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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/23/15 in tutte le aree
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Porta pazienza, ma credo che occorra un po' più di rispetto. Nessuno corre a fare la marionetta. Semplicemente credo che tutti (quelli che collezionano anche Monaco) cerchino di mantenere aggiornata la collezione quanto più possibile. Non capisco perché la tua scelta di accaparrarti 10 rotolini su 600 di una emissione sia legittima, mentre cercare di accaparrarsi 1 moneta su 10000 sia comportarsi da marionette. Il discorso è trito e ritrito : non ci vado io a comprare l'emissione monegasca ? non ci vai neanche tu ? non ci va nessuno del forum ? Ok, e tutto il resto del mercato mondiale che acquisterà e manterrà comunque la speculazione come la gestiamo ? Perché, parliamoci chiaro, 10000 pezzi andranno via comunque molto prima che il mio fornaio abbia esaurito il pane nel giorno dell'emissione... Suvvia, siamo seri ! Se non vuoi collezionare una nazione sei liberissimo di farlo, ma non criticare gratuitamente che non la pensa come te.8 punti
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Grazie Marco @@slapdash84, hai centrato esattamente il mio pensiero...come ho detto, non sono di Benevento, non ho interessi economici diretti e/o indiretti nella vicenda in oggetto, nè, fortunatamente ho subito dei danni dalle forti piogge...ho letto il regolamento ed ho visto che non violavo alcuna regola..pertanto, mi dispiace la reazione di Ares III, che si descrive come una persona molto impegnata nel sociale..ho postato, infine, la discussione in Agorà e non nella Piazzetta. Detto questo..se la discussione interessa, mi fa piacere, altrimenti, non mi cambia niente. Rivendico, però, il mio diritto di esprimere vicinanza alle popolazioni sannite colpite da quest'alluvione..Tutto qui..Saluti Eliodoro4 punti
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Ovvero: "Dopo gli ottoniani" Gli enriciani sono con tutta probabilità i denari milanesi più reperibili sul mercato. Ciò testimonia il loro lunghissimo periodo di produzione, che va dall'età imperiale (denari di Enrico II) a quella comunale, dove vi è un proliferare di emissioni a nome di Enrico sebbene il nome dell'imperatore sia differente. Direi quindi che per il momento potremmo concentrarci solo sulle emissioni strettamente imperiali, quelle che vanno quindi dal regno di Enrico II di Sassonia (1004 - 1024) a Enrico V di Franconia (1106 - 1125). Poi eventualmente quando avremo finito le cartucce potremo allargarci... Inizierei con questo tipo di denaro, il più comune per Enrico II, con al diritto il monogramma imperiale (HE RIC N) e la legenda + IMPERATOR mentre al rovescio troviamo AVG +MED IOLA NIV su quattro righe: (Fonte: Ranieri 2 lotto 288)3 punti
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Ciao a tutti, come ben saprete, la provincia di Benevento è stata duramente colpita dal maltempo, con gravi danni all'agricoltura. La provincia di Benevento è conosciuta per la produzione di ottimo vino doc..il maltempo, purtroppo, oltre ad aver danneggiato piccoli paesi ed attività imprenditoriali, ha causato gravi danni anche ai vigneti... Pur non essendo di Benevento, sono molto legato ai fratelli beneventani, miei confinanti... Ci sono varie iniziative a favore della popolazione beneventana quali: Save rummo, per l'acquisto di pacchi di pasta della fabbrica pastificia Rummo http://www.corriere.it/tecnologia/15_ottobre_19/pastificio-rummo-campagna-social-non-ne-sappiamo-nulla-commosi-solidarieta-98bb62f2-7671-11e5-9857-4e1328d39da2.shtml e quest'ultima, partita dalla CIA: http://www.campaniaslow.it/2015/10/22/il-fango-devasta-le-vigne-del-sannio-la-solidarieta-del-mondo-agricolo/ Saluti Eliodoro3 punti
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ciao a tutti altri segni..altre scoperte..sempre per il piu bello denaro genovese....peso per a stela 0.57g....per il punto 0.46g3 punti
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Sterlina 1959 Elisabetta II Gran Bretagna3 punti
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Messico (Stati Uniti) 20 Pesos Metallo: Oro .900 Peso: 16,66 grammi Diametro: 27,25 mm Dritto : Profilo dell'Aquila della Repubblica Rovescio: Calendario Atzeco "Piedra del Sol" Contorno: INDEPENDENCIA Y LIBERTAD Ne furono coniati 13,000 esemplari nel 1959, 1,158,414 riconi fra il 1960 e il 1971 e infine un ulteriore riconio di 78,000 pezzi nel 1996. (Non saprei in quale gruppo collocare il mio esemplare, magari qualcuno potrà venirmi in aiuto) Buona giornata E.3 punti
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______________ 1959 Canada Elisabetta II (1926 - vivente) Al rovescio stemma del 1921 utilizzato da Giorgio V° 50 Cent. - Argento .8003 punti
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Prima di tutto, ringrazio @@slapdash84 per l'apprezzamento delle mie discussioni...i complimenti fanno sempre piacere :D GRAZIE! Poi, precisando che anche per me questa storia è quasi sicuramente una bufala, provo a formulare qualche ipotesi, senza alcuna pretesa di veridicità :rolleyes:, che possa invece confermarla, o definitivamente smentirla. @@MEDUSA51 scrive: "Personalmente non ce li vedo marinai romani ad attraversare l'Atlantico su una di quelle navi, nel senso che avrebbero dovuto aver avuto una dose di fortuna immensa per riuscirci" Se fossero partiti da Roma, non ce li vedrei nemmeno io, troppo lontano, ma...se fossero già stati più vicini? Per esempio, sarebbero sicuramente potuti partire dall'Inghilterra, o anche, dall'Irlanda: i Romani non conquistarono mai quest'isola, ma vi intrattennero costanti e proficui rapporti commerciali, una loro nave, non avrebbe potuto intraprendere il viaggio partendo dalla costa occidentale dell'Irlanda? Facendo, magari, tappa in Islanda? https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_dell%27Islanda#Prove_della_presenza_romana Alcune leggende, in particolare quella di San Brendano parlano di navi partite dall'Irlanda che, nel VI secolo d.C, avrebbero raggiunto l'America del nord, spingendosi fin nell'interno. Come prova, vengono portate alcune iscrizioni in pietra in caratteri Ogham (l'alfabeto irlandese dell'epoca) ritrovate nel Vermont e nella Georgia. Forse, anche quelle sono delle bufale, ma se San Brendano (o chi per lui) ha raggiunto l'America nel VI secolo partendo dall'Irlanda, i Romani, non avrebbero potuto farlo un secolo, un secolo e mezzo prima? la qualità delle navi, e le conoscenze sulla navigazione erano, credo, più o meno le stesse. E mi sento anche di confutare, stavolta con cognizione di causa, quanto scritto da @@eliodoro: "I Romani, che erano commercianti pragmatici, una volta sbarcati nelle Americhe, terre ricche di giacimenti d'oro, sicuramente si sarebbero portati a casa qualche souvenir, o no?" No :D L'oro, in quello che è l'attuale territorio degli Stati Uniti (di questi è giusto parlare, poiché i Romani sarebbero arrivati in Ohio) è stato scoperto, si può dire, solo a inizio '800: i primi ritrovamenti significativi sono avvenuti in Georgia, stato piuttosto lontano dall'Ohio, dove, a quanto mi risulta (ma su questo potrei sbagliare) di oro proprio non ce n'è. Insomma, non è che bastasse dare un calcio in terra per far saltar fuori pepite a grappoli, e considerando le tecniche minerarie dell'epoca, che i Romani possano aver trovato l'oro è cosa più improbabile e difficile da credere del fatto stesso che siano arrivati in America. petronius oo)2 punti
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@@eliodoro Sicuramente la moneta è presente in asta, però non mi sembra sia Cola di Rienzo (vedi: S sopra al pettine e stella anziché crescente a destra di quest'ultima). Penso sia un normale provisino di seconda emissione...2 punti
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Salve a tutti. Ecco una monetina di Bonifacio. Penso che abbia stato sovraconiata sopra uno quartaro del tertio tipo, ma è meglio d'avere il vostro parere. Peso= 0,58g. Diametro= 15mm. Grazie.2 punti
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Ciao @@adolfos, qui ce ne sono alcuni: http://www.acsearch.info/search.html?term=cola+di+rienzo&category=1-2&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1¤cy=usd&thesaurus=1&order=0&company= Questo è invece è presente nell'Asta di Ranieri: Senato Romano, Cola di Rienzo 1347 Denaro Provisino. Mi gr. 0,25 Croce trifida. Rv. Pettine sormontato da un anello fra stella e crescente. M. 1/3; B. 117/119. MB Un caro saluto Eliodoro2 punti
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Il testo dell'email che ho inviato è questo. Buongiorno, quindi mi sembra di capire che le spese di spedizione del prodotto difettoso siano a mio carico. Le rammento che secondo il codice del consumo (D. Lgs n° 206 del 2005) all'art 103 è previsto che in caso di prodotto difettoso il consumatore deve ricevere un prodotto in sostituzione senza alcuna spesa aggiuntiva. Vorrei sapere come mi saranno rimborsate le spese di spedizione del prodotto difettoso. Come credito per un futuro acquisto o in altro modo? Distinti saluti Emilio Manolio La loro risposta è stata. Salve, quando ci rispedisce il prodotto indichi che desidera ricevere il rimborso delle spese postali. Se ha un deposito verranno depositati sul suo saldo e potrà utilizzarli per futuri ordini cordiali saluti Nella busta con la moneta ho inserito un foglio in cui chiedevo il rimborso delle spese che avrei sostenuto per la raccomandata, Emilio2 punti
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@@ARES III, mi permetto di dirti che a mio avviso il tuo ragionamento è sbagliato di fondo. Hai ragione quando dici che ogni giorno siamo bombardati da disgrazie, malanni, tragedie e quant'altro, ma questo post era solo una segnalazione di una iniziativa benefica a favore di chi ha subito un alluvione. Tu sei libero di non leggere la discussione, di non rispondere, di non prendere iniziative, così come sei libero alla sera di non sentire i telegiornali per non apprendere dell'ennesima sciagura. Ma non è mettendo la testa sotto la sabbia che si risolvono i problemi.. e che tu ne venga a conoscenza o meno i problemi continueranno ad esistere, e per risolverli c'è bisogno di collettività e solidarietà. Anche perchè non si tratta di problemi individuali bensì di una comunità, che presuppongono una soluzione ed un interessamento collettivo agli stessi. Il fatto che tu poi intervenga rimarcando il tuo fastidio dinanzi alla segnalazione di una iniziativa del genere (bada bene: eliodoro si è limitato a portarci a conoscenza dell'iniziativa, non è lui a promuoverla!) non è certo un atteggiamento "liberale".. sarebbe forse più sensato e anche più salutare "fregarsene" della cosa senza andare a stuzzicare le vespe nel vespaio. E se magari tra di noi sul forum c'è qualcuno colpito dall'alluvione cosa dovrebbe pensare del tuo "senso di fastidio"? Sicuramente ti stai avventurando in un brutto campo minato. E ciò non ha niente a che vedere con la libertà di espressione credimi.. Per questo i tuoi interventi sono stati censurati, perchè aprono un fronte polemico in un post dove noi, come comunità, abbiamo messo in evidenza una problematica che non ci tocca direttamente, ma sulla quale magari possiamo intervenire nel nostro piccolo ed in base alle nostre possibilità. Il post di apertura non imponeva alcun obbligo, semplicemente ci metteva a conoscenza di alcune iniziative a cui chiunque, liberamente può partecipare. Se la tua sensibilità si è "anestetizzata", credo sia molto meglio non commentare post come questi.. dove invece c'è bisogno di molta, moltissima sensibilità. Il tutto detto senza alcun rancore o intento polemico, ma solo con il desiderio di farti vedere anche la questione da un altro punto di vista.. Detto questo, non intendendo replicare nuovamente a questa discussione, chiedo gentilmente a @@MEDUSA51 di rimuovere i miei post precedenti non più attinenti alla discussione. Diamo spazio a ciò che veramente è importante, ovvero al post di apertura. Buona giornata Marco2 punti
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East Africa - 1 cent 1959 Indonesia - 50 Sen 19592 punti
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Sarebbe interessante aprire una discussione appositamente per parlare di premoneta e moneta :) Ho posto l'attenzione sul tema anche in questa discussione, perchè forse potrebbe tornare utile per alcune "monete" che presenterò più avanti. Prima di passare ad altre monete, mi è venuto in mente che non ho fatto vedere neanche una cartina dell'India del periodo dei Janapada. Ho trovato questa mappa, nella quale sono indicati i principali Janapada e i simboli utilizzati per le loro prime monete (utilissima!). http://huntingtonarchive.osu.edu/resources/historicalMaps.php Gandhara è in alto a sinistra, con il suo simbolo a 6 raggi. Ora vorrei parlare del Janapada di Kuntala situato nella costa Occidentale nel Sud dell'India. Non sto seguendo un ordine preciso; ma anche per le monete di questo Janapada è proposta una datazione compresa tra il 600 e il 400 a.C.: dovrebbero quindi essere tra le più antiche. Un'altra domanda interessante potrebbe essere: "L'idea di coniar moneta si è diffusa a partire da Gandhara (come era suggerito nel sito di Alex Fishman) o si tratta di invenzioni indipendenti?". Bisognerebbe avere qualche informazione storica in più per capire che tipi di rapporti esistevano tra i vari Janapada in quel periodo. Comunque, le monete di Kuntala sono le più "belle" anche dal punto di vista meramente estetico. Non è ben chiaro il significato del simbolo rappresentato: forse un sistema di carrucole, come ipotizzato in questo link http://coinindia.com/galleries-kuntala.html. E' innegabile che sembri quasi un oggetto futuristico :D Il nominale più comune (relativamente parlando, visto che tutte le monete di Kuntala sono piuttosto rare) è quello da 1/2 Shatamana, dal peso di circa 6,20g (quindi lo standard ponderale è diverso da quello di Gandara?). Viene descritto dal proprietario (nel link) come doppio Karshapana, al contrario del sito CoinIndia; il che mi confonde un po'...http://www.worldofcoins.eu/forum/index.php?topic=20400.0 Kuntala 600-400 a.C. 1/2 Shatamana o Doppio Karshapana2 punti
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Ciao ragazzi...tranquillizzo Ares... in passato, data, purtroppo,la ciclicità di tali alluvioni, vi furono anche altre discussioni. Ricordo quella degli amici genovesi, anch'essi duramente, purtroppo, colpiti http://www.lamoneta.it/topic/129108-solidarieta-agli-amici-genovesi/?hl=%2Bgenova+%2Balluvione#entry1469024 così come la solidarietà data agli amici sardi: http://www.lamoneta.it/topic/114889-solidarieta-agli-amici-sardi/?hl=alluvioni#entry13041712 punti
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Secondo me fai bene a chiedere foto del taglio della moneta prima di buttarti nell'acquisto, dalla visione del FERT e delle rosette magari si può avere un'ulteriore conferma della bontà della stessa.. Non è comunque una moneta da qualche decina di euro se originale, quindi a mio avviso è meglio essere davvero sicuri prima di fare offerte..2 punti
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Circa la "coda di pesce" è senz'altro una forma che si vede raramente ma che conoscevamo. Al Circolo Astengo c'è chi controlla costantemente la forma delle lettere dei denari, ancora questa estate c'è stato chi ha verificato una collezione di 1700 denari per controllare se ci fossero novità, il risultato è che non si sono trovate le A fatte come la n. 9 e 11, che erano state segnalate da Janin, e quindi, visto che non c'è stata conferma, mi hanno consigliato di cancellarle ...ma io aspetto ancora un po' non si sa mai. Vi allego la Tavola Paleografica che i "vecchi maestri" del Circolo ci hanno lasciato in eredità e i "nuovi maestri" controllano costantemente, come vedi c'è la I con la coda di pesce (la n. 7) anche se credo sia una I normale a cui hanno aggiunto i piccoli apici ai lati della base che si sono un po' avvicinati.2 punti
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Quella finita al Museo di Locarno era una piccola porzione, direi di scarti, della collezione Moretti. Una importante e ristretta selezione di alcuni dei pezzi migliori fu separata e messa in custodia per alcuni anni nel museo di Basilea, catalogata come "Sammlung Ludwig", per essere poi ripresa dagli eredi e messa in vendita nella celebre asta n. 13 della NAC. Anche il resto della collezione fu disperso, per buona parte attraverso varie aste NAC, una piccola parte tramite CNG e il resto mediante acquisti diretti da vari collezionisti. Tutta la collezione, alla morte di Moretti, esclusa appunto quella donata a Locarno più altri pezzi donati per lo più all'ANS, fu curata da Roberto Russo della NAC, che fece tutti i rilievi fotografici. Purtroppo poi queste foto furono date, sulla parola, alla Hurter per la sua catalogazione. Sembra che dopo la sua morte non ci sia stato verso di riaverle indietro e quindi ci sono difficoltà a ricostruire nella sua completezza questa collezione....2 punti
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Ciao a tutti :) Faccio una premessa prima di iniziare la discussione vera e propria. Innanzitutto non ho idea di quale possa essere la sezione più appropriata, ma spero possa andare bene questa. In secondo luogo, potrebbe sembrare che stia presentando un articolo; in realtà vorrei che questa discussione potesse essere uno spunto per parlare di un argomento relativamente nuovo sul forum; aiutandomi anche a correggere delle mie inesattezze. Non ho compiuto studi approfonditi, ma mi sono limitato a delle ricerche sul Web; in particolare da questo sito http://chinesecoins.lyq.dk/e dal libro a cui fa riferimento Wang Yu-Ch'uan, Early Chinese Coinage (che in futurò mi procurerò). Spero di poter offrire qualche spunto per una discussione un po' "ad ampio respiro". Matteo :)1 punto
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Mi piacerebbe iniziare una nuova discussione sulle monete antiche del mondo orientale, seguendo lo stesso modello della discussione sulla Cina (http://www.lamoneta.it/topic/130632-monete-antiche-della-cina/), che ha riscosso un buon successo (considerando che l'argomento trattato era decisamente di nicchia). Questa volta mi piacerebbe parlare dell'India e delle sue prime monete. Come per l'altra discussione, anche questa non sarà da intendersi come un mio monologo né come la presentazione di un articolo o il frutto di una ricerca scientifica: si tratta semplicemente di qualche notizia reperita sul web corredata da foto di alcune monete. Non ho ancora a disposizione libri sul tema, perchè sono decisamente difficili da reperire in Europa e, al momento, non riesco a "raccimolare" la cifra necessaria per acquistarli direttamente dall'India. Ho però due monetine, che vi farò vedere ;) La monetazione dell’India antica è vastissima, impossibile pensare di parlare di tutta la sua produzione monetaria fino al 700 d.C. Mi limiterei soltanto alle prime monete indiane emesse in alcune regioni del Paese, in un periodo compreso tra il 600-400 a.C. (magari giusto un accenno all’Impero Maurya). Gli intervalli di tempo proposti per la datazione delle monete sono ampi, perché mancano elementi per una datazione più precisa. Proviamo ad iniziare e vediamo se ne esce qualcosa di interessante :)1 punto
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Buonasera per chi fosse interessato alla monetazione di Cola di Rienzo ho caricato in academia.edu un mio recente contributo riguardo all'argomento. https://www.academia.edu/16863451/Cola_di_Rienzo_e_monete_durante_il_Buono_Stato_ buona lettura e grazie per l'attenzione cari saluti a tutti1 punto
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...in trepidante attesa dell'Ape Maia del 34 (...ho avuto un tuffo al cuore, stavo già pensando a quella col 3 capovolto...), e prima di andare a fare la doccia e poi a riposarmi..;)... ....con le ultime forze, prima di trascinarmi verso il bagno a mo' di lombrico..... riesco a scrivervi ( a te e a lele...) che, se vi interessa, nei lotti invenduti di nomisma c'è la sorella maggiore del tuo centesimino prora del 15 con 45 braccia e 14 teste: il due centesimi prora del 15 "varietà (..o meglio errore...) con doppio braccio destro"..che, in realtà è il sinistro (sono stato a guardarla come un rimbambito per un intero minuto, prima di rendermene conto..! :silly:)...1 punto
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il nostro @@dizzeta qualche post fa ha scritto: In realtà alla luce del ripostiglio appena studiato, che conta più di 3000 denari genovesi, ti posso dire che si vedono scivoli di conio con doppia battitura sia sul lato croce che sul lato castello / imago civitatis, direi con una leggera prevalenza del lato croce (li ho tutti segnalati e contati). Inoltre si vedono più scivoli di questo tipo nelle emissioni duecentesche che nelle precedenti. Quindi direi che questo fenomeno almeno per i denari genovesi non sembra utile a determinare il dritto e il rovescio. D'altro canto, se si guarda invece il rialzamento del bordo del tondello, sempre nel ripostiglio in oggetto, si vede che nei denari del XIII secolo si è rialzato sempre sul lato IANVA, e questo potrebbe essere forse un indizio che al contrario di come pensano alcuni, almeno in quel periodo questa sia stata la faccia corrispondente al conio di martello. Un caro saluto a tutt° MB1 punto
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Quando si vuole....quando si può..., volere e potere, se però ci sono entrambi...tutto può succedere.... Ogni anno mi reco nelle feste natalizie nelle vicinanze di un piccolo Comune italiano, è ormai un rituale, un piacevole rituale per tutto quello che trovo ogni anno... Ci arrivai lo devo ammettere abbastanza per caso, sapevo che c'era un Museo Archeologico con una importante sezione numismatica e quindi perché non vedere, perché non provare ? Quando arrivai, visto anche il periodo, capii che ero l'unico visitatore ma ad accompagnarmi c'erano due signore molto gentili e disponibili, una era la Direttrice del Museo, una la sua Assistente, due persone sole per quel Museo...eppure... Gli raccontai che ero appassionato di numismatica, che venivo da Milano, entrambi gli aspetti le colpirono molto e vollero accompagnarmi e spiegarmi il tutto nella visita, una visita decisamente guidata.... Il Museo ha la disponibilità di ben 6.000 monete, tutte del territorio, molte di donazioni, molte per i numerosi ritrovamenti nella zona, una zona di passaggio e una zona che creava insicurezza negli abitanti da cui l'occultamento di tesoretti vari. Inizio la visita della parte numismatica, pannelli interattivi di spiegazione, belle bacheche per ospitare le monete, bella illuminazione, precisi cartoncini di catalogazione. Chiedo subito...posso fotografare ? ci mancherebbe altro rispondono, l'illuminazione è creata così anche per quello.... Le monete sono di vari periodi storici....chiedo subito quante sono esposte....vedo nei loro occhi nel rispondere un certo imbarazzo, poi mi rispondono sono 365. Rimango colpito dal numero e chiedo il perché...mi rispondono siamo solo in due abbiamo ritmi lenti, ne cataloghiamo una al giorno a fine anno ne abbiamo quindi 365 da esporre e sostituire con le attuali 365. Se verrà tra un anno ne vedrà altre 365...a rotazione le stiamo catalogando tutte che vengono poi riposte in appositi spazi pronte per essere visionate dagli eventuali interessati. Mi forniscono le pubblicazioni cartacee di quanto già catalogato e raccontano...raccontano...mi spiegano la storia del posto, i donatori, i ritrovamenti, mi illustrano le monete esposte....rimango straordinariamente colpito, i loro occhi nello spiegare brillano di passione e di orgoglio, quasi si scherniscono nel dire che si potrebbe fare molto di più, ci piacerebbe tanto venire a Milano a vedere monete.... Sorrido...gli faccio i complimenti, vedere monete si può, si può catalogarle, pubblicarle, si può avere anche la tecnologia nelle esposizioni, si può farle con tempi umani, ma bisogna farlo....ci vuole passione, qualche mezzo, e anche in due sole si può fare piccoli, grandi gioielli espositivi che ricorderanno la loro identità, la loro storia nel tempo e per tutti. Mi sembrava uscendo di essere in un mondo nuovo, diverso, disponibile, cortese, mi richiedono di Milano....ma state qui gli rispondo ....ne avete tante, importanti, a Milano 365 in un colpo solo, all'improvviso non le potete vedere.... Nel salutarle e nel dirgli ritornerò tra un anno per le nuove 365 penso....quando si vuole....quando si può....1 punto
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Discussione che tocca tantissimi punti importanti, anche troppi... spesso, purtroppo, sottovalutati o neanche considerati (sia da parte di chi propone la foto/scansione, sia esso venditore o collezionista, sia da parte di chi la visualizza da un monitor, ed esprime il proprio parere). Da profondissimo appassionato di fotografia numismatica (non è un segreto per nessuno che mi piacerebbe farlo come un vero lavoro... ma sembrerebbe rimanere il sogno nel classico cassetto a vita), più volte, nel mio piccolo ho sempre sottolineato un requisito di primaria importanza che una foto o scansione (anche se queste vanno per la minore) deve avere: la fedeltà e la naturalezza. Poi non importa che sia bella, favolosa, scattata da chissà quale potente attrezzatura. In più di un'occasione, ho allargato il concetto al rame, l'oro, per far meglio capire come in questi contesti assumono particolare rilevanza aspetti troppo spesso ignorati totalmente, come la tonalità, il colore e la luce (va da se, che il tono del rame, se sfalsato, può dare l'impressione di essere lavato, alterato o meno... giusto per fare un esempio). Alla fine, ho lasciato perdere. Come "velatamente" accennato da Michele (@@bizerba62) infatti, le discussioni nella sezione regno ed a volte nelle preunitarie, sfociano solo in sterili polemiche. E' indubbio che per fare una buona foto ci vogliono tantissimi accorgimenti (bravura a parte), che richiedono tempo per attuarli ed apprenderlli, ed anche un pizzico di passione, che fa notevole differenza. Aspetti che non sono proprio alla portata di tutti, per i più svariati motivi. Ovviamente, sottolineo che la bravura se c'è, non è di per se un aspetto che rende il gioco facile. Personalmente non mi considero bravo, ma onestamente neppure una capra, eppure non mi vergogno affatto di dire che a tutt'oggi ho ancora difficoltà nell'ottenere un risultato che puntualmente mi soddisfi pienamente. Ciò premesso, va da se che non si può "pretendere" una foto allo stato dell'arte da chiunque, figuriamoci allora per quanto riguarda quei venditori (magari improvvisati, o che lo fanno per "arrotondare"...) che non conoscono neppure le basilari nozioni di fotografia (ripeto: Questo avviene per i più svariati motivi, primis fra tutti, la mancanza di tempo da dedicare a cose ovviamente più importanti, non sto affatto sottintendendo che questo sia indice di malafede... anche se non è improbabile incappare nel classico furbetto di turno). Sul fatto poi che ne risenta il mercato... beh... come ha ben spiegato Michele, è ovvio che se si compra qualcosa che non si conosce, si può incorrere nella classica fregatura. Il ritornello, nelle pagine della sezione regno è sempre stato: "guardate le monete in mano, non comprate quello che non conoscete, imparate prima a valutarle"... parole al vento. E così anche su come valutare una fotografia. A tal proposito, aggiungo che anche la valutazione fotografica implica un certo occhio, e certe nozioni se la foto è di scarsa qualità, pensiamo ad esempio ai più gettonati problemi che è possibile riscontrare nelle foto che girano in rete o sul forum: sottoesposizioni, sfocature, tonalità e colori sfalsati e bruciature di luce per citarne solo alcune. Comunque, visto che si parla di fotografia, ho realizzato per puro divertimento e passione una piccola guida introduttiva alla fotografia numismatica. Alcuni l'hanno usata con grande profitto. E' gratuitamente scaricabile a questo link:1 punto
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Creare musei e biblioteche numismatiche aperti a tutti con la possibilità di visionare e consultare liberamente e in tutta tranquillità monete e libri, sembrerebbe un sogno, un'utopia, e invece l'amico Dabbene ci racconta di come con passione e competenza anche poche persone in un piccolo comune possano far nascere realtà importanti. E' un esempio significativo che ci deve stimolare a operare incessantemente affinchè altre realtà di tal genere possano nascere, anche dal basso senza necessariamente coinvolgere le istituzioni pubbliche in molti casi lontane da sensibilità culturali, associazioni culturali e circoli numismatici magari potrebbero fare di più in tal senso.1 punto
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Be che dire, Ottimo lavoro Sig. @@simone... e ne approfitto per riportare la discussione in "vita" P.s. sto leggendo "le Campagne di Napoleone" di David Chandler....ottimo per gli amanti di Storia e Militaria Un saluto1 punto
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Si distingue chiaramente lo stendardo con il Chi-rho, direi un GLORIA ROMANORVM e dalla spezzatura al dritto (-ANVS...?) penserei a Valentiniano I. La zecca forse Sirmium, con tutte le incertezze del caso. Un esempio per confronto:1 punto
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Chi è costui che ha scritto questo studio? uuhmmm, mi sa mi sa che dovrò venire anch'io al prossimo incontro del Circolo Numismatico Romano Laziale a Nepi ..... in quella casa fate troppi incontri numismatici proficui (oltre che culinari) e certamente le varie dritte che vi scambiate potrebbero essere utili anche a me. :rofl: :crazy:1 punto
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Secondo me questo tipologia D moneta va acquistata in una conservazione ottima altrimenti perde tutta la sua bellezza . Il fatto è che non è facile trovarle così1 punto
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Ciao. "quanto la fotografia e l'onestà del fotografo possono influenzare il mercato ed i prezzi delle monete? Soprattutto oggi dove spesso l'acquisto si effettua a distanza basandosi proprio sulla/e fotografie?" Francamente, anche per me la questione posta non è molto condivisibile. Partendo dal presupposto che la riproduzione fotografia della moneta deve essere la più genuina possibile, non capisco tuttavia come i venditori che abitualmente ricorrono a "trucchetti" e "ritocchi" delle proprie foto per migliorare l'appeal di ciò che vendono possano addirittura "influenzare il mercato". Intanto, siffatti venditori dovrebbero avere "vita breve", in quanto con questi espedienti possono piazzare alcune monete ma è evidente che alla lunga i compratori delusi dalla non corrispondenza della moneta ricevuta con la foto pubblicata finirebbero poi per lasciare feedback negativi (quando poi non si avvarranno del diritto di recesso), Se poi invece l'acquirente fosse così sprovveduto da non accorgersi che la moneta ricevuta è stata sopravalutata dal venditore...beh...vorrà dire allora che egli la riporrà in collezione convinto di avere un SPL quando magari è solo un BB. Però, in questo caso, il neofita farebbe bene, prima di avventurarsi negli acquisti incauti, a documentarsi per quel minimo necessario che gli servirà per non prendere bidoni sulla rete, magari frequentando qualche Convegno, conoscendo qualche commerciante, acquistando agli inizi solo monete sigillate da commercianti di cui ha stima o provenienti da aste online di soggetti la cui affidabilità sulla conoscenza della conservazione può essere ragionevolmente data per sicura. Stiamo però ipotizzando che questo acquirente sia un soggetto che non ha la minima idea di cosa sia un SPL o un BB e che si avventuri in un mare agitato senza saper nuotare. Altro discorso è invece quello del cosiddetto collezionista "neofita" che si improvvisa anche "neofita" commerciante e che pensa di concludere un affare comprando online una moneta a 10 per rivenderla subito dopo almeno a 11. In questo caso è chiaro che un soggetto del genere tenti di fare gli affari acquistando monete che "vagano" nel web non certificate da perito (in quanto, se lo fossero, il loro prezzo di acquisto sarebbe nel 99% dei casi già "arrivato") ed è proprio su queste monete che il neofita aspirante commerciante rischia di prendere sonore delusioni. In conclusione, il collezionista, soprattutto se neofita, farebbe bene ad acquistare a distanza solo da soggetti che offrono garanzia di affidabilità e richiedendo la sigillatura della moneta che acquista con la relativa dichiarazione di originalità e grado di conservazione. E' probabile però che in questo caso la moneta verrà pagata per quello che è il suo prezzo di mercato in quel dato momento storico. Se invece il neofita collezionista, che poi vuole magari anche improvvisarsi neofita commerciante, cerca online quelle occasioni che secondo lui gli permettono di fare un affare e di avere anche un margine per rivendere il giorno dopo la stessa moneta che ha comprato ieri, allora la sensazione è che egli si stia lanciando da un aereo senza paracadute convinto di essere ancora seduto in aeroporto. Non sto dicendo che sui siti di vendite online non si possano anche fare degli affari.....ho detto solo che questi eventuali affari non sono normalmente alla portata del neofita senza esperienza. Ciò detto, ribadisco che le foto devono essere veritiere e genuine, ma per ragioni di correttezza commerciale e di buona fede in generale.... non certamente perché in tal modo si turba il mercato numismatico o si influenza il neofita. Saluti. :hi: Michelle1 punto
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@Georg, ma infatti è un controsenso: mi immagino il collezionista del '29 col suo bel 50 centesimi in FDC che va a consegnarla alla Regia Zecca per farsela rigare e poi ritirarla personalmente a lavoro finito per rimetterla nella custodia :P E pensa che io appartengo a quelli che "...una moneta in FDC basta guardarla storto per abbassarne la conservazione" :D Ok comunque battute a parte (oggi sono in vena) anch'io dopo aver rivisto le foto editate da @claudioc47 (ottimo lavoro!!!) mi fermo al qBB: rilievi visibilmente consunti + colpetti al bordo + assenza di lustro e graffi dovuti a evidente circolazione/pulizia. Di solito tendo sempre ad essere generoso per questi pezzi se stanno sotto a SPL, ma da quel punto in poi si applicano criteri molto più rigorosi e deterministici (il che d'altra parte è proporzionato alla differenza esponenziale che esiste nel valore tra una conservazione e l'altra). Ovviamente... Tutto questo ragionamento non mi esime dal rovistare nelle ciotole dei mercatini alla ricerca della mia "materia oscura" introvabile XD Bye!1 punto
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La legge che modifica il contorno da liscio a rigato è del 8 aprile e 25 luglio 1929. Va da sé che le monete con millesimo 1919,prima di essere ritirare e rigate,hanno avuto ben 10 anni di circolazione! Questo millesimo è quasi - se non - impossibile da trovare in FDC. Un ottimo esemplare era in listino da Mazzarino,con perizia Tevere in SPL+. Per le stesse ragioni esposte in inizio post,la reperibilità del contorno rigato in alta conservazione e maggiore col millesimo 1925. Saluti Simone.1 punto
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Si, certo, vero che la foto c'è già qui, non mi sono spiegato bene ...forse si può pensare che sia già autorizzata la pubblicazione, ma meglio sarebbe che venga inserita in catalogo direttamente dall'utente, oppure che mi si dia l'autorizzazione a farlo indicando cosa devo mettere come nome o anonimo.1 punto
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Effettivamente la moneta sembra buona e non capisco come la foto possa far pensare ad una fusione. Effectively the coin seems original and I can't guess why it has been suspected of casting.1 punto
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La qualità delle immagini non è il massimo, non è riprodotto il bordo e non sono indicati i dati tecnici però l'impressione è di quelle positive.1 punto
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La donazione di Astros Moretti fino a poco tempo fa conservata presso "Casorella" , sala espositiva del castello di Locarno è' in realtà' proprietà' del Circolo Numismatico Ticinese che ha provveduto a pubblicarla a cura di Novella Vismara nel 1996. Il volume e' tuttora disponibile per coloro che ne fossero interessati presso il sito del Circolo: DONAZIONE ATHOS MORETTI DI MONETE DELL'ITALIA ANTICA (ETRURIA, UMBRIA, SAMNIUM E FRENTANI), DELLA MAGNA GRECIA E DELLA SICILIA ANTICA DEL GABINETTO NUMISMATICO DI LOCARNO, A CURA DI NOVELLA VISMARA, 1996 www.circolonumismaticoticinese.ch1 punto
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Salve, ho acquistato questa grande medaglia (cm.4,2x5,3 - gr. 45,1) che purtroppo non presenta alcuna scritta, cos'è, un vescovo? E la Madonna, dove è venerata? e infine, è del 1700?1 punto
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La medaglia in questione è stata aggiudicata da un feedback 0(ora risulta-privato-) che,molto probabilmente,usando un boot simula offerte all'ultimo secondo riuscendo a vincere tutte le aste. Lo stesso account si è aggiudicato,nello scorso week end, oggetti per migliaia e migliaia di euro. Simone.1 punto
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@@Georg Dopo avere visto le belle immagini postate da @@tesorincantina sono convinto ancora di più che si tratta di un artefatto post uscita dalla zecca. Stiamo parlando di una moneta con il millesimo 1921 (moneta postata) già al terzo anno di coniazione, se si trattasse di un progetto, di una prova dovrebbe avere il millesimo almeno del 1919... Quindi è improbabile che sia una prova già da questa considerazione. Le uniche prove di una moneta da 5 centesimi con il contorno rigato sono le prove del progetto in ferro 750 e nichelio 250 catalogate ai n° 627-628-629-630-631-632-633-634 (quindi 7 tipologie diverse) da Montenegro a pagina 304 di "Monete di casa Savoia REGNO D'ITALIA 1800-1946" :)1 punto
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Io direi che fatica già ad arrivare al BB, ma... comunque diciamo BB ...dai. :)1 punto
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Salve a tutti, ho letto alcuni dei topic in questa sezione, molto interessanti, e penso che possiate aiutarmi, dato che mi sento molto ignorante in materia! Vorrei avere qualche opinione su questo stemma, presente su un busto reliquiario ho identificato la famiglia in questione (in questa raccolta: http://www.archiviodistato.firenze.it/ceramellipapiani2/index.php?page=Famiglia&id=5546), ma mi piacerebbe sapere se si riesce a inquadrarlo meglio storicamente, anche per aiutare nella datazione del busto. Sono davvero digiuna di questo ambito, ma mi chiedevo se la forma e lo stile potessero essere utili in tal senso. Grazie1 punto
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Ciao a te, grazie per l'interessante quesito, e per la nitidissima immagine che hai postato. Di primo acchito, la forma dello scudo (un bell'ovale in cartiglio) sembra compatibile con quelle entrate in voga fra un tardo XVI e l'inizio XVII secolo. La manifattura è accurata: lo stemma sembra dapprima delineato nei tratti principali tramite puntinatura (la medesima rimasta tutt'intorno ad esso), e poi colorato. É il prodotto di una buona manifattura, attenta alle proporzioni di figure e pezze: anche la stella è delineata con gusto. Mi chiedo se la placchetta su cui è delineato sia un'aggiunta posteriore, oppure se faccia parte di un'apertura del reliquiario. L'identificazione con la famiglia (Orselli, stando al Ceramelli-Papiani da te rinvenuto, scheda n° 5546) sembra probabile, anche perchè hai taggato la discussione sotto la regione Toscana... :good: Però quest'informazione dovrebbe incrociarsi con gli altri dati conosciuti circa l'oggetto. E qui il discorso ritorna a te. :hi: Se necessario, possiamo dialogare per mail o per messaggio privato (se, per esempio, si trattasse di un oggetto privo del permesso alla divulgazione in pubblico). Fammi sapere, per favore: lo stemma è ben realizzato, e sarebbe interessante continuare a parlarne. Grazie anticipate. :lol:1 punto
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Infine grande gruppo di famiglia....si nota un altro giovane debbe, poi rorey e Danielone.... spero vi sia piaciuto e buona serata..., Mario P.S. Se ci saranno gli Atti delle Conferenze vi consiglio di acquistarli e leggerli...e poi divulgarli....1 punto
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Per me i 60 euro ci stanno tutti per questa moneta che oltretutto è rimasta ancora gradevole1 punto
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