonaventura da Potenza, al secolo Antonio Carlo Gerardo Lavanga, nato a Potenza il 4 gennaio 1651 e morto a Ravello il 26 ottobre 1711, presbitero e religioso italiano dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali, proclamato beato da Papa Pio VI nel 1775. Si legge nel Martirologio Romano: “A Ravello presso Amalfi in Campania, beato Bonaventura da Potenza, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, che rifulse per obbedienza e carità verso tutti.” Nato a Potenza nell’allora Regno di Napoli il 4gennaio 1651 da Lelio Lavagna e Caterina Pica, persone povere, ma ornate di singolare onestà di costumi e di grande fede e pietà cristiana, Carlo Antonio Lavagna, fu battezzato nella Cattedrale di Potenza e nella stessa Chiesa ricevette la Cresima, l’11 marzo 1657 all’età di 6 anni. Frequentando molto la Chiesa di San Francesco a Potenza dei Frati Minori Conventuali, il giovanissimo Carlo maturò la sua scelta vocazionale di seguire gli insegnamenti del Poverello d’Assisi, San Francesco d’Assisi e chiese di entrare come novizio della famiglia Francescana dei Conventuali Minori e il 4 ottobre 1666 vestì, nel Convento di S. Antonio di Nocera dei Pagani (Nocera Inferiore), l’abito religioso, assumendo il nome di “Fra Bonaventura”. Aveva 15 anni, ma si distinse per la grande fedeltà alla regola, ed esistono racconti piuttosto incredibili su quanto riuscì a fare per obbedienza (alcune di queste azioni furono più tardi ritenute dei veri miracoli). Il 5 ottobre del 1667 Fra Bonaventura emise la Professione semplice nelle mani del Guardiano del Convento nocerino di S. Antonio, Padre Francesco da Cerchiaro e alcuni giorni dopo, Fra Bonaventura ricevette la nuova destinazione; era il Convento di Sant’Antonio di Aversa, dove era il seminario dei giovani Professi, iniziando il corso di studi. Nel 1668 fu a Maddaloni, nel 1669 a Lapio, nel 1672 ad Amalfi. Nel 1676 venne Ordinato Sacerdote, e dal 1680 al 1703 fu a Napoli nel Convento di Sant’Antonio fuori Porta Medina, a Maranola, a Giugliano, a Montella, a Sorrento, a Capri, di nuovo a Napoli, a Ischia e poi di nuovo a Napoli, nei Conventi di Santa Maria Apparente e di Sant’Antonio fuori Porta Medina. Il suo peregrinare per i Conventi era dovuto al fatto che tutti lo volevano nel proprio Convento essendosi diffusa la sua fama di santità. Ogni Guardiano lo richiedeva, tanto da essere definito dal suo maestro di Amalfi, Padre Maestro Domenico Girardelle da Muro Lucano: “Il religioso conteso” Durante il suo soggiorno a Napoli, accorrevano a lui per la guida spirituale popolani e nobili. Nel 1703 Fra Bonaventura fu nominato dal Ministro Provinciale, Padre Bonaventura Zola, Maestro dei Novizi, e ritornò con l’incarico più importante della sua vita al Convento di Sant’Antonio di Nocera Inferiore e così dal 1703 al 1707 Fra Bonaventura formò una vera e propria scuola di santità, dando vita ad una intensa stagione spirituale, dentro e fuori il convento: moltissime persone si convertirono ad una vita più santa dopo averlo incontro. Per incarico del Vescovo di Nocera, Giovanni Battista Carafa, fu anche direttore spirituale delle Clarisse. Nel 1710 fu mandato a Ravello con altri frati, per la riapertura del Convento di San Francesco soppresso nel 1653: il Convento era fatiscente e abbandonato, con mura cadenti, aveva poche suppellettili per l’altare ed altre carenze che non rendeva per nulla facile la vita e perciò Padre Domenico Vessicchio, Guardiano del Convento e gli altri frati abbandonarono il luogo, ma Fra Bonaventura vi rimase. I motivi erano sempre quelli che hanno contrassegnato la sua vita: obbedienza al mandato del Superiore, carità verso le anime bisognose, amore per la povertà. Dal Vescovo di Ravello. che lo nominò suo confessore, gli fu affidato anche la cura spirituale dei due Monasteri delle Sacre Vergini. Anche Monsignor Catiello, Vescovo di Minori, gli affidò le cure dei Monasteri della sua Diocesi, e lo nominò suo consigliere spirituale. Perciò percorreva a piedi la strada da Ravello ad Amalfi , visitando anche i poveri. Alle sue celebrazioni eucaristiche accorreva da tutta la Costiera Amalfitana una moltitudine di genti. In prossimità della Consacrazione il volto si trasformava mentre lacrime e sudore bagnavano il frate in estasi. Morì nel convento di Ravello il 26 ottobre del 1711, per i postumi di un'operazione resasi necessaria in seguito allo sviluppo di cancrena alla gamba. Per tre giorni il suo volto si mantenne fresco. Verso la sera del terzo giorno, il corpo di Fra Bonaventura fu trasportato dall’oratorio in chiesa per essere sotterrato sotto l’altare maggiore. Durante il trasporto, alla vista del Tabernacolo, la salma aprì gli occhi, rimasti sempre chiusi dal momento in cui egli era spirato, e quasi chinò la testa di fronte al Santissimo Sacramento. Il fenomeno, alla luce delle candele, fu osservato da tutti gli astanti e fu interpretato come un segno con il quale il Signore aveva voluto premiare la grande devozione eucaristica del suo Servo; erano presenti il Vescovo e altri qualificati testimoni. Esiste una storia di dubbio gusto che narra come, molto dopo che Bonaventura era spirato, il vicario generale locale avesse ordinato a un chirurgo di prelevare un po’ di sangue dal braccio del santo; per rendere possibile la cosa, il guardiano ordinò al cadavere di sollevare il braccio e questi, miracolo di obbedienza, lo fece. Il Convento di Ravello, in Via San Francesco, 9, oggi è noto come Santuario Beato Bonaventura (Telefono e Fax: 089-857727 / 857145). Al Beato Bonaventura di Potenza sono attribuiti numerosi prodigi: vide l’anima della sorella salire in cielo, guarì un lebbroso, a Napoli, nel convento di Sant’Antonio a Porta Medina, il suo misticismo si manifestò con numerose elevazioni da terra. Fu esempio di umiltà e, pur non avendo coltivato la scienza teologica, colpiva per la profondità della predicazione. Data la sua grande disponibilità a spostarsi da un convento a un altro lungo la costiera è stato da Grieco Gianfranco, autore di una biografia del Beato, denominato “il pellegrino della costiera” Una grande devozione si conserva verso il Beato Bonaventura da parte del popolo nocerino e nella vicina Pagani; ogni anno numerosi pellegrini si recano alla sua tomba. La casa natale del Beato Bonaventura di Potenza fu trasformata agli inizi del 1900 in cappella del Beato. Sulla facciata venne apposta la seguente lapide "nel 4 gennaio 1651/da/Lello Lavagna a Caterina Pica/ qui nacque San Bonaventura/ nel 26 ottobre 1711/ da padre conventuale/ morì in Ravello/ che a patrono celeste onorasi averlo/la cittadinanza potentina/questo sacello dell'oblio rivendicando/nel 1904 restaurò ed abbelì/a perpetua ricordanza".
    2 punti
  14. ...ma certamente! :) Dato che, però, di questi tempi, di scrupoli non se ne fa più quasi nessuno....e persino le cose sante vanno "a farsi benedire"....ho pensato di fare comunque un "promemoria", almeno per quelli come noi, che ci tengono! ;)...
    2 punti
  15. Bella discussione con ottimi spunti che la nuova letteratura (BdN; MEC etc) potra' supportare convenientemente. Bravi!
    2 punti
  16. Come promesso ecco il mio denaro, 1,11 gr. :
    2 punti
  17. concordo in pieno con i colleghi! Alla fine mi sono deciso e sono andato! - Location: OK, tranne la poca luce per chi espone; e almeno si respirava rispetto ai precedenti assetti; - Affluenza: buona, riflettendo sui precedenti commenti (poi che dopo le 15.00 ci sia stato uno svuotamento generale...ragazzi è normale!); - Gestione: un cesso... no BAR, bagni INDECENTI, ladruncoli con processi attivi che giravano (uno di questi ha provato a rubare una moneta e li ho segnalati alle guardie - i gestori del convegno se ne sono fregati, volevano solo il pagamento del tavolo! Li capisco, credetemi, però... - giudizio: malgrado una moneta rubata dalla teca (secondo episodio), era un anno che mancavo dai convegni e sia i clienti che i colleghi mi hanno riservato un valoroso "bentornato"! Nessuno zingaro, nessuna situazione degradata, monete vendute e soddisfatti sia i clienti sia la mia spettativa! Certo si puo' fare molto di piu', ma dipende dagli organizzatori... che a quanto pare non lo ritengono opportuno. p.s.: a chi ha la monetina rubata: se me la chiedevi (visto il valore esiguo) te la regalavo con un sorriso! Luca B.
    2 punti
  18. Concordo con quanto detto da Rockjaw: tra l'altro, il primo esempio che mi viene in mente di follaro salernitano del Borsa ribattuto su di un altro suo esemplare è quello riportato in MEC 14, p. 612, n° 112A (tavola 9), dove un tipo noto come Cappelli n° 68, ribatte il follaro (sempre del Borsa) Cappelli n° 63. Bisogna solo vedere se ci sono attinenze con gli eventi storici che coinvolsero Ruggero e l'iconografia del RVCATA.
    2 punti
  19. ______________ 1960 Messico 20 Centavos - Bronzo Presidente dal 1958 al 1964 Adolfo Lopez Mateos (1910-1969) Nonostante forti opposizioni si battè a lungo ed ottenne i lbri gratuiti nelle scuole primarie ed una sana alimentazione gratuita per i bambini che vi frequentavano. Utilizzato sin dal 1823 lo stemma rappresenta un'aquila reale appoggiata con una zampa su un cactus (genere Opuntia), mentre con l'altra stringe un crotalo che si contorce e che viene trattenuto con il becco. Simboleggerebbe la vittoria del bene sul male. Al rovescio è raffigurata la *Piramide del Sole* Azteca di Teotihuacàn.
    2 punti
  20. Come certamente saprete :rolleyes: nell'anno di grazia 1477, Cristoforo Colombo si recò...in Islanda. La prima notizia di questo viaggio, i cui scopi non furono mai del tutto chiari, la si ha nelle Historie della vita e dei fatti di Cristoforo Colombo per don Fernando Colombo suo figlio, Venezia 1571 (traduzione italiana di un originale spagnolo perduto, attribuito al figlio di Colombo, data alle stampe dopo la morte dell'autore). L'attendibilità di quest'opera (e anche il fatto che sia stata davvero scritta dal figlio di Colombo) è messa in discussione da molti, ma ampie citazioni della stessa, integrate e sviluppate sulla base di altre fonti e documenti, furono riportate da Bartolomeo de Las Casas nella sua Historia de las Indias, opera della quale sono invece innegabili sia lo scrupolo che l'accuratezza dell'informazione. Leggiamo cosa scrive Las Casas sul viaggio in Islanda, in base a un opuscolo di Colombo sulle cinque zone abitabili, del quale riporta un passo: "Yo navegué el año de 1477 en el mes de hebrero ultra Tilé, isla, cien leguas, cuya parte austral dista del equinocial setenta y tres grados, y no sesenta y tres, como algunos dicen, y no esta dentro de la linea que incluye al Occidente, como dice Ptolomeo, sino mucho mas occidental. Y a esta isla, que es grande como Inglaterra, van los Ingleses con mercaduria, especialmente los de Bristol, y al tiempo que yo alla fui no estaba congelado el mar" (Historia de las Indias, I, c.3). "Tilè" è la "Thule" di cui parla il geografo dell'antichità Tolomeo, e che tutti gli studiosi sono concordi nell'identificare con l'Islanda. Colombo scrisse anche di essere stato "cento leghe oltre Tilé", potrebbe dunque essere arrivato fino alla Groenlandia, raggiungendo la latitudine enorme di 78° Nord, approfittando di una temperatura clemente ("no estaba congelado el mar"). E lo storico danese V. Steffanson ha stabilito che l'inverno 1476-77 fu in effetti particolarmente mite (Ultima Thule, Londra 1942). Colombo conosceva le saghe groenlandesi che narravano il viaggio di Leif Erikson? andò appositamente in Islanda per cercare conferme a quelle che tutti, ormai, ritenevano essere solo leggende, ma che lui, invece, prendeva sul serio? domande alle quali nemmeno Boyager saprebbe rispondere :D Però... :rolleyes: All'inizio del 1492, quando ormai nella sua mente era ben chiara la possibilità di poter "buscar el levante por el poniente", e ne aveva già quasi convinto anche i reali di Spagna, che nell'aprile di quell'anno gli firmeranno il contratto per la spedizione, Colombo si sarebbe recato in Irlanda (notizia riportata negli archivi nazionali di Madrid). A fare cosa? Colombo, quasi sicuramente, conosceva la leggenda della navigazione di San Brendano (vedi post #11), già tradotta in molte lingue e che, pare, fosse stata anche tra le fonti d'ispirazione della Divina Commedia. Andò, ancora una volta, a cercar conferme di quelle storie? Nulla di certo si può dire al riguardo, ma alla luce di questi due misteriosi viaggi, acquista spessore la tesi, sostenuta da molti, e non da oggi, che quando, il 3 agosto 1492, Colombo salpò da Palos, ufficialmente diretto verso "le Indie", sapesse benissimo che la sua vera destinazione era invece tutt'altra. Si potrebbe ancora parlare del misterioso pilota, unico superstite di una precedente spedizione nel Nuovo Mondo, che avrebbe guidato Colombo nel suo viaggio, di una mappa, forse di origine araba, che l'Ammiraglio avrebbe avuto con sè, e nella quale erano cartografate con precisione le coste delle Americhe, ma finiremmo davvero per far concorrenza a Boyager :lol: Lasciamo dunque che la storia del viaggio di Colombo continui a essere quella raccontata nei libri di scuola, e passiamo invece a narrare di "altre" scoperte dell'America, antecedenti non solo quella del genovese, ma anche dei vichinghi, e che sono presenti nelle tradizioni di popoli culturalmente e geograficamente lontanissimi da noi...domani ;) petronius :)
    2 punti
  21. Va detto che esempi di monete di un dato regnante ribattute su altre sue monete, nella zecca di salerno ci sono...probabilmente mancava "materiale" per cui si cercava di riutilizzare fondelli in circolazione da più tempo e/o usurati oppure si cambiava "registro" e si decideva che una data rappresentazione dovesse avere la priorità ed essere veicolata tra i sudditi, anche a discapito di altri messaggi incisi su precedenti coniazioni
    2 punti
  22. Per ora la situazione, dopo 23 esemplari è questa: molto incerta, ancora, e per niente statistica lo so, con molto rumore di fondo. per questo chiedo il vostro aiuto ;)
    2 punti
  23. 2 punti
  24. Sul Giornale della Numismatica ho letto di un ritrovamento da arte di un privato in Inghilterra di un tesoretto di 26 monete romane Repubblicane e Imperiali; il ritrovatore ha consegnato gli esemplari alle autorità inglesi: Come funziona la legge inglese? Cosa spetta ai ritrovatori?
    1 punto
  25. Buongiorno a tutti. Ieri ho acquistato su un mercatino locale questa monetina, si tratta di 1 centesimo di lira del governo provvisorio di Venezia anno 1849. Premetto che generalmente mi occupo di monetazione dopo l'unità d'Italia, ma la serie di Venezia 1848/1849 mi ha sempre affascinato, probabilmente perchè sono veneto. Qualcuno di voi possiede qualcosa di questa serie? Ecco le caratteristiche della mia monetina, pagata 7€ Governo provvisorio di Venezia Valore: 1 centesimo Anno: 1849 Zecca: Venezia Tiratura: 2.760.000 Materiale: rame 1000 Diametro: 18mm Peso: 1 gr
    1 punto
  26. Ciao ragazzi guardate qua che San Giorgio pur essendo un 4 soldi... ne ho fatto il mio nuovo avatar :)
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  27. Troisi-Mario, però, essendo Colombo ormai salpato,aveva promesso di sposare Gabriellina, sorella di Benigni, se fossero tornati nel 900; promessa, però, subito negata alla visione dell'arrivo del treno :D
    1 punto
  28. Purtroppo la storia la scrivevano i vincitori,anche oggi ma devono stare più attenti i mezzi d'informazione sono tanti,ed in quell'epoca ne hanno scritte di balle. La Storia provata dice che il Regno di Napoli e delle due Sicilie era il terzo in Europa come economia,infatti il Popolo e l'esercito non era abituato a spararela maggior resistenza contro l'invasore Inglese/Piemontese/Garibaldino la facero solo i Briganti che avevano capito che sarebbero passati dalla padella alla brace. Garibaldi svuoto le casse del Banco di Sicilia e di Napoli insieme agli Inglesi che certamente non erano solo Mille come raccontano belle fiabe. Insomma ci fu come sempre un grosso gioco di potere e la colpa ricadde tutta sul più ingenuo,lasciato anche solo dalla famiglia a cui interessava poco quel pezzo d'Italia ed aveva mire più ambiziose in un'altra parte del Mondo(per me fu una puntata sbagliata ma forse ando meglio cosi per loro). Ho alcuni libri trovati con tanta fortuna scritti con documenti dell'epoca e testimonianze dell'epoca che sono accuratamente nascosti al grande publico. A parte questo. Grazie per la gentile spiegazione sulla formazione del secondo orecchio in queste piastre!
    1 punto
  29. @@francesco77 ... era il lontano 2010....qualcosa è cambiato ......o, no ;) Nel nostro lavoro sul Primo Bollettino del Circolo Partenopeo riportammo gli aggiornamenti sull'argomento......altrimenti che studiamo a fa.
    1 punto
  30. Ti comunico uno schemino che mi ero fatto tempo fa: Marco veneziano = gr. 238,49936 - suddiviso in 8 parti da l'Oncia Oncia = gr. 29,81242 - suddiviso in 144 parti da il Carato Carato = gr. 0,20703 - suddiviso in 4 parti da il Grano Grano = gr. 0,05175 luciano
    1 punto
  31. @@nando12 Boh,non ne ho altre e non posso fare nessun paragone e il gigante non me la porta tra quelle del 6° tipo,ma non me la porta nemmeno per quelle del 7° tipo,chiamate la neurooooooooo ahhahahahhaa
    1 punto
  32. Dai documenti di zecca si rileva che solo sotto Paolo III il quattrino ha un peso superiore al grammo. Comunque, complimenti! E' una bellissima moneta. E' da classificare come Crocicchio-Fusconi 59/D (CNI, anonime attribuite ad Adriano VI, 64) per la presenza del rametto sotto il busto di Sant'Antonino. Anche l'esemplare illustrato in questo libro presenta una deformazione della N che la rende somigliante ad una R. Saluti
    1 punto
  33. Facendo riferimento alla pubblicazione più recente /Crocicchio Fusconi) questa anonima è da attribuire a Paolo III. Nell'opera disponibile on-line relativa ad una collezione privata si trova un esemplare molto simile al tuo. allego un estratto per confronto Il tuo esemplare presenta la seconda gamba della N ancora più "molle" di quella rappresentata nell'estratto ma coincide per il rametto sotto il busto di San Antonino. Per dirimere le questione (N molle o R) è forse meglio evocare @@giollo2 un saluto Mario
    1 punto
  34. Questa moneta in alta conservazione ha un lustro molto forte, e se manca totalmente o in buona parte non si può parlare di SPL/FDC. Allego la mia come esempio. Saluti Marfir
    1 punto
  35. Non dimentichiamo l'appoggio del papato al movimento d'indipendenza (anche se su questo termine bisognerebbe fare un bel discorsetto ) comunale. Ciò avrà grandissime ripercussioni nella prima discesa del Barbarossa in Italia, sfociano nella fondazione di Alessandria, all'inizio fondata come una sorta di rifugio per i perseguitati dalla distruzione dei vari comuni e così chiamata in onore di papa Alessandro III, che aveva un rapporto tutt'altro che amichevole con Federico e la sua politica. Quindi la croce nel campo era già un bel simbolo di alleanza politica, già ai tempi degli enrichi (che peraltro standosene in Germania non erano troppo col fiato sul collo dei comuni). Cercasi disperatamente altra voce, a me e a @@dabbene ci si sta seccando la gola...
    1 punto
  36. Di certo tra il denaro veteres e quello nuovo, o meglio tra quello con la scritta e quello con la croce c'è un bel cambiamento tipologico e iconografico. Vediamolo meglio : A1) nel veteres abbiamo il riferimento al potere imperiale con l'IMPERATOR in leggenda e il HE RIC N in più al rovescio e il richiamo all'AVGVSTUS ,quindi molti richiami all'Imperatore A2) al rovescio l'identità col MEDIOLANIV in scritta, non evidente e immediata come a Pavia o Lucca ma c'è A3) di richiamo alla cristianità segni non evidenti, una crocetta in leggenda, la scritta HE RIC N disposta a croce, da interpretazione comunque E' una moneta ancora di impronta imperiale con garanzia della stessa e che ci ricorda che in fondo il diritto a battere moneta è comunque prerogativa imperiale B1) col NUOVO denaro, cambiano diversi aspetti, giustamente Crippa dice che la moneta diventa Comunale, sparisce il richiamo all'AVGVSTVS, e le componenti, imperiale, identità, cristianità sembrano più equilibrate e distribuite sulla moneta : Rimane l'HE RIC N e l'IMPERATOR che tra l'altro spesso è poco leggibile B2) l'identità cittadina milanese passa al rovescio in leggenda col MEDIOLANV B3) il grande cambiamento e anche la visibilità maggiore è per i segni della cristianità, rimane la crocetta in leggenda al diritto, l'HE RIC N disposto a croce, e poi compare questa piccola croce nel campo al rovescio, piccola ma poi è quella che richiama più di ogni altro segno sulla moneta. Il potere Papale a Roma era diventato sempre più importante, gli Imperatori scendevano e si facevano incoronare dai Papa a Roma, alcuni ritenevano anche di essere il tramite tra Cristo e la Terra, quindi dei Cristo in terra che agivano per volontà divina. In più in città il potere degli Vescovi e della Chiesa era importante e influente, in pratica era impossibile non tenerne conto e in questo momento sembra quasi più in risalto la Cristianità a livello simbolico che l'identità cittadina, certamente una moneta non solo nuova, ma anche di cambiamento.
    1 punto
  37. Dei cinque esemplari di Giancarlo solamente l'ultimo ha il cuneo nella G, gli altri sarebbero quindi (per Crippa) pre-comunali.. Interessante il rovescio del primo esemplare: D senza mezzo cerchio, crocetta indefinita...e poi la legenda al diritto che parte dal basso...sicuramente un bel pezzo ricco di particolarità!
    1 punto
  38. Confermo l'identificazione di @@eliodoro e i dubbi di @@Alex0901 sono fondati, trattasi di riproduzione.
    1 punto
  39. Ciao @@Piovasco77 , oltre all' ottimo articolo che ti ha inviato Eliodoro , ti consiglio la lettura di questi due testi antichi contemporanei alla vita di Giuliano , oltre alla lettura di Ammiano Marcellino , Storie , quando tratta della sua vita . Questo in modo di avere due pareri diversi nell' antichita' , pro e contro Giuliano .
    1 punto
  40. Beh è la prima volta che partecipo come espositore perchè ho sempre ritenuto tale convegno poco sicuro e 'a rischio'. La location è veramente desolante con un enorme parcheggio alla mercè di tutti, e nemmeno quello riservato ai commercianti è minimamente custodito o sicuro. La prima cosa che ho notato è che molti importanti commercianti che anni fa erano soliti mettere il banco non lo fanno più per non rischiare furti e questo va a scapito della qualità dell'evento. Ma una metà di questi li ho comunque visti in giro. probabilmente gli organizzatori non sono invogliati a spostare la location dell'evento perchè comunque l'afflusso di pubblico è buono ma potrebbe essere ottimo se la location fosse migliore. una nota dolente per gli organizzatori che potrebbero sicuramente migliorare è che il convegno doveva aprire al pubblico alle 9.00 e invece subito alle 7.30 poteva entrare chiunque, tutte le porte laterali erano aperte e quindi c'era poca sicurezza nello scarico. Cosa costerebbe a quelli dell'organizzazione a dare dei pass e mettere uno di loro all'ingresso. Infine anch'io ho notato diverse facce conosciute anche denunciate in passato per furto e che girellavano liberamente fra i banchi e la cosa non mi ha certo fatto piacere. speriamo meglio per il futuro ma la vedo buia
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  41. L'ultimo Otone, è costoso...ma non ha un prezzo alto, ha un prezzo giusto. Quanti Denari di Otone si vedono con tutti i capelli, faccia espressiva, tutta la legenda, rovescio con rilievi decenti? Insomma, è un pezzo da 90! Riguardo la pulizia non direi abbiano agito moltissimo...forse la macchia sulla guancia. La cosa che incide molto è la diversa angolazione delle fotografie e soprattutto il diverso modo di fotografarle. Se a tutto questo si aggiunge l'illustre pedegree...cliff, che te lo dico a fare...riprovaci! :P
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  42. Taglio: 2 euro cc Paese: Malta Anno: 2013 Tiratura: 500.000 Condizioni: BB Città: Milano Note: NEWS!! :yahoo:
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  43. Buona Domenica Bel lavoro! Certamente il refuso è sempre dietro l'angolo ed i pesi troppo "sballati" vanno presi con le pinze..... saluti luciano
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  44. Belle milanesi ;) io ti ho messo sulla strada....ora trovale tu --Salutoni -odjob
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  45. avanti con gli scavi...... http://www.lacampaniagiovane.it/2015/10/casa-colonica-romana-a-caserta/
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